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Acquifero del Gran Sasso d’Italia

Acquifero del Gran Sasso d’Italia

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel profondo delle rocce del Gran Sasso d’Italia si celano i cameroni del Laboratorio di Fisica Nucleare e le due canne del tunnel autostradale lunghe ben 10 km. Tutto attorno a queste opere dell’uomo c’è tanta ottima e preziosa acqua potabile che disseta circa 700.000 persone delle Province di Teramo L’Aquila e Pescara. L’acqua del Gran Sasso è stata incredibilmente captata senza nessuna impermeabilizzazione dalle possibili contaminazioni, sia dal Laboratorio, sia dalla sede autostradale. Gravi sono state superficialità e incompetenza nel realizzare queste opere nell’acquifero del Gran Sasso, con captazione e drenaggio non protetti. Tant’è che inquinamenti, gravi e ripetuti, ci sono stati, sia con sversamenti di sostanze dal Laboratorio, sia per lavori dell’autostrada.  In quel periodo di facili realizzazioni fortunatamente Club Alpino Italiano e altre associazioni ambientaliste riuscirono a impedire che si realizzasse addirittura un terzo tunnel autostradale che avrebbe ulteriormente compromesso una situazione già fortemente segnata.

La questione tutela dell’acquifero del Gran Sasso è annosa, ancora aperta e impegnativa nelle indispensabili soluzioni. Per la complessità della situazione sarà importante confrontarsi sullo stato dell’arte e decidere sulle problematiche ambientali, economiche e sociali, collegate alla messa in sicurezza dell’acqua e alla gestione di questo bene insostituibile alla vita. Tema rilevante in questa crescente situazione di crisi climatica e pandemia da coronavirus nella quale l’acqua svolgerà un ruolo sempre più determinante. Quanto costerà alla collettività conservare in sicurezza i grandi viadotti dell’autostrada presenti sul versante aquilano e teramano? E più in generale tutti quelli realizzati con tanta superficialità ovunque dalla costa alla montagna?

Comunicati stampa dell’osservatorio indipendente “Acqua del Gran Sasso”

 

pdf 2 gennaio 2021- Comunicato Stampa – Bilancio sociale 2020

2019

pdf 12 settembre 2019 – Comunicato Stampa – Acqua Gran Sasso

pdf 7 GIUGNO 2019 – Comunicato stampa

pdf 3 giugno 2019 – COMUNICATO STAMPA

pdf 30 maggio 2019 – Comunicato – Acqua del Gran Sasso

pdf 13 maggio 2019 – LA SICUREZZA DELL’ACQUA DEL GRAN SASSO

pdf 4 maggio 2019 – Comunicato stampa – Emergenza acqua del Gran Sasso

2018

pdf 25 luglio 2018 – Comunicato stampa

pdf 27 giugno 2018 – Comunicato stampa

pdf 23 giugno 2018 – Comunicato stampa

pdf 22 giugno 2018 – Comunicato stampa

pdf 22 giugno 2018 – Locandina Acqua del Gran Sasso

pdf Comunicato stampa 6 giugno 2018

pdf Comunicato stampa 18 maggio 2018 – Incremento tumori: serve chiarezza.

pdf Comunicato stampa 8 maggio 2018 – Acquifero del Gran Sasso d’Italia: un anno fa la provincia di Teramo restò senz’acqua L’Osservatorio “festeggia” con torta e candelina un anno senza sicurezza.

(filidido)




C’era una volta il “Trekking Aprutino”

MONTAGNAePARCHI . ESCURSIONISMO #lemontagnesannoaspettare

– C’ERA UNA VOLTA IL “TREKKING APRUTINO”

Il  trekking Aprutino è un lungo itinerario escursionistico voluto dal Club Alpino Italiano Sezione di Teramo per celebrare il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Dopo alcune verifiche ricordo con piacere la simbolica edizione del 2002 “anno internazionale della montagna”, dal 31 luglio al 10 agosto, a piedi tra paesi, valli e monti con una bella esperienza escursionistica consigliata a Escursionisti Esperti che amano un’esperienza continuativa e impegnativa di più giorni. L’avvio sui Monti Gemelli,  per proseguire sui Monti della Laga e terminare sul Gran Sasso d’Italia. Da Ripe di Civitella del Tronto a Castelli una lunga cavalcata sui monti con 11 tappe di scoperta e conoscenza immersi in ambienti spettacolari pervasi dai segni della natura e della cultura.

L’idea è nata come atto d’amore nei confronti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, galvanizzati dalla sua importante istituzione. Il tracciato si sviluppa tutto nella parte teramana del Parco, l’antico Aprutium , e la tracciatura fu condivisa anche con la Provincia di Teramo.

Siamo nel cuore dell’Appennino con il susseguirsi di sistemi montuosi che danno slancio alla penisola italiana. Giorno dopo giorno si snoda il susseguirsi di rilievi che modellano il territorio e si affacciano sulle vicine coste. Dalle gole selvagge, ai borghi diffusi nelle conche e su accoglienti rilievi,  nei boschi delle pendici e sulle aeree creste e sommità dove lo sguardo vola libero.  La meraviglia sa stupire e gli ecosistemi, ambienti e paesaggi si integrano a risorse e valori. Suggestiona camminare dove nasce l’acqua, la biodiversità è elevata, la cultura mostra testimonianze sedimentate come le rocce che le sorreggono ed è possibile ritemprare con facilità spirito e corpo. Tanta la bellezza della natura e quella dell’uomo con la presenza di fortezze, eremi, stazzi pastorali e itinerari della transumanza.

La nostra avventura inizia dall’abitato di Ripe di Civitella  fino a  Leofara (tappa Monti Gemelli), Pietralta di Valle Castellana , Stazzi della Morricana, La Fiumata, Sella Laga (tappe Monti della Laga), Nerito di Crognaleto, Rifugio del Monte, (Riserva Corno Grande di Pietracamela)  Prati di Tivo di Pietracamela, Campo Imperatore, Piano del Fiume, e termina nel borgo di Castelli, accolti dai soci della locale Sezione, con sosta al Rifugio Enrico Faiani (tappe Gran Sasso d’Italia).

Il tracciato, volutamente serpeggiante, utilizza sentieri esistenti, antiche vie di comunicazione e commercio, con numerosi saliscendi per abbracciare complessità e bellezza di questi luoghi. Tra le motivazioni del trekking il genuino slancio per offrire con un’esperienza diretta il perché di un Parco, di un’area protetta che abbraccia 150.000 ha di ambienti ai quali la Montagna da continuità, con relazioni determinate  proprio da differenti caratteri naturalistici e culturali  che sanno incontrarsi. “La Montagna unisce”, come ha recitato il Cai nel 2013, celebrando il 150° della fondazione.

UN ITINERARIO CHE IL CAI TERAMO PUO’ RIPROPORRE IN QUANTO OFFRE OCCASIONI “TERRE ALTE”, INCONTRO  IN QUOTA CON IL “CAMOSCIO D’ABRUZZO” E VIE DI FUGA PER RIDURNE LUNGHEZZA, DISLIVELLO E IMPEGNO.

(filidido)

30 marzo 2020

2002 Trekking Aprutino  locandina, Cai Teramo

2020.03.20 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




Giornata mondiale dell’acqua 2020: un patto per il clima e la qualità della vita

In tempi di Covid-19 non ci saranno eventi per celebrare l’appuntamento del 22 marzo, ma resta il messaggio di un uso più consapevole per la qualità della vita, il futuro delle prossime generazioni e, anche, il contrasto alla diffusione del virus.

La qualità della vita in questi giorni di emergenza si declina come salute e benessere, inteso nella forma stretta “stare bene”, cioè non essere colpiti dal coronavirus, il cosiddetto COVID-19. Il coronavirus non conosce frontiere, diversità di ceti e di culture, terribile e invisibile si insinua dove può, praticamente ovunque e occupa ogni spazio a disposizione. Sembrerebbe privilegiare le persone meno giovani, quelle con il sistema immunitario un po’ più in difficoltà, sicuramente anche provato dall’eccesso di inquinamento delle zone in cui vivono.

Un sistema immunitario già in allerta e provato per aria, acqua e cibo, non proprio a misura di uomo e donna, che costringono ad adattamenti non lineari e semplici. Lo stato di equilibrio instabile è già precario in condizioni ordinarie, figuriamoci le difficoltà in presenza di virus che mutano, tutti da “conoscere e misurare”.

In questo scenario si avvicina la “Giornata mondiale dell’acqua” del prossimo 22 marzo 2020. L’appuntamento è planetario e  ci ricorda che l’acqua è un bene primario, risorsa indispensabile alla vita,  un “diritto essenziale per tutti”.

La ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1993, raccogliendo le direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio del 1992. Nel 2001, per la prima volta, anche in Italia venne celebrata la “Giornata mondiale dell’acqua” sul tema Acqua e Salute. Sono trascorsi  20 anni da quella 1^ edizione e  il tema scelto nel 2001 è di una evidente attualità. Per contrastare la diffusione del coronavirus pulizia e igiene personale sono un chiaro imperativo. Noi in Italia possiamo farlo, lavandoci le mani in ogni occasione, ma non è così per tutti. Appena l’anno scorso il tema dell’acqua è stato di “non lasciare nessuno indietro nell’accesso all’acqua” in quanto  …il diritto all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie pulite e sicure è essenziale per il pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani…  Affermazione  ancora più rilevante  in emergenza planetaria, quasi pandemia. Nel mondo sono miliardi le persone che vivono senza acqua sicura in casa e in ambiente.

Questa azione sociale e culturale è in linea con Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile e l’impegno in ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nell’ambito degli obiettivi n. 2 Salute e Benessere, n. 6 Acqua pulita e Servizi Igienico Sanitari, n. 13 Lotta al Cambiamento Climatico.
C’è bisogno di riequilibrare le condizioni ambientali modificate da cambiamento di clima, dissesto geologico, sviluppo industriale, consumo di suolo e inquinamento.

La giornata mondiale dell’acqua, per molti ”semplice ricorrenza” diventa occasione di consapevolezza e programmazione di azioni virtuose tali da:
– assicurare il riconoscimento generale dell’importanza dell’acqua come elemento prezioso e vitale, da garantire a tutti i cittadini del pianeta e da rispettare attraverso un uso sostenibile per l’ambiente;
– riaffermare l’impegno delle istituzioni per la nascita di una vera e propria “cultura dell’acqua”, per informare e educare tutti i cittadini affinché diventino soggetti attivi nel processo di gestione delle risorse idriche e di tutela dell’ambiente da cui l’acqua trae origine;
– promuovere la conoscenza dell’acqua come fattore essenziale per la vita, per er la salute e per una sana alimentazione

Per il 22 marzo 2020, in questo 20^ della Giornata mondiale dell’acqua in Italia, non potranno esserci manifestazioni, incontri ed escursioni in ambiente (benché già previste da Sezioni Cai con scuole e istituzioni).

#iorestoincasa. Dal chiuso delle case, nella più generale e impellente attenzione alla salute, saremo impegnati a promuovere un uso più consapevole dell’acqua per la qualità della vita, il futuro delle prossime generazioni e il contrasto alla diffusione del coronavirus.

Lo stare in casa come regola base per tutti, con l’uso del “buonsenso” ci avvicina alla percezione della quarta dimensione con il “tempo” recuperato alla quotidianità e alle possibili positive implicazioni da questa visione allargata e sensoriale. La forzata  rinuncia a muoversi, a partire da oggi 10 marzo, diventa valore grazie a sensibilità e corretta informazione che garantiscono comportamenti responsabili e condivisi.

La Terra è una sola. E’ una grande astronave che ci trasporta nello spazio, ma non possiamo scendere. Documentiamoci e riflettiamo sulla crescente vulnerabilità complessiva del pianeta segnato dal cambiamento climatico e sui nostri limiti come specie che subisce gli effetti diretti del coronavirus.

Filippo Di Donato
Referente CAI in Federparchi
Cea “gli aquilotti” del Cai Abruzzo

11 marzo 2020

Link all’articolo sul sito Cai




Elicotteri in volo sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo?

NON SO NE’ LEGGERE NE’ SCRIVERE

– ELICOTTERI IN VOLO SUGLI ALTOPIANI MAGGIORI D’ABRUZZO?

Resto completamente basito dai voli di elicotteri sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo. E poi scopro “Pescocostanzo la colta” come base di partenza per l’elibike. Bici e ciclisti portati in quota e poi accompagnati sui sentieri.

Continuano banalizzazione e impatto in montagna, sempre più vista come terreno di gioco, palestra all’aria aperta, a disposizione per ogni sport e bisogno. Contro questa deriva culturale e carenza di valore è necessario intervenire secondo ruolo e competenza. Ci troviamo in luoghi straordinari di notevole bellezza e paesaggio, tra il Parco Nazionale della Majella e lo storico Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, con tre piccoli paesi incastonati sui pianori: Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso. Se anche Pescocostanzo che conserva importanti testimonianze storico/culturali e attività tradizionali, la si piega a queste derive, siamo proprio messi male.

Serve riassegnare centralità alla Montagna, come precisa il Bidecalogo Cai.

La Montagna non è solo luogo di sport, ma merita attenzione particolare ed è importante ricordarlo in questa situazione di cambiamento climatico, di assenza di neve su molte montagne, con temperature che vanificano oltremodo ogni, sempre più costoso e impattante, innevamento artificiale. Ai paesi montani servono risposte positive come quelle sperimentate con l’accoglienza dei “villaggi degli alpinisti” e le attività ecosostenibili. Scelte d’insieme che non si conciliano con le forme d’uso basate su tecnologia esasperata.

L’importanza planetaria della Montagna e delle sue molteplici funzioni, venne riconosciuta per la prima volta nel 1992, alla Conferenza mondiale per il clima di Rio, introducendo l’espressione “ecosistemi fragili” nel capitolo 13 dell’Agenda 21. Fu così delineato e indicato lo sviluppo ecosostenibile delle zone montane, ripreso oggi negli obiettivi di Agenda2030.

7 febbraio 2020