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OSSERVA … IMMAGINA e … SORRIDI – IN MONTAGNA È COSÌ – ABRUZZO da vivere sul Monte Camicia

OSSERVA … IMMAGINA e … SORRIDI
– IN MONTAGNA È COSÌ
– ABRUZZO da vivere sul Monte Camicia

LUNEDÌ 13 SETTEMBRE 2021 – da incorniciare

Sarà stata la compagnia: padre e figlio; la storia alpinistica, con le salite in solitaria, estive e invernali di Andrea: altro figlio; la suggestione dei momenti tra nuvole e sole: un perenne rincorrersi; la bellezza: una montagna sa sempre come offrire i suoi paesaggi.
Sarà stato questo o altro ancora, ma la giornata è stata di quelle da incorniciare.

CLIMBING FOR CLIMATE – conoscere i territori

lunedì 13 settembre, ci siamo mossi, ancora fresco l’invito ad andare in Montagna, di Climbing for Climate 2021 della RUS, Rete Università Sostenibili. Una sensibilizzazione attuata attraverso la conoscenza dei territori, che – per il terzo anno, ha saputo riunire tante intelligenze pronte a riflettere sulla crisi climatica e su Agenda 2030 con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazione Unite.

CAMPO IMPERATORE – MONTE CAMICIA

Rispettosi di questa indicazione ci siamo diretti in uno dei luoghi simbolo  dell’Appennino: l’altopiano di Campo Imperatore con la vetta di Monte Camicia salendo da Fonte Vetica.

ALTOPIANO, VETTE E CIELO

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga  si apre Campo Imperatore, luogo dove pianoro, vette e cielo si incontrano formando un paesaggio unico che muta con la luce del giorno.

MONTE CAMICIA

Tra le vette più suggestive, dove il Sentiero del Centenario si affaccia sulle seghettate balconate terminali della Parete Nord del Monte Camicia. Turbinio di nuvole e potente orrido. Nuda roccia che precipita per centinaia di metri sul Fondo della Salsa e sull’abitato di Castelli.

MONTE TREMOGGIA

Sulla cresta del Monte Tremoggia abbiamo atteso che il sole  cominciasse a declinare per coglierne il morbido di luci e ombre.
Vicino e lontano tutto è meraviglia.

CAMOSCIO D’ABRUZZO

La fortuna di scoprire l’agile tranquillità di un piccolo gruppo di camosci. Armonia di acrobati in sintonia con rocce e ripidi prati.  
Nel 30° anno della sua reintroduzione.

DA NON PERDERE

Siamo saliti da Fonte Vetica seguendo la via normale che sale  per il Vallone di Vradda fino ad arrivare in vetta al Monte Camicia. Per il ritorno si torna alle Balconate e, appena avanti, il sentiero si ramifica a un piccolo sperone roccioso, restando in quota per il Monte Tremoggia del Dente del Lupo. Sempre in cresta giù a Fonte Fredda e sempre giù nella pineta di Fonte Vetica.

CALCOLARE BENE I TEMPI

Un’escursione dove il tempo di rientro è superiore a quello di salita per il diverso percorso più lungo. Ci sono tratti ripidi in discesa da non sottovalutare per tenuta degli scarponi e articolazioni sollecitate.

TUTTO AI NOSTRI PIEDI

Lo sguardo spazia rapito dall’estesa piana di Campo Imperatore su montagne vicine e lontane. Quelle del Gran Sasso e della Laga e poi Majella, Sirente e Vettore. Si sprofonda su colline e paesi fino alla costa e al Mare Adriatico.
Paesaggi, luoghi e panorami rendono onore alla bellezza della Montagna e invitano a una continua scoperta di ambienti e risorse da tutelare.

CIBO D’ECCELLENZA

P.S. Lasciati affievolire gli ultimi raggi di sole, in Abruzzo, a Isola del Gran Sasso, ci si ritempra con chitarrina e pallottine, gnocchi, arrosticini, spezzatino in umido di pecora e birra artigianale… 

2021.09.16 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale,
presidente nazionale Escursionismo e TAM. Già nel Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga e ancora in Federparchi. È giornalista ambientale.




100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano – 19 e 20 settembre 1921

19 e 20 settembre 1921

100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano

100 anni fa è iniziata la sfida culturale e sociale del Club Alpino Italiano e da quella importante data si può ripercorrere quanto accaduto 40 – 30 – 20 anni fa. L’impegno ambientale e di sostenibilità è cresciuto con le Sezioni, i Parchi, la Regione, i Comuni e il multiforme sistema delle Aree Protette.

1° Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano (link al pdf)
Il centenario appuntamento storico d’Abruzzo è il 1° Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese tra le Sezioni Cai di Aquila, Chieti, Isola del Gran Sasso e Teramo, che si è svolto a Caramanico e Palena.

Documento da ristampare in copia anastatica per le positive considerazioni che racchiude. Ovvero riprendere quanto ha stampato la Sezione Cai di Isola del Gran Sasso

19 e 20 settembre 1921
Hanno partecipato 52 soci come riportato nel documento, con diverse Autorità invitate.
Il seggio di presidenza fu composto dal Sindaco di Caramanico e dai Presidenti delle quattro Sezioni Cai, con tanti riconoscimenti esterni giunti a ribadire il valore sociale e culturale dell’appuntamento.

Lungimiranza nelle decisioni
Le decisioni prese cento anni fa, lungimiranti e condivise, mostrano una stringente attualità.

Da ristampare

Documento da ristampare in copia anastatica per le positive considerazioni che racchiude.

Consorzio di Sezioni Cai
Fu indicato come efficace l’unione delle Sezioni in Consorzio per risolvere i bisogni della Montagna e dei suoi abitanti.

Rifugi e mulattiere
Insieme per affrontare i problemi della costruzione dei rifugi Alpini e della viabilità montana realizzando mulattiere.

Accoglienza e iscrizione al Cai di operaiIl miglioramento dell’accoglienza di piccoli alberghi (in via temporanea organizzando attendamenti), per rendere popolare l’avvicinamento alla montagna favorendo l’iscrizione degli operai

Montagna e borghiPubblicare una guida che illustri le montagne d’Abruzzo e i borghi più pittoreschi (già 100 anni fa per il Club Alpino Italiano era più che chiaro il legame tra territori e genti di montagna).

Traversata della Maiella
La montagna unisce e la Maiella lo ha confermato, con la traversata del 20 settembre 1921 che ha unito Caramanico e Palena, paesi sui due versanti del massiccio montuoso.

Monte Amaro
33 congressisti sono saliti in notturna al Monte Amaro (2a vetta d’Abruzzo), per poi ridiscendere dal Vallone di Taranta e visitare la Grotta del Cavallone.

Caramanico – Palen
Il 1° Congresso Cai, iniziato a Caramanico è terminato a Palena, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, che hanno confermato di rivedersi l’anno dopo, stabilendo come sede Teramo, Isola del Gran Sasso e Pietracamela.

NEL TEMPO

Bidecalogo Cai
40 anni dalla prima approvazione del Bidecalogo Cai, voluto nel 1981, dai delegati riuniti in Assemblea a Brescia. Documento centrale in ogni occasione informativa, educativa, formativa e di progetto del Cai (riattualizzato, con nuova stesura il 2013, nel 150° di fondazione del Cai).

Legge Quadro 394 del 91
30 anni della Legge Quadro 394 del 91 sulle aree protette (del 6 dicembre). Provvedimento che ha saputo dare senso e corpo al Sistema nazionale delle Aree Protette d’Italia (attualmente sono 25 i Parchi nazionali, considerando anche il Parco del Gennargentu).

Riserva comunale Corno Grande di Pietracamela
30 anni della Riserva comunale Corno Grande di Pietracamela di 2200 ha (istituita dal Comune il 1 marzo 1991), affidata in gestione al Cai.

Camoscio d’Abruzzo sul Gran Sasso d’Italia
Grazie alla tutela di questo lembo di territorio montano, prese il via (1992) il riuscito progetto di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo sul Gran Sassod’Italia (oggi felicemente presente numeroso su tutti i monti tutelati d’Abruzzo- oltre 3000 esemplari –  ed esteso anche sui Sibillini – oltre 200 esemplari).

Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” del Cai

Nel 2001 era intensa l’attività del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” del Cai e la sua fase di dialogo e incontro con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che, concedendo l’uso dei locali del Museo dell’Alpinismo a Pietracamela, ne consentì la costituzione, riconosciuta dalla Regione Abruzzo.A seguito del sisma è satto adottato dalle Sezioni Cai di Castelli e Teramo

Sentiero Italia Cai
Per celebrare la caratteristica itinerante del CAI, da monte a monte, quale migliore occasione del completamento funzionale del Sentiero Italia Cai, ricordando che nel 1991, sempre 30 anni fa, fervevano i lavori dell’ingegner Bernardino Romano (Cai L’Aquila) per descrivere proprio le tappe del

Convegno a Chieti, 1992
Sentiero Italia Cai (illustrato pubblicamente con Convegno nel 1992) e si stampavano i primi documenti nazionali sull’armonizzazione della segnaletica dei sentieri, sulla pratica dell’escursionismo e sulla frequentazione consapevole e sicura della Montagna.

Radici

Fare tesoro delle nostre radici e ripercorrere segmenti di storia. Con il Club Alpino Italiano ci sono responsabilità e impegno attenti agli aspetti storici e culturali della Montagna.

in Montagna – per la Montagna

Le scelte future, sempre più aperte al sociale e alla qualità della vita, si costruiscono per la Montagna e in Montagna, con il concorso di soci e sezioni, così come utilmente indicato dal Primo Congresso Alpinistico Regionale del Cai, nel lontano 1921.

Cultura, conoscenza e tutela non sono merci.

Alcuni beni hanno un prezzo, ma tanti altri, come acqua, aria e suolo hanno un valore. In Montagna ci attendono bellezza e risorse da conservare per qualità della vita e futuro.Sono irrinunciabili gli obiettivi che coniugano tutela ed ecosotenibilità nelle voci:ambiente, società, economia e cultura.

I giovani e le nuove generazioni.

Abbiamo come riferimento il Bidecalogo e gli altri documenti statutari contenenti le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente, tutela del paesaggio e frequentazione della Montagna.

Agenda 2030

Sottoscritta nel settembre 2015 dai governi di 193 Paesi dell’ONU.
L’Agenda 2030 con i 17 obiettivi di dello Sviluppo Sostenibile pone al centro le persone, il pianeta e la prosperità. La visione del futuro è sul piano ambientale, unito a quello sociale ed economico, grazie a tradizione, identità e innovazione.

La Montagna è a rischio

La Montagna è a rischio per cambiamento climatico, spopolamento, spaesamento e le trasformazioni in atto nel mondo.

Tutto questo motiva la sfida culturale, ambientale e sociale del Club Alpino Italiano, condotta con orgoglio, sia all’interno, che all’esterno del Sodalizio

2021.09.11 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi




TRANSUMANZA e SPELEOLOGIA – IN MONTAGNA CON IL CAI – 5 settembre 2021

TRANSUMANZA e SPELEOLOGIA
IN MONTAGNA CON IL CAI – 5 settembre 2021

Transumanza (Cai Castelli) e Speleologia (Cai Teramo).

Per domenica 5 settembre sono queste le proposte di avvicinamento alla Montagna del Club Alpino italiano Sezione di Castelli e Sezione di Teramo.

Conoscere e praticare per capire

Ambiente e storia dell’Uomo, con le tante relazioni, sono due pilastri della vita sulla terra.

Transumanza

Ripercorrere la storia della Transumanza, con i i tempi, i gesti e le azioni che l’hanno caratterizzata è un’esperienza unica e coinvolgente.

Speleologia

Altrettanto appassionante è scoprire il mondo sotterraneo, che abbiamo modo di osservare solo grazie all’esperienza degli speleologi.

La Transumanza è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale

La Speleologia, con il meraviglioso mondo sotterraneo, è mistero dell’acqua

2021.09.02 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi