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UN’AZIONE COORDINATA E CONTINUA DEL CLUB ALPINO ITALIANO PER MONTAGNA E MONTANARI in periodo di pandemia

UN’AZIONE COORDINATA E CONTINUA DEL CLUB ALPINO ITALIANO PER MONTAGNA E MONTANARI
in periodo di pandemia:
dicembre 2020 – gennaio 2021

Il Cai è per una libera, ma attenta, frequentazione della montagna, nel rispetto delle norme governative di contenimento del covid 19, da adottare nei comportamenti individuali e collettivi.
Chi va in montagna è consapevole di quanto sia importante frequentare bene gli ambienti naturali, per il potenziamento delle difese immunitarie, attenti agli incontri, migliorando così qualità della salute e benessere.
La montagna c’è ed è vasta, in grado di accogliere tanti, distribuiti e senza assembramenti.

DPCM del 14.01.2021 – quesito posto  al Presidente del Consiglio dei Ministri , Giuseppe Conte
Preso atto del contenuto del Dpcm del 14.01.2021 la Presidenza generale del Club alpino italiano ha inoltrato, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, un quesito per ottenere con urgenza un chiarimento che possa permettere ai propri iscritti di svolgere le attività che sono espressamente consentite dal decreto, fugando ogni possibile dubbio interpretativo.

PREVENZIONE da parte del CNSAS e del CAI – nella libera , ma responsabile, frequentazione della montagna – progetto “Sicuri in montagna”
Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico e Club Alpino Italiano, considerano con attenzione la variabile “rischio”- assolutamente da ridurre e quasi annullare. Invitano alla responsabilità e a scegliere una montagna che sia praticabile in sicurezza.
Alpi e Appennino sono pieni di luoghi appaganti e salutari, in grado di offrire esperienze coinvolgenti e meno pericolose.

16 gennaio 2021  Video informativo del CNSAS e del CAI, di prevenzione agli incidenti in montagna
L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “Sicuri in montagna”, dedicato quest’anno ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario italiano.

GLI SPAZI APERTI
La montagna va conosciuta per i suoi spazi aperti, le ampie distese, i boschi, i luoghi meno noti ma altrettanto in grado di stupire, i tanti paesi e frazioni che punteggiano le pendici, a metà tra valli e monti.
La frequentazione della montagna e delle aree protette, come luogo di vacanza, di ricreazione, di conoscenza e del tempo libero, non va confusa con l’uso meccanico e circoscritto degli impianti di risalita, dei luoghi ristretti dove si pratica lo sci da discesa, delle proposte che favoriscono assembramenti.
Stiamo invece parlando di escursionisti a piedi, con le ciaspole o sci da fondo, di alpinisti e scialpinisti, che si distribuiscono su ampie superfici con conseguente diminuzione della pressione antropica sui luoghi, contenendo così naturalmente e saggiamente, le possibilità di contagio.

E’ NECESSARIO CHE IL LEGISLATORE CONOSCA E VIVA LA MONTAGNA – le proposte del Cai al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora
Certo gli impegni dei parlamentari sono molteplici e in questo periodo l’affanno è grande ed è per questo che il Cai si mette a disposizione, con la propria esperienza, nazionale e locale. In attesa di poter svolgere escursioni mirate alla migliore conoscenza diretta della montagna e delle sue molte.potenzialità.
Il Presidente generale Cai, Vincenzo Torti …«Auspichiamo una legislazione che guardi all’esigenza di sicurezza e tutela delle persone, senza per questo imporre ingiustificate limitazioni alla libertà individuale e oneri immotivati».
La mirata lettera del Presidente Torti è stata indirizzata al Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, nonché alle competenti Commissioni di Senato e Camera.
Alla lettera  sono allegate le osservazioni e le proposte di modifica dello schema di decreto legislativo (attuativo della legge delega n. 86/2019 di riforma dello sport) Misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali”.

DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI
Nella visione d’insieme della Montagna il Cai propone di pianificare e diversificare gli investimenti, orientandosi verso una nuova economia montana che valorizzi turismo lento, tradizioni locali, artigianato, agricoltura, frequentazione delle aree protette e forme di ospitalità diffusa.
Sono da superare la monocultura dello sci da discesa, l’ampliamento dei comprensori sciistici e la realizzazione di nuovi impianti.

NEXT GENERATION EU
E’ necessario utilizzare le risorse economiche a disposizione dal piano Next Generation EU adottando misure che facilitino la transizione dell’attuale sistema produttivo verso un modello realmente eco-sostenibile.
Il complesso processo che ci attende interesserà aspetti che, insieme al lavoro, riguarderanno il vivere quotidiano, con salute e benessere. Le risorse, sebbene fondamentali, dovranno essere accompagnate da competenze in grado di leggere e gestire i nuovi approcci, indurre le nuove azioni e i nuovi comportamenti.
Di riferimento Agenda 2030, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza  (PNRR) e i materiali ASviS.

PPRECISA POSIZIONE UFFICIALE DEL CAI SU CAMBIAMENTI CLIMATICI, NEVE E INDUSTRIA DELLO SCI
Il futuro della montagna passa dal superamento della monocultura dello sci alpino
Per inerzia e interessi settoriali si continua a insistere con finanziamenti pubblici a sostegno degli impianti di risalita.
Come evidenziato dall’emergenza climatica e sanitaria la dipendenza dal solo turismo sciistico rende fragile la montagna.
Osservati speciali i progetti del Terminillo, sulle montagne d’Abruzzo (Velino-Sirente, Maiella, Gran Sasso), a Corno alle Scale , Monte Acuto, il collegamento Cervinia-Val d’Ayas per il Vallone delle Cime Bianche, Alpe Devero, i lavori per le nuove piste di Cortina in vista di Mondiali e Olimpiadi, ecc..

DOCUMENTO DEL CAI su cambiamenti climatici, neve e industria dello sci
Il documento del Club Alpino Italiano, elaborato dalla Commissione Tutela Ambiente Montano e fatto proprio dalla Presidenza Generale e dal Comitato Direttivo Centrale, è stato approvato all’unanimità il 21 novembre 2020 dal Comitato Centrale di indirizzo e controllo.
E’ stata svolta una puntuale analisi riguardante non solo l’ambiente, ma anche l’economia dello sci da discesa in Italia, nell’arco alpino e nei Paesi europei.
Attraverso il tema neve ed emergenza climatica, il Cai guarda oltre, con i 17 obiettivi di Agenda 2030, e delinea un credibile scenario futuro delle Terre Alte, ambientale, sociale, economico e culturale, per territori e popolazioni.

BIDECALOGO CAI
testo Quaderno Cai-Tam n°8

Il recente documento approvato, su neve e industria dello sci, è un naturale perfezionamento delle indicazioni contenute nel Bidecalogo Cai che, nel tracciare le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente e tutela del paesaggio, al punto 4 sul turismo in montagna riporta: ”Il CAI è di norma contrario alla realizzazione di nuove infrastrutture, nuovi impianti di ampliamento di quelli esistenti, in particolare nelle Aree Protette e nei Siti Natura 2000”.

IMPIANTI SCIISTICI ABBANDONATI
Tra le Alpi e l’Appennino si trovano 312 impianti obsoleti e abbandonati. Si tratta di evidenti detrattori ambientali che devono essere rimossi (da chi li ha realizzati), provvedendo alle necessarie opere di bonifica per il ripristino ambientale.

2021.01.18 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

– PARCHI RISORSA DEL FUTURO
Le Aree Protette, presenti in ogni Regione d’Italia, sono una importante struttura territoriale per finalità e azioni. Il singolo territorio protetto accresce il suo valore se messo a sistema con altri territori protetti. Dopo i primi 4 Parchi nazionali storici – Gran Paradiso (1922), d’Abruzzo (1922), Circeo (1934) e Stelvio (1935), la LQ 394 del 6 dicembre 1991 ha provveduto all’istituzione di nuove aree nazionali protette (diventate complessivamente 25), al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata,  conservazione e gestione del patrimonio naturale d’Italia. Nel 1997,  Roma 25-28 settembre, a cura del Ministero dell’Ambiente, si è svolta  la 1^ Conferenza Nazionale AREE NATURALI PROTETTE Parchi ricchezza italiana. 

– PARCHI IN RETE
Con le Aree Protette in rete, il sistema PARCHI IN RETE riuscirà ad esprimere tutta la sua efficacia: – per la conservazione della natura, – per la promozione sociale ed economica delle comunità locali e  – per la migliore risposta all’attuale emergenza sanitaria e climatica.

– RETE NATURA 2000 – SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE
Integrato con RETE NATURA 2000 si riuscirebbe a realizzare il generale SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE, obiettivo e finalità della legge 394/91, della quale si celebrano i 30 anni.

– meno 55% di CO2
11 dicembre 2020 — ci sono voluti  mesi di assidua campagna per il clima, affinché i i capi di Stato e di Governo dell’UE riuniti in Consiglio,  trovassero l’Accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (emissioni di CO2, anidride carbonica), almeno del 55% nei prossimi dieci anni (obiettivo 2030), rispetto allo scenario di riferimento del 1990.

–  SONO TRASCORSI 5 ANNI DA PARIGI
L’Accordo UE è stato preso alla vigilia del quinto anniversario dello storico Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015.
L’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi è rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico mantenendo l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare ulteriormente l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius.

– NEXT GENERATION
Le azioni europee con i finanziamenti NEXT GENERATION, aggiunti alle linee nazionali, possono favorire la promozione di azioni coordinate tra il sistema dei parchi, ministeri, regioni, enti locali e associazioni. Scelte in grado di orientare l’uso eco-sostenibile delle risorse naturali nelle realtà montane di Alpi e Appennino. Attraverso i corridoi ecologici si costruisce il complesso di relazioni anche con gli altri territori connessi.

– NUOVA ECONOMIA e NUOVA SOCIALITA’
Nell’attuale situazione, va posta attenzione alle proposte di impiego delle risorse economiche europee, nazionali e regionali da next generation e da altre linee di finanziamento che non riconoscano centralità all’AMBIENTE. Ci si deve preparare a utilizzare mezzi, strumenti e nuovi investimenti, dall’Europa e dal Governo, per la ripresa dal Coronavirus (Covid 19), che siano in linea con gli obiettivi del “patto verde d’Europa” per contrastare anche la crisi climatica, a difesa dell’ambiente e stimolare una crescita sociale ed economica “verde”.

– VIA – VAS – VINCA
Diffidiamo dal riconoscere accettabili scorciatoie che vogliono evitare le valutazioni previste per i progetti, come VIA (valutazione impatto ambientale, VAS (valutazione ambientale strategica), VINCA (valutazione di incidenza ambientale). Le Valutazioni Ambientali sono a garanzia del corretto uso delle risorse naturali da utilizzare in modo durevole e non sfruttate in modo irreversibile. Si tratta di procedure fondamentali, da velocizzare nello svolgimento, ma non da aggirare o annullare.

– RAPPORTO ASVIS 2020 – AGENDA 2030
Attuali e centrali le indicazioni sulla eco-sostenibilità  del recente RAPPORTO ASVIS 2020, in linea con gli obiettivi AGENDA 2030. Si presentano: situazione di fatto,  evoluzione e proposte, indicando gli ambiti in cui bisogna intervenire per garantire la eco-sostenibilità economica, sociale, culturale e ambientale del nostro agire.

– AMBIENTE NATURALE E SALUTE
La Giornata Europea dei Parchi, dello scorso 24 maggio 2020 ha avuto un elevato valore simbolico e pratico, con l’attualità  del titolo  dato: “la Natura, un bene prezioso per la nostra salute”, fisica e mentale (Parchi sani, persone sane).

– SENTIERO DEI PARCHI – SENTIERO ITALIA CAI
E’ in realizzazione un itinerario escursionistico che interesserà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, e avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI che interessa anche 37 Parchi regionali e 17 Riserve. Un progetto di frequentazione consapevole così da garantire conoscenza e conservazione. Saranno determinanti manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette.

– MONTAGNA AL CENTRO – Bidecalogo Cai
La montagna al centro, riconosciuta come risorsa strategica e complessa è in grado di accomunare politiche diverse tra tutela, tradizione e innovazione, con gli abitanti, vecchi e nuovi, protagonisti del cambiamento.

2021-01-02 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica – CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA – BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO

NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica
CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA

BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO
Per un mondo più pulito, più sano e a misura di donna e uomo, bambina e bambino.

CHI VA IN MONTAGNA NON TEME IL “VUOTO” … A RENDERE!
NO ALLA PLASTICA IN MONTAGNA a questo invasivo, longevo e subdolo prodotto che, sempre più presente, si sminuzza, si frammenta, non si decompone fino a terminare anche negli alimenti.

Si avvicina l’entrata in vigore della direttiva UE 2019/904 che vieta dal 2021 le plastiche monouso, non più utilizzabili per oggetti come piatti, posate e cannucce e tanto altro. Il Cai sensibilizza al rispetto dell’ambiente e al riuso con il messaggio “EVVIVA LA BORRACCIA – liberi dalla plastica.
L’impegno Cai “Evviva la borraccia”, nasce dal “Progetto Montagna Pulita”, ed è per una Cultura dei Rifiuti che riusa l’oggetto (borraccia), riduce la quantità (no al monouso), riporta a valle quelli prodotti e li differenzia. Ancora troppe situazioni inducono a utilizzare per un tempo breve, delle volte addirittura di minuti e qualche ora, materiali che poi saranno presenti in ambiente per secoli e addirittura millenni.
L’inquinamento in montagna è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, in prossimità dei rifugi, nelle scarpate e lungo i sentieri.
Importante l’opera di sensibilizzazione rivolta ai residenti ed a turisti poco attenti.

RIFUGI E SENTIERI LIBERI DALLA PLASTICA
Per una efficace comprensione delle implicazioni economiche e sociali , delle conseguenze sull’ambiente e delle possibilità offerte da tecnologia e materiali, vanno svolte sia azioni dirette sulle strutture in quota del Cai e nelle Sezioni, sia iniziative didattico-informative con attività di comunicazione svolte in ambiente durante le escursioni organizzate e nei rifugi.

CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE.
In evidenza l’insieme delle relazioni con Enti di gestione, Sistema delle Aree Protette e Associazioni. Insieme nell’azione educativa e di sensibilizzazione ambientale orientata alla eco-sostenibilità.

 

 

CULTURA DELL’AMBIENTE CAI, DA GESTI PICCOLI, EDUCATIVI E SIGNIFICATIVI

Il CAI è utile all’ambiente ed educa anche con piccoli gesti, riconoscendo ruolo e valore a adeguati, simpatici e colorati compagni di escursione portati con noi nello zaino. La “nostra borraccia” è uno di questi, fedele compagna di esperienze ed emozioni.

 

CASTELLI – LA CERAMICA – L’ACQUA
EVVIVA LA BORRACCIA liberi dalla plastica  è messaggio eclettico che abbraccia Arte – Natura – Cultura – Tutela intrecciata con la storia dell’uomo e le attività tradizionali.
Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
Nasce così l’idea di far realizzare agli artigiani di Castelli una borraccia in ceramica simbolo dell’incontro tra terra, acqua, fuoco e aria, delicata opera cromatica, fragile oggetto da trattare con cura, simile a una goccia d’acqua.
L’inquinamento è emergenza planetaria. Dalla semplice borraccia all’intera Terra per sottolineare il limite di piccoli e grandi sistemi e la necessità di porre attenzione a valore e vulnerabilità delle risorse naturali.

RIEPILOGO

  • Il tema è quello della riduzione dei rifiuti in montagna
  • Il messaggio educativo indica il riuso
  • L’alfiere proposto è la borraccia, nostra compagna di escursione, in materiali diversi e riciclati
  • Evviva la borraccia! è il motto Cai che propone questo fedele oggetto, presente nello zaino
  • L’impegno è per liberarci dalla plastica monouso
  • Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
  • I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
  • Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
  • Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
  • L’acqua, insostituibile alla vita, è parte rilevante del messaggio educativo
  • L’acqua, raccolta da sorgenti, fontanili e rubinetti, è la sostanza principe della borraccia
  • L’acqua con fiumi, fontanili, abbeveratoi, mulini, magli, orologi … accompagna, segna e racconta il tempo dell’uomo
  • Acqua è igiene. Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti
  • Il 22 marzo di ogni anno è la giornata mondiale dell’acqua

ACQUA FONTE DI VITA – IL CICLO DELL’ACQUA
L’acqua non può essere sostituita da nessuna altra sostanza e svolge tante quotidiane funzioni vitali. Il ciclo dell’acqua è un complesso processo biofisico, nel quale montagna e mare sono determinanti. Il funzionamento, le risorse in gioco, gli equilibri termodinamici vanno compresi e gestiti in modo sostenibile.
Il diritto umano all’acqua autorizza tutti,  senza discriminazioni, ad avere accesso adeguato e sicuro. Dal 2005 al 2015 sono stati gli anni “Acqua fonte di vita” dell’ONU, ma quanto prefissato non si è raggiunto. Oggi il mancato “accesso all’acqua” è determinato sempre più dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici, dall’accaparramento di risorse naturali. La pandemia da coronavirus ha accentuato le criticità.

 

AGENDA 2030
Con Agenda 2030 si guarda a un mondo liberato da povertà, fame e malattie.
Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti.
L’obiettivo è centrale per benessere e crescita socio-economica ed è in relazione con tutti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile. Le preziose e scarse risorse di acqua dolce sono essenziali per salute e benessere, la sicurezza alimentare e la produzione energetica. La corretta gestione dell’acqua contribuisce a contrastare povertà e disuguaglianze.

2020-12-25 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano. La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.

100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano
La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.
L’impegno ambientale con i Parchi, la Regione e il multiforme sistema delle Aree Protette

Ebbene sì mi sono sbagliato. In tutta sincerità avevo pensato che il 2020 potesse essere un anno dalle grandi avventure, con la possibilità di svolgere significative attività in ambiente. L’inizio era stato promettente con il passaggio delle consegne alla CCTAM 2020-22. Da subito diversi appuntamenti e tra questi la giornata nazionale per le zone umide con la manifestazione interregionale del Cai Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, a tutela dei Pantani di Accumoli (singolare area SIC d’Appennino, minacciata dalla costruzione di un improvvido e inutile Rifugio in quota). E poi il completamento funzionale della Casa della Montagna ad Amatrice. Ma ecco, inaspettato, il buio, il nulla che ci ha portato il coronavirus, diffuso ovunque a pandemia.

I potenti simboli del 2021: 20 – 30 – 40 – 100 anni fa
La forzata pausa del confinamento mi ha portato a comprendere quanto invece fosse carico di simboli il 2021.

Nel 2001 era intensa l’attività del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” del Cai Abruzzo e la sua fase di dialogo e incontro con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che, concedendo l’uso dei locali del Museo dell’Alpinismo a Pietracamela, ne consentì la costituzione, riconosciuta dalla Regione Abruzzo.

Ci sono i 30 anni della Legge Quadro 394 del 91 sulle aree protette (del 6 dicembre). Provvedimento che ha saputo dare corpo  e senso al Sistema nazionale delle Aree Protette d’Italia (attualmente sono 25 i Parchi nazionali, considerando anche il Parco del Gennargentu)

Ma prima ancora i 30 anni della Riserva  comunale Corno Grande di Pietracamela di 2200 ha (istituita il 1 marzo 1991), affidata in gestione al Cai. Grazie a questo lembo di territorio montano tutelato prese il via il riuscito progetto di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo sul Gran Sasso d’Italia (felicemente esteso alle altre montagne d’Appennino). Il paese di Pietracamela, tra borghi più belli d’Italia, arroccato in montagna come un nido d’aquile diventò la porta teramana di accesso alla riserva che contava la presenza di ben tre rifugi del Cai con il Franchetti, il Duca degli Abruzzi e lo storico rifugio Garibaldi il primo sul Gran Sasso, del 1886.

Cambiando scenario, alla scoperta escursionistica del territorio ci pensano i 30 anni del Trekking Aprutino voluto dal Cai Teramo per festeggiare la nascita del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, con territori da esplorare sulle 11 suggestive tappe proposte.

Ma, per tutti i soci CAI, ecco i 40 anni della prima approvazione del Bidecalogo Cai, voluto nel 1981, dai delegati riuniti in Assemblea a Brescia. Documento centrale in ogni occasione informativa, educativa, formativa e di progetto del Cai (riattualizzato, con nuova stesura il 2013, nel 150° di fondazione del Cai).

Il centenario appuntamento storico d’Abruzzo é il Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese
tra le Sezioni di Aquila, Chieti, Isola del Gran Sasso e Teramo, tenutosi in Caramanico e Palena , nei giorni 19 e 20 Settembre 1921, con 52 soci partecipanti. Il seggio di presidenza fu composto dal Sindaco di Caramanico e dai Presidenti delle quattro Sezioni Cai, con tanti riconoscimenti esterni giunti a ribadire il valore sociale dell’appuntamento. Le decisioni prese, lungimiranti e condivise, mostrano una stringente attualità, con le Sezioni unite in consorzio per risolvere i problemi della costruzione dei rifugi Alpini e della viabilità montana realizzando mulattiere, del miglioramento dell’accoglienza di piccoli alberghi (in via temporanea organizzando attendamenti), per rendere popolare l’avvicinamento alla montagna favorendo l’iscrizione degli operai e, infine, pubblicare una guida che illustri le montagne d’Abruzzo e i borghi più pittoreschi (già 100 anni fa era più che chiaro il legame tra territori e genti di montagna).

La montagna unisce e la Maiella lo ha confermato, con la traversata del 20 settembre 1921 che ha unito Caramanico e Palena, paesi sui due versanti del massiccio montuoso. 33 congressisti sono saliti in notturna al Monte Amaro, per poi ridiscendere dal Vallone di Taranta e visitare la Grotta del Cavallone. Il congresso, iniziato a Caramanico è terminato a Palena, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, che hanno confermato di rivedersi l’anno dopo, stabilendo come sede Teramo, Isola del Gran Sasso e Pietracamela.

Dal 1921 al 2021 con il nuovo Gruppo Cai Abruzzo
Per celebrare la caratteristica itinerante del CAI, da monte a monte, quale migliore occasione del completamento funzionale del Sentiero Italia Cai, ricordando che nel 1991, sempre 30 anni fa, fervevano i lavori dell’ingegner Bernardino Romano (Cai L’Aquila) per descrivere proprio le tappe del Sentiero Italia Cai  (illustrato pubblicamente con Convegno nel 1992) e si stampavano i primi documenti nazionali sull’armonizzazione della segnaletica dei sentieri, sulla pratica dell’escursionismo e sulla frequentazione consapevole e sicura della montagna.

In vista del rinnovo del Gruppo regionale Cai d’Abruzzo e delle prossime votazioni è importante fare tesoro delle nostre radici e ripercorrere segmenti di storia. Essere a capo del Cai Abruzzo comporta responsabilità e impegno con attenzione agli aspetti storici e culturali della nostra associazione. Le scelte future, sempre più aperte al sociale e alla qualità della vita, si costruiscono per la Montagna e in Montagna, con il concorso di soci e sezioni, così come utilmente indicato dal Primo Congresso Alpinistico Regionale del Cai, nel lontano 1921.

Mi sento di riproporre la stampa, in copia anastatica delle 21 pagg. della Relazione del Primo Congresso Cai d’Abruzzo del 1921 e il recupero digitale del complesso lavoro, svolto nel 1991 dall’ing. Bernardino Romano sul Sentiero Italia Cai su incarico del Gruppo Regionale Cai (interfacciato con il Sistema dei Parchi d’Abruzzo e che già poneva attenzione al valore della Rete Escursionistica quale indispensabile infrastruttura verde della Montagna).

Cultura, conoscenza e tutela non sono merci.
Alcuni beni hanno un prezzo, ma tanti altri, come acqua, aria e suolo hanno un valore. In Montagna ci attendono bellezza e risorse da conservare per qualità della vita e futuro.Sono irrinunciabili gli obiettivi che coniugano tutela ed ecosotenibilità nelle voci:ambiente, società, economia e cultura.

È necessario guardare ai giovani e alle nuove generazioni.
Abbiamo come riferimento il Bidecalogo e gli altri documenti statutari contenenti le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente, tutela del paesaggio e frequentazione della Montagna. Tutto questo conferma la persistente sfida culturale e sociale del Cai, condotta con orgoglio, sia all’interno, che all’esterno del Sodalizio

2020-06-15 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




Sentiero Italia Cai e Aree Protette Dal sito https://sentieroitalia.cai.it/ al sito  http://www.parks.it/

Sentiero Italia Cai e Aree Protette
Dal sito https://sentieroitalia.cai.it/ al sito  http://www.parks.it/

Gli oltre 7.000 km di bellezza del Sentiero Italia Cai nella giornata “in cammino nei Parchi”

In questa singolare giornata “in cammino nei parchi” del 14 giugno 2020, che abbiamo RINVIATA a causa del coronavirus, come precisato dal comunicato diffuso i giorni scorsi, riporto la positiva collaborazione tra siti internet del CAI e di Federparchi, per la migliore informazione ambientale preventiva, così da prepararci a tornare in montagna, adeguatamente preparati.Il “Sentiero Italia Cai” è inserito tra i grandi itinerari su Parks.it, il sito che riporta quanto accade nel Sistema delle Aree Protette. Il “Sentiero Italia Cai” interessa tutte le Regioni e le sue tappe sono puntualmente riportate nel sito Cai: https://sentieroitalia.cai.it/. Nel sito http://www.parks.it/ è in lavorazione la sovrapposizione delle tappe del Sentiero Italia Cai con il Sistema delle Aree Protette e, ad oggi, 14 giugno 2020, sono state integrate le tappe che attraversano tutti i parchi e le riserve naturali da Santa Teresa di Gallura in Sardegna fino a Norcia in Umbria, iniziando quindi dal Parco Regionale di Tepilora, fino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Sul portale dei parchi italiani, nella sezione dei Grandi Itinerari sono attive 213 delle tappe del “Sentiero Italia Cai”. Ognuna delle tappe riporta la descrizione sintetica (partenza e arrivo,  lunghezza e dislivello) e un link “altre informazioni” che riconduce  alla stessa tappa su Mappa https://sentieroitalia.cai.it/sentiero-italia-le-tappe/Da questa sovrapposizione ne scaturisce un risultato rilevante in quanto 116 delle 213 tappe del “Sentiero Italia Cai,” al momento rilevate fino all’Umbria, sfiorano o attraversano un parco o una riserva naturale, e quindi le 116 tappe, sono ora  incluse anche tra gli itinerari dei singoli parchi e riserve  attraversati.Le tappe del “Sentiero Italia Cai” che , dalla Sardegna all’Umbria, si integrano con il Sistema delle Aree Protette:Sardegna:9 (di cui 6 da PN), Sicilia:23, Calabria:23 (di cui 20 da PN), Basilicata:8 da PN, Campania:16 (di cui 7 da PN), Puglia:5 da PN, Molise:2, Abruzzo:17 da PN, Lazio:9 (di cui 2 da PN), Marche:3 da PN, Umbria:1 da PN.

Il grande ringraziamento ai molti che, in questa giornata nazionale, rispettando i limiti giustamente dettati dalla necessaria distanza fisica, hanno svolto una efficace comunicazione ambientale.

GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI 24 maggio 2020  – CLUB ALPINO ITALIANO E MATTM: SENTIERO DEI PARCHI, articolo del 2020.05.24 (giornata europea dei parchi)

2020-06-14 (filidido) Giornalista  – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




GIORNATA MONDIALE dell’AMBIENTE – 5 giugno 2020 – “È il momento per la Natura”

GIORNATA MONDIALE dell’AMBIENTE – legame imprescindibile tra natura e vita – va ripensato il rapporto con l’ambiente e il problema è culturale

– interagire con l’ambiente

– imparare dall’ambiente

– guardare al nuovo

– scegliere da consapevoli

5 giugno 2020 –È il momento per la Natura”, per ricordarci, in presenza della pandemia da coronavirus, che la perdita di biodiversità, dovuta alla degradazione degli habitat, è strettamente legata alla vita dell’uomo sulla Terra. Ci sono poi inquinamento e crisi climatica che, a loro volta, incidono negativamente sulla salvaguardia dell’ambiente Le risposte alle crisi nascono dal confronto tra scienza, tecnologia, cultura, educazione ed economia. I Parchi e le altre Aree Protette sono alfieri di questo processo.

L’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una specifica vicinanza e partecipazione alla giornata nazionale, dà risalto ai temi ambientali, sociali, culturali e del diritto guardando al futuro dell’umanità per scelte durature ed ecosostenibili.

Raccogliamo quindi il senso compiuto di questa sfida globale nella quale informazione e consapevolezza sono determinanti! Con noi gli obiettivi di Agenda 2030 e le linee programmatiche del Bidecalogo Cai.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale dell’ Ambiente:

«La Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è un’occasione preziosa per pensare insieme il futuro dell’umanità, per realizzare i cambiamenti necessari a ridurre gli squilibri e promuovere un approccio rispettoso della natura, per riflettere sulla sostenibilità dello sviluppo.

Abbiamo una comune responsabilità di fronte all’umanità: garantire il diritto alla vita. Questo comporta che lo sfruttamento delle risorse non oltrepassi la loro capacità di riproduzione e che la distribuzione dei beni sia ordinata nel segno della giustizia, senza costringere i più deboli alla marginalità e senza depredare di opportunità le generazioni che verranno.

È un compito difficile, ma assolutamente necessario. La portata globale della sfida non deve diventare un alibi per l’inerzia o per il rinvio. Stati, istituzioni internazionali, società civili, opinioni pubbliche: ciascuno è chiamato a fare la sua parte per contrastare i cambiamenti climatici, per evitare la desertificazione di aree vaste del pianeta, per combattere lo spreco di acqua e di cibo, per difendere la biodiversità, per rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti e il riuso dei materiali, per produrre energia da fonti rinnovabili e non inquinanti.

Riconciliare l’umanità con la natura è peraltro un obiettivo che richiama il desiderio di pace, di bellezza, di coesione sociale, di cooperazione tra i popoli. Le vicende del nostro tempo continuano a dimostrare che la qualità e l’equilibrio dell’ambiente hanno una relazione strettissima con il rispetto della legalità, con la riduzione delle diseguaglianze sociali, con il rifiuto della guerra e della violenza, con la sicurezza e la salute delle popolazioni, con una crescita economica sostenibile nel tempo.

Il tema scelto quest’anno per la Giornata mondiale sottolinea la connessione tra le persone e la natura, e sollecita una sensibilizzazione sempre maggiore, un impegno di educazione che renda responsabili e protagonisti ciascuno di noi. Da una spinta popolare, da una crescita di consapevolezza diffusa può venire un contributo decisivo anche all’azione degli stati. L’Agenda di Parigi sui cambiamenti climatici mantiene una sua importante validità e i contenuti di quell’accordo vanno implementati. Non sarà una strada facile, ma può e deve essere percorsa. L’impegno per avversare i mutamenti del clima è parte integrante degli obiettivi inseriti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite».
Roma, 5 giugno 2017

2020-06-05  (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi

Dichiarazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. link al sito

Logo giornata mondiale ambiente.jpg

2020.06.03 comunicato ispra.pdf

2019 annuario dei dati ambientali da ISPRA. link al sito

2020.06.05 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai – CD Federparchi




Club Alpino Italiano e Coronavirus: Rifugi Sicuri

I Rifugi Cai si stanno organizzando per contrastare il coronavirus. Niente letti a castello nelle camerate.

I Rifugi del Cai si stanno organizzando, ma sarà una stagione estiva molto complicata. I vertici nazionali del Cai ne sono consapevoli. I due fine settimana  dopo il  confinamento sono stati una preoccupante anteprima e così si teme che i prossimi afflussi diventino ingestibili.

“Moltissima gente a fronte di capacità di accoglienza più che dimezzata. Lo scorso fine settimana anche un sindaco di Montagna è stato costretto a fare il vigile per gestire le auto in arrivo”, commenta Giacomo Benedetti, presidente della Commissione centrale rifugi e opere alpine del CAI.

Il prossimo fine settimana, con il ponte del 2 giugno, sarà una prova generale, con diverse aperture programmate di numerose strutture. Diverse le azioni messe in campo, in due mesi di confronto e di strategie possibili, condivise anche con i gestori dei Rifugi.

Per i pasti varranno le norme dei ristoranti. Anche qui, un metro di distanza tra commensali. “Tutto sommato queste norme consentono di poter lavorare. Temevamo misure ben più restrittive. Ogni gestore del Rifugio potrà, in base alle sue necessità e possibilità, allestire delle tende o permettere agli escursionisti di montare la propria, in accordo con gli enti locali”, spiega ancora Benedetti.

All’interno obbligo di mascherina, sia per gli ospiti che per il personale. Ma non a tavola, ovviamente.

Per quanto riguarda il pernottamento, le nuove norme impongono il distanziamento fra letti, nelle camerate, di un metro.

Verranno eliminati i letti a castello. La riduzione dei posti sarà circa del 50%.

In caso di pernottamento c’è una richiesta di contributo per le operazioni di sanificazione agli escursionisti: un euro per i soci, due per i non soci. E questa mi sembra una richiesta davvero minima considerando già la sola sanificazione dei bagni, a cui accedono anche quelli che non si fermano per la notte.

In programma anche la sanificazione degli ambienti e dei locali con ozono. Purtroppo, alla consegna ai rifugi di idonee apparecchiature, si contrappone una difficoltà di tipo burocratico “Sono in corso i test sul macchinario. Ma si dovrà poi procedere con procedure di appalto e questo allungherà inevitabilmente i tempi di consegna. Speriamo di farcela per la metà di giugno”. 

C’è anche un ulteriore aspetto da considerare. Nel caso dovesse presentarsi una persona con sintomi riconducibili al Covid-19 – febbre o tosse – questa dovrà essere isolata. “Ovviamente ciò che auspichiamo è che nessuno vada in montagna se non in perfetta salute. Ma i rifugi non possono respingere nessuno, per cui bisognerà pensare di garantire uno spazio destinato solo ai sospetti contagiati. Potrebbe essere il locale invernale, che però non tutti i rifugi hanno. Sarebbe meglio avere una “camera covid”, sperando che non ce ne sia mai bisogno”.

E’ INDISPENSABILE essere prudenti e consapevoli quando ci si ferma nei paesi e si percorrono i sentieri, ricordandosi  di prenotare e verificare la disponibilità dei Rifugi.

PIANO RIFUGIO SICURO: valgono sempre le 10 regole, di buon senso e precauzione, indicate dal Cai per il frequentatore.

2020-05-28 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




SETTIMANA DELLA NATURA: 22 MAGGIO 2020 – GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITA’ – CAMOSCIO D’ABRUZZO

SETTIMANA DELLA NATURA: 22 MAGGIO 2020

GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITA’ – CELEBRIAMO IL CAMOSCIO D’ABRUZZO

2020 – Anno per l’Ambiente e la Biodiversità

La Montagna è ricca di piante, animali, funghi, rocce e altre risorse naturali. Questo è segno di biodiversità e lo osserviamo quando percorriamo i sentieri e ci guardiamo attorno, curiosi e in silenzio. Il Club Alpino Italiano riesce a trasmettere l’importanza della biodiversità e fa cogliere a chi cammina con noi questo importante aspetto che vediamo sempre più minacciato. SENTIERI PER CONOSCERE è il chiaro messaggio e ogni escursione diventa occasione per sfogliare il libro della natura secondo sensibilità e interesse..

Il 2020 è l’anno per l’Ambiente e la Biodiversità e si verificano i risultati del Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020. Purtroppo la crisi ambientale è notevole, gli equilibri fragili e la maggior parte degli obiettivi non sarà raggiunto, con un elevato numero di specie che rischia l’estinzione. Il consumo delle risorse naturali aumenta più di quanta la Terra ne produce. Distruggiamo foreste, consumiamo suolo, inquiniamo acqua e aria e ci troviamo immersi in una crisi climatica, con aumento della temperatura.

Il Cai vuole approfondire la relazione fra cultura e natura. Nei Corsi e nelle uscite in ambiente si parla di biodiversità e stabilità degli ecosistemi, della presenza dell’uomo e delle dinamiche antropologiche in Montagna. Tra le soluzioni l’uso efficace della  normativa di riferimento, il ruolo dei Parchi per la tutela del territorio, l’importanza della messa in rete degli enti di tutela per azioni di tutela pianificate.

Nell’ambito della Settimana della Natura la Giornata mondiale della biodiversità, sarà celebrata dal MATTM con eventi dedicati al Capitale naturale, in particolare i canali social del Ministero ospiteranno una conferenza scientifica e un talk-show con la partecipazione di Licia Colò,  storica amica dell’ambiente,.

La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Cai pone l’accento su due aspetti: il primo individuale … Ci fermeremo un minuto a riflettere. I nostri comportamenti, i nostri stili di vita, i nostri consumi quanto incidono sulla perdita di biodiversità? Ce ne rendiamo conto? Possiamo migliorarli? Ognuno di noi può, se vuole, portare un contributo aggiuntivo alle auspicate politiche di conservazione e gestione della Biodiversità. Il secondo è generale  … la Biodiversità può essere definita come la ricchezza di Vita sulla Terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera. Questo si sostanzia nel Capitale Naturale che fornisce beni e servizi di valore diretto e indiretto per l’Uomo i quali sono necessari per la sopravvivenza dell’Ambiente stesso da cui sono generati.

Nel prossimo decennio saranno necessarie azioni incisive e molto più efficaci per invertire la rotta e imboccare la strada per un futuro possibile ed ecosostenibile. Determinanti saranno le  aree protette con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità con azioni ambientali, economiche, culturali e sociali.

CAMOSCIO D’ABRUZZO e BIODIVERSITA’ D’APPENNINO SALVATA
In questa Giornata mondiale della Biodiversità 2020 evidenzio il riuscito Progetto Cai di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo in Appennino, di questo splendido ed elegante “acrobata delle rocce” che si lascia ammirare per agilità ed evoluzioni.

Il progetto Camoscio d’Abruzzo è stato un complesso intervento di reintroduzione del Cai nazionale che prese forma verso la fine degli anni ’80. Il Cai Abruzzo, riuscì nel 1991 (prima della Legge Quadro 394/91) a far istituire, sul Gran Sasso d’Italia, la Riserva Comunale Corno Grande di Pietracamela di oltre 2000 ha (affidata in gestione al Cai). il progetto di reintroduzione fu definito Insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo e, nel 1992, si organizzò il ritorno dei primi sette Camosci d’Abruzzo a Campo Pericoli, nel cuore della Riserva del Cai, ai quali fecero seguito altri esemplari. Sul Gran Sasso d’Italia si realizzarono anche due Aree faunistiche a Farindola (1991) e Pietracamela (1993). Nel 1990/91 sulla Maiella furono liberati quindici esemplari nell’ambito della Riserva della Forestale di Lama dei Peligni, dove il Cai ristrutturò il rifugio Fonte Tarì – punto di osservazione degli animali, e altri sei esemplari nell’area faunistica di Lama dei Peligni.

A RISCHIO ESTINZIONE
Il Camoscio d’Abruzzo è una rara sottospecie presente in Italia. Quasi tragica la storia di questo splendido animale, descritto come Rupicapra pyrenaica ornata, decimato da caccia e bracconaggio sulle montagne d’Abruzzo dove viveva in passato (nel Gran Sasso l’ultimo Camoscio era stato abbattuto fin dal 1892). Riuscì a sopravvivere, con poche decine di esemplari, nell’impervia zona della Camosciara, nel 1913 e poi decisiva fu l’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo.

LA STORIA DEL CAMOSCIO È A LIETO FINE.
Grazie all’azione dei Parchi d’Appennino la popolazione del Camoscio d’Abruzzo è cresciuta, diventando Camoscio d’Appennino. Lo splendido animale si è positivamente diffuso dal Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise su Maiella, Gran Sasso e Monti della Laga, Sirente-Velino, Monti Sibillini e nelle varie Aree Faunistiche.

Una Mostra sullo storico evento Cai degli anni ’90 (10 pannelli), fu realizzata dal Cai Teramo in collaborazione, con Provincia di Teramo – Assessorato all’Ecologia, Riserva Corno Grande di Pietracamela del Cai e Parco Nazionale d’Abruzzo.

01 Mostra Il più bel camoscio del mondo – Presentazione

02 Mostra Il piu bel camoscio del mondo – Il Camoscio d’Abruzzo

03 Mostra Il piu bel camoscio del mondo – L’ecologia

04 Mostra Il piu bel camoscio del mondo – L’ecologia

05 Mostra Il piu bel camoscio del mondo – Il ritorno

06 Mostra Il più bel camoscio del mondo – La ricerca scientifica

07 Mostra Il più bel camoscio del mondo – Parchi e riserve dell’Appennino

08 Mostra Il più bel camoscio del mondo – Il Camoscio e l’uomo

09 Mostra Il più bel camoscio del mondo – Le caratteristiche

10 Mostra il più bel camoscio del mondo – L’alimentazione

2020-05-22 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – Cai Federparchi




SETTIMANA DELLA NATURA:  21 MAGGIO 2020, GIORNATA EUROPEA DELLA RETE NATURA 2000

SETTIMANA DELLA NATURA:  21 MAGGIO 2020

GIORNATA EUROPEA DELLA RETE NATURA 2000

Rete Natura 2000

(presentazione)
Al centro dell’attenzione la Rete Natura 2000 che è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una Rete Ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

 Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali” (Art. 2). Soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, assicurandone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico

In Italia, i SIC, le ZSC e le ZPS coprono complessivamente circa il 19% del territorio terrestre nazionale e quasi il 4% di quello marino.

 Nella giornata il Ministro Sergio Costa informerà sullo stato di fatto, sull’ampliamento della Rete Natura 2000 e sui numerosi progetti Life che consentono di proteggere e conoscere sempre meglio il nostro Paese.

Il Club Alpino Italiano – Commissione Centrale TAM ci ricorda che: … dovremo acquisire la consapevolezza di quanto lungimirante e strategica sia stata la decisione assunta dalla UE nel creare questo sistema di protezione di Specie (2000) e Habitat naturali (230 tipi). Il “complesso di misure necessarie per mantenere o ripristinare gli habitat naturali e le popolazioni di specie di fauna e flora selvatiche in uno stato soddisfacente”, rappresenta l’obiettivo generale per il raggiungimento di uno stato di conservazione adeguato. Anche questo Sistema rappresenta un pilastro dello Sviluppo Sostenibile ponendosi l’obbiettivo di preservare e rendere disponibile per le generazioni future un Ambiente non ulteriormente compromesso.

Di chiaro riferimento è quanto riportato nel BIDECALOGO CAI che traccia le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente e tutela del paesaggio

PUNTO 1 – LA MONTAGNA E LE AREE PROTETTE
(sintesi) L’alta montagna ci offre ancora ambienti naturali non completamente antropizzati dove la conservazione e il ripristino della biodiversità rivestono una straordinaria importanza. In questo quadro è determinante il ruolo di aree protette, parchi, riserve naturali, SIC (Siti di Importanza Comunitaria), ZPS (Zone di Protezione Speciali) …. di cui il CAI è un convinto sostenitore. In particolare il CAI guarda alla Rete Ecologica e cerca forme di collaborazione che indirizzino la pianificazione e gestione territoriale alla tutela, alla conservazione dell’ambiente e alla ecosostenibilità sociale ed economica delle popolazioni locali. La visione è d’insieme e abbraccia montagne e mare, nella continuità di ecosistemi e culture, dando riscontro alle intese sottoscritte

Nel dettaglio:

LA NOSTRA POSIZIONE
Per il CAI è fondamentale la frequentazione, la conoscenza e lo studio della montagna in tutti i suoi aspetti sia naturali (flora, fauna, acque, rocce e ghiacciai) sia antropici (cultura, storia, risorse e attività delle Terre Alte).
Il CAI è convinto sostenitore della rete delle Aree Protette. Ritiene di fondamentale importanza che:

  • il sistema delle stesse debba essere inteso, pianificato e sviluppato quale sistema di rete ecologica senza soluzione di continuità;
  • la rete di Aree Protette, Parchi, SIC (Siti di Importanza Comunitaria), ZPS (Zone di Protezione Speciali) non debba subire alcuna riduzione di superficie;
  • debba essere dedicata particolare attenzione ai corridoi ecologici, siano essi di primaria o secondaria importanza, onde evitare il formarsi di barriere antropiche che compromettano il collegamento territoriale tra le aree protette e il libero passaggio delle specie.

IL NOSTRO IMPEGNO

  • coadiuvare ed integrare, per quanto necessario, iniziative di tutela delle zone montane di preminente interesse naturalistico, educativo, culturale, scientifico;
  • promuovere studi e ricerche finalizzati alla conoscenza degli aspetti naturali e antropici, in particolare di quelli più delicati e a rischio;
  • collaborare con centri di ricerca (per es. Comitato Glaciologico), Università e progetti scientifici;
  • sollecitare gli Enti preposti a indirizzare la pianificazione territoriale, alla tutela e alla conservazione dell’ambiente in contrapposizione al suo sfruttamento e appoggiare proposte economiche ecocompatibili e sostenibili che permettano alle popolazioni di permanere nei territori di loro residenza;
  • partecipare alla gestione dei Parchi e delle Aree Protette, quando lo sia previsto per le associazioni ambientaliste dalla legge istitutiva;
  • ricercare forme di partecipazione diretta nella conduzione e gestione di territori particolarmente fragili e di Riserve Naturalistiche, SIC ecc.;
  • sostenere ed estendere la sottoscrizione di convenzioni collaborative con la Federparchi e con singoli Parchi Nazionali e Regionali ed Aree Protette in genere

(filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo

Bidecalogo Cai testo: approvato nel 1981, rivisto nel 2013 (Quaderno Cai Tam n.8) – pdf

Bidecalogo Cai copertina – jpg




SETTIMANA DELLA NATURA DAL 18 AL 24 MAGGIO 2020 – IL FUTURO POSSIBILE PASSA PER L’AMBIENTE

SETTIMANA DELLA NATURA DAL 18 AL 24 MAGGIO 2020 – I PARCHI PER LA SALUTE

 IL FUTURO POSSIBILE PASSA PER L’AMBIENTE

Il senso degli appuntamenti  giornalieri, nel celebrare alcune voci dell’Ambiente, ci indica che il Patrimonio Naturale è determinante per uscire dalla crisi, oltre il limite degli attuali piccoli monopoli, che non possono continuare a esistere, se la società va a pezzi ed è costretta a rintanarsi.

(al termine dell’articolo sono allegate le considerazioni della CCTAM del Cai)

La NATURA, con questo periodo di fermo obbligatorio, ci ha mostrato quanto sia efficace ridurre l’INQUINAMENTO e riceverne qualità e purezza di aria, acqua e suolo. Progressivamente torneremo a uscire e a riprendere le attività, temporaneamente interrotte. Ma molto è cambiato. La “normalità” che rincorriamo è diventata altro. Il coronavirus non è stato un mero incidente di percorso, che si affronta e si lascia alle spalle. All’iniziale incredulità per quanto accaduto con la dilagante pandemia, ha fatto seguito l’attuale stato di incertezza, che non è risolvibile con semplicità e superficialità. Non è una sola questione di mascherina, igiene e metro di distanza (norme sicuramente da adottare), ma l’impensabile “cambio di passo” ci ha proiettati in una situazione che è ottimismo definire transitoria. Non saranno sufficienti degli adattamenti e i fatti determineranno trasformazioni la cui incidenza è opportuno riuscire a prevedere. Si tratta di mettere da parte rivalità, differenze e interessi di settore per guardare, unitariamente dapprima su base europea e, a seguire planetaria, a scelte che moduleranno diversamente digitalizzazione, lavoro, relazioni e uso delle risorse. Servono tutte le energie, dalle politiche alle intellettuali, con grande opera di mediazione e di consapevolezza per far incontrare economia, produzioni,  fiscalità, salute e benessere.

La Settimana della Natura da lunedì 18 a domenica 24 maggio 2020, ci riavvicina alla trascurata centralità del Patrimonio Naturale che, nella gestione del suo riconosciuto valore, è sempre affiancato dal Patrimonio Culturale.

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa: … è importante riuscire a dare la visione di un ritorno alla normalità che sappia mettere al centro la valorizzazione dell’ambiente, con un’attenzione particolare all’enorme patrimonio di biodiversità che il nostro Paese possiede

In questi giorni si rincorreranno eventi locali, nazionali e internazionali, iniziando con il ruolo dei Musei che conservano i segni dell’artefice presenza dell’uomo, proseguendo su temi generali come la biodiversità che avvolge la sfera terrestre, Rete Natura 200 e Sistema delle Aree protette, che gestiscono le risorse, soffermandosi sulla singolarità naturalistica di api e tartarughe. Attraverso portali, esempi e incontri il viaggio quotidiano, tappa dopo tappa, diventa educativo e termina invitando alla scoperta dei territori – soprattutto quelli meno conosciuti e altrettanto stupendi. Ci saranno le proposte dei “Sentieri nei Parchi” e l’Escursionismo naturalistico e culturale del “Sentiero Italia Cai”, con iniziative realizzate nei Parchi, insieme al Club Alpino Italiano, Associazione ambientalista con oltre 320.00 soci, capillarmente presenti in ogni Regione.

PROGRAMMA

lunedì 18 maggio si inizia con la Giornata internazionale dei musei

mercoledì 20 maggio si celebra la Giornata mondiale delle api

giovedì 21 maggio sarà la volta della Giornata europea della Rete Natura 2000

venerdì 22 maggio si celebrerà la Giornata mondiale della biodiversità

sabato 23 maggio, la Giornata mondiale delle tartarughe

domenica 24 maggio si conclude con la Giornata europea dei Parchi

Vi invito a leggere le considerazione della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano – Club Alpino Italiano sulla SETT NAT.pdf

2020-05-18 (filidido) Cea “gli aquilotti” del Cai Abruzzo –  18 maggio 2020

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