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2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE – artt. 9 e 41

2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE

Artt. 9 e 41

8 febbraio 2022

Ricordo ancora l’emozione di allora. Con il Parlamento e le modifiche costituzionali che hanno arricchito il panorama di attenzione in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute ed economia.

Sono passati due anni da quella storica giornata, da martedì 8 febbraio 2022.

L’allora Ministero della Transizione Ecologica – martedì 8 febbraio 2022

Montagna e Montanità

Sullo slancio di quella approvazione mi avventurai in un articolo su Montagna e Montanità.

Montagna e Parchi: il blog

Con ottimismo ho messo insieme più elementi concorrenti sulle “terre alte”.

Da montanaro so quanto la Montagna sia vulnerabile e in prima linea a subire le ferree leggi del cambiamento climatico. Fortuna che resistono tenaci abitanti pronti a coniugare insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.

Comuni e Comunità

Dai Comuni e dalle Comunità la risposta per contrastare spopolamento e spaesamento.

Lo spopolamento è la minaccia sociale più grave: macigno che pesa sui territori della montagna e altre aree interne.

LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE (link all’articolo)

Montagna al centro?

Partendo dalla Costituzione ho snocciolato utili strumenti da utilizzare come il PNRR, le strategie nazionali SNAI e SNAMI. La necessità di seguire con attenzione iter e contenuti del disegno di Legge sulla Montagna. Un occhio alle Alpi con i Villaggi degli alpinisti da adattare sui Paesi montani d’Appennino. E poi le aspettative dalle Green Communities.

Ministero del Sud?

Il dedicato Ministero del Sud non esiste più (sparito anche il link articolo del 2022), l’Agenzia per la coesione soppressa e non ho traccia delle iniziative economiche in materia di Mezzogiorno.

Adesso abbiamo il Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR. Un ventaglio di competenze dal generale al particolare, dall’Europa al Meridione a tutt’Italia e io non mi ci raccapezzo.

Dai Monti della Laga – Archivio Di Donato

Aree Protette

Vedo positivamente il ruolo dei Parchi e del sistema delle Aree Protette con Rete Natura 2000 nel percorso di manutenzione e rigenerazione della varietà di biodiversità e indotto miglioramento della qualità della vita. Tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023 c’è di arrestare e ridurre la frammentazione degli habitat e di raggiungere il 30% di territorio tutelato.

Chi mi aggiorna?

Trascorsi due anni mi piacerebbe avere, da chi di dovere e ne sa più di me, un quadro di riferimento aggiornato sulle voci toccate: PNRR, SNAI e SNAMI, Green Communities e altre iniziative.

Ai territori montani è sempre più richiesta la capacità di essere attrattivi e vanno messi in condizione d’esserlo.

in Montagna con il Cai Teramo, Esc. Campotosto Frattoli – Archivio Di Donato

Il timore è su ritardi e disattenzioni

Se considero la Montagna come insieme complesso e i servizi necessari agli abitanti, le risorse mi sembrano insufficienti rispetto alle esigenze. Ma, oltre questo, ciò che più mi preoccupa è l’uso distorto elle risorse economiche a disposizione.

Cortina 2026 e la pista da bob

Come è possibile che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina? Dove nasce l’arroganza nel realizzare a ogni costo una inutile pista da bob, anche se non sarà utilizzata per le Olimpiadi? Un “capriccio politico” che, a tutti noi, costa oltre 100 milioni di euro e lascia una pesante eredità di gestione.

Le Associazioni di protezione ambientale confermano la loro ferma opposizione alla pista da bob da realizzare a Cortina (link)

Generazioni future

Dopo tanti anni di impegno per la frequentazione escursionistica consapevole e la tutela dell’ambiente montano mi interessa approfondire il riferimento all’interesse delle future generazioni. Ciò comporta dettate coerenze obbligate con scelte politiche che siano di mitigazione delle emissioni clima-alteranti, di ripristino degli ecosistemi e a cascata di modelli sostenibili su ambiente, società ed economia.

in Montagna con il Cai Teramo, Esc. Campotosto Frattoli – Archivio Di Donato

Docent

Le aree interne e montane rappresentano un esempio di vera sostenibilità ambientale da tener presente con maggiore decisione ed efficacia, a vantaggio di tutti (benefici ecosistemici e pandemia docent).

Amo la Montagna

Viviamo particolari momenti di policrisi e il tempo è prezioso, così come le risorse naturali.

La meta è il progresso sociale degli abitanti con le comunità locali protagoniste.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.11 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

Conferenza nazionale del Club Alpino Italiano

C’è un appuntamento nel CAI che si ripete solo due volte l’anno: la riunione dei Presidenti dei Gruppi Regionali e Provinciali. Si tratta di una Conferenza Nazionale allargata che vede, insieme ai Presidenti Cai regionali e provinciali, la presenza dei componenti il Comitato di Presidenza e del Consiglio Centrale di Indirizzo e Controllo.

Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi
Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi

L’Abruzzo delle meraviglie nella dimensione d’Appennino

Grande la soddisfazione per aver scelto l’Abruzzo come luogo di incontro. Si ribadisce la centralità dell’Appennino e dei suoi paesi, così come era stata evidenziata dal recente svolgimento 101° Congresso Cai a Roma, lo scorso 25 e 26 novembre 2023 “La Montagna nell’era del cambiamento climatico”. Il Congresso palindromo (link).

NO! alla motorizzazione dei sentieri

– Tra i temi argomento di discussione a Pescara, sicuramente il proseguo dell’impegno del Cai per evitare la “motorizzazione dei sentieri” (link) così come proposta dal Governo della Regione Umbria.

Mezzi a motore sui sentieri contrastano:

1. con le finalità dell’escursionismo educante,

2. con le funzioni della Montagna nell’era del cambiamento climatico e per il raggiungimento degli obbiettivi dell’accordo di Parigi 2015,

3. con la promozione (mobilità dolce) turistica, culturale e naturalistica di paesi e luoghi,

4. con il Sistema delle Aree Protette e, non ultimo,

5. con la sicurezza nella percorrenza degli itinerari.

L’Italia dei Parchi Nazionali e del Sentiero Italia Cai

Il Cai e la visione di futuro

I temi cultura, natura, paesaggio, paesi, aree protette e clima, declinati nell’ambito della sostenibilità e del progresso ci accompagneranno significativamente nei prossimi decenni. Il Cai ha avuto sempre la capacità di anticipare visioni e proposte.

Componenti Comitato Direttivo Centrale Cai a Pescara

Identità

In una dimensione d’Appennino e di Meridione vedrei il Cai capofila diun progetto nazionale che caratterizzi e rilanci, attraverso l’Appennino, il valore identitario dell’Italia nel Mediterraneo.

Il Cai della Montagna che racconta il Sud nello spazio delle politiche europee (sostenendone la ripartenza) e di coesione (colmandole le disuguaglianze) agganciate anche alla SNAI e con le Green Community.

Il potenziale ambientale e culturale

Abbiamo al Sud un grande potenziale ambientale e culturale che risulta ancora poco utilizzato. Circa il 60% dei parchi nazionali si trovano al Sud, che si sommano agli altri dell’Appennino settentrionale. A questo si aggiunge il capitale dato dalle Università del Mezzogiorno e di altri enti, da mettere in rete, che guardano all’innovazione alla ricerca.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, 7-23 maggio 2024 (link) termina a Palermo e potrebbe essere la sede giusta e l’occasione per una mirata riflessione di programma.

Appennino e Mediterraneo

– La conferenza Cai a Pescara potrebbe fare da segnavia per incontri dedicati all’Appennino nel Mediterraneo, riunendo gli 11 gruppi regionali del CMI, insieme a Toscana, Emilia Romagna e Liguria e comporre la CIPRAM – COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’APPENNINO E DEL MEDITERRANEO.

Abruzzo: in Montagna con il Cai

Termino tornando con il pensiero all’ospitale Abruzzo, Regione di eccellenza per l’incontro tra Escursionismo e Parchi, con le tante Sezioni Cai dalla costa alla montagna.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.09 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

Il “sentiero” non è una strada

il “sentiero” è un tracciato in ambiente. La sua naturale origine è dovuta al calpestio continuo e prolungato dell’uomo e di animali che lo percorrono per motivi diversi. Dalla presenza del sentiero nasce l’Escursionismo, con lo zaino in spalla.

Un messaggio chiaro e una richiesta di buon senso, comprensibile a tutti soprattutto in quanto i sentieri, le mulattiere e i percorsi parafuoco non sono strade

Chiara e forte l’azione di cittadine e cittadini dell’Umbria sensibili e consapevoli. Hanno manifestato per evitare che i mezzi a motore possano “scorazzare” liberamente sui sentieri.

Cai nazionale e Cai regionale

Bene ha fatto il Cai nazionale a sostenere la manifestazione a Perugia (la frequentazione rispettosa e sostenibile dei sentieri è tema centrale nazionale e l’emendamento dell’Umbria è un pericoloso esempio di deriva).

Bene ha fatto il Cai Umbria ad animare l’importante giornata del 3 febbraio a Perugia davanti alla sede del Consiglio Regionale (si tratta di una chiara azione d’Appennino, attenta a presente e futuro della Montagna).

Il ruolo dei Presidenti Cai

Il Presidente Generale Cai Antonio Montani sottolinea l’assurdità e l’anacronismo dell’emendamento alla legge regionale approvato lo scorso 20 dicembre dalla Regione Umbria.

Il Presidente Regionale CAI Umbria Gian Luca Angeli si pone a difesa dell’ambiente, delle montagne e delle persone che vi abitano, promuovendo un coordinato e aperto dialogo trasversale tra Istituzioni, Enti e Associazioni.

No ai mezzi a motore sui sentieri: Considerazioni di Gian Luca Angeli, Presidente del Cai Umbria (link facebook)

Il fatto contestato

Il fatto è che dal 1 gennaio 2024 nella Regione Umbria, realtà d’Appennino, Cuore Verde d’Italia, i sentieri, la cui vocazione è escursionistica e di avvicinamento tranquillo all’ambiente, sono aperti a rombanti mezzi a motore.

Perché???

A me sembra una scelta decisamente illogica, ma se qualcuno non solo l’ha pensata, ma addirittura l’ha decisa con legge regionale, allora diventa decisamente importante poterne parlare.

Non si tratta di una competizione tra escursionisti, cacciatori, endoristi, bensì del riconosciuto valore dei sentieri, di attenzione all’ambiente naturale montano e ai suoi abitanti, di attenzione, da cittadini consapevoli, ad aspetti che hanno implicazioni dirette ed indirette su salute, qualità della vita, giovani, economia e società.

Responsabilità

Nel momento in cui una persona, uomo o donna, viene eletto a ricoprire l’incarico di amministrare beni della collettività, si assume la grande responsabilità della migliore gestione dei beni affidati e del loro valore.

Costituzione e dialogo (prima di decidere)

Alla luce dei recenti indirizzi costituzionali che con l’art.9 hanno ampliato la sfera di attenzione e indirizzo in materia di ambiente, ci si aspetta dall’amministratore (pro tempore) la fase di approfondimento, partecipazione e condivisione, prima delle decisioni.

La volontà espressa da cittadine e cittadini

Nel momento in cui si arriva a manifestare è evidente che qualcosa a monte è mancato da parte di chi amministra, nella visione e nell’incontro.

A manifestare non c’è infatti solo il Club Alpino italiano (indiscussa voce di Montagna), ma un corteo di altre Associazioni e professionisti, a garanzia delle loro affermazioni per le palesi contraddizioni, ambientali e socioeconomiche, poste dall’emendamento.

La voce dei Comuni

Inoltre sarà molto importante ascoltare anche la voce dei Comuni, considerando che, a mio avviso, non essendo il sentiero una strada, eventuali cartelli di accesso andrebbero posti, dopo attenta valutazione, solo sui tracciati ritenuti anche diversamente percorribili.

Hanno aderito

Oltre al Cai alla manifestazione hanno aderito: Agesci, Aigae, All Mountain Foligno, Collegio Regionale Guide Cicloescursionismo, Csen, Epic, Fai, Fiab Perugia, Fie, Fugs (Speleologia), Gusta Trevi, Italia Nostra, La Rampicorno, Lagap, Legambiente, Natura Avventura, Natural Slow Life, Orme-Camminare Liberi, Pale Guerro Hero, Pedale Spellano, Sentieri Partigiani Terni, Subasio, Umbria Green Holidays, Wwf.

foto Archivio Di Donato

La via dell’acqua

L’altro ieri, il giorno dopo la manifestazione a Perugia, ero in montagna percorrendo un sentiero tematico “la via dell’Acqua” e mentre camminavo accompagnato dal brioso ruscellare del torrente, dal tranquillo e sorridente incontro con tanti camminatori di ogni età (molti i giovani), pensavo ai tanti impatti che un mezzo a motore avrebbe causato.
Sui sentieri non possono convivere mezzi a motore e persone in cammino.

La Montagna è per tutti

Inoltre, guardavo e pensavo alla Montagna: grande e accogliente, per tutti. Si deve solo desiderare percorrerla e per questo ci sono i sentieri, con la relativa segnaletica escursionistica dal segnavia rosso/bianco/rosso, della quale il Cai cura la manutenzione, attraverso un riconosciuto abaco nazionale.
I sentieri non sono ambiente per mezzi a motore, per la velocità e il rombo. Per questo vi sono altri luoghi, dedicati.  
La Montagna, per le diverse implicazioni socio-ambientali che comporta, va preservata dall’impatto di ogni genere di mezzo a motore: quad, fuoristrada e moto, dalle motoslitte all’eliturismo.

Comunicare diversamente

Il dialogo è fondamentale e lo scontro sempre negativo. E’ opportuno comunicare diversamente, anche dal basso, con un’azione culturale che porti al confronto e alla discussione. Più empatia per riflettere insieme attraverso l’educazione, la bellezza, l’arte e la musica.

La Natura è grande Artista con linguaggi e voci dell’ambiente che diventano toni e timbri che giungono al cuore.

foto Archivio Di Donato

In Abruzzo

C’è necessità di dialogo e incontro tra Regioni, Comuni, Aree Protette, Rete Natura 2000, per un riconosciuto valore d’Appennino, con la generosità dei benefici ecosistemici e le potenzialità d’insieme della Montagna.

Segnalo la presa di posizione del GR Cai Abruzzo e del GR Cai Marche, su impegno delle Sezioni Cai di Teramo e di Ascoli  Piceno, che considerano negativamente il transito di motoslitte nei mesi invernali in località Lago dell’Orso – Comune di Rocca Santa Maria e si mettono a disposizione per soluzioni alternative. Ci troviamo nei territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

lettera dei Gruppi Regionali Cai Abruzzo e Marche (link)

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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2024.02.05 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

“Zone umide e benessere umano” – 2 febbraio 2024

Il tema scelto per il 2024 è “Zone umide e benessere umano”.

Quanto è importante il “benessere umano” e quanto sono importanti le “zone umide”?

La correlazione è fortissima. Le zone umide regolano il ciclo dell’acqua, immagazzinandola nelle piogge abbondanti e restituendola quando serve, filtrano gli inquinanti e quelle “interne”, forniscono acqua potabile e pulita. Ne derivano immediatamente le positive implicazioni sul “benessere umano”.

Parco Regionale del Fiume Sile – Archivio Di Donato

Non solo l’uomo

In questi vulnerabili habitat troviamo uccelli acquatici, anfibi, pesci, piante, mammiferi e invertebrati con tanti insetti. Un meraviglioso insieme di flora e fauna.

Mi piacciono …

Le “zone umide” sono un ambiente di transizione. Un luogo “di mezzo” tra terra e acqua, con alterne e stagionali vicende tra questi due elementi, mai vincitori, che si incontrano e si sovrappongono. Sarà che sono abituato a percorrerle essendo nato negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, dove pantani e zone allagate si incontrano e attraversano anche in piena estate. Sarà che l’acqua mi piace, anche quando la sento sotto gli scarponi.

Mi piacciono le voci dell’ambiente e tra queste il ritmico “ciac-ciac” e risucchio nell’acquitrino, un po’ come mi lascio prendere dal rumore delle foglie secche sotto le scarpe, o dalla neve appena crostosa che si apre al mio passaggio. Mi piace lasciarmi andare, anche se i piedi si bagnano, e “riconnetermi” con la Natura in ogni possibile circostanza … (il benessere che provo è notevole e per questo lo consiglio a tutti).

Altopiani Maggiori d’Abruzzo – Archivio Di Donato

Purtroppo …

L’attuale situazione di crisi climatica, con degrado e stress idrico condiziona le “zone umide” essendo tra gli ecosistemi ad elevato degrado e a fortissima riduzione e scomparsa nel mondo

L’Italia

Il nostro “bel paese” è tra quelli dove è più estesa la scomparsa di “zone umide”.

Purtroppo …

Non si vedono interventi di tutela e ripristino di questi delicati ecosistemi. Siamo fermi a uno striminzito elenco.

Zone umide

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica riporta l’Elenco delle zone umide d’Italia.

Convenzione di Ramsar = 57

Le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono ad oggi solo 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.

Ancora in attesa +9

Benchè emanati, i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriore 9 aree umide sono fermi, ed è ancora in corso la procedura per il loro riconoscimento internazionale (la pagina ministeriale è la stessa dell’articolo “Montagna e Parchi” del 2023 – Giornata mondiale zone umide)

Pantani di Accumoli

Un’area SIC di Rete Natura 2000, lungo il Sentiero Italia Cai, accessibile agli escursionisti. Una zona incastonata tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La Regione Lazio intendeva stravolgerla con una struttura ricettiva in quota. Ci siamo opposti, con argomentazioni convincenti di buon senso e logica, ma non so come sia andata a finire.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.02 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura

Ambiente, Educazione e Istruzione sono compagni di viaggio: insieme “in cammino”

Purtroppo per molti nel mondo l’EDUCAZIONE resta miraggio e chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE e alla consapevolezza dell’attuale situazione di policrisi. Oggi su questo tema è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ponendo la “sfida urgente” di “un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti“. L’istruzione, “è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali“.

Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile (link)

In questa giornata mi piace fare riferimento al 2016, ai lavori della seconda conferenza nazionale sull’Educazione ambientale, che dette corpo alla “Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile” condivisa e validata da quelli che oggi sono MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito e MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Parole guida: riconnettersi con la Natura e la Cultura

L’EDUCAZIONE HA LO SCOPO DI:

– Recuperare il rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita- e con le risorse e le diversità, naturali e socio-culturali del territorio, quali elementi di prosperità e benessere;

Comprendere la complessità e interdipendenza delle sfide globali che caratterizzano la nostra epoca, acquisendo la consapevolezza che attraverso l’azione, anche quotidiana, e l’impegno comune si può promuovere la transizione verso una società più sostenibile;

– Stimolare scelte consapevoli nella vita quotidiana (dall’alimentazione al turismo, dall’uso dell’energia a quello dell’acqua…), che tengano conto delle ripercussioni delle scelte responsabili sui diversi aspetti della sostenibilità, dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali;

– Riscoprire il “senso del limite”, e affrontare i limiti e i vincoli come ‘risorse’ intorno alle quali far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato, nuovi strumenti di partecipazione;

– Imparare a valutare criticamente le informazioni e i comportamenti, e dunque ad apprezzare le esperienze virtuose provenienti da istituzioni, imprese, cittadini.

Ai giovani vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo

Strategie educative

Club Alpino Italiano e Scuola possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso diverse azioni.

-Educazione ambientale: prevedere lezioni e laboratori da integrare nel curriculum scolastico avvicinando gli studenti ai principi fondamentali della sostenibilità – attraverso escursioni e esperienze di più giorni, riflettendo sulle sfide ambientali globali e le possibili soluzioni,

-Corsi di Aggiornamento per docenti organizzare Corsi di Aggiornamento nazionali, riconosciuti dal MIM, rivolti al personale insegnante, con esperienze interdisciplinari in Natura, per lo più nel Sistema delle Aree Protette

-Cura e rispetto dell’ambiente: promuovere una cultura di cura e rispetto per l’ambiente attraverso attività di sensibilizzazione e eventi, a Scuola e in Natura, che evidenzino l’importanza della tutela attiva.

L’attività in presenza

Quanto è importante che gli studenti si guardino e si cerchino mentre studiano? Tantissimo!
Ancor più in ambiente, sui sentieri, dove a ogni passo può esserci una scoperta da condividere, da osservare bene. La ricerca è reale e non svolta in un mondo parallelo.

Con il Cai si riuniscono istruzione ed educazione, ambiente e scienza, con le ore nelle quali bambine e bambini, ragazze e ragazzi diventano protagonisti del loro percorso di apprendimento.

Frammentazione

La Natura è realtà complessa (non complicata). Il libro, che ha sempre accompagnato le fasi di studio, è messo da parte. L’uso del digitale tende a frammentare i discorsi, rendendo granulari i contenuti. Le informazioni diventano orizzontali, perdendo di vista verticalità e rapporto con la complessità, limitandosi a contenuti parziali.

Ricomporre e formare cittadini del domani

Le esperienze in ambiente sono trasversali e verticali, tali da consentire un buon rapporto tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche. In Natura i contenuti sono innovativi, riuscendo a nutrire trasversalmente interessi e passioni. In ambiente è più semplice (in quanto anche più divertente) lavorare e interpretare situazioni di complessità.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.24 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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24 gennaio 2024- GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Tra i significati dell’educazione c’è di promuovere attenzione a cultura, sostenibilità e pace.

EDUCAZIONE suona come parola magica in grado di aprire più porte.

Ambiente, scienza e società

Per proteggere territori e persone, insieme alla capacità di riuscire a destreggiarsi negli iter amministrativi e burocratici, sono determinanti la consapevolezza del fine ambientale, per la migliore qualità di vita futura e del fine sociale con ricerca, incontro, pace e armonia, individuale e collettiva.

La GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE del prossimo 24 gennaio affida il ruolo chiave proprio all’educazione alla pace e al progresso sostenibile.

ONU

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite guarda con attenzione all’istruzione riconoscendola quale valida opportunità per “educare ai valori”, costruire una efficace e duratura visione di mondo e di futuro.

Per molti nel mondo l’EDUCAZIONE è una chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE.

Policrisi

Termine terribile che descrive la presenza contemporanea di più crisi: da quella climatica alla perdita della biodiversità, alla guerra in Ucraina e alla strage senza fine, di civili nella Striscia di Gaza, alle disuguaglianze crescenti, al controllo e sfruttamento delle risorse.

Cittadinanza globale

Tra gli obiettivi del CEA “gli aquilotti” riuscire a dialogare con le giovani generazioni, ascoltandole e condividendo gli strumenti per comprendere gli attuali fenomeni complessi che segnano il nostro tempo. Educhiamo alla lettura.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

UNESCO

Il 24 gennaio l’UNESCO organizzerà una formazione online per migliaia di insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio questi episodi.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.01.19 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA

AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA

A TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTÀ AUGURO DI “COSTRUIRE SULLE RADICI” UN MONDO DI PACE.

Scienza e Ambiente

Credo fermamente che scienza e ambiente riescano a indirizzare il progresso sulla via verso la pace. Conoscenza e libertà come leve su montagne fulcro di questo indirizzo di amore e riconoscenza.

350 ANNI di Tutela Attiva

100 ANNI – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

100 ANNI – Parco Nazionale del Gran Paradiso

30 ANNI – Parco Nazionale della Val Grande

30 ANNI – Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

30 ANNI – Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna

30 ANNI – Parco Nazionale dei Monti Sibillini

30 ANNI – Parco Nazionale del Pollino

LE BUONE PRATICHE DI MONTAGNA

Il senso migliore per raccogliere il momento celebrativo dei 350 anni di tutela della montagna e dei suoi abitanti è quello di apprendere dalle buone pratiche di equilibrio e rispetto, nelle Alpi e in Appennino.

Le Aree Protette sono laboratori che ci aiutano a sperimentare il futuro

Le attività nei Parchi sono dedicate ai giovani, pensate per educare alla frequentazione dei sentieri, alla sosta nei paesi e nei rifugi, per promuovere tematiche legate alla reale sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e alla cittadinanza attiva.

PATRIMONIO NATURALE – PATRIMONIO CULTURALE

Il totale di 350 anni rappresenta un patrimonio ineguagliabile e inestimabile di storie e vicende d’Italia per la conservazione e il progresso. Patrimonio Naturale e Patrimonio Culturale indispensabili per l’attuale fase di Transizione Ecologica e degli obiettivi Agenda 2030. Le nostre secolari robuste radici, presenti nei tanti piccoli paesi montani, ci aiutano a contrastare crisi climatica ed emergenza sanitaria.

POSSIAMO INSIEME PER…

Insieme possiamo evitare spopolamento dei paesi, perdita d’identità e di biodiversità, consumo del suolo e il crescente diffuso spaesamento generazionale.

BUONA MONTAGNA IN QUESTE FESTE DI SPERANZA!

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DA LEGGERE

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2023.12.24 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




CARTA DI PESCASSEROLI, linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica

CARTA DI PESCASSEROLI, linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica
13 dicembre 2023, L’Aquila

L’ambiente è realtà complessa da comunicare e far conoscere in modo adeguato

Pescasseroli con il suo centenario Parco Nazionale sarà ricordata anche per questo importante documento etico dell’Ordine dei Giornalisti con le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Carta di Pescasseroli (link)

Comunicare l’ambiente

L’interrogativo attuale è: come comunicare in modo efficace l’ambiente?

I Parchi baluardo

I Parchi e le altre Aree Protette sono interessati alla comunicazione ambientale per informare, chiunque viva e frequenti l’area protetta, su stato e qualità dell’ambiente, sugli impatti determinati da lavori e infrastrutture, sui benefici ecosistemici, così da indurre comportamenti virtuosi di minor impatto in grado di conservare e tutelare l’ambiente.

CARTA DI PESCASSEROLI: meritorio e puntuale documento dei giornalisti

In questo mese di dicembre 2023, che conclude la ricorrenza dei 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ecco che l’Ordine dei Giornalisti presenta la CARTA DI PESCASSEROLI con le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Partendo dal piccolo paese montano d’Appennino, sede dello storico Parco, nasce un importante messaggio di attenzione e cura dell’ambiente … in un’epoca in cui il cambiamento climatico sta raggiungendo dimensioni allarmanti, il ruolo dei giornalisti nell’informazione e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica è centrale. Un ruolo che deve essere svolto con responsabilità, impegno e piena consapevolezza…

L’impegno dei Giornalisti

La Carta di Pescasseroli sarà presentata e firmata domani, mercoledì 13 dicembre all’Aquila nel corso della XXII edizione del Premio giornalistico intitolato a Guido Polidoro, con inizio alle ore 10.00, nella Sala conferenze di Palazzo dell’Emiciclo

Le linee guida per la consapevolezza ambientale nella professione giornalistica sono un impegno per territori e popolazioni sottoscritto dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, del Lazio e del Molise, nella persona dei Presidenti Stefano Pallotta, Guido D’Ubaldo, Vincenzo Cimino e confermato e accolto dal Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Giovanni Cannata.

La consapevolezza ambientale

Appena attenuato l’eco dell’11 dicembre con la Giornata Internazionale della Montagna ci piace leggere che … a partire da queste linee guida, i professionisti dell’informazione possono svolgere un ruolo importante nella diffusione della consapevolezza ambientale e nella creazione di un maggiore interesse e impegno per la sostenibilità …

ODG d’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

La proposta etica dai Consigli degli Ordini regionali dell’Abruzzo, Lazio e Molise, approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, individua e suggerisce linee guida riassumibili nei punti cardinali: accuratezza, equilibrio, proattività, responsabilità.

La Costituzione

La forza del documento è nel richiamo alla Costituzione con l’art. 9 :“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

La trasversalità dell’ambiente

L’ambiente è un tema trasversale la cui tutela è attuale e nell’interesse delle future generazioni. Studio e tutela devono essere trattati e analizzati in modo sistemico, integrando la complessità della realtà che viviamo.
L’informazione, in questo campo di notevole interesse pubblico, deve esprimersi anche attraverso una chiave informativa-educativa.

Club Alpino Italiano

Soddisfazione per questo documento dell’Ordine dei Giornalisti, utile nell’applicazione del Protocollo di Collaborazione in essere tra Cai e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e che favorirà la circolazione di idee, proposte ed iniziative. Efficace strumento comunicativo di riferimento per ogni altra Area Protetta d’Italia e per Federparchi.

Rapporto ASviS sui Territori 2023

Singolare e beneaugurante la coincidenza del 13 dicembre, con la presentazione a Roma del Rapporto ASviS sui Territori 2023, che analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda2030, interessando direttamente il Sistema delle Aree Protette. (link al sito ASviS)

La presentazione di domani si terrà nell’ambito della XXII edizione del Premio giornalistico intitolato a Guido Polidoro.

Ad aprire la giornata, dalle ore 10.00, gli interventi del vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Roberto Santangelo, del presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, del sindaco di Pescasseroli (L’Aquila) Giuseppe Sipari, del presidente di Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, del responsabile Bper Banca, direzione territoriale centro-est, Giuseppe Marco Litta, del presidente della giuria del “Premio Polidoro” Walter Capezzali e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta.

Dalle 10,45 “Conversazione sul tema: Linee guida per l’informazione ambientale” con Daniele Cerrato, consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti; Guido D’Ubaldo, presidente Odg Lazio; Vincenzo Cimino, presidente Odg Molise; Nicola Marini, consigliere nazionale Odg; Oscar Buonamano, consigliere nazionale Odg; Giovanni Cannata, presidente Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise; coordina i lavori la giornalista Germana D’Orazio

Alle 11.45 è in programma la firma della Carta di Pescasseroli; alle 12 la consegna dei riconoscimenti per i giornalisti con 35 anni di iscrizione. Dalle 12.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori della XXII edizione del premio giornalistico “Guido Polidoro”. 

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2023.12.12 pubblicato 

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Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna, subito dopo, 16 dicembre a Carrara …

11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna

Per il futuro delle montagne abbiamo un appuntamento imperdibile.

Tutti insieme l’11 dicembre per celebrare la “Giornata Internazionale della Montagna”.

SUBITO DOPO

Il 16 dicembre 2023 a Carrara per la salvaguardia delle Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.

Dal 2003

Il 2002 è stato l’Anno Internazionale della Montagna e l’anno dopo, nel 2003 è stata istituita la Giornata Internazionale della Montagna dell’11 dicembre.

La Montagna è…

La Montagna è importante per la salute del pianeta, per i benefici ecosistemici, per il benessere delle persone, per la molteplicità delle culture

La giornata dell’11 dicembre evidenzia valori ambientali e invita a conoscere meglio le “terre alte”.

101° Congresso del Cai a Roma

Sono ancora intriso dai messaggi del 101° Congresso del Cai a Roma, dello scorso 25 e 26 novembre che ha trattato temi diversi legati alla Montagna e ai suoi abitanti, indicando una prospettiva di possibile futuro. Le attività escursionistiche e alpinistiche, il consumo di suolo, la perdita di biodiversità, la crisi climatica, la tenace vita nei piccoli paesi montani, le implicazioni sociali ed economiche, la politica delle alleanze e di leggi dedicate, sono stati alcuni dei temi trattati e ripresi nelle tesi e negli interventi

Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi a Torino

E’ un luogo simbolo del Cai e della Montagna. I materiali presenti documentano e ci raccontano l’alpinismo nelle sue varie manifestazioni, gli aspetti naturalistico-ambientali della montagna, quelli culturali e delle tradizioni. Voluto dal Cai nel 1874 presso i locali dell’ex convento dei Cappuccini. Con il Museo troviamo un Centro di documentazione, una Cineteca storica e sempre delle Mostre. Insomma tutto ciò che ci serve per avvicinare la Montagna e scoprirne i suoi segreti

FERMIAMO LA DEVASTAZIONE

link al sito

Ripristinare gli ecosistemi montani

Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare l’11 dicembre 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli ecosistemi 2021-2030.

Diverse sono le iniziative sul territorio italiano organizzate per celebrare questo memorabile lunedì 11 dicembre 2023.

sabato 16 dicembre 2023

A Carrara, il 16 dicembre, un convegno e una manifestazione nazionale per salvare le Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.

Dal confronto di decine di associazioni, comitati e movimenti del territorio apuano nasce un appello alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane e a tutte le montagne.

ALPI APUANE – IL SENSO DELL’ECCESSO

Quello che purtroppo osservo quando sono al cospetto delle Alpi Apuane è il senso dell’eccesso.

Eppure all’inizio c’è la meraviglia per quel chiarore lontano luminescente che appare e fa pensare alla neve, anche in piena estate.

Dalla meraviglia alla incredulità il passaggio è di quelli che ti si legge subito sul viso. Come quando passi dallo stupore allo spavento

NO! NON È NEVE!

Più ti avvicini e più scopri strane geometrie. I fianchi delle montagne, da morbidi e tondeggianti, sono diventati alti gradoni spigolosi. Dove c’era roccia ora ci sono innaturali vuoti.

Il bianco è quello della roccia messa a nudo.

Estrarre, tagliare e trasportare. Sempre più e sempre più velocemente e non per finalità artistiche, di pregio, di arredo o piastrelle. Il materiale si preleva in quanto carbonato di calcio utilizzato per molteplici altri scopi.

L’eccesso diventa irreversibile danno ambientale

La risposta a questo crescente scempio è solo culturale per scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non chi si arricchisce.

ALPI APUANE: MERAVIGLIA D’ITALIA

Le Alpi Apuane sono tra i luoghi più belli d’Italia. Inserite nell’Appennino si distinguono per l’aspra morfologia dai versanti alti ed inclinati, le valli incise, i profondi abissi e le cavità. Clima e posizione geografica determinano ambienti vari ricchi per flora e fauna. Ci troviamo nel regno del marmo che ha reso famosi questi luoghi nelle testimonianze storiche e culturali. Oggi però le cave segnano irreversibilmente questi territori e sono il problema ambientale più rilevante.

LE CRITICITA’ – IL FUTURO è nelle mani dei GIOVANI

Difficile gestire la compatibilità delle attività estrattive con i fini di tutela e salvaguardia dell’area protetta. Le cave sono la causa di deturpazione paesaggistica e degrado ambientale, ci sono cave sopra i 1.200 metri che è il limite altitudinale per gli interventi in Appennino e inoltre molte si sviluppano in galleria. E’ ingente la quantità di materiali estratti con l’inquinamento delle falde acquifere e quello dato dal traffico di mezzi pesanti.

TOSCANA, AREE PROTETTE, PAESAGGIO

La Toscana è Regione di Aree Protette con 3 Parchi Nazionali e la presenza di Parchi Regionali a sottolineare il valore d’insieme di luoghi e popolazioni tra natura e cultura. A sostegno di questi territori si fa appello alla Costituzione e alla Repubblica che tutela il paesaggio. Ed ecco che il paesaggio assume un valore inteso nella sua accezione più ampia, come paesaggio emozionale, culturale tale da definire il senso identitario non limitato alla sola percezione panoramica.

PIZZONE II

L’impegno Cai c’è per contrastare l’assalto a tutte le montagne. Come altro esempio simbolo evidenzio quelle del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, minacciate dal Progetto enel “PIZZONE II”, posto opportunamente all’attenzione del 101° Congresso Cai dalla Sezione Cai di Castel di Sangro.

PROGETTO ENEL “PIZZONE II”: DETERMINAZIONI DELLA COMUNITÀ DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE (link alla pagina del Parco)

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2023.12.09 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
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COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi, 2023

COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi
30 novembre – 12 dicembre 2023

Cos’è la COP?

Si riunisce la COP 28 (link) il cui acronimo sta per Conferenza delle Parti, ovvero i Paesi firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) link. Nel 1992 i paesi hanno aderito a un trattato internazionale sul Clima entrato in vigore nel 1994, composto da 197 “parti” (196 paesi e Unione Europea). Questa del 2023 è la 28esima edizione che raggrupperà le “parti” a Dubai.

Accordi insufficienti

Le COP precedenti hanno visto “accordi insufficienti”, che non hanno accelerato l’azione verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (link) (COP21 del 2015) e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.

Le attuali evidenti contraddizioni

Vorrei sbagliarmi, ma purtroppo è facile rilevare evidenti contraddizioni. Se l’obiettivo è la decarbonizzazione non so cosa possiamo aspettarci se gli Emirati Arabi, che ospitano la COP 28, fondano la loro economia proprio sui combustibili fossili.

Il termometro sale

Gli indicatori scientifici indicano scenari futuri con temperature ben più elevate oltre le soglie di sicurezza e persistono (si accentuano) fake news di disinformazione sul cambiamento climatico.
Si tratta invece di convincere e alimentare una tensione globale verso la neutralità climatica.

Anno più caldo

I dati misurati indicano il 2023 come l’anno più caldo mai registrato. Ci sono quindi ragioni specifiche per cui la COP 28, rispetto alle precedenti, è di particolare importanza. Gli scienziati richiamano all’indispensabile attenzione e alla verifica dei percorsi per raggiungere gli obiettivi.

Si sciolgono i ghiacci

L’emergenza climatica causa lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento dei mari, un pianeta più caldo e un clima più estremo. Le lacune ci sono e dovrebbero essere definite strategie da mettere in pratica, tali da garantire maggiori risultati.

Poteri e interessi forti

Ci sono poteri e interessi forti che condizionano le scelte e la democrazia non trova qui terreno fertile e neppure si pone attenzione alle generazioni future.

La conseguenza è che sono incredibilmente rallentati i progressi verso efficaci politiche climatiche.

Restare fermi, mentre i cambiamenti climatici incalzano, sarà causa di sofferenze e vittime.

Sono trascorsi 30 anni

Sono trascorsi 30 anni dai primi appelli, ma le politiche climatiche non sono riconosciute democratiche e di diritto e il tentativo di giungere ad accordo tra le “parti” per la mitigazione e l’adattamento mostra evidenti ombre.

Così sicuramente non andrà bene!
Come riusciremo a dimezzare le emissioni globali di gas serra entro il 2030, raggiungendo così l’obiettivo fissato dallo storico Accordo di Parigi?

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2023.11.29 pubblicato 

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