(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO”
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(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo– relazione conclusiva – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO” Teramo – 2A Liceo Scientifico – 2A Liceo Coreutico – giovedì 5, martedì 10 e venerdì 13 maggio
Le lezioni a Scuola e la successiva uscita in ambiente, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno consentito di conoscere meglio l’ambiente naturale e sociale montano con le sue problematiche. Le esperienze dirette, con lettura e interpretazione dell’ambiente portano ad adottare comportamenti consapevoli e responsabili, durevoli nel tempo.
Strada Maestra del Parco
Iniziando l’avvicinamento da Teramo, attraverso Montorio al Vomano e l’omonima vallata il territorio si svela agli studenti nella sua complessità. Colline, paesi montani, le diverse rocce tra calcare e arenarie, il corso d’acqua con gli invasi idroelettrici, tutto diventa visibile comprensibile nello sviluppo della Strada Maestra del Parco che unisce Teramo e L’Aquila. Seduce il rapido arroccamento della sinuosa strada che si innalza sul Vomano, scoprendo dapprima la frazione di Intermesoli e, subito dopo, il borgo di Pietracamela, vero “nido d’aquile”, appollaiato tra spettacolari monti.
Il sentiero giusto
La saga paesaggistica continua raggiunta Prati di Tivo e l’occhio spazia, tocca e abbraccia, cercando possibili sentieri per andare oltre l’incomparabile scenario. Sembrerebbe tutto compatto e lo sguardo si appanna. Per fortuna la cartina dei sentieri, orientata correttamente, aiuta a trovare spiragli e il percorso giusto del Sentiero Italia Cai racchiuso da questi monti a prima vista insormontabili. Non è semplice orientarsi, ma con un po’ di pratica nell’uso di cartina e bussola molto diventa possibile.
Sentiero Terre Alte
Si intercetta il Sentiero Terre Alte da Pietracamela, studiato e recuperato dal Cai nella “via dei carfagni” per la salvaguardia della rete storica dei sentieri, definita nel passato dagli scambi commerciali e dalla tradizione.
Per continuare
L’Educazione Ambientale promuove la diffusione dell’escursionismo come attività ideale del tempo libero che armonizza ecologia ed economia (hanno ôikos, la casa, come radice comune), avviando un turismo che non alteri il patrimonio naturale e antropico ancora esistente.
Consapevolezza
Cai e Scuola insieme per diffondere tra studenti, famiglie e insegnati (e così raggiungere ogni cittadino), cultura e consapevolezzasulle sfide ambientali presenti e da affrontare e sui cambiamenti e gli stili di vita più sostenibili da adottare. La consapevolezza è un concetto guida che accompagna le nostre scelte.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
(1) Progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il Convitto Nazionale “MELCHIORRE DELFICO”
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(1) Progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO” Teramo – 2A Liceo Scientifico – 2A Liceo Coreutico – giovedì 5, martedì 10 e venerdì 13 maggio
Studiare a Teramo
Nel salire i gradini di entrata dell’Istituto scolastico del Convitto guardo attorno e osservo le montagne a cornice. Teramo è città cerniera, tra il mare Adriatico e il territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le vette scorrono come in un film. Un arco che si stacca nel cielo con il bianco dell’ultima neve. Lo scenario affascina.
Chiudo gli occhi e mi ritrovo sul Monte Bilanciere. Quanto di meglio ci può essere per spaziare lontano a 360°, un balcone panoramico su tutto. Lo sguardo scorre e assapora. Si posa sul nucleo centrale di Corno Piccolo e Corno Grande che cattura e seduce inseguendo la lunga cresta del Centenario. Sull’altro verso dell’allineamento svettano Pizzo d’Intermesoli e Monte Corvo e, superato Monte San Franco, si scivola sull’ondulante cavalcata dei Monti della Laga, appoggiata ad arco sugli ammiccanti e pungenti Monti Gemelli. Paesi e valli rotolano nella luce verso la costa, al limite dell’intenso cremisi del mare.
Comunicare l’Ambiente
Torno in me con un grande respiro e supero agile gli ultimi gradini di ingresso. Comunicare l’Ambiente è possibile con immediatezza e realismo, quando tutto questo è a disposizione degli occhi, di piedi e mani, per l’escursionismo e l’alpinismo praticato in ogni stagione. A Teramo ci sono spazi verdi dove camminare, lungo i fiumi che la delimitano, nel Parco fluviale e oltre. A piedi risalendo il fiume Tordino, dalla città al piccolo paese di Padula, per mulini, vallecole e case sparse. Nelle terre della Laga, arenarie, marne e argille.
A Scuola in Montagna
Tra Cai e Convitto (insegnanti referenti Anna Rita Giuliani e Gabriele Scopolino) il progetto ha preso corpo prevedendo incontri preparatori e l’escursione nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le lezioni sono state pensate per ragazzi nuovi alle attività escursionistiche, facilitando la successiva lettura e interpretazione dell’ambiente montano, con le fondamentali informazioni su attrezzatura, abbigliamento e comportamento in escursione. Ci attende una bella esperienza condivisa, da raccontare anche agli altri studenti del Convitto.
IL SENSO DELL’EDUCAZIONE
Recuperare un rapporto…
Ragazze e ragazzi attendono tra curiosità e bisogno di nuovo. – Si può recuperare un virtuoso rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita – consapevoli di risorse e diversità, sia naturali sia socio-culturali dei territori? – Possono queste diventare elementi di progresso e benessere in presenza delle attuali emergenze e crisi? – Quanto è utile che il 2022 sia stato indicato dall’ONU Anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne?
Verso l’estinzione?
Turbati da quanto accade in questi giorni è fondamentale comprendere la complessità e l’interdipendenza delle sfide globali di questa turbolenta epoca che, nell’antropocene mostra lo scenario della 6^ estinzione di massa. Noi possiamo agire consapevoli con gesti quotidiani e impegno comune, ma è indispensabile che i decisori locali e mondiali adottino gli obiettivi planetari di Agenda 2030 e promuovano la transizione verso una società sostenibile.
Un fiume in piena…
La Scuola è un serbatoio di emozioni dove mi sono sempre trovato bene ed è stata la mia scelta di vita, affascinato dal flusso costante di gioventù che irrompe nei corridoi e nelle aule ogni mattina. Un fiume in piena dal quale ho sempre raccolto incoraggiamenti e suggerimenti. Alunni e insegnanti riescono a intrecciare materi e, trovare collegamenti. Con il Progetto Di Scuola in Cea della Regione Abruzzo (purtroppo incredibilmente non rifinanziato) molti di questi ragazzi hanno potuto scoprire meraviglie di natura, luoghi e genti d’Abruzzo.
Scuola e Aree Protette
L’Abruzzo è terra di Parchi e di biodiversità. Mondo della Scuola e Sistema delle Aree Protette riescono a stimolare l’attenzione a scelte nella vita quotidiana: alimentazione, letture, mobilità, turismo, uso dell’energia, dell’acqua, del tempo libero…. Informati dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali si comprende quanto i comportamenti incidono sugli aspetti della sostenibilità (ecologica, sociale, economicae delle istituzioni).
Club Alpino Italiano
Con la Sezione Cai di Teramo che ospita il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” c’è una proficua intesa con il mondo della Scuola. Il Cai non è nuovo a queste attività e svolge attività per insegnanti e studenti in quanto riconosciuto tra le Associazioni di Protezione Ambientale ed Ente di Formazione nella Scuola. Proprio in questi giorni Il Cai ha terminato un Corso di Aggiornamento per docenti in Sicilia e per fine anno si svolgerà quello nel Parco Nazionale d’Abruzzo, anche per celebrarne i 100 anni di storia.
In Montagna con il Cai, Sentieri per conoscere, Ripartire dai sentieri, Sentiero Italia Cai, Sicuri sui sentieri, Montagna pulita… sono alcuni degli slogan che accompagnano le attività da svolgere consapevolmente e in sicurezza. Nella tessera del socio Cai campeggia la scritta dell’alpinista valtellinese Luigi Bombardieri «La Montagna… scuola di carattere, onestà, solidarietà umana e amore per la natura”. Parole che pesano e indicano il sentiero giusto da percorrere, definito dai punti del Bidecalogo e dagli altri recenti documenti approvati dal Consiglio Centrale Cai.
Sapere, saper fare, saper essere e riscoprire il senso del limite. In Montagna questo accade, confrontandosi con competenza ed esperienza sui sentieri e sulle vie di arrampicata. Messo quanto appreso nello zaino, dalla Montagna lo applichiamo nei luoghi dove viviamo affinché limiti e i vincoli diventino risorse per far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuovi bisogni e nuovi strumenti di partecipazione, nuove modalità di consumo, nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato.
NO alla disinformazione
Informazione, educazione e formazione per riuscire a valutare criticamente notizie e comportamenti, difendendoci dalle fake news per sapere e apprezzare le esperienze virtuose provenienti da nazioni, regioni, associazioni, istituzioni, imprese, cittadini.
Scenario mondiale mutato – documento ASviS 2022
PNRR, Legge di bilancio per il 2023, Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS) dovranno tener conto della situazione mutata a causa della guerra che (con inqualificabili morti e distruzioni) indurrà crisi, ritardi, disuguaglianze e quindi il fallimento dei principi di Agenda 2030. Gli esperti di geopolitica ci dicono che in questo momento l’umanità è divisa da almeno 59 conflitti irrisolti, tutti armati, seppur con diversi livelli di violenza.
Rispetto alla guerra, poiché il Pnrr e la Legge di Bilancio sono stati generati prima dell’invasione dell’Ucraina, il rapporto non affronta direttamente la questione ma offre chiavi di lettura utili per realizzare la transizione ecologica in una fase di grandi sconvolgimenti per l’umanità, costretta a confrontarsi con il futuro da inedite prospettive di instabilità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
IN ESCURSIONE NEGLI “ALTOPIANI MAGGIORI D’ABRUZZO”
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IN ESCURSIONE NEGLI ALTOPIANI MAGGIORI D’ABRUZZO
Esiste un singolare territorio in quota, tutto da scoprire, ricompreso tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella.
Altopiani Maggiori d’Abruzzo
Una sorta di ampio luogo cuscinetto che garantisce la continuità ambientale tra due importanti aree protette. Si tratta degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo raggiungibili con diverse strade di accesso. La loro particolarità è che da qualunque parte vengano raggiunti sanno stupire per l’elevato valore paesaggistico e naturalistico che offrono. Dopo le strade di arroccamento, più o meno tortuose, lo sguardo spazia libero e meravigliato su queste ampie distese, ne accarezza i colori che variano di stagione in stagione (in questo periodo dell’anno le praterie assumono sfumature di un verde sempre più brillante).
I paesi montani
Gli Altopiani con i paesi di Rivisondoli, Pescocostanzo e Roccaraso, insieme alla frazione di Pietransieri e appena più in basso Rocca Pia, compongono un importante comprensorio turistico estivo e invernale. Per morfologia si prestano molto all’escursionismo che può essere praticato, da paese a paese e nelle diverse località. La possibile rete dei Sentieri consente di camminare tutto l’anno e di esplorare moltissimo i luoghi. In assenza di neve i sentieri sono percorribili da tutti; nel periodo invernale il livello tecnico richiesto si innalza, con attrezzatura e abbigliamento adeguati e quindi gli itinerari di cresta e su pendii richiedono competenza ed esperienza, ma restano sempre il pianure innevate, da percorrere con le racchette da neve, per valide e appaganti esperienze.
Pianori e vette
Gli Altopiani sono estesi e in quota, dai 1200 m del Piano delle Cinquemiglia fino agli oltre 1400 m del Piano dell’Aremogna. Tutto attorno una cornice di vette tra i 1700 (come le Pietre Cernaie, Monte Croce, Monte Rotella, Toppe del Tesoro, Toppe Vurgo, Serra Sparvera, Monte Porrara), fino ai 2285 m di Monte Greco; tutte raggiungibili e dal grande respiro panoramico.
Sentiero Italia Cai
La zona è attraversata dal Sentiero Italia Cai con le tappe Barrea-Rivisondoli e Rivisondoli-Campo di Giove, quale ulteriore elemento di raccordo tra i due Parchi nazionali. Ci sono poi gli appuntamenti culturali, religiosi (anche con eremi e sacrari), dell’artigianato, delle tradizioni e quelli gastronomici con i tanti sapori della montagna.
Escursionismo e Rete Escursionistica
L’escursionismo, con una efficace Rete Escursionistica e la corrispondente Carta dei Sentieri, può essere quindi lo strumento per conoscere meglio questi luoghi, migliorare l’offerta ricettiva distribuita nei mesi, diversificare la frequentazione della montagna, potenziare l’attrattiva di territori con salutari esperienze all’aria aperta, particolarmente consigliate a famiglie.
Club Alpino Italiano
Il Club Alpino italiano può essere alfiere di questi messaggi, in luoghi nei quali anche la grande fauna d’Abruzzo ha iniziato a ritrovare habitat idonei. Di riferimento il Gruppo regionale Cai Abruzzo, le Sezioni Cai di Castel di Sangro e di Sulmona, Cartografia e Sentieri e le Commissioni tecniche Escursionismo, Tutela Ambiente Montano e Scientifico.
Carta dei Sentieri e Sindaci
La proposta per un Escursionismo educantee di scoperta è lanciata. Adesso tocca agli amministratori locali, ai Sindaci dell’Altopiano (e non solo), di impegnarsi affinché si riesca a realizzare una rispondente Carta dei Sentieri degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, con tracciati ben descritti e segnati, utili anche come prevenzione incendi e per operazioni di soccorso.
Educazione Ambientale
L’educazione ambientale attenta alla sostenibilità, è parte di ogni iniziativa e comportamento dal progetto Montagna Pulita a Ricominciamo dai Sentieri, Borghi d’Appennino,ABC: Ambiente-Bussola-Cartina, Camoscio per amico. Ci sono poi gli obiettivi Agenda 2030 e quelli della CETS Cartra Europea Turismo Sostenibile.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
2022 – ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI CAI – Bormio, sabato 28 e domenica 29 maggio
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2022 – ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI CAI – Bormio, sabato 28 e domenica 29 maggio
L’appuntamento nazionale del Cai è a Bormio, in Valtellina.
sabato 28 e domenica 29 maggio 2022
A Bormio, sabato 28 e domenica 29 maggio 2022, è in programma L’Assemblea nazionale dei Delegati 2022 del Club alpino italiano. Ci si ritroverà presso la struttura denominata Pentagono, pronta ad accogliere.
Lombardia e Abruzzo: Sezione Cai Valtellinese e Sezione Cai di Chieti
Si sono occupati dell’organizzazione dell’Assemblea dei Delegati 2022 le due Sezioni gemellate Valtellinese di Sondrio e Maiella di Chieti. Un Programma definito dal concorde parere dei due Presidenti, il valtellinese Paolo Camanni e il chietino Eugenio Di Marzio.
-2002 Assemblea nazionale dei delegati Cai a Bormio – Anno Internazionale delle Montagne -2022 Assemblea nazionale dei delegati Cai a Bormio – Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna
L’appuntamento del Cai 2022a Bormio entra nella Storia della Montagna. Con quello del 2002 diventa un doppio appuntamento nel tempo cercato dalla Sezione Cai Valtellinese per celebrare anche eventi internazionali. – Nel 2002 la Valtellina è entrata a far parte (e non solo idealmente) dell’Anno internazionale delle Montagne. – Vent’anni dopo, nel 2022 lo fa con l’Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna e questa volta gemellata con l’Abruzzo, con la Sezione Cai di Chieti.
Alpi e Appennino
Si tratta di un importante abbraccio tra Alpi e Appennino che celebrano 150 anni dalla fondazione delle rispettive Sezioni Cai.
Patto di gemellaggio
Le due Sezioni, unite da un patto di gemellaggio sottoscritto a Chieti nel 1988, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, hanno ottenuto dall’Assemblea dei Delegati del 2021 l’approvazione all’organizzazione di tale importante momento associativo, per celebrare degnamente i 150 anni dalle rispettive fondazioni e per dare ulteriore slancio alle finalità del gemellaggio.
Il 2022 è l’«Anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna»
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella riunione dello scorso 16 dicembre 2021 ha stabilito il 2022Anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna. E’ stata adottata una risoluzione promossa dal Kirghizistan ed approvata all’unanimità.
20 anni prima, nel 2002
Il 2002 è stato l’Anno Internazionale delle Montagne che ha indirizzato l’attenzione sulle Terre Alte del Pianeta. Impegno celebrato ogni anno, l’11 dicembre Giornata mondiale della Montagna.
La Montagna, il Cai e gli appuntamenti internazionali
L’Assemblea nazionale dei delegati del Club Alpino Italiano – l’appuntamento sovrano del Cai – si incontra con gli eventi internazionali della Montagna.
Bormio e il senso del tempo: nel 2002 e nel 2022
Bormio ha il senso del tempo e lo sa cogliere, sia venti anni fa, sia oggi, con il Cai in prima fila. Da una storica Assemblea nazionale del 2002 a quella in programma del 2022.
Nota di Angelo Schena
I temi trattati nel 2002 sono ancora di grande attualità nel rappresentare la “filosofia” del Cai e riverberano positivamente sulle scelte future di tutela ambientale.
Dalla comunicazione del 2002 di Angelo Schena all’epoca Presidente della Sezione Valtellinese del Cai si ricava che gli organizzatori accanto al lavoro dei congressisti si ponevano come obiettivi quelli di far conoscere il territorio dove si ritrovavano, con escursioni e uscite alpinistiche, svolgendo attività culturale con pubblicazione di volumi e realizzazione di opere tecniche (osservatorio meteorologico) e far apprezzare la cucina locale. …Una chiara “filosofia” del Cai che, accanto al dibattito sui temi di attualità dell’alpinismo, non trascurava però aspetti culturali e ricreativi del tempo libero. Particolare attenzione è stata prestata ai giovani con il coinvolgimento delle scuole in alcune iniziative, incontri con scolaresche e serate indirizzate al mondo giovanile per coniugare musica e arrampicata. Previste presentazioni pubbliche per mostrare anche all’esterno le attività, gli ideali e i valori del Club Alpino italiano. …Con questa iniziativa riteniamo di contribuire alla promozione della conoscenza il nostro territorio è più in generale delle terre di montagna e dei popoli montani, con tutto il patrimonio di umanità, di cultura e di qualità di vita di cui sono portatori e gelosi custodi. Nel 2002: speriamo in tal modo di dare il nostro contributo per l’affermazione dei principi ispiratori dell’Anno Internazionale delle Montagne…
Olimpiadi Invernali 2026 – l’ambiente è a rischio
Nel 2022: altrettanto come Cai va fatto per contribuire all’affermazione dei principi ispiratori dell’Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna. Bormio l’ho conosciuto anche come “Magnifica Terra” e Comune del Parco Nazionale dello Stelvio. Ambienti montani che sanno stupire e sul suo territorio si svolgeranno le Olimpiadi Invernali 2026 in paesaggi dal patrimonio naturalistico straordinario. Grande è la preoccupazione per il grave impatto ambientale che rischia di essere provocato dalle opere previste. Otto Associazioni di protezione ambientale (Club Alpino Italiano, Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness Italia, Touring club italiano e WWF) si sono espresse con un documento/appello che chiede di attivare una procedura di Valutazione Ambientale Strategica su tutte le opere previste. La preoccupazione è aggravata sia dall’assenza di informazioni sulle modalità di progettazione e di realizzazione che dovrebbero essere rilasciate con urgenza dai Ministeri competenti (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Ministero della Transizione Ecologica) sia dalle procedure in corso che tendono nei fatti a eliminare la Valutazione Ambientale Strategica per recuperare il dichiarato grave ritardo sulla tabella di marcia delle opere.
La Famiglia Cai è allargata e a Bormio ci saranno anche i Presidenti del Cai Biella (Andrea Formagnana) e della SAT di Trento (Anna Facchini), Sezioni che a loro volta compiono 150 anni di storia.
Mostre
Al Pentagono verranno allestite due mostre, una dedicata ad Alfredo Corti, fotografo valtellinese della prima metà del Novecento, l’altra alla strada del Passo dello Stelvio, progettata dall’ing. Carlo Donegani nella prima metà dell’Ottocento.
Pillole di storia del Cai
1872 – La Sezione Cai Chieti è stata la nona Sezione Italiana del Cai. 1872 -La Sezione Cai Valtellinese è stata la decima Sezione Italiana del Cai. 1872 – la Sezione Cai di Chieti organizza il 5° Congresso degli Alpinisti del Cai (il corrispondente all’attuale Assemblea nazionale dei Delegati). 1873 – la Sezione Cai Valtellinese organizza il 5° Congresso degli Alpinisti del Cai
IL FUTURO DEL CAI
Prossimo Presidente Generale Cai
Giornate da non perdere, quelle che ci attendono il 28 e 29 maggio 2022 a Bormio. Termina il luminoso mandato di Vincenzo Torti che ha guidato con coerenza e visione il Cai in questi ultimi 6 anni e ci sarà la nomina del prossimo Presidente Generale Cai.
Gabriele Bianchi
Il mio pensiero va al generoso e indimenticabile Gabriele Bianchi, Presidente Generale Cai nel 2002; mio Presidente quando partecipai a Bormio come Consigliere Centrale Cai in rappresentanza delle 11 Regioni del CMI (Centro Meridione e Isole).
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE? Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
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LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE?Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
In questo periodo sembra esserci molto attenzione nei confronti della Montagna. Nell’arco di alcuni mesi ci sono stati più documenti e impegni a favore delle terre alte.
Costituzione, Disegno di Legge sulla Montagna, finanziamenti da PNRR, ASviS e le Strategie Nazionali SNAI e SNAMI, i Villaggi degli alpinisti … Può essere sicuramente un dato positivo ma va capito bene e accompagnato, affinché non siano interventi di facciata, spalmati di verde.
La Montagna è vulnerabile
La Montagna è realtà vulnerabile. In piena crisi climatica, insieme alle difficoltà di chi vive in montagna e alla carenza dei servizi, vanno considerati i limiti delle risorse e dell’ambiente. Per le Terre Alte si coniugano insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Pandemia, crisi climatica, spopolamento, diseguaglianze sociali impongono un processo evolutivo che riconosca il nuovo nella relazione tra la comunità territoriale e l’ambiente che la circonda (identificate ultimamente come green communities).
Tre temi portanti
Dalla frequentazione nei Gruppi di lavoro ASvis mi concentro su tre temi portanti del cambiamento. La riduzione del consumo di suolo in quanto risorsa naturale non rinnovabile essenziale ai fini dell’equilibrio ambientale, per i servizi ecosistemici che coinvolgono interessi plurimi in più ambiti sociali e collettivi, estesi e intergenerazionali. La tutela paesistico ambientale considerata su tutto il territorio nazionale, con la cura del paesaggio che interessa anche gli ambiti degradati da recuperare rimuovendo detrattori ambientali. Di riferimento la Convenzione europea del paesaggio (espressione di qualità della vita) che combina la gestione del territorio all’apporto delle popolazioni introducendo il concetto di ecosistema. L’educazione ambientale orientata alla sostenibilità che. attraverso informazione, educazione e formazione, superi la visione meramente antropocentrica e intervenga qualitativamente negli ambienti dove l’uomo ha deciso di vivere e conservi la Natura nel rispetto della biodiversità, degli ecosistemi e dei cicli bio-geochimici della materia che sono alla base della vita.
1. Disegno di Legge sulla Montagna
I nostri legislatori discutono del Disegno di Legge sulla Montagna tra analisi e prospettive future. Si tratta di “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” con misure per favorire ripresa di territori in grado di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Il documento è articolato e ha spunti interessanti. Importante vigilare affinchè ci sia un’attenzione diffusa, evitando che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina.
2. green communities: stanziate le prime risorse PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza
La Montagna è presente nel PNRR con il finanziamento delle green communities che assolvono a due diverse funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni comuni di generale fruibilità, dall’altra innescare un virtuoso rapporto sussidiario di scambio con le realtà urbane”
Quanti fondi? Dei fondi del PNRR ne sono stati destinati 135 milioni. Somma che servirà a finanziare 33 “Green Communities” che intendono usare in modo equilibrato ed ecosostenibile le risorse principali di cui dispongono.
Le prime 3 Comunità
La Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna)
La Green Community “Terre del Monviso” (Piemonte)
La Green Community “Parco Regionale Sirente Velino” (Abruzzo).
PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO
Il progetto Green community “Parco Regionale Sirente Velino” PREVEDE: – il miglioramento nella governance dei processi di gestione delle risorse naturali, finalizzata a modelli di sostenibilità competitiva per lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di un distretto turistico; – il sostegno all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio; – la creazione di una rete di mobilità sostenibile con snodi, aree di scambio – sistemi di gestione del patrimonio agro-forestale, con modelli di implementazione della cattura del carbonio e gestione dei relativi crediti ambientali.
Ci troviamo in un Parco E’ chiaro il riferimento del legislatore all’Area Protetta e sarà necessario combinare tutela e biodiversità con le attività economiche compatibili: agro-zootecniche-forestali e artigianato con produzioni tipiche e di qualità, accoglienza e turismo lento e multimodale. Non potranno essere risorse per bacini sciistici e impianti di risalita. L’occasione che ci si presenta è unica per il progresso sociale di paesi, cittadine e cittadini in armonia con economia e natura. Il nuovo indica forme di produzione e consumo nelle quali le comunità locali sono protagoniste, consapevoli del valore di un’area protetta e delle proprie specificità territoriali da conservare.
3. Documento AsVIS Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile gennaio 2022
In Italia, e in Europa, non si può affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e montagna, poiché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro continente.
4. La Strategia Nazionale per le Aree Interne – SNAI
… La Strategia per le Aree Interne 2014-2020, dotata di 279 milioni di euro, è parte delle politiche di coesione europee, introdotta per ridurre i crescenti divari tra territori, interessa il 60% del territorio e un quarto della popolazione. Essa identifica i Comuni interessati in base alla lontananza dai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e include le aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche, in gran parte montane e collinari.
… La Strategia nazionale ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
5. La Strategia nazionale per la montagna italiana – SNAMI
Il Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Misure
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti: – sanità di montagna; – scuole di montagna; – servizi di telefonia mobile e accesso a internet; – incentivi agli imprenditori agricoli e forestali; – misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”; – misura “Io resto in montagna”;
6. Dal Villaggio degli alpinisti ai Paesi d’Appennino
Il paese di Paularo in Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto Villaggio degli alpinisti. E così entrato nella rete dei luoghi (il sesto in Italia) dove uomo e natura si incontrano in armonia. Sono forti il rispetto della biodiversità e della cultura, dove la tradizione è la base dell’innovazione per il risparmio, la conservazione, il contenimento della crisi climatica. Ci si prende cura dell’ambiente e si guarda alla qualità della vita.
Adesso sarà la volta dei Paesi d’Appennino L’essere montanari si identifica nello stile di vita che segue il ritmo delle stagioni, l’abile gesto di operose mani nei tanti mestieri, i sapori nelle luci di montagne che si incontrano con il mare, offrendo autenticità che invita e promuove un turismo consapevole e responsabile.
7. Costituzione d’Italia
Ultima considerazione (non la meno importante) è quella della Costituzione con i suoi articoli e le recenti integrazioni dell’8 febbraio 2022 in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute, economia:
Articolo 9 che rientra tra i principi fondamentali ed è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela. 1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. 3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
Articolo 41 1. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. 2. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Articolo 44, comma 2 – La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA
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SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA
Dopo 120 giorni che non piove il fiume Po è irriconoscibile.
Il Po è il fiume delle nostre fantasie scolastiche giovanili: il più lungo d’Italia e quello del nome più breve. Una sinuosa linea azzurra orizzontale, appena al di sotto delle Alpi, che campeggiava nella parte alta della cartina geografica fisica d’Italia appesa in ogni aula scolastica. Per indicarlo dovevamo usare il righello.
Quattro Regioni
Nel suo sviluppo attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto; per gran parte del suo percorso scorre sulla estesa Pianura Padana.
Il Monviso
Il Po è delle Alpi Cozie: nasce a Pian del Re, sul Monviso, (montagna molto cara al Club Alpino italiano (link), che, con i suoi 3841 m è simbolo degli esordi di questa grande associazione nazionale).
Primati d’Italia
È un fiume dai primati con i suoi 652 km di lunghezza, il bacino idrografico più esteso e la massima portata d’acqua alla foce, che si apre con una varia ramificazione a delta sul mare Adriatico, appena a sud della Laguna di Venezia.
Patrimonio UNESCO
Il delta del Po per la sua complessità e grande Valenza ambientale è stato dichiarato patrimonio UNESCO dell’umanità.
Il Tevere
Per noi d’Appennino, sempre sulla stessa cartina geografica, al Po faceva da contraltare il Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo e, con 405 km, anche lui si snoda su 4 regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.
Il Po e l’acqua
Il Po è un simbolo d’acqua, di portata e potenza per i grandi volumi che anima. Quando lo si osserva si resta sempre affascinati e timorosi. Notevole la quantità d’acqua trasportata, grazie al grande tributo dei fiumi alpini. Tra le prerogative di questo importante corso d’acqua c’è la navigabilità.
Dopo 120 giorni che non piove il grande fiume Po è in secca
Poca acqua e un livello basso che preoccupa e fa pensare di essere ad agosto quando il caldo attanaglia e non piove. Invece siamo a marzo 2022 e troviamo i piloni del ponte tra Boretto e Viadana scoperti. Confrontando le foto di fine febbraio (quando livello era già basso) e di fine marzo (davvero impressionante), ci si rende conto di quanto la situazione sia grave con sponde biancheggianti e dune sparse. A novembre 2021 era poi tutt’altro con l’acqua anche sulla riva e i piloni in secca della foto di marzo (lato Emilia Romagna).
Siccità nell’Italia del Nord
Il nord Italia è tutto condizionato da questi mesi senza pioggia e il Po manifesta in pieno gli effetti della siccità. Si affaccia quindi lo spettro della crisi idrica del 2017.
Le criticità all’orizzonte sono carenza di acqua potabile crescita dell’inquinamento per via della minore portata, grandi danni all’agricoltura sia per carenza di acqua sia perché con la risalita del cuneo salino l’acqua non è utilizzabile. A maggio quando inizieranno i prelievi per irrigare i campi la criticità si accentuerà e ci saranno le contese nell’uso dell’acqua.
Prelievi in alveo
Le sponde scoperte e le dune emerse spingono ad estrarre ulteriori volumi di sabbia ma questo accentua le criticità di un fiume già troppo dragato, con l’alveo che così si abbasserà ulteriormente.
Una politica unitaria
Come per ogni complessa realtà ambientale servirebbe un’attenta politica unitaria per tutto l’esteso bacino idrico, che risolva ed armonizzi competenze e giurisdizioni diverse con il comune obiettivo di predisporre un piano di bacino attento alle norme di difesa dal consumo di suolo e di acqua.
NO a interventi inutili
Sono da evitare interventi inutili, settoriali e non di visione. La consapevolezza del bene comune e della sua vulnerabilità, deve diventare l’occasione per prevenire e contrastare gli effetti dell’attuale crisi climatica evitando che fiume ed ecosistemi possano morire.
Consumo d’acqua ed emergenza…
Rischiamo una crisi idrica nel nostro paese mentre il consumo di acqua, non solo per uso alimentare, è in grande crescita. L’acqua potabile (indispensabile alla vita), sempre più “oro blu”, bene pubblico molto appetito da privati(è invece bene ricordare che il referendum del 12 e 13 giugno 2011, sancì che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto confermando la gestione pubblica del servizio idrico), diventerà una nuova emergenza?
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
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GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
Insieme per dare bellezza alla Contea
E alla fine la Giornata ecologica siamo riusciti a svolgerla. Dopo essere stata rinviata un paio di volte per cattivo tempo e necessità organizzative. Hanno partecipato diverse associazioni (e tra queste il Cai) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali.
Che giornata piena!
E’ stata una intensa giornata di impegno, partecipata e condivisa, cogliendo pienamente il senso sociale dell’appuntamento (e le foto la raccontano bene). Video riepilogativo con montaggio di immagini sullo svolgimento delle attività – da Giancarlo Di Pietro (link) Le Associazioni hanno indirizzato la giornata sul tema della sostenibilità nel riconoscibile ruolo culturale di Agenda 2030. La sostenibilità attiene alla complessità e non può esserci qualità della vita senza un continuo sistema di interscambio (siamo in relazione con tutto: nel quotidiano con quello che abbiamo attorno, più in generale con il resto della Terra).
Castelli pulita
Castelli oggi appare diversa, non solo più pulita e libera dai rifiuti, ma anche più consapevole di quanto possa essere importante, sia conservare un aspetto ordinato e lindo di strade e scarpate, sia riuscire ad avere meno rifiuti con scelte oculate di consumo.
Cittadinanza attiva
Quello di oggi è un esempio di cittadinanza attiva, di educazione civica. La buona pratica svolta in compagnia ha un grande effetto educativo nei confronti dei giovani presenti, bambine e bambini con i loro genitori, che hanno potuto accompagnare e osservare tutto quanto è stato svolto.
Adulti insieme a bambine e bambini
Gli adulti hanno raccolto davvero tanto materiale, con oggetti anche di grande dimensione, recuperati con corde e a forza di braccia. I più piccoli, costantemente controllati, hanno dato il loro appassionato contributo, muovendosi tra le gambe dei più grandi e aguzzando la vista alla ricerca di rifiuti abbandonati.
La Natura incuriosisce
La boscaglia li ha però incuriositi ed è diventato un gioco anche riconoscere il nome delle piante e degli arbusti che la primavera ha iniziato a colorare anche con le prime fioriture.
Contributo corale
Le associazioni presenti, con un partecipato impegno comune, hanno contribuito secondo capacità ed esperienza.
Tutto si è svolto bene ed è quindi grande la soddisfazione. C’è tanta documentazione per il messaggio che sarà riportato a tutti gli abitanti e a turisti ed escursionisti che verranno a Castelli.
Montagna Pulita
Montagna Pulita è una campagna di sensibilizzazione del Cai che, alla corretta frequentazione turistico-escursionistica della montagna, associa la riduzione dei rifiuti, in particolare della plastica e di quelli usa e getta. Si contrasta l’inquinamento che in montagna (come purtroppo in altri ambiti naturali) è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Giornate come questa di Castelli sono una efficace opera di sensibilizzazione per abitanti locali e turisti poco attenti.
Dalla giornata sulla neve e nel bosco del Rifugio Enrico Faiani, di domenica scorsa a questa di boscaglia, strade e scarpate il messaggio educativo si arricchisce.
Motore di cambiamento
Verso la Transizione Ecologica. Par bambine e bambini le giornate in ambiente, insieme ad essere buone pratiche svolte in compagnia, sono vissute come momento formativo che diventa motore di cambiamento.
Invito alla lettura di Montagna
Per saperne di più di Montagna e appassionarsi, c’è la Rivista mensile del Cai Montagne 360 (pubblicazione cartacea inviata ad ogni socio Cai, compresa nella quota annuale Tesseramento). Tutte pagine da sfogliare, ricche di riflessioni, argomenti, proposte per conoscere e vivere la Montagna in tutte le stagioni, nei paesi e nei rifugi, per un turismo salutare che sappia avvicinare senza danneggiare, garantendo un’economia sostenibile e duratura .
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura
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Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura
In questo periodo di grande confusione e di eventi estremi mi consola grandemente la lettura di Montagne 360, la rivista mensile del Club Alpino italiano.
La concretezza del fare
Nelle pagine, insieme ad alpinismo ed escursionismo, i temi della sostenibilità intesa come attenzione al corretto uso delle risorse naturali, all’incontro e all’ascolto, alla salutare e inclusiva frequentazione consapevole della montagna. La concretezza del fare si delinea dall’editoriale del Presidente Vincenzo Torti sul riconosciuto ruolo sociale del Cai, da parte del Ministro al Turismo Massimo Garavaglia, alla successione di azioni illustrate.
Frammentazione sociale
Per contro mi preoccupa la grande frammentazione sociale e geopolitica dalla guerra in Ucraina (che ha posto l’accento sulla gravità di tutte le tante guerre nel mondo) e dalla pandemia. Le guerre sono eventi inconcepibili e inaccettabili.
Come poter pensare a un mondo migliore, equo e giusto, in presenza di popolazioni bombardate, di città devastate? Ma quanto ci vorrà per ricostruire e ricomporre, sia gli ambienti fisici, sia quelli culturali e sociali? Se è così difficile ricostruire dopo un terremoto (e io vengo dalla triste esperienza dell’Aquila e dei tanti paesi d’Appennino) quanto lo sarà dopo una guerra?
A questo si aggiungono la pandemia e la speculativa rincorsa ai rincari per i costi dell’energia e delle materie prime, con inflazione e titoli in borsa che si alimentano delle emergenze.
Dov’è la fine del tunnel?
Abbiamo sofferto (e anche subito) per due chiusi lunghi anni in attesa di una faticosa ripresa intravista alla fine del tunnel. Adesso la percezione è che nel Parlamento siano emerse le già presenti tensioni interne, rinviando e rallentando le scelte nel pantano delle divergenze. Relativamente a impegno per contrastare la crisi climatica e PNRR – piano nazionale di ripresa e resilienza, non vedo grandi passi nella progettazione, realizzazione condivisa e conseguente attuazione “sostenibile”.
Progetti greenwashing
C’è il concreto rischio di ritardi che faciliteranno l’approvazione di progetti greenwashing. Eppure il PNRR è elemento centrale nella giusta visione di futuro. Se n’è ampiamente parlato anche in questi giorni nella seconda conferenza nazionale dei sistemi INFEAS – informazione formazione educazione sostenibile (link all’articolo Montagne e Parchi) che ha posto al centro dell’attenzione l’importanza dell’educazione ambientale, della condivisione e della partecipazione orientate a costruire insieme la “possibile visione di futuro”.
Costituzione Italiana
La Rivista Montagne 360, marzo 2022, evidenzia il momento storico che ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione. Articolo 9, comma 3 Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Il binocolo della CCTAM (che sa guardare lontano e anticipare le situazioni) nel mese di marzo 2022 considera le sorti della neve, dono della Natura che si trasforma in preziosa acqua. L’industria dello sci in affanno (obsoleta e non siamo solo noi ad affermarlo) evidenzia quanto sia grave la crisi climatica. Lo sforzo organizzativo per produrre neve artificiale (costosa, energivora ed inquinante) dimostra che dobbiamo pensare ad altre forme di turismo invernale in Montagna: accattivanti, diffuse sul territorio. Sul futuro della Montagna c’è anche lo spettro delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma ha ancora senso destinare importanti risorse economiche in nuovi impianti sciistici, quando sarà difficile in futuro praticare questo sport al di sotto dei 1900/1800 metri? (crisi climatica docet e ultimi documenti ONU precisano – link articolo Montagna e Parchii – IPCC dell’ONU). Lo svolgimento delle recenti Olimpiadi invernali di Pechino 2022 (nella loro inammissibile realizzazione con quasi il 100% di neve artificiale) sono un indicatore del livello di attenzione alla sostenibilità posto dagli organismi autorizzativi e di controllo (link articolo Newsletter Montagna e Parchi)
Priorità
-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale sono esempio, buona pratica e motore di cambiamento; -la sfida della transizione ecologica è culturale e chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità; -il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e le altre linee di finanziamento sono irripetibile volano di opportunità per il progresso (se animate da una sana visione di futuro).
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
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RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
La risposta culturale alle crisi
In questa fase di crisi climatica e di emergenze che si susseguono l’unica possibile risposta è quella culturale. In questo sentiero di scelte consapevoli e condivise, che sa di futuro possibile, l’educazione ambientale orientata alla sostenibilità diventa strategia fondamentale per l’informazione, la sensibilizzazione e la consapevolezza di tutti noi (a livello locale, nazionale e planetario) nei confronti dei territori, dell’uso equo e giusto delle risorse naturali e verso le problematiche ambientali (impellenti e ineludibili e che non possono essere condizionate da pandemie e guerre).
INFEAS Abruzzo
Va quindi riaperta una fase realmente operativa della Rete dei Centri di Educazione Ambientale orientati alla sostenibilità – CEAS. In Abruzzo INFEA era una realtà presente, coordinata e operativa. Adesso sopravvive ma ha necessità che si ripropongano i Piani di azione triennali (sulla scia del vincente Progetto Di Scuola in Cea) e che maturi un efficace e finalizzato dialogo tra Regione Abruzzo e Parchi nazionali.
24 e 25 marzo 2022 – appuntamento in modalità on line
L’incontro nazionale ha l‘obiettivo di fare il punto sullo stato attuale dei sistemi INFEAS. nazionali e regionali e promuovere il confronto sul ruolo e significato dell’educazione alla sostenibilità per rilanciarne il ruolo a livello nazionale e regionale. Organizzato dal Servizio sostenibilità ambientale valutazione strategica e sistemi informativi (SVASI) dell’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna.
Cosa aspettarsi?
-che si riesca a tracciare lo stato dell’arte con le opportunità, le sfide future e le linee politiche per il rilancio della Rete INFEAS -che si riescano a definire obiettivi, elaborare proposte, piani di azione e linee di gestione e di crescita della Rete INFEAS
Priorità:
-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale che sono motore di cambiamento; -la sfida della transizione ecologica chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità; -funzionale radicamento della Rete INFEAS, coordinata con altre strutture di governo e studio dei territori (sistema delle Aree Protette, Rete Natura 2000, Università, ISPRA…); – fare propria e sostenere Agenda 2030 e le sfide che racchiude; -il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza è un volano di opportunità per l’educazione alla sostenibilità; – il mondo della Scuola dei tanti giovani e insegnanti, è il terreno ideale dove coltivare e far crescere l’educazione alla sostenibilità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee
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22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2022 e dintorni
L’acqua questa sconosciuta…
La giornata mondiale dell’acqua ci ricorda l’importanza di una sostanza indispensabile alla vita, di una risorsa generosamente messa a disposizione dalla natura. Vulnerabile e non accessibile a tutti. L’acqua è ovunque La possiamo trovare in natura nei tre stati di aggregazione: liquida quando ci disseta (ma è ridotta la percentuale potabile), gassosa mentre la respiriamo e solida come neve e ghiaccio che la custodiscono.
Acque sotterranee
Nel 2022 ci si concentra sulle acque sotterranee. Quelle che non sono visibili (se non per l’opera degli speleologi che ce le avvicinanoo per le opere di captazione per uso potabile o idroelettrico), preziose e indispensabili, parte del meraviglioso ciclo dell’acqua. Come Club Alpino Italiano, grazie al contributo della Commissione Centrale Speleologia, SSI e altri è stato sviluppato il progetto “L’acqua che berremo”
I prossimi appuntamenti per la giornata mondiale dell’acqua
Le fonti e le fontane storiche di Teramo – venerdì, 18 marzo
Il convegno dal titolo “Le fonti e le fontane storiche di Teramo” intende valorizzare il legame storico, culturale e sanitario che stringe Teramo al suo bene principale: l’acqua. Appuntamento venerdì 18 marzo alle ore. 17:00, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo. Organizzato dal Rotary Teramo Est in collaborazione con il WWF, il CAI Sezione di Teramo; il FAI e Italia Nostra.
Domenico Giordano Presidente del Rotary Teramo Est – Il Convegno si propone pertanto ricostruire il legame fra l’acqua e il suo territorio. Dal primo acquedotto a quello del Ruzzo. I luoghi storici delle sue fonti (fonte Regina e Fonte della noce) sino ad analizzare, sotto un profilo storico e architettonico alcune delle fontane storiche Teramane. Guideranno in questo affascinate percorso: Luigi Ponziani; Roberto Rotella, Gianfranco Cocciolito e Ida Quintiliani. Le foto di Franco Giuliani accompagneranno le relazioni e ci faranno tornare indietro nel tempo, ma sempre con uno sguardo al futuro e all’importanza dell’acqua come bene comune da preservare.
I Pantani di Accumoli – domenica 20 Marzo 2022
Escursione con la Sezione Cai di Teramo. In una delle zone umide d’Appennino di singolare bellezza. I Pantani di Accumoli, area SIC di Rete Natura 2000, sono luogo singolare d’Appennino, dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico. Collocati nel Lazio, al confine di Marche e Umbria, tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In questa zona in quota, già raggiunta da una strada bianca, si vorrebbe realizzare un Rifugio in quota, con tutti i danni che ne deriverebbero. Struttura invasiva, distruttiva e inutile. Un altro detrattore ambientale lasciato alle generazioni future.
Acquifero del Gran Sasso d’Italia – Teramovenerdì 25 marzo
L’interassociativo Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso incontra Corrado Gisonni Commissario per la sicurezza del Gran Sasso. Appuntamento venerdì 25 marzo alle ore. 17:00, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo. L’Acquifero carsico del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone ed è a rischio inquinamento dal doppio tunnel autostradale e dagli sversamenti del laboratorio sotterraneo di Fisica INFN.. Il Gran Sasso è un potente simbolo con la montagna la più alta d’Appennino. L’acquifero è nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. i volumi rinnovabili, quindi disponibili per un loro corretto sfruttamento. I
L’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso (ne fa parte anche il Cai), segue con attenzione e piglio le fasi di messa in sicurezza del vasto acquifero sotterraneo del Gran Sasso (ricordiamo che durante i lavori di scavo autostradali sono state intercettate zone d’acqua con la pressione di 60 atmosfere – equivalenti a una colonna di 600 m d’acqua. Teniamo inoltre presente che si tratta di volumi d’acqua rinnovabili, quindi disponibili per un loro continuo corretto utilizzo).
Il ciclo dell’acqua
Il suo ciclo ci indica che in natura è “tutto attaccato” tra acqua, suolo e aria. L’acqua dalle sorgenti di montagna ne percorre i fianchi (torrentie a volte trattenuta nei laghi), passa attraverso le fontane, i lavatoi, i mulini, gli acquedotti (nelle nostre case), per poi tornare (necessariamente non inquinata), via fiume, al mare e riprendere il viaggio questa volta nell’aria (evaporazione), come nuvole spinte dal vento per nuovamente depositarsi (condensazione/pioggia) sulle montagne (ancheneve e ghiaccio), attraversarne invisibile le rocce sotterranee (ambiente ipogeo) e così riemergere come sorgente.
Crisi climatica – che fare?
In questa realtà segnata dalla crisi climatica, con il riscaldamento globale, desertificazione e siccità, le prospettive sono più che preoccupanti e l’attenzione all’acqua assume un ruolo determinante. Obiettivo de prossimo 22 marzo 2022 è la sensibilizzazione all’importanza delle acque sotterranee, così da conoscere, apprezzare e gestire in modo sostenibile questa insostituibile unica preziosa risorsa (dell’energia possiamo avere più forme, ma l’acqua è unica nel suo genere).
2022.03.16 pubblicato … verso la Giornata Mondiale dell’Acqua 2022
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.