Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024
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Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024
Umbria da scoprire – domenica 30 giugno 2024
Alla scoperta delle meraviglie d’Umbria, di una consorella Regione d’Appennino.
Il Cai Castelli invita a partecipare all’uscita sociale, didattica ed esplorativa di domenica 30 giugno.
Varcati i confini regionali faremo insieme la scoperta di acque ruscellanti, piccoli paesi e i cromatismi floreali di montagna nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L’acqua e Rasiglia
Il primo incontro con l’acqua delle CASCATE DEL MENOTRE che disegnano il territorio con la loro azione erosiva. Subito dopo il vicino abitato di Rasiglia, il paese dei ruscelli, è pronto ad accogliere la festosa comitiva attenta a osservare e scoprire.
Colfiorito
Viene poi Castelluccio con il paese, il Pian Grande e il Pian Perduto che mutano la veste ogni giorno e ogni giorno sanno stupirci. I soci Cai ne saranno affascinati perchè è in atto una splendida fioritura con successioni cromatiche diverse.
Le famose lenticchie di Castelluccio si mescolano a innumerevoli altri fiori e così nasce la magia del manto.
Tutto questo esalterà i soci Cai di Castelli, paese famoso che vanta una secolare affinità con i colori che, tratti dall’ambiente, compongono l’apprezzata tavolozza artistica dei ceramisti.
Da bravi “castellani” apprezzeremo quanto siano bravi Uomo e Natura a distribuirli sul terreno come abili pittori.
Insieme
Sarà una giornata per stare insieme, attenti alle caratteristiche e i tempi di ciascun partecipante, per camminare in natura e nei paesi. L’abbigliamento consigliato è quello che si utilizza per fare una comoda escursione con scarpe da escursionismo, se si possiedono bastoncini è meglio portarli e poi scarpe leggere per il dopo. Acqua e protezioni per il sole.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
Giornata mondiale della Biodiversità – 22 maggio 2024
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Giornata mondiale della Biodiversità – 22 maggio 2024
ESSERE PARTE DEL PIANO
Quest’anno, il tema della Giornata Mondiale della Biodiversità Be part of the Plan – “Essere parte del Piano” – sottolinea l’importanza dell’impegno collettivo nel sostenere il Quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal. Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità.
COP 15
Il PIANO di cui si dice è stato adottato durante la 15^ riunione della Conferenza delle Parti (COP 15) e prevede un percorso “ambizioso” per raggiungere la visione globale di un mondo in armonia con la natura entro il 2050, con l’obiettivo di arrestare e invertire la perdita di biodiversità.
DAL 2010 AL 2050 – l’asticella sempre più in alto(passando per il 2030)
Da “meno giovane”, attento al tempo vedo rincorrersi date e “impegni” e questo mi preoccupa non poco. Ricordo la campagna informativa Countdown 2010 sul contenimento della perdita di biodiversità. Impegno nato nel 2002 (Anno Internazionale della Montagna) come progetto lanciato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura IUCN sull’azione confermata dai Capi di Stato del mondo al Summit mondiale sullo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Johannesburg in Sudafrica. Adesso Agenda e Strategia Biodiversità 2030. E poi…2050…
L’asticella degli anni sempre più in alto, dal Countdown 2010 alla Strategia Biodiversità 2030 fino a quello che sarà nel 2050 (e così la avanziamo ogni volta di 20 anni)
COS’È LA BIODIVERSITÀ
La biodiversità riunisce la varietà delle forme di vita esistenti sulla nostra Terra.
Mette insieme le specie animali, le piante, i funghi e i microrganismi che popolano un luogo con il patrimonio genetico tra specie selvatiche e domestiche e ne studia le complesse relazioni che ogni specie instaura con le altre e con i fattori ambientali circostanti. A tutto questo aggiungiamo anche l’uomo sempre più riconosciuto come elemento della biodiversità.
ECOSISTEMA
Per meglio comprendere la biodiversità è importante agire a livello di ecosistema.
L’ecosistema è l’insieme dei fattori biotici, ovvero gli organismi viventi e dei fattori abiotici, quindi la materia non vivente, che interagiscono in un determinato ambiente e compongono un sistema autosufficiente e in costante equilibrio.
STUDIARE L’ECOSISTEMA
Capiamo che un ecosistema è realtà complessa in continua trasformazione dove i fattori ambientali come umidità, temperatura, pressione, sostanze naturali a disposizione condizionano le specie presenti. Realtà dinamica nella quale sono gli esseri viventi a conservare vitale l’ambiente rinnovando le risorse con i cicli biodinamici: rendendo fertile il suolo, consentendo l’insediamento di nuove specie, producendo periodicamente nuove risorse e benefici, anche per l’uomo. Troviamo quindi ambienti naturali tra i quali quelli montani, fluviali, marini, boschivi …
GLI HABITAT
Sono questi gli Habitat naturali che è necessario tutelare in quanto aree nelle quali le specie, trovando condizioni adatte alla vita, contribuiscono al mantenimento dell’intero ecosistema.
È IMPORTANTE TUTELARE GLI HABITAT NATURALI
Il perché è semplice. Acqua pulita, cibo che mangiamo, aria che respiriamo, riciclo degli elementi e ogni genere di materiale utilizzato ci viene dalla natura. La vita dell’uomo sulla terra è garantita dalla funzionalità degli ecosistemi che danno forma ai luoghi che ci rendono la vita possibile, ci fanno star bene, stimolano fantasia, creatività, spiritualità e tranquillità. In buona sostanza i benefici ecosistemici consentono a tutti noi qualità della vita e benessere.
BENEFICI OFFERTI GRATUITAMENTE
La tutela degli habitat significa quindi poter attingere a questi benefici che sono i pilastri a sostegno di qualunque forma di vita.
Interrompere questa continuità equivale a segare l’albero che ci sostiene.
ALCUNE FUNZIONI FONDAMENTALI
Acqua pulita, fotosintesi, produzione di cibo, aria pulita e respirabile, materie prime, suoli produttivi e coltivabili, equilibrio psicofisico, meditazione e spiritualità.
RETE NATURA 2000
Questa sigla ci riporta indietro agli anni di grande crescente sensibilità per la difesa dell’ambiente. A questo proposito ricordo la Legge Quadro sulle Aree Protette, n.394 del 1991. Un anno dopo nel 1992 c’è stata la costituzione di una rete ecologica Europea chiamata Rete Natura 2000. Grazie a questo indirizzo, sono stati individuati luoghi degni di tutela su tutto il territorio comunitario.
DIRETTIVA HABITAT
Con la Direttiva Habitat siamo intervenuti per tutelare gli ambienti naturali più singolari e minacciati dalle attività dell’uomo e le specie viventi prioritarie che corrono il rischio di scomparire. Nascono i SIC – siti di interesse comunitario e le ZSC – zone di speciale conservazione. A seguire anche la Direttiva Uccelli, istituisce le ZPS – zone di protezione speciale
CARTA PER L’EDUCAZIONE ALLA BIODIVERSITÀ
Il 19 maggio 2022 è stato siglato il Protocollo tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri per l’educazione ambientale e per la promozione delle attività di tutela e cura del territorio. Il Protocollo impegna le parti alla diffusione dell’educazione ambientale nelle scuole.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
Biodiversità, Parchi e Ambiente: 22 e 24 maggio, 5 giugno 2024
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Biodiversità, Parchi e Ambiente: 22 e 24 maggio, 5 giugno 2024. L’esempio del Cai nel Parco del Conero.
Hanno ancora senso gli appelli planetari?
SI! E ci attendono TRE prossimi planetari APPUNTAMENTI 2024 in materia di ambiente e progresso
22 maggio Giornata Mondiale della Biodiversità– “Be part of the plan” “Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”
24 maggio Giornata Europea dei Parchi– “Insieme per la natura – la natura è importante per tutti noi”
5 giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente – “Desertificazione, siccità e ripristino del suolo – consapevolezza e azione”
Festival dello Sviluppo Sostenibile: dal 7 al 23 maggio
A questi appuntamenti si aggiunge la straordinaria vetrina di proposte, progetti e realizzazioni documentate da ASviS attraverso il Festival dello Sviluppo Sostenibilein programma dal 7 al 23 maggio con appuntamenti in più località dal Nord al Sud d’Italia.
tutt’attaccato
Il mondo è tutt’attaccato e ne siamo sempre più consapevoli. La mia formazione scientifica e umanistica mi consente un approccio d’insieme ai problemi attuali. La comunità scientifica è presente e ci avvisa puntualmente degli effetti della crisi climatica (di particolare incidenza sulla settoriale e satura industria montana dello sci e sul limite delle risorse naturali), lettura e interpretazione di emergenze ed eventi estremi sono palesi. La politica nazionale e quella locale (quest’ultima per fortuna non sempre) sembrano però ignorare gli avvertimenti.
Vedo un contorto e rimbalzante conflitto tra scienza, principio di precauzione, politica e territori.
Comunicazione ambientale e climatica
Difficile farsi ascoltare. Gli interessi economici settoriali e fossilizzati sono forti. L’evidenza viene nascosta e trasformata. Sono molti i bravi illusionisti e moltissimi quelli che ci credono. Si insite nel dire che non c’è un collegamento tra evento estremo e la crisi climatica e che quest’ultima non deriva dai comportamenti umani.
Temi delle giornate planetarie con l’esperienza Cai-Scuola nel Parco del Conero
Biodiversità, Parchi e Ambiente: provoa gettare un ponte tra idea e realtà…
Le giornate Cai-Scuola di aggiornamento e studio per docenti, nel Parco Naturale del Conero (dal 24 al 28 aprile 2024 con Cai Marche e Sezioni di Ancona e Camerano) hanno visto uniti i tre temi che saranno protagonisti di prossimi appuntamenti planetari. Insieme concorrono a evidenziare l’impatto che la mancanza di tutela della natura, bene collettivo, può avere sulla qualità della vita e, in quanto responsabilità di tutti, ci indicano le azioni che possiamo e dobbiamo fare, ogni giorno dell’anno, per conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e i molteplici benefici che fornisce.
Dal 24 al 28 aprile si è svolto il 65 Corso Cai-Scuola
Le diverse attività in ambiente e nel Centro di Educazione Ambientale del Parco hanno svelato meraviglie e misteri del Conero, tra Natura, Cultura e Paesaggi.
Biodiversità da conoscere e tutelare
L’escursione ha permesso di conoscere i diversi ambienti che caratterizzano il Monte Conero. Proteso com’è sull’Adriatico presenta situazioni climatiche diverse nei versanti sud e nord con evidenti riflessi sulle situazioni vegetazionali. Aspetto che influenza anche l’ambiente marino con la particolare storia naturalistica del Trave, propaggine geologica nel mare, pericolo per i naviganti sottocosta, ma costante scoperta per gli studiosi.
Ambiente umano e sociale
I piccoli paesi di Sirolo e Numana sono vicini, incastonati e accoglienti, guardiani del Monte, affacciati sulle onde. La storia segna questi luoghi da prima dei Romani fino a Napoleone. La più antica è raccontata nel Museo Archeologico di Numana dove scopriamo il profondo legame con la Sicilia. La più recente è a Portonovo originato da una delle tante frane di questo tormentato monte. Qui troviamo i resti del fortino napoleonico e la chiesetta monastica di Santa Maria, proprio sul mare, pronta a prendere la luce del mattino. In alto, immersa nella vegetazione c’è l’Abbadia di San Pietro. Si tratta di luoghi di pace e serenità, dell’anno mille, in pietra bianca del Conero. La visita notturna di Ancona, conduce, in salita, alla Cattedrale di San Ciriaco.
Il Parco del Conero
Con attenzione si prende cura del singolare “scoglio montano” a picco sul mare, attorniato da campagne generose e spiagge intrise dei colori del mare. La città di Ancona lo accarezza e sorridono i piccoli centri turistici si Sirolo e Numana, affacciati sulle onde e uniti da un dolce pendio. Non è semplice la vita del Parco, con la concentrata presenza turistica estiva e la crescente richiesta di pratiche sportive non in linea con le finalità dei luoghi. Ne sono un esempio i due piccoli laghi di Portonovo il Lago Profondo ed il Lago del Calcagno accerchiati e quasi resi invisibili da una eccessiva presenza antropica. Sono due piccoli bacini naturali d’acqua salmastra situati a pochi passi dal mare, unici per la loro biodiversità.
La speranza nella cultura e nell’educazione
Unire attraverso l’educazione. Ho colto negli insegnanti interessamento, curiosità e passione. Occhi aperti pronti a guardarsi attorno e a memorizzare. Continuità nell’aggiornamento e nelle riflessioni. Attenzione a una formazione continua e condivisa. Docenti pronti a esprimersi con competenza e chiarezza. Da loro una grande visione d’insieme delle necessità e delle soluzioni.
L’Umanità
L’Umanità vuole pace. La sua storia ha origine e diviene nella Natura. Ne deriva il costante tentativo di esserne parte. Sforzo che in questo periodo è condizionato da guerre, crisi climatica, inquinamento e consumo di suolo e risorse.
Il Mistero
Più mi avvicino alla Natura, tanto più ne avverto il mistero e, mentre mi perdo stupito, mi ritrovo nei tanti linguaggi. Dalla forma e dal colore di un fiore, di uno stelo d’erba, alle grandi pareti verticali. Ogni cosa osservata è in dinamico equilibrio, tra flora, fauna, geologia, paesaggi e noi che ne siamo parte.
Non luoghi, metropoli, consumismo ci allontanano dalle origini e ne paghiamo pesantemente lo scotto. Noi e soprattutto le future generazioni.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
In Montagna con il Cai – 5 maggio 2024 – Cai Teramo, Cai Castelli, Cai Arsita
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Domenica 5 maggio 2024
In Montagna con il Cai – 5 maggio 2024 – Cai Teramo, Cai Castelli, Cai Arsita
I Soci delle Sezioni Cai sono sempre attivi. Impegnati nelle diverse iniziative: dall’accompagnamento, alla manutenzione dei sentieri, alla scoperta sensoriale dei linguaggi della natura. C’è sempre attenzione alla Montagna, nel rispetto dell’ambiente. Ogni azione del Cai è educativa.
CAI CASTELLI
Cai Castelli: MANUTENZIONE DEL SENTIERO PER IL FONDO DELLA SALSA Contatti: Antonio Simonetti 3923589962, Vittorino Di Luca 3336550099, Giancarlo Di Pietro 3391419402
Un intervento di manutenzione necessario a causa degli effetti di eventi estremi che hanno interessato il bacino del Fondo della Salsa. Dopo i lavori ci ritrova al Rifugio Enrico Faiani, presidio della Montagna che il 30 aprile ha accolto i ragazzi della Scuola Media di Castelli.
domenica 5 maggio 2024
CAI TERAMO e CAI ARSITA
Cai Teramo e Cai Arsita: ESCURSIONE ANELLO DELLE CASCATE DI PADULA
Un’escursione tra le più interessanti dei Monti della Laga, dove le cascate raccontano storie d’acqua. Un’esperienza intersezionale condivisa dai soci Cai di Teramo e di Arsita, con il paese di Padula pronto ad accogliere tutti al B&B Pappapero.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
DI TERRA CE N’E’ UNA SOLA: SALVIAMOLA – Cai Teramo, venerdì 19 aprile 2024
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DI TERRA CE N’E’ UNA SOLA: SALVIAMOLA – Cai Teramo, venerdì 19 aprile
Giornata mondiale della Terra, 22 aprile 2024
La Terra è importante e per noi c’è solo lei, unica e irripetibile.
Club Alpino Italiano
Pronto all’azione, insieme alle tante Sezioni, il Cai è impegnato a informare e sensibilizzare, iniziando dai giovani del Mondo della Scuola e con le giornate Family Cai.
Cai Teramo e il docufilm “2040 SALVIAMO IL PIANETA” – venerdì 19 aprile
Per celebrare la Giornata della Terra si inizia venerdì 19 aprile con la proiezione del docufilm “2040 Salviamo la Terra per il futuro”, ascoltando la voce di bambine e bambini e dei giovani. Opera del Regista Damon Gameau.
Prendersi cura e tutela
Vivere esperienze in ambiente fa bene, aiuta l’apprendimento e ha grande importanza nel processo di sviluppo fisico, intellettuale, emotivo e sociale di bambine e bambini. Con la Scuola dell’Infanzia di Montorio al Vomano un’esperienza sempre in cammino. Sono proprio loro, con le loro manine a darci il senso del prendersi cura e dell’accoglienza.
Piccola grande Terra
La salvaguardia della Terra è legata alla tutela dell’ambiente. Abbiamo bisogno di sentirci parte della nostra generosa Terra, di prenderci cura dell’ambiente e di onorare il valore dell’equilibrio e della pace.
E’ importante essere consapevoli delle attuali criticità e del limite delle risorse naturali.
Primavera silenziosa
Antesignana fu Rachel Carson, biologa statunitense che scrisse “Primavera silenziosa”, libro manifesto degli anni ’60, sulla peggiorata qualità ambientale e sull’urlante silenzio della Terra.
Altrettanto decisivo fu il “Rapporto sui limiti dello sviluppo“, commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972.
Gli studenti universitari
Il grazie va ai giovani e agli studenti universitari che dettero impulso alla necessità di conservare le risorse naturali della Terra. Presenti allora, decisivi oggi.
I giovani sono il sale della Terra. Ascoltiamo, facciamo nostra e sosteniamo la preoccupata voce dei giovani.
Un monito a non silenziare la voce dei giovani, indubbiamente disorientati per tutto quello che accade attorno, preoccupati di futuro.
Costituzione
Un impegno per l’ambiente che recentemente ha ribadito anche la nostra Costituzione Italiana con le integrazioni apportate agli artt.9 e 41.
4 ottobre 1969
La Giornata della Terra è nata il 4 ottobre 1969 diventando un’occasione informativa ed educativa. Tante (troppe) le criticità, con l’attuale situazione di policrisi.
Antropocene
Si tratta di ridurre e mitigare il crescente inquinamento di aria, acqua e suolo, la perdita di biodiversità con piante e animali che scompaiono, il consumo di suolo e la distruzione degli ecosistemi. In buona sostanza opporsi alla crisi climatica e agire sugli effetti negativi delle attività dell’uomo. Siamo nell’Antropocene.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo 2024
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ACQUA DI PACE (3) – 22 marzo, Giornata mondiale
Da “acqua fonte di vita” a “acqua fonte di pace”
La vita ha scelto l’acqua e l’ONU sceglie la pace
La storia dell’uomo, della civiltà e del progresso è stata sempre legata all’acqua
Ci hanno messo in un periodo di terribili e disastrose guerre che si sommano ad altre crisi. Ogni occasione è quindi utile per ribadire che le guerre sono inaccettabili in quanto: -contrarie al naturale fluire della vita, -contrarie alla serenità e alla tranquillità sociale che vogliamo, -contrarie a ciò che indica la nostra Costituzione.
Mi soffermo solo su un passaggio dell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica…tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
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21 marzo – giornata internazionale delle foreste
Questo 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste anticipa e fa tutt’uno con la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il rapporto è simbiotico. Gli alberi devono la propria esistenza alla presenza di acqua, assorbita dal terreno con le radici e rilasciata nell’aria come traspirato vapore acqueo.
L’acqua è evocativa
Se chiudo gli occhi e penso all’acqua scatta qualcosa di magico che riporta agli albori della vita. Tutti noi abbiamo negli occhi splendidi documentari con l’acqua che accoglie le prime espressioni di vita dalle quali derivano forme sempre più complesse fino a quelle dei tempi nostri.
L’acqua avvolge
L’acqua avvolge tutto e noi siamo ospiti di questo meraviglioso globo, della nostra unica Terra, che per due terzi è acqua; la gran parte salata, essendo quella dolce una ridottissima percentuale del 2,5%, concentrata nei 2/3 ai poli e nei ghiacciai.
La superficie terrestre è costantemente modellata dall’acqua
L’acqua è cultura
L’acqua è cultura che ha ispirato poeti, scrittori, musicisti, filosofi, esploratori, geografi… Un variegato e inarrestabile mondo di intelligenze e sensibilità.
Sorgente e foce
L’acqua è sorgente e foce, inizio e fine di un ciclo vitale che ci auguriamo perpetuo, conservando intatta la molecola H2O, che ritroviamo anche come ghiaccio e vapore, presente in natura nei tre stati di aggregazione.
L’acqua è amica
È l’amica della nostra quotidianità, dal primo bicchiere appena svegli, all’ultimo gesto, quando ci laviamo i denti prima di andare a dormire. Ci resta facile capire, anche solo guardandoci attorno, quanto sia presente e determinante nel mondo.
E’ impossibile vivere senza di lei eppure la consideriamo poco, siamo talmente abituati a lei che quasi non ci accorgiamo di averla, e così la sprechiamo e peggio ancora la inquiniamo. Nei mari e negli oceani abbiamo i pesci (sempre meno) e la plastica (sempre più).
Indispensabile alla vita
È indispensabile alla vita eppure non siamo consapevoli che nel mondo ci sono milioni di persone che convivono con carenza e scarsa qualità dell’acqua. Dal 2005 al 2015 c’è stato il decennio ONU “Acqua Fonte di vita” con l’obiettivo di dimezzare il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua.
Tra gli obiettivi dell’agenda 2030 con il numero 6 si chiede di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene. Ed è un numero che purtroppo non fa rumore.
L’acqua è energia
L’acqua è energia e ne sappiamo qualcosa con gli impianti idroelettrici e con le attività dei BIM, Bacini Imbriferi Montani. Prima di questi ci sono stati i mulini, che punteggiavano i corsi d’acqua, indispensabili alla lavorazione dei prodotti agricoli.
Acqua e lavoro
La gestione sostenibile dell’acqua nei più svariati campi, promuove la creazione di posti di lavoro e un collettivo miglioramento socio- economico. Non c’è limite all’acqua e le produzioni culturali sono numerose e rappresentano ulteriore occasione di lavoro
La Giornata Mondiale dell’Acqua – GMA
La storia della giornata mondiale dell’acqua prende il via dal Summit di Rio: 1992 – a Rio de Janeiro, dal 3 al 14 giugno, si è tenuto il vertice mondiale su “Ambiente e Sviluppo”. 1993 – l’ONU fissa la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2001 – dopo 8 anni anche in Italia la 1^ edizione sul tema “acqua e salute” 2002 – l’ONU decide per l’Anno internazionale della Montagna 2003 – l’ONU decide per l’Anno Internazionale dell’Acqua
L’acqua è educativa
L’acqua è educativa e il Club Alpino italiano ne fa ampio uso con attività informative, formative, di sensibilizzazione e di tutela attiva. Ne cito solo alcune delle tante sparpagliate per tutta Italia.
Cai Castelli
A Castelli la cura attenta del territorio monitorando le forti azioni erosive causate dalle piogge torrenziali. Nella giornata mondiale dell’acqua in programma l’Assemblea dei soci, nel rifugio Enrico Faiani, per definire le iniziative estive e continuare le giornate educative con la Scuola media e il Liceo artistico. La stessa produzione ceramica che è risorsa del paese è strettamente legata all’acqua e al circostante ambiente naturale.
Cai Teramo – sentieri d’acqua
A Teramo, cittadina tra due corsi d’acqua. è particolare l’attenzione per il fiume Vomano che nasce sul Monte San Franco e ha trovato il suo percorso tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e le arenare dei Monti della Laga. In itinere un progetto educativo con i piccolissimi della Scuola dell’infanzia di Montorio al Vomano, affascinati dal loro grande fiume e domenica 24 una giornata CAI sull’acqua, in ambiente e per le famiglie alla scoperta del paese di Poggio Umbricchio e della sua storia con il fiume, in cammino lungo l’alveo e sostando al vecchio mulino De Giorgis. Dal Ghiacciaio del Calderone alle cascate della Laga il Cai ha un’attenzione crescente ai piccoli e sparsi Comuni montani, per contrastare spopolamento e spaesamento. Sentieri d’acqua (link)
21 marzo – Acquifero del Gran Sasso
Oggi 21 marzo ad Assergi, sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un incontro per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone, per il quale il Cai svolse, 26 novembre 2022, un mirato Convegno di approfondimento e studio (link all’articolo).
Acqua e Aree Protette
La montagna è serbatoio d’acqua. I venti spingono le nuvole verso i monti e danno origine alle precipitazioni che riportano a terra l’acqua per esser inghiottita dalle rocce eriaffiorare dalle sorgenti. E il ciclo si rinnova.
Gran parte dei territori montani sono affidati al Sistema delle Aree Protette, nazionali e regionali che svolgono il delicato ruolo di tutela e gestione.
Rifugi, sentieri e acqua
In Montagna ci sono poi i Rifugi come quelli che hanno una bella fonte d’acqua in grado di rigenerarci dopo l’impegnativa salita come quella verso il Monte Genzana (Rifugio la Fascia nella Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio), oppure la fonte d’acqua all’inizio di una escursione come la troviamo in località Osso Caprino, prima di iniziare la salita al Monte Foltrone, versante Nord (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).
Fa la cosa giusta
A livello nazionale un articolato appuntamento di più giorni a Milano, dal 22 al 24 marzo. Un contenitore che raccoglie acqua, escursionismo, arrampicata ed educazione ambientale nel gioioso incontro con il mondo della Scuola.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2024
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2024
Passi felpati
Ci avviciniamo con passi felpati alla Giornata Mondiale dell’Acqua 2024. I passi sono felpati e vogliono prendere il posto del rombo della guerra. L’acqua è fonte di vita. La guerra è morte e distruzione.
ACQUA PER LA PACE
La Pace si costruisce e l’acqua è un simbolo di vita. Le Sezioni Cai di Teramo e di Castelli promuovono iniziative di armonia e incontro. A Castelli c’è il Sentiero della Pace e domenica 10 marzo il Cai di Teramo è stato in escursione alle Gole di San Venanzio, con il fiume Aterno e il suggestivo eremo.
L’acqua unisce
Le Gole traghettano ambienti e culture. In questo caso mi piace evidenziare la funzione di corridoio tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2024
Il Tema 2024 scelto è “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti”.
Tema centrale e importante in questo periodo di policrisi. L’Agenda 2030 ne pone l’attenzione con l’obiettivo 6. Tutti abbiamo bisogno di poter attingere acqua potabile e sicura Si tratta di un diritto umano universale in quanto determina la sopravvivenza delle persone.
Qualità e quantità dell’acqua
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque: gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità. (Disegno di legge n. 2343)
Approfondimenti:
1. L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Il diritto all’acqua potabile di qualità nonché ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/64/L.63/Rev. 1 del 26 luglio 2010.
2. – L’acqua è un bene comune, una risorsa rinnovabile, indispensabile per la vita dell’ecosistema e di tutti gli esseri viventi.
– Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di efficienza, solidarietà, responsabilità e sostenibilità.
– Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
– Elemento fondativo indispensabile deve pertanto essere la conoscenza della risorsa idrica, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità.
– Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici.
La conoscenza
Conoscere l’acqua nelle sue proprietà fisico-chimiche e nelle relazioni fondamentali alla vita. Quanto siamo consapevoli dell’importanza dell’acqua? Tra le finalità culturali e sociali del Cai c’è la crescita di consapevolezza dei benefici ecosistemici offerti dall’ambiente naturale. Ner scaturiscono le iniziative di Educazione Ambientale.
Parco in Aula – Progetti del Cea “gli Aquilotti”
La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.
La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna. I Rifugi come sentinelle del clima.
Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni, dove l’acqua e motore di ogni interscambio.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!
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LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!
Da spettatori inconsapevoli a osservatori attenti e cultori della bellezza naturale.
In Natura la tavolozza cromatica è infinita. Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate. I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura. Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”. Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto. Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie. Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato. Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine. Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier. Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture. Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione. Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce. Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano. NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA! (filidido)
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE – artt. 9 e 41
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2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE
Artt. 9 e 41
8 febbraio 2022
Ricordo ancora l’emozione di allora. Con il Parlamento e le modifiche costituzionali che hanno arricchito il panorama di attenzione in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute ed economia.
Sono passati due anni da quella storica giornata, da martedì 8 febbraio 2022.
Montagna e Montanità
Sullo slancio di quella approvazione mi avventurai in un articolo su Montagna e Montanità.
Montagna e Parchi: il blog
Con ottimismo ho messo insieme più elementi concorrenti sulle “terre alte”.
Da montanaro so quanto la Montagna sia vulnerabile e in prima linea a subire le ferree leggi del cambiamento climatico. Fortuna che resistono tenaci abitanti pronti a coniugare insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Comuni e Comunità
Dai Comuni e dalle Comunità la risposta per contrastare spopolamento e spaesamento.
Lo spopolamento è la minaccia sociale più grave: macigno che pesa sui territori della montagna e altre aree interne.
Partendo dalla Costituzione ho snocciolato utili strumenti da utilizzare come il PNRR, le strategie nazionali SNAI e SNAMI. La necessità di seguire con attenzione iter e contenuti del disegno di Legge sulla Montagna. Un occhio alle Alpi con i Villaggi degli alpinisti da adattare sui Paesi montani d’Appennino. E poi le aspettative dalle Green Communities.
Ministero del Sud?
Il dedicato Ministero del Sud non esiste più (sparito anche il link articolo del 2022), l’Agenzia per la coesione soppressa e non ho traccia delle iniziative economiche in materia di Mezzogiorno.
Adesso abbiamo il Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR. Un ventaglio di competenze dal generale al particolare, dall’Europa al Meridione a tutt’Italia e io non mi ci raccapezzo.
Aree Protette
Vedo positivamente il ruolo dei Parchi e del sistema delle Aree Protette con Rete Natura 2000 nel percorso di manutenzione e rigenerazione della varietà di biodiversità e indotto miglioramento della qualità della vita. Tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023 c’è di arrestare e ridurre la frammentazione degli habitat e di raggiungere il 30% di territorio tutelato.
Chi mi aggiorna?
Trascorsi due anni mi piacerebbe avere, da chi di dovere e ne sa più di me, un quadro di riferimento aggiornato sulle voci toccate: PNRR, SNAI e SNAMI, Green Communities e altre iniziative.
Ai territori montani è sempre più richiesta la capacità di essere attrattivi e vanno messi in condizione d’esserlo.
Il timore è su ritardi e disattenzioni
Se considero la Montagna come insieme complesso e i servizi necessari agli abitanti, le risorse mi sembrano insufficienti rispetto alle esigenze. Ma, oltre questo, ciò che più mi preoccupa è l’uso distorto elle risorse economiche a disposizione.
Cortina 2026 e la pista da bob
Come è possibile che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina? Dove nasce l’arroganza nel realizzare a ogni costo una inutile pista da bob, anche se non sarà utilizzata per le Olimpiadi? Un “capriccio politico” che, a tutti noi, costa oltre 100 milioni di euro e lascia una pesante eredità di gestione.
Dopo tanti anni di impegno per la frequentazione escursionistica consapevole e la tutela dell’ambiente montano mi interessa approfondire il riferimento all’interesse delle future generazioni. Ciò comporta dettate coerenze obbligate con scelte politiche che siano di mitigazione delle emissioni clima-alteranti, di ripristino degli ecosistemi e a cascata di modelli sostenibili su ambiente, società ed economia.
Docent
Le aree interne e montane rappresentano un esempio di vera sostenibilità ambientale da tener presente con maggiore decisione ed efficacia, a vantaggio di tutti (benefici ecosistemici epandemia docent).
Amo la Montagna
Viviamo particolari momenti di policrisi e il tempo è prezioso, così come le risorse naturali.
La meta è il progresso sociale degli abitanti con le comunità locali protagoniste.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!
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NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!
Il “sentiero” non è una strada
il “sentiero” è un tracciato in ambiente. La sua naturale origine è dovuta al calpestio continuo e prolungato dell’uomo e di animali che lo percorrono per motivi diversi. Dalla presenza del sentiero nasce l’Escursionismo, con lo zaino in spalla.
Un messaggio chiaro e una richiesta di buon senso, comprensibile a tutti soprattutto in quanto i sentieri, le mulattiere e i percorsi parafuoco non sono strade
Chiara e forte l’azione di cittadine e cittadini dell’Umbria sensibili e consapevoli. Hanno manifestato per evitare che i mezzi a motore possano “scorazzare” liberamente sui sentieri.
Cai nazionale e Cai regionale
Bene ha fatto il Cai nazionale a sostenere la manifestazione a Perugia (la frequentazione rispettosa e sostenibile dei sentieri è tema centrale nazionale e l’emendamento dell’Umbria è un pericoloso esempio di deriva).
Bene ha fatto il Cai Umbria ad animare l’importante giornata del 3 febbraio a Perugia davanti alla sede del Consiglio Regionale (si tratta di una chiara azione d’Appennino, attenta a presente e futuro della Montagna).
Il ruolo dei Presidenti Cai
Il Presidente Generale Cai Antonio Montani sottolinea l’assurdità e l’anacronismo dell’emendamento alla legge regionale approvato lo scorso 20 dicembre dalla Regione Umbria.
Il Presidente Regionale CAI Umbria Gian Luca Angeli si pone a difesa dell’ambiente, delle montagne e delle persone che vi abitano, promuovendo un coordinato e aperto dialogo trasversale tra Istituzioni, Enti e Associazioni.
Il fatto è che dal 1 gennaio 2024 nella Regione Umbria, realtà d’Appennino, Cuore Verde d’Italia, i sentieri, la cui vocazione è escursionistica e di avvicinamento tranquillo all’ambiente, sono aperti a rombanti mezzi a motore.
Perché???
A me sembra una scelta decisamente illogica, ma se qualcuno non solo l’ha pensata, ma addirittura l’ha decisa con legge regionale, allora diventa decisamente importante poterne parlare.
Non si tratta di una competizione tra escursionisti, cacciatori, endoristi, bensì del riconosciuto valore dei sentieri, di attenzione all’ambiente naturale montano e ai suoi abitanti, di attenzione, da cittadini consapevoli, ad aspetti che hanno implicazioni dirette ed indirette su salute, qualità della vita, giovani, economia e società.
Responsabilità
Nel momento in cui una persona, uomo o donna, viene eletto a ricoprire l’incarico di amministrare beni della collettività, si assume la grande responsabilità della migliore gestione dei beni affidati e del loro valore.
Costituzione e dialogo (prima di decidere)
Alla luce dei recenti indirizzi costituzionali che con l’art.9 hanno ampliato la sfera di attenzione e indirizzo in materia di ambiente, ci si aspetta dall’amministratore (pro tempore) la fase di approfondimento, partecipazione e condivisione, prima delle decisioni.
La volontà espressa da cittadine e cittadini
Nel momento in cui si arriva a manifestare è evidente che qualcosa a monte è mancato da parte di chi amministra, nella visione e nell’incontro.
A manifestare non c’è infatti solo il Club Alpino italiano (indiscussa voce di Montagna), ma un corteo di altre Associazioni e professionisti, a garanzia delle loro affermazioni per le palesi contraddizioni, ambientali e socioeconomiche, poste dall’emendamento.
La voce dei Comuni
Inoltre sarà molto importante ascoltare anche la voce dei Comuni, considerando che, a mio avviso, non essendo il sentiero una strada, eventuali cartelli di accesso andrebbero posti, dopo attenta valutazione, solo sui tracciati ritenuti anche diversamente percorribili.
Hanno aderito
Oltre al Cai alla manifestazione hanno aderito: Agesci, Aigae, All Mountain Foligno, Collegio Regionale Guide Cicloescursionismo, Csen, Epic, Fai, Fiab Perugia, Fie, Fugs (Speleologia), Gusta Trevi, Italia Nostra, La Rampicorno, Lagap, Legambiente, Natura Avventura, Natural Slow Life, Orme-Camminare Liberi, Pale Guerro Hero, Pedale Spellano, Sentieri Partigiani Terni, Subasio, Umbria Green Holidays, Wwf.
La via dell’acqua
L’altro ieri, il giorno dopo la manifestazione a Perugia, ero in montagna percorrendo un sentiero tematico “la via dell’Acqua” e mentre camminavo accompagnato dal brioso ruscellare del torrente, dal tranquillo e sorridente incontro con tanti camminatori di ogni età (molti i giovani), pensavo ai tanti impatti che un mezzo a motore avrebbe causato. Sui sentieri non possono convivere mezzi a motore e persone in cammino.
La Montagna è per tutti
Inoltre, guardavo e pensavo alla Montagna: grande e accogliente, per tutti. Si deve solo desiderare percorrerla e per questo ci sono i sentieri, con la relativa segnaletica escursionistica dal segnavia rosso/bianco/rosso, della quale il Cai cura la manutenzione, attraverso un riconosciuto abaco nazionale. I sentieri non sono ambiente per mezzi a motore, per la velocità e il rombo. Per questo vi sono altri luoghi, dedicati. La Montagna, per le diverse implicazioni socio-ambientali che comporta, va preservata dall’impatto di ogni genere di mezzo a motore: quad, fuoristrada e moto, dalle motoslitte all’eliturismo.
Comunicare diversamente
Il dialogo è fondamentale e lo scontro sempre negativo. E’ opportuno comunicare diversamente, anche dal basso, con un’azione culturale che porti al confronto e alla discussione. Più empatia per riflettere insieme attraverso l’educazione, la bellezza, l’arte e la musica.
La Natura è grande Artista con linguaggi e voci dell’ambiente che diventano toni e timbri che giungono al cuore.
In Abruzzo
C’è necessità di dialogo e incontro tra Regioni, Comuni, Aree Protette, Rete Natura 2000, per un riconosciuto valore d’Appennino, con la generosità dei benefici ecosistemici e le potenzialità d’insieme della Montagna.
Segnalo la presa di posizione del GR Cai Abruzzo e del GR Cai Marche, su impegno delle Sezioni Cai di Teramo e di Ascoli Piceno, che considerano negativamente il transito di motoslitte nei mesi invernali in località Lago dell’Orso – Comune di Rocca Santa Maria e si mettono a disposizione per soluzioni alternative. Ci troviamo nei territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.