IL RIFUGIO Enrico Faiani PRESIDIO CULTURALE DELLA MONTAGNA
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IL RIFUGIO Enrico Faiani PRESIDIO CULTURALE DELLA MONTAGNA
Con il Cai alla scoperta del paesaggio
nel suggestivo anfiteatro ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia
Rifugio Enrico Faiani
La struttura dove iniziano e si concludono le attività del Cai in montagna.
Sede della Sezione Cai di Castelli, realizzato con finalità aggregative, oltre che per le attività tematiche dell’associazione, anche come riferimento aperto al sociale ricreativo, culturale, sportivo e conviviale.
Alpinismo, escursionismo, sci escursionismo, sci alpinismo, speleologia, alpinismo giovanile, sono gli insegnamenti guida del Rifugio per una consapevole e sicura frequentazione della Montagna. La struttura inoltre è sede del Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” e opera in collaborazione con Comune di Castelli, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, mondo della Scuola ed Enti territoriali. Di riferimento il raggiungimento degli Obiettivi Agenda 2030.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Doppio appuntamento con il Cai a Castelli: 26 dicembre 2022-1 gennaio 2023
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Doppio appuntamento con il Cai a Castelli: 26 dicembre 2022-1 gennaio 2023
In Montagna con il Cai Ecco come concludere il 2022 e iniziare bene il 2023.
lunedì 26 dicembre 2022, Fondo della Salsa
L’escursione di lunedì 26 dicembre pone fine alle attività del 45° anno di fondazione della Sezione Cai Castelli nell’anfiteatro montuoso più suggestivo e più raggiungibile d’Appennino.
Il 26 dicembre si ripete l’appuntamento annuale al Fondo della Salsa giunto alla 46^ edizione.
Ci si ritrova a Castelli per raggiungere la località S.Salvatore dove inizia l’escursione. Si sale insieme fino a ciò che resta del cippo ai caduti ed è un rito di accoglienza della Montagna con la tersa aria riscaldata da un vivido fuoco. La Santa Messa è seguita da attimi di riflessione e silente consapevolezza consapevoli del luogo e della circostanza, contenti di condividere un’esperienza che resterà impressa. Scambio di primi auguri attorno alla rosseggiante brace e via per il rientro con fiaccolata notturna. Adesso è la volta dell’altrettanto accogliente Rifugio Enrico Faiani che illumina e presidia il bosco. E’ tempo di auguri con brindisi e speranza per il futuro
Fondo della Salsa
E’ proprio il caso di esserci, per partecipare e godere delle suggestioni che questo immenso e straordinario luogo sa offrirci.
Si ripete la magia del bosco, dei biancheggianti massi rocciosi, del ripido pendio, dello zoccolo che anticipa la grande Parete Nord e, sulle cenge, la possibilità di osservare qualche camoscio con il mantello invernale. Nell’avvicinamento mi affascina sempre il punto di osservazione al termine della prima salita nel bosco. Merita una sosta e d’inverno la cresta sommitale si staglia nitida, tra i rami delle piante di faggio prive di foglie. Segmenti bianchi di neve disegnati nell’azzurro del cielo mentre lo sguardo segue la Cresta del Centenario e la successione di monti, fino a raggiungere il Corno Grande.
Un salto di qualche giorno ed eccoci nel 2023.
domenica 1 gennaio 2023 sul Sentiero della Pace
La Sezione Cai di Castelli propone esperienze di Escursionismo educante, rivolte a tutti per conoscere e apprezzare territorio e culture. Un passaggio chiave che ci avvicina al senso di responsabilità e di attenzione a sé stessi e agli altri. La pace come scelta personale e di comunità che unisce e consolida altri valori come la giustizia, la libertà, il benessere. Dopo 300 inconfessabili giorni di conflitto in Ucraina non si vedono significativi spiragli di trattativa, di tregua e di pace.
45° anniversario
Tra gli eventi dedicati al 45° anno di fondazione nasce l’idea del Sentiero della Pace con lo scopo di collegare le frazioni del Comune di Castelli. A piedi, su percorsi accessibili, da località a località, nella fascia pedemontana confortati dalla meraviglia delle vette montane del Gran Sasso d’Italia, affacciati sul mare Adriatico, attenti agli incontri con gli abitanti delle piccole frazioni sparse a punteggiare ambienti dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico dove è proverbiale l’accoglienza rivolta al turista escursionista visitatore.
La struttura dove iniziano e si concludono le attività del Cai in montagna.
Sede della Sezione Cai di Castelli, realizzato con finalità aggregative, oltre che per le attività tematiche dell’associazione, anche come riferimento aperto al sociale ricreativo, culturale, sportivo e conviviale.
Alpinismo, escursionismo, sci escursionismo, sci alpinismo, speleologia, alpinismo giovanile, sono gli insegnamenti guida del Rifugio per una consapevole e sicura frequentazione della Montagna. La struttura inoltre è sede del Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” e opera in collaborazione con Comune di Castelli, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, mondo della Scuola ed Enti territoriali. Di riferimento il raggiungimento degli Obiettivi Agenda 2030.
La Montagna è…
Le due giornate in montagna sono occasione di riflessione su questo 2022 che ci ha avvolti per crisi climatica, guerra, crisi energetica, pandemia, crisi energetica, inflazione e crisi di governo. Davvero tanto per non subirne contraccolpi.
La Montagna aiuta a superare i contrasti, favorisce il dialogo fra generazioni. Educazione, lavoro e qualità di vita diventano strumenti per costruire cittadini del domani.
La Montagna è luogo di incontro e rappresenta un salutare e sicuro rifugio
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Cena sociale e Auguri di Natale – Cai Teramo-venerdì 16 dicembre
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Cena sociale e Auguri di Natale – Cai Teramo venerdì 16 dicembre – Ore 20:30
Un gioioso e gustoso incontro per lo scambio di auguri natalizi.
Il Presidente Luigi Pomponi ci invita tutti, venerdì 16 dicembre. E le sorprese non mancheranno
Sono 112 le iniziative programmate per il 2023 dalla Sezione CAI di Teramo intitolata al Gran Sasso d’Italia. Un incredibile fattivo contributo da parte di tutte le commissioni e gruppi presenti. E non basta! Alle 112 uscite si aggiungeranno le attività formative con ben 7 Corsi previsti.
Tutti i mesi
Un programma così denso tocca (chiaramente)tutte le stagioni e comprende uscite giornaliere con alcune di più giorni. Si scoprono così realtà naturalistiche, paesaggistiche e storico culturali di un territorio montano regionale e d’Appennino ancora tutto da scoprire. C’è n’è per ogni età e ogni interesse.
Cena sociale
Quale occasione migliore della cena sociale per presentare l’elenco completo delle attività? Il Presidente della Sezione, insieme a tutto il direttivo e i vari responsabili commissioni e gruppi, illustrerà il cartello delle iniziative, arricchito anche da diversi eventi culturali.
Si mangia a Cortino, sui Monti della Laga
Ci si ritrova alle 20:30 – Ristorante “la Pineta” a Fonte Palumbo di Cortino per un menù di tutto rispetto, all’altezza dell’appuntamento.
antipasti: salumi, pecorino, ricottina, formaggio fritto, melanzane grigliate primi: tagliolini e fagioli e spaghettoni con funghi porcini secondo: arista di maiale con contorni vari dessert: pizzadolce, caffè e amari
Il Cai di Teramo nel tempo
Nel corso degli anni il programma sezionale si è sempre più via via consolidato con esperienze sezionali e intersezionali. Oggi le proposte spaziano tra escursionismo, alpinismo, speleologi, giovani e seniores, montagnaterapia, ciaspole e sci di fondo, uscite dedicate per famiglie con bambine e bambini. Anche una mirata e importante attività legata alla cartografia e alla manutenzione dei Sentieri, gestita dalla Commissione SOSEC.
I Corsi
Attività di informazione, educazione e formazione con corsi di vario genere. Prioritaria la tutela dell’ambiente montano orientata alla sostenibilità, per contenere e mitigare gli effetti della crisi climatica, condividendo gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Tesseramento 2023
Nel corso della serata saranno premiati due soci che hanno raggiunto il loro 25° bollino Cai. Sarà inoltre possibile rinnovare il tesseramento per l’anno 2023.
Calendario Fotografico Cai 2023
E che dire del fantastico Calendario Fotografico Cai 2023 con le foto di alcuni nostri soci e che si presenterà quest’anno con una nuova e artistica veste!!
Cai in Provincia di Teramo
Un panorama ricco che si integra con quello proposto anche dalle altre Sezioni CAI della Provincia di Teramo: Castelli, Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Monti Gemelli. Iniziative estese a tutti gli appassionati e curiosi di montagna che possono fiduciosamente fare riferimento alle attività del Club Alpino Italiano.
1 socio ogni uscita
Per tutti un impegno associativo. dovrà Riuscire a portare un nuovo socio per ogni uscita 2023! A fine anno faremo la conta.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Le donne smuovono le montagne -GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA, 11 dicembre 2022
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Le donne smuovono le montagne
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA, 11 dicembre 2022
In alto troviamo le donne. Sono in tante a condividere la passione per la Montagna. Le seguiamo e le osserviamo ammirati.
Vivono l’empatia, si muovono con competenza e determinazione.
In dote, capacità, curiosità e sensibilità nell’interpretare e tutelare il patrimonio delle montagne italiane, scrigno di biodiversità e culture.
C’è in gioco il ruolo della donna con le tanti doti, le testimonianze, i tanti mestieri che racchiudono valori e potenzialità indispensabili all’intero Paese.
Insieme donne e uomini. Insieme abbiamo una nuova “visione” per il futuro dei territori montani e nuovi “strumenti” che documentano i cambiamenti in atto, ambientali, sociali ed economici.
La condivisione rafforza e migliora il capitale umano. Formazione e innovazione promuovono territori, identità e culture; favoriscono l’incontro tra montagna e città. La sostenibilità è cerniera tra luoghi diversi solo per altimetria, ma accomunati dalle necessità e dai cicli di un unico pianeta.
Il Rapporto annuale dell’Alleanza, presentato il 4 ottobre scorso, si apre con un grido di allarme per i molti, troppi passi indietro nel percorso verso il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda ONU 2030.
Alimentiamo la consapevolezza
Alimentiamo la consapevolezza planetaria del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e tutelare le risorse naturali con i servizi ecosistemici offerti. Pandemia e crisi climatica sono messaggeri delle criticità attualmente presenti.
Negli spazi alpini e ancor più in quelli appenninici gli abitanti della montagna sono in sofferenza per assenza e riduzione dei servizi pubblici essenziali, con diseguaglianze che diventano richiesta di garanzia di diritti di cittadinanza.
Le aree “marginali”
Lo spopolamento è paradossale, in quanto si abbandonano le aree verdi per eccellenza, dove la qualità ambientale della vita è migliore. Ci si concentra in aree inquinate e malsane. Diventa indispensabile l’azione di riprogettazione verso il riequilibrio dei territori, consentendo liberamente di poter restare in montagna o di poterci tornare a vivere. Le scelte sociali ed economiche non possono essere destinate solo ad alcuni territori e solo per alcune settoriali attività.
Documenti per Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise(area Appennino centrale)
Meno impianti sciistici e più collegamenti ferroviari
Va abbandonata la monocultura dello sci da discesa, con tutte le implicazioni energivore, di sostegno economico e di impatto che determinano. Per i collegamenti ferroviari non si può pensare solo all’Alta Velocità, riducendo e in molti casi azzerando le tratte interne riducendole alla definizione di rami secchi. Si annulla così il rapporto secolare con il treno, spesso la littorina, come nel caso deltratto Sulmona Castel di Sangro, pregevole opera ingegneristica e paesaggistica, dalla Valle Peligna, agli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, alla Valle del fiume Sangro, attraverso territori e paesi, con abitanti che ne hanno usufruito per vivere, lavorare, studiare e incontrarsi. Grazie a quel collegamento molto è stato fatto in sicurezza e tranquillità. Sicuramente il servizio su gomma è decisamente più scomodo, non si può nè leggere nè scrivere, nella maggior parte dei casi più lento e incerto, inoltre meno sicuro di quello ferroviario.
Aree interne e montagna – Progetto Appennino
Rapporto ASviS, pag 58 e seguenti
Servono visione d’insieme nazionale e interventi mirati per ambiti territoriali
– Adottare l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna da approvare da parte del CIPESS per coordinare le Strategie esistenti (Aree interne e Green communities) e la nuova Strategia nazionale per la montagna italiana (SNAMI) indicata nel ddl del Governo approvato il 10 marzo 2022 e presentato alla Camera (Target 11.3).
– Fare delle terre alte e rurali una grande risorsa, oltre il PIL che possono generare per il Paese, rendendole parte fondamentale di una transizione ecologica equilibrata at[1]traverso i finanziamenti del PNRR, della SNAI e del nuovo ciclo della politica di coe[1]sione 2021-2027.
– Fare leva sui fattori ecosistemici che generano nuove opportunità di lavoro anche per i giovani, come la crescente diffusione di attività agricole multifunzionali ed ecosostenibili, la gestione forestale, il ruolo dei Parchi e delle aree protette, la rete del cammino lento, dell’accoglienza diffusa e del turismo dolce, la progressiva sostituzione/integrazione della monocultura dello sci invernale sviluppando modelli di valorizzazione turistica destagionalizzati, il recupero del patrimonio abitativo senza nuovo consumo di suolo, l’uso appropriato delle fonti rinnovabili come biomasse, sole, acqua e vento ai fini energetici.
– Integrare la Strategia delle Green communities con le altre Strategie e politiche di settore che riguardano la montagna.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-2, verso 11 dicembre 2022: Ghiacciai e Racconti d’Acqua
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-2, verso 11 dicembre 2022: Ghiacciai e Racconti d’Acqua Giornata Internazionale della Montagna
In quota, in alta montagna, la crisi climatica che avvolge tutta la Terra è più attiva, gli effetti più dirompenti e i ghiacciai sono lì, primi a subire questi effetti. Si sciolgono, arretrano, crollano.
-2 giorni: mentre ci si avvicina a domenica 11 dicembre 2022.
Alpi e Appennino sono accomunati dallo stesso problema.
Il fenomeno è evidente a tutti. Il 2022 ha avuto l’estate più calda in Europa da quando è iniziata la misurazione dei dati. Come risultato su tutta la catena delle Alpi con Italia, Francia, Svizzera e Austria lo stato dei ghiacciai è diventato critico. La normale fusione è risultata accelerata oltre ogni possibile previsione.
Zero termico
Sono rimasto molto impressionato dal fatto che lo zero termico si è posizionato ben sopra i cinquemila metri a giugno, luglio e agosto. Noi sappiamo che salendo in montagna la temperatura diminuisce con la quota (di norma il gradiente termico verticale è di −6,5 °C ogni 1000 m). La posizione dello zero termico è la misura della quota dove risulta la temperatura di zero gradi (0°C), che è anche quella di normale fusione del ghiaccio.
I ghiacciai avamposti della crisi climatica. Le fragili montagne sentinelle del clima.
Parco Nazionale del Gran Paradiso
Il ghiacciaio del Gran Paradiso ha perso 210 metri in un anno. Tutti i ghiacciai rilevati dai guardaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso sono in contrazione, l’arretramento frontale medio del 2022 è stato di -41 metri, più del triplo del dato medio del periodo 1993-2021 (-13 m)
I dati completi della campagna glaciologica sono disponibili sul sito del Parco alla pagina: campagne glacialogiche(link al sito)
Per la prima volta sono state annullate le discese autunnali di Coppa del Mondo di sci alpino, previste sui ghiacciai alpini tra Zermatt e Cervinia,
Monitorare gli impatti
Determinante monitorare andamento e variazioni di neve, ghiacciai, permafrost, acqua ed ecosistemi.
Continuando così, i nostri ghiacciai sono a rischio, destinati a scomparire. Con loro si riduce una eccezionale riserva d’acqua, risorsa insostituibile alla vita.
La siccità incalza e rende asciutte e sterili le terre. Ne soffrono agricoltura e foreste, fiumi e laghi.
2023 – anno dell’acqua
Il 2003 è stato Anno Internazionale dell’Acqua indetto dall’ONU. E’ realistico pensare di sottolineare, dopo 20 anni, quanto sia importante prendersi cura di questa preziosa risorsa, insostituibile alla vita, con un impegno speciale locale e planetario. Il Cai ha recentemente trattato questo rilevante tema il 2 ottobre a Padova, Congresso della Commissione Centrale Cai Speleologia e Torrentismo, nella Tavola Rotonda: l’acqua bene prezioso, da conoscere e tutelare (link)e a Teramo, e il 26 novembre a Teramo, Commissione regionale TAM Abruzzo e Sezione Cai di Teramo nella Giornata di studio: dal ghiacciaio del Calderone all’idrologia del Gran Sasso d’Italia. Ambiente montano e valore della risorsa acqua (link).
Agenda 2030 e i 17 obiettivi di sostenibilità
La Terra ha la febbre!
La Terra ha la febbre! Un problema che riguarda anche lande lontane ed estreme, arrivando a sciogliere l’Artico e l’Antartide, Polo Nord e Polo Sud, regolatori termici del nostro pianeta, con effetti su oceani e atmosfera.
La lettura può fare molto e tante letture fanno la differenza tra una società primitiva e una società evoluta.
Leggere per capire
Lo scenario è di quello delle grandi trasformazioni. Per comprenderlo è necessario documentarsi e leggere. Leggendo ci si informa sul mondo e al tempo stesso si comprende meglio il reale significato di parole nuove, come “sostenibilità” entrata e abusata nel lessico quotidiano.
L’uomo può modificare irreversibilmente ambiente e cicli della natura.
Il barcaiolo e il vestito rosso è la storia del fiume Tan, un essere capace di assumere le sembianze di elefante, di serpente e di drago che si sveglia prigioniero, come intrappolato in una camicia di forza, nella forma senza forma di una gigantesca pozza. Parla di come l’essere umano trascuri i cicli, gli spazi, i modi e i ritmi necessari a un ambiente delicato e complesso come un bacino idrografico, che, proprio in virtù di tali ritmi, esiste e vive da millenni.
Quando Tan era elefante riempiva tutta la vallata, i sassi scomparivano e la barca si sollevava leggera. Animali di ogni specie accorrevano per rinfrescarsi ai bordi dei suoi argini. Gli uccelli riposavano sulle chiome degli alberi pendenti.
Quando Tan era drago, era pericoloso e spietato. Tan si gonfiava, muggiva, ruggiva, fracassava e trascinava ogni cosa nella sua furia demolitrice.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-3, verso 11 dicembre 2022: Parchi e Genti di Montagna
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Verso 11 dicembre 2022: Parchi e Genti di Montagna I 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: 1922-2022 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
I 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono scolpiti indelebili nel tempo e nelle terre di Montagna.
-3 giorni: mentre ci si avvicina a domenica 11 dicembre 2022.
Pescasseroli-sede del Parco
Luogo simbolo di Pescasseroli è la Fontana San Rocco, dove l’onorevole Erminio Sipari il 9 settembre del 1922 inaugurò il Parco alla presenza di autorità e popolazione locale. Ornata da due teste di orso in bronzo, da cui sgorga l’acqua, è conosciuta anche come Fontana degli Orsi.
Nella roccia la scritta
“PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO SORTO PER LA PROTEZIONE DELLE SILVANE BELLEZZE E DEI TESORI DELLA NATURA QUI INAUGURATO IL IX SETT. MCMXXII.”
La storia di questo importante lembo d’Appennino è data dagli anni di conservazione e tutela, dalle difficoltà superate, dalle persone che lo hanno voluto e da chi lo ha gestito nel tempo, riuscendo a mantenere visione e lungimiranza.
Simboli del Parco
A rappresentarlo ci sono gli animali simbolo che convivono con l’uomo: orso bruno marsicano, camoscio d’Abruzzo e lupo appenninico e gli ambienti straordinari delle foreste vetuste. Insieme ad animali e foreste il Parco è rappresentato da abitanti e paesi, iniziando da quelli che hanno avviato la storica avventura con il nucleo centrale dato da Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de’ Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga.
Parco faro di civiltà e culture
In un mondo, condizionato dall’economia e dalla globalizzazione, la grandezza non si acquista con il denaro. La vera ricchezza, racchiusa in uno scrigno di biodiversità, genti e culture, è nella storia e nelle vicende che hanno reso il Parco faro di civiltà e futuro.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Sistema delle Aree Protette. Un binomio per efficaci progetti di comunità.
Il Forum degli Appennini è un’iniziativa finalizzata alla definizione di un’agenda condivisa per la transizione ecologica e climatica degli Appennini e cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’attuazione del Piano deve coinvolgere di più i territori e le comunità che devono disporre di strumenti operativi, come propone la Convenzione degli Appennini, capaci di attuare progetti coerenti con gli obiettivi globali al 2030 su clima, biodiversità, e bioeconomia circ
Le Green Community utilizzano acqua, boschi e paesaggio e guardano al futuro Non sfruttano.
Giornate della Transumanza
La Transumanza vive come antico e nuovo legame tra popolazioni e territori. Patrimonio immateriale dell’umanità.
Sabato 10 e domenica 11 dicembre si svolgerà la seconda edizione di Transumanza Day.
La transumanza è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale,
La transumanza è ancora praticata tra Molise, Abruzzo e Puglia, principale direttrice di questa storica attività presente anche nel Lazio e in Campania. Alle pecore si continua ad assicurare buoni pascoli con latte per produrre dell’eccellente formaggio pecorino.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
Camoscio d’Abruzzo: una storia a lieto fine
Quella del Camoscio d’Abruzzo è una storia a lieto fine, nata nel Cai, da un riuscito Progetto avviato negli anni ’80, insieme all’allora Parco Nazionale d’Abruzzo.
Oggi in Abruzzo ci sono almeno 4500 camosci, diversamente distribuiti nelle Aree Protette, tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (lo storico Parco che riuscì a evitare l’estinzione del camoscio), Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Regionale Sirente Velino.
osservare i camosci in ambiente
Osservare i camosci è relativamente semplice e può accadere con naturalezza durante le escursioni in quota, nelle zone che prediligono, sia mentre brucano, sia mentre si rincorrono tra le rocce.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-4, verso 11 dicembre 2022: Calendario Sezione Cai Teramo
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Verso 11 dicembre 2022: Calendario Sezione Cai Teramo Un insieme di immagini che raccontano la Montagna nelle stagioni e nelle emozioni GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
La Sezione Cai di Teramo è presente e attiva in Montagna e celebra continuamente il valore delle Montagne con esperienze diverse: escursionistiche, alpinistiche e speleologiche che sanno coinvolgere giovani e donne.
-4 giorni: mentre ci si avvicina a domenica 11 dicembre.
Ogni occasione è importante per ricordare l’importante appuntamento della GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA. Un appuntamento che anticipa anche gli ultimi giorni del 2022 ANNO INTERNAZIONALE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA, voluto dall’ONU, 20 anni dopo IL 2002 ANNO INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Nell’Appennino centrale, il Parco si estende su 150.000 ettari e comprende territori di tre Regioni (Abruzzo Lazio e Marche) 5 province (L’Aquila Teramo Pescara Rieti ed Ascoli Piceno) e ben 44 comuni. Nata nel 1991 è diventata operativa nel 1995. Vi troviamo ambienti paesaggistici da primato con le biancheggianti rocce del Gran Sasso d’Italia e dei Monti Gemelli e le scure ed erodibili arenarie, marne e argille dei Monti della Laga, regno delle acque superficiali.
I Monti della Laga sono tenera singolarità naturalistica tra il calcare del Gran Sasso d’Italia, dei Monti Gemelli e dei Monti Sibillini.
L’acqua tormenta la superficie, ruscella veloce e si snoda in profondità.
La Montagna raccontata e vissuta con passione.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
Pizzo di Moscio è meta ambita e panoramica, estiva e invernale. Si staglia nitido, superata la fascia boscata dal Ceppo.
L’ambiente, elemento di vita, inclusione e cittadinanza, c’è così come lo vediamo e continuerà a esserci solo se ne avremo cura e se saremo tutti attenti.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-5, verso 11 dicembre 2022: Giornata Internazionale della Montagna
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Verso 11 dicembre 2022: Giornata Internazionale della Montagna
Ci avviciniamo a grandi passi a domenica 11 dicembre (mancano 5 giorni). Un appuntamento che anticipa anche gli ultimi giorni del 2022 ANNO INTERNAZIONALE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA, voluto dall’ONU, 20 anni dopo IL 2002 ANNO INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA.
E’ tempo di bilanci su quanto accaduto e fatto nel 2022. Ciò che resta del mese ci proietta verso l’inverno e deve aiutarci a superare le richieste di interventi settoriali dovuti alla monocultura dello sci. Si insiste con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina (e già questo binomio è un assurdo linguistico-geografico). Pandemia, crisi climatica, crisi energetica, inflazione sono lì a testimoniare che i grandi eventi sportivi non sono sostenibili (di fatto non lo sono mai stati), ancor meno considerando l’investimento energetico per tutto il sistema dei bacini sciistici e quello di acqua necessario per l’innevamento artificiale. Emblematico il caso contestato della pista di bob a Cortina. Eppure si insiste, sulle Alpi e in Appennino. Oltre 100 sono i progetti per nuovi impianti e ampliamenti in bacini sciistici su ambienti tutelati da aree protette e Rete Natura 2000.
La Costituzione Italiana esprime principi fondamentali che non possono essere indeboliti dai mutamenti politici della società; sono universali e non destinati a garantire tutela solo ai garantiti.
Disuguaglianze e interessi settoriali non sono ammissibili.
In realtà abbiamo bisogno di investimenti nella Sanità pubblica e nell’Istruzione che dobbiamo far tornare pubblica; nella mobilità dolce. Ambiente è Salute con funzionali Servizi Ecosistemici, qualità del lavoro e qualità della vita. Il Turismo diventa responsabile ed ecosostenibile a difesa dell’integrità della montagna, della sua naturalità e del paesaggio.
L’ambiente, elemento di vita, inclusione e cittadinanza, c’è così come lo vediamo e continuerà a esserci solo se ne avremo cura e se saremo tutti attenti.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
La Città dell’Aquila porta di accesso alla Montagna – giovedì 1 e venerdì 2 dicembre 2022.
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LA MONTAGNA IN CITTA’ – NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA
La Città dell’Aquila porta di accesso alla Montagna – giovedì 1 e venerdì 2 dicembre 2022. LA MONTAGNA IN CITTA’ – NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA
Appuntamenti diversi promossi dal Cai, Sezione dell’Aquila, che sottolineano la delicata funzione cerniera della città nella conoscenza e nella frequentazione della Montagna, sia attraverso il riconoscimento identitario di luoghi simbolo, sia attraverso una mirata azione di informazione e conoscenza di peculiarità e rischi della “Montagna innevata”. Una particolare attenzione per i giovani, ragazze e ragazzi, alla loro sensibilità nel prendersi cura dell’ambiente urbano, periurbano oltre le mura e montano.
L’Aquila è montagna
L’Aquila è città speciale, di montagna. Una singolare e tenace realtà d’Appennino che non ha simili neppure sulle Alpi. Amo questa città dove ho studiato e che mi ha formato. Ho respirato una salutare aria di montagna, assorbendone le proprietà e mi sono avvicinato al Cai. E’ da questo incontro che è iniziato il mio percorso associativo, definito a Castelli con la nascita della Sezione e cresciuto all’ombra protettiva di Nestore Nanni e Dario Torpedine, primi mentori.
LA MONTAGNA IN CITTA’
LA MONTAGNA IN CITTA’ è il trekking urbano ed extra urbano proposto per conoscere luoghi panoramici della città, sottolineare temi culturali e perdersi nel paesaggio montano circostante. Camminando si osserva, ci si ferma e si riflette su: Alpinismo, Fuori Porta la Montagna, l’Acqua risorsa di vita, la Transumanza e l’Abruzzo Regione Verde d’Europa e grands tours al femminile.
NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA: due incontri nella sede Cai L’Aquila
NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA sono argomenti con i quali il Cai presenta la Montagna innevata per ridurre rischi che sono sempre presenti. La Montagna offre gratificanti occasioni di svago e serenità, ma la conoscenza è alla base della sicurezza affinché la giornata trascorsa sulla neve resti una radiosa esperienza da raccontare. Ci si ritrova negli splendidi locali delle Sezione Cai dell’Aquila, in pieno centro storico, a due passi da Piazza Duomo. L’occasione per visitare e sfogliare qualche volume della ricca Biblioteca presente.
Club Alpino Italiano – Ambiente – Società
L’iniziativa è stata ideata e curata dal CAI, Sezione dell’Aquila, come capofila di un partenariato che ha visto coinvolte altre quattro associazioni: AquilArtes, Auser L’Aquila, Don Bosco e Teatrabile.
Giovedì 1 dicembre doppio appuntamento Cai L’AQUILA: in cammino per le vie e sicurezza in montagna
ore 11 Cerimonia di inaugurazione del trekking urbano “LA MONTAGNA IN CITTÀ” ore 18 Primo dei due incontri (due serate, 1 e 2 dicembre) “NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA”.
Giovedì 1 dicembre alle ore 11.00, al Bastione Est del Parco del Castello, presso il Cippo “Francesco De Marchi”, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di “LA MONTAGNA IN CITTÀ”, un insieme di itinerari di trekking urbano ed extra-cittadini che raccontano lo stretto legame della città dell’Aquila con le montagne circostanti.
Sono percorsi didascalici che vogliono far conoscere ai fruitori soprattutto quelle peculiarità che uniscono le ricchezze storiche e architettoniche della Città ai valori del paesaggio, in particolare montano, che la circondano.
Punti panoramici dell’Aquila
I percorsi sono caratterizzati da cinque punti panoramici, sottolineati da totem illustrativi dedicati ai seguenti temi: l’Alpinismo (Cippo “Francesco De Marchi”, bastione est del Parco del Castello), Fuori Porta la Montagna (Porta Branconia, nel piccolo giardino dedicato ad Amalia Sperandio), l’Acqua risorsa di vita (presso il Ponte Belvedere – Giardino Nino Carloni), la Transumanza (Collemaggio – Parco del Sole, nei pressi dell’Amphisculpture di Beverly Pepper) e l’Abruzzo Regione Verde d’Europa e grands tours al femminile (Porta Leoni, primo torrino aggettante dalle mura della città). Nei punti panoramici le brevi note esplicative sono riportate in italiano, inglese e in scrittura Braille. Vi sono disegnati i profili montani, in rilievo, utili alle persone ipovedenti per la lettura del paesaggio. Infine, un QR code, anche questo in doppia veste grafica, porta ad un sito dedicato, che illustra in modo più ampio le peculiarità dei punti panoramici.
Montagnaterapia
Gli itinerari proposti, fruibili anche dalle persone con disabilità (due “totem” saranno collocati definitivamente, al termine dei lavori in corso, in posizione accessibile), consentiranno alla Città dell’Aquila di essere annoverata fra le 70 città italiane dotate di “Trekking Urbano” e quindi di poter partecipare, il prossimo anno, alla XVIII Giornata Nazionale dedicata.
NEVE, CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, SICUREZZA
Giovedì 1 dicembre e venerdì 2 dicembre, alle ore 18.00, presso la Sede del Cai, in Via Sassa 34, la Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, in particolare la sua Scuola “Nestore Nanni” di Alpinismo e Scialpinismo, in collaborazione con SASA (Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo), SVI (Servizio Valanghe del CAI) e la struttura del Meteomont Carabinieri, organizza due serate sul tema della sicurezza sulla MONTAGNA INNEVATA, con un particolare focus sulle valanghe. È l’occasione perfetta, con l’arrivo dell’inverno, per approfondire gli aspetti legali e tecnici propri della frequentazione della montagna innevata, per imparare a riconoscere le condizioni di pericolo, prevenire e ridurre il rischio in un ambiente tanto bello quanto insidioso.
Prevenire è meglio che subire
Prevenire è meglio che subire è detto che vale in ogni circostanza. Sulla neve il 95% degli incidenti da valanga sono causati dalle stesse vittime. I messaggi preventivi del Cai sono chiari, in quanto la neve è bella e seduttiva ma: è indispensabile prepararsi adeguatamente già a casa e prima di muoversi in ambiente è necessario valutare attentamente la situazione. Un dato vale per tutti: se ci si muove in montagna su un pendio innevato con inclinazione superiore a 25° esiste sempre la possibilità di distacco di valanghe.
Un’esperienza contaminante: dalla città dell’Aquila ai tanti paesi montani
L’esperienza dell’Aquila città del territorio è contaminante. Ogni piccolo paese montano diventa “porta di accesso alla Montagna”. Le Sezioni Cai sono sedi aperte e accoglienti, pronte a raccontare storie di genti e montagna con escursioni, arrampicate, libri e immagini.
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
Iscriversi al Club Alpino Italiano è un esercizio di libertà.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.