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ESCURSIONISMO E SEGNALETICA – oggi giovedì 25 febbraio – con il Cai on-line, 18.30

ESCURSIONISMO E SEGNALETICA – oggi giovedì 25 febbraio – con il Cai on-line

Oggi, giovedì 25 febbraio, il Cai ci offre un appuntamento informativo sull’Escursionismo, sulla pratica del camminare che è l’arte più antica del mondo.

Evento in diretta streaming sui canali Facebook e Youtube del Cai,  giovedì 25 febbraio alle 18.30. Nell’ambito della rassegna “montagna da leggere”. Aperto a tutti, con particolare attenzione a giovani e famiglie.

Tema attuale, in particolare in questa situazione di coronavirus che invita muoversi all’aria aperta, seppur con il giusto distanziamento sociale, per assorbire gli effetti benefici e salutari dell’ambiente. Conoscenza e consapevolezza delle norme, aiutano a evitare i pericoli in ambiente e  a ridurre i rischi di incidente.

montagna e diritto
Ci sarà la presentazione del libro edito dal Cai: “La Sentieristica nella normativa e nella giurisprudenza” di Gian Paolo Boscariol. L’autore dialogherà con il Presidente del Cai, Vincenzo Torti e il direttore di Montagne360, Luca Calzolari. La pubblicazione tratta ben 21 temi, sviluppati in altrettanti capitoli.
È importante conoscere lo stato di fatto in materia di escursionismo e sentieristica in ogni Regione, con lo scopo di dare un senso comune su base nazionale. Il Cai è impegnato in prima persona per armonizzare la segnaletica ovunque (con indubbi vantaggi per tutti, da chi progetta e realizza, a chi se ne avvale percorrendo i sentieri) attraverso l’adozione dell’abaco della segnaletica Cai, strutturato su tre livelli comunicativi in ambiente, dalla montagna al mare. Con Federparchi è stato sottoscritto un protocollo di intesa con il quale il sistema delle aree protette ha adottato i criteri indicati dal Cai nella realizzazione della segnaletica.

il sentiero non è una strada
Chiunque voglia camminare sui sentieri è necessario sia consapevole che è attività praticata all’aria aperta, con la possibilità che le condizioni ambientali al contorno possano mutare, soprattutto se ci si trova in quota. Nebbia, nuvole basse, pioggia, vento, neve, calo delle temperature, perdita di orientamento sono possibili. Ogni escursione si prepara prima a tavolino, a casa. Insieme alle condizioni meteo va consultato il pannello informativo che descrive più aspetti dell’itinerario scelto (rappresenta il primo livello comunicativo della segnaletica Cai). Con attrezzatura ed abbigliamento adeguati si inizia l’escursione, muniti di carta dei sentieri e bussola. Lungo il sentiero troviamo ai bivi la segnaletica verticale con le frecce direzionali che indicano località e tempo di percorrenza (rappresentano il secondo livello comunicativo della segnaletica Cai). Sul percorso ci sono le bandierine  di vernice rosso bianco rosso, posizionate in modo da mostrare la continuità del tracciato (rappresentano il terzo livello comunicativo della segnaletica Cai).
Affinché ogni esperienza escursionistica sia gratificante e si riducano al minimo i pericoli (che ci sono sempre) va tenuto presente che il sentiero non è una strada e ci si può anche smarrire (se si è privi di esperienza e non si conoscono i luoghi, è meglio farsi accompagnare). L’ambiente che attraversiamo va quindi osservato e vanno interpretate le condizioni al contorno, sempre senza abbandonare il sentiero. In caso di difficoltà è meglio tornare indietro. È sempre buona norma partire presto e concludere l’escursione alla luce del sole.

partecipiamo all’incontro on-line per saperne di più
Non scoraggiamoci per quanto scritto e intanto – partecipando all’incontro on-line, prendiamo confidenza con termini e definizioni dell’escursionismo quali: la rete escursionistica, la definizione di sentiero, l’interesse pubblico e la viabilità privata, la segnaletica, la manutenzione, le competenze e le responsabilità… oggi sicuramente, su tutto questo, riusciremo a saperne di più .

A dopo

Appuntamento online con le norme sulla sentieristica–Lo Scarpone on line – Notiziario del Club Alpino Italiano

2021.02.25 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai – CD Federparchi




(2) LA SFINGE ALPINA 2021 – 22 febbraio – cosa ha svelato il quinto appuntamento on line del Cai Valtellinese ?

(2) LA SFINGE ALPINA 2021 – 22 febbraio
cosa ha svelato il quinto appuntamento on line del Cai Valtellinese?

Ieri sera si è svolto l’atteso appuntamento con il Presidente Generale Vincenzo Torti, nei panni della Sfinge Alpina, che ha risposto barcamenandosi tra chiarezza ed enigmi. Angelo Scena e  i tanti intervenuti hanno posto quesiti reali, con il giusto riguardo a personaggio e simbolo.


La Sfinge Alpina ha parlato e ha svelato alcuni misteri.
La Montagna c’è
Per bocca del Presidente Torti, ieri sera ci ha invitato a “scoprire” i luoghi più nascosti, quelli meno noti, per incontrarla meglio in tranquillità e apprezzarne i tanti volti scanditi dalle stagioni, dai colori, dalla luce, dalle tracce e dai versi degli animali. Una scelta importante e di prudenza anche in questa fase di pandemia. La Montagna c’è per alpinisti, escursionisti, giovani in cerca di avventura; pronta ad accogliere nei paesi e nei rifugi, rinnovata da esperienze come “Family Cai” e il concorso “Sbulliamoci”. C’è poi l’educazione ambientale con i giovani studenti in cammino, tra natura e cultura, lungo le tappe del Sentiero Italia Cai.

… da tutelare
Non è un mistero che la montagna vada salvaguardata. Il Cai può aiutare a contrastare la iperfrequentazione, incontrollata anche con l’uso di moto sui sentieri, di quad, di motoslitte e di bici con motore elettrico, con le quali si pretende, addirittura, di andare un po’ ovunque. In Montagna non serve più che si realizzino altre strade in quota e ulteriori impianti di risalita, ampliando i bacini sciistici. La frequentazione va ricondotta nei paesi che sono luogo di accoglienza e incontro e diventano le porte di accesso alla montagna, verso i rifugi. Servono regole e autoregole, come quelle dettate dal Bidecalogo. Aiutiamo la Montagna rimuovendo i tanti detrattori ambientali presenti, con gli impianti di risalita dismessi (oltre 300), i manufatti diruti, le cave dismesse, le piste di penetrazione abbandonate, il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo

Assemblea Delegati Cai 2021
Passando ad altro argomento la Sfinge ci ha svelato che l’Assemblea dei Delegati di quest’anno, del 2021, si svolgerà tutta on-line e ci si sta organizzando per consentire partecipazione e intervento di ogni delegato, garantendo anche le votazioni nel rispetto della segretezza. La pandemia rallenta, ma non ferma.

Assemblea Delegati Cai 2022 – grande novità
Ma la Sfinge si è spinta oltre e ci ha anticipato anche informazioni sull’Assemblea dei Delegati del 2022 che – udite udite –  vedrà la coorganizzazione della Sezione Valtellinese del Cai Sondrio e della Sezione Maiella del Cai Chieti, gemellate dal 1988, per festeggiare la loro comune nascita, ben 150 anni fa (…insieme sommano 300 anni di storia del Cai). Un evento davvero singolare, direi proprio inaspettato, che solo una Sfinge in via di generosità, poteva svelare, e penso sia la prima volta nella storia del Cai, di una gestione condivisa dell’Assemblea dei Delegati da parte di Sezioni di diverse Regioni. Dall’Abruzzo alla Lombardia, ulteriore suggello di unità d’intenti e di territori, espressa da validi progetti nazionali tra i quali il “Sentiero Italia Cai”, efficace alfiere di questo messaggio.

solidarietà
La Sfinge ci ha anche raccontato quanto ci ringraziano gli abitanti dei paesi di montagna, raggiunti nelle esigenze quotidiane, con le 53 auto Panda che il Cai ha messo a disposizione per l’assistenza domiciliare dei volontari Anpas . La solidarietà è un bene riconosciuto, che resta indelebile nei cuori sia in caso di pandemia, sia quando è il terremoto a lacerare i piccoli borghi d’Appennino.

sempre nel cuore
La Sfinge ha fatto poi riaffiorare quanto sia presente nel cuore di tutti il pensiero di Renata Viviani e del suo sentiero tracciato. Personalmente ho viva la testimonianza della sua capacità di agire e cogliere l’importanza della trasversalità nel Cai. Ricordo poi l’ultimo incontro avuto con lei in occasione dell’Assemblea dei Delegati Cai svolta nella meravigliosa città di Napoli. Con lei sempre parole segnanti e di prospettiva, dal viso stanco ma luminoso, contenta di esserci.

quale futuro prossimo venturo?
La Sfinge ha parlato a lungo e di tanto, rispondendo accondiscendente a tante questioni, ma ha conservato il riserbo su cosa ci consegnerà il futuro Cai, con il “dopo Torti”.
Nonostante le sollecitazioni non si è sbilanciata. Ha detto di lasciar fluire ancora questi giorni, di avere pazienza e in ogni caso di non preoccuparsi perché il passaggio di testimone sarà tale da garantire continuità, con un Cai che non guarda le tessere ma le persone e dà risposte coerenti e di visione.
Così come sono state superate le due guerre, il Cai supererà anche la pandemia e ogni altra difficoltà che possa frapporsi alla tutela della montagna e al progresso dei suoi abitanti. Ne sono testimonianza e guida le parole e gli insegnamenti di Luigi Bombardieri che, presenti nella tessera, accompagneranno, ogni nuovo socio Cai.

Ecco cosa ci attende: la montagna è scuola di carattere, di onestà, di solidarietà e di amore per la natura.

…”così parlò la Sfinge Alpina e noi, silenti e rispettosi, facciamo grande tesoro di quanto detto”…

sfinge alpina – locandina incontro di lunedì 22 febbraio 2021

articolo (1) LA SFINGE ALPINA – on line 2021,  con Vincenzo Torti – lunedì 22 febbraio 2021, alle ore 20.45

2021.02.23 (filidido) –  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




LA SFINGE ALPINA – on line 2021,  con Vincenzo Torti – lunedì 22 febbraio 2021, alle ore 20.45

LA SFINGE ALPINA – on line 2021,  con Vincenzo Torti
Continuano gli gli appuntamenti on line del Cai Valtellinese
Siamo giunti al quinto incontro di lunedì 22 febbraio 2021, alle ore 20.45
tutti possono collegarsi

Ospite d’eccezione di questa serata sarà Vincenzo Torti, Presidente Generale del Cai.

– L’appuntamento – aperto a soci e non soci, si potrà seguire sulla piattaforma Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/81977098850

Con la pandemia e i limiti imposti alla mobilità, sono importanti confronto e dialogo.

Sfinge Alpina
A partire dagli anni Ottanta con la “Sfinge Alpina” il Cai Sezione Valtellinese di Sondrio ha avviato una avvincente serie di incontri pubblici su “volti ed enigmi della Montagna”.
Filo rosso delle serate sono “mistero e curiosità” su personaggi, vicende e avventure che riconducono alla Montagna, discutendo di peculiarità da chiarire e indagare. Gli ospiti sono chiamati a riflessioni e proiezioni approfondite su temi e fatti o per chiarirli o per osservarli da altro punto di vista.

L’incontro sarà coordinato da Angelo Schena, Presidente della Fondazione “L. Bombardieri” e del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai

mistero
Sarà curioso anche per noi esserci e vedere quali questioni ci proporrà o dovrà trattare il Presidente Generale Cai. Se, nell’ascoltare di Montagna, sarà l’attuale realtà complessa da conoscere e apprezzare che, con coronavirus e crisi climatica, ha meglio “svelato” le sue qualità o scopriremo “inediti volti” di alpinismo ed escursionismo, che si intrecciano a storie di uomini e luoghi.

sfinge alpina – locandina incontro di lunedì 22 febbraio 2021

Vincenzo Torti
Avvocato, socio della Sezione Cai di Giussano dal 1952 (che ha guidato per tre mandati), dal maggio 2016 – eletto dai Delegati  riuniti in Assemblea nazionale a Saint Vincent, AO, è la massima autorità del nostro sodalizio. In precedenza, era stato componente nel Comitato Direttivo Centrale e, dal 2009 al 2015, Vicepresidente Generale.

2021.02.22 (filidido) –  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




ABRUZZO – MONTI DELLA LAGA – PIZZO DI MOSCIO in Escursione invernale – tra le più belle d’Appennino, sabato 20 febbraio 2021

ABRUZZO – MONTI DELLA LAGA
– PIZZO DI MOSCIO in Escursione invernale
(sicuri sulla neve)
– tra le più belle d’Appennino, sabato 20 febbraio 2021
(sentieri nel cuore)
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga


verso Pizzo di Moscio
La Provincia di Teramo si allunga a Nord con i Monti della Laga che si estendono nelle Regioni vicine (Marche e Lazio). La Laga è particolare. È una giovane singolarità geologica, posta tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e quello dei Monti Sibillini. Troviamo le impermeabili arenarie, marne e argille che si stagliano con singolari pinnacoli verso il cielo. Meta della nostra escursione è Pizzo di Moscio, che ci appare con il suo pulito vertice appena usciti dal bosco, dopo averlo risalito nelle pendici, partendo dal Ceppo.


Complice la tersa e luminosa giornata, già dalla radura Lago dell’Orso il panorama, ineguagliabile, ci consente di ammirare tutta la catena della Laga e, in particolare, sulla sinistra, la vetta del Monte Gorzano. Appena iniziamo a percorrere il lungo crinale su Iacci di Verre verso La Storna, il paesaggio diventa sempre più spettacolare, aperto sulla lunga catena del Gran Sasso d’Italia. Fermandosi e guardandosi attorno ecco i Monti Gemelli e I Monti Sibillini, su un vero e spettacolare balcone affacciato sull’Appennino.

cautela in montagna 

indicazioni del CNSAS
Ci si deve muovere sempre con cautela sulla Laga: la neve può essere ghiacciata sui tanti pendii e il tempo mutare rapidamente. Gli spazi aperti diventano pericolosi, soprattutto in presenza di nebbia o nuvole basse, che possono disorientare e complicare notevolmente il rientro.


conoscere per amare
L’escursione a Pizzo di Moscio è tra quelle che amo di più, con la bellezza di Bosco della Martese, la quota, i cambi di colore, il profumato respiro del vento e l’invito a guardare lontano. Ci sono poi le tante attività svolte di Educazione Ambientale, le testimonianze belliche della Resistenza e il riuscito impegno per impedire la realizzazione degli impianti sciistici ai Iacci di Verre, che ancora porta i segni costruiti della assurda palestra di neve.


Sentiero Italia Cai
Nel 1995 ci fu la storica inaugurazione del tratto di Sentiero Italia Cai, Ceppo-Padula con l’indimenticabile presenza di Teresio Valsesia. Nel ricordo anche una, più recente, piacevole escursione invernale con Andrea, mio figlio guida alpina. Lui con gli sci e io con le ciaspole, arrancadogli dietro. Insieme fino al Lago dell’Orso e poi una silhouette che si stagliava, sempre più fine, tra il bianco della neve e il cobalto del cielo.


in montagna con il Cai
Tante le possibili escursioni nella zona. Tra le più impegnative c’è stata quella di un Corso avanzato di Escursionismo della Sezione CAI di Teramo. Partiti dal Ceppo abbiamo raggiunto la base di Pizzo di Moscio, per poi dirigerci a Sud su cresta verso il Monte Pelone e, sempre con saliscendi, guadagnare il Monte Gorzano, salito dal ripido gradonato versante Nord. Sosta sul tetto della Laga, con il panorama ancora più ampio e, in discesa, nella assolata Valle delle Cento Fonti, terminando a Cesacatina, riemersi dalla splendida faggeta, affamati e ben accolti.
Dal Ceppo la direttrice del Sentiero Italia Cai a Nord, raggiunge il piccolo abitato di Morrice, guada il torrente Castellano (confine tra Marche e Abruzzo) e prosegue fino a San Martino.

2021.02.22 (filidido) –  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




(2) siamo arrivati a 400!!! – I CORPI DICONO  – UN PROGETTO di Eugenio Di Donato – SOCIALE ANTROPOLOGICO POETICO

(2) I CORPI DICONO  – UN PROGETTO di Eugenio Di Donato
SOCIALE ANTROPOLOGICO POETICO

Continua l’esperienza itinerante e di incontro di Eugenio Di Donato

il 9 febbraio ci siamo interrogati….
Ma cosa mai saranno “i corpi” per Eugenio Di Donato?

E che cosa diranno alla fine della raccolta dei messaggi dei tanti coinvolti…
Mistero!!!

Sappiamo che è un peripatetico … incontra persone, le avvicina (sempre a distanza coronavirus) e le invita a esternare un pensiero scritto … , nelle piazze, nei bar, negli angoli delle strade, sulle panchine, in piedi … un pò ovunque.Raccolto lo scritto ecco che va a fare compagnia ai tanti altri nella scatola fessurata.


siamo arrivati a 400!!!
 Cresce il numero delle persone coinvolte e per molte si riesce a leggere il sorriso sotto la mascherina, svelato dal brillio di occhi vivi e comunicativi. Siano giovani o meno giovani, tutti ne hanno piacere.

siamo in curiosa attesa dei prossimi sviluppi!!!

ALCUNE USCITE (dopo il 9 febbraio) – da facebook – Eugenio Di Donato


20  febbraio I CORPI DICONO
Milano, lettere matematiche
#icorpidicono


18  febbraio I CORPI DICONO
Milano, lettere sghembe
400!


13 febbraio I CORPI DICONO
Milano, lettere in piedi!
Fa freddo, ieri nevicava, eppure la gente ha voglia di scrivere, si sfrega le mani e parte.
Sembra che oggi le “mie” lettere abbiano infranto il muro della diffidenza.

(1) I CORPI DICONO – articolo del 10 febbraio 2021

2021.02.21 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




NASCE L’INTESA TRA I “PARCHI DEL CENTRO-SUD ITALIA”  – Cosenza, 15 febbraio 2021 – Si apre una nuova stagione di partecipazione e visione d’Appennino

NASCE L’INTESA TRA I “PARCHI DEL CENTRO-SUD ITALIA”  – Cosenza, 15 febbraio 2021
Si apre una nuova stagione di partecipazione e visione d’Appennino


Qualcosa di importante si è mosso nel regno dei Parchi, ed è avvenuto in Calabria. Lo scorso 15 febbraio, a Cosenza, è stato infatti sottoscritto un protocollo chiamato “Parchi del Centro Sud d’Italia” con la prima adesione di 4 Parchi Nazionali. Garante di questa intesa la Camera di Commercio di Cosenza, Presidente Klaus Algieri, nella quale si sono ritrovati i Presidenti di: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale della Sila. 


un messaggio all’Italia
E’ una decisione importante, che sicuramente potrà incidere anche nello scenario del prossimo utilizzo delle risorse economiche Next Generation EU, soprattutto interagendo anche con le Regioni di riferimento.
Oggi i temi dell’ambiente sono centrali e presenti tra le finalità della transizione ecologica.
Il sistema delle aree protette italiane, – tante in Appennino e nel Sud, diventa una base sulla quale costruire azioni concrete nella tutela, ma anche di grande opportunità economica e di progresso.


una strutturata realtà turistica, storica, ambientale ed economica
La collaborazione tra le istituzioni consentirà di programmare insieme, armonizzando attività di comunicazione e formazione, tese ad un fattivo incremento di produzione e diffusione artistico – culturale – ambientale. Si rimarca l’importanza e la necessità d’innescare percorsi di animazione territoriale di interesse, di svolgere eventi culturali, oltre che turistici, legati alla conoscenza e all’uso consapevole, delle risorse di beni e di luoghi.


analisi della situazione di partenza
Si useranno strumenti micro e macro economici, capaci di prevedere l’impatto delle norme turistico – incentivanti e di valutarne i punti di forza locali, ricercando idonei strumenti per il recupero e la salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico, storico e culturale.


Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise –
Il Presidente, Giovanni Cannata sottolinea l’efficacia del principio di coesione “si tratta di una cooperazione istituzionale che integra il ruolo dei Parchi e quello delle Camere di Commercio, con le loro importantissime funzioni per l’economia dei territori e una grande responsabilità nel settore dell’ospitalità e del turismo. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per la costruzione di una proposta di sviluppo comune fondata, contemporaneamente, sulla conservazione delle risorse naturali e sulla sostenibilità delle iniziative economiche, sociali e istituzionali locali.


Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese
Il Commissario, Giuseppe Priore pone l’accento sul reciproco sostegno che l’accordo prevede “nel parco Lucano, infatti, si assiste alla presenza contradditoria di un importante giacimento petrolifero che rischia spesso di spostare il baricentro dell’attenzione in senso opposto a quello che è il più comune orientamento in tema di conservazione. La partecipazione all’accordo consente di mantenere vivo lo spirito che è proprio delle aree protette e di poter riprendere più agevolmente, si spera a breve, il cammino della loro valorizzazione, anche grazie all’appoggio del mondo produttivo rappresentato dalle Camere di Commercio.”


Parco Nazionale del Pollino
Il Presidente Domenico Pappaterra sottolinea l’incontro di ecologia ed economia, guardando all’ampliamento della Rete di Parchi “I Parchi che hanno aderito all’accordo sono tra i più significativi e antropizzati in Italia e, in quanto tali, devono necessariamente affiancare alla loro missione di tutela e conservazione anche la necessità di far sopravvivere un sistema economico che altrimenti rischia di scomparire. Chiederemo l’adesione all’accordo anche ai Parchi nazionali dell’Aspromonte e del Cilento e Vallo di Diano.


Parco Nazionale della Sila.
il Presidente Francesco Curcio pone l’accento sulla circolazione di idee e sullo scambio di buone pratiche “La mission dei Parchi si unisce a quella della Camere di Commercio per dare valore ai territori attraverso un sistema in cui lo scambio di attività e di buone pratiche produca ricadute positive a favore delle popolazioni che vivono all’interno dei parchi, che nella tutela del patrimonio naturalistico e nel turismo sostenibile possono sicuramente trovare importanti occasioni di crescita.”


COSA ACCADRA’?
Parchi in Rete – visione d’insieme
I Parchi in Rete sono un valido esempio di coesione sociale e di gestione condivisa. Dalla singola Area Protetta, che seppur estesa, viene sempre considerata come “isola” si passa alla visione d’insieme di un territorio che “continua”, con diversi gradi di protezione, ma con la comune idea di tutela nel mantenimento di equilibri uomo-ambiente, consapevoli dei servizi ecosistemici e dell’incontro natura-cultura-paesaggio.


Sentiero Italia Cai – Sentiero dei Parchi  – la ragnatela che unisce le Aree Protette
Visione e obiettivi di Parchi in Rete si raggiungono con il coinvolgimento della popolazione dentro e fuori l’area protetta. Primo passaggio è la conoscenza diretta dei territori, con la scoperta di luoghi e paesi. Ci aiuta l’Escursionismo con informazione, educazione e formazione. I sentieri disegnano una ragnatela che, borgo dopo borgo, unisce i Parchi. Il mosaico d’Italia si compone attraverso il Sentiero Italia Cai che, incontrando i territori tutelati, diventa Sentiero dei Parchi”. Grande appuntamento nazionale ci sarà domenica 13 giugno, con la giornata “in Cammino nei Parchi – sentieri per conoscere, giunta alla 9^ edizione.


Parco Nazionale del Matese – un prossimo auspicabile tassello di “Parchi del Centro Sud d’Italia”
Concludo con l’auspicio che questa intesa, con messaggi e azioni indotte, serva a colmare la lacuna istituzionale e ambientale presente in Appennino, dove deve ancora prendere vita il Parco Nazionale del Matese. Istituito sulla carta il 27 dicembre 2017 interessa sia il versante molisano che quello campano (già tutelato come Parco Regionale) racchiude risorse naturali e culturali. Rappresenta la naturale continuazione ecologica con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La sua attivazione porterebbe progresso e nuova linfa a questi luoghi offrendo ai giovani occasioni di lavoro tali da allontanare il rischio di ulteriore  spopolamento e degrado della montagna. Auspichiamo un pronto intervento del MATTM.


Parchi d’Abruzzo in Rete
Insieme si va lontano. Vedo necessaria la partecipazione, insieme al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise anche degli altri 2 parchi nazionali d’Abruzzo: il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Questi 3 Parchi d’Appennino compongono una singolare e unica continuità ecologica e sociale (che si integra acnhe con il Parco Regionale Sirente Velino). Va ripresa la collaborazione di qualche anno fa con la condivisione di azioni di marketing, presentandosi unitamente, partecipando con un solo punto espositivo alle fiere, con la Regione, offrendo l’Abruzzo come valore d’insieme. Li accomuna anche il riuscito progetto Camoscio d’Abruzzo, al quale il Cai ha dato significativo contributo con il ripopolamento su Maiella e Marsicano e la prima reintroduzione sul Gran Sasso d’Italia.Auspicabile comporre anche il Coordinamento Federparchi Abruzzo che abbraccia il Sistema delle Aree Protette.


Zone interne e zone urbane
Il “nuovo” che avanza e la “transizione” si reinterpretano in chiave di collaborazione e non di separazione. Si consolida anche il rapporto tra zone interne e zone urbane: insieme per contrastare emergenza sanitaria e crisi climatica, guardando a qualità della vita e benessere. L’Appennino si allunga nel mare e la continuità orizzontale nasce tra fascia costiera ed entroterra che si inerpica su montagne antropizzate, punteggiate da paesi. In Italia con il Patrimonio Naturale troviamo sempre Patrimonio Culturale. Vogliamo incidere in modo durevole sul progresso delle popolazioni locali. Consapevolezza, identità, appartenenza, orgoglio innervano professioni e competenze che “innovano sulla tradizione”.

articolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise  16 febbraio 2021

2021.02.20 (filidido)  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – Consiglio Direttivo Federparchi




(2) CEMENTO E CANTIERE A FOSSACESIA (CH) – IL MARE ADRIATICO DICE LA SUA

CEMENTO E CANTIERE A FOSSACESIA (CH)
IL MARE ADRIATICO DICE LA SUA


E così sta accadendo quello che era normale accadesse.
Costruendo praticamente in riva al mare ecco che al primo gonfiarsi delle onde, osserviamo che l’acqua raggiunge il cemento messo dall’uomo.
Che ne dite voi? Prevedibile vero?

– guardiamo insieme il video – di sabato 13 febbraio 2021


Leggi e Autoregole
Sono state violate/aggirate sicuramente molte leggi e non sta a me verificare.
Ma affermo e con determinazione, che esistono anche altre norme non codificate e codificabili da nessun scritto e che bisogna dare proprie.
È stata violata la legge del buon senso, della bellezza, del paesaggio, della capacità di interpretare ambiente e situazioni, di guardare oltre nell’uso e nella frequentazione delle risorse, di rispetto di un bene comune.

NON è più sufficiente l’intervento di ripristino
Certo adesso si interverrà. Speriamo per rimuovere il tutto, ma questo non ci basta … non è sufficiente.
La ferita fisica e morale resta.
E poi non è detto che non si ripeta su altra spiaggia, in forma meno eclatante, ma sempre invasiva-


Prevenzione e cambiamento
Dobbiamo riuscire a prevenire, non a rincorrere le situazioni.
Diventerà una moda parlare di “transizione ecologica” – adesso anche Ministero. La troveremo  ovunque nel linguaggio quotidiano. Il concetto di passaggio, anche se legato l’ecologia,  ci sarà offerto con tante, diverse, troppe declinazioni. Diventerà un po’ come la parola “sostenibilità“. Ma affinché questo non diventi solo un sostantivo usato e abusato, senza pratico effetto, sulla bocca di tutti e sbandierato in ogni progetto, va prevista un’adeguata formazione che comporti una  “transizione amministrativa” che velocizzi e  non cancelli leggi di salvaguardia – come le Valutazioni Ambientali – VIA, VAS e VINCA,  e determini un cambiamento di visione e di comportamento, inducendo le autoregole – quelle non scritte, frutto di consapevolezza e cultura.

(1) CEMENTO E CANTIERE SUI CIOTTOLI DELLA SPIAGGIA A FOSSACESIA (CH) – ABRUZZO REGIONE VERDE D’EUROPA? articolo del 2021.02.09

2021.02.13 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




I CORPI DICONO  – UN PROGETTO di Eugenio Di Donato – SOCIALE ANTROPOLOGICO POETICO

I CORPI DICONO  – UN PROGETTO di Eugenio Di Donato
SOCIALE ANTROPOLOGICO POETICO


Ma cosa mai saranno “i corpi” per Eugenio Di Donato?
Mistero!!!
Rispetto alle azioni che indica, sono “attivi” o “passivi”? Le compiono o le subiscono?
Un arcano da svelare.
Intanto una cosa è certa!
Guardando le immagini, leggendo le didascalie e le date, possiamo affermare che Eugenio è “attivo” e che lo sono anche le persone fotografate.


I corpi contano“…è la matematica che agisce… sembrerebbe … ma suona strano…
I corpi dicono“… è la volta del linguaggio …quello informale?  …  allora in che modo e che intendono?..


LUI CI INVITA A SEGUIRLO.
NOI GLI DIAMO CORDA.
PER SCOPRIRE … PER SAPERE
Intanto mostra che le persone, incontrate e fotografate, sono concentrate a scrivere…
MA LUI … EUGENIO … COSA VORRÀ DIRCI?
e poi c’è stato il passaggio dall’avvio con i “i corpi contano” a “i corpi dicono”

le reazioni
– Meraviglia iniziale per un giovane che si presenta, stupore per la richiesta, curiosità per il seguito, disponibilità a partecipare e raccontarsi.
dove?
– Incontri di città, periferia, altre località.
Per strada, nei parchi, nelle piazze e nei bar.
In piedi, seduti, appoggiati.
Quasi bloccati, statici e fermi sul gesto.
dal basso verso l’alto
– In molti a scrivere, giorno dopo giorno. Tanti i giovani, ma non solo.
– Per incontrare diverse realtà sociali e raccogliere più situazioni
– Chissà se la nostra società, già non uniforme, evolve in ulteriori disuguaglianze
oltre 300
– Intanto la cosa pare funzionare e sono oltre 300 le persone coinvolte che hanno lasciato traccia di un loro pensiero, emozione o chissà che cosa …
cosa ne verrà fuori?
– Il linguaggio scaturisce immediato e spontaneo, di chi riesce a scaldare i cuori
– il percorso è partecipativo e di coinvolgimento e chissà, foriero di successivi comuni incontri
– il nascosto patrimonio umano, d’intelletto e fantasia, tra necessità e bisogni

LE USCITE – da facebook – Eugenio Di Donato
 
9 febbraio – I CORPI DICONO
La raccolta di lettere continua ormai abbiamo raggiunto quota 300e oltre!
Milano, lettere da Beirut
Si scrive a tutta…

6 febbraio I CORPI DICONO
La raccolta di lettere continua.
Lascia la grande città e si sposta in provincia
Cernusco, lettere dalla periferia
Quando arrivo con le mie scatole la gente mi guarda perplessa, quando gli rivolgo la parola e chiedo addirittura di scrivere una lettera strabuzzano gli occhi.
Eppure scrivono. E cosa scrivono!
#icorpidicono #cernuscosulnaviglio #periurbano #lettere


3 febbraio – ICORPI DICONO
Milano, lettere in bilic o


31 gennaio – I CORPI DICONO
Qualcuno si starà chiedendo cosa sono queste foto di persone che scrivono. Cosa vuol dire “i corpi contano” e cosa vuol dire “i corpi dicono”.
“icorpicontano” evoluto in “icorpidicono” è un progetto che coinvolge i corpi. Che restituisce o tenta di restituire al corpo il ruolo che gli è stato sottratto.
Prossimamente vi racconterò cosa ho in mente
Milano, lettere per illustrare
#icorpidicono #milano #covid #zonaarancione #lettere #poesia #poetry #eldoctorsax


30 gennaio – I CORPI…
Milano al sole,lettere vulcaniche


29 gennaio (3) -I CORPI CONTANO
Milano, lettere timorose, quasi di nascosto


29 gennaio (2) -I CORPI CONTANO
Milano, parco lambro
Lettere inquinate, ma pur sempre lettere


29 gennaio (2) – I CORPI CONTANO
Milano, lettere dallo spazio


28 gennaio – I CORPI CONTANO
Milano, parco lambro
Lettere da Tokyo
e Milano improvvisamente si è messa a scrivere


27 gennaio – I CORPI CONTANO
si racconta che i ragazzi non leggano, che non scrivano, e invece
Milano, lettere rap


26 gennaio – I CORPI CONTANO
Milano scrive al parco
Sollecitando le parole lungo la martesana

2021.02.10 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




CEMENTO E CANTIERE SUI CIOTTOLI DELLA SPIAGGIA A FOSSACESIA (CH) – ABRUZZO REGIONE VERDE D’EUROPA?

CEMENTO E CANTIERE SUI CIOTTOLI DELLA SPIAGGIA A FOSSACESIA (CH)
ABRUZZO REGIONE VERDE D’EUROPA?


A me sembra che quanto si voglia realizzare…. costruire… nella zona di Fossacesia (CH) sia proprio un po’ tanto, troppo vicino al mare. Vedo cantiere e cemento sui ciottoli bagnati dalle onde. E quando arriveranno mareggiate e acqua alta? E il danno ambientale?

I miei occhi – i trabocchi
I miei occhi dicono – con tristezza, rabbia e delusione, che ambiente e paesaggio sono (erano …) un gioiello ambientale che, sapientemente gestito, potrebbe (avrebbe potuto …) attrarre gente da tutto il mondo, invece mi sembra che stia aprendo la porta del cemento.

Voi che ne dite?
Sulle coste, di mare e di fiume, non si potrebbe/dovrebbe edificare nulla. Dovrebbe essere risaputo.
Sono le persone che devono andare a bagnarsi al mare, non certo le strutture balneari.
Che Bandiera Blu è?
Che Costa dei Trabocchi è?
Vedrete poi che, da parte di questi cementificatori,  ci saranno le richieste  di aiuto e risarcimenti per i naturali effetti del mare sulle spiagge, a seguito di erosione, acqua alta e  mareggiate?

Parco Nazionale della costa teatina
Ma che fine ha fatto il Parco Nazionale della costa teatina che ne doveva legittimare valori e funzioni?
E’ dal 2001 che se ne parla.  La legge 93 del 23 marzo 2001 contiene la realizzazione del Parco Nazionale della costa teatina fra i comuni di Ortona e Vasto. Siamo ancora fermi alla perimetrazione provvisoria di quest’area marina bloccata dal rimpallo di competenze e responsabilità, mentre cambiano governi regionali e nazionali … e intanto.

Mai cementificare le coste: di mare e di fiume
Cementificare le coste non è mai una buona scelta per una questione di sicurezza dalle mareggiate, di spazio aperto sottratto alla frequentazione e al godimento di tutti, di danno ambientale. Ciò che si costruisce segna irreversibilmente la bellezza del paesaggio (non sembra proprio una struttura rimovibile a fine stagione).

La via Verde della Costa dei Trabocchi 
Ci troviamo lungo la “via Verde”con una importante successione di luoghi che rappresentano una risorsa naturale e culturale, da Ortona alla vecchia stazione ferroviaria di Vasto Pensate che dovrebbe essere parte del Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile da Trieste al Salento.

un cambio di indirizzo nell’utilizzo dei beni comuni (di tutti noi).
La Costa dei trabocchi merita la più attenta tutela come investimento per le generazioni che verranno, per la qualità dell’ambiente e la crescita di benessere.
Sono troppi i disastri che vediamo tutti i giorni a causa di un uso insostenibile dell’ambiente
La Costa dei Trabocchi è una esile striscia di terra sopravvissuta alla speculazione per la presenza della tratta Ferroviaria adriatica (dismessa). Va mantenuta così com’è ora, in quanto ogni opera è deturpante.

Coordinamento per la Tutela delle Vie Verdi d’Abruzzo
C’è il Coordinamento per la Tutela delle Vie Verdi d’Abruzzo (TU.Vi.V.A.) composto da oltre 70 associazioni, comitati, imprese del turismo e cittadini comuni, che in una nota esprime – sconcerto per l’ennesima iniziativa di ciò che ci sembra un’occupazione invasiva e legata ad un vetusto progetto di sfruttamento delle spiagge del chietino

Equilibrio
Bisogna avere buon senso, tolleranza, regole e ambiente in equilibrio. Qui nei trabocchi l’equilibrio non c’è.
Troviamo:danno ambientale, consumo di suolo, sperpero di denaro.
Modernità e visione
Modernità e visione è preservare i beni comuni che una volta distrutti lo saranno per sempre (Agenda 2030 e CETS, Carta Europea Turismo Sostenibile).

Intervenga chi ha autorità e responsabilità, senza indugio e senza sollecitazioni.

2021.02.09 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




LEGGERE e ASCOLTARE – CLUB ALPINO ITALIANO e UNIVERSITA’ – premio Fabio Favaretto, 5 febbraio 2021 – premio Andrea Tomei, 9 dicembre 2020

LEGGERE e ASCOLTARE
CLUB ALPINO ITALIANO e UNIVERSITA’
premio Fabio Favaretto  
5 febbraio 2021
premio Andrea Tomei 
9 dicembre 2020

Ci sono due aspetti che seducono grandemente e sono la lettura e l’ascolto.
Il primo, attraverso le parole scritte  ci informa e descive ambienti e studi, a più livelli di approfondimento, anche bibliografici.
Con il secondo, delle parole dette, grazie a intonazioni e affabulazioni, riusciamo a vedere direttamente luoghi ed episodi raccontati.
Ambedue i convincenti modi di comunicare sanno sedurre ed è quello che mi è capitato l’altra sera (5 febbraio 2021) assistendo alla presentazione del premio Fabio Favaretto 2020, che ha assegnato il riconoscimento alle tesi svolte da due giovani ricercatori dell’arco alpino. Tesi scelte tra quelle inviate da  15 ricercatori che hanno aderito al bando nazionale indetto dal Cai Mestre, Commissione Tam e hanno svolto lavori riguardanti tematiche afferenti all’uso e alla tutela del territorio montano alpino o appenninico.
Il Premio è un percorso di visione, giunto alla quarta edizione, che vede il Cai promotore come Associazione nazionale e unisce i giovani e le specificità del mondo Universitario (a sua volta presente su questi temi con gli Atenei riuniti nell’acronimo RUS – Università in Rete per lo Sviluppo Sostenibile, dove alcune iniziative per il clima, svolte in ambiente, sono condivise con il Cai).
Per l’edizione 2020 sono stati premiati Virginia Patrussi – Università di Torino, con “Nuovi laboratori di montagna. Una ricerca sui cambiamenti ambientali e culturali nei rifugi di montagna nelle Alpi Italo-francesi.” abstract e

Alessandro Vellar – Università di Milano-Bicocca, con “I domini collettivi alla prova degli sviluppi più recenti: ragioni conservative e profili gestionali.” abstract. Argomenti attuali e presentati con grande efficacia.
La serata, introdotta da Guido Furlan e da Alessandro Bonaldo ( Cai Mestre), ha visto la presenza di Vincenzo Torti Presidente Generale del Cai, di Annibale Salsa, filosofo e antropologo già Presidente Generale del Cai, con interventi diversi di altri responsabili del Cai regionale e nazionale tra i quali Francesco Carrer (Cai-Scuola), Renato Frigo (GR Veneto) e Raffaele Marini (CCTAM) .

– le due considerazioni guida
Tra i molti spunti dalla serata mi soffermo su due … ideali pagine di riflessione.
Ai giovani e alle loro opinioni va riconosciuta importanza in questa fase di criticità ed emergenza – ambientale sanitaria e culturale. Vanno ascoltati e le loro indicazioni devono poter contare (a questo proposito segnalo un appuntamento  per giovani vogliamo decidere sul nostro futuro!” organizzato in ASviS –  per il prossimo 10 febbraio e sarà mia cura ascoltarli, sulle possibilità offerte dai finanziamenti europei per superare questa fase critica).
C’è poi il peso delle parole ripetute e messe in evidenza parlando di rifugi e risorse: cosa si intende per “comune” – “collettivo”, alle quali si può aggiungere “pubblico”. Sono state declinate come definizione e applicazione, quotidiana e di legge. Il senso di queste parole (la cui interpretazione può variare, sia per il legislatore sia per il cittadino) è risultata annodata a territori, ambienti e risorse (dove valore e funzioni, per qualità della vita e benessere, non sono interpretabili, ma immutabili e oggettivi).

– uomo e ambiente
Quella del rapporto uomo ambiente è una storia antica che sempre con maggior fatica riusciamo a scrivere. È difficile trovare una forma di equilibrio. Da una parte ci sono crescita demografica, bisogno di energia, consumo di suolo, perdita di biodiversità e dall’altra uso corretto – nel tempo e nello spazio, delle risorse che la Terra ci mette a disposizione.
Le tesi presentate e il dialogo svolto, sottolineano l’importanza della Scienza e dell’Ambiente, che vengono prima dell’Economia, interessata a monetizzare ogni cosa attorno a noi (materiale e immateriale) e lo dimostra la recente quotazione in borsa dell’acqua, risorsa insostituibile alla vita.
Conoscenza e consapevolezza sono una risposta ai dilemmi.

Premio Andrea Tomei
Mi preme ricordare un altro premio Cai che abbraccia giovani e Università. Questa volta ci spostiamo in Appennino per la terza edizione del premio intitolato al giovane Andrea Tomei, vittima del sisma d’Appennino del 2016 e assegnato ogni anno ad una tesi di laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dell’Ambiente e delle Foreste nell’Università degli Studi della Tuscia. Il premio 2020 è stato conferito a Loredana Barbona per la tesi dal titolo: “Differenti livelli di meccanizzazione nel sistema di lavoro a legno corto e valutazione degli impatti al suolo e al soprassuolo”

– MONTAGNE 360  – febbraio 2021
Tornando a lettura, montagna e ruolo del Cai, in linea con lo scopo dei premi, c’è l’ultimo numero di febbraio della Rivista del Cai Montagne 360 che invito a sfogliare con attenzione per l’accento posto sui contenuti del documento approvato dal Consiglio centrale di lndirizzo e Controllo del Cai su “cambiamenti climatici neve industria dello sci“, che con coerenza indica il sentiero da percorrere per la montagna che potrebbe/dovrebbe essere per tutti noi. La logica sequenza dei contributi, da autori diversi per appartenenza e competenza, sviluppa un discorso vario e completo (sul quale ritornerò con altro articolo), come una sorta di dossier, avviato con l’editoriale del nostro Presidente Generale Cai Vincenzo Torti, dal titolo: perché il futuro della montagna non passa da nuovi impianti di sci o dall’ampliamento di quelli esistenti.

– mediatore sociale e culturale
Il Cai può rappresentare un efficace mediatore sociale e culturale. In questa fase di emergenza e criticità possiamo/dobbiamo sempre affidarci all’indiscussa importanza della qualità ambientale e del benessere, alla nostra capacità di indurre coesione sociale (interna ed esterna al Cai), alla necessità di studi e approfondimenti sui vari temi che hanno bisogno dell’impegno dei giovani,  dei Parchi, delle Università e di ogni altro ente di ricerca, studio, documentazione e tutela.


… i temi di tutela del territorio montano sono particolarmente sentiti dalle nuove generazioni capaci di cogliere il valore sociale oltreché le opportunità professionali e di lavoro che questo ambito può offrire. E’ inoltre evidente, dalle tesi pervenute, di come la protezione dell’ambiente non sia un obiettivo limitato a singole e settoriali professionalità, ma si esprima attraverso molteplici competenze, tutte chiamate ad offrire il loro contributo per un futuro più sostenibile. Il territorio montano, a tal proposito, si offre come laboratorio di una nuova progettualità e di ricerca verso nuovi modelli di sviluppo. In questo senso il Cai persegue con massimo impegno l’idea che la tutela della montagna debba essere compatibile con il giusto diritto di cittadinanza delle popolazioni alpine purché non si continui col perseguire modelli rapaci e distruttori dell’ambiente e del futuro dei nostri figli, ciò è tanto più evidente in questo periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, dove le risorse messe in campo a difesa dal virus si chiamano anche solidarietà e accordo. (così conclude la commissione Premio Fabio Favaretto)

2021.01.07 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi