RIVISONDOLI, PAESE PRESEPE – 5 gennaio 2025 – 74^edizione
Si rinnova la magia della fiaba di montagna iniziata il 6 gennaio 1951
@archivio Di Donato
Il presepe vivente di Rivisondoli giunto oramai alla 74ª edizione è sempre più un incontro con il paese, le genti, la natura, la cultura e la storia dei luoghi.
Questo 2025, domenica 5 gennaio, la neve ha reso tutto più suggestivo per le persone assiepate mentre seguivano, attente e silenti, le fasi della manifestazione.
@archivio Di Donato
Gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo sanno regalare questo ed altro con gli ampi pianori che invitano a camminare per una attività fisica salutare al cuore e alla mente.
Rivisondoli, ai piedi del Monte Calvario, è baciato dalla luce e si affaccia sul paesaggio incorniciato dai monti tra il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Maiella.
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L’alba è spettacolare, invita ad uscire ed a fotografare tanta bellezza. Poi, con le ciaspole ai piedi, inizia l’avventura in cammino. In serata tutti verso la capanna, dei Re Magi, dei pastori e del bambinello, ultimo nato a “Rivisondoli,capitale della fiaba e della bontà, dopo i dolori della guerra“, così scriveva il giornalista Arnaldo Vacchieri, il 7 gennaio 1951 nelle pagine de “il Tempo”.
Il Presepe Vivente di Rivisondoli testimonia un “patrimonio del tempo” da conservare, far conoscere e promuovere.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“ –Componente del Gruppo di Lavoro “Cai-Scuola”
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
CRESCE LA VOGLIA DI CULTURA: Lisistrata – 10 luglio 2024
LISISTRATA con allievi attori della compagnia teatrale “Gli Sbandati”: 10 luglio 2024
La pace: cercata e voluta dalle donne
Lisistrata e il suo riuscito compito
Consapevoli e preparati i giovani hanno dato vita ad una sentita e appassionante interpretazione dell’opera di Aristofane con l’attuale messaggio: fate l’amore, non la guerra.
I giovani sono il sale della Terra
Vedo questi giovani allievi, felici interpreti di teatro, diventare anche attori operativi nel sociale nella cultura e nell’ambiente, in piena cittadinanza attiva.
MI PIACI LA (RI)SCOPERTA DELLA PASSIONE E DELL’INTENSITÀ.
Ovunque cultura
Con i giovani cresce la partecipazione culturale fuori casa. Lo spettacolo dal vivo si svolge all’aperto nella cornice dell’ambiente agreste con il rincorrersi tra sessi con la pace: cercata, voluta e trovata dalle donne.
Il peso delle parole
Lisistrata (nome che significa la “scioglieserciti”).
Aristofane è per la pace; ma, convinto oramai che sugli uomini c’era da far poco conto, affida la sua causa a una donna, Lisistrata, e fa appello a tutte le donne di Grecia.
La pace
La pace: cercata e voluta dalle donne è tale da coinvolgere gli uomini. Visto al teatro con ragazze ragazzi che si incontrano, confrontano e si capiscono diventa un messaggio di speranza e futuro
Il sogno di Taco
La Regista Asteria Casadio
E’ questo il nome del Parco che ha ospitato lo spettacolo ed è centro cinofolo.
La Val Tordino
Per la prima volta, è stato proiettato il cortometraggio Sei minuti. Un invito a rallentare e una speranza per questa nostra terra, realizzato con lo scopo di opporsi alla realizzazione della strada che devasterebbe la bellissima Val Tordino.
6 minuti
Lo trovate qui
ANAS
Si chiede adANAS che deve ascoltare le obiezioni di enti locali, associazioni, comitati e singoli cittadini. Si può trovare un’alternativa che riduca l’impatto ambientale e il rischio per la sicurezza. La strada in oggetto è costosissima: oltre 170 milioni di euro per soli 7 km (circa 24.000 euro a metro di strada!).
Magalì Rapini
Nel parco anche il bell’incontro con Magalì e i suoi racconti per ogni età, prossimamente presentati nello spazio aperto “il sogno di Taco”.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
CAI TERAMO – CAI CASTELLI – CAI ARSITA – CAI ISOLA DEL GRAN SASSO: sabato 6 e domenica 7 luglio 2024
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CAI TERAMO – CAI CASTELLI – CAI ARSITA – CAI ISOLA DEL GRAN SASSO:
sabato 6 e domenica 7 luglio 2024
IN MONTAGNA CON IL CAI
A spasso sul Gran Sasso d’Italia e sui Monti della Laga
5 APPUNTAMENTI a scelta per una esplorazione completa nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
– NOTTURNA AL TREMOGGIA, CAI Teramo e CAI Arsita, 6/7 luglio
Il cielo stellato affascina e seduce soci e socie della Sezione Cai di Teramo e della Sezione Cai di Arsita.
Montagna e paesi si svelano di notte. Affacciati sul Tremoggia in attesa dell’alba con il paesaggio che lentamente si illumina e scioglie ombre e timori del buio.
Si, si, camminare sotto le stelle, ammirare le costellazioni in tutto il loro splendore, assaporare la sinfonia magica dei suoni della natura di notte, spingere lo sguardo oltre la percezione… immaginare con gli occhi chiusi… si tutto questo è bello.
– FAMILY CAI a CORTINO e CASAGRECA, Cai Teramo, 6 luglio
A Casagrande e Cortino i piccoli esploratori osservano le stelle che indicano la via. Testa all’insù, mano nella mano, piccole e grandi, dopo una piacevole e rinfrancante escursione. Importante stare insieme ai giovani e raccogliere i loro segnali. La notte nei Monti della Laga ha il suo fascino, solcata da voli silenti, avvolta da luci soffuse.
– CORNO GRANDE VETTA OCCIDENTALE, CAI Castelli, 7 luglio
Oltre non si può…raggiunta la vetta più alta d’Appennino tutto si apre allo sguardo con le vette consorelle. La successione delle conche carsiche con Campo Imperatore che allarga lo sguardo. In basso si apre il ghiacciaio del Calderone. Adesso ci si può solo fermare, assaporare il momento, raccoglierlo nello zaino e pensare alle suggestioni di Francesco De Marchi, nel lontano 19 agosto 1573, con la prima salita al Gran Sasso.
“quand’io fuoi sopra la sommità, mirand’all’intorno, pareva ch’io fussi in aria, perché tutti gli altissimi monti che gli sono appresso, erano molto più bassi di questo”. Francesco De Marchi
– TRAVERSATA VADO DI SOLE MONTE CAMICIA, Cai Isola del Gran Sasso, 7 luglio
Una suggestiva cavalcata sulla lunga e panoramica cresta che da Vado di Sole raggiunge il Monte Camicia.
Da Vado di Sole sono ben 5 i monti che si toccano in successione: Guardiola, San Vito, Siella, Tremoggia e e Camicia. Giunti sul Monte Tremoggia il pensiero andrà agli amici soci di Teramo e Arsita che da questa vetta hanno assistito al tramonto e alle prime luci dell’alba.
La Montagna dai mille colori unisce nei passi, nei pensieri e nelle azioni
– RIFUGIO ENRICO FAIANI, CAI Castelli, 7 luglio, ore 18:00
Non c’è modo migliore per terminare la giornata! Il Rifugio è la casa di ogni montanaro. Il Rifugio Enrico Faiani della Sezione Cai di Castelli è sempre lì, pronto ad accogliere. Un particolare appuntamento per ricordare, attraverso il racconto, la vita di persone a noi care. Un momento di incontro e condivisione ai piedi di una Montagna tanto amata.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
IN PIAZZA PER LE ALPI APUANE – 3 luglio 2024
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IN PIAZZA PER LE ALPI APUANE – 3 luglio 2024
LA SALVAGUARDIA DELLE ALPI APUANE IN SEI PUNTI
mercoledì 3 luglio in tanti in piazza a Firenze per la salvaguardia delle Alpi Apuane “sfruttate” e “aggredite” oltre ogni misura.
Appuntamento alle 16:00, via Cavour 2, sede del Consiglio Regione Toscana.
Il valore naturalistico, paesaggistico e culturale delle Alpi Apuane è indiscusso e va tutelato.
2. Il Parco Regionale Alpi Apuane è un unico negativo per il disastro ambientale in atto.
3. Per speculativi interessi di settore riaprono addirittura siti chiusi da decenni e in parte rinaturalizzati.
SI CHIEDE
4. Che il Parco Regionale Alpi Apuane faccia ciò che un Parco ha il compito di fare;
5. Che gli Habitat compromessi delle Alpi Apuane siano ripristinati, come da legge; del
6. Che venga stilato un cronoprogramma di azioni che riducano l’estrattivismo nelle Alpi Apuane e incentivino attività ecosostenibili.
Si tratta di richieste condivisibili da cittadine e cittadini responsabili e consapevoli, rispettosi delle leggi e degli enti, attenti alla qualità della vita e al benessere, ai benefici ecosistemici, a lavori sostenibili e al futuro delle nuove generazioni.
La piazza, l’agorà, è il luogo fisico dell’incontro, del dialogo e della manifestazione. Gli spazi aperti vanno riconquistati alla partecipazione di cittadine e cittadini che diventano protagonisti del divenire e delle scelte di progresso.
Un esempio efficace è stato quello di Assisi, in occasione dell’Assemblea dei Delegati Cai, e la manifestazione del 25 maggio che ha riempito la Piazza del Comune per respingere l’assurda legge della Regione Umbria con le moto autorizzate a scorazzare sui sentieri.
-Per le Alpi Apuane voglio ricordare:
-LE MONTAGNE NON RICRESCONO
A Carrara, il 16 dicembre 2023, un appello pubblico alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane.
-APUANE MONTAGNE D’ACQUA
Marina di Massa, 23 marzo 2023, con l’importanza dell’acqua risorsa insostituibile alla vita.
INSOMMA non si può più continuare a estrarre, tagliare e trasportare sempre più è sempre più velocemente per speculazione.
La risposta a ogni scempio è sempre culturale. Bisogna consapevolmente scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non di chi specula e si arricchisce.
L’ISTITUZIONE DI UN PARCO NAZIONALE SICURAMENTE RAPPRESENTEREBBE UNA SIGNIFICATIVA SVOLTA
Nel recente poster del Cai esposto a Gravina in Puglia, 21,22 e 23 giugno, in occasione della Fiera BIODIVERSA, con l’Italia dei Parchi che si è raccontata, era presente anche il messaggio di tutela nazionale delle Alpi Apuane.
Il Cai ha assunto l’impegno di essere Osservatorio permanente sulle Alpi Apuane.
Confido negli esiti positivi dalla manifestazione del prossimo 3 luglio a Firenze, cioè dopodomani…
Ringrazio Benedetta Barsi GR Toscana e Riccarda Bezzi CCTAM per attività e tenacia.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024
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Cai Castelli in Umbria e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini – domenica 30 giugno 2024
Umbria da scoprire – domenica 30 giugno 2024
Alla scoperta delle meraviglie d’Umbria, di una consorella Regione d’Appennino.
Il Cai Castelli invita a partecipare all’uscita sociale, didattica ed esplorativa di domenica 30 giugno.
Varcati i confini regionali faremo insieme la scoperta di acque ruscellanti, piccoli paesi e i cromatismi floreali di montagna nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L’acqua e Rasiglia
Il primo incontro con l’acqua delle CASCATE DEL MENOTRE che disegnano il territorio con la loro azione erosiva. Subito dopo il vicino abitato di Rasiglia, il paese dei ruscelli, è pronto ad accogliere la festosa comitiva attenta a osservare e scoprire.
Colfiorito
Viene poi Castelluccio con il paese, il Pian Grande e il Pian Perduto che mutano la veste ogni giorno e ogni giorno sanno stupirci. I soci Cai ne saranno affascinati perchè è in atto una splendida fioritura con successioni cromatiche diverse.
Le famose lenticchie di Castelluccio si mescolano a innumerevoli altri fiori e così nasce la magia del manto.
Tutto questo esalterà i soci Cai di Castelli, paese famoso che vanta una secolare affinità con i colori che, tratti dall’ambiente, compongono l’apprezzata tavolozza artistica dei ceramisti.
Da bravi “castellani” apprezzeremo quanto siano bravi Uomo e Natura a distribuirli sul terreno come abili pittori.
Insieme
Sarà una giornata per stare insieme, attenti alle caratteristiche e i tempi di ciascun partecipante, per camminare in natura e nei paesi. L’abbigliamento consigliato è quello che si utilizza per fare una comoda escursione con scarpe da escursionismo, se si possiedono bastoncini è meglio portarli e poi scarpe leggere per il dopo. Acqua e protezioni per il sole.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
LA FORMAZIONE NEL CLUB ALPINO ITALIANO
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LA FORMAZIONE NEL CLUB ALPINO ITALIANO
4° Corso ASE Abruzzo-Molise
29 soci Cai partecipanti da Abruzzo, Molise Campania e Lazio.
Mettersi a disposizione
La formazione per diventare titolati è un passaggio importante nella vita di ogni socio che voglia dedicarsi in modo continuativo agli altri e all’ambiente nel quale svolgerà la propria attività, qualunque essa sia.
Cittadini del mondo
Partecipare ad un corso Cai è un’esperienza arricchente che allarga gli orizzonti.
In un qualche modo si diventa cittadini del mondo attraverso i diversi argomenti che, tra tecnica, pratica e cultura ci educano alla cittadinanza attiva e globale.
Curiosità e impegno
Ogni socio Cai corsista racchiude curiosità e impegno. La curiosità avvicina all’ambiente e ci invita a guardare attorno. L’impegno, espressione concreta del fare, è nel dna di ogni socio Cai.
All’aria aperta
Il terreno di confronto per ogni attività del Cai e all’aria aperta, comunque in ambienti naturali, anche nel caso degli speleologi che, calandosi in stretti cunicoli, ci avvicinano alla scoperta del segreto mondo ipogeo. Dalla manutenzione di un sentiero, alla raggiungimento di una vetta l’emozione condivisa è la stessa. Nei Parchi e nelle altre Aree Protette (come in questi giorni nel PNALM) tutto è più immediato.
Territori e genti
Per noi sono importanti i territori e le genti che vi abitano. Ne derivano l’attenzione alla tutela e alla qualità della vita con modelli pratici ed efficaci che, dalle zone montane possono essere esportati a quelle collinari e soprattutto alle inquinate città. Biodiversità, benefici ecosistemici indotti e polisemi culturali sono alfieri del messaggio ambientale e sociale del Cai.
Camminare in montagna apre il cuore e la mente.
Il libro della Montagna
Avvicinare bene il Cai, equivale a sfogliare il libro della Montagna, tra conoscenza, pratica e futuro, iniziando dall’articolo 1 dello Statuto.
Dai soci fondatori leggiamo che il Cai … ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.
La Montagna vulnerabile
La storia della tutela nel Cai ha quindi radici lontane, irrobustite dalla conoscenza dei luoghi e dalla consapevolezza di quanto sia vulnerabile l’ambiente montano; dato confermato dall’attuale crisi climatica che si ripercuote in alta quota, nei perniciosi effetti indotti, con impatti immediatamente misurabili, al doppio della velocità di altre zone.
Bidecalogo Cai
Il Bidecalogo del 1981 resta un pilastro ineguagliabile per anno, posizionamento e impegno.
Le risposte attuali del Cai, per il futuro della Montagna, sono riconducibili a concretezza, capacità di astrazione e creatività, dovute a conoscenza, necessità e immaginazione.
Sale di Montagna
I corsisti e volontari del Cai sono sale di montagna.
Guardo con ottimismo a questi nuovi trenta soci Cai di ben quattro Regioni: Abruzzo, Molise, Campania e Lazio, che si avventurano con passione sul sentiero dell’accompagnamento e della cura dei sentieri, che prese avvio nel Cai nel lontano 1993, con il 1° Corso nazionale per Accompagnatori di Escursionismo.
Comunicare l’Ambiente
Non è semplice comunicare l’ambiente e riuscire a favorire una partecipazione attiva di tutela. Ho provato con una relazione affidata al racconto su Parchi, Bidecalogo e 101° Congresso Cai.
Sembra sia piaciuta e mi hanno applaudito e ringraziato. Quanto efficace lo verificheremo con la partecipazione ai prossimi appuntamenti nazionali e sezionali.
Ci attendono
-la Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno,
-la Giornata Nazionale in Cammino nei Parchi, del 9 giugno, giunta alla 12^ edizione voluta da CAI e Federparchi,
-la Giornata Nazionale Sentiero Italia Cai, del 23 giugno, giunta alla 3^ edizione
e a livello locale,
-la Montagna si tinge di rosa, del 16 giugno giunta alla 6^ edizione, al Rifugio Vincenzo Sebastiani, nel Parco Regionale Sirente Velino.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
Biodiversità, Parchi e Ambiente: 22 e 24 maggio, 5 giugno 2024
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Biodiversità, Parchi e Ambiente: 22 e 24 maggio, 5 giugno 2024. L’esempio del Cai nel Parco del Conero.
Hanno ancora senso gli appelli planetari?
SI! E ci attendono TRE prossimi planetari APPUNTAMENTI 2024 in materia di ambiente e progresso
22 maggio Giornata Mondiale della Biodiversità– “Be part of the plan” “Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”
24 maggio Giornata Europea dei Parchi– “Insieme per la natura – la natura è importante per tutti noi”
5 giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente – “Desertificazione, siccità e ripristino del suolo – consapevolezza e azione”
Festival dello Sviluppo Sostenibile: dal 7 al 23 maggio
A questi appuntamenti si aggiunge la straordinaria vetrina di proposte, progetti e realizzazioni documentate da ASviS attraverso il Festival dello Sviluppo Sostenibilein programma dal 7 al 23 maggio con appuntamenti in più località dal Nord al Sud d’Italia.
tutt’attaccato
Il mondo è tutt’attaccato e ne siamo sempre più consapevoli. La mia formazione scientifica e umanistica mi consente un approccio d’insieme ai problemi attuali. La comunità scientifica è presente e ci avvisa puntualmente degli effetti della crisi climatica (di particolare incidenza sulla settoriale e satura industria montana dello sci e sul limite delle risorse naturali), lettura e interpretazione di emergenze ed eventi estremi sono palesi. La politica nazionale e quella locale (quest’ultima per fortuna non sempre) sembrano però ignorare gli avvertimenti.
Vedo un contorto e rimbalzante conflitto tra scienza, principio di precauzione, politica e territori.
Comunicazione ambientale e climatica
Difficile farsi ascoltare. Gli interessi economici settoriali e fossilizzati sono forti. L’evidenza viene nascosta e trasformata. Sono molti i bravi illusionisti e moltissimi quelli che ci credono. Si insite nel dire che non c’è un collegamento tra evento estremo e la crisi climatica e che quest’ultima non deriva dai comportamenti umani.
Temi delle giornate planetarie con l’esperienza Cai-Scuola nel Parco del Conero
Biodiversità, Parchi e Ambiente: provoa gettare un ponte tra idea e realtà…
Le giornate Cai-Scuola di aggiornamento e studio per docenti, nel Parco Naturale del Conero (dal 24 al 28 aprile 2024 con Cai Marche e Sezioni di Ancona e Camerano) hanno visto uniti i tre temi che saranno protagonisti di prossimi appuntamenti planetari. Insieme concorrono a evidenziare l’impatto che la mancanza di tutela della natura, bene collettivo, può avere sulla qualità della vita e, in quanto responsabilità di tutti, ci indicano le azioni che possiamo e dobbiamo fare, ogni giorno dell’anno, per conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e i molteplici benefici che fornisce.
Dal 24 al 28 aprile si è svolto il 65 Corso Cai-Scuola
Le diverse attività in ambiente e nel Centro di Educazione Ambientale del Parco hanno svelato meraviglie e misteri del Conero, tra Natura, Cultura e Paesaggi.
Biodiversità da conoscere e tutelare
L’escursione ha permesso di conoscere i diversi ambienti che caratterizzano il Monte Conero. Proteso com’è sull’Adriatico presenta situazioni climatiche diverse nei versanti sud e nord con evidenti riflessi sulle situazioni vegetazionali. Aspetto che influenza anche l’ambiente marino con la particolare storia naturalistica del Trave, propaggine geologica nel mare, pericolo per i naviganti sottocosta, ma costante scoperta per gli studiosi.
Ambiente umano e sociale
I piccoli paesi di Sirolo e Numana sono vicini, incastonati e accoglienti, guardiani del Monte, affacciati sulle onde. La storia segna questi luoghi da prima dei Romani fino a Napoleone. La più antica è raccontata nel Museo Archeologico di Numana dove scopriamo il profondo legame con la Sicilia. La più recente è a Portonovo originato da una delle tante frane di questo tormentato monte. Qui troviamo i resti del fortino napoleonico e la chiesetta monastica di Santa Maria, proprio sul mare, pronta a prendere la luce del mattino. In alto, immersa nella vegetazione c’è l’Abbadia di San Pietro. Si tratta di luoghi di pace e serenità, dell’anno mille, in pietra bianca del Conero. La visita notturna di Ancona, conduce, in salita, alla Cattedrale di San Ciriaco.
Il Parco del Conero
Con attenzione si prende cura del singolare “scoglio montano” a picco sul mare, attorniato da campagne generose e spiagge intrise dei colori del mare. La città di Ancona lo accarezza e sorridono i piccoli centri turistici si Sirolo e Numana, affacciati sulle onde e uniti da un dolce pendio. Non è semplice la vita del Parco, con la concentrata presenza turistica estiva e la crescente richiesta di pratiche sportive non in linea con le finalità dei luoghi. Ne sono un esempio i due piccoli laghi di Portonovo il Lago Profondo ed il Lago del Calcagno accerchiati e quasi resi invisibili da una eccessiva presenza antropica. Sono due piccoli bacini naturali d’acqua salmastra situati a pochi passi dal mare, unici per la loro biodiversità.
La speranza nella cultura e nell’educazione
Unire attraverso l’educazione. Ho colto negli insegnanti interessamento, curiosità e passione. Occhi aperti pronti a guardarsi attorno e a memorizzare. Continuità nell’aggiornamento e nelle riflessioni. Attenzione a una formazione continua e condivisa. Docenti pronti a esprimersi con competenza e chiarezza. Da loro una grande visione d’insieme delle necessità e delle soluzioni.
L’Umanità
L’Umanità vuole pace. La sua storia ha origine e diviene nella Natura. Ne deriva il costante tentativo di esserne parte. Sforzo che in questo periodo è condizionato da guerre, crisi climatica, inquinamento e consumo di suolo e risorse.
Il Mistero
Più mi avvicino alla Natura, tanto più ne avverto il mistero e, mentre mi perdo stupito, mi ritrovo nei tanti linguaggi. Dalla forma e dal colore di un fiore, di uno stelo d’erba, alle grandi pareti verticali. Ogni cosa osservata è in dinamico equilibrio, tra flora, fauna, geologia, paesaggi e noi che ne siamo parte.
Non luoghi, metropoli, consumismo ci allontanano dalle origini e ne paghiamo pesantemente lo scotto. Noi e soprattutto le future generazioni.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
IL CAI AGGREGA – Rifugio Enrico Faiani, 6 aprile 2024
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IL CAI AGGREGA – Rifugio Enrico Faiani, 6 aprile 2024
foto Archivio Di Donato foto Archivio Di Donato
Un incontro ricco di emozioni nel quale il Rifugio Enrico Faiani, pieno come un uovo, ha dato vita ad una particolare serata culturale.
6 aprile 2009 – 6 aprile 2024
6 aprile 2009 – 6 aprile 2024. Con un minuto di raccoglimento è stato ricordato il tragico evento del terremoto che ha segnato tragicamente la città dell’Aquila e tanti paesi montani. Sono trascorsi quindici anni ma tutto resta vivido. La lacerante esperienza non è colmabile con la sola ricostruzione (lenta e in ritardo). Ben più difficile è ricomporre il sistema di relazioni (riconnessione sociale) e ridare vita e anima ai paesi.
Montagna al centro, mentre il Rifugio si racconta
foto Archivio Cai Castelli
L’evento nel Rifugio Cai Enrico Faiani, organizzato dalle Sezioni Cai di Castelli e di Isola del Gran Sasso, ha trattato la centralità della montagna raccogliendo l’esperienza di Luca Mazzoleni nella sua vita da rifugista.
Il filmato “chi apre serra“, fulcro il Rifugio Carlo Franchetti, è uno spaccato di accoglienza, frequentazione ed educazione esposti efficacemente dal gestore Luca Mazzoleni, animatore della serata. I fotogrammi scorrono come caleidoscopio di straordinarie immagini estive e invernali del nucleo centrale Corno Grande, Corno Piccolo e Valle delle Cornacchie. Monti che incorniciano il piccolo paese di Pietracamela, “nido d’aquile” ripreso nelle sue strette vie e case costruite con le stesse rocce della montagna.
L’incontro e lo scambio
Complessivamente nel Rifugio Cai Enrico Faiani sono transitate circa 80 persone (con molti giovani) che si sono incontrate, chiacchierato, sorriso, scambiate opinioni e apprezzato insieme lo splendido paesaggio montano del Gran Sasso d’Italia dal Corno Grande con la sua grande Parete Nord Est, passando per il Monte Prena, la spettacolare Parete Nord del Monte Camicia dall’ampio anfiteatro che la disegna, per terminare sulla Cresta Nord Est, l’inconfondibile svettante Dente del lupo e il Monte Coppe. Una Montagna presente e forte. Dormire in Rifugio è un’emozione che tutti meritano di provare.
Il Cai intersezionale
foto Archivio Cai Castelli, Marino Di Claudio – incontro tra Presidenti Sezioni Cai: Castelli, Teramo e Isola del Gran Sasso d’Italia
Dalla conta dei presenti risulta una riuscita esperienza intersezionale con i soci Cai di Castelli, Isola del Gran Sasso d’Italia, Teramo, Arsita, Loreto Aprutino, Pietracamela e diversi non soci. Vista la presenza di Presidenti e Consiglieri di più Sezioni sono state concordate successive comuni iniziative per un Cai unito nel contrastare spopolamento e spaesamento.
foto Archivio Di Donato
Il Rifugio Enrico Faiani
Il Rifugio Enrico Faiani è nella terra di mezzo, tra monti rocciosi, boschi estesi e colline argillose. Accogliente e privilegiato per l’osservazione naturalistica e una completa esperienza sensoriale di abbraccio con l’ambiente montano, favorito per iniziative di educazione ambientale rivolte ai giovani e al mondo della Scuola. Porta di accesso alla Montagna e al Parco, in linea con le finalità del progetto regionale “per monti con il Cai…” che ha dato il via alla nascita del Rifugio.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
foto Archivio Di Donato
Un bel momento trascorso insieme, in un ambiente naturale non a caso riconosciuto come Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Un incontro arricchente (per alcuni è stata la prima volta in Rifugio) concluso con un gustoso conviviale, preparato da abili mani, consumato in armonia e giocosa serenità.
Appena fuori il cielo stellato, il fruscio lieve degli alberi che accarezzano il rifugio, sagome lucide dei monti e tenui luci dal basso.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
SPELEOROSA presso la Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio – domenica 10 marzo 2024 – Cai Teramo
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Speleorosa presso la Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio – domenica 10 marzo 2024 – Cai Teramo
Speleorosa
La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, è stata coordinata da Aurelio Ferreo, ed è tornata anche quest’anno!
Nel Consiglio Direttivo Cai Teramo appena rinnovato (sabato 2 marzo), sono state elette Lia Sisino (Vice Presidente) e Desdemona Durante. Ma sono molte le altre socie in Sezione a comporre una consistente presenza rosa.
in Montagna con il Cai per incontrarsi, conoscere, divertirsi, sorridere, osservare e leggere l’ambiente
Con il Cai le esperienze in ambiente sono sempre multisensiorali e in questo caso multicolorate con la simpatia del rosa a dominare la scena. L’attenzione all’8 marzo 2024, Giornata Internazionale dei Diritti della donna.
Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio
Ci siamo ritrovati nella Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio. In tanti, anche questa volta e, piacevolmente, con numerosi ragazzi e ragazze, attratti dal valore d’insieme dei luoghi e dalla curiosità di percorrere una delle più importanti opere idrauliche d’Abruzzo.
Le Gole di San Venanzio sono di per sé un ambiente singolare, per la conformazione rocciosa, l’acqua che le percorre e le ha scavate, la vegetazione presente, prima, durante e dopo le gole, per la successione di ecosistemi diversi e le testimonianze della presenza dell’uomo. Luogo di fascino, osservazione e meditazione.
Un programma coinvolgente
foto Cai Teramo Lara Pezzoli
L’ottima organizzazione Cai ha consentito di vivere un’esperienza varia con più temi trattati.
L’avvio dal paese di Raiano, percorso nei vicoli per raggiungere l’Acquedotto romano delle Uccole, seguito nel suo sviluppo interno, consapevoli della consistenza dei lavori nella roccia e dell’abilità realizzativa. L’eremo di San Venanzio di Camerino ci ha accolti con la chiesa e attraverso la loggia a cavallo del fiume con la grotta abitata dal santo. Notevole la suggestione data dalla particolare morfologia delle gole e le vicende storico-religiose narrate dalla Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino
Il fiume Aterno
Chi ha disegnato questo ambiente è il fiume Aterno, che abbiamo costeggiato verso il vecchio mulino e la sorgente sulfurea “La Solfa”. Al rientro in paese la sosta presso la chiesa Santa Maria Maggiore.
Insieme per…
foto Cai Teramo Aurelio Ferreo
Complessivamente hanno contribuito alla riuscita della giornata i componenti del Gruppo CAI Seniores con Giacinto Urbani (soci attivi e sensibili alla trasversalità delle azioni del Cai e all’incontro tra generazioni), la biologa Lia Sisino (neo Vice Presidente della Sezione Cai Teramo, che ha avvicinato tutti al multiforme ambiente naturale che le Gole rappresentano), il responsabile del settore naturalistico della riserva Paolo Di Giulio (promotore del ruolo e delle finalità di una importante Riserva naturale d’Abruzzo), la Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino (cultore e conoscitore dei luoghi, sasso dopo sasso), l’archeologa Annamaria Daniele (che ha aiutato a leggere i segni della nostra preziosa civiltà del passato in stretta relazione con l’ambiente) il tutto con il patrocinio della FSA “Federazione Speleologica Abruzzese”.
foto Cai Teramo Aurelio Ferreo
Ma cosa sono queste Uccole? La risposta dall’archeologa Annamaria Daniele: l’Acquedotto prende il nome dalle aperture, “uccole”, sul tetto della lunga struttura, realizzate per facilitare l’asportazione dei materiali di risulta nella fase di costruzione e successivamente per ispezionare l’acquedotto e come accesso per la sua manutenzione; in sostanza finestre affacciate sul canale.
foto Cai Teramo
Quanto sono importanti queste esperienze del Cai? La risposta da Giorgio D’Egidio, neo Presidente della Sezione Cai Teramo: iniziative come quella della Gole di San Venanzio, che ha preso spunto dalla Festa dell’8 marzo, sono aggreganti e danno senso alla partecipazione di soci, associazioni e aree protette. Si tratta di un’attività all’aria aperta che unisce aspetti diversi e coinvolge età diverse, assolvendo pienamente al ruolo sociale e culturale del Cai.
foto Cai Teramo
E che dire del valore dei territori? La risposta da Filippo Di Donato coordinatore GdL Cai-Parchi: questa attività del Cai in ambiente riconosce valore al nostro meraviglioso territorio d’Abruzzo e al sistema delle Aree Protette. Le Gole di San Venanzio (Riserva Regionale) sono infatti un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Grazie al Cai si è svolta un’esperienza escursionistica e culturale d’Abruzzo, da raccontare e riproporre. L’attenzione a territori e culture.
La giornata Internazionale dei diritti della donna è occasione di incontro e impegno collettivo. Contrastiamo la crescita delle diseguaglianze, delle violenze e delle vittime innocenti con le vite strappate da guerre e naufragi.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2024
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2024
foto Di Donato
Passi felpati
Ci avviciniamo con passi felpati alla Giornata Mondiale dell’Acqua 2024. I passi sono felpati e vogliono prendere il posto del rombo della guerra. L’acqua è fonte di vita. La guerra è morte e distruzione.
ACQUA PER LA PACE
foto Antonietta Faiani
La Pace si costruisce e l’acqua è un simbolo di vita. Le Sezioni Cai di Teramo e di Castelli promuovono iniziative di armonia e incontro. A Castelli c’è il Sentiero della Pace e domenica 10 marzo il Cai di Teramo è stato in escursione alle Gole di San Venanzio, con il fiume Aterno e il suggestivo eremo.
L’acqua unisce
Gola di San Venanzio @Cai Teramo
Le Gole traghettano ambienti e culture. In questo caso mi piace evidenziare la funzione di corridoio tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2024
Il Tema 2024 scelto è “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti”.
Tema centrale e importante in questo periodo di policrisi. L’Agenda 2030 ne pone l’attenzione con l’obiettivo 6. Tutti abbiamo bisogno di poter attingere acqua potabile e sicura Si tratta di un diritto umano universale in quanto determina la sopravvivenza delle persone.
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque: gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità. (Disegno di legge n. 2343)
Approfondimenti:
foto Di Donato
1. L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Il diritto all’acqua potabile di qualità nonché ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/64/L.63/Rev. 1 del 26 luglio 2010.
2. – L’acqua è un bene comune, una risorsa rinnovabile, indispensabile per la vita dell’ecosistema e di tutti gli esseri viventi.
– Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di efficienza, solidarietà, responsabilità e sostenibilità.
– Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.
– Elemento fondativo indispensabile deve pertanto essere la conoscenza della risorsa idrica, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità.
– Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrogeologici.
La conoscenza
Conoscere l’acqua nelle sue proprietà fisico-chimiche e nelle relazioni fondamentali alla vita. Quanto siamo consapevoli dell’importanza dell’acqua? Tra le finalità culturali e sociali del Cai c’è la crescita di consapevolezza dei benefici ecosistemici offerti dall’ambiente naturale. Ner scaturiscono le iniziative di Educazione Ambientale.
Parco in Aula – Progetti del Cea “gli Aquilotti”
La Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”. Incolore – Insapore – Inodore, eppure risorsa insostituibile per tutti. Il Gran Sasso d’Italia è un immenso serbatoio d’acqua e disseta circa 700.000 persone.
La Scuola Media di Castelli ha scelto “Rifugio Enrico Faiani”. Il Rifugio, della Sezione Cai di Castelli, è a presidio della natura e della cultura della Montagna. I Rifugi come sentinelle del clima.
Il Liceo Artistico FA Grue di Castelli ha scelto “Sapori e Saperi della Montagna” – I presidi alimentari in montagna con le relazioni tra uomo, territori e produzioni, dove l’acqua e motore di ogni interscambio.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.