Il valore naturalistico, paesaggistico e culturale delle Alpi Apuane è indiscusso e va tutelato.
2. Il Parco Regionale Alpi Apuane è un unico negativo per il disastro ambientale in atto.
3. Per speculativi interessi di settore riaprono addirittura siti chiusi da decenni e in parte rinaturalizzati.
SI CHIEDE
4. Che il Parco Regionale Alpi Apuane faccia ciò che un Parco ha il compito di fare;
5. Che gli Habitat compromessi delle Alpi Apuane siano ripristinati, come da legge; del
6. Che venga stilato un cronoprogramma di azioni che riducano l’estrattivismo nelle Alpi Apuane e incentivino attività ecosostenibili.
Si tratta di richieste condivisibili da cittadine e cittadini responsabili e consapevoli, rispettosi delle leggi e degli enti, attenti alla qualità della vita e al benessere, ai benefici ecosistemici, a lavori sostenibili e al futuro delle nuove generazioni.
La piazza, l’agorà, è il luogo fisico dell’incontro, del dialogo e della manifestazione. Gli spazi aperti vanno riconquistati alla partecipazione di cittadine e cittadini che diventano protagonisti del divenire e delle scelte di progresso.
Un esempio efficace è stato quello di Assisi, in occasione dell’Assemblea dei Delegati Cai, e la manifestazione del 25 maggio che ha riempito la Piazza del Comune per respingere l’assurda legge della Regione Umbria con le moto autorizzate a scorazzare sui sentieri.
-Per le Alpi Apuane voglio ricordare:
-LE MONTAGNE NON RICRESCONO
A Carrara, il 16 dicembre 2023, un appello pubblico alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane.
-APUANE MONTAGNE D’ACQUA
Marina di Massa, 23 marzo 2023, con l’importanza dell’acqua risorsa insostituibile alla vita.
INSOMMA non si può più continuare a estrarre, tagliare e trasportare sempre più è sempre più velocemente per speculazione.
La risposta a ogni scempio è sempre culturale. Bisogna consapevolmente scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non di chi specula e si arricchisce.
L’ISTITUZIONE DI UN PARCO NAZIONALE SICURAMENTE RAPPRESENTEREBBE UNA SIGNIFICATIVA SVOLTA
Nel recente poster del Cai esposto a Gravina in Puglia, 21,22 e 23 giugno, in occasione della Fiera BIODIVERSA, con l’Italia dei Parchi che si è raccontata, era presente anche il messaggio di tutela nazionale delle Alpi Apuane.
Il Cai ha assunto l’impegno di essere Osservatorio permanente sulle Alpi Apuane.
Confido negli esiti positivi dalla manifestazione del prossimo 3 luglio a Firenze, cioè dopodomani…
Ringrazio Benedetta Barsi GR Toscana e Riccarda Bezzi CCTAM per attività e tenacia.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
In Montagna con il Cai – 5 maggio 2024 – Cai Teramo, Cai Castelli, Cai Arsita
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Domenica 5 maggio 2024
In Montagna con il Cai – 5 maggio 2024 – Cai Teramo, Cai Castelli, Cai Arsita
I Soci delle Sezioni Cai sono sempre attivi. Impegnati nelle diverse iniziative: dall’accompagnamento, alla manutenzione dei sentieri, alla scoperta sensoriale dei linguaggi della natura. C’è sempre attenzione alla Montagna, nel rispetto dell’ambiente. Ogni azione del Cai è educativa.
CAI CASTELLI
Cai Castelli: MANUTENZIONE DEL SENTIERO PER IL FONDO DELLA SALSA Contatti: Antonio Simonetti 3923589962, Vittorino Di Luca 3336550099, Giancarlo Di Pietro 3391419402
Un intervento di manutenzione necessario a causa degli effetti di eventi estremi che hanno interessato il bacino del Fondo della Salsa. Dopo i lavori ci ritrova al Rifugio Enrico Faiani, presidio della Montagna che il 30 aprile ha accolto i ragazzi della Scuola Media di Castelli.
domenica 5 maggio 2024
CAI TERAMO e CAI ARSITA
Cai Teramo e Cai Arsita: ESCURSIONE ANELLO DELLE CASCATE DI PADULA
Un’escursione tra le più interessanti dei Monti della Laga, dove le cascate raccontano storie d’acqua. Un’esperienza intersezionale condivisa dai soci Cai di Teramo e di Arsita, con il paese di Padula pronto ad accogliere tutti al B&B Pappapero.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo 2024
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ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo, Giornata mondiale
Da “acqua fonte di vita” a “acqua fonte di pace”
La vita ha scelto l’acqua e l’ONU sceglie la pace
La storia dell’uomo, della civiltà e del progresso è stata sempre legata all’acqua
Ci hanno messo in un periodo di terribili e disastrose guerre che si sommano ad altre crisi. Ogni occasione è quindi utile per ribadire che le guerre sono inaccettabili in quanto: -contrarie al naturale fluire della vita, -contrarie alla serenità e alla tranquillità sociale che vogliamo, -contrarie a ciò che indica la nostra Costituzione.
Mi soffermo solo su un passaggio dell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica…tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
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21 marzo – giornata internazionale delle foreste
Questo 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste anticipa e fa tutt’uno con la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il rapporto è simbiotico. Gli alberi devono la propria esistenza alla presenza di acqua, assorbita dal terreno con le radici e rilasciata nell’aria come traspirato vapore acqueo.
L’acqua è evocativa
Se chiudo gli occhi e penso all’acqua scatta qualcosa di magico che riporta agli albori della vita. Tutti noi abbiamo negli occhi splendidi documentari con l’acqua che accoglie le prime espressioni di vita dalle quali derivano forme sempre più complesse fino a quelle dei tempi nostri.
L’acqua avvolge
L’acqua avvolge tutto e noi siamo ospiti di questo meraviglioso globo, della nostra unica Terra, che per due terzi è acqua; la gran parte salata, essendo quella dolce una ridottissima percentuale del 2,5%, concentrata nei 2/3 ai poli e nei ghiacciai.
La superficie terrestre è costantemente modellata dall’acqua
L’acqua è cultura
L’acqua è cultura che ha ispirato poeti, scrittori, musicisti, filosofi, esploratori, geografi… Un variegato e inarrestabile mondo di intelligenze e sensibilità.
Sorgente e foce
L’acqua è sorgente e foce, inizio e fine di un ciclo vitale che ci auguriamo perpetuo, conservando intatta la molecola H2O, che ritroviamo anche come ghiaccio e vapore, presente in natura nei tre stati di aggregazione.
L’acqua è amica
È l’amica della nostra quotidianità, dal primo bicchiere appena svegli, all’ultimo gesto, quando ci laviamo i denti prima di andare a dormire. Ci resta facile capire, anche solo guardandoci attorno, quanto sia presente e determinante nel mondo.
E’ impossibile vivere senza di lei eppure la consideriamo poco, siamo talmente abituati a lei che quasi non ci accorgiamo di averla, e così la sprechiamo e peggio ancora la inquiniamo. Nei mari e negli oceani abbiamo i pesci (sempre meno) e la plastica (sempre più).
Indispensabile alla vita
È indispensabile alla vita eppure non siamo consapevoli che nel mondo ci sono milioni di persone che convivono con carenza e scarsa qualità dell’acqua. Dal 2005 al 2015 c’è stato il decennio ONU “Acqua Fonte di vita” con l’obiettivo di dimezzare il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua.
Tra gli obiettivi dell’agenda 2030 con il numero 6 si chiede di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene. Ed è un numero che purtroppo non fa rumore.
L’acqua è energia
L’acqua è energia e ne sappiamo qualcosa con gli impianti idroelettrici e con le attività dei BIM, Bacini Imbriferi Montani. Prima di questi ci sono stati i mulini, che punteggiavano i corsi d’acqua, indispensabili alla lavorazione dei prodotti agricoli.
Acqua e lavoro
La gestione sostenibile dell’acqua nei più svariati campi, promuove la creazione di posti di lavoro e un collettivo miglioramento socio- economico. Non c’è limite all’acqua e le produzioni culturali sono numerose e rappresentano ulteriore occasione di lavoro
La Giornata Mondiale dell’Acqua – GMA
La storia della giornata mondiale dell’acqua prende il via dal Summit di Rio: 1992 – a Rio de Janeiro, dal 3 al 14 giugno, si è tenuto il vertice mondiale su “Ambiente e Sviluppo”. 1993 – l’ONU fissa la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2001 – dopo 8 anni anche in Italia la 1^ edizione sul tema “acqua e salute” 2002 – l’ONU decide per l’Anno internazionale della Montagna 2003 – l’ONU decide per l’Anno Internazionale dell’Acqua
L’acqua è educativa
L’acqua è educativa e il Club Alpino italiano ne fa ampio uso con attività informative, formative, di sensibilizzazione e di tutela attiva. Ne cito solo alcune delle tante sparpagliate per tutta Italia.
Cai Castelli
A Castelli la cura attenta del territorio monitorando le forti azioni erosive causate dalle piogge torrenziali. Nella giornata mondiale dell’acqua in programma l’Assemblea dei soci, nel rifugio Enrico Faiani, per definire le iniziative estive e continuare le giornate educative con la Scuola media e il Liceo artistico. La stessa produzione ceramica che è risorsa del paese è strettamente legata all’acqua e al circostante ambiente naturale.
Cai Teramo – sentieri d’acqua
A Teramo, cittadina tra due corsi d’acqua. è particolare l’attenzione per il fiume Vomano che nasce sul Monte San Franco e ha trovato il suo percorso tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e le arenare dei Monti della Laga. In itinere un progetto educativo con i piccolissimi della Scuola dell’infanzia di Montorio al Vomano, affascinati dal loro grande fiume e domenica 24 una giornata CAI sull’acqua, in ambiente e per le famiglie alla scoperta del paese di Poggio Umbricchio e della sua storia con il fiume, in cammino lungo l’alveo e sostando al vecchio mulino De Giorgis. Dal Ghiacciaio del Calderone alle cascate della Laga il Cai ha un’attenzione crescente ai piccoli e sparsi Comuni montani, per contrastare spopolamento e spaesamento. Sentieri d’acqua (link)
21 marzo – Acquifero del Gran Sasso
Oggi 21 marzo ad Assergi, sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un incontro per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone, per il quale il Cai svolse, 26 novembre 2022, un mirato Convegno di approfondimento e studio (link all’articolo).
Acqua e Aree Protette
La montagna è serbatoio d’acqua. I venti spingono le nuvole verso i monti e danno origine alle precipitazioni che riportano a terra l’acqua per esser inghiottita dalle rocce eriaffiorare dalle sorgenti. E il ciclo si rinnova.
Gran parte dei territori montani sono affidati al Sistema delle Aree Protette, nazionali e regionali che svolgono il delicato ruolo di tutela e gestione.
Rifugi, sentieri e acqua
In Montagna ci sono poi i Rifugi come quelli che hanno una bella fonte d’acqua in grado di rigenerarci dopo l’impegnativa salita come quella verso il Monte Genzana (Rifugio la Fascia nella Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio), oppure la fonte d’acqua all’inizio di una escursione come la troviamo in località Osso Caprino, prima di iniziare la salita al Monte Foltrone, versante Nord (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).
Fa la cosa giusta
A livello nazionale un articolato appuntamento di più giorni a Milano, dal 22 al 24 marzo. Un contenitore che raccoglie acqua, escursionismo, arrampicata ed educazione ambientale nel gioioso incontro con il mondo della Scuola.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA (2): EROSIONE FONDO DELLA SALSA E CROCEFIUME
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA (2): EROSIONE FONDO DELLA SALSA E CROCEFIUME
I “segni” dell’acqua
Si avvicina il 22 marzo e presentiamo i diversi volti dell’acqua: risorsa insostituibile alla vita a potente modellatrice della superficie terrestre. In montagna con pareti e pendii ripidi, gli effetti di piogge intense su rocce nude sono particolarmente evidenti e disastrosi. In escursione con il Cai per leggere i “segni” dell’acqua, anche con ragazze e ragazzi della Scuola. Ricordo che il tema 2024 dell’ONU e “ACQUA PER LA PACE” (link articolo Montagna e Parchi).
Grandi gocce
Il cielo velocemente si copre. Le nuvole si addensano e avvolgono la grande parete Nord del Monte Camicia. Plumbee colorazioni prendono la scena. Le gocce iniziano rade, poi si gonfiano, diventano sempre più grandi e precipitano fitte. L’urto con il suolo cresce in violenza e rapidità. Niente attenua la forza dirompente delle gocce. Il terreno nudo si apre all’impatto della pioggia. La parete raccoglie acqua che discende luminosa e si aggiunge alla pioggia. I piccoli granelli sono i primi a spostarsi, poi tocca ai ciottoli e l’acqua che monta rumorosa e vorticosa riesce a trascinare anche i massi che diventano più grandi. Gli effetti diventano devastanti e mutano forma al terreno. Il rumore rutilante cresce e fa paura.
Mi è capitato di prendere acqua in quota e di cominciare a vedere ruscelli d’acqua e sassi che si muovevano lungo il sentiero, ma, per fortuna erano spazi aperti e tutto il pendio riuscellava e accoglieva la pioggia.
Fondo della Salsa
Nelle gole e negli spazi definiti tutto è diverso e così smottamenti e grandi muraglioni brecciose si sono formate nel Fondo della Salsa dove la pendenza ha accelerato i rutilanti movimenti.
Crocefiume
L’erosione continua anche più a valle e gli inerti ciottolosi occupano ampi spazi. Con le piogge intense, tutto ruscella sulla superficie del terreno. Si formano rivoli che scendono rapidamente sui fianchi delle pendici; si animano sulle linee di massima pendenza e piombano giù con grande energia cinetica. Nel loro movimento i sassi trascinati “graffiano” il terreno, urtano e ne mettono in movimento altri. Il movimento vorticoso e disordinato tutto scombina.
Moto turbolento
In Montagna i torrenti sono una piacevole occasione di incontro. Quando piove e piove molto, lo scorrere dell’acqua, dal tranquillo regime diventa rapidamente turbolento con movimenti che accrescono la velocità di scambio di energia e quantità di moto riuscendo a trascinare sassi e altro materiale presente lungo il flusso. Queste turbolenze aumentano di fatto i coefficienti di scambio di calore e di viscosità e gli effetti si vedono, con i segni di trasporto lasciati dopo il dinamico passaggio dell’acqua.
Le frane
L’erosione espone il terreno a possibili significativi fenomeni franosi. La causa è sempre l’acqua piovana, raccolta nei fossi, che scorre e travolge incrementando il rischio idrogeologico. Ne abbiamo esempi nefasti con le alluvioni.
Sentinelle del clima
Questa volta i movimenti in montagna sono stati notevoli e vale la pena osservarli direttamente per rendersene conto. In escursione verso il Fondo della Salsa e al Crocefiume. Diventano utili e istruttive esperienze didattiche di avvicinamento alla montagna e alle sue forze.
Importante monitorare
Il Rifugio Enrico Faianipotrebbe ospitare le attrezzature necessarie per monitorare con continuità le variazioni meteorologiche e ottenere un quadro reale su ciò che accade all’ambiente sulle nostre montagne e sul nostro territorio. Insieme alla piovosità si recuperano dati su temperatura, pressione atmosferica, velocità e direzione del vento, intensità delle radiazioni solari. Dati utili per tutti noi dalla montagna al mare.
LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA CI AIUTA A CONOSCERE E PRENDERCI CURA DELLA MONTAGNA
E’ diventato imprescindibile adottare misure di salvaguardia per il clima e l’ambiente: quelle presentate nell’accordo di Parigi. L’Agenda 2030 continua a indicarci i 17 obiettivi da raggiungere. I governi sono statici, presi da continue votazioni e affermazioni personali, intanto il tempo scorre veloce, con il 2030 oramai dietro l’angolo.
Le problematiche meteorologiche incidono su qualità della vita e settori produttivi che risentono di eventi estremi tra siccità e alluvioni
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
SPELEOROSA presso la Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio – domenica 10 marzo 2024 – Cai Teramo
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Speleorosa presso la Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio – domenica 10 marzo 2024 – Cai Teramo
Speleorosa
La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, è stata coordinata da Aurelio Ferreo, ed è tornata anche quest’anno!
Nel Consiglio Direttivo Cai Teramo appena rinnovato (sabato 2 marzo), sono state elette Lia Sisino (Vice Presidente) e Desdemona Durante. Ma sono molte le altre socie in Sezione a comporre una consistente presenza rosa.
in Montagna con il Cai per incontrarsi, conoscere, divertirsi, sorridere, osservare e leggere l’ambiente
Con il Cai le esperienze in ambiente sono sempre multisensiorali e in questo caso multicolorate con la simpatia del rosa a dominare la scena. L’attenzione all’8 marzo 2024, Giornata Internazionale dei Diritti della donna.
Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio
Ci siamo ritrovati nella Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio. In tanti, anche questa volta e, piacevolmente, con numerosi ragazzi e ragazze, attratti dal valore d’insieme dei luoghi e dalla curiosità di percorrere una delle più importanti opere idrauliche d’Abruzzo.
Le Gole di San Venanzio sono di per sé un ambiente singolare, per la conformazione rocciosa, l’acqua che le percorre e le ha scavate, la vegetazione presente, prima, durante e dopo le gole, per la successione di ecosistemi diversi e le testimonianze della presenza dell’uomo. Luogo di fascino, osservazione e meditazione.
Un programma coinvolgente
L’ottima organizzazione Cai ha consentito di vivere un’esperienza varia con più temi trattati.
L’avvio dal paese di Raiano, percorso nei vicoli per raggiungere l’Acquedotto romano delle Uccole, seguito nel suo sviluppo interno, consapevoli della consistenza dei lavori nella roccia e dell’abilità realizzativa. L’eremo di San Venanzio di Camerino ci ha accolti con la chiesa e attraverso la loggia a cavallo del fiume con la grotta abitata dal santo. Notevole la suggestione data dalla particolare morfologia delle gole e le vicende storico-religiose narrate dalla Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino
Il fiume Aterno
Chi ha disegnato questo ambiente è il fiume Aterno, che abbiamo costeggiato verso il vecchio mulino e la sorgente sulfurea “La Solfa”. Al rientro in paese la sosta presso la chiesa Santa Maria Maggiore.
Insieme per…
Complessivamente hanno contribuito alla riuscita della giornata i componenti del Gruppo CAI Seniores con Giacinto Urbani (soci attivi e sensibili alla trasversalità delle azioni del Cai e all’incontro tra generazioni), la biologa Lia Sisino (neo Vice Presidente della Sezione Cai Teramo, che ha avvicinato tutti al multiforme ambiente naturale che le Gole rappresentano), il responsabile del settore naturalistico della riserva Paolo Di Giulio (promotore del ruolo e delle finalità di una importante Riserva naturale d’Abruzzo), la Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino (cultore e conoscitore dei luoghi, sasso dopo sasso), l’archeologa Annamaria Daniele (che ha aiutato a leggere i segni della nostra preziosa civiltà del passato in stretta relazione con l’ambiente) il tutto con il patrocinio della FSA “Federazione Speleologica Abruzzese”.
Ma cosa sono queste Uccole? La risposta dall’archeologa Annamaria Daniele: l’Acquedotto prende il nome dalle aperture, “uccole”, sul tetto della lunga struttura, realizzate per facilitare l’asportazione dei materiali di risulta nella fase di costruzione e successivamente per ispezionare l’acquedotto e come accesso per la sua manutenzione; in sostanza finestre affacciate sul canale.
Quanto sono importanti queste esperienze del Cai? La risposta da Giorgio D’Egidio, neo Presidente della Sezione Cai Teramo: iniziative come quella della Gole di San Venanzio, che ha preso spunto dalla Festa dell’8 marzo, sono aggreganti e danno senso alla partecipazione di soci, associazioni e aree protette. Si tratta di un’attività all’aria aperta che unisce aspetti diversi e coinvolge età diverse, assolvendo pienamente al ruolo sociale e culturale del Cai.
E che dire del valore dei territori? La risposta da Filippo Di Donato coordinatore GdL Cai-Parchi: questa attività del Cai in ambiente riconosce valore al nostro meraviglioso territorio d’Abruzzo e al sistema delle Aree Protette. Le Gole di San Venanzio (Riserva Regionale) sono infatti un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Grazie al Cai si è svolta un’esperienza escursionistica e culturale d’Abruzzo, da raccontare e riproporre. L’attenzione a territori e culture.
La giornata Internazionale dei diritti della donna è occasione di incontro e impegno collettivo. Contrastiamo la crescita delle diseguaglianze, delle violenze e delle vittime innocenti con le vite strappate da guerre e naufragi.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
PAESAGGIO: PATRIMONIO DELLE FUTURE GENERAZIONI – 14 marzo 2024, Giornata Nazionale
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PAESAGGIO: patrimonio delle future generazioni
14 marzo 2024 – Giornata Nazionale del Paesaggio
Giornata Nazionale del Paesaggio – 14 marzo 2024
Domani si celebra la Giornata Nazionale del Paesaggio.
Si svolge dal 2017, promossa dal Ministero della Cultura per diffondere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi della salvaguardia del territorio e della sostenibilità ambientale.
In programma attività diverse sul tema: esplorative, laboratoriali, di avvicinamento, lettura, osservazione, interpretazione, contemplazione…
Leggere
Da bravo camminatore consiglio di avventurarsi nella lettura del paesaggio percorrendo un sentiero di montagna. Con il Progetto del Cai “guardarsi attorno” si svela l’ambiente naturale attorno a noi e si leggono anche i segni della presenza dell’uomo.
Linguaggi
Percorrendo un sentiero, iniziando l’esperienza camminatoria da un piccolo paese, passo dopo passo si svela l’intreccio oramai inscindibile tra natura, cultura e storia dei luoghi attraversati, presenti con il loro linguaggio identitario. Cambiando sentiero i temi restano gli stessi, ma linguaggio e narrazione sono diversi. Di Regione in Regione si conosce così la meraviglia della lunga Italia, dello spazio in cui viviamo.
Salendo
Salendo il paesaggio con i suoi elementi naturali e antropici si offre a noi attraverso i sensi, mentre siamo positivamente avvolti dall’ambiente e ne percepiamo le misteriose relazioni, anche quelle che non riusciamo a vedere tra fattori abiotici e biotici, sotto i nostri piedi (geologia) e tra gli elementi che osserviamo: sole, aria, acqua, suolo e ciò che accoglie.
La Costituzione
La tutela del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici è affidata allo Stato dall’art. 9 della Costituzione italiana:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Tutela attiva ed escursionismo educante
La nostra azione quotidiana si prende cura dei territori e delle genti che vi abitano. Non si limita all’importante funzione di riconoscere, salvaguardare e recuperare i valori naturali e antropici presenti, ma è attenta a consegnare alle generazioni future la cultura di un uso consapevole del territorio.
Attraverso questa lungimirante azione si esprime l’Escursionismo educante.
Pianificazione Paesaggistica
Il Codice dei Beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) è il principale riferimento legislativo che attribuisce allo Stato – attraverso il Ministero della Cultura – e alle Regioni la funzione di garanti della tutela del paesaggio.
Art. 131, comma 6, Codice dei Beni culturali: “Lo Stato, le Regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell’esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità”
Paesaggio vulnerabile
Il paesaggio è un contesto vulnerabile ed è risorsa non rinnovabile. Ne sappiamo qualcosa nel caso del rapporto tra energie rinnovabili e paesaggio e – recentissimo, l’impatto determinato dal danno paesaggistico con l’abbattimento dei larici a Cortina, per fare spazio a una inconciliabile pista da bob. In questa circostanza una trasformazione che non ha fondamenti economici e sociali, ma solo costi futuri per la collettività e un inaccettabile uso iniziale di nostri fondi pubblici.
Altri stimoli analitici e propositivi
Il paesaggio come strumento e oggetto di cura. Più lo conosciamo, ce ne interessiamo e più stiamo bene
La salvaguardia del paesaggio tra passato e futuro. Complessa la lettura del paesaggio, evidente la fragilità dei territori per rischi naturali e antropici, innovativa l’attività di tutela.
Gli Archivi di Stato con i documenti cartografici. Una miniera tutta da scoprire con mappe dei territori che ci consegnano una splendida e puntuale rappresentazione del paesaggio, con gli insediamenti, le produzioni, i servizi. Tutto rigorosamente abilmente disegnato.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2024
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2024
Passi felpati
Ci avviciniamo con passi felpati alla Giornata Mondiale dell’Acqua 2024. I passi sono felpati e vogliono prendere il posto del rombo della guerra. L’acqua è fonte di vita. La guerra è morte e distruzione.
ACQUA PER LA PACE
La Pace si costruisce e l’acqua è un simbolo di vita. Le Sezioni Cai di Teramo e di Castelli promuovono iniziative di armonia e incontro. A Castelli c’è il Sentiero della Pace e domenica 10 marzo il Cai di Teramo è stato in escursione alle Gole di San Venanzio, con il fiume Aterno e il suggestivo eremo.
L’acqua unisce
Le Gole traghettano ambienti e culture. In questo caso mi piace evidenziare la funzione di corridoio tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2024
Il Tema 2024 scelto è “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti”.
Tema centrale e importante in questo periodo di policrisi. L’Agenda 2030 ne pone l’attenzione con l’obiettivo 6. Tutti abbiamo bisogno di poter attingere acqua potabile e sicura Si tratta di un diritto umano universale in quanto determina la sopravvivenza delle persone.
Qualità e quantità dell’acqua
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque: gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità. (Disegno di legge n. 2343)
Approfondimenti:
1. L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Il diritto all’acqua potabile di qualità nonché ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/64/L.63/Rev. 1 del 26 luglio 2010.
2. – L’acqua è un bene comune, una risorsa rinnovabile, indispensabile per la vita dell’ecosistema e di tutti gli esseri viventi.
– Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di efficienza, solidarietà, responsabilità e sostenibilità.
– Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
– Elemento fondativo indispensabile deve pertanto essere la conoscenza della risorsa idrica, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità.
– Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici.
La conoscenza
Conoscere l’acqua nelle sue proprietà fisico-chimiche e nelle relazioni fondamentali alla vita. Quanto siamo consapevoli dell’importanza dell’acqua? Tra le finalità culturali e sociali del Cai c’è la crescita di consapevolezza dei benefici ecosistemici offerti dall’ambiente naturale. Ner scaturiscono le iniziative di Educazione Ambientale.
Parco in Aula – Progetti del Cea “gli Aquilotti”
La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.
La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna. I Rifugi come sentinelle del clima.
Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni, dove l’acqua e motore di ogni interscambio.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
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PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha messo a disposizione della Scuola più progetti di avvicinamento e scoperta degli aspetti naturalistici e culturali della Montagna.
Hanno risposto positivamente la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, la Scuola Media di Castelli e il Liceo Artistico FA Grue di Castelli
L’Educazione Ambientale
L’Educazione Ambientale in Montagna ha una marcia in più.
La Montagna riunisce risorse e beni comuni con aria, acqua, paesaggi, colori, odori, boschi, prati, monumenti e storie di uomini e donne.
Li troviamo nei paesi, sui sentieri e nei rifugi.
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi. Per tutti noi meno giovani,la rappresentazione e la narrazione di luoghi, con trasformazioni e aspettative documentate attraverso gli occhi di bambine e bambine, ragazze e ragazzi.
Montorio al Vomano
La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.
Montorio al Vomano è lambito dal Fiume Vomano che ha scavato il suo percorso tra le rocce del Gran Sasso d’Italia e quelle dei Monti della Laga.
L’attività è diventata AVVENTURA FIUME
L’ambiente fluviale è suggestivo tanto da appassionare giovani occhi vivaci e mani curiose per:
-comprendere proprietà, valore e vulnerabilità dell’acqua dolce (e salata), per orientarne l’uso, contenere gli sprechi, ridurre l’inquinamento.
-rendersi conto di come l’acqua di una sorgente abbia modellato la montagna ed abbia influenzato le attività dell’uomo, fino a raggiungere il mare,
-avvicinare, toccare e scoprire quanta natura e cultura offre il sistema montagna, anche attraverso l’azione divulgativa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
-con i giovani per il futuro dell’ambiente dalle alte vette alle sabbiose zone costiere. Dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga alla Riserva del Borsacchio.
Castelli
La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna.
Ci troviamo:
– ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia
– lungo il Sentiero Terre Alte Castelli-Castel del Monte
– sul Sentiero Italia Cai nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Rifugio Enrico Faiani ci ricorda un grande amico della Montagna, sempre presente con noi e pronto a raccontare storie di alpinismo, escursionismo e incontri fantastici.
Il Rifugio è a presidio della natura e della cultura della Montagna.
Insieme a Enrico per:
-avvicinare il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
-apprendere come ci si comporta nel Rifugio e quali norme essenziali fare proprie in Montagna – pannello Rifugi-Tam.
-scoprire i benefici degli ecosistemi. – Rifugio sentinella del clima
-una Montagna di rifiuti. Ma che fine fanno i rifiuti?
-partecipare a scelte che riducano l’inquinamento: progetto Cai Montagna Pulita
Castelli
Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni.
Prima assaggiamo, lasciamo fare alle papille gustative. I segnali arrivano al cervello e la bontà ci avvolge. E così, dai sapori si accende la curiosità dei saperi, mentre la Montagna osserva compiaciuta.
Con adeguata rappresentazione artistica si diventa consumatori consapevoli, recuperando, attraverso gli antichi sapori e i prodotti tipici della nostra terra, i principi di una sana alimentazione.
Insieme a mani esperte per:
-conoscere i diversi tipi di prodotti alimentari provando ad apprezzarne i sapori;
-conoscere le fasi di produzione dei prodotti alimentari in montagna;
-comprendere l’importanza di conservare il patrimonio genetico delle specie, le varietà agricole della montagna e l’insostituibile funzione degli agricoltori quali custodi delle varietà autoctone
In Montagna con il Cai
Meraviglie della Natura generosamente a disposizione di tutti, e che tutti possono imparare a rispettare. Il primo passo è la conoscenza. Vieni in Montagna per guardarti attorno, scoprendo quanto sia viva, dinamica e coinvolgente. Dai piccoli paesi, a quelli più grandicelli sono tutti pronti ad accoglierti, lontano dal frastuono della città, per condividere esperienze all’aria aperta. Ci accompagnano sempre le raccomandazioni essenziali del Club Alpino Italiano che, con mirato decalogo, pone l’accento su prudenza, attrezzatura, consapevolezza e senso di responsabilità.
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo
La prossima Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” servirà per riflettere su temi attuali e concatenati che prendono linfa dal valore del Sistema delle aree protette, dagli obiettivi dell’Agenda 2030 e dai rinnovati dettami della Costituzione.
Educazione, Sostenibilità e Giovani racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
PARCO IN AULA A MONTORIO AL VOMANO – Scuola Statale dell’Infanzia – mercoledì 28 febbraio 2024
Un colorato gruppo di piccoli esploratori ed esploratrici si è mosso lungo le vie di Montorio al Vomano. Tutti i giovanissimi.
Ma quanti anni hai?Ho chiesto rivolgendomi a un riccioluto bambino… Ne ho 5! Rispondendo con voce forte, alzando piena la mano libera con le dita distese, mentre l’altra teneva stretta una sua sorridente amichetta.
La domanda non è cascata nel vuoto e ancora hanno risposto in tanti altri, gioiosamente, sempre con le piccole le dita protese.
Ma dove andate, così con tanta sicurezza? La risposta corale: al fiume Vomano!
Il loro progetto di Educazione Ambientale è “Acqua fonte di vita”. Le insegnanti della Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, insieme alle tante proprietà dell’acqua, hanno scelto di approfondire lo studio del fiume Vomano negli aspetti naturali e negli aspetti antropici.
L’abitato è infatti lambito dal fiume, che nasce a Monte San Franco, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si fa tortuosamente strada tra le rocce carbonatiche e le arenarie, è sede di importanti impianti idroelettrici con invasi dedicati e attraversando le colline e la pianura, sfocia nel mare Adriatico.
Un fiume importante ricco di storia e vicende.
I bambini e le bambine ne sono affascinati e da un belvedere, tutti affacciati, inseguono con lo sguardo le volute dell’acqua, incuriositi dallo spumeggiare tra massi sporgenti e dalla forma sinuosa del fiume, osservando anche l’arco del ponte che ne scavalca il corso e unisce le sponde. Vocianti e animati prendono appunti sui segni della natura, con le piante, rocce, sabbia, colori, e quelli realizzati dall’uomo, indicando anche le opere non buone alla bellezza del fiume.
L’esperienza continua osservando splendidi murales. Il primo, ampio e luminoso, proprio sul tema dell’acqua, mostra il grande lavatoio (che si incontra subito dopo) con le donne impegnate a lavare i panni mentre i ragazzi giocano a cavallina, scavalcandosi a gambe aperte o correndo agili spingendo il cerchio di ferro. A seguire scene di quotidianità e di vita tranquilla.
Grazie alla mappa che bambine e bambini hanno in mano, ci si riesce a districare nelle strette vie e, scendendo ripide scalette, a raggiungere il letto del fiume, osservandolo così da vicino, quasi a toccarlo.
E partono altre domande a raffica: quanto è profondo? dove sono le trote? quanto è largo?
Il grande prato verde, timidamente punteggiato dal blu della veronica, accoglie tutti per iniziare il gioco dell’acqua con i suoi cambiamenti di stato.
Le maestre hanno preparato fascette azzurre con la lettera O di ossigeno e fascette bianche con la lettera H di idrogeno.
Bambine e bambini le indossano diventando piccoli atomi e, al via, ogni atomo di ossigeno prende per mano due atomi di idrogeno, trasformandosi così nella molecola dell’acqua, H2O . E il gioco diventa attivo. È tanto freddo e le molecole si stringono e tutte vicine, al suono di una musica lenta, formano il ghiaccio (solido, che ha volume e forma ben definita). Un raggio di sole buca le nuvole e scalda il ghiaccio, mentre la musica aumenta il suo ritmo, e così, sempre tenendosi per mano, le molecole H2O iniziano a distanziarsi e a scorrere liberamente come acqua (liquido, che ha un suo volume ed assume la forma del recipiente). E adesso arriva tanto sole e tutti sono liberi, diventano leggeri fino a volteggiare e librarsi nell’aria, (vapore, né forma, né volume che occupa tutto lo spazio a disposizione). Bambine e bambine, al ritmo di una musica più veloce, sempre senza lasciarsi, sciamano come api su tutto lo spazio verde, rincorrendosi e gridando. E tutto questo si ripete più volte. La musica rallenta e con lei il movimento che indica il cambiamento di stato. La musica rappresenta il calore che è la forma di energia causa del cambiamento di stato. Lo vediamo direttamente nella quotidianità delle mura domestiche, sottraendo calore il vapore diventa acqua e successivamente ghiaccio (come fa il freezer del frigorifero) e viceversa riassorbendo calore si torna allo stato liquido. Si tratta di fenomeni fisici reversibili.
In natura è il meraviglioso ciclo dell’acqua dove i ghiacciai sciolgono e alimentano i corsi d’acqua che giungono al mare per poi evaporare e spinti dal vento raggiungono le zone più fredde di condensazione e come pioggia e neve (a volte anche come grandine) tornano al suolo. Le montagne sono serbatoi d’acqua che attraverso le sorgenti danno il via alla magia dinamica del fiume, che unisce le alte vette al alle profondità del mare, e così fa il fiume Vomano.
Le montagne sono purtroppo quel luogo della terra che in forma accelerata subisce le azioni negative dovute al cambiamento del clima, con il pericoloso innalzamento delle temperature.
Recuperato l’ordine l’esplorazione è continuata verso un’altra ansa del fiume, dove purtroppo la sponda opposta al nostro punto di osservazione è stata denudata degli alberi e spianata dalle ruspe. Vicino a noi abbiamo osservato anche due ampi ceppi, testimoni di grandi pioppi tagliati. Non riusciamo a capire perché di tanto danno ambientale, ma vedremo di documentarci.
Il tempo scorre ed è ora di tornare a Scuola per il pranzo.
Una ripida scalinata ci riporta verso il centro del paese e percorriamo le vie salutati calorosamente da ogni persona incontrata, ammaliate da quel lungo ordinato serpentello colorato e festoso.
Adesso restiamo in attesa delle cromatiche è fantasiose restituzioni da parte di questi curiosi e attenti attori di una singolare esperienze in ambiente, con le loro insegnanti e i soci della Sezione Cai di Teramo.
PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha presentato più progetti e tra questi la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita“, la Scuola Media di Castelli “Rifugio Enrico Faiani” e il Liceo Artistico F.A. Grue di Castelli “Sapori e Saperi della Montagna“.
Mascottes di queste esperienze sono il prof. “Ovidio Verde” e il “vagamondo Camoscio Carlino” che prossimamente si faranno conoscere.
Hanno partecipato a questa esperienza n.59 tra bambine e bambini organizzati in tre gruppi accompagnati dalle insegnanti: Lara Pezzoli, Simona Paolini, Maria Rita Nori, Rita Di Carlantonio, Gilda Paolini, Iolanda Sersante, Alessandra D’Ignazio e dai soci Cai: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni e Pietro Seca.
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AVVENTURA FIUME
Possiamo chiamare queste attività sul Vomano “AVVENTURA FIUME” svolta da bambine e bambini insieme al Club Alpino Italiano di Teramo e al CEA “gli Aquilotti”.
Prossimi incontri serviranno per riflettere su alcuni argomenti e sulla Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” ed è poi prevista un’uscita con pranzo al sacco da svolgere lungo il fiume.
Educazione e Sostenibilità racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro.
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi, per tutti noi la rappresentazione e la narrazione di luoghi, trasformazioni e aspettative.
C’è poi l’incontro del fiume con il mare attraverso il dialogo che presto avranno il polpo e la trota.
PARCO TERRITORIALE ATTREZZATO FIUME VOMANO: l’attenzione al fiume pone l’accento sul ruolo del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano. Istituito con la Legge Regionale n. 109 del 9 maggio 1995. E’ esteso 335 ettari e costituisce una riserva abruzzese con sentieri, storia e specie interessanti.
30 ANNI
Può essere una buona idea prepararci nel 2025 ai 30 anni della istituzione del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano.
AGENDA 2030:con i 17 obiettivi da raggiungere indica le azioni guida da adottare e seguire come cittadini responsabili e consapevoli.
COSTITUZIONE: pietra angolare nella crescita dei giovani, arricchita negli artt. 9 e 41 con il diritto delle nuove generazioni, garantite nell’accesso alle risorse ambientali di qualità.
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PS: Dopo quella meravigliosa mattutina danza della pioggia che i ragazzi hanno liberamente espressa, nel pomeriggio la richiesta è stata accolta e la pioggia è scesa copiosa, dalla montagna al mare.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GHIACCIAI E NEVI PERENNI – a rischio per il cambiamento climatico
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GHIACCIAI E NEVI PERENNI
A rischio per il cambiamento climatico
I ghiacciai e le nevi perenni sono icona dell’alta montagna. Ambienti severi che affascinano, preludio a cicli dinamici e alla vita. Da sempre luoghi di studio e di scoperte scientifiche, frequentati con cautela, oggi frontiera della crisi climatica.
La magia H2O
È rapida la loro mutazione, con il cambio di stato di aggregazione da solido a liquido. La molecola è sempre la stessa H2O, ma gli effetti su paesaggio ed equilibri completamente diversi.
Lo scioglimento dei ghiacciai, con la loro progressiva e accelerata riduzione, è tra più i rilevanti indicatori del riscaldamento globale e segno dell’attuale crisi climatica.
Serve equilibrio
Si scombinano così importanti equilibri e dalle alte vette si avvertono le ripercussioni in fondovalle e nei fiumi, con pesanti effetti su condizioni meteorologiche, siccità, produzioni e qualità della vita.
La Voce dei Ghiacciai
Oggi, sabato 17 febbraio, a Edolo l’anteprima del documentario “La voce del ghiacciai”, scritto e diretto da Giacomo Andalò in collaborazione con il Servizio Glaciologico Lombardo, con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Europea e il patrocinio del Comune di Edolo, di Unimont e del Parco Regionale dell’Adamello.
…attenti ad ascoltare…mentre scompaiono, in fratture, blocchi e ruscelli. Purtroppo si tratta di una criticità che si associa a desertificazione e perdita di biodiversità.
YouTube “Jackanda
Edolo è lontana, ma Il documentario uscirà domenica 25 febbraio sul canale YouTube “Jackanda”. E così potremo visionarlo.
I Rifugi
Il Cai è preoccupato da tutto questo rapido cambiamento e segue con attenzione quanto accade in montagna. I rifugi, tra le molte funzioni hanno assunto anche quella di “sentinelle del clima”. Ospitano stazioni meteo sulle Alpi e in Appennino che monitorano i locali parametri ambientali per concorrere a descrivere il carattere evolutivo dei processi meteorologici.
Nasce così una rete di Rifugi Cai e di Osservatori climatici CNR che percorre tutta la penisola, dalle Alpi al Mediterraneo.
Un’unica Terra
La crisi climatica riguarda tutti, nessuno escluso e così i rifugi, ospitali strutture nate per l’alpinismo, l’escursionismo e l’informazione ambientale, alle funzioni sociali e culturali hanno aggiunto quelle scientifiche a presidio della montagna.
Sentinelle del Clima
Prossimi incontri Cai in Appennino, 9 marzo e sulle Alpi, 23 marzo sono dedicati a presentare questo nuovo impegno con raccolta dati per la successiva descrezione statistica.
Ghiacciaio del Calderone
Tornando all’altra montagna il pensiero sorvola il tenace Ghiacciaio del Calderone (link articolo)e quello che ne resta, considerando la sua meridionale posizione, incastonato e protetto tra le tre vette del Corno Grande.
Rifugio Enrico Faiani
Tra i Rifugi Cai che vedo come possibile nuova “sentinella del clima” c’è quello intitolato a “Enrico Faiani“, della Sezione Cai di Castelli.
Posto a 1000 m di quota, nel bosco e affacciato sulla valle verso l’Adriatico, ha alle spalle la Parete Nord del Monte Camicia. Una posizione ideale per misurare flussi tra mare e montagna e cogliere la variabilità di questo microclima, condizionato dal manto arboreo e dalla rapida verticalità delle pendici montane.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che promuove iniziative di Educazione Ambientale con il progetto Parco in Aula.
L’Educazione Ambientale
Il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai di Castelli e Teramo propone percorsi di avvicinamento all’ambiente e nell’anno scolastico 2023/24 dalle Scuole è stato scelto quello relativo al “Rifugio Enrico Faiani“, insieme a “Acqua Fonte di Vita” e “Sapori e Saperi della Montagna“.
Con alunne ed alunni si delineano paesaggi di interesse ambientale, storico e rurale con il clima che, insieme alle caratteristiche fisiche del territorio, determina il tipo di vita animale e vegetale, gli insediamenti e le attività dell’uomo.
Tutto è attaccato
Gli argomenti sono collegati e utilizzeranno anche i dati raccolti dai rifugi “Sentinella del Clima”
Con gli alunni e le alunne dalle storie raccontate alle storie vissute. In un mondo che cambia troppo rapidamente
Parchi e Ghiacciai
Parchi e Ghiacciai convivono ed è quindi importante che il Sistema delle Aree Protette si prenda cura di questi potenti e vitali testimoni del paesaggio montano, in riduzione e a rischio scomparsa.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.