Sono 112 le iniziative programmate per il 2023 dalla Sezione CAI di Teramo intitolata al Gran Sasso d’Italia. Un incredibile fattivo contributo da parte di tutte le commissioni e gruppi presenti. E non basta! Alle 112 uscite si aggiungeranno le attività formative con ben 7 Corsi previsti.
Tutti i mesi
Un programma così denso tocca (chiaramente)tutte le stagioni e comprende uscite giornaliere con alcune di più giorni. Si scoprono così realtà naturalistiche, paesaggistiche e storico culturali di un territorio montano regionale e d’Appennino ancora tutto da scoprire. C’è n’è per ogni età e ogni interesse.
Cena sociale
Quale occasione migliore della cena sociale per presentare l’elenco completo delle attività? Il Presidente della Sezione, insieme a tutto il direttivo e i vari responsabili commissioni e gruppi, illustrerà il cartello delle iniziative, arricchito anche da diversi eventi culturali.
Si mangia a Cortino, sui Monti della Laga
Ci si ritrova alle 20:30 – Ristorante “la Pineta” a Fonte Palumbo di Cortino per un menù di tutto rispetto, all’altezza dell’appuntamento.
antipasti: salumi, pecorino, ricottina, formaggio fritto, melanzane grigliate primi: tagliolini e fagioli e spaghettoni con funghi porcini secondo: arista di maiale con contorni vari dessert: pizzadolce, caffè e amari
Il Cai di Teramo nel tempo
Nel corso degli anni il programma sezionale si è sempre più via via consolidato con esperienze sezionali e intersezionali. Oggi le proposte spaziano tra escursionismo, alpinismo, speleologi, giovani e seniores, montagnaterapia, ciaspole e sci di fondo, uscite dedicate per famiglie con bambine e bambini. Anche una mirata e importante attività legata alla cartografia e alla manutenzione dei Sentieri, gestita dalla Commissione SOSEC.
I Corsi
Attività di informazione, educazione e formazione con corsi di vario genere. Prioritaria la tutela dell’ambiente montano orientata alla sostenibilità, per contenere e mitigare gli effetti della crisi climatica, condividendo gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Tesseramento 2023
Nel corso della serata saranno premiati due soci che hanno raggiunto il loro 25° bollino Cai. Sarà inoltre possibile rinnovare il tesseramento per l’anno 2023.
Calendario Fotografico Cai 2023
E che dire del fantastico Calendario Fotografico Cai 2023 con le foto di alcuni nostri soci e che si presenterà quest’anno con una nuova e artistica veste!!
Cai in Provincia di Teramo
Un panorama ricco che si integra con quello proposto anche dalle altre Sezioni CAI della Provincia di Teramo: Castelli, Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Monti Gemelli. Iniziative estese a tutti gli appassionati e curiosi di montagna che possono fiduciosamente fare riferimento alle attività del Club Alpino Italiano.
1 socio ogni uscita
Per tutti un impegno associativo. dovrà Riuscire a portare un nuovo socio per ogni uscita 2023! A fine anno faremo la conta.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Le donne smuovono le montagne -GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA, 11 dicembre 2022
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Le donne smuovono le montagne
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA, 11 dicembre 2022
In alto troviamo le donne. Sono in tante a condividere la passione per la Montagna. Le seguiamo e le osserviamo ammirati.
Vivono l’empatia, si muovono con competenza e determinazione.
In dote, capacità, curiosità e sensibilità nell’interpretare e tutelare il patrimonio delle montagne italiane, scrigno di biodiversità e culture.
C’è in gioco il ruolo della donna con le tanti doti, le testimonianze, i tanti mestieri che racchiudono valori e potenzialità indispensabili all’intero Paese.
Insieme donne e uomini. Insieme abbiamo una nuova “visione” per il futuro dei territori montani e nuovi “strumenti” che documentano i cambiamenti in atto, ambientali, sociali ed economici.
La condivisione rafforza e migliora il capitale umano. Formazione e innovazione promuovono territori, identità e culture; favoriscono l’incontro tra montagna e città. La sostenibilità è cerniera tra luoghi diversi solo per altimetria, ma accomunati dalle necessità e dai cicli di un unico pianeta.
Il Rapporto annuale dell’Alleanza, presentato il 4 ottobre scorso, si apre con un grido di allarme per i molti, troppi passi indietro nel percorso verso il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda ONU 2030.
Alimentiamo la consapevolezza
Alimentiamo la consapevolezza planetaria del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e tutelare le risorse naturali con i servizi ecosistemici offerti. Pandemia e crisi climatica sono messaggeri delle criticità attualmente presenti.
Negli spazi alpini e ancor più in quelli appenninici gli abitanti della montagna sono in sofferenza per assenza e riduzione dei servizi pubblici essenziali, con diseguaglianze che diventano richiesta di garanzia di diritti di cittadinanza.
Le aree “marginali”
Lo spopolamento è paradossale, in quanto si abbandonano le aree verdi per eccellenza, dove la qualità ambientale della vita è migliore. Ci si concentra in aree inquinate e malsane. Diventa indispensabile l’azione di riprogettazione verso il riequilibrio dei territori, consentendo liberamente di poter restare in montagna o di poterci tornare a vivere. Le scelte sociali ed economiche non possono essere destinate solo ad alcuni territori e solo per alcune settoriali attività.
Documenti per Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise(area Appennino centrale)
Meno impianti sciistici e più collegamenti ferroviari
Va abbandonata la monocultura dello sci da discesa, con tutte le implicazioni energivore, di sostegno economico e di impatto che determinano. Per i collegamenti ferroviari non si può pensare solo all’Alta Velocità, riducendo e in molti casi azzerando le tratte interne riducendole alla definizione di rami secchi. Si annulla così il rapporto secolare con il treno, spesso la littorina, come nel caso deltratto Sulmona Castel di Sangro, pregevole opera ingegneristica e paesaggistica, dalla Valle Peligna, agli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, alla Valle del fiume Sangro, attraverso territori e paesi, con abitanti che ne hanno usufruito per vivere, lavorare, studiare e incontrarsi. Grazie a quel collegamento molto è stato fatto in sicurezza e tranquillità. Sicuramente il servizio su gomma è decisamente più scomodo, non si può nè leggere nè scrivere, nella maggior parte dei casi più lento e incerto, inoltre meno sicuro di quello ferroviario.
Aree interne e montagna – Progetto Appennino
Rapporto ASviS, pag 58 e seguenti
Servono visione d’insieme nazionale e interventi mirati per ambiti territoriali
– Adottare l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna da approvare da parte del CIPESS per coordinare le Strategie esistenti (Aree interne e Green communities) e la nuova Strategia nazionale per la montagna italiana (SNAMI) indicata nel ddl del Governo approvato il 10 marzo 2022 e presentato alla Camera (Target 11.3).
– Fare delle terre alte e rurali una grande risorsa, oltre il PIL che possono generare per il Paese, rendendole parte fondamentale di una transizione ecologica equilibrata at[1]traverso i finanziamenti del PNRR, della SNAI e del nuovo ciclo della politica di coe[1]sione 2021-2027.
– Fare leva sui fattori ecosistemici che generano nuove opportunità di lavoro anche per i giovani, come la crescente diffusione di attività agricole multifunzionali ed ecosostenibili, la gestione forestale, il ruolo dei Parchi e delle aree protette, la rete del cammino lento, dell’accoglienza diffusa e del turismo dolce, la progressiva sostituzione/integrazione della monocultura dello sci invernale sviluppando modelli di valorizzazione turistica destagionalizzati, il recupero del patrimonio abitativo senza nuovo consumo di suolo, l’uso appropriato delle fonti rinnovabili come biomasse, sole, acqua e vento ai fini energetici.
– Integrare la Strategia delle Green communities con le altre Strategie e politiche di settore che riguardano la montagna.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-3, verso 11 dicembre 2022: Parchi e Genti di Montagna
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Verso 11 dicembre 2022: Parchi e Genti di Montagna I 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: 1922-2022 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
I 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono scolpiti indelebili nel tempo e nelle terre di Montagna.
-3 giorni: mentre ci si avvicina a domenica 11 dicembre 2022.
Pescasseroli-sede del Parco
Luogo simbolo di Pescasseroli è la Fontana San Rocco, dove l’onorevole Erminio Sipari il 9 settembre del 1922 inaugurò il Parco alla presenza di autorità e popolazione locale. Ornata da due teste di orso in bronzo, da cui sgorga l’acqua, è conosciuta anche come Fontana degli Orsi.
Nella roccia la scritta
“PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO SORTO PER LA PROTEZIONE DELLE SILVANE BELLEZZE E DEI TESORI DELLA NATURA QUI INAUGURATO IL IX SETT. MCMXXII.”
La storia di questo importante lembo d’Appennino è data dagli anni di conservazione e tutela, dalle difficoltà superate, dalle persone che lo hanno voluto e da chi lo ha gestito nel tempo, riuscendo a mantenere visione e lungimiranza.
Simboli del Parco
A rappresentarlo ci sono gli animali simbolo che convivono con l’uomo: orso bruno marsicano, camoscio d’Abruzzo e lupo appenninico e gli ambienti straordinari delle foreste vetuste. Insieme ad animali e foreste il Parco è rappresentato da abitanti e paesi, iniziando da quelli che hanno avviato la storica avventura con il nucleo centrale dato da Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de’ Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga.
Parco faro di civiltà e culture
In un mondo, condizionato dall’economia e dalla globalizzazione, la grandezza non si acquista con il denaro. La vera ricchezza, racchiusa in uno scrigno di biodiversità, genti e culture, è nella storia e nelle vicende che hanno reso il Parco faro di civiltà e futuro.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Sistema delle Aree Protette. Un binomio per efficaci progetti di comunità.
Il Forum degli Appennini è un’iniziativa finalizzata alla definizione di un’agenda condivisa per la transizione ecologica e climatica degli Appennini e cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’attuazione del Piano deve coinvolgere di più i territori e le comunità che devono disporre di strumenti operativi, come propone la Convenzione degli Appennini, capaci di attuare progetti coerenti con gli obiettivi globali al 2030 su clima, biodiversità, e bioeconomia circ
Le Green Community utilizzano acqua, boschi e paesaggio e guardano al futuro Non sfruttano.
Giornate della Transumanza
La Transumanza vive come antico e nuovo legame tra popolazioni e territori. Patrimonio immateriale dell’umanità.
Sabato 10 e domenica 11 dicembre si svolgerà la seconda edizione di Transumanza Day.
La transumanza è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale,
La transumanza è ancora praticata tra Molise, Abruzzo e Puglia, principale direttrice di questa storica attività presente anche nel Lazio e in Campania. Alle pecore si continua ad assicurare buoni pascoli con latte per produrre dell’eccellente formaggio pecorino.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
Camoscio d’Abruzzo: una storia a lieto fine
Quella del Camoscio d’Abruzzo è una storia a lieto fine, nata nel Cai, da un riuscito Progetto avviato negli anni ’80, insieme all’allora Parco Nazionale d’Abruzzo.
Oggi in Abruzzo ci sono almeno 4500 camosci, diversamente distribuiti nelle Aree Protette, tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (lo storico Parco che riuscì a evitare l’estinzione del camoscio), Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Regionale Sirente Velino.
osservare i camosci in ambiente
Osservare i camosci è relativamente semplice e può accadere con naturalezza durante le escursioni in quota, nelle zone che prediligono, sia mentre brucano, sia mentre si rincorrono tra le rocce.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-4, verso 11 dicembre 2022: Calendario Sezione Cai Teramo
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Verso 11 dicembre 2022: Calendario Sezione Cai Teramo Un insieme di immagini che raccontano la Montagna nelle stagioni e nelle emozioni GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
La Sezione Cai di Teramo è presente e attiva in Montagna e celebra continuamente il valore delle Montagne con esperienze diverse: escursionistiche, alpinistiche e speleologiche che sanno coinvolgere giovani e donne.
-4 giorni: mentre ci si avvicina a domenica 11 dicembre.
Ogni occasione è importante per ricordare l’importante appuntamento della GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA. Un appuntamento che anticipa anche gli ultimi giorni del 2022 ANNO INTERNAZIONALE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA, voluto dall’ONU, 20 anni dopo IL 2002 ANNO INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Nell’Appennino centrale, il Parco si estende su 150.000 ettari e comprende territori di tre Regioni (Abruzzo Lazio e Marche) 5 province (L’Aquila Teramo Pescara Rieti ed Ascoli Piceno) e ben 44 comuni. Nata nel 1991 è diventata operativa nel 1995. Vi troviamo ambienti paesaggistici da primato con le biancheggianti rocce del Gran Sasso d’Italia e dei Monti Gemelli e le scure ed erodibili arenarie, marne e argille dei Monti della Laga, regno delle acque superficiali.
I Monti della Laga sono tenera singolarità naturalistica tra il calcare del Gran Sasso d’Italia, dei Monti Gemelli e dei Monti Sibillini.
L’acqua tormenta la superficie, ruscella veloce e si snoda in profondità.
La Montagna raccontata e vissuta con passione.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
Pizzo di Moscio è meta ambita e panoramica, estiva e invernale. Si staglia nitido, superata la fascia boscata dal Ceppo.
L’ambiente, elemento di vita, inclusione e cittadinanza, c’è così come lo vediamo e continuerà a esserci solo se ne avremo cura e se saremo tutti attenti.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
-5, verso 11 dicembre 2022: Giornata Internazionale della Montagna
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Verso 11 dicembre 2022: Giornata Internazionale della Montagna
Ci avviciniamo a grandi passi a domenica 11 dicembre (mancano 5 giorni). Un appuntamento che anticipa anche gli ultimi giorni del 2022 ANNO INTERNAZIONALE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA, voluto dall’ONU, 20 anni dopo IL 2002 ANNO INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA.
E’ tempo di bilanci su quanto accaduto e fatto nel 2022. Ciò che resta del mese ci proietta verso l’inverno e deve aiutarci a superare le richieste di interventi settoriali dovuti alla monocultura dello sci. Si insiste con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina (e già questo binomio è un assurdo linguistico-geografico). Pandemia, crisi climatica, crisi energetica, inflazione sono lì a testimoniare che i grandi eventi sportivi non sono sostenibili (di fatto non lo sono mai stati), ancor meno considerando l’investimento energetico per tutto il sistema dei bacini sciistici e quello di acqua necessario per l’innevamento artificiale. Emblematico il caso contestato della pista di bob a Cortina. Eppure si insiste, sulle Alpi e in Appennino. Oltre 100 sono i progetti per nuovi impianti e ampliamenti in bacini sciistici su ambienti tutelati da aree protette e Rete Natura 2000.
La Costituzione Italiana esprime principi fondamentali che non possono essere indeboliti dai mutamenti politici della società; sono universali e non destinati a garantire tutela solo ai garantiti.
Disuguaglianze e interessi settoriali non sono ammissibili.
In realtà abbiamo bisogno di investimenti nella Sanità pubblica e nell’Istruzione che dobbiamo far tornare pubblica; nella mobilità dolce. Ambiente è Salute con funzionali Servizi Ecosistemici, qualità del lavoro e qualità della vita. Il Turismo diventa responsabile ed ecosostenibile a difesa dell’integrità della montagna, della sua naturalità e del paesaggio.
L’ambiente, elemento di vita, inclusione e cittadinanza, c’è così come lo vediamo e continuerà a esserci solo se ne avremo cura e se saremo tutti attenti.
UNA FOTO SALVERÀ L’AMBIENTE
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
DAL GHIACCIAIO DEL CALDERONE ALL’IDROLOGIA DEL GRAN SASSO D’ITALIA Ambiente montano e valore della risorsa acqua – sabato 26 novembre 2022 – Teramo
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CLUB ALPINO ITALIANO Commissione regionale Cai Tam Abruzzo Cai Abruzzo – Sezione Cai Teramo
DAL GHIACCIAIO DEL CALDERONE ALL’IDROLOGIADEL GRAN SASSO D’ITALIA Ambiente montano e valore della risorsa acqua
ITG Teramo, via Cona 180 – 26 novembre – 9.15, Auditorium
GIORNATA DI STUDIO – Coordinano: Filippo Di Donato e Alejandra Meda, Presidente CRTAM Cai Abruzzo
Abbiamo i giganti di ghiaccio sulle Alpi, dal Gran Paradiso alla Marmolada, e avevamo qualcosa di simile sul Gran Sasso, il Calderone, vanto e primato del Sud, il più meridionale d’Italia.
Tutti i ghiacciai stanno scomparendo, erosi dal riscaldamento globale, dall’aumento della temperatura.
In quota, in alta montagna, la crisi climatica che avvolge tutta la Terra è più attiva, gli effetti più dirompenti e i ghiacciai sono lì, primi a subire questi effetti. Si sciolgono, arretrano, crollano. Continuando così, i nostri ghiacciai sono a rischio, destinati a scomparire. Con loro si riduce una eccezionale riserva d’acqua, risorsa insostituibile alla vita.
La siccità incalza e rende asciutte e sterili le terre. Ne soffrono agricoltura e foreste, fiumi e laghi. Si altera il ciclo dell’acqua, con le correnti oceaniche e quelle d’aria in quota; diventano sempre più frequenti e intensi gli eventi estremi.
La Terra ha la febbre! Un problema che riguarda anche lande lontane ed estreme, arrivando a sciogliere l’Artico e l’Antartide, Polo Nord e Polo Sud, regolatori termici del nostro pianeta, con effetti su oceani e atmosfera.
Uno scenario dalle grandi trasformazioni, che ci porta a comprendere quanto, l’acqua del Gran Sasso d’Italia, sia sempre più importante, per qualità, purezza e abbondanza; risorsa da conservare nel tempo.
Il senso della Giornata di studio
Il senso della Giornata di studio Cai in Abruzzo è quello di accrescere la consapevolezza di questo bene comune, la conoscenza dello stato di fatto delle azioni per la messa in sicurezza dal rischio inquinamento.
Le Relazioni intendono informare e aggiornare cittadini, famiglie e studenti sull’emergenza idrica e climatica con un approccio interdisciplinare che ne esprima il valore come risorsa.
Il Ghiacciaio del Calderone
Il Ghiacciaio del Calderone, con ciò che ne resta, è realtà di casa nostra, d’Appennino, simbolo dell’attuale situazione che rinvia a quanto di fortemente critico accade nell’arco alpino e nel mondo.
Il Gran Sasso d’Italia è straordinario laboratorio per conoscere meglio la millenaria storia dell’acqua e la sua distribuzione nello spazio e nel tempo, sia al di sopra che al di sotto del suolo.
Gli abitanti di tre province abruzzesi (Teramo, L’Aquila e Pescara) ricevono e bevono acqua di alta qualità prelevata dal massiccio del Gran Sasso d’Italia.
Impatti ambientali
Nel profondo del Gran Sasso d’Italia, oggi Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al suo interno, sono stati realizzate le gallerie dell’autostrada A24 Teramo-Roma e i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucle are. Opere che interagiscono negativamente con le captazioni idropotabili e l’acquifero. L’ambiente ipogeo va studiato e monitorato a tutela e garanzia della qualità idropotabile nel tempo.
L’acqua è risorsa insostituibile alla vita. Sostanza misteriosa e unica dalle particolari proprietà chimiche, biologiche e fisiche, presente in natura nei diversi stati di aggregazione della materia.
Sono tutte da conoscere le interazioni con l’ambiente e da riconoscere le molteplici funzioni dei servizi ecosistemici. Evidente l’incidenza modellante sul paesaggio con vette, altopiani e forre.
Club Alpino Italiano
Il Club Alpino Italiano svolge attività di educazione ambientale all’aperto, in montagna, con escursioni tematiche per avvicinare nei luoghi, la storia dell’acqua superficiale e sotterranea, dalle sorgenti di montagna, per torrenti e fiumi fino al mare, dove si riavvia il vitale ciclo dell’acqua.
Una didattica sensibile alla necessità di riconciliarci con la natura, in un percorso di rigenerazione ambientale, sociale ed economica che veda come fulcro cittadini e istituzioni.
Di riferimento i dettami costituzionali dati dagli artt. 9 e 41 che introducono, oltre alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, il dovere per lo Stato di salvaguardare “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
L’acqua del Gran Sasso d’Italia
La giornata di studio in Abruzzo è organizzata dal Club Alpino italiano, Commissione regionale Cai Tam Abruzzo, in collaborazione con la Sezione Cai Teramo.
Abbiamo un acquifero misterioso e generoso, violato nel profondo da opere realizzate improvvidamente dall’uomo, con problemi che ci chiedono di intervenire urgentemente.
Quale futuro ambientale ci attende?
Chiediamo che l’acqua, che beviamo e berremo resti tale: limpida, pura e odorosa.
Servono azioni definite e coordinate con soggetti ed Enti fattore di coesione. Ci sono l’attenzione permanente interassociativa dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, la sempre più ampia Rete delle Università Sostenibili con “Climbing for Climate”, le intese tra il Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso e il Commissario Straordinario per l’adeguamento e la messa in sicurezza antisismica delle Autostrade A24 e A25, la Regione Abruzzo, le Province e i Comuni interessati, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), le Università e il variegato mondo della Scuola.
Modera: Dr. Stefano Pallotta, Presidente ODG Abruzzo Coordinano: Filippo Di Donato e Alejandra Meda, Presidente CRTAM Cai Abruzzo
Per i Saluti istituzionali sono invitati: Sindaco Comune di Teramo, Dirigente IIS Pascal-Comi-Forti, Presidente Cai Teramo, Presidente Cai Abruzzo, Rettore UNITE, Presidente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Referente CCTAM
Presentazione: Alejandra Meda
Intervengono:
– Prof. Emilio Chiodo, Università di Teramo: “Climbing for Climate” (RUS e CAI): cambiamenti climatici e valore della risorsa acqua
– Prof. Sergio Rusi, Dipartimento InGeo – Università “G. d’Annunzio” Chieti: Idrogeologia e vulnerabilità dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia
– Prof. Corrado Gisonni, Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso: Interventi tecnici per la messa in sicurezza del traforo del Gran Sasso d’Italia (intervento video registrato)
– Dr. Massimo Fraticelli: L’azione dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso tra tutela e informazione
– Prof. Avv. Domenico Giordano: Il processo e la tutela giudiziaria
– Arch. Alejandra Meda e Dr. Filippo Di Donato, ONTAM Cai: Cambiamenti climatici, acqua e montagna presentati al mondo della Scuola
Il Club Alpino Italiano, mette a disposizione esperienza e competenza, aggregando su temi importanti ogni commissione e tra queste: Tutela Ambiente Montano, Comitato Scientifico, Speleologia, Alpinismo Giovanile, Escursionismo e Medica.
Escursioni in montagna
Con il Centro di Educazione Ambientale per la Sostenibilità “gli aquilotti” del Cai, le concrete proposte escursionistiche di avvicinamento alla Montagna per conoscere paesi e luoghi fino a toccare e assaporare l’acqua alla fonte: 1. al ghiacciaio del Calderone, da Pietracamela per Prati di Tivo, il Rifugio Franchetti nella Valle delle Cornacchie, 2. da Pretara alla Piana del Fiume e Fossaceca, 3. da Castelli al Fondo della Salsa al cospetto della Parete Nord del Monte Camicia, 4. alle opere di presa dell’Acquatina con il Centro per le Acque voluto dal Parco a S.Pietro, 5. a Colledara con il Parco Territoriale Fiume Fiumetto, 6. nei vicini Monti della Laga, da Cesacastina con le acque superficiali delle Centofonti, 7. Da Montorio al Vomano lungo il fiume Vomano e gli impianti idroelettrici, fino al grande Lago montano di Campotosto.
Cai e Ambiente
Il Ghiaccio è fragile e nel 2023 ci sarà l’attenzione del Cai a monitorare la qualità dell’acqua nelle principali sorgenti d’Italia e valutare l’entità delle portate per capire quanto l’acqua si rinnovi nell’arco delle stagioni così da misurare l’incidenza della crisi climatica (progetto “l’acqua che berremo”).
I rifugi montani sono chiamati a diventare le sentinelle del clima e dell’ambiente.
Necessario governare gli usi antropici delle risorse idriche: urbano, agricolo, industriale, ecosistemico. I fenomeni di siccità di quest’anno pongono più che mai l’attenzione sul tema dell’acqua. Il Rapporto ASviS 2022, su Agenda 2030 e goal 6, pone l’obiettivo di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
L’ambiente è un sistema complesso di fattori fisici, chimici e biologici, insieme di elementi viventi e non viventi. Ci interessa approfondire le relazioni tra tutti gli organismi che abitano il nostro Pianeta.
Tutelare l’ambiente è importante perché risorse come aria, acqua e suolo, le specie vegetali e le specie animali non sono inesauribili, ma ancora si continua a considerarle come tali.
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
Insieme al Cai si vive la Montagna come un vivace e permanente laboratorio di idee e buone pratiche.
PROSSIMO APPUNTAMENTO: GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, 22 marzo 2023
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
Iscriversi al Club Alpino Italiano è un esercizio di libertà.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
IN MONTAGNA CON IL CAI – domenica 6 novembre 2022 – Doppio appuntamento con Cai Teramo e Cai Castelli
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IN MONTAGNA CON IL CAI – domenica 6 novembre 2022 Doppio appuntamento con Cai Teramo e Cai Castelli
C’è da scegliere
Cai Teramo (Monti della Laga) e Cai Castelli (Sentiero della pace in ambito comunale)
Escursione Cai Teramo: ad anello da Altovia a Macchiatornella, sui Monti della Laga Escursione Cai Castelli: Sentiero della Pace tra le frazioni del Comune – Intersezionale Cai Loreto Aprutino
A SEGUIRE
– domenica 13 novembre 2022 – escursione Ceppo_San Martino Cai Teramo e Cai Casyelli – domenica 20 novembre 2022 – Giornata nazionale Sentiero Italia Cai da Bussi sul Tirino a Ofena
Il 6 novembre tutto accade nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Monti della Laga – Distretto Cascate e Boschi
In Montagna con il Cai di Teramo tra piccoli borghi montani, boschi e tratti panoramici per scoprire e osservare la meraviglia di ambienti dove la natura si esprime con forza, vestita ancora dai colori d’autunno. Nel Distretto Cascate e Boschi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Castelli – Sentiero della Pace
In Montagna con il Cai di Castelli sui sentieri per collegare le frazioni del Comune di Castelli
Una bella esperienza condivisa con la Sezione Cai Loreto Aprutino, che termina al Rifugio Enrico Faiani per il pranzo conviviale con castagnata. Il Sentiero della pace è intitolato al monaco Thich Nhat Hanh , del Centro Avalokita a Villa Rossi di Castelli
Pace come percorrenza, come spirito del camminare, come unione dei popoli e avvicinamento rispettoso delle genti che ci vivono.
Cai Castelli – Sentiero della Pace, 10 anni del Centro Avalokita, articolo del 24 aprile 2022
Sentiero della Pace
A piedi, su percorsi accessibili del Comune di Castelli, da località a località, nella fascia pedemontana confortati dalla meraviglia delle vette montane del Gran Sasso d’Italia, affacciati sul mare Adriatico, attenti agli incontri con gli abitanti delle piccole frazioni sparse a punteggiare ambienti dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico dove è proverbiale l’accoglienza rivolta al turista escursionista visitatore.
E PER CONTINUARE …IN CAMMINO
Insieme sul Sentiero Italia Cai – domenica 13 novembre 2022 Cai Teramo e Cai Castelli
Il prossimo 13 novembre 2022 le Sezioni Cai di Castelli e di Teramo si ritroveranno per festeggiare San Martino. Questa volta si camminerà insieme sul tratto di Sentiero Italia Cai che va dal Ceppo a San Martino. Tappa escursionistica (difficoltà T/E) di media lunghezza che dall’Abruzzo, attraversato il torrente Castellano, giunge nelle Marche. Anche in questo caso panorama e suggestioni diverse saranno compagni di viaggio.
E per concludere tutti a Valle Castellana per un pranzo dai sapori all’altezza dei luoghi percorsi.
Turismo esperienzale ed educante
Con il Cai le giornate in Montagna sono di turismo esperienzale ed educante; riescono a unire interessi diversi per il paesaggio, la natura, la cultura e l’arte. Storia e bellezza dei luoghi attraggono gli escursionisti e accrescono consapevolezza e responsabilità per il rispetto dei luoghi.
Insieme al Cai si vive la Montagna come un vivace e permanente laboratorio di idee e buone pratiche.
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
PROSSIMO APPUNTAMENTO NAZIONALE CAI – 20 novembre 2022 in ogni Regione una proposta Cai escursionistica esplorativa…
In Abruzzo percorreremo insieme il tratto di Sentiero Italia Cai da Bussi sul Tirino a Ofena
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
Iscriversi al Club Alpino Italiano è un esercizio di libertà.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
IL CAI IN CAMMINO PER IL CAMBIAMENTO – CONGRESSI, ASSEMBLEE, GIOVANI
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IL CAI IN CAMMINO PER IL CAMBIAMENTO – CONGRESSI, ASSEMBLEE, GIOVANI
Club Alpino Italiano a 360°
L’autunno è uno stimolante periodo di grande impegno collettivo che caratterizza l’attività del Club Alpino Italiano. Sarà forse dovuto al cromatismo dell’ambiente montano, ma è un impegno a 360°, diretto a raggiungere titolati e soci di ogni età, in ogni Regione.
Congressi e Assemblee dei delegati sezionali
Tanti i messaggi diffusi nei congressi, nelle assemblee, nei raduni e in escursione offrendo l’occasione per incontri e dibattiti aperti a ogni interessato.
Camp giovani
Camp giovani a Seravezza e Minazzana per dialogare con i giovani e fare tesoro del loro dire.
Montagna dove sei…
Il ruolo del Cai per la Montagna e i suoi abitanti viene trattato nei diversi aspetti. Al centro la sostenibilità, guardando a società ed economia figlie della tutela, per una Montagna con riconoscimenti, infrastrutture e servizi adeguati.
Escursionismo che passione
Sempre l’invito a camminare per esplorare, conoscere e guardarsi attorno.
Il Cai per il Clima
E poi la Montagna e il Clima, binomio dalle evidenti emergenze e crisi.- Spopolamento e spaesamento gli spettri da allontanare.
La Montagna è benessere, servizi ecosistemici, qualità della vita. Ma è vulnerabile, iniziando dalle alte vette e dai ghiacciai.
Collaborazione e generosità
Questo grande sforzo comunicativo, premiato dalle crescenti iscrizioni giunte a 325.000 soci Cai, è frutto della spinta a collaborare e della generosità di tanti. Tra gli ingredienti lievitanti: coerenza, obiettivi chiari, sentieri e rifugi, accoglienza e tutela, le proprie esperienze, conoscenze e buone pratiche, messe a disposizione di tutti, soci e non soci.
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
Iscriversi al Club Alpino Italiano è un esercizio di libertà.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
“Giornata della Sostenibilità”- mercoledì 5 ottobre 2022- Comunità resilienti urbane edi montagna -Progetto per le Scuole secondarie di primo e secondo grado
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“Giornata della Sostenibilità”- mercoledì 5 ottobre 2022 – Comunità resilienti urbane e di montagna – Progetto per le Scuole secondarie di primo e secondo grado
Sostenibilità
mercoledì 5 ottobre 2022 si riflette sulla sostenibilità (e non solo) con il Cai che promuove un’azione di sensibilizzazione nelle Scuole secondarie di primo e secondo grado. Determinante l’educazione all’ambiente rivolta al mondo della Scuola, includendo alunni, insegnanti e famiglie. Affascinano le dinamiche evolutive, che animano il progresso, inteso come miglioramento della vita umana e della società, attenta a cambiare stile di vita e costumi, con l’uso appropriato (sostenibile) di tecnologia e innovazioni.
Punto di forza è la recente modifica dell’art. 9 della Costituzione Italiana che introduce, oltre alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, il dovere per lo Stato di salvaguardare “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Si completa quindi un percorso di crescente attenzione verso la questione ambientale.
Riconciliarsi con la natura e Rapporto Brundtland
Il principio a cui si ispira la Sostenibilità è quello dello Sviluppo Sostenibile. Abbiamo la necessità di riconciliarci con la natura, in un percorso di rigenerazione ambientale, sociale ed economica che veda come fulcro cittadini e istituzioni. Noi tutti assieme possiamo cambiare ed essere decisivi. Ecco l’importanza dell’informazione e della sensibilizzazione rivolta ai giovani e al mondo della Scuola.
Testo Unico Ambientale
La definizione giuridica è altresì presente nell’art. 3-quater del d. lgs 152/06: Testo Unico Ambientale. Il Testo Unico Ambientale considera che ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice, deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.” E’ evidente che questo articolato decreto legislativo, con lungimiranza si pone come giusto obiettivo primario il miglioramento della qualità della vita umana (guardando anche a felicità, benessere e bellezza), relazionata alla salvaguardia e alla rigenerazione delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione consapevole e duratura delle risorse naturali.
ASviS e Festival dello Sviluppo Sostenibile
Questa importante opportunità di sensibilizzazione, sarà presente anche in ASviS e all’evento Festival dello Sviluppo Sostenibile (link) in programma dal 4 al 20 ottobre 2022.
La crisi ambientale e climatica in corso sta mettendo a serio rischio il futuro delle giovani generazioni: sono infatti i giovani di oggi che dovranno sostenerne e affrontarne le conseguenze in futuro. Diventa quindi necessario attivare percorsi di educazione alla sostenibilità nel mondo della scuola, portando all’interno delle classi le conoscenze e l’esperienza delle organizzazioni ambientaliste, cogliendo anche le opportunità offerte dal nuovo insegnamento di educazione civica (seconda area) per approfondire il tema dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio. Gli obiettivi d ella ini ziativa possono essere i seguenti:
– rafforzare e innovare la didattica della sostenibilità ambientale, integrando nei percorsi educativi competenze curricolari, conoscenza del territorio e promozione di cambiamenti negli stili di vita;
– stimolare ragazze e ragazzi a portare il proprio contributo attivo nella costruzione di una società più consapevole e sostenibile;
– aumentare la conoscenza e la consapevolezza di ragazzi e ragazze sull’importanza della sostenibilità ambientale nella quotidianità;
– fornire gli strumenti per una partecipazione attiva alla tutela dell’ambiente e riconoscendo il loro ruolo di protagonisti della transizione ecologica.
Di riferimento gli obiettivi/goals di Agenda 2030, in particolare i goals 4 (Istruzione di Qualità), 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 11 (Città e Comunità sostenibili), 12 (Consumo e produzione responsabili), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico), 15 (Vita sulla Terra).
Sezioni Cai
Le Sezioni del CAI promuovono l’iniziativa segnalandola agli Istituti Scolastici del proprio territorio, in particolare a quelli con cui già si collabora nella realizzazione di progetti e attività. Previsto un incontro on line per i referenti sezionali. Organizzato dalla CCTAM il giorno 26 settembre 2022, alle ore 20.30, con scambi d’informazioni e risposte ai quesiti che saranno posti.
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
COME TI DISTRUGGO UN SENTIERO DI MONTAGNA?
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COME TI DISTRUGGO UN SENTIERO DI MONTAGNA?
Come ti distruggo un sentiero di Montagna? SEMPLICE! Con una pista di downhill.
E come lo chiudo all’escursionismo? SEMPLICE! Con una pista di downhill.
Monte Calvario e il downhill
E’ quanto accaduto sul Monte Calvario negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo (luogo con panorami eccezionali che, passo dopo passo, si svelano agli occhi di ogni turista-escursionista-visitatore, con i borghi di Rivisondoli e Pescocostanzo che occhieggiano sornioni in basso).
Il percorso escursionistico da Pescocostanzo verso il Monte Calvario, nel tratto finale di avvicinamento alla cresta è stato allargato e nel precedente tratto più ripido, la realizzazione di una ripida esse a quattro strette curve ha reso impraticabile il sentiero a piedi in discesa e in salita. E’ stato asportato tutto il protettivo tappeto di cotica erbosa fino a scoprire la roccia e adesso c’è un misto di breccia, terra e roccia.
Il downhill è uno sport che genera un notevole impatto ambientale ed è una pratica che non corrisponde a una visione sostenibile della frequentazione della montagna.
E così quello che era un percorso escursionistico è diventato tracciato riservato al solo downhill, con tanto di divieto alla normale percorrenza a piedi (quindi è vietato anche voler provare a risalirlo o ridiscenderlo).
Inoltre nella zona di cresta è stato realizzato un tracciato parallelo a quello classico esistente, anche in questo caso con rimozione della cotica erbosa e curva dedicata di ingresso alla discesa (quindi in quota sono presenti un sentiero e un tracciato scavato verso la pista downhill).
Sono solo bici da discesa
Tutto questo in quanto per il downhill si prende quota con gli impianti e poi giù a rotta di collo (le biciclette in discesa possono arrivare anche a toccare gli 80 Km/h – dato trovato in internet che equivale alla percorrenza di oltre 20 metri al secondo e si comprende che, a quella velocità, è praticamente impossibile riuscire a evitare l’urto con un eventuale escursionista, sia giovane, sia anziano).
Il senso della Montagna
Questo non è andare in bici in Montagna per osservarla e gustarla diversamente, ma un becero modo per danneggiarla irreversibilmente, presi solo dalla tensione di governare un mezzo, scendendo sui pendii a tutta velocità.
Nel rispetto delle diversità culturali e dei luoghi si realizzino allora per questi praticanti pendii artificiali dove sperimentare agilità e dinamiche senza produrre danni all’ambiente.
Altopiani Maggiori d’Abruzzo
Gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, attraversati anche dal Sentiero Italia Cai (Barrea-Rivisondoli-Campo di Giove), sono realtà vocata all’escursionismo naturalistico, culturale e paesaggistico. Ai numerosi itinerari per famiglie, da paese a paese e nelle ampie pianure si aggiungono quelli su creste e vette. Percorribili in ogni stagione sono di varia difficoltà tra T ed E, diventando EE solo per lunghezza dei sentieri per i quali è richiesto buon allenamento e attrezzatura adeguata.
I territori sono vitale corridoio ecologico tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Maiella , garantendo una singolare e importante continuità ambientale tra Aree Protette.
PRO MEMORIA
Sulle pendici del Monte Calvario esisteva già un tracciato downhill, lungo e vario, anche nel bosco, con alcuni salti naturali e artificiali. Sempre impattante, ma meno evidente in quanto più defilato verso la montagna, con cartelli di allerta per gli escursionisti, in basso all’uscita del bosco, al termine della corsa. Nel tracciato downhill ci si immetteva in alto, dopo aver percorso un tratto della pista di discesa. Poteva anche essere sufficiente, ma evidentemente non bastava ed ecco la pensata di avviarlo dalla cresta con gli ulteriori lavori di sbancamento e le quattro strette ripide curve (ma che modo è di condividere e rispettare la Montagna?)
PS 1.
L’attuale possibilità di raggiungere Monte Calvario da Pescocostanzo è di percorrere tutta la pista di sci raggiungendo la stazione di arrivo degli impianti, ridiscendere a Sud verso una selletta per poi risalire al Monte Calvario (tutta un’altra cosa).
PS 2.
La libertà di percorrere la montagna non è limitata da buon senso o da condivisibile tutela della biodiversità, ma da una esasperata e settoriale pratica sportiva.
PS 3.
Gli impianti sono fermi e al danno si aggiunge ulteriore sconcerto (con sentiero distrutto e impraticabile).
PS 4.
Ma per realizzare una pista downhill che autorizzazioni servono? (l’impatto c’è ed è grande: provare per credere e vi invito a percorrerla a piedi)
2022 Anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle Montagne
Montagna Pulita
Vivere un’esperienza in montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. Importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a casa e differenziarli. Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.