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IN PIAZZA PER LE ALPI APUANE – 3 luglio 2024

IN PIAZZA PER LE ALPI APUANE – 3 luglio 2024

LA SALVAGUARDIA DELLE ALPI APUANE IN SEI PUNTI

mercoledì 3 luglio in tanti in piazza a Firenze per la salvaguardia delle Alpi Apuane “sfruttate” e “aggredite” oltre ogni misura.

Appuntamento alle 16:00, via Cavour 2, sede del Consiglio Regione Toscana.

articolo Lo scarpone on line del 1 luglio 2024 (link)

STATO DI FATTO

  1. Il valore naturalistico, paesaggistico e culturale delle Alpi Apuane è indiscusso e va tutelato.

2. Il Parco Regionale Alpi Apuane è un unico negativo per il disastro ambientale in atto.

3. Per speculativi interessi di settore riaprono addirittura siti chiusi da decenni e in parte rinaturalizzati.

SI CHIEDE

4. Che il Parco Regionale Alpi Apuane faccia ciò che un Parco ha il compito di fare;

5. Che gli Habitat compromessi delle Alpi Apuane siano ripristinati, come da legge; del

6. Che venga stilato un cronoprogramma di azioni che riducano l’estrattivismo nelle Alpi Apuane e incentivino attività ecosostenibili.

Si tratta di richieste condivisibili da cittadine e cittadini responsabili e consapevoli, rispettosi delle leggi e degli enti, attenti alla qualità della vita e al benessere, ai benefici ecosistemici, a lavori sostenibili e al futuro delle nuove generazioni.

La piazza, l’agorà, è il luogo fisico dell’incontro, del dialogo e della manifestazione. Gli spazi aperti vanno riconquistati alla partecipazione di cittadine e cittadini che diventano protagonisti del divenire e delle scelte di progresso.

Un esempio efficace è stato quello di Assisi, in occasione dell’Assemblea dei Delegati Cai, e la manifestazione del 25 maggio che ha riempito la Piazza del Comune per respingere l’assurda legge della Regione Umbria con le moto autorizzate a scorazzare sui sentieri.

-Per le Alpi Apuane voglio ricordare:

-LE MONTAGNE NON RICRESCONO

A Carrara, il 16 dicembre 2023, un appello pubblico alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane.

-APUANE MONTAGNE D’ACQUA

Marina di Massa, 23 marzo 2023, con l’importanza dell’acqua risorsa insostituibile alla vita.

INSOMMA non si può più continuare a estrarre, tagliare e trasportare sempre più è sempre più velocemente per speculazione.

La risposta a ogni scempio è sempre culturale. Bisogna consapevolmente scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non di chi specula e si arricchisce.

L’ISTITUZIONE DI UN PARCO NAZIONALE SICURAMENTE RAPPRESENTEREBBE UNA SIGNIFICATIVA SVOLTA

Nel recente poster del Cai esposto a Gravina in Puglia, 21,22 e 23 giugno, in occasione della Fiera BIODIVERSA, con l’Italia dei Parchi che si è raccontata, era presente anche il messaggio di tutela nazionale delle Alpi Apuane.

Il Cai ha assunto l’impegno di essere Osservatorio permanente sulle Alpi Apuane.

Confido negli esiti positivi dalla manifestazione del prossimo 3 luglio a Firenze, cioè dopodomani…

Ringrazio Benedetta Barsi GR Toscana e Riccarda Bezzi CCTAM per attività e tenacia.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.07.01 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024

Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024

Umbria da scoprire – domenica 30 giugno 2024

Alla scoperta delle meraviglie d’Umbria, di una consorella Regione d’Appennino.

Il Cai Castelli invita a partecipare all’uscita sociale, didattica ed esplorativa di domenica 30 giugno.

Varcati i confini regionali faremo insieme la scoperta di acque ruscellanti, piccoli paesi e i cromatismi floreali di montagna nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

L’acqua e Rasiglia

Il primo incontro con l’acqua delle CASCATE DEL MENOTRE che disegnano il territorio con la loro azione erosiva. Subito dopo il vicino abitato di Rasiglia, il paese dei ruscelli, è pronto ad accogliere la festosa comitiva attenta a osservare e scoprire.

Colfiorito

Viene poi Castelluccio con il paese, il Pian Grande e il Pian Perduto che mutano la veste ogni giorno e ogni giorno sanno stupirci. I soci Cai ne saranno affascinati perchè è in atto una splendida fioritura con successioni cromatiche diverse.

Le famose lenticchie di Castelluccio si mescolano a innumerevoli altri fiori e così nasce la magia del manto.

Tutto questo esalterà i soci Cai di Castelli, paese famoso che vanta una secolare affinità con i colori che, tratti dall’ambiente, compongono l’apprezzata tavolozza artistica dei ceramisti.

Da bravi “castellani” apprezzeremo quanto siano bravi Uomo e Natura a distribuirli sul terreno come abili pittori.

Insieme

Sarà una giornata per stare insieme, attenti alle caratteristiche e i tempi di ciascun partecipante, per camminare in natura e nei paesi. L’abbigliamento consigliato è quello che si utilizza per fare una comoda escursione con scarpe da escursionismo, se si possiedono bastoncini è meglio portarli e poi scarpe leggere per il dopo. Acqua e protezioni per il sole.

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2024.06.29 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




IL CAI AGGREGA – Rifugio Enrico Faiani, 6 aprile 2024

IL CAI AGGREGA – Rifugio Enrico Faiani, 6 aprile 2024

foto Archivio Di Donato
foto Archivio Di Donato

Un incontro ricco di emozioni nel quale il Rifugio Enrico Faiani, pieno come un uovo, ha dato vita ad una particolare serata culturale.

6 aprile 2009 – 6 aprile 2024

6 aprile 2009 – 6 aprile 2024. Con un minuto di raccoglimento è stato ricordato il tragico evento del terremoto che ha segnato tragicamente la città dell’Aquila e tanti paesi montani. Sono trascorsi quindici anni ma tutto resta vivido. La lacerante esperienza non è colmabile con la sola ricostruzione (lenta e in ritardo). Ben più difficile è ricomporre il sistema di relazioni (riconnessione sociale) e ridare vita e anima ai paesi.

Montagna al centro, mentre il Rifugio si racconta

foto Archivio Cai Castelli

L’evento nel Rifugio Cai Enrico Faiani, organizzato dalle Sezioni Cai di Castelli e di Isola del Gran Sasso, ha trattato la centralità della montagna raccogliendo l’esperienza di Luca Mazzoleni nella sua vita da rifugista.

Il filmato “chi apre serra“, fulcro il Rifugio Carlo Franchetti, è uno spaccato di accoglienza, frequentazione ed educazione esposti efficacemente dal gestore Luca Mazzoleni, animatore della serata. I fotogrammi scorrono come caleidoscopio di straordinarie immagini estive e invernali del nucleo centrale Corno Grande, Corno Piccolo e Valle delle Cornacchie. Monti che incorniciano il piccolo paese di Pietracamela, “nido d’aquile” ripreso nelle sue strette vie e case costruite con le stesse rocce della montagna.

L’incontro e lo scambio

Complessivamente nel Rifugio Cai Enrico Faiani sono transitate circa 80 persone (con molti giovani) che si sono incontrate, chiacchierato, sorriso, scambiate opinioni e apprezzato insieme lo splendido paesaggio montano del Gran Sasso d’Italia dal Corno Grande con la sua grande Parete Nord Est, passando per il Monte Prena, la spettacolare Parete Nord del Monte Camicia dall’ampio anfiteatro che la disegna, per terminare sulla Cresta Nord Est, l’inconfondibile svettante Dente del lupo e il Monte Coppe. Una Montagna presente e forte. Dormire in Rifugio è un’emozione che tutti meritano di provare.

Il Cai intersezionale

foto Archivio Cai Castelli, Marino Di Claudio – incontro tra Presidenti Sezioni Cai: Castelli, Teramo e Isola del Gran Sasso d’Italia

Dalla conta dei presenti risulta una riuscita esperienza intersezionale con i soci Cai di Castelli, Isola del Gran Sasso d’Italia, Teramo, Arsita, Loreto Aprutino, Pietracamela e diversi non soci. Vista la presenza di Presidenti e Consiglieri di più Sezioni sono state concordate successive comuni iniziative per un Cai unito nel contrastare spopolamento e spaesamento.

foto Archivio Di Donato

Il Rifugio Enrico Faiani

Il Rifugio Enrico Faiani è nella terra di mezzo, tra monti rocciosi, boschi estesi e colline argillose. Accogliente e privilegiato per l’osservazione naturalistica e una completa esperienza sensoriale di abbraccio con l’ambiente montano, favorito per iniziative di educazione ambientale rivolte ai giovani e al mondo della Scuola. Porta di accesso alla Montagna e al Parco, in linea con le finalità del progetto regionale “per monti con il Cai…” che ha dato il via alla nascita del Rifugio.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

foto Archivio Di Donato

Un bel momento trascorso insieme, in un ambiente naturale non a caso riconosciuto come Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Un incontro arricchente (per alcuni è stata la prima volta in Rifugio) concluso con un gustoso conviviale, preparato da abili mani, consumato in armonia e giocosa serenità.

Appena fuori il cielo stellato,
il fruscio lieve degli alberi che accarezzano il rifugio,
sagome lucide dei monti e tenui luci dal basso.

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2024.04.07 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




IL RIFUGIO ENRICO FAIANI ACCOGLIE IL RIFUGIO CARLO FRANCHETTI, sabato 6 aprile 2024

IL RIFUGIO ENRICO FAIANI ACCOGLIE IL RIFUGIO CARLO FRANCHETTI
sabato 6 aprile 2024 – ore 18.30.
Incontro con il Gestore Luca Mazzoleni

Castelli, ore 18.30, Rifugio Enrico Faiani
Organizzano le Sezioni Cai di Castelli e di Isola del Gran Sasso d’Italia

Il Cai di Montagna

Una Sezione Cai di montagna aggregata attorno a un piccolo paese e a un altrettanto piccolo rifugio, posto ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia. Piccolo ospitale nido intitolato all’indimenticabile ed eclettico socio Enrico Faiani.

Lasciati i giorni pasquali ci ritroveremo a Castelli, alle ore 18.30, accolti dal Rifugio Enrico Faiani, per incontrare Luca Mazzoleni, gestore del Rifugio Carlo Franchetti con il filmato Chi apre serra, 40 anni nei rifugi del Gran Sasso” (link).
Seguirà un piacevole conviviale garantito nella qualità.

Esperienza indimenticabile

Foto Cai Castelli Francesca Di Gabriele

Il Rifugio Enrico Faiani ci ricorda un grande amico della Montagna che ci racconta storie di alpinismo, escursionismo e incontri fantastici. Sarà lui, abile artigiano e alpinista, ad accompagnarci alla scoperta di acque, fiori, alberi e camosci affacciati sulle alte rocce. Si avverte il respiro delle rocce e delle foglie. La realtà di mezzo è sospesa tra verticalità e paesaggio esteso, tanto da stordire per bellezza. L’esperienza sarà indimenticabile.
Tutto deve essere ecosostenibile al Rifugio Enrico Faiani, per ridurre inquinamento e impatto sull’ambiente.

La meta è il viaggio

A chi ha il piacere raggiungerlo (e lo consiglio) Castelli appare all’improvviso appena oltre la Frazione Casette e si presenta così, circondato dai boschi e incastonato tra monti, con ripide pareti che lo sovrastano. Dal paese, con le strette vie e le case abbarbicate, con poco meno di un paio di chilometri di sentiero si sale al rifugio Enrico Faiani, guadagnando 600 m di dislivello. L’escursione regala panorami è eccezionali con l’arco montano che va dal Corno Grande, al Dente del Lupo e al Monte Coppe, passando per il Monte Prena e il Monte Camicia. Tutte pareti vertiginose, con ripidi pendii e cenge esposte, regno dei Camosci d’Abruzzo. Non sono infatti molti i valichi, qui chiamati “Vadi” (raccontati dal percorso pedemontano chiamato “Sentiero dei Quattro Vadi”) che consentono di superare questa immensità montana. Si avverte il respiro delle rocce e delle foglie.

Sentiero Terre Alte Castelli-Castel del Monte

Foto Cai Castelli Francesca Di Gabriele

Il Rifugio Enrico Faiani è posto lungo il Sentiero Terre Alte da Castelli a Castel del Monte che supera la catena montuosa al Vado di Siella e si affaccia sull’esteso e famoso pianoro di Campo Imperatore. Questo antico percorso dei maiolicari di Castelli utilizzato per barattare la ceramica è diventato tratto di Sentiero Italia Cai, versante meridionale del Gran Sasso d’Italia.

Orgoglio regionale

Foto Cai Castelli Marisa Petrilli

Il Rifugio Enrico Faiani, orgoglio della Sezione Cai e Sede Sociale è stato realizzato risultando il Cai vincitore di un bando regionale (3° classificato) e diventando così effettiva struttura a presidio della montagna.

Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti”

Foto Cai Castelli Maria Schiappa

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è sede del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti”, riconosciuto nell’Albo dei Centri di interesse della Regione Abruzzo.

Con il Rifugio è nato un mirato percorso didattico di avvicinamento, accoglienza e scoperta dell’ambiente montano “. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, tra i Parchi più belli e vari d’Italia.

Parete Nord del Monte Camicia

Foto Cai Castelli Vittorino Di Luca

Come presidio alpinistico, fiore all’occhiello del Rifugio Enrico Faiani è la Parete Nord del Monte Camicia con la sua straordinaria storia alpinistica avviata nel 1934 dagli straordinari “aquilotti del Gran Sasso” di Pietracamela. I primi salitori, Antonio Panza e Bruno Marsilii dovettero ripetere l’ascensione nel 1936, lasciando un visibile maglione rosso in parete, per vincere l’incredulità dell’epoca. Racconta tutto questo l’avvincente filmato di Fernando Di Fabrizio. Inoltre nel 1984 la Sezione ha dato alle stampe la pubblicazione “Monte Camicia, Parete Nord, storia di una Montagna. Parete impegnativa per il tipo di roccia e per questo scalata poche volte. Nel 2004 (estiva) e nel 2008 (invernale) ci sono state le due salite in solitaria di Andrea Di Donato, figlio di questi luoghi, socio della Sezione Cai di Castelli e attualmente Guida Alpina a Chamonix.

Natura e Cultura

Foto Cai Castelli Francesca Di Gabriele
Foto Cai Castelli Maria Schiappa

Come presidio naturalistico il Rifugio Enrico Faiani è avvolto dal bosco ed è la sensazione che si prova quando ci si immerge nel verde degli alberi. Il bosco è lì con il suo fascino misterioso. Vive ed è un organismo particolare. Sussurra dolcemente con il respiro delle foglie e sono tanti i benefici che generosamente elargisce. Un ambiente intriso della storia dei ceramisti, del legno per i forni, dell’argilla per le ceramiche, del Colle dei Cavatori per i decori. Un sentiero di vicende e d’acqua, dal mulinetto degli smalti al rialzo del Rifugio.

In Cammino

Foto Cai Castelli Francesca Di Gabriele

Si parte dal Rifugio Enrico Faiani e con bussola e cartina dei sentieri l’avventura ha inizio.

Ogni rifugio ha una sua storia e questo del Cai di Castelli, ha tanto da farci sapere. Appare all’improvviso, sembra quasi guardarci ed è lì, per un riparo sicuro e un’esperienza da raccontare.

Nuovo Direttivo Cai

Foto Cai Castelli Vittorino Di Luca

I migliori auguri ai soci eletti per i prossimi tre anni nel Consiglio Direttivo Sezione Cai Castelli: Antonio Simonetti Presidente, Vittorino Di Luca Vicepresidente, CONSIGLIERI: Erika Caruso, Marino Di Claudio, Francesca Di Gabriele, Giancarlo Di Pietro, Vincenzo Di Simone, Andrea Faiani, Viviana Melara (segretaria), Maria Schiappa (responsabile Rifugio). Un particolare augurio alle quattro socie neo elette.

Continua … domenica 7 aprile

Ci si ferma a dormire al Rifugio e domenica, sempre in compagnia delle Sezioni Cai di Castelli e di Isola del Gran Sasso d’Italia si va al Castello dei Conti di Pagliara per festeggiare la Madonna di Pagliara. Anche in questo caso l’incontro di natura, cultura e religione, in un incredibile e dominante luogo paesaggistico.

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2024.04.03 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
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Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




BUONA PASQUA 2024

BUONA PASQUA 2024

Bellezza d’Italia

Mi trovo circondato da situazioni diverse. La bellezza di un’Italia tutta ancora da scoprire dove la Montagna ha un ruolo essenziale. I messaggi che mi arrivano dalla famiglia sono eccellenti. Seguo il camminare di mio figlio Eugenio che sta diventando un cultore della Maiella e degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo. Sentieri e luoghi iniziano a non avere più segreti per lui. Con Andrea il cammino va dal Monte Bianco di Chamonix all’arrampicata di Ulassai in Sardegna, con le pareti che uniscono passioni e hanno valore internazionale. L’ultimo, Lorenzo, si cimenta sul Gran Sasso d’Italia e i Monti Gemelli, errabondo e inquieto come può esser un giovane d’oggi, turbato da troppi e concatenati avvenimenti sociali e ambientali.

Meravigliosa Montagna

Meravigliosa Montagna che sai rasserenare e dare senso alla nostra sofferta quotidianità, solido appiglio alla ricerca di un futuro possibile e raggiungibile.

Meravigliosa Montagna che sai accogliere i giovani e riconoscere loro libertà e ascolto che meritano.

Auguri di pace

Gli AUGURI di PASQUA li sento e li voglio carichi di buone speranze.

Un messaggio di pace in questo mondo dilaniato dalle guerre e dalla ricerca di armi vecchie e nuove per continuare su questo insensato gorgo di violenze e morti. Sono i civili, con tanti bambine e bambini, a pagare il prezzo di queste situazioni, determinate da una politica incapace, ma ben radicata sulle poltrone del comando, succube di economia e distorta società che negano ci siano guerre e crisi climatica.

Respirare in libertà

Le giornate di Pasqua, festa di primavera, mi portano all’aria aperta, sia sole, pioggia, vento o neve. E’ indifferente dove e come ci si trova. Importante respirare in libertà, sia mente cammino nelle Gole di Fara San Martino, curo i carciofi a Ulassai, o mi seduce la storia di Viterbo. L’inverno, o quello che è diventato, è alle spalle. Mi affaccio ad aprile e chiedo giornate migliori, con dolori normali, da guardare con serenità.

Rivoluzione dal basso

Mi parlano di adattamento, mitigazione e resilienza. Penso che noi siamo pronti e in tanti, tutti insieme riusciremo a far pesare le attuali necessità che si risolvono con un’Italia unita e non differenziata, animata da coesione e inclusione.
Si affaccia la Rivoluzione dal basso, con milioni di persone consapevoli e accomunate.

BUONA PASQUA 2024!

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2024.03.29 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo 2024

ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo, Giornata mondiale

Da “acqua fonte di vita” a “acqua fonte di pace”

La vita ha scelto l’acqua e l’ONU sceglie la pace

La storia dell’uomo, della civiltà e del progresso è stata sempre legata all’acqua

Ci hanno messo in un periodo di terribili e disastrose guerre che si sommano ad altre crisi. Ogni occasione è quindi utile per ribadire che le guerre sono inaccettabili in quanto:
-contrarie al naturale fluire della vita,
-contrarie alla serenità e alla tranquillità sociale che vogliamo,
-contrarie a ciò che indica la nostra Costituzione.

Mi soffermo solo su un passaggio dell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica…tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

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21 marzo – giornata internazionale delle foreste

foto Archivio Di Donato

Questo 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste anticipa e fa tutt’uno con la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il rapporto è simbiotico. Gli alberi devono la propria esistenza alla presenza di acqua, assorbita dal terreno con le radici e rilasciata nell’aria come traspirato vapore acqueo.

L’acqua è evocativa

Se chiudo gli occhi e penso all’acqua scatta qualcosa di magico che riporta agli albori della vita.
Tutti noi abbiamo negli occhi splendidi documentari con l’acqua che accoglie le prime espressioni di vita dalle quali derivano forme sempre più complesse fino a quelle dei tempi nostri.

L’acqua avvolge

L’acqua avvolge tutto e noi siamo ospiti di questo meraviglioso globo, della nostra unica Terra, che per due terzi è acqua; la gran parte salata, essendo quella dolce una ridottissima percentuale del 2,5%, concentrata nei 2/3 ai poli e nei ghiacciai.

La superficie terrestre è costantemente modellata dall’acqua

L’acqua è cultura

L’acqua è cultura che ha ispirato poeti, scrittori, musicisti, filosofi, esploratori, geografi… Un variegato e inarrestabile mondo di intelligenze e sensibilità.

Sorgente e foce

disegno alunni Scuola Infanzia Montorio al Vomano

L’acqua è sorgente e foce, inizio e fine di un ciclo vitale che ci auguriamo perpetuo, conservando intatta la molecola H2O, che ritroviamo anche come ghiaccio e vapore, presente in natura nei tre stati di aggregazione.

L’acqua è amica

È l’amica della nostra quotidianità, dal primo bicchiere appena svegli, all’ultimo gesto, quando ci laviamo i denti prima di andare a dormire. Ci resta facile capire, anche solo guardandoci attorno, quanto sia presente e determinante nel mondo.

E’ impossibile vivere senza di lei eppure la consideriamo poco, siamo talmente abituati a lei che quasi non ci accorgiamo di averla, e così la sprechiamo e peggio ancora la inquiniamo. Nei mari e negli oceani abbiamo i pesci (sempre meno) e la plastica (sempre più).

Indispensabile alla vita

foto Archivio Di Donato

È indispensabile alla vita eppure non siamo consapevoli che nel mondo ci sono milioni di persone che convivono con carenza e scarsa qualità dell’acqua. Dal 2005 al 2015 c’è stato il decennio ONU “Acqua Fonte di vita” con l’obiettivo di dimezzare il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua.

Tra gli obiettivi dell’agenda 2030 con il numero 6 si chiede di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene. Ed è un numero che purtroppo non fa rumore.

L’acqua è energia

L’acqua è energia e ne sappiamo qualcosa con gli impianti idroelettrici e con le attività dei BIM, Bacini Imbriferi Montani. Prima di questi ci sono stati i mulini, che punteggiavano i corsi d’acqua, indispensabili alla lavorazione dei prodotti agricoli.

foto Archivio Di Donato

Acqua e lavoro

La gestione sostenibile dell’acqua nei più svariati campi, promuove la creazione di posti di lavoro e un collettivo miglioramento socio- economico. Non c’è limite all’acqua e le produzioni culturali sono numerose e rappresentano ulteriore occasione di lavoro

La Giornata Mondiale dell’Acqua – GMA

La storia della giornata mondiale dell’acqua prende il via dal Summit di Rio:
1992 – a Rio de Janeiro, dal 3 al 14 giugno, si è tenuto il vertice mondiale su “Ambiente e Sviluppo”.
1993 – l’ONU fissa la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo
2001 – dopo 8 anni anche in Italia la 1^ edizione sul tema “acqua e salute
2002 – l’ONU decide per l’Anno internazionale della Montagna
2003 – l’ONU decide per l’Anno Internazionale dell’Acqua

L’acqua è educativa

L’acqua è educativa e il Club Alpino italiano ne fa ampio uso con attività informative, formative, di sensibilizzazione e di tutela attiva. Ne cito solo alcune delle tante sparpagliate per tutta Italia.

Cai Castelli

foto Vittorino Di Luca , Cai Castelli

A Castelli la cura attenta del territorio monitorando le forti azioni erosive causate dalle piogge torrenziali. Nella giornata mondiale dell’acqua in programma l’Assemblea dei soci, nel rifugio Enrico Faiani, per definire le iniziative estive e continuare le giornate educative con la Scuola media e il Liceo artistico. La stessa produzione ceramica che è risorsa del paese è strettamente legata all’acqua e al circostante ambiente naturale.

Cai Teramo sentieri d’acqua

A Teramo, cittadina tra due corsi d’acqua. è particolare l’attenzione per il fiume Vomano che nasce sul Monte San Franco e ha trovato il suo percorso tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e le arenare dei Monti della Laga. In itinere un progetto educativo con i piccolissimi della Scuola dell’infanzia di Montorio al Vomano, affascinati dal loro grande fiume e domenica 24 una giornata CAI sull’acqua, in ambiente e per le famiglie alla scoperta del paese di Poggio Umbricchio e della sua storia con il fiume, in cammino lungo l’alveo e sostando al vecchio mulino De Giorgis. Dal Ghiacciaio del Calderone alle cascate della Laga il Cai ha un’attenzione crescente ai piccoli e sparsi Comuni montani, per contrastare spopolamento e spaesamento.
Sentieri d’acqua (link)

21 marzo – Acquifero del Gran Sasso

Oggi 21 marzo ad Assergi, sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un incontro per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone, per il quale il Cai svolse, 26 novembre 2022, un mirato Convegno di approfondimento e studio (link all’articolo).

Acqua e Aree Protette

La montagna è serbatoio d’acqua. I venti spingono le nuvole verso i monti e danno origine alle precipitazioni che riportano a terra l’acqua per esser inghiottita dalle rocce eriaffiorare dalle sorgenti. E il ciclo si rinnova.

Gran parte dei territori montani sono affidati al Sistema delle Aree Protette, nazionali e regionali che svolgono il delicato ruolo di tutela e gestione.

Rifugi, sentieri e acqua

In Montagna ci sono poi i Rifugi come quelli che hanno una bella fonte d’acqua in grado di rigenerarci dopo l’impegnativa salita come quella verso il Monte Genzana (Rifugio la Fascia nella Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio), oppure la fonte d’acqua all’inizio di una escursione come la troviamo in località Osso Caprino, prima di iniziare la salita al Monte Foltrone, versante Nord (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).

foto Archivio Di Donato

Fa la cosa giusta

A livello nazionale un articolato appuntamento di più giorni a Milano, dal 22 al 24 marzo. Un contenitore che raccoglie acqua, escursionismo, arrampicata ed educazione ambientale nel gioioso incontro con il mondo della Scuola.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.03.21 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA (2): EROSIONE FONDO DELLA SALSA E CROCEFIUME

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA (2): EROSIONE FONDO DELLA SALSA E CROCEFIUME

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

I segni” dell’acqua

Si avvicina il 22 marzo e presentiamo i diversi volti dell’acqua: risorsa insostituibile alla vita a potente modellatrice della superficie terrestre.
In montagna con pareti e pendii ripidi, gli effetti di piogge intense su rocce nude sono particolarmente evidenti e disastrosi.
In escursione con il Cai per leggere i “segni” dell’acqua, anche con ragazze e ragazzi della Scuola.
Ricordo che il tema 2024 dell’ONU e “ACQUA PER LA PACE(link articolo Montagna e Parchi).

Grandi gocce

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

Il cielo velocemente si copre. Le nuvole si addensano e avvolgono la grande parete Nord del Monte Camicia. Plumbee colorazioni prendono la scena.
Le gocce iniziano rade, poi si gonfiano, diventano sempre più grandi e precipitano fitte.
L’urto con il suolo cresce in violenza e rapidità.
Niente attenua la forza dirompente delle gocce. Il terreno nudo si apre all’impatto della pioggia.

La parete raccoglie acqua che discende luminosa e si aggiunge alla pioggia.
I piccoli granelli sono i primi a spostarsi, poi tocca ai ciottoli e l’acqua che monta rumorosa e vorticosa riesce a trascinare anche i massi che diventano più grandi.

Gli effetti diventano devastanti e mutano forma al terreno.
Il rumore rutilante cresce e fa paura.

Mi è capitato di prendere acqua in quota e di cominciare a vedere ruscelli d’acqua e sassi che si muovevano lungo il sentiero, ma, per fortuna erano spazi aperti e tutto il pendio riuscellava e accoglieva la pioggia.

Fondo della Salsa

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

Nelle gole e negli spazi definiti tutto è diverso e così smottamenti e grandi muraglioni brecciose si sono formate nel Fondo della Salsa dove la pendenza ha accelerato i rutilanti movimenti.

Crocefiume

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

L’erosione continua anche più a valle e gli inerti ciottolosi occupano ampi spazi. Con le piogge intense, tutto ruscella sulla superficie del terreno. Si formano rivoli che scendono rapidamente sui fianchi delle pendici; si animano sulle linee di massima pendenza e piombano giù con grande energia cinetica. Nel loro movimento i sassi trascinati “graffiano” il terreno, urtano e ne mettono in movimento altri. Il movimento vorticoso e disordinato tutto scombina.

Moto turbolento

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

In Montagna i torrenti sono una piacevole occasione di incontro. Quando piove e piove molto, lo scorrere dell’acqua, dal tranquillo regime diventa rapidamente turbolento con movimenti che accrescono la velocità di scambio di energia e quantità di moto riuscendo a trascinare sassi e altro materiale presente lungo il flusso. Queste turbolenze aumentano di fatto i coefficienti di scambio di calore e di viscosità e gli effetti si vedono, con i segni di trasporto lasciati dopo il dinamico passaggio dell’acqua.

Le frane

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

L’erosione espone il terreno a possibili significativi fenomeni franosi. La causa è sempre l’acqua piovana, raccolta nei fossi, che scorre e travolge incrementando il rischio idrogeologico. Ne abbiamo esempi nefasti con le alluvioni.

Sentinelle del clima

Questa volta i movimenti in montagna sono stati notevoli e vale la pena osservarli direttamente per rendersene conto. In escursione verso il Fondo della Salsa e al Crocefiume. Diventano utili e istruttive esperienze didattiche di avvicinamento alla montagna e alle sue forze.

Importante monitorare

foto Vittorino Di Luca – Cai Castelli

Il Rifugio Enrico Faiani potrebbe ospitare le attrezzature necessarie per monitorare con continuità le variazioni meteorologiche e ottenere un quadro reale su ciò che accade all’ambiente sulle nostre montagne e sul nostro territorio. Insieme alla piovosità si recuperano dati su temperatura, pressione atmosferica, velocità e direzione del vento, intensità delle radiazioni solari. Dati utili per tutti noi dalla montagna al mare.

Video dell’acqua meteorica all’ingresso del paese di Castelli che investe anche il mulinetto degli smalti del Cai Castelli (link al video)

LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA CI AIUTA A CONOSCERE E PRENDERCI CURA DELLA MONTAGNA

E’ diventato imprescindibile adottare misure di salvaguardia per il clima e l’ambiente: quelle presentate nell’accordo di Parigi. L’Agenda 2030 continua a indicarci i 17 obiettivi da raggiungere. I governi sono statici, presi da continue votazioni e affermazioni personali, intanto il tempo scorre veloce, con il 2030 oramai dietro l’angolo.

Le problematiche meteorologiche incidono su qualità della vita e settori produttivi che risentono di eventi estremi tra siccità e alluvioni

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.03.19 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

Corno Grande, foto Francesca Di Gabriele – il buongiorno che piace a me

Da spettatori inconsapevoli a osservatori attenti e cultori della bellezza naturale.

File audio: LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO! (link)

In Natura la tavolozza cromatica è infinita.
Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate.
I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura.
Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”.
Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto.
Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie.
Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato.
Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine.
Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier.
Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture.
Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione.

Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce.
Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano.

NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA!
(filidido)

Tramonto sulla Catena del Gran Sasso d’Italia, foto Francesca Di Gabriele
Monte Camicia, foto Francesca Di Gabriele

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2024.02.26 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

Conferenza nazionale del Club Alpino Italiano

C’è un appuntamento nel CAI che si ripete solo due volte l’anno: la riunione dei Presidenti dei Gruppi Regionali e Provinciali. Si tratta di una Conferenza Nazionale allargata che vede, insieme ai Presidenti Cai regionali e provinciali, la presenza dei componenti il Comitato di Presidenza e del Consiglio Centrale di Indirizzo e Controllo.

Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi
Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi

L’Abruzzo delle meraviglie nella dimensione d’Appennino

Grande la soddisfazione per aver scelto l’Abruzzo come luogo di incontro. Si ribadisce la centralità dell’Appennino e dei suoi paesi, così come era stata evidenziata dal recente svolgimento 101° Congresso Cai a Roma, lo scorso 25 e 26 novembre 2023 “La Montagna nell’era del cambiamento climatico”. Il Congresso palindromo (link).

NO! alla motorizzazione dei sentieri

– Tra i temi argomento di discussione a Pescara, sicuramente il proseguo dell’impegno del Cai per evitare la “motorizzazione dei sentieri” (link) così come proposta dal Governo della Regione Umbria.

Mezzi a motore sui sentieri contrastano:

1. con le finalità dell’escursionismo educante,

2. con le funzioni della Montagna nell’era del cambiamento climatico e per il raggiungimento degli obbiettivi dell’accordo di Parigi 2015,

3. con la promozione (mobilità dolce) turistica, culturale e naturalistica di paesi e luoghi,

4. con il Sistema delle Aree Protette e, non ultimo,

5. con la sicurezza nella percorrenza degli itinerari.

L’Italia dei Parchi Nazionali e del Sentiero Italia Cai

Il Cai e la visione di futuro

I temi cultura, natura, paesaggio, paesi, aree protette e clima, declinati nell’ambito della sostenibilità e del progresso ci accompagneranno significativamente nei prossimi decenni. Il Cai ha avuto sempre la capacità di anticipare visioni e proposte.

Componenti Comitato Direttivo Centrale Cai a Pescara

Identità

In una dimensione d’Appennino e di Meridione vedrei il Cai capofila diun progetto nazionale che caratterizzi e rilanci, attraverso l’Appennino, il valore identitario dell’Italia nel Mediterraneo.

Il Cai della Montagna che racconta il Sud nello spazio delle politiche europee (sostenendone la ripartenza) e di coesione (colmandole le disuguaglianze) agganciate anche alla SNAI e con le Green Community.

Il potenziale ambientale e culturale

Abbiamo al Sud un grande potenziale ambientale e culturale che risulta ancora poco utilizzato. Circa il 60% dei parchi nazionali si trovano al Sud, che si sommano agli altri dell’Appennino settentrionale. A questo si aggiunge il capitale dato dalle Università del Mezzogiorno e di altri enti, da mettere in rete, che guardano all’innovazione alla ricerca.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, 7-23 maggio 2024 (link) termina a Palermo e potrebbe essere la sede giusta e l’occasione per una mirata riflessione di programma.

Appennino e Mediterraneo

– La conferenza Cai a Pescara potrebbe fare da segnavia per incontri dedicati all’Appennino nel Mediterraneo, riunendo gli 11 gruppi regionali del CMI, insieme a Toscana, Emilia Romagna e Liguria e comporre la CIPRAM – COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’APPENNINO E DEL MEDITERRANEO.

Abruzzo: in Montagna con il Cai

Termino tornando con il pensiero all’ospitale Abruzzo, Regione di eccellenza per l’incontro tra Escursionismo e Parchi, con le tante Sezioni Cai dalla costa alla montagna.

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Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

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2024.02.09 pubblicato 

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Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

Il “sentiero” non è una strada

il “sentiero” è un tracciato in ambiente. La sua naturale origine è dovuta al calpestio continuo e prolungato dell’uomo e di animali che lo percorrono per motivi diversi. Dalla presenza del sentiero nasce l’Escursionismo, con lo zaino in spalla.

Un messaggio chiaro e una richiesta di buon senso, comprensibile a tutti soprattutto in quanto i sentieri, le mulattiere e i percorsi parafuoco non sono strade

Chiara e forte l’azione di cittadine e cittadini dell’Umbria sensibili e consapevoli. Hanno manifestato per evitare che i mezzi a motore possano “scorazzare” liberamente sui sentieri.

Cai nazionale e Cai regionale

Bene ha fatto il Cai nazionale a sostenere la manifestazione a Perugia (la frequentazione rispettosa e sostenibile dei sentieri è tema centrale nazionale e l’emendamento dell’Umbria è un pericoloso esempio di deriva).

Bene ha fatto il Cai Umbria ad animare l’importante giornata del 3 febbraio a Perugia davanti alla sede del Consiglio Regionale (si tratta di una chiara azione d’Appennino, attenta a presente e futuro della Montagna).

Il ruolo dei Presidenti Cai

Il Presidente Generale Cai Antonio Montani sottolinea l’assurdità e l’anacronismo dell’emendamento alla legge regionale approvato lo scorso 20 dicembre dalla Regione Umbria.

Il Presidente Regionale CAI Umbria Gian Luca Angeli si pone a difesa dell’ambiente, delle montagne e delle persone che vi abitano, promuovendo un coordinato e aperto dialogo trasversale tra Istituzioni, Enti e Associazioni.

No ai mezzi a motore sui sentieri: Considerazioni di Gian Luca Angeli, Presidente del Cai Umbria (link facebook)

Il fatto contestato

Il fatto è che dal 1 gennaio 2024 nella Regione Umbria, realtà d’Appennino, Cuore Verde d’Italia, i sentieri, la cui vocazione è escursionistica e di avvicinamento tranquillo all’ambiente, sono aperti a rombanti mezzi a motore.

Perché???

A me sembra una scelta decisamente illogica, ma se qualcuno non solo l’ha pensata, ma addirittura l’ha decisa con legge regionale, allora diventa decisamente importante poterne parlare.

Non si tratta di una competizione tra escursionisti, cacciatori, endoristi, bensì del riconosciuto valore dei sentieri, di attenzione all’ambiente naturale montano e ai suoi abitanti, di attenzione, da cittadini consapevoli, ad aspetti che hanno implicazioni dirette ed indirette su salute, qualità della vita, giovani, economia e società.

Responsabilità

Nel momento in cui una persona, uomo o donna, viene eletto a ricoprire l’incarico di amministrare beni della collettività, si assume la grande responsabilità della migliore gestione dei beni affidati e del loro valore.

Costituzione e dialogo (prima di decidere)

Alla luce dei recenti indirizzi costituzionali che con l’art.9 hanno ampliato la sfera di attenzione e indirizzo in materia di ambiente, ci si aspetta dall’amministratore (pro tempore) la fase di approfondimento, partecipazione e condivisione, prima delle decisioni.

La volontà espressa da cittadine e cittadini

Nel momento in cui si arriva a manifestare è evidente che qualcosa a monte è mancato da parte di chi amministra, nella visione e nell’incontro.

A manifestare non c’è infatti solo il Club Alpino italiano (indiscussa voce di Montagna), ma un corteo di altre Associazioni e professionisti, a garanzia delle loro affermazioni per le palesi contraddizioni, ambientali e socioeconomiche, poste dall’emendamento.

La voce dei Comuni

Inoltre sarà molto importante ascoltare anche la voce dei Comuni, considerando che, a mio avviso, non essendo il sentiero una strada, eventuali cartelli di accesso andrebbero posti, dopo attenta valutazione, solo sui tracciati ritenuti anche diversamente percorribili.

Hanno aderito

Oltre al Cai alla manifestazione hanno aderito: Agesci, Aigae, All Mountain Foligno, Collegio Regionale Guide Cicloescursionismo, Csen, Epic, Fai, Fiab Perugia, Fie, Fugs (Speleologia), Gusta Trevi, Italia Nostra, La Rampicorno, Lagap, Legambiente, Natura Avventura, Natural Slow Life, Orme-Camminare Liberi, Pale Guerro Hero, Pedale Spellano, Sentieri Partigiani Terni, Subasio, Umbria Green Holidays, Wwf.

foto Archivio Di Donato

La via dell’acqua

L’altro ieri, il giorno dopo la manifestazione a Perugia, ero in montagna percorrendo un sentiero tematico “la via dell’Acqua” e mentre camminavo accompagnato dal brioso ruscellare del torrente, dal tranquillo e sorridente incontro con tanti camminatori di ogni età (molti i giovani), pensavo ai tanti impatti che un mezzo a motore avrebbe causato.
Sui sentieri non possono convivere mezzi a motore e persone in cammino.

La Montagna è per tutti

Inoltre, guardavo e pensavo alla Montagna: grande e accogliente, per tutti. Si deve solo desiderare percorrerla e per questo ci sono i sentieri, con la relativa segnaletica escursionistica dal segnavia rosso/bianco/rosso, della quale il Cai cura la manutenzione, attraverso un riconosciuto abaco nazionale.
I sentieri non sono ambiente per mezzi a motore, per la velocità e il rombo. Per questo vi sono altri luoghi, dedicati.  
La Montagna, per le diverse implicazioni socio-ambientali che comporta, va preservata dall’impatto di ogni genere di mezzo a motore: quad, fuoristrada e moto, dalle motoslitte all’eliturismo.

Comunicare diversamente

Il dialogo è fondamentale e lo scontro sempre negativo. E’ opportuno comunicare diversamente, anche dal basso, con un’azione culturale che porti al confronto e alla discussione. Più empatia per riflettere insieme attraverso l’educazione, la bellezza, l’arte e la musica.

La Natura è grande Artista con linguaggi e voci dell’ambiente che diventano toni e timbri che giungono al cuore.

foto Archivio Di Donato

In Abruzzo

C’è necessità di dialogo e incontro tra Regioni, Comuni, Aree Protette, Rete Natura 2000, per un riconosciuto valore d’Appennino, con la generosità dei benefici ecosistemici e le potenzialità d’insieme della Montagna.

Segnalo la presa di posizione del GR Cai Abruzzo e del GR Cai Marche, su impegno delle Sezioni Cai di Teramo e di Ascoli  Piceno, che considerano negativamente il transito di motoslitte nei mesi invernali in località Lago dell’Orso – Comune di Rocca Santa Maria e si mettono a disposizione per soluzioni alternative. Ci troviamo nei territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

lettera dei Gruppi Regionali Cai Abruzzo e Marche (link)

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

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