11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna, subito dopo, 16 dicembre a Carrara …
11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna
Per il futuro delle montagne abbiamo un appuntamento imperdibile.
Tutti insieme l’11 dicembre per celebrare la “Giornata Internazionale della Montagna”.
SUBITO DOPO
Il 16 dicembre 2023 a Carrara per la salvaguardia delle Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.
Dal 2003
Il 2002 è stato l’Anno Internazionale della Montagna e l’anno dopo, nel 2003 è stata istituita la Giornata Internazionale della Montagna dell’11 dicembre.
La Montagna è…
La Montagna è importante per la salute del pianeta, per i benefici ecosistemici, per il benessere delle persone, per la molteplicità delle culture
La giornata dell’11 dicembre evidenzia valori ambientali e invita a conoscere meglio le “terre alte”.
101° Congresso del Cai a Roma
Sono ancora intriso dai messaggi del 101° Congresso del Cai a Roma, dello scorso 25 e 26 novembre che ha trattato temi diversi legati alla Montagna e ai suoi abitanti, indicando una prospettiva di possibile futuro. Le attività escursionistiche e alpinistiche, il consumo di suolo, la perdita di biodiversità, la crisi climatica, la tenace vita nei piccoli paesi montani, le implicazioni sociali ed economiche, la politica delle alleanze e di leggi dedicate, sono stati alcuni dei temi trattati e ripresi nelle tesi e negli interventi
Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi a Torino
E’ un luogo simbolo del Cai e della Montagna. I materiali presenti documentano e ci raccontano l’alpinismo nelle sue varie manifestazioni, gli aspetti naturalistico-ambientali della montagna, quelli culturali e delle tradizioni. Voluto dal Cai nel 1874 presso i locali dell’ex convento dei Cappuccini. Con il Museo troviamo un Centro di documentazione, una Cineteca storica e sempre delle Mostre. Insomma tutto ciò che ci serve per avvicinare la Montagna e scoprirne i suoi segreti
FERMIAMO LA DEVASTAZIONE
Ripristinare gli ecosistemi montani
Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare l’11 dicembre 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli ecosistemi 2021-2030.
Diverse sono le iniziative sul territorio italiano organizzate per celebrare questo memorabile lunedì 11 dicembre 2023.
sabato 16 dicembre 2023
A Carrara, il 16 dicembre, un convegno e una manifestazione nazionale per salvare le Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.
Dal confronto di decine di associazioni, comitati e movimenti del territorio apuano nasce un appello alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane e a tutte le montagne.
ALPI APUANE – IL SENSO DELL’ECCESSO
Quello che purtroppo osservo quando sono al cospetto delle Alpi Apuane è il senso dell’eccesso.
Eppure all’inizio c’è la meraviglia per quel chiarore lontano luminescente che appare e fa pensare alla neve, anche in piena estate.
Dalla meraviglia alla incredulità il passaggio è di quelli che ti si legge subito sul viso. Come quando passi dallo stupore allo spavento
NO! NON È NEVE!
Più ti avvicini e più scopri strane geometrie. I fianchi delle montagne, da morbidi e tondeggianti, sono diventati alti gradoni spigolosi. Dove c’era roccia ora ci sono innaturali vuoti.
Il bianco è quello della roccia messa a nudo.
Estrarre, tagliare e trasportare. Sempre più e sempre più velocemente e non per finalità artistiche, di pregio, di arredo o piastrelle. Il materiale si preleva in quanto carbonato di calcio utilizzato per molteplici altri scopi.
L’eccesso diventa irreversibile danno ambientale
La risposta a questo crescente scempio è solo culturale per scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non chi si arricchisce.
ALPI APUANE: MERAVIGLIA D’ITALIA
Le Alpi Apuane sono tra i luoghi più belli d’Italia. Inserite nell’Appennino si distinguono per l’aspra morfologia dai versanti alti ed inclinati, le valli incise, i profondi abissi e le cavità. Clima e posizione geografica determinano ambienti vari ricchi per flora e fauna. Ci troviamo nel regno del marmo che ha reso famosi questi luoghi nelle testimonianze storiche e culturali. Oggi però le cave segnano irreversibilmente questi territori e sono il problema ambientale più rilevante.
LE CRITICITA’ – IL FUTURO è nelle mani dei GIOVANI
Difficile gestire la compatibilità delle attività estrattive con i fini di tutela e salvaguardia dell’area protetta. Le cave sono la causa di deturpazione paesaggistica e degrado ambientale, ci sono cave sopra i 1.200 metri che è il limite altitudinale per gli interventi in Appennino e inoltre molte si sviluppano in galleria. E’ ingente la quantità di materiali estratti con l’inquinamento delle falde acquifere e quello dato dal traffico di mezzi pesanti.
TOSCANA, AREE PROTETTE, PAESAGGIO
La Toscana è Regione di Aree Protette con 3 Parchi Nazionali e la presenza di Parchi Regionali a sottolineare il valore d’insieme di luoghi e popolazioni tra natura e cultura. A sostegno di questi territori si fa appello alla Costituzione e alla Repubblica che tutela il paesaggio. Ed ecco che il paesaggio assume un valore inteso nella sua accezione più ampia, come paesaggio emozionale, culturale tale da definire il senso identitario non limitato alla sola percezione panoramica.
PIZZONE II
L’impegno Cai c’è per contrastare l’assalto a tutte le montagne. Come altro esempio simbolo evidenzio quelle del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, minacciate dal Progetto enel “PIZZONE II”, posto opportunamente all’attenzione del 101° Congresso Cai dalla Sezione Cai di Castel di Sangro.
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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)
È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.
BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
– Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)
– Filippo Di Donato (link Facebook)
2023.12.09 pubblicato
(filidido)
– Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.