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PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha messo a disposizione della Scuola più progetti di avvicinamento e scoperta degli aspetti naturalistici e culturali della Montagna.

Hanno risposto positivamente la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, la Scuola Media di Castelli e il Liceo Artistico FA Grue di Castelli

L’Educazione Ambientale

L’Educazione Ambientale in Montagna ha una marcia in più.

La Montagna riunisce risorse e beni comuni con aria, acqua, paesaggi, colori, odori, boschi, prati, monumenti e storie di uomini e donne.

Li troviamo nei paesi, sui sentieri e nei rifugi.

EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi. Per tutti noi meno giovani,la rappresentazione e la narrazione di luoghi, con trasformazioni e aspettative documentate attraverso gli occhi di bambine e bambine, ragazze e ragazzi.

Montorio al Vomano

La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.

Montorio al Vomano è lambito dal Fiume Vomano che ha scavato il suo percorso tra le rocce del Gran Sasso d’Italia e quelle dei Monti della Laga.

L’attività è diventata AVVENTURA FIUME

L’ambiente fluviale è suggestivo tanto da appassionare giovani occhi vivaci e mani curiose per:

-comprendere proprietà, valore e vulnerabilità dell’acqua dolce (e salata), per orientarne l’uso, contenere gli sprechi, ridurre l’inquinamento.

-rendersi conto di come l’acqua di una sorgente abbia modellato la montagna ed abbia influenzato le attività dell’uomo, fino a raggiungere il mare,

-avvicinare, toccare e scoprire quanta natura e cultura offre il sistema montagna, anche attraverso l’azione divulgativa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

-con i giovani per il futuro dell’ambiente dalle alte vette alle sabbiose zone costiere. Dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga alla Riserva del Borsacchio.

Castelli

La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna.

Ci troviamo:

– ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia

– lungo il Sentiero Terre Alte Castelli-Castel del Monte

– sul Sentiero Italia Cai nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il Rifugio Enrico Faiani ci ricorda un grande amico della Montagna, sempre presente con noi e pronto a raccontare storie di alpinismo, escursionismo e incontri fantastici.

Il Rifugio è a presidio della natura e della cultura della Montagna.

Insieme a Enrico per:

-avvicinare il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

-apprendere come ci si comporta nel Rifugio e quali norme essenziali fare proprie in Montagna – pannello Rifugi-Tam.

-scoprire i benefici degli ecosistemi. – Rifugio sentinella del clima

-una Montagna di rifiuti. Ma che fine fanno i rifiuti?

-partecipare a scelte che riducano l’inquinamento: progetto Cai Montagna Pulita

Castelli

Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni.

Prima assaggiamo, lasciamo fare alle papille gustative. I segnali arrivano al cervello e la bontà ci avvolge. E così, dai sapori si accende la curiosità dei saperi, mentre la Montagna osserva compiaciuta.

Con adeguata rappresentazione artistica si diventa consumatori consapevoli, recuperando, attraverso gli antichi sapori e i prodotti tipici della nostra terra, i principi di una sana alimentazione.

Insieme a mani esperte per:

-conoscere i diversi tipi di prodotti alimentari provando ad apprezzarne i sapori;

-conoscere le fasi di produzione dei prodotti alimentari in montagna;

-comprendere l’importanza di conservare il patrimonio genetico delle specie, le varietà agricole della montagna e l’insostituibile funzione degli agricoltori quali custodi delle varietà autoctone

In Montagna con il Cai

Meraviglie della Natura generosamente a disposizione di tutti, e che tutti possono imparare a rispettare. Il primo passo è la conoscenza.
Vieni in Montagna per guardarti attorno, scoprendo quanto sia viva, dinamica e coinvolgente. Dai piccoli paesi, a quelli più grandicelli sono tutti pronti ad accoglierti, lontano dal frastuono della città, per condividere esperienze all’aria aperta.
Ci accompagnano sempre le raccomandazioni essenziali del Club Alpino Italiano che, con mirato decalogo, pone l’accento su prudenza, attrezzatura, consapevolezza e senso di responsabilità.

Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo

La prossima Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” servirà per riflettere su temi attuali e concatenati che prendono linfa dal valore del Sistema delle aree protette, dagli obiettivi dell’Agenda 2030 e dai rinnovati dettami della Costituzione.

Educazione, Sostenibilità e Giovani racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.03.09 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




PARCO IN AULA A MONTORIO AL VOMANO – Scuola Statale dell’Infanzia – mercoledì 28 febbraio 2024

PARCO IN AULA A MONTORIO AL VOMANO – Scuola Statale dell’Infanzia

mercoledì 28 febbraio 2024

AVVENTURA FIUME

Un colorato gruppo di piccoli esploratori ed esploratrici si è mosso lungo le vie di Montorio al Vomano. Tutti i giovanissimi.

Ma quanti anni hai? Ho chiesto rivolgendomi a un riccioluto bambino… Ne ho 5! Rispondendo con voce forte, alzando piena la mano libera con le dita distese, mentre l’altra teneva stretta una sua sorridente amichetta.

La domanda non è cascata nel vuoto e ancora hanno risposto in tanti altri, gioiosamente, sempre con le piccole le dita protese.

Ma dove andate, così con tanta sicurezza? La risposta corale: al fiume Vomano!

Il loro progetto di Educazione Ambientale è “Acqua fonte di vita”. Le insegnanti della Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, insieme alle tante proprietà dell’acqua, hanno scelto di approfondire lo studio del fiume Vomano negli aspetti naturali e negli aspetti antropici.

L’abitato è infatti lambito dal fiume, che nasce a Monte San Franco, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si fa tortuosamente strada tra le rocce carbonatiche e le arenarie, è sede di importanti impianti idroelettrici con invasi dedicati e attraversando le colline e la pianura, sfocia nel mare Adriatico.

Un fiume importante ricco di storia e vicende.

I bambini e le bambine ne sono affascinati e da un belvedere, tutti affacciati, inseguono con lo sguardo le volute dell’acqua, incuriositi dallo spumeggiare tra massi sporgenti e dalla forma sinuosa del fiume, osservando anche l’arco del ponte che ne scavalca il corso e unisce le sponde. Vocianti e animati prendono appunti sui segni della natura, con le piante, rocce, sabbia, colori, e quelli realizzati dall’uomo, indicando anche le opere non buone alla bellezza del fiume.

L’esperienza continua osservando splendidi murales. Il primo, ampio e luminoso, proprio sul tema dell’acqua, mostra il grande lavatoio (che si incontra subito dopo) con le donne impegnate a lavare i panni mentre i ragazzi giocano a cavallina, scavalcandosi a gambe aperte o correndo agili spingendo il cerchio di ferro. A seguire scene di quotidianità e di vita tranquilla.

Grazie alla mappa che bambine e bambini hanno in mano, ci si riesce a districare nelle strette vie e, scendendo ripide scalette, a raggiungere il letto del fiume, osservandolo così da vicino, quasi a toccarlo.

E partono altre domande a raffica: quanto è profondo? dove sono le trote? quanto è largo?

Il grande prato verde, timidamente punteggiato dal blu della veronica, accoglie tutti per iniziare il gioco dell’acqua con i suoi cambiamenti di stato.

Le maestre hanno preparato fascette azzurre con la lettera O di ossigeno e fascette bianche con la lettera H di idrogeno.

Bambine e bambini le indossano diventando piccoli atomi e, al via, ogni atomo di ossigeno prende per mano due atomi di idrogeno, trasformandosi così nella molecola dell’acqua, H2O . E il gioco diventa attivo. È tanto freddo e le molecole si stringono e tutte vicine, al suono di una musica lenta, formano il ghiaccio (solido, che ha volume e forma ben definita). Un raggio di sole buca le nuvole e scalda il ghiaccio, mentre la musica aumenta il suo ritmo, e così, sempre tenendosi per mano, le molecole H2O iniziano a distanziarsi e a scorrere liberamente come acqua (liquido, che ha un suo volume ed assume la forma del recipiente). E adesso arriva tanto sole e tutti sono liberi, diventano leggeri fino a volteggiare e librarsi nell’aria, (vapore, né forma, né volume che occupa tutto lo spazio a disposizione). Bambine e bambine, al ritmo di una musica più veloce, sempre senza lasciarsi, sciamano come api su tutto lo spazio verde, rincorrendosi e gridando. E tutto questo si ripete più volte. La musica rallenta e con lei il movimento che indica il cambiamento di stato. La musica rappresenta il calore che è la forma di energia causa del cambiamento di stato. Lo vediamo direttamente nella quotidianità delle mura domestiche, sottraendo calore il vapore diventa acqua e successivamente ghiaccio (come fa il freezer del frigorifero) e viceversa riassorbendo calore si torna allo stato liquido. Si tratta di fenomeni fisici reversibili.

In natura è il meraviglioso ciclo dell’acqua dove i ghiacciai sciolgono e alimentano i corsi d’acqua che giungono al mare per poi evaporare e spinti dal vento raggiungono le zone più fredde di condensazione e come pioggia e neve (a volte anche come grandine) tornano al suolo. Le montagne sono serbatoi d’acqua che attraverso le sorgenti danno il via alla magia dinamica del fiume, che unisce le alte vette al alle profondità del mare, e così fa il fiume Vomano.

Le montagne sono purtroppo quel luogo della terra che in forma accelerata subisce le azioni negative dovute al cambiamento del clima, con il pericoloso innalzamento delle temperature.

Recuperato l’ordine l’esplorazione è continuata verso un’altra ansa del fiume, dove purtroppo la sponda opposta al nostro punto di osservazione è stata denudata degli alberi e spianata dalle ruspe. Vicino a noi abbiamo osservato anche due ampi ceppi, testimoni di grandi pioppi tagliati. Non riusciamo a capire perché di tanto danno ambientale, ma vedremo di documentarci.

Il tempo scorre ed è ora di tornare a Scuola per il pranzo.

Una ripida scalinata ci riporta verso il centro del paese e percorriamo le vie salutati calorosamente da ogni persona incontrata, ammaliate da quel lungo ordinato serpentello colorato e festoso.

Adesso restiamo in attesa delle cromatiche è fantasiose restituzioni da parte di questi curiosi e attenti attori di una singolare esperienze in ambiente, con le loro insegnanti e i soci della Sezione Cai di Teramo.

PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha presentato più progetti e tra questi la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita“, la Scuola Media di Castelli “Rifugio Enrico Faiani” e il Liceo Artistico F.A. Grue di Castelli “Sapori e Saperi della Montagna“.

Mascottes di queste esperienze sono il prof. “Ovidio Verde” e il “vagamondo Camoscio Carlino” che prossimamente si faranno conoscere.

Hanno partecipato a questa esperienza n.59 tra bambine e bambini organizzati in tre gruppi accompagnati dalle insegnanti: Lara Pezzoli, Simona Paolini, Maria Rita Nori, Rita Di Carlantonio, Gilda Paolini, Iolanda Sersante, Alessandra D’Ignazio e dai soci Cai: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni e Pietro Seca.

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AVVENTURA FIUME

Possiamo chiamare queste attività sul Vomano “AVVENTURA FIUME” svolta da bambine e bambini insieme al Club Alpino Italiano di Teramo e al CEA “gli Aquilotti”.

Prossimi incontri serviranno per riflettere su alcuni argomenti e sulla Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” ed è poi prevista un’uscita con pranzo al sacco da svolgere lungo il fiume.

Educazione e Sostenibilità racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro.

EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi, per tutti noi la rappresentazione e la narrazione di luoghi, trasformazioni e aspettative.

C’è poi l’incontro del fiume con il mare attraverso il dialogo che presto avranno il polpo e la trota.

PARCO TERRITORIALE ATTREZZATO FIUME VOMANO: l’attenzione al fiume pone l’accento sul ruolo del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano.
Istituito con la Legge Regionale n. 109 del 9 maggio 1995. E’ esteso 335 ettari e costituisce una riserva abruzzese con sentieri, storia e specie interessanti.

30 ANNI

Può essere una buona idea prepararci nel 2025 ai 30 anni della istituzione del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano.

AGENDA 2030: con i 17 obiettivi da raggiungere indica le azioni guida da adottare e seguire come cittadini responsabili e consapevoli.

COSTITUZIONE: pietra angolare nella crescita dei giovani, arricchita negli artt. 9 e 41 con il diritto delle nuove generazioni, garantite nell’accesso alle risorse ambientali di qualità.

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PS: Dopo quella meravigliosa mattutina danza della pioggia che i ragazzi hanno liberamente espressa, nel pomeriggio la richiesta è stata accolta e la pioggia è scesa copiosa, dalla montagna al mare.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.29 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

Corno Grande, foto Francesca Di Gabriele – il buongiorno che piace a me

Da spettatori inconsapevoli a osservatori attenti e cultori della bellezza naturale.

File audio: LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO! (link)

In Natura la tavolozza cromatica è infinita.
Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate.
I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura.
Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”.
Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto.
Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie.
Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato.
Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine.
Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier.
Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture.
Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione.

Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce.
Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano.

NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA!
(filidido)

Tramonto sulla Catena del Gran Sasso d’Italia, foto Francesca Di Gabriele
Monte Camicia, foto Francesca Di Gabriele

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.26 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




II EDIZIONE “PREMIO ERMINIO SIPARI 2024” – PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, scadenza: 30 aprile 2024

II EDIZIONE “PREMIO ERMINIO SIPARI 2024” – PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Scadenza: 30 aprile 2024

Ancora una manciata di giorni per partecipare al Premio Sipari, giunto alla II Edizione 2024.

Essere divulgatori

E’ importante rendersi conto che ci muoviamo nel campo della divulgazione naturalistica e scientifica e della conservazione e gestione della natura. Possiamo porre domande, cambiare le nostre abitudini di consumo e provare a ridurre la nostra impronta ecologica. Come solido riferimento abbiamo la storica esperienza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e di suoi fondatori.

Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus

Dettagli e moduli di adesione nel sito della Fondazione Sipari – http://www.fondazionesipari.it/

Impegno e passione

Il Premio riconosce l’impegno di studiosi che abbiano sviluppato ricerche originali e di giovani studenti che in modo altrettanto originale abbiano dato forma a un elaborato, liberamente espresso, come precisato di seguito, su paesaggio, aree protette, tutela dell’ambiente o sviluppo sostenibile.

Ermino Sipari e il Parco Nazionale

La Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus propone il Concorso per assegnare il “Premio Erminio Sipari” 2024, in memoria del fondatore del Parco Nazionale d’Abruzzo, oggi Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, prima area protetta d’Italia (insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso).

La scadenza

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 23:00 del giorno 30 aprile 2024; verranno ammesse alla selezione rispettivamente (per ogni categoria) le prime 20, 20 e 30 opere ricevute. La premiazione è prevista il 7 settembre 2024 presso Palazzo Sipari a Pescasseroli.

Tre le Sezioni

La prima dedicata all’autore di un’opera a stampa di recente pubblicazione che meglio rappresenta i valori che ispirarono la creazione della prima area protetta italiana. Senza dimenticare, il premio riservato ai laureati e ai dottori di ricerca di qualsiasi Università, italiana, che abbiano discusso una tesi di laurea o di dottorato negli Anni Accademici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, sulla storia del territorio, sull’ecologia e sulle componenti ambientali del Parco.

Libertà espressiva

Ampia libertà espressiva viene riconosciuta alla sezione “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile”, riservata agli studenti delle ultime due classi delle scuole secondarie di secondo grado dell’Anno Scolastico 2023-2024, che potranno liberare la fantasia nel produrre un elaborato (es. testo narrativo, testo musicale, progetti, prototipi, videoclip, reels, podcast) sul paesaggio, sulle aree protette, sulla tutela dell’ambiente o sullo sviluppo sostenibile.

I premi

Il valore totale dei premi è pari a 2300 euro. Il vincitore del premio della prima sezione riceverà un importo di 1000 euro, il vincitore del premio della seconda sezione un importo di 800 euro e il vincitore del premio della terza sezione un importo di 500 euro.

ORSO e Ombrello: 2023

Nella terza Sezione 2023 La classe dell’Istituto reatino è stata valutata favorevolmente per il “Progetto O.R.S.O.”, dai contenuti innovativi e tecnologicamente avanzati nella realizzazione di un prototipo per il monitoraggio non invasivo dell’orso bruno marsicano, quelle del Liceo di Popoli sono state premiate per la storia “La vita in un ombrello”, sulla convivenza tra uomo e orso attraverso la voce narrante di “Juan Carrito”, nato da “Amarena. Purtroppo in quei giorni erano entrambi sotto i riflettori per la loro terribile prematura scomparsa.

I Giovani

Ho seguito le fasi del Premio Sipari 2023 e posso affermare che il vero riconosciuto e duraturo Premio è l’aver partecipato mettendosi in gioco, crescendo in consapevolezza sulle attuali problematiche ambientali, cercando di trovare soluzioni. E’ stato appassionate ascoltare le esposizioni delle classi vincitrici (Popoli, PE e Fara Sabina, RI) che trasudavano di conoscenza, apprezzamento e cura dell’ambiente. Ho visto la consapevolezza come comunità e di come si possa positivamente influenzare l’ambiente.

Fontana San Rocco 2023

I festeggiamenti 2023 sono proseguiti all’esterno, alla Fontana di San Rocco, luogo simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, nel 101° anniversario della inaugurazione 9 settembre 1922 – 9 settembre 1923. Nella roccia, a ricordo del famoso evento, resiste una lapide corrosa dal tempo, con la scritta:
Il Parco nazionale d’Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX Sett. MCMXXII.

I lavori svolti e illustrati dagli studenti esprimono la ricerca della realtà vista con occhi giovani.
E la Scuola aiuta a farlo con ogni mezzo.

Foto – Archivio Di Donato

Locandina del Concorso

Bando completo del Concorso (link al pdf)

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VINCITORI DELLA 1° EDIZIONE – 2023

Sezione I – PREMIO ERMINIO SIPARI “OPERA A STAMPA”
Vincitore: La flora vascolare nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti

Sezione III – PREMIO ERMINIO SIPARI “GIOVANI, AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE”:
Vincitori ex aequo:
– Progetto ORSO” della classe IV B dell’ITT STATISTA ALDO MORO di Fara Sabina (RI)
– LA VITA IN UN OMBRELLO, gruppo della classe IV A, IV B e V A del Liceo Scientifico di Popoli (PE)

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2024.02.18 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
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GHIACCIAI E NEVI PERENNI – a rischio per il cambiamento climatico

GHIACCIAI E NEVI PERENNI

A rischio per il cambiamento climatico

I ghiacciai e le nevi perenni sono icona dell’alta montagna. Ambienti severi che affascinano, preludio a cicli dinamici e alla vita. Da sempre luoghi di studio e di scoperte scientifiche, frequentati con cautela, oggi frontiera della crisi climatica.

Panoramica che dal Dosson di Genova a sx, l’Adamello con Pian di neve al centro e la fronte del Mandrone che va verso la Val Genova a destra
Foto Cristian Ferrari

La magia H2O

È rapida la loro mutazione, con il cambio di stato di aggregazione da solido a liquido. La molecola è sempre la stessa H2O, ma gli effetti su paesaggio ed equilibri completamente diversi.

Lo scioglimento dei ghiacciai, con la loro progressiva e accelerata riduzione, è tra più i rilevanti indicatori del riscaldamento globale e segno dell’attuale crisi climatica.

Serve equilibrio

Si scombinano così importanti equilibri e dalle alte vette si avvertono le ripercussioni in fondovalle e nei fiumi, con pesanti effetti su condizioni meteorologiche, siccità, produzioni e qualità della vita.

La Voce dei Ghiacciai

Oggi, sabato 17 febbraio, a Edolo l’anteprima del documentario “La voce del ghiacciai”, scritto e diretto da Giacomo Andalò in collaborazione con il Servizio Glaciologico Lombardo, con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Europea e il patrocinio del Comune di Edolo, di Unimont e del Parco Regionale dell’Adamello.

…attenti ad ascoltare…mentre scompaiono, in fratture, blocchi e ruscelli.
Purtroppo si tratta di una criticità che si associa a desertificazione e perdita di biodiversità.

YouTube “Jackanda

Edolo è lontana, ma Il documentario uscirà domenica 25 febbraio sul canale YouTube “Jackanda”. E così potremo visionarlo.

I Rifugi

Il Cai è preoccupato da tutto questo rapido cambiamento e segue con attenzione quanto accade in montagna. I rifugi, tra le molte funzioni hanno assunto anche quella di “sentinelle del clima”.  Ospitano stazioni meteo sulle Alpi e in Appennino che monitorano i locali parametri ambientali per concorrere a descrivere il carattere evolutivo dei processi meteorologici.

Nasce così una rete di Rifugi Cai e di Osservatori climatici CNR che percorre tutta la penisola, dalle Alpi al Mediterraneo.

Un’unica Terra

La crisi climatica riguarda tutti, nessuno escluso e così i rifugi, ospitali strutture nate per l’alpinismo, l’escursionismo e l’informazione ambientale, alle funzioni sociali e culturali hanno aggiunto quelle scientifiche a presidio della montagna.

Sentinelle del Clima

Prossimi incontri Cai in Appennino, 9 marzo e sulle Alpi, 23 marzo sono dedicati a presentare questo nuovo impegno con raccolta dati per la successiva descrezione statistica.

Ghiacciaio del Calderone

Tornando all’altra montagna il pensiero sorvola il tenace Ghiacciaio del Calderone (link articolo) e quello che ne resta, considerando la sua meridionale posizione, incastonato e protetto tra le tre vette del Corno Grande.

Ghiacciaio del Calderone – foto Luigi Pomponi

Rifugio Enrico Faiani

Tra i Rifugi Cai che vedo come possibile nuova “sentinella del clima” c’è quello intitolato a “Enrico Faiani“, della Sezione Cai di Castelli.

Posto a 1000 m di quota, nel bosco e affacciato sulla valle verso l’Adriatico, ha alle spalle la Parete Nord del Monte Camicia. Una posizione ideale per misurare flussi tra mare e montagna e cogliere la variabilità di questo microclima, condizionato dal manto arboreo e dalla rapida verticalità delle pendici montane.

Rifugio Enrico Faiani – foto Francesca Di Gabriele

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che promuove iniziative di Educazione Ambientale con il progetto Parco in Aula.

L’Educazione Ambientale

Il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai di Castelli e Teramo propone percorsi di avvicinamento all’ambiente e nell’anno scolastico 2023/24 dalle Scuole è stato scelto quello relativo al “Rifugio Enrico Faiani“, insieme a “Acqua Fonte di Vita” e “Sapori e Saperi della Montagna“.

Con alunne ed alunni si delineano paesaggi di interesse ambientale, storico e rurale con il clima che, insieme alle caratteristiche fisiche del territorio, determina il tipo di vita animale e vegetale, gli insediamenti e le attività dell’uomo.

Tutto è attaccato

Gli argomenti sono collegati e utilizzeranno anche i dati raccolti dai rifugi “Sentinella del Clima”

Con gli alunni e le alunne dalle storie raccontate alle storie vissute.
In un mondo che cambia troppo rapidamente

Parchi e Ghiacciai

Parchi e Ghiacciai convivono ed è quindi importante che il Sistema delle Aree Protette si prenda cura di questi potenti e vitali testimoni del paesaggio montano, in riduzione e a rischio scomparsa.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)

– Cai Teramo (link sito)

Cai Isola del Gran Sasso (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.17 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




LA MONTAGNA UNISCE: ripensiamo l’autonomia “differenziata” delle Regioni

LA MONTAGNA UNISCE

Ripensiamo l’autonomia “differenziata” delle Regioni

Escursione Campotosto Frattoli, Cai Teramo – foto Luigi De Angelis

L’italiano è una lingua straordinaria e mi affascina sempre la sua complessità.

Il peso delle parole resta però chiaro e quando inciampo sull’aggettivo “differenziata” mi viene spontaneo pensare a un’azione che separa, distingue, diversifica, allontana.

Sarà che c’è la necessità di effettuare la raccolta “differenziata” dei rifiuti, dal concetto oramai chiaro a tutti, ma quando sento l’espressione autonomia “differenziata” delle Regioni immagino contenitori diversi e non so se la mia Regione, l’Abruzzo, andrà messa come carta, vetro o plastica. Forse, considerando l’esteso sistema delle Aree protette e la presenza del mare, andrà a finire nell’umido.

Che se ne dica, con l’autonomia differenziata” vedo la separazione delle Regioni e un loro diverso smaltimento.
C’è però chi pensa di poter indirizzare come vuole il senso delle parole affermando con voli pindarici, che ci si differenzia tra Regioni senza differenziarci tra Regioni. La coperta è risicata e i nodi vengono al pettine.

Il vero volano per ripresa e ripartenza è invece l’unione, animata da entusiasmo e partecipazione. Penso a un fil rouge (non tanto invisibile e sottile, ma concreto e presente come il tracciato escursionistico Sentiero Italia Cai) che unisce il Nord e il Sud dell’Italia attraverso un’azione condivisa con le nuove generazioni, realmente coinvolte nel segno del cambiamento e della transizione.

La pandemia, nell’ambito della sanità, ha evidenziato la fragilità di un servizio sanitario spezzettato. Lo stesso dicasi per l’istruzione, la mobilità, il lavoro, il commercio.

Sarà la scelta di essermi dedicato all’insegnamento e quella di essere stato volontario nel Club Alpino Italiano; sarà che ho percorso l’Italia in lungo in largo, ma come unica vera risposta vedo un sistema unitario ed efficace che colmi le attuali differenze e con modalità di reciproco sostegno garantisca livelli conformi ai servizi essenziali e, in cordata come si fa in montagna, raggiunga obiettivi comuni.
È quello che accade in fisica con il principio dei vasi comunicanti, con il liquido interno che ovunque raggiunge la stessa quota.

La presenza delle Regioni, che conoscono territori e specificità, va ricondotta a criteri di “mirata gestione locale” nell’ambito di una “amministrazione statale” di indirizzo e garante del progresso e dei diritti costituzionali per cittadine e cittadini.

Ci si muove uniti come un treno, diversi nei vagoni per la molteplicità di situazioni culturali, naturalistiche e paesaggistiche che, fortunatamente, l’Italia offre, ma tutti con la stessa velocità.

La Montagna unisce è questo lo slogan espresso nel 2013 dalle celebrazioni dei 150 anni di storia del Club Alpino Italiano, ripreso nel 2015 a Firenze dal 100° Congresso sul volontariato e continuato nel 2023 nel 101° Congresso, che si è confrontato con l’era del cambiamento climatico.

Prendiamo quindi esempio dalle “terre alte” e dai montanari per il ruolo svolto e che continuano a svolgere; le prime per i globali benefici ecosistemici e gli altri per il comune presidio dei territori e il forte senso identitario.

Escursione Campotosto Frattoli, Cai Teramo – foto Luigi De Angelis

La Montagna unisce realmente e idealmente luoghi e persone, donne e uomini, giovani e meno giovani, italiani e stranieri, esperti e inesperti, giovani con disabilità o disagi sociali ad altri giovani. È un eccezionale luogo di incontro e confronto. Tutto questo è possibile perché in Montagna consapevolezza, rispetto, condivisione e solidarietà sono nutrienti fondamentali.

La Montagna è un solido esempio unitario vincente, articolato e virtuoso.

Escursione Campotosto Frattoli, Cai Teramo – foto Luigi De Angelis

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.12 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

IL CAI a PESCARA, sabato 10 febbraio 2024

Conferenza nazionale del Club Alpino Italiano

C’è un appuntamento nel CAI che si ripete solo due volte l’anno: la riunione dei Presidenti dei Gruppi Regionali e Provinciali. Si tratta di una Conferenza Nazionale allargata che vede, insieme ai Presidenti Cai regionali e provinciali, la presenza dei componenti il Comitato di Presidenza e del Consiglio Centrale di Indirizzo e Controllo.

Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi
Conferenza Cai a Pescara – Foto G.Nardi

L’Abruzzo delle meraviglie nella dimensione d’Appennino

Grande la soddisfazione per aver scelto l’Abruzzo come luogo di incontro. Si ribadisce la centralità dell’Appennino e dei suoi paesi, così come era stata evidenziata dal recente svolgimento 101° Congresso Cai a Roma, lo scorso 25 e 26 novembre 2023 “La Montagna nell’era del cambiamento climatico”. Il Congresso palindromo (link).

NO! alla motorizzazione dei sentieri

– Tra i temi argomento di discussione a Pescara, sicuramente il proseguo dell’impegno del Cai per evitare la “motorizzazione dei sentieri” (link) così come proposta dal Governo della Regione Umbria.

Mezzi a motore sui sentieri contrastano:

1. con le finalità dell’escursionismo educante,

2. con le funzioni della Montagna nell’era del cambiamento climatico e per il raggiungimento degli obbiettivi dell’accordo di Parigi 2015,

3. con la promozione (mobilità dolce) turistica, culturale e naturalistica di paesi e luoghi,

4. con il Sistema delle Aree Protette e, non ultimo,

5. con la sicurezza nella percorrenza degli itinerari.

L’Italia dei Parchi Nazionali e del Sentiero Italia Cai

Il Cai e la visione di futuro

I temi cultura, natura, paesaggio, paesi, aree protette e clima, declinati nell’ambito della sostenibilità e del progresso ci accompagneranno significativamente nei prossimi decenni. Il Cai ha avuto sempre la capacità di anticipare visioni e proposte.

Componenti Comitato Direttivo Centrale Cai a Pescara

Identità

In una dimensione d’Appennino e di Meridione vedrei il Cai capofila diun progetto nazionale che caratterizzi e rilanci, attraverso l’Appennino, il valore identitario dell’Italia nel Mediterraneo.

Il Cai della Montagna che racconta il Sud nello spazio delle politiche europee (sostenendone la ripartenza) e di coesione (colmandole le disuguaglianze) agganciate anche alla SNAI e con le Green Community.

Il potenziale ambientale e culturale

Abbiamo al Sud un grande potenziale ambientale e culturale che risulta ancora poco utilizzato. Circa il 60% dei parchi nazionali si trovano al Sud, che si sommano agli altri dell’Appennino settentrionale. A questo si aggiunge il capitale dato dalle Università del Mezzogiorno e di altri enti, da mettere in rete, che guardano all’innovazione alla ricerca.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, 7-23 maggio 2024 (link) termina a Palermo e potrebbe essere la sede giusta e l’occasione per una mirata riflessione di programma.

Appennino e Mediterraneo

– La conferenza Cai a Pescara potrebbe fare da segnavia per incontri dedicati all’Appennino nel Mediterraneo, riunendo gli 11 gruppi regionali del CMI, insieme a Toscana, Emilia Romagna e Liguria e comporre la CIPRAM – COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’APPENNINO E DEL MEDITERRANEO.

Abruzzo: in Montagna con il Cai

Termino tornando con il pensiero all’ospitale Abruzzo, Regione di eccellenza per l’incontro tra Escursionismo e Parchi, con le tante Sezioni Cai dalla costa alla montagna.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.09 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

NO A MEZZI MOTORIZZATI SUI SENTIERI!

Il “sentiero” non è una strada

il “sentiero” è un tracciato in ambiente. La sua naturale origine è dovuta al calpestio continuo e prolungato dell’uomo e di animali che lo percorrono per motivi diversi. Dalla presenza del sentiero nasce l’Escursionismo, con lo zaino in spalla.

Un messaggio chiaro e una richiesta di buon senso, comprensibile a tutti soprattutto in quanto i sentieri, le mulattiere e i percorsi parafuoco non sono strade

Chiara e forte l’azione di cittadine e cittadini dell’Umbria sensibili e consapevoli. Hanno manifestato per evitare che i mezzi a motore possano “scorazzare” liberamente sui sentieri.

Cai nazionale e Cai regionale

Bene ha fatto il Cai nazionale a sostenere la manifestazione a Perugia (la frequentazione rispettosa e sostenibile dei sentieri è tema centrale nazionale e l’emendamento dell’Umbria è un pericoloso esempio di deriva).

Bene ha fatto il Cai Umbria ad animare l’importante giornata del 3 febbraio a Perugia davanti alla sede del Consiglio Regionale (si tratta di una chiara azione d’Appennino, attenta a presente e futuro della Montagna).

Il ruolo dei Presidenti Cai

Il Presidente Generale Cai Antonio Montani sottolinea l’assurdità e l’anacronismo dell’emendamento alla legge regionale approvato lo scorso 20 dicembre dalla Regione Umbria.

Il Presidente Regionale CAI Umbria Gian Luca Angeli si pone a difesa dell’ambiente, delle montagne e delle persone che vi abitano, promuovendo un coordinato e aperto dialogo trasversale tra Istituzioni, Enti e Associazioni.

No ai mezzi a motore sui sentieri: Considerazioni di Gian Luca Angeli, Presidente del Cai Umbria (link facebook)

Il fatto contestato

Il fatto è che dal 1 gennaio 2024 nella Regione Umbria, realtà d’Appennino, Cuore Verde d’Italia, i sentieri, la cui vocazione è escursionistica e di avvicinamento tranquillo all’ambiente, sono aperti a rombanti mezzi a motore.

Perché???

A me sembra una scelta decisamente illogica, ma se qualcuno non solo l’ha pensata, ma addirittura l’ha decisa con legge regionale, allora diventa decisamente importante poterne parlare.

Non si tratta di una competizione tra escursionisti, cacciatori, endoristi, bensì del riconosciuto valore dei sentieri, di attenzione all’ambiente naturale montano e ai suoi abitanti, di attenzione, da cittadini consapevoli, ad aspetti che hanno implicazioni dirette ed indirette su salute, qualità della vita, giovani, economia e società.

Responsabilità

Nel momento in cui una persona, uomo o donna, viene eletto a ricoprire l’incarico di amministrare beni della collettività, si assume la grande responsabilità della migliore gestione dei beni affidati e del loro valore.

Costituzione e dialogo (prima di decidere)

Alla luce dei recenti indirizzi costituzionali che con l’art.9 hanno ampliato la sfera di attenzione e indirizzo in materia di ambiente, ci si aspetta dall’amministratore (pro tempore) la fase di approfondimento, partecipazione e condivisione, prima delle decisioni.

La volontà espressa da cittadine e cittadini

Nel momento in cui si arriva a manifestare è evidente che qualcosa a monte è mancato da parte di chi amministra, nella visione e nell’incontro.

A manifestare non c’è infatti solo il Club Alpino italiano (indiscussa voce di Montagna), ma un corteo di altre Associazioni e professionisti, a garanzia delle loro affermazioni per le palesi contraddizioni, ambientali e socioeconomiche, poste dall’emendamento.

La voce dei Comuni

Inoltre sarà molto importante ascoltare anche la voce dei Comuni, considerando che, a mio avviso, non essendo il sentiero una strada, eventuali cartelli di accesso andrebbero posti, dopo attenta valutazione, solo sui tracciati ritenuti anche diversamente percorribili.

Hanno aderito

Oltre al Cai alla manifestazione hanno aderito: Agesci, Aigae, All Mountain Foligno, Collegio Regionale Guide Cicloescursionismo, Csen, Epic, Fai, Fiab Perugia, Fie, Fugs (Speleologia), Gusta Trevi, Italia Nostra, La Rampicorno, Lagap, Legambiente, Natura Avventura, Natural Slow Life, Orme-Camminare Liberi, Pale Guerro Hero, Pedale Spellano, Sentieri Partigiani Terni, Subasio, Umbria Green Holidays, Wwf.

foto Archivio Di Donato

La via dell’acqua

L’altro ieri, il giorno dopo la manifestazione a Perugia, ero in montagna percorrendo un sentiero tematico “la via dell’Acqua” e mentre camminavo accompagnato dal brioso ruscellare del torrente, dal tranquillo e sorridente incontro con tanti camminatori di ogni età (molti i giovani), pensavo ai tanti impatti che un mezzo a motore avrebbe causato.
Sui sentieri non possono convivere mezzi a motore e persone in cammino.

La Montagna è per tutti

Inoltre, guardavo e pensavo alla Montagna: grande e accogliente, per tutti. Si deve solo desiderare percorrerla e per questo ci sono i sentieri, con la relativa segnaletica escursionistica dal segnavia rosso/bianco/rosso, della quale il Cai cura la manutenzione, attraverso un riconosciuto abaco nazionale.
I sentieri non sono ambiente per mezzi a motore, per la velocità e il rombo. Per questo vi sono altri luoghi, dedicati.  
La Montagna, per le diverse implicazioni socio-ambientali che comporta, va preservata dall’impatto di ogni genere di mezzo a motore: quad, fuoristrada e moto, dalle motoslitte all’eliturismo.

Comunicare diversamente

Il dialogo è fondamentale e lo scontro sempre negativo. E’ opportuno comunicare diversamente, anche dal basso, con un’azione culturale che porti al confronto e alla discussione. Più empatia per riflettere insieme attraverso l’educazione, la bellezza, l’arte e la musica.

La Natura è grande Artista con linguaggi e voci dell’ambiente che diventano toni e timbri che giungono al cuore.

foto Archivio Di Donato

In Abruzzo

C’è necessità di dialogo e incontro tra Regioni, Comuni, Aree Protette, Rete Natura 2000, per un riconosciuto valore d’Appennino, con la generosità dei benefici ecosistemici e le potenzialità d’insieme della Montagna.

Segnalo la presa di posizione del GR Cai Abruzzo e del GR Cai Marche, su impegno delle Sezioni Cai di Teramo e di Ascoli  Piceno, che considerano negativamente il transito di motoslitte nei mesi invernali in località Lago dell’Orso – Comune di Rocca Santa Maria e si mettono a disposizione per soluzioni alternative. Ci troviamo nei territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

lettera dei Gruppi Regionali Cai Abruzzo e Marche (link)

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/no-ai-mezzi-a-motore-sui-sentieri-umbri-il-cai-centrale-appoggia-la-manifestazione-di-perugia/

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2024.02.05 pubblicato 

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Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

“Zone umide e benessere umano” – 2 febbraio 2024

Il tema scelto per il 2024 è “Zone umide e benessere umano”.

Quanto è importante il “benessere umano” e quanto sono importanti le “zone umide”?

La correlazione è fortissima. Le zone umide regolano il ciclo dell’acqua, immagazzinandola nelle piogge abbondanti e restituendola quando serve, filtrano gli inquinanti e quelle “interne”, forniscono acqua potabile e pulita. Ne derivano immediatamente le positive implicazioni sul “benessere umano”.

Parco Regionale del Fiume Sile – Archivio Di Donato

Non solo l’uomo

In questi vulnerabili habitat troviamo uccelli acquatici, anfibi, pesci, piante, mammiferi e invertebrati con tanti insetti. Un meraviglioso insieme di flora e fauna.

Mi piacciono …

Le “zone umide” sono un ambiente di transizione. Un luogo “di mezzo” tra terra e acqua, con alterne e stagionali vicende tra questi due elementi, mai vincitori, che si incontrano e si sovrappongono. Sarà che sono abituato a percorrerle essendo nato negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, dove pantani e zone allagate si incontrano e attraversano anche in piena estate. Sarà che l’acqua mi piace, anche quando la sento sotto gli scarponi.

Mi piacciono le voci dell’ambiente e tra queste il ritmico “ciac-ciac” e risucchio nell’acquitrino, un po’ come mi lascio prendere dal rumore delle foglie secche sotto le scarpe, o dalla neve appena crostosa che si apre al mio passaggio. Mi piace lasciarmi andare, anche se i piedi si bagnano, e “riconnetermi” con la Natura in ogni possibile circostanza … (il benessere che provo è notevole e per questo lo consiglio a tutti).

Altopiani Maggiori d’Abruzzo – Archivio Di Donato

Purtroppo …

L’attuale situazione di crisi climatica, con degrado e stress idrico condiziona le “zone umide” essendo tra gli ecosistemi ad elevato degrado e a fortissima riduzione e scomparsa nel mondo

L’Italia

Il nostro “bel paese” è tra quelli dove è più estesa la scomparsa di “zone umide”.

Purtroppo …

Non si vedono interventi di tutela e ripristino di questi delicati ecosistemi. Siamo fermi a uno striminzito elenco.

Zone umide

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica riporta l’Elenco delle zone umide d’Italia.

Convenzione di Ramsar = 57

Le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono ad oggi solo 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.

Ancora in attesa +9

Benchè emanati, i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriore 9 aree umide sono fermi, ed è ancora in corso la procedura per il loro riconoscimento internazionale (la pagina ministeriale è la stessa dell’articolo “Montagna e Parchi” del 2023 – Giornata mondiale zone umide)

Pantani di Accumoli

Un’area SIC di Rete Natura 2000, lungo il Sentiero Italia Cai, accessibile agli escursionisti. Una zona incastonata tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La Regione Lazio intendeva stravolgerla con una struttura ricettiva in quota. Ci siamo opposti, con argomentazioni convincenti di buon senso e logica, ma non so come sia andata a finire.

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2024.02.02 pubblicato 

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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
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24 gennaio 2024- GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Tra i significati dell’educazione c’è di promuovere attenzione a cultura, sostenibilità e pace.

EDUCAZIONE suona come parola magica in grado di aprire più porte.

Ambiente, scienza e società

Per proteggere territori e persone, insieme alla capacità di riuscire a destreggiarsi negli iter amministrativi e burocratici, sono determinanti la consapevolezza del fine ambientale, per la migliore qualità di vita futura e del fine sociale con ricerca, incontro, pace e armonia, individuale e collettiva.

La GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE del prossimo 24 gennaio affida il ruolo chiave proprio all’educazione alla pace e al progresso sostenibile.

ONU

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite guarda con attenzione all’istruzione riconoscendola quale valida opportunità per “educare ai valori”, costruire una efficace e duratura visione di mondo e di futuro.

Per molti nel mondo l’EDUCAZIONE è una chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE.

Policrisi

Termine terribile che descrive la presenza contemporanea di più crisi: da quella climatica alla perdita della biodiversità, alla guerra in Ucraina e alla strage senza fine, di civili nella Striscia di Gaza, alle disuguaglianze crescenti, al controllo e sfruttamento delle risorse.

Cittadinanza globale

Tra gli obiettivi del CEA “gli aquilotti” riuscire a dialogare con le giovani generazioni, ascoltandole e condividendo gli strumenti per comprendere gli attuali fenomeni complessi che segnano il nostro tempo. Educhiamo alla lettura.

Insieme per unire

Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.

A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).

https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/le-associazioni-di-protezione-ambientale-confermano-la-loro-ferma-opposizione-alla-pista-da-bob-di-cortina/

UNESCO

Il 24 gennaio l’UNESCO organizzerà una formazione online per migliaia di insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio questi episodi.

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2024.01.19 pubblicato 

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