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PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

– PARCHI RISORSA DEL FUTURO
Le Aree Protette, presenti in ogni Regione d’Italia, sono una importante struttura territoriale per finalità e azioni. Il singolo territorio protetto accresce il suo valore se messo a sistema con altri territori protetti. Dopo i primi 4 Parchi nazionali storici – Gran Paradiso (1922), d’Abruzzo (1922), Circeo (1934) e Stelvio (1935), la LQ 394 del 6 dicembre 1991 ha provveduto all’istituzione di nuove aree nazionali protette (diventate complessivamente 25), al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata,  conservazione e gestione del patrimonio naturale d’Italia. Nel 1997,  Roma 25-28 settembre, a cura del Ministero dell’Ambiente, si è svolta  la 1^ Conferenza Nazionale AREE NATURALI PROTETTE Parchi ricchezza italiana. 

– PARCHI IN RETE
Con le Aree Protette in rete, il sistema PARCHI IN RETE riuscirà ad esprimere tutta la sua efficacia: – per la conservazione della natura, – per la promozione sociale ed economica delle comunità locali e  – per la migliore risposta all’attuale emergenza sanitaria e climatica.

– RETE NATURA 2000 – SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE
Integrato con RETE NATURA 2000 si riuscirebbe a realizzare il generale SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE, obiettivo e finalità della legge 394/91, della quale si celebrano i 30 anni.

– meno 55% di CO2
11 dicembre 2020 — ci sono voluti  mesi di assidua campagna per il clima, affinché i i capi di Stato e di Governo dell’UE riuniti in Consiglio,  trovassero l’Accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (emissioni di CO2, anidride carbonica), almeno del 55% nei prossimi dieci anni (obiettivo 2030), rispetto allo scenario di riferimento del 1990.

–  SONO TRASCORSI 5 ANNI DA PARIGI
L’Accordo UE è stato preso alla vigilia del quinto anniversario dello storico Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015.
L’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi è rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico mantenendo l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare ulteriormente l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius.

– NEXT GENERATION
Le azioni europee con i finanziamenti NEXT GENERATION, aggiunti alle linee nazionali, possono favorire la promozione di azioni coordinate tra il sistema dei parchi, ministeri, regioni, enti locali e associazioni. Scelte in grado di orientare l’uso eco-sostenibile delle risorse naturali nelle realtà montane di Alpi e Appennino. Attraverso i corridoi ecologici si costruisce il complesso di relazioni anche con gli altri territori connessi.

– NUOVA ECONOMIA e NUOVA SOCIALITA’
Nell’attuale situazione, va posta attenzione alle proposte di impiego delle risorse economiche europee, nazionali e regionali da next generation e da altre linee di finanziamento che non riconoscano centralità all’AMBIENTE. Ci si deve preparare a utilizzare mezzi, strumenti e nuovi investimenti, dall’Europa e dal Governo, per la ripresa dal Coronavirus (Covid 19), che siano in linea con gli obiettivi del “patto verde d’Europa” per contrastare anche la crisi climatica, a difesa dell’ambiente e stimolare una crescita sociale ed economica “verde”.

– VIA – VAS – VINCA
Diffidiamo dal riconoscere accettabili scorciatoie che vogliono evitare le valutazioni previste per i progetti, come VIA (valutazione impatto ambientale, VAS (valutazione ambientale strategica), VINCA (valutazione di incidenza ambientale). Le Valutazioni Ambientali sono a garanzia del corretto uso delle risorse naturali da utilizzare in modo durevole e non sfruttate in modo irreversibile. Si tratta di procedure fondamentali, da velocizzare nello svolgimento, ma non da aggirare o annullare.

– RAPPORTO ASVIS 2020 – AGENDA 2030
Attuali e centrali le indicazioni sulla eco-sostenibilità  del recente RAPPORTO ASVIS 2020, in linea con gli obiettivi AGENDA 2030. Si presentano: situazione di fatto,  evoluzione e proposte, indicando gli ambiti in cui bisogna intervenire per garantire la eco-sostenibilità economica, sociale, culturale e ambientale del nostro agire.

– AMBIENTE NATURALE E SALUTE
La Giornata Europea dei Parchi, dello scorso 24 maggio 2020 ha avuto un elevato valore simbolico e pratico, con l’attualità  del titolo  dato: “la Natura, un bene prezioso per la nostra salute”, fisica e mentale (Parchi sani, persone sane).

– SENTIERO DEI PARCHI – SENTIERO ITALIA CAI
E’ in realizzazione un itinerario escursionistico che interesserà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, e avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI che interessa anche 37 Parchi regionali e 17 Riserve. Un progetto di frequentazione consapevole così da garantire conoscenza e conservazione. Saranno determinanti manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette.

– MONTAGNA AL CENTRO – Bidecalogo Cai
La montagna al centro, riconosciuta come risorsa strategica e complessa è in grado di accomunare politiche diverse tra tutela, tradizione e innovazione, con gli abitanti, vecchi e nuovi, protagonisti del cambiamento.

2021-01-02 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica – CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA – BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO

NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica
CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA

BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO
Per un mondo più pulito, più sano e a misura di donna e uomo, bambina e bambino.

CHI VA IN MONTAGNA NON TEME IL “VUOTO” … A RENDERE!
NO ALLA PLASTICA IN MONTAGNA a questo invasivo, longevo e subdolo prodotto che, sempre più presente, si sminuzza, si frammenta, non si decompone fino a terminare anche negli alimenti.

Si avvicina l’entrata in vigore della direttiva UE 2019/904 che vieta dal 2021 le plastiche monouso, non più utilizzabili per oggetti come piatti, posate e cannucce e tanto altro. Il Cai sensibilizza al rispetto dell’ambiente e al riuso con il messaggio “EVVIVA LA BORRACCIA – liberi dalla plastica.
L’impegno Cai “Evviva la borraccia”, nasce dal “Progetto Montagna Pulita”, ed è per una Cultura dei Rifiuti che riusa l’oggetto (borraccia), riduce la quantità (no al monouso), riporta a valle quelli prodotti e li differenzia. Ancora troppe situazioni inducono a utilizzare per un tempo breve, delle volte addirittura di minuti e qualche ora, materiali che poi saranno presenti in ambiente per secoli e addirittura millenni.
L’inquinamento in montagna è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, in prossimità dei rifugi, nelle scarpate e lungo i sentieri.
Importante l’opera di sensibilizzazione rivolta ai residenti ed a turisti poco attenti.

RIFUGI E SENTIERI LIBERI DALLA PLASTICA
Per una efficace comprensione delle implicazioni economiche e sociali , delle conseguenze sull’ambiente e delle possibilità offerte da tecnologia e materiali, vanno svolte sia azioni dirette sulle strutture in quota del Cai e nelle Sezioni, sia iniziative didattico-informative con attività di comunicazione svolte in ambiente durante le escursioni organizzate e nei rifugi.

CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE.
In evidenza l’insieme delle relazioni con Enti di gestione, Sistema delle Aree Protette e Associazioni. Insieme nell’azione educativa e di sensibilizzazione ambientale orientata alla eco-sostenibilità.

 

 

CULTURA DELL’AMBIENTE CAI, DA GESTI PICCOLI, EDUCATIVI E SIGNIFICATIVI

Il CAI è utile all’ambiente ed educa anche con piccoli gesti, riconoscendo ruolo e valore a adeguati, simpatici e colorati compagni di escursione portati con noi nello zaino. La “nostra borraccia” è uno di questi, fedele compagna di esperienze ed emozioni.

 

CASTELLI – LA CERAMICA – L’ACQUA
EVVIVA LA BORRACCIA liberi dalla plastica  è messaggio eclettico che abbraccia Arte – Natura – Cultura – Tutela intrecciata con la storia dell’uomo e le attività tradizionali.
Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
Nasce così l’idea di far realizzare agli artigiani di Castelli una borraccia in ceramica simbolo dell’incontro tra terra, acqua, fuoco e aria, delicata opera cromatica, fragile oggetto da trattare con cura, simile a una goccia d’acqua.
L’inquinamento è emergenza planetaria. Dalla semplice borraccia all’intera Terra per sottolineare il limite di piccoli e grandi sistemi e la necessità di porre attenzione a valore e vulnerabilità delle risorse naturali.

RIEPILOGO

  • Il tema è quello della riduzione dei rifiuti in montagna
  • Il messaggio educativo indica il riuso
  • L’alfiere proposto è la borraccia, nostra compagna di escursione, in materiali diversi e riciclati
  • Evviva la borraccia! è il motto Cai che propone questo fedele oggetto, presente nello zaino
  • L’impegno è per liberarci dalla plastica monouso
  • Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
  • I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
  • Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
  • Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
  • L’acqua, insostituibile alla vita, è parte rilevante del messaggio educativo
  • L’acqua, raccolta da sorgenti, fontanili e rubinetti, è la sostanza principe della borraccia
  • L’acqua con fiumi, fontanili, abbeveratoi, mulini, magli, orologi … accompagna, segna e racconta il tempo dell’uomo
  • Acqua è igiene. Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti
  • Il 22 marzo di ogni anno è la giornata mondiale dell’acqua

ACQUA FONTE DI VITA – IL CICLO DELL’ACQUA
L’acqua non può essere sostituita da nessuna altra sostanza e svolge tante quotidiane funzioni vitali. Il ciclo dell’acqua è un complesso processo biofisico, nel quale montagna e mare sono determinanti. Il funzionamento, le risorse in gioco, gli equilibri termodinamici vanno compresi e gestiti in modo sostenibile.
Il diritto umano all’acqua autorizza tutti,  senza discriminazioni, ad avere accesso adeguato e sicuro. Dal 2005 al 2015 sono stati gli anni “Acqua fonte di vita” dell’ONU, ma quanto prefissato non si è raggiunto. Oggi il mancato “accesso all’acqua” è determinato sempre più dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici, dall’accaparramento di risorse naturali. La pandemia da coronavirus ha accentuato le criticità.

 

AGENDA 2030
Con Agenda 2030 si guarda a un mondo liberato da povertà, fame e malattie.
Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti.
L’obiettivo è centrale per benessere e crescita socio-economica ed è in relazione con tutti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile. Le preziose e scarse risorse di acqua dolce sono essenziali per salute e benessere, la sicurezza alimentare e la produzione energetica. La corretta gestione dell’acqua contribuisce a contrastare povertà e disuguaglianze.

2020-12-25 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




12 libri da leggere durante le vacanze di Natale e Capodanno

12 libri da leggere durante le vacanze di Natale e Capodanno
consigliati da Eugenio Di Donato.

In queste festività ci attendono giornate piene, con momenti da poter dedicare alla lettura. Le prossime settimane possono essere occasione di pausa e riflessione con un libro accattivante, scambio di opinioni, storie raccontate, tra una bevanda calda e dolci natalizi.

Eugenio Di Donato ha scritto il romanzo – Sangue e Latte, dei racconti e due raccolte di poesie.
https://eldoctorsax.blogspot.com/2020/05/sangue-e-latte-eugenio-di-donato

Eugenio consiglia, insieme al suo,  i libri di altri 11 autori, su temi vari, tra i quali scegliere.
Ci fa sapere, come scrittore/lettore che si sente vicino ai libri e “…– direi tanti –per temperamento, emozioni, intenzioni, e circostanze in cui sono stati scritti. Ho una predilezione per le forme brevi. Per i racconti. Non è un caso che «sangue e latte» sia un romanzo di appena un centinaio di pagine.
Mostrerò libri di autori che possiedono il dono della sintesi. Parlerò di libri utensili, libri leva con cui forzare le fessure del reale per aprire finestre sull’assurdo, violento e – circoscritto – irreale in cui viviamo.

Eugenio continua con:
….Ho inteso la scrittura come uno strumento, un oggetto afferrabile che abbia le fattezze di un utensile in grado di stendere e plasmare il pensiero, che ne ridisegni l’estensione e ne muti l’immaginario

E a proposito di utensili e di afferrare
“Mesi fa sono stato a una mostra. Ci sono tornato tre volte. La storia dell’uomo narrata dagli albori a oggi attraverso cento oggetti e cento verbi. Il primo reperto era un sasso di 400.000 anni fa. Il verbo associato, esistere. Nella campana di vetro adiacente un sasso della stessa età. Sagomato. Il verbo associato, afferrare.
Guardo i due sassi. Esistere e afferrare. Il sasso, e il sasso levigato. L’afferrare è quindi una forma evoluta dell’esistere. È vivere.
Due sassi e due verbi, a suggerire che l’uomo abbia affermato la propria esistenza prendendo.”
Sangue e Latte, pag 96 (di Eugenio Di Donato, El Doctor Sax)

BUONA LETTURA!!!

1) il monopolio dell’uomo, di Anna Kuliscioff, ortica editrice (2011, da conferenza del 1890)
2) realismo capitalista, di Mark Fisher, nero editions (2018)
3) post porn, di Valentine aka fluida wolf, eris edizioni (2020)
4) il bambino incantato, di Rachid O., playground (2006)
5) sangue e latte, Eugenio Di Donato, el doctor sax (2020)
6) la sincronicità, di Carl G. Jung, bollati boringhieri (1952)
7) una giovinezza di Blaise Pascal, Marc Pautrel, Archinto (2016)
8) pagare o non pagare, Walter Siti, nottetempo (2018)
9) libro rotto, Luca Buoncristiano, el doctor sax (2017)
10) casamatta, José Díaz Fernández, miraggi (2018)
11) diario del gran paradiso, Anacleto Verrecchia, el doctor sax (2020)
12) notturno, Helen Humphreys, playground (2013)

2020-12-21 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) dal 21 al 29 novembre 2020 – Le “3R”: riduzione, riuso e riciclo.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) dal 21 al 29 novembre 2020
Le “3R”: riduzione, riuso e riciclo.

Tra i vari appuntamenti europei di sensibilizzazione ambientale ricorre,dal 21 al 29 novembre 2020, la settimana della Riduzione dei Rifiuti , con questi ultimi sempre più realtà globale, invasiva e duratura (la longevità dei rifiuti).

L’inquinamento è tema, purtroppo di grande attualità e rilevanza, di non semplice soluzione.
In grave evidenza l’inquinamento da plastiche che troviamo un po’ ovunque, in forma estesa come isole e montagne di rifiuti, ma anche come microplastiche, diffuse in aria, acqua e suolo, (rilevate sia in vetta alle montagne , sia nella profondità degli oceani, anche nella Fossa delle Marianne) entrate nella catena alimentare, presenti anche nel cibo che mangiamo, con sicure dannose conseguenze ancora non quantificabili. Dal 1 gennaio 2021, secondo le direttive della UE sarà vietato l’uso di determinati prodotti di plastica monouso (come bicchieri, posate e stoviglie) che più inquinano e che dovranno essere sostituiti da materiali biodegradabili o compostabili.

Con il Progetto Montagna Pulita del Cai c’è l’impegno a riportare i Rifiuti a valle evitando di abbandonarli in Montagna.
C’è poi lo slogan “Evviva la borraccia – liberi dalla plastica” con l’invito, nelle escursioni e nelle ascensioni, all’utilizzo della borraccia invece della bottiglietta di plastica. Si tratta di scegliere oggetti riutilizzabili al posto degli usa e getta.
Il Rifugio diventa “libero dalla plastica” adottando modalità preventive nella gestione, frutto di studi mirati e di una mirata campagna comunicativa.
Altro passaggio significativo è quello di Differenziare i Rifiuti distribuendoli separatamente negli appositi raccoglitori.

Rifiuti Invisibili
Ma c’è un passaggio a monte che, diverso dal corretto e costante conferimento dei Rifiuti, è prioritario ed è la più generale attenzione alla Riduzione dei Rifiuti. Si tratta di adottare scelte di produzione e di acquisto che già in queste fasi iniziali agiscano come fattore di Riduzione dei Rifiuti.
Tra le diverse caratterizzazioni del Rifiuto c’è la definizione di Rifiuto Invisibile o poco percepito. Infatti non sappiamo quanto rifiuto venga da una produzione, ma diventa rilevante conoscerlo. Per fare un esempio: fabbricare e far arrivare in negozio o a casa, uno smartphone che pesa meno di 200 grammi comporta la produzione di ben 86 chilogrammi di rifiuti (dato riportato nel sito https://ewwr.eu). Quotidianamente però abbiamo a che fare con incarti, imballaggi, buste varie che accompagnano ogni nostro acquisto e che, invadenti di fatto, ci ritroviamo in casa.
N.B.: La locandina che promuove l’edizione SERR 2020 riporta un carico aggiuntivo alla nostra massa di ben altri 1200 kg di Rifiuti Invisibili.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti nel corso di una sola settimana nel mese di novembre.
La SERR nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea. Gli Stati membri devono perseguire quanto indicato, anche alla luce delle disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).

La SERR è una campagna di comunicazione ambientale che intende promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente.
Prevenire i rifiuti diventa quindi lo scopo di ogni azione della SERR coinvolgendo ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – come soggetto attivo e creativo in grado di contribuire a ridurre i rifiuti in prima persona e a comunicare questo messaggio d’azione agli altri.

Si fa riferimento alle note “3R”: riduzione, riuso e riciclo. Gerarchia non casuale, ma strategica in quanto la riduzione dei rifiuti è sempre la prima priorità. Ridurre significa riuscire a intervenire alla fonte, sia nella produzione, sia nell’acquisto. La seconda azione è nel riuso di ciò che abbiamo acquistato (come nel caso della borraccia). Il riuso comporta attenzione nella scelta iniziale del prodotto così da prevederne la durata. Infine, la terza priorità è il riciclo dei materiali, con la corretta differenziazione, tale da consentirne successive lavorazioni (da rifiuto a risorsa).

link alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR)

2020-11-26 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi

 




L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Rapporto ASVIS 2020 – Verso l’Agenda 2030

Rapporto ASVIS 2020 – Verso l’Agenda 2030

Nel 2015 (settembre) i governi di 193 Paesi, membri dell’ONU, hanno sottoscritto L’Agenda 2030, che definisce i 17 Obiettivi comuni per lo Sviluppo Sostenibile.

Lo stato di salute di ambiente, società, economia e cultura va monitorato. A questo proposito l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ASviS (della quale fa parte anche il Club Alpino Italiano) ha stilato il Rapporto 2020 che analizza lo stato dell’Italia nell’attuazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e presenta un insieme di proposte, evidenziando gli ambiti in cui è necessario intervenire.

La crisi sanitaria a seguito del coronavirus ha reso ancor più ripido il percorso verso l’Agenda 2030 dell’Onu.

I dati provvisori disponibili per il 2020 mostrano un arretramento per nove Obiettivi (1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 17), un miglioramento per tre (12, 13,16), mentre per i cinque rimanenti non è stato possibile valutare l’effetto della crisi. A 5 anni dalla firma dell’accordo diventa indispensabile orientarsi verso una transizione ecologica capace di generare nuova occupazione dalla quale, attraverso l’uso coerente delle risorse nazionali e dell’Unione Europea, ne derivi un progresso economico e sociale che riduca disuguaglianze, povertà, inquinamento, perdita di biodiversità e consumo di suolo. Ci si può preparare al meglio al programma europeo per la ripresa e la resilienza, migliorando le decisioni politiche.

Dobbiamo prendere consapevolezza che le crisi in atto, da pandemia e clima, hanno evidenziato limiti e vulnerabilità dell’attuale modello di sviluppo, perso nella ricerca di profitti crescenti, tale da “mettere da parte” e “colpevolmente ignorare” il legame esistente tra uso durevole delle risorse, condizioni dell’ambiente e qualità della nostra società.

Uno scenario che pone particolare attenzione al Sud e alle Aree Interne rivolto a giovani e territori,  con cambio di paradigma – modificando regole e prospettive – e azioni incrociate per potenziare gli elementi di connessione e inclusione, riducendo isolamento e spopolamento di aree del Mezzogiorno, superando criticità e bisogni.

Singolarmente, da consumatori più attenti, possiamo mutare costumi e preferenze, riconoscendo il valore di cicli produttivi basati sull’economia circolare, con produzioni a ridotto impatto ambientale.

Rapporto ASvis 2020

2020-11-03 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




Terre Alte, paesi e Cai – “Prendersi cura della montagna”

I paesi di montagna sono il luogo del ricordo per chi c’è vissuto, e del futuro per tutti. Ancor più adesso che c’è la pandemia.

Sono nato in un paese di montagna e questo lascia il segno. Negli occhi e nei pensieri restano indelebili le immagini dei colori e delle luci che inseguono le stagioni. La voce del vento che si insinua sibilante tra le strette vie con le case di pietra che abbracciano il monte. La neve che saliva a lambire le finestre dei primi piani e i mantelli a ruota per ripararsi. La libertà di esplorare luoghi che lasciavano spazio all’immaginazione. Il vociare delle genti chiamate ai tanti lavori, il tintinnio dei campanacci con le lunghe file delle mucche al rientro dai pascoli, i segni della transumanza sul tratturo Celano-Foggia. Questo è Rivisondoli, borgo d’Appennino a 1320 m., affacciato sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, regno dello spazio e del paesaggio, con estese e luminose praterie incastonate tra lo storico Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio,Molise e il Parco Nazionale della Majella. Posto tappa del “Sentiero Italia Cai”.

Tornare a Rivisondoli è un rito di riappacificazione. L’inquietudine  di questo periodo di emergenza si stempera spandendosi sull’altopiano, persa nel profilo di Monte Calvario, allontanata dai rintocchi delle campane della Chiesa madre di S.Nicola di Bari, dissolta alla luce del sole che tutto inonda.

La passione per la montagna è indubbia e prorompente e il Club Alpino Italiano sublima il sentire. Il Cai è una grande opportunità, consente di incontrare persone, di conoscere storie, condividere esperienze e la fatica di salire, scoprire luoghi diversi assimilati da essenze comuni, avvicinare pensieri e corpi, scandire le priorità.

La tutela dell’ambiente è la sfida cruciale del nostro tempo, intrecciata a salute e benessere. “Prendersi cura della montagna” è un imperativo per il Cai. Sono diversi i moniti autorevoli per questo impegno sociale oramai divenuto inderogabile, da papa Francesco con l’enciclica “Laudato Sì” al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle manifestazioni dei giovani con Greta e i Fridays For Future.

L’ambiente, ogni giorno più vulnerabile e meno resiliente, segnato dall’emergenza climatica, ha sempre più bisogno di cura da parte di tutti. Un impegno coerente e partecipato che coinvolga il mondo della cultura, dell’arte, dell’educazione, del racconto, del tempo libero, che abbia il respiro di 12 mesi, interessi direttamente i paesi, abbracci le città e diventi “buona pratica” esportabile. Un’azione Cai che non solo “mostri”, ma che “dimostri”.

2020-10-06 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano. La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.

100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano
La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.
L’impegno ambientale con i Parchi, la Regione e il multiforme sistema delle Aree Protette

Ebbene sì mi sono sbagliato. In tutta sincerità avevo pensato che il 2020 potesse essere un anno dalle grandi avventure, con la possibilità di svolgere significative attività in ambiente. L’inizio era stato promettente con il passaggio delle consegne alla CCTAM 2020-22. Da subito diversi appuntamenti e tra questi la giornata nazionale per le zone umide con la manifestazione interregionale del Cai Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, a tutela dei Pantani di Accumoli (singolare area SIC d’Appennino, minacciata dalla costruzione di un improvvido e inutile Rifugio in quota). E poi il completamento funzionale della Casa della Montagna ad Amatrice. Ma ecco, inaspettato, il buio, il nulla che ci ha portato il coronavirus, diffuso ovunque a pandemia.

I potenti simboli del 2021: 20 – 30 – 40 – 100 anni fa
La forzata pausa del confinamento mi ha portato a comprendere quanto invece fosse carico di simboli il 2021.

Nel 2001 era intensa l’attività del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” del Cai Abruzzo e la sua fase di dialogo e incontro con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che, concedendo l’uso dei locali del Museo dell’Alpinismo a Pietracamela, ne consentì la costituzione, riconosciuta dalla Regione Abruzzo.

Ci sono i 30 anni della Legge Quadro 394 del 91 sulle aree protette (del 6 dicembre). Provvedimento che ha saputo dare corpo  e senso al Sistema nazionale delle Aree Protette d’Italia (attualmente sono 25 i Parchi nazionali, considerando anche il Parco del Gennargentu)

Ma prima ancora i 30 anni della Riserva  comunale Corno Grande di Pietracamela di 2200 ha (istituita il 1 marzo 1991), affidata in gestione al Cai. Grazie a questo lembo di territorio montano tutelato prese il via il riuscito progetto di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo sul Gran Sasso d’Italia (felicemente esteso alle altre montagne d’Appennino). Il paese di Pietracamela, tra borghi più belli d’Italia, arroccato in montagna come un nido d’aquile diventò la porta teramana di accesso alla riserva che contava la presenza di ben tre rifugi del Cai con il Franchetti, il Duca degli Abruzzi e lo storico rifugio Garibaldi il primo sul Gran Sasso, del 1886.

Cambiando scenario, alla scoperta escursionistica del territorio ci pensano i 30 anni del Trekking Aprutino voluto dal Cai Teramo per festeggiare la nascita del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, con territori da esplorare sulle 11 suggestive tappe proposte.

Ma, per tutti i soci CAI, ecco i 40 anni della prima approvazione del Bidecalogo Cai, voluto nel 1981, dai delegati riuniti in Assemblea a Brescia. Documento centrale in ogni occasione informativa, educativa, formativa e di progetto del Cai (riattualizzato, con nuova stesura il 2013, nel 150° di fondazione del Cai).

Il centenario appuntamento storico d’Abruzzo é il Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese
tra le Sezioni di Aquila, Chieti, Isola del Gran Sasso e Teramo, tenutosi in Caramanico e Palena , nei giorni 19 e 20 Settembre 1921, con 52 soci partecipanti. Il seggio di presidenza fu composto dal Sindaco di Caramanico e dai Presidenti delle quattro Sezioni Cai, con tanti riconoscimenti esterni giunti a ribadire il valore sociale dell’appuntamento. Le decisioni prese, lungimiranti e condivise, mostrano una stringente attualità, con le Sezioni unite in consorzio per risolvere i problemi della costruzione dei rifugi Alpini e della viabilità montana realizzando mulattiere, del miglioramento dell’accoglienza di piccoli alberghi (in via temporanea organizzando attendamenti), per rendere popolare l’avvicinamento alla montagna favorendo l’iscrizione degli operai e, infine, pubblicare una guida che illustri le montagne d’Abruzzo e i borghi più pittoreschi (già 100 anni fa era più che chiaro il legame tra territori e genti di montagna).

La montagna unisce e la Maiella lo ha confermato, con la traversata del 20 settembre 1921 che ha unito Caramanico e Palena, paesi sui due versanti del massiccio montuoso. 33 congressisti sono saliti in notturna al Monte Amaro, per poi ridiscendere dal Vallone di Taranta e visitare la Grotta del Cavallone. Il congresso, iniziato a Caramanico è terminato a Palena, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, che hanno confermato di rivedersi l’anno dopo, stabilendo come sede Teramo, Isola del Gran Sasso e Pietracamela.

Dal 1921 al 2021 con il nuovo Gruppo Cai Abruzzo
Per celebrare la caratteristica itinerante del CAI, da monte a monte, quale migliore occasione del completamento funzionale del Sentiero Italia Cai, ricordando che nel 1991, sempre 30 anni fa, fervevano i lavori dell’ingegner Bernardino Romano (Cai L’Aquila) per descrivere proprio le tappe del Sentiero Italia Cai  (illustrato pubblicamente con Convegno nel 1992) e si stampavano i primi documenti nazionali sull’armonizzazione della segnaletica dei sentieri, sulla pratica dell’escursionismo e sulla frequentazione consapevole e sicura della montagna.

In vista del rinnovo del Gruppo regionale Cai d’Abruzzo e delle prossime votazioni è importante fare tesoro delle nostre radici e ripercorrere segmenti di storia. Essere a capo del Cai Abruzzo comporta responsabilità e impegno con attenzione agli aspetti storici e culturali della nostra associazione. Le scelte future, sempre più aperte al sociale e alla qualità della vita, si costruiscono per la Montagna e in Montagna, con il concorso di soci e sezioni, così come utilmente indicato dal Primo Congresso Alpinistico Regionale del Cai, nel lontano 1921.

Mi sento di riproporre la stampa, in copia anastatica delle 21 pagg. della Relazione del Primo Congresso Cai d’Abruzzo del 1921 e il recupero digitale del complesso lavoro, svolto nel 1991 dall’ing. Bernardino Romano sul Sentiero Italia Cai su incarico del Gruppo Regionale Cai (interfacciato con il Sistema dei Parchi d’Abruzzo e che già poneva attenzione al valore della Rete Escursionistica quale indispensabile infrastruttura verde della Montagna).

Cultura, conoscenza e tutela non sono merci.
Alcuni beni hanno un prezzo, ma tanti altri, come acqua, aria e suolo hanno un valore. In Montagna ci attendono bellezza e risorse da conservare per qualità della vita e futuro.Sono irrinunciabili gli obiettivi che coniugano tutela ed ecosotenibilità nelle voci:ambiente, società, economia e cultura.

È necessario guardare ai giovani e alle nuove generazioni.
Abbiamo come riferimento il Bidecalogo e gli altri documenti statutari contenenti le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente, tutela del paesaggio e frequentazione della Montagna. Tutto questo conferma la persistente sfida culturale e sociale del Cai, condotta con orgoglio, sia all’interno, che all’esterno del Sodalizio

2020-06-15 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




Sentiero Italia Cai e Aree Protette Dal sito https://sentieroitalia.cai.it/ al sito  http://www.parks.it/

Sentiero Italia Cai e Aree Protette
Dal sito https://sentieroitalia.cai.it/ al sito  http://www.parks.it/

Gli oltre 7.000 km di bellezza del Sentiero Italia Cai nella giornata “in cammino nei Parchi”

In questa singolare giornata “in cammino nei parchi” del 14 giugno 2020, che abbiamo RINVIATA a causa del coronavirus, come precisato dal comunicato diffuso i giorni scorsi, riporto la positiva collaborazione tra siti internet del CAI e di Federparchi, per la migliore informazione ambientale preventiva, così da prepararci a tornare in montagna, adeguatamente preparati.Il “Sentiero Italia Cai” è inserito tra i grandi itinerari su Parks.it, il sito che riporta quanto accade nel Sistema delle Aree Protette. Il “Sentiero Italia Cai” interessa tutte le Regioni e le sue tappe sono puntualmente riportate nel sito Cai: https://sentieroitalia.cai.it/. Nel sito http://www.parks.it/ è in lavorazione la sovrapposizione delle tappe del Sentiero Italia Cai con il Sistema delle Aree Protette e, ad oggi, 14 giugno 2020, sono state integrate le tappe che attraversano tutti i parchi e le riserve naturali da Santa Teresa di Gallura in Sardegna fino a Norcia in Umbria, iniziando quindi dal Parco Regionale di Tepilora, fino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Sul portale dei parchi italiani, nella sezione dei Grandi Itinerari sono attive 213 delle tappe del “Sentiero Italia Cai”. Ognuna delle tappe riporta la descrizione sintetica (partenza e arrivo,  lunghezza e dislivello) e un link “altre informazioni” che riconduce  alla stessa tappa su Mappa https://sentieroitalia.cai.it/sentiero-italia-le-tappe/Da questa sovrapposizione ne scaturisce un risultato rilevante in quanto 116 delle 213 tappe del “Sentiero Italia Cai,” al momento rilevate fino all’Umbria, sfiorano o attraversano un parco o una riserva naturale, e quindi le 116 tappe, sono ora  incluse anche tra gli itinerari dei singoli parchi e riserve  attraversati.Le tappe del “Sentiero Italia Cai” che , dalla Sardegna all’Umbria, si integrano con il Sistema delle Aree Protette:Sardegna:9 (di cui 6 da PN), Sicilia:23, Calabria:23 (di cui 20 da PN), Basilicata:8 da PN, Campania:16 (di cui 7 da PN), Puglia:5 da PN, Molise:2, Abruzzo:17 da PN, Lazio:9 (di cui 2 da PN), Marche:3 da PN, Umbria:1 da PN.

Il grande ringraziamento ai molti che, in questa giornata nazionale, rispettando i limiti giustamente dettati dalla necessaria distanza fisica, hanno svolto una efficace comunicazione ambientale.

GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI 24 maggio 2020  – CLUB ALPINO ITALIANO E MATTM: SENTIERO DEI PARCHI, articolo del 2020.05.24 (giornata europea dei parchi)

2020-06-14 (filidido) Giornalista  – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




RINVIATA la 8^ Edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2020”

8^ Edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2020”

Giornata nazionale   – domenica  14 giugno 2020

 

LE ATTIVITA’ COLLETTIVE SONO STATE RINVIATE  …
Una scelta sofferta, ma necessaria.

Domenica 14 giugno saremo ancora presi dagli effetti della pandemia, con la necessità di osservare le indicazioni indispensabili di sicurezza sanitaria e di distanziamento fisico tra le persone.
Il senso vincente della giornata nazionale è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato.
Tutto questo al momento non è possibile e allora ci si prepara per i tempi migliori che verranno presto.
I gioiosi incontri in montagna, con abbracci, vicinanza e dialoghi guancia a guancia sono temporaneamente rinviati. #lemontagnesannoattendere e anche noi.
Il 2020 oramai andrà così e il riavvio delle attività estive in montagna avverrà con cautela e prudenza, a piccoli gruppi che si conoscono bene,  procedendo distanziati, scegliendo zone meno note e ampliando l’area di interesse dell’escursionista visitatore.

IL CAI NON SI FERMA E PENSA AI GIOVANI
… NEL FRATTEMPO CI ORGANIZZIAMO PER DESCRIVERE I SENTIERI CHE CI AIUTERANNO A  CONOSCERE LA MONTAGNA IN TUTTI I SUOI ASPETTI.
E C’E’ TANTO DA SCOPRIRE. VE LO ASSICURO!

SENTIERI PER CONOSCERE
L’Italia si scopre dall’alto, dalle montagne e non solo, con l’Etna, il Gran Sasso
e il Monte Bianco che svettano e si osservano, unendo territori e popolazioni,
mentre noi proviamo a disegnare il futuro possibile.

Lo slogan della giornata è SENTIERI PER CONOSCERE e così avvicinare il Sistema delle Aree Protette e Rete Natura 2000, scrigni di Natura e Cultura (l’evento “in cammino nei Parchi” si relaziona alla Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909).

SENTIERI PER CONOSCERE attiva il circuito virtuoso di “camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare”.
Il taglio comunicativo del Cai è quello di evidenziare la storia dell’alpinismo e dell’escursionismo, del presidio del territorio, della frequentazione responsabile, della conoscenza e della tutela. Si è consapevoli del coronavirus, ma non se ne vuole essere condizionati in modo assoluto, ponendo sempre al centro la Montagna. Le Sezioni Cai punteggiano paesi e città in ogni Regione e accompagnano soci e non soci in attività diverse e con la “Giornata Nazionale dei Sentieri Cai” si promuove l’Escursionismo naturalistico e culturale per tutti, attento alla manutenzione dei sentieri e alla sicurezza fisica e sanitaria. Ci accompagnano i punti del Bidecalogo e gli obiettivi dei Agenda 2030.

SENTIERO ITALIA CAI e MATTM – Ministero dell’Ambiente Tutela del Territorio e del Mare
CAI  e  MATTM  hanno sottoscritto (proprio in questi giorni) la positiva intesa sul “Sentiero dei Parchi”.
Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI – spiega il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa -. I parchi nazionali – continua il ministro – sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la frequentazione”. Un particolare riconoscimento ci sarà per gli escursionisti che riusciranno a percorrere sentieri negli attuali 25 Parchi Nazionali  (inseriamo nell’elenco anche il territorio del Parco Nazionale del Gennargentu) completando un prezioso “Passaporto” (mi viene di pensare che “ad honorem”, un simile riconoscimento lo meritano Teresio Valsesia e il ristretto manipolo di coraggiosi che nel ’95 dettero vita al Sentiero Italia Cai, percorrendolo interamente).

E così la “spina dorsale”del “Sentiero dei Parchi” diventa proprio il “Sentiero Italia Cai” che nasce a S.Teresa di Gallura in Sardegna, attraversa Sicilia, Appennino, Alpi per terminare a Trieste,   interessando direttamente ben 16 Parchi Nazionali, tanti Regionali e locali, siti di Rete Natura 2000 e riconoscimenti UNESCO.

Muovendo dal Sentiero Italia CAI, che già abbraccia tutte le nostre regioni, dichiara il presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Tortiraccorderemo, questa volta in un progetto che diverrà sicuramente realtà nel più breve tempo possibile, anche tutti i 25 parchi nazionali. Un’occasione in più da offrire a chi vuole vivere l’esperienza della natura in un modo guidato attraverso i sentieri che il Cai descrive e mantiene, e conseguentemente per promuovere ancora di più il nostro Paese.

 Il “Sentiero Italia Cai” si collega con i restanti 5 Parchi Nazionali di Terra (anche attraverso altri sentieri tematici, come quelli della transumanza, della fede e della guerra) e induce positive contaminazioni, con segnaletica ed escursionismo di scoperta, nei 4 Parchi nazionali di mare.

NATURA E CULTURA
Ecco per tutti l’Escursionismo naturalistico e culturale che è il modo migliore per avvicinare luoghi,  montagne, rifugi,  paesi e le genti che vi abitano.

A passo lento invitiamo a scoprire e osservare la stupenda realtà del “bel paese” che ci racconta di territori e popolazioni. Ambienti e Parchi si incontrano per far conoscere paesi – tra i borghi più belli d’Italia – vallate, accoglienti rifugi, zone pedemontane e montane e tanta preziosa biodiversità.

Con il Cai il tempo è dedicato con tranquillità all’escursionismo e gli spazi recuperati per la meraviglia e lo stupore. Le soste, con i paesaggi che si susseguono, sono un costante guardarsi attorno e guardarsi dentro.

Natura e Cultura li ritroviamo nello zaino, compagni di escursione insieme a prodotti enogastronomici di qualità. In ogni escursione siamo accolti e accompagnati sempre con simpatia e cordialità. L’ambiente ci è amico e noi lo sentiamo tale.

FASI DI LAVORO
– 14 giugno 2020  – Ci sarà un primo  – soggettivo – momento di riflessione su contenuti, valori e potenzialità della   giornata nazionale  “in cammino nei parchi –
– Un successivo approfondimento lo porremo nel Festival dello Sviluppo Sostenibile dal 22 settembre all’8 ottobre.
Presenteremo così segmenti di bellezza d’Italia che potranno essere oggetto di escursioni in tempi migliori, appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.
Ci conducono i punti del Bidecalogo e gli obiettivi di Agenda 2030.

SEGNALETICA CAI
La segnaletica del Cai, con bandierine segnavia, frecce direzionali e tabelloni informativi è garanzia di continuità e sicurezza ed è stata adottata dal sistema delle Aree protette, capitanato da Federparchi.

– Bandierina segnavia “rosso / bianco / rosso” in ogni sentiero. Si promuove l’armonizzazione della segnaletica su base nazionale, secondo i riconoscibili criteri standard del Cai, per facilitare la sicura percorrenza dei sentieri.

Rispetto e tutela dell’ambiente ci accompagnano in questa esperienza viva e gioiosa che conserva la genuinità della pratica più antica del mondo: camminare.

Come afferma il nostro Presidente Generale Vincenzo Torti … cerchiamo insieme di costruire una montagna del futuro che sia ancora più bella di prima.

Per info e contatti
–  8^ edizione “in CAMMINO nei PARCHI“, 20^ “Giornata Nazionale dei Sentieri Cai”
Club Alpino Italiano – Filippo Di Donato  –  f.didonato@caiabruzzo.it  –  3397459870
Club Alpino Italiano – Antonio Di Grottole . antoniodigrottole@gmail.com  – 3473459355
Federparchi – Paolo Pigliacelli  –  paolo.pigliacelli@parks.it – 06.51604940

2020-06-10 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi

 





SALVARE IL TERMINILLO SI PUO’ – PETIZIONE PER FERMARE INSIEME UN PROGETTO DANNOSO E SUPERATO,#NOTSM!

SALVARE IL TERMINILLO SI PUO’
FERMIAMO INSIEME UN PROGETTO DANNOSO E SUPERATO,#NOTSM!

PETIZIONE PER FAR CONOSCERE E FERMARE IL PROGETTO

Con il Terminillo ci troviamo nell’Italia centrale, nel Lazio. E’ una montagna d’Appennino del gruppo dei Monti Reatini.  La posizione è particolare, abbastanza distaccato dagli altri gruppi montuosi: confina a nord con l’altopiano di Leonessa, a sud con la valle del fiume Velino, a est con le gole del Velino, e a ovest con la estesa Piana Reatina.

Su questa montagna dagli anni ’30 prese il via la realizzazione di una stazione sciistica che progressivamente ha perso di interesse. Oggi è realmente improponibile ogni intervento di potenziamento dello sci, sia per la crisi climatica, sia per la crescente sensibilità ambientale. Va riconosciuto all’area il valore naturalistico e paesaggistico d’insieme (l’ambiente è eccezionale con diverse cime e ampie vallate), in grado di rappresentare un volano per nuova frequentazione e gestione ecosostenibile delle risorse. A partire dal 2009  la Regione Lazio  avvia il progetto di rilancio, T.S.M. (Terminillo Stazione Montana).  Il progetto è stato  già bocciato due volte, per la valutazione di impatto ambientale e, come riporta la nota interassociativa (tra le quali il Cai), diventata questo 7 giugno 2020 petizione popolare, sono tante le motivazioni che oggettivamente che negano la prevista manomissione ambientale e lo sperpero di denaro pubblico.

E’ bene sapere che si parla di nuovi impianti previsti a quote inferiori i 1.900 m (siamo in Appennino dove le stazioni sciistiche (come quelle sulle Alpi) sono in difficoltà per la crisi climatica. Insieme a questa emergenza ambientale, per cui nevica meno e le temperature che crescono ovunque, addirittura  sono più alte in montagna (vedi il progressivo scioglimento dei ghiacciai)  mi piace far presente anche i contenuti della Legge Galasso, voluta con lungimiranza a tutela dei beni paesaggistici e ambientali, con un limite altimetrico, come valore soglia agli interventi da non fare nelle aree alpine al di sopra dei 1600 metri e nelle aree appenniniche al di sopra dei 1200 metri).

La RICHIESTA è semplice e puntuale. Da cittadini attenti e consapevoli si guarda a futuro, ecosotenibilità ed economia

  • Di garantire il rispetto delle norme vigenti, confermando il parere negativo alla Valutazione di Impatto Ambientale del TSM, scongiurando lo spreco di denaro pubblico e un danno ambientale certo.
  • Di riassegnare i fondi a disposizione per pianificare e sviluppare una nuova visione della Montagna “Terminillo”, valorizzando tutti i settori che puntano alla valorizzazione delle risorse naturali in maniera compatibile con la loro conservazione.

Non è una presa di posizione estemporanea, ma viene da lontano. Infatti il Cai Sezione di Leonessa, il GR Lazio e la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, dal 14 al 19 settembre 2010 (quindi praticamente 10 anni fa) fecero il punto sullo sviluppo dello sci al Terminillo, ritenendolo già allora problematico e senza futuro. Pensate che la LAN (Linea di Affidabilità della Neve) nel 2000 si aggirava attorno ai 1500 m ed è salita di 150 m ad ogni °C in più di temperatura. E ogni nuovo anno, come è stato per il 2019, diventa da record per il caldo.

CONSIDERAZIONI FINALI
L’AMBIENTE È UN BENE COLLETTIVO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ E RESPONSABILITÀ DI TUTTI
Nel Club Alpino Italiano il GR Lazio è capofila per un’azione di tutela d’Appennino che ha il sostegno del Cai Marche, Umbria e Abruzzo e si rivolge a ogni altro socio e cittadino d’Italia.

Con il Progetto TMS si vorrebbe lo sfascio programmato degli ambienti naturali per consentire “lo scavalco” tra le valli, in piena crisi climatica e scarsità di neve sciabile negli ultimi anni, a quote  per lo più basse. Il progetto TSM  è una questione che riguarda tutti, è l’idea che si possa sfruttare la montagna senza pensare al futuro. Il TSM è infatti un’operazione fortemente impattante sul Terminillo, diventato il simbolo dell’Appennino Centrale. Il TSM non garantisce lo sviluppo economico promesso e pubblicizzato, inoltre viola la normativa ambientale nazionale ed europea esponendo l’Italia e la Regione Lazio a pesanti sanzioni economiche.

L’invito a ogni cittadino è quindi duplice:
– di dare alla Montagna e ai suoi abitanti la centralità che merita, riconoscendo ruolo, valori e prospettive sociali e ambientali
– di firmare la petizione che esprime contrarietà a impatto e sperpero e chiede una progettazione altra lungimirante e duratura.

PER FIRMARE CLICCA QUI

Lo chiedono: PAESAGGIO NATURALE E CULTURALE – FAGGETE SECOLARI – ORSO BRUNO MARSICAN0 – RISORSE IDRICHE

Petizione sostenuta da:  CLUB ALPINO ITALIANO – GR LAZIO,  WWF LAZIO, FEDERTREK – ESCURSIONISMO E AMBIENTE, G.U.F.I. GRUPPO UNITARIO PER LE FORESTE ITALIANE, ITALIA NOSTRA – SABINA E REATINO, MOUNTAIN WILDERNESS LAZIO, SALVIAMO IL PAESAGGIO RIETI E PROVINCIA, POSTRIBÙ, INACHIS, ALTURA LAZIO, SALVIAMO L’ORSO.

PER SAPERNE DI PIU’

2020.03.12 Osservazioni al progetto presentate in fase di Valutazione di Impatto Ambientale.pdf

2020.06.07 Per ulteriori approfondimenti.pdf

2010.11 Lo Scarpone Cai (articolo)- Ambiente: dove va il turismo della neve – (Aggiornamento nazionale Cai-Tam).jpg

Quaderno TAM n.5 : Montagna, neve e sviluppo sostenibile: quali prospettive – Leonessa (RI) 17-19 settembre 2010 (a cura di Daniele Boninsegni, Carlo Brambilla e Giorgio Maresi)

2020-06-09  (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi