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LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO!

Corno Grande, foto Francesca Di Gabriele – il buongiorno che piace a me

Da spettatori inconsapevoli a osservatori attenti e cultori della bellezza naturale.

File audio: LA NATURA COMBINA I COLORI, BIANCO E NERO COMPRESO! (link)

In Natura la tavolozza cromatica è infinita.
Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate.
I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura.
Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”.
Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto.
Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie.
Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato.
Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine.
Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier.
Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture.
Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione.

Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce.
Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano.

NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA!
(filidido)

Tramonto sulla Catena del Gran Sasso d’Italia, foto Francesca Di Gabriele
Monte Camicia, foto Francesca Di Gabriele

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2024.02.26 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




II EDIZIONE “PREMIO ERMINIO SIPARI 2024” – PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, scadenza: 30 aprile 2024

II EDIZIONE “PREMIO ERMINIO SIPARI 2024” – PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Scadenza: 30 aprile 2024

Ancora una manciata di giorni per partecipare al Premio Sipari, giunto alla II Edizione 2024.

Essere divulgatori

E’ importante rendersi conto che ci muoviamo nel campo della divulgazione naturalistica e scientifica e della conservazione e gestione della natura. Possiamo porre domande, cambiare le nostre abitudini di consumo e provare a ridurre la nostra impronta ecologica. Come solido riferimento abbiamo la storica esperienza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e di suoi fondatori.

Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus

Dettagli e moduli di adesione nel sito della Fondazione Sipari – http://www.fondazionesipari.it/

Impegno e passione

Il Premio riconosce l’impegno di studiosi che abbiano sviluppato ricerche originali e di giovani studenti che in modo altrettanto originale abbiano dato forma a un elaborato, liberamente espresso, come precisato di seguito, su paesaggio, aree protette, tutela dell’ambiente o sviluppo sostenibile.

Ermino Sipari e il Parco Nazionale

La Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus propone il Concorso per assegnare il “Premio Erminio Sipari” 2024, in memoria del fondatore del Parco Nazionale d’Abruzzo, oggi Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, prima area protetta d’Italia (insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso).

La scadenza

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 23:00 del giorno 30 aprile 2024; verranno ammesse alla selezione rispettivamente (per ogni categoria) le prime 20, 20 e 30 opere ricevute. La premiazione è prevista il 7 settembre 2024 presso Palazzo Sipari a Pescasseroli.

Tre le Sezioni

La prima dedicata all’autore di un’opera a stampa di recente pubblicazione che meglio rappresenta i valori che ispirarono la creazione della prima area protetta italiana. Senza dimenticare, il premio riservato ai laureati e ai dottori di ricerca di qualsiasi Università, italiana, che abbiano discusso una tesi di laurea o di dottorato negli Anni Accademici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, sulla storia del territorio, sull’ecologia e sulle componenti ambientali del Parco.

Libertà espressiva

Ampia libertà espressiva viene riconosciuta alla sezione “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile”, riservata agli studenti delle ultime due classi delle scuole secondarie di secondo grado dell’Anno Scolastico 2023-2024, che potranno liberare la fantasia nel produrre un elaborato (es. testo narrativo, testo musicale, progetti, prototipi, videoclip, reels, podcast) sul paesaggio, sulle aree protette, sulla tutela dell’ambiente o sullo sviluppo sostenibile.

I premi

Il valore totale dei premi è pari a 2300 euro. Il vincitore del premio della prima sezione riceverà un importo di 1000 euro, il vincitore del premio della seconda sezione un importo di 800 euro e il vincitore del premio della terza sezione un importo di 500 euro.

ORSO e Ombrello: 2023

Nella terza Sezione 2023 La classe dell’Istituto reatino è stata valutata favorevolmente per il “Progetto O.R.S.O.”, dai contenuti innovativi e tecnologicamente avanzati nella realizzazione di un prototipo per il monitoraggio non invasivo dell’orso bruno marsicano, quelle del Liceo di Popoli sono state premiate per la storia “La vita in un ombrello”, sulla convivenza tra uomo e orso attraverso la voce narrante di “Juan Carrito”, nato da “Amarena. Purtroppo in quei giorni erano entrambi sotto i riflettori per la loro terribile prematura scomparsa.

I Giovani

Ho seguito le fasi del Premio Sipari 2023 e posso affermare che il vero riconosciuto e duraturo Premio è l’aver partecipato mettendosi in gioco, crescendo in consapevolezza sulle attuali problematiche ambientali, cercando di trovare soluzioni. E’ stato appassionate ascoltare le esposizioni delle classi vincitrici (Popoli, PE e Fara Sabina, RI) che trasudavano di conoscenza, apprezzamento e cura dell’ambiente. Ho visto la consapevolezza come comunità e di come si possa positivamente influenzare l’ambiente.

Fontana San Rocco 2023

I festeggiamenti 2023 sono proseguiti all’esterno, alla Fontana di San Rocco, luogo simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, nel 101° anniversario della inaugurazione 9 settembre 1922 – 9 settembre 1923. Nella roccia, a ricordo del famoso evento, resiste una lapide corrosa dal tempo, con la scritta:
Il Parco nazionale d’Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX Sett. MCMXXII.

I lavori svolti e illustrati dagli studenti esprimono la ricerca della realtà vista con occhi giovani.
E la Scuola aiuta a farlo con ogni mezzo.

Foto – Archivio Di Donato

Locandina del Concorso

Bando completo del Concorso (link al pdf)

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VINCITORI DELLA 1° EDIZIONE – 2023

Sezione I – PREMIO ERMINIO SIPARI “OPERA A STAMPA”
Vincitore: La flora vascolare nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti

Sezione III – PREMIO ERMINIO SIPARI “GIOVANI, AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE”:
Vincitori ex aequo:
– Progetto ORSO” della classe IV B dell’ITT STATISTA ALDO MORO di Fara Sabina (RI)
– LA VITA IN UN OMBRELLO, gruppo della classe IV A, IV B e V A del Liceo Scientifico di Popoli (PE)

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2024.02.18 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ).
Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.
Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

Giornata mondiale zone umide 2024, l’importanza per il benessere umano

“Zone umide e benessere umano” – 2 febbraio 2024

Il tema scelto per il 2024 è “Zone umide e benessere umano”.

Quanto è importante il “benessere umano” e quanto sono importanti le “zone umide”?

La correlazione è fortissima. Le zone umide regolano il ciclo dell’acqua, immagazzinandola nelle piogge abbondanti e restituendola quando serve, filtrano gli inquinanti e quelle “interne”, forniscono acqua potabile e pulita. Ne derivano immediatamente le positive implicazioni sul “benessere umano”.

Parco Regionale del Fiume Sile – Archivio Di Donato

Non solo l’uomo

In questi vulnerabili habitat troviamo uccelli acquatici, anfibi, pesci, piante, mammiferi e invertebrati con tanti insetti. Un meraviglioso insieme di flora e fauna.

Mi piacciono …

Le “zone umide” sono un ambiente di transizione. Un luogo “di mezzo” tra terra e acqua, con alterne e stagionali vicende tra questi due elementi, mai vincitori, che si incontrano e si sovrappongono. Sarà che sono abituato a percorrerle essendo nato negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, dove pantani e zone allagate si incontrano e attraversano anche in piena estate. Sarà che l’acqua mi piace, anche quando la sento sotto gli scarponi.

Mi piacciono le voci dell’ambiente e tra queste il ritmico “ciac-ciac” e risucchio nell’acquitrino, un po’ come mi lascio prendere dal rumore delle foglie secche sotto le scarpe, o dalla neve appena crostosa che si apre al mio passaggio. Mi piace lasciarmi andare, anche se i piedi si bagnano, e “riconnetermi” con la Natura in ogni possibile circostanza … (il benessere che provo è notevole e per questo lo consiglio a tutti).

Altopiani Maggiori d’Abruzzo – Archivio Di Donato

Purtroppo …

L’attuale situazione di crisi climatica, con degrado e stress idrico condiziona le “zone umide” essendo tra gli ecosistemi ad elevato degrado e a fortissima riduzione e scomparsa nel mondo

L’Italia

Il nostro “bel paese” è tra quelli dove è più estesa la scomparsa di “zone umide”.

Purtroppo …

Non si vedono interventi di tutela e ripristino di questi delicati ecosistemi. Siamo fermi a uno striminzito elenco.

Zone umide

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica riporta l’Elenco delle zone umide d’Italia.

Convenzione di Ramsar = 57

Le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono ad oggi solo 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.

Ancora in attesa +9

Benchè emanati, i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriore 9 aree umide sono fermi, ed è ancora in corso la procedura per il loro riconoscimento internazionale (la pagina ministeriale è la stessa dell’articolo “Montagna e Parchi” del 2023 – Giornata mondiale zone umide)

Pantani di Accumoli

Un’area SIC di Rete Natura 2000, lungo il Sentiero Italia Cai, accessibile agli escursionisti. Una zona incastonata tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La Regione Lazio intendeva stravolgerla con una struttura ricettiva in quota. Ci siamo opposti, con argomentazioni convincenti di buon senso e logica, ma non so come sia andata a finire.

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2024.02.02 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA, martedì 26 dicembre 2023

CLUB ALPINO ITALIANO- ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA

martedì 26 dicembre 2023.

26 dicembre 2023

La Sezione Cai Castelli rinnova l’annuale appuntamento dal piccolo e suggestivo paese, fatto di case abbarbicate su corsi d’acqua, allo spettacolare ambiente montano del Fondo della Salsa.

“Il Fondo della Salsa, piede della Parete Nord del Monte Camicia, è conca di strapiombi, dirupi, rocce, ghiaccio e neve.

Riuniti e attoniti accogliamo il boato invernale che morde il silenzio.

Nel riverbero bianco del fuoco il tempo misura la vita che scorre.”

(filidido)

Nel ricordo di…

Ci si ritrova a Castelli, alle ore 13:30. L’escursione per ricordare gli alpinisti Piergiorgio De Paulis, Enrico Faiani, Francesco Carta e i tanti che la Montagna ha chiamato. Con il percorso nel bosco si scopre la suggestione dello splendido, ampio e innevato anfiteatro naturale sormontato dalla precipite parete.

Nel segno della PACE

Nell’augurare BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO, nel celebrare la Santa Messa, si irradia un pensiero di PACE che riesca a porre fine alle terribili e guerre in atto, con l’assurda uccisione di bambine, bambini e donne. Continua la strage di civili: morti e distruzioni inaccettabili.
Nei programmi delle Sezione Cai Castelli la realizzazione del “Sentiero della Pace”.

foto Marino Di Claudio

Rifugio Cai ENRICO FAIANI

Al termine dell’escursione la sosta al Rifugio Cai ENRICO FAIANI, CASA DELLA MONTAGNA e SEDE SEZIONALE Cai Castelli.

Il Rifugio, che ospita il Cea “gli aquilotti, presidia la Montagna: luogo privilegiato per accoglienza, informazione ed educazione ambientale. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

foto Antonio Simonetti

In Montagna con il Cai

Sicurezza, simpatia e amore per una Montagna che sia viva per natura e cultura. Scoprire l’importanza dei piccoli paesi montani, la qualità dei benefici ecosistemici e le regole per frequentare in sicurezza la montagna d’inverno.

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Carta di Pescasseroli

La necessità di una comunicazione ambientale che sia accurata, equilibrata, proattiva e responsabile.

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2023.12.20 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti.
È giornalista ambientale.




ANCHE GLI ALBERI CADONO

ANCHE GLI ALBERI CADONO

@Di Donato

La montagna è avvolta da nuvole impressionanti che, accucciate sulla cresta, aumentano la quota delle vette. Il movimento, tra gioco e fantasia, aggiunge chiome mutevoli allungate spavalde e brillanti, cangianti tra il bianco e il grigio cenere da legna di faggio bruciata.

Il vento tutto permea e riempie a strattoni. Trasporta e scuote. Si insinua e sibila, tra ali e foglie, che ora carezza, ora agita. Si avverte la sua forza dinamica.
I crinali sono la sua palestra.

Siamo sempre in movimento

Il vento è forza della natura. Nasce da una disuguaglianza, da una differenza. Masse d’aria che si spostano da un punto all’altro dell’atmosfera, spinte dal cambio di pressione. Abbiamo in basso aria più calda che vuole salire verso l’alto e lascia spazio all’aria più fredda. Nasce così un rincorrersi giovanile di flussi d’aria, intermittenti, rutilanti, caldi e freddi, con cambio di direzione, improvvisi rallentamenti e tutto questo mentre il sole, che è all’origine di turbinio e rimescolamento, osserva dall’alto, a volte nascondendosi proprio dietro le nuvole che agita e continuamente compone e scompone.

@Di Donato

La Grande Quercia

Questa volta però il vento l’ha fatta un po’ grossa. Ha buttato giù la grande quercia che troneggiava e vegliava sull’agriturismo “il bivacco del parco”.

Era lì, pronta a salutare ogni gradito ospite di questo spettacolare luogo del Gran Sasso d’Italia, nell’accogliente casa che era nata attorno a lei. Un segno forte del paesaggio.

TANTE STORIE DA RACCONTARE

Albero e roccia

Aveva come amica lontana la Parete Nord del Monte Camicia e riuscivano a salutarsi ogni giorno, normalmente il mattino presto e poi la sera all’imbrunire. La quercia di giorno aveva tanto da fare, sia orientando le foglie verso il sole, sia prendendosi cura di tutti gli animali che venivano a visitarla, dagli uccelli, agli insetti, ai piccoli roditori. C’era spazio e attenzione per tutti.
Il grande albero c’era, protettivo e generoso. Una presenza rassicurante.

Castelli

Affacciato sull’abitato di Castelli, ne ha visto costruire le case distribuite a pettine e poi quelle risalenti il pendio. La notte era illuminata dai fuochi che brillavano dalle fornaci che poi liberavano le meravgigliose ceramiche, con decori che la grande quercia ha saputo anche ispirare, ritrovandosi così rappresentata nelle scene del particolare paesaggio castellano.

Lo Steccato

Terribile il terremoto, ma le radici erano forti Nel vedere le case venire giù e poi lo sforzo, di donne e uomini, per ricostruire il grande muro di contenimento ad archi, Lo Steccato, avrebbe voluto mettere a disposizione anche le sue grandi braccia.

Gli alpinisti

Uno dei motivi che la distraeva dalla tranquilla quotidianità, era quando, indirizzando bene le foglie come una sorta di cannocchiale, si accorgeva che piccoli punti neri si muovevano in salita lungo la parete. Non riusciva a spiegarsi chi e cosa fossero quei punti e infatti non conosceva gli alpinisti, ma la curiosità era tanta. Ebbe una sorta di intuizione e illuminazione quando, per verificare il suo stato di salute, un agile forestale risalì dalla base alla chioma.
È così scoprì che l’uomo si arrampicava su piante e pareti.

Il boato

Un’altra situazione che riusciva a richiamare la sua attenzione era quando la grande Parete Nord diventava tonante. E questo accadeva d’inverno; all’improvviso un boato sembrava quasi scuotere i rami spogli. La reazione era sempre un po’ lenta, intorpidita dalla meritata fase di riposo dei mesi freddi; quando riusciva a concentrarsi bene la nuvola bianca della valanga era già terminata, persa nell’aria.
Ma che fosse accaduto qualcosa di importante se ne accorgeva bene.

Il tempo

Adesso, dopo secoli, secoli e secoli, almeno cinque, … ultimamente non riusciva più a contare bene gli anni, la quercia è caduta a terra, lunga distesa sul suolo che era abituato a guardare dall’alto.

La forza di gravità e quella del vento hanno avuto la meglio a quella delle radici che l’hanno sempre tenuta ben ancorata al terreno, forti e insensibili al passaggio delle stagioni.

Panta rei

Tutto scorre ed evolve. Lo spostamento ha sempre una causa, sia quando a muoversi sono le masse d’aria, d’acqua, di neve, suolo e la stessa pianta, sia quando invece si muovono gruppi di persone, come nel caso dei migranti.

Siamo tutti elementi e parte dell’unico grande sistema che è Gaia, la nostra Terra.

Lascito

Cos’è che ci lascia questo grande albero?
Quanti i benefici ecosistemici?
Ci ricorda che con le sue funzioni ha assorbito CO2 dall’aria, trattenendo il carbonio e rilasciando in atmosfera ossigeno. Tanta pulizia dell’aria e tanta acqua messa in gioco. Il suo è stato un percorso simile al ciclo di vita dell’uomo.
Dall’albero impariamo a tenere salde le nostre radici.  Abbracciarlo ci fa stare bene.

Per saperne di più

LA RIVISTA n4 del Club Alpino Italiano (settembre 2023), come numero monografico è dedicato a BOSCHI E FORESTE.
Sfogliamola insieme per capire che, come ci anticipa l’editoriale … un equilibrio tra elementi naturali e presenza umana non è solo possibile, ma indispensabile.

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2023.10.26 pubblicato 

(filidido)
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– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
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Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




CORREVA L’ANNO 1974

CORREVA L’ANNO 1974

“L’AVVENIRE DELLE ALPI”: a Trento, per il Convegno internazionale del CAI e UICN con patrocinio UNESCO e Ministero Turismo e Spettacolo.

VIAGGIONE

Stordito dalle tante ore di viaggio alla fine il rumoroso treno si ferma a Trento. Scendo cauto in questa splendida e agognata città, sempre misteriosa, ma davvero tanto lontana. Dopo i primi passi nel centro storico la stanchezza improvvisamente scompare, rapito da suggestioni, architetture, immagini e icone. Trento è una città simbolo, sede importante per il Convegno in programma.
Una città accogliente, in queste giornate dal 31 agosto al 6 settembre del 1974.

TRENTO OSSERVATORIO SUL FUTURO DELLA MONTAGNA

Destinata a svolgere la funzione di osservatorio dal quale protezionisti, studiosi e uomini politici, di nazioni diverse, si ritroveranno per riuscire a prevedere il futuro delle Alpi.

INTERROGATIVI CHIARI

Gli interrogativi sono chiari: che cosa accadrà alle montagne a causa dell’attuale discutibile progresso? e … riusciremo a conservare un ambiente in equilibrio o subiremo gli effetti di una sfrenata speculazione?
Ci attendono più giorni di impegno ma penso proprio che il sacrificio sarà ben ripagato.
Presidente onorario del Convegno Giovanni Spagnolli,  Presidente Generale del Cai ma anche Presidente del Senato.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIOVANNI LEONE

Il 28 giugno 1974 in udienza al Quirinale è stata ricevuta una rappresentativa Delegazione del Convegno “l’Avvenire delle Alpi”. Con il Presidente Spagnolli c’erano il Sindaco di Trento (Benedetti), il Ministro del Turismo e Spettacolo (Ripamonti), il Comitato Convegno (Pedrotti), la Commissione Ecologica del Senato (Dalvit), il Direttore Film Festival “Città di Trento” (Grassi), la Commissione Centrale Cai per la Protezione della Natura Alpina (Saibene), l’UNCEM (Segnana), il WWF (Osio) e altri del Cai.

INVENTARIO: CAI e ITALIA NOSTRA

E non ci si può presentare a mani vuote. Al Presidente della Repubblica si consegna una copia dell’INVENTARIO DELLE AREE MONTANE DA POTER DA PROTEGGERE.

Documento storico realizzato dal Cai, Commissione Centrale per la Protezione della Natura Alpina e da Italia Nostra. Un censimento di luoghi tra eccellenza e vulnerabilità. Lavoro capillare di indagine e attenzione. Un meticoloso e convincente prendersi cura della Montagna, che ha favorito la nascita di molte Sezioni Cai.

Qualcosa di simile è stato riproposto nel 2013 con il rilievo di 150 casi emblematici segnalati dal Cai Tam per il 150° della fondazione.

84 PUNTI

Il PIANO D’AZIONE approvato al termine dei lavori è di ben 84 punti.
Le relazioni uomo ambiente sono giustamente considerate bidirezionali. Ogni aggressione contro la natura è destinata a ritorcersi contro l’uomo; viceversa, modificando profondamente le condizioni di vita dell’uomo si ha una ripercussione sulla natura che lo circonda.

4 SEZIONI

Organizzato in 4 Sezioni (tutte da rileggere):
1. PIANIFICAZIONE (1-29);
2. ASSETTO E UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE (30-52);
3. PROTEZIONE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE (53-75);
4. ATTUAZIONE DEL PIANO (76-84).
Indirizzi validi e di visione e in particolare ho considerato quelli di Protezione della natura, riferiti anche ai parchi e al loro sistema.

1972 CONFERENZA A STOCCOLMA

“L’UOMO E L’AMBIENTE”. Di sicuro riferimento sono stati i 26 principi della dichiarazione di Stoccolma tenutasi dal 5 al 16 giugno 1972. Parteciparono 112 stati dell’ONU. Il documento è attento a ispirare e guidare le nazioni verso quella che oggi definiamo “sostenibilità”, delineata dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

1972 LIMITI DELLA CRESCITA – MIT Club di Roma

E che dire dello studio che ha aiutato a capire l’impatto sulla Terra sia della crescita demografica, sia dalle attività umane e dall’inquinamento? La Terra non è infinita e non ha inesauribili risorse di cibo e materie prime. Il peso dell’impronta ecologica dell’uomo, supera la capacità della Terra di reggerla.

IL CAI E IL FUTURO DELLA MONTAGNA

Mi immergo nei pensieri e risalgo nel tempo. Da viaggiatore privilegiato vedo come il Cai sia stato un attento precursore dei rischi per montagna e montanari, pronto a leggere i segni del cambiamento. Cito solo alcuni dei passaggi che hanno visto il felice periodo di crescita culturale e di proposta, avviato negli anni ’70 e prolungatosi senza interruzioni per un buon trentennio (spesso agendo da profeta), con analisi, obiettivi e strategie eccezionali per la loro sconcertante attualità :

(1981) BIDEALOGO CAI – pietra miliare e angolare sul comportamento della Nostra Associazione (link al documento). Approvato dall’Assemblea straordinaria dei delegati CAI a Brescia e particolarmente noto per la rivisitazione nell’Assemblea dei delegati del 2013, nel 150° del Cai a Torino, A mio avviso il documento base, icona del Cai, va gelosamente mantenuto e custodito come simbolo di un’azione preventiva e di cura, da antesignana Associazione Ambientalista.

– (1986) Il Cai e la sfida ambientale, Ivrea,  1° Convegno Nazionale della Commissione Centrale TAM – “Montagna da vivere o Montagna da consumare (link al documento)”.

-(1990) La “CHARTA” di VERONA, straordinario Documento finale del 94° Congresso del Cai (link al documento);

-LEGGE QUADRO n.394 del 1991, sulle aree protette, attraverso la quale il patrimonio naturale sul territorio nazionale deve essere sottoposto ad uno “speciale regime di tutela e di gestione”;

ALTA MONTAGNA: GLI INTERESSI IN CONFLITTO (1995), Convegno internazionale con Le “TAVOLE DELLA MONTAGNA” DI COURMAYEUR, Codice di autoregolamentazione delle attività sportive in montagna (link al documento).

-RETE NATURA 2000, rete ecologica diffusa su tutto il territorio d’Europa composta da due tipi di aree: i Siti di Importanza Comunitaria – SIC e le Zone di Protezione Speciale – ZPS.

Recentemente il Cai ha approvato:
-i DOCUMENTI DI POSIZIONAMENTO DEL CAI (2020-2022), riuniti nella pubblicazione “Il CAI e l’Ambiente” su cambiamenti climatici, biodiversità, boschi, transizione ecologica e aree protette (link per scaricare il documento).

101° CONGRESSO DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Riuscire a muoversi tra ambiente, economia, società e istituzioni non è semplice, ma è possibile. È quello che ci auguriamo dal 101° Congresso del Club Alpino Italiano, in programma il prossimo 25 e 26 novembre 2023 a Roma. (link alla pagina web del 101 Congresso Cai).

ALLORA?

In 50 anni cosa abbiamo appreso del mondo attorno a noi e come abbiamo modificato i nostri comportamenti? Come ignorare che viviamo travolti da cambiamento climatico, pandemia e terribili conflitti internazionali? Servono responsabilità, trasparenza e fatti.

POLICRISI

Mi sveglio, mi affaccio alla finestra, osservo l’orizzonte e spazio su scenari dove non compare il senso del limite. Nell’alpinismo, per la progressione, l’equilibrio è indispensabile. Nell’uso delle risorse naturali e umane, per chi specula, l’equilibrio è un inutile limite.

Accettiamo la realtà di policrisi e proviamo a risolverla.

Penso ai giovani e nella testa mi ronzano le parole dell’articolo 9 della Costituzione.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
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Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.10.16 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Transumanza – domenica 10 settembre 2023 – Cai Castelli, 3a edizione

Transumanza – domenica 10 settembre 2023
Cai Castelli, 3a edizione

3a edizione

Siamo giunti alla 3a edizione di un riuscito coinvolgente appuntamento, aperto a tutti, ma soprattutto ai più giovani.

Paesi e genti di montagna

A Castelli c’è una Sezione Cai espressione di un piccolo paese del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Forte il legame degli operosi abitanti con il territorio. La ceramica ne è un esempio; nata dall’uso attento delle risorse naturali presenti: argilla, acqua, legname, fuoco e coloranti.

La pastorizia

A seguire tante altre attività in Montagna e tra queste la pastorizia con tutto ciò che  il Gran Sasso d’Italia, da Campo Imperatore e in ogni paese esprime sulla storia della Transumanza, con i tempi, i gesti e le azioni che l’hanno caratterizzata e trasformata in un’esperienza unica e coinvolgente.

Vicini all’ambiente

Il Cai si rivolge ai giovani e alle loro famiglie con il desiderio di riavvicinare tutti all’ambiente, alla manualità dei lavori, alla solidarietà e alla condivisione.
I mestieri in montagna sono di gruppo, servono braccia che sappiano lavorare insieme.

Giornata Transumanza

Con la 3 a edizione di domenica 10 settembre, ripercorreremo le tante fasi della pastorizia, un po’ con le pecore, un po’ con i cani pastore, un po’ mungendo, un po’ tosando, un po’ lavorando il latte da trasformare in ricotta e formaggio, un po’ scardando la lana e un po’ filandola. E poi l’assaggio di tanti prodotti delizia del palato.

Sono buoni i pascoli di Montagna

Alle pecore si continuano ad assicurare buoni pascoli, con latte per produrre dell’eccellente formaggio pecorino. Consiglio di provare quello prodotto a Farindola.

Rifugio Enrico Faiani per lo sdijun

Appuntamento per tutti al Rifugio Enrico Faiani della Sezione Cai Castelli, per la prima energetica colazione – sdijun – e l’avvio di una “gustosa” e “ricca” giornata.

La Montagna è faro di civiltà e culture

In un mondo, condizionato dall’economia e dalla globalizzazione, il valore dei luoghi è espresso dalle identità locali. Ricchezza e bellezza sono racchiuse in uno scrigno di biodiversità, genti e culture. Sono storia e vicende che consentono alla Montagna di essere ancora un luminoso faro di civiltà e futuro.

Le Comunità

Valorizziamo i piccoli paesi con le loro Green Community che utilizzano acqua, boschi e paesaggio e guardano al futuro. Non sfruttano!

Amatrice – Terre Alte – domenica 3 settembre 2023

La pastorizia nei secoli ha lasciato un’impronta importantissima nell’economia e nelle tradizioni delle genti di montagna.
Il Cai è ovunque custode dei segni dell’uomo in montagna, documentati dal progetto “terre alte”.

UNESCO

La TRANSUMANZA è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale. La transumanza è ancora praticata tra Molise, Abruzzo e Puglia, principale direttrice di questa storica attività presente anche nel Lazio e in Campania.

in Cammino

Dal Rifugio Enrico Faiani per camminare nei boschi di faggio e spazi aperti affacciati sulla valle, verso le grandi pareti, con i paesaggi che mutano passo dopo passo. E’ meraviglioso guardarsi attorno.

I sentieri sono messaggeri di bellezza e benessere

Il presidio del territorio

In questa complessa fase di cambiamenti ambientali, economici e demografici è fondamentale impegnarsi nell’educazione e nell’attenzione al mantenimento di competenze sociali e di relazione.
Determinante il coinvolgimento di comunità e territori dotandoli di efficaci strumenti operativi.

Il Rifugio Enrico Faiani, che ospita il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” è cerniera tra l’abitato e la montagna.

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Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.09.05 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Monte Amaro

MONTE AMARO
2793 m

foto archivio Di Donato

Una bella esperienza quella di correre dietro ai figli, specie se poi li si insegue in montagna.

Monte Amaro è una ambita vetta d’Abruzzo, impegnativa e tutta da scoprire. Determinante mettersi in cammino che sia bel tempo.

Ne vale la pena

Ne vale la pena per la sua particolare posizione tra il mare Adriatico e gli altri monti, per il paesaggio incredibile, vicino e lontano, che ci aiuta a scoprire e apprezzare, per il sentiero di avvicinamento che a ogni passo muta forma e racconto, per gli ampi pianori sommitali e la lunga aspra cresta verso l’infinito.

foto archivio Di Donato

Eugenio Di Donato

Da Eugenio la Maiella è stata osservata sempre con ammirazione e rispetto. E questa volta l’ha raggiunta di slancio, tutta d’un fiato, quasi inaspettatamente. Il programma iniziale prevedeva la salita dalla Stazione di Palena sul Monte Porrara, per poi scendere a Campo di Giove seguendo questo aereo e paesaggistico tratto del Sentiero Italia Cai.
Ma, e compare il ma, a Guado di Coccia, lo sguardo si inarca rapito, segue il volteggiare delle nuvole, mentre l’ondulata cresta si allunga sull’orizzonte. E i piedi agili sanno subito dove dirigersi.

foto archivio Di Donato

La Maiella è così, ti prende senza che tu te ne accorga e, sedotto, inizi a salire. Come compagni d’escursione i propri racconti, lasciati lungo il percorso. Dieciraccontialprezzodiuncaffè

foto archivio Di Donato

Il resto è avventura, spazi infiniti, natura aspra e selvaggia, esplosione di vita tra rocce frantumate, Camosci d’Abruzzo dominatori d’altura e il rosso “bivacco Pelino” calato dalla luna.

foto archivio Di Donato
foto archivio Di Donato

Il rientro a Fonte Romana è accompagnato dalle ultime luci del tramonto e dalle prime ombre lunghe della sera.

Nel Parco Nazionale della Maiella Eugenio, socio Club Alpino Italiano, della Sezione Cai Castelli.
giovedì 10 agosto 2023

foto archivio Di Donato
https://www.eugeniodidonato.it/monte-amaro/

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Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

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2023.08.17 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




in CAMMINO nei PARCHI – domenica 11 giugno 2023 – 11a edizione, Cai e Federparchi

in CAMMINO nei PARCHI – domenica 11 giugno 2023 – 11a edizione, Cai e Federparchi

Giornata nazionale – IN MONTAGNA” (e non solo) PER UNA GRANDE ESPERIENZA CONDIVISA da svolgere nel Sistema delle Aree Protette d’Italia.

segmenti di bellezza d’Italia

Club Alpino Italiano e Federparchi promuovono “in CAMMINO nei PARCHI” per il piacere di camminare ed esprimersi in libertà proponendo segmenti di bellezza d’Italia, con l’invito a visitarli in ogni stagione.

Logo in CAMMINO nei PARCHI 2023 (da scaricare)

Commissione Centrale TAM del Cai
E siamo arrivati a undici !!!
undici edizioni di questo appuntamento “in Montagna” che unisce la tradizionale esperienza escursionistica con la frequentazione delle Aree Protette.

Il piacere dell’incontro

Per tutti il piacere dell’incontro. Insieme per vivere e raccontare un’esperienza salutare e appagante.

Lo slogan della giornata resta sempre: SENTIERI PER CONOSCERE”

Si attiva così il circuito virtuoso di camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare.
Il senso vincente della giornata nazionale “in CAMMINO nei PARCHI” è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato, nella conoscenza di luoghi e persone.
Prepariamoci a partecipare da protagonisti a una rinnovata e indimenticabile esperienza all’aria aperta, in Montagna, nei Parchi e in ogni altra realtà protetta

IL CAI NON SI FERMA E PENSA AI GIOVANI E ALLE FAMIGLIE…

ORGANIZZIAMOCI PER DESCRIVERE ITINERARI CHE AIUTERANNO A CONOSCERE I VOLTI DELLA MONTAGNA E IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE

GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI

L’evento “in cammino nei Parchi” segue la Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909. Nel 2023 il singolare tema “costruire sulle nostre radici“e il Cai ha radici robuste e ben radicate.

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

Segue anche la Giornata mondiale dell’Ambiente del 5 giugno, con territori che hanno decisamente necessità di cura iniziando dalle Terre Alte del Pianeta, per contrastare crisi climatica e degrado. Ricordo il 5 giugno 2022 – 50a edizione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, con l’importante messaggio UNA SOLA TERRA. Tutto è nato nella 1a Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente con la Dichiarazione di Stoccolma del 1972 e i 26 principi. L’ultimo dei quali precisa che: L’uomo e il suo ambiente devono essere preservati dagli effetti delle armi nucleari e di tutti gli altri mezzi di distruzione di massa.

DI RIFERIMENTO:

IL “SENTIERO ITALIA CAI” E LE TANTE AREE PROTETTE CHE ATTRAVERSA

Centralità assegniamo alla descrizione delle tappe del “Sentiero Italia Cai” con lo scopo di interessare direttamente e indirettamente tutti i Parchi Nazionali (ne sono 25: 16 direttamente attraversati, 4 raggiunti con bretelle e 5 di mare con la diffusione dei messaggi educanti del SI Cai), tanti Regionali e locali (37).  Scopri il Sentiero Italia Cai (link al sito)

IL CLUB ALPINO ITALIANO E IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE documento guida approvato dal Consiglio Centrale Cai (26 marzo 2022)

il CAI e il sistema delle aree protette (link al documento)

Il documento sviluppa l’argomento ripercorrendo la storia delle Aree Protette, i temi basilari e quelli attuali, i servizi ecosistemici, il capitale naturale, coniugando l’ambiente con società, economia e istituzioni. Per questo tratta di legislazione e gestione, ponendo attenzione alle logiche europee e allo specifico ruolo di Rete Natura 2000.

Emerge la complessità del Sistema e la necessità di tutelarlo dalle crescenti minacce

Il taglio comunicativo del Cai evidenzia la storia dell’alpinismo e dell’escursionismo, della conoscenza naturalistica e culturale, del presidio del territorio, della frequentazione consapevole, dell’insediamento e della tutela.

Alla luce di quanto espresso nel documento sulle AREE PROTETTE il Club Alpino Italiano:

•Assume come valore intrinseco il Sistema delle Aree Protette (Parchi nazionali, regionali, Riserve Naturali, Rete Natura 2000, ecc.);

Difende l’integrità delle singole Aree Protette e gli obbiettivi di conservazione per cui esse sono state istituite, qualora consideri che siano minacciate;

• Ne riconosce la funzione di protezione, conservazione, gestione del Capitale Naturale e dei servizi ecosistemici da questo generati;

• Ne promuove la diffusione e la conoscenza all’interno del proprio corpo sociale quale elemento di formazione e arricchimento culturale;

• Ne riconosce il valore di promozione di una economia diffusa a primario sostegno delle popolazioni residenti;

• Si impegna a fare rispettare sia la legislazione nazionale sia le direttive europee in materia di protezione della natura e di aree protette;

• Individua nelle popolazioni residenti il perno sociale di custode della cultura e delle tradizioni della Montagna (valori identitari);

• Ritiene utile partecipare al processo di revisione ed aggiornamento della legge quadro sulle Aree protette, 6 dicembre 1991 n° 394, a trent’anni dalla sua emanazione;

• Ritiene indispensabile incardinare questo processo di revisione all’interno delle normative europee espresse dal Next generation EU;

• Ritiene necessario individuare e proporre un piano nazionale di ampliamento del Sistema delle Aree Protette al 30% del territorio nazionale ed alla protezione in maniera rigorosa del 10% del territorio, così come richiesto dalle strategie europee;

• Si impegna per il raggiungimento di tali obbiettivi ricorrendo in particolare alle dettagliate conoscenze geografiche, ambientali e socioeconomiche dei propri iscritti;

• Si impegna a realizzare progetti, in sinergia, con gli Enti di gestione delle Aree protette, in particolare di educazione ambientale, osservazione e rilievo della biodiversità e del territorio, citizen science, ecc.;

• Impegna i propri rappresentanti nominati negli Organi direttivi dei vari Enti Parco a promuovere questi principi durante lo svolgimento del loro mandato.

ANCHE DUE GIORNI DI ATTIVITA’ 10 e 11 giugno 2022

Le iniziative potranno essere svolte anche su due giorni: sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, prevedendo quindi un’esperienza di pernottamento in rifugio o in un paese montano.
L’obiettivo è di raccogliere quante più schede descrittive delle escursioni proposte per avvicinare e conoscere il Sistema delle Aree Protette con Parchi Nazionali e Parchi Regionali, Rete Natura 2000 , le aree Unesco e altre zone tutelate.

Gruppo di Lavoro Cai-Parchi e Aree Protette

Il Gruppo di Lavoro Cai-Parchi e Aree Protette promuove la giornata “in Cammino nei Parchi 2023”. La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Cai, coordina le iniziative del Cai, svolte insieme a Commissione Centrale Escursionismo e Cicloescursionismo CCEC e la dedicata Struttura Cartografia e Sentieri SOSEC.

Per adesioni e info 11a Edizione”in CAMMINO nei PARCHI” –

Antonio Di Grottole -CCTAM Cai – antoniodigrottole@gmail.com
Filippo Di Donato– GdL Cai-Parchi e Aree Protette – areeprotette@cai.it – 3397459870
Carmela Vaccaro – Cai-Federparchi – carmela.vaccaro.eu@gmail.com

Per saperne di più ….

Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso (link articolo Montagna e Parchi del 12 marzo 2022)

https://www.loscarpone.cai.it/costruire-sulle-nostre-radici/

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2023.05.26 pubblicato 

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 Giornalista
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Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Castelli e Padula. Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli: fine settimana del 27 e 28 maggio – 3 e 4 giugno 2023

Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli

–  Castelli e Padula, 27 e 28 maggio 2023
– Transumanza, 3 e 4 giugno 2023

Castelli e Padula, paesi di Montagna

Due paesi d’Appennino si incontrano. Ambedue nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Castelli sul Gran Sasso d’Italia e Padula sui Monti della Laga

27 e 28 maggio 2023

La Sezione Cai di Castelli propone un’esperienza di immersione naturalistica nel profondo dei Monti della Laga. Dal biancheggiante calcare del Gran Sasso d’Italia e della Parete Nord del Monte Camicia che domina l’abitato di Castelli, ci si sposta tra le più scure arenarie e marne della Laga fino a Padula, avvolto dai colori del bosco, praticamente attaccato a Macchiatornella, altro pugno di case in questa splendida vallata.

B&B Pappapero

L’ospitalità è garantita dall’accogliente “B&B Pappapero” gestito dall’ardimentosa Paola Casati, che della sua passione per la montagna ha fatto scelta di vita.

Padula e i monti

Giungere a Padula è un viaggio nel paesaggio. Consente infatti di attraversare paesi e frazioni dove è sempre piacevole fermarsi (anche per un caffè con dolci locali) e di osservare la realtà montuosa della Laga e la vicina meraviglia del Gran Sasso d’Italia (consiglio ogni tanto di fermarsi e restare stupiti in silenzio). Sono due catene montuose che comunicano valore e bellezza delle “terre alte”. Una realtà da apprezzare e tutelare.

Padula e l’acqua

Padula ci accoglie con i suoi 938 m. I luoghi attorno trasudano acqua ruscellante e cascate spettacolari. Le rocce impermeabili originano vibranti torrenti che rimbalzano sulle rocce e terminano con salti dai fantasiosi nomi.
Acqua generosa che animava i tanti mulini dell’Alto Tordino (ben 18 a testimoniare la tanta vita nelle “terre alte”) ed è possibile osservarne i resti di quello di Padula

Cascata Cantagalli e Cascata della Cavata

Non so quale delle due sceglierei, ma in questo caso c’è la possibilità di raggiungerle tutte e due.
La Cascata Cantagalli, dopo un piacevole percorso nel bosco ci stupisce e seduce con i suoi tre balzi che si rincorrono. La Cascata della Cavata e preludio di altri giochi d’acqua e risuonanti armonie.
Tutte ci avvicinano al suggestivo distretto ambientale, turistico culturale: CASCATE E BOSCHI.

…e per continuare…

Transumanza – 3 e 4 giugno 2023, 3^ edizione

Pecore, tratturo, gregge, lana, formaggio e altri prodotti. Tante iniziative come da locandina. Ci muoveremo sul sentiero guidati dal gregge e saremo accolti dal Rifugio Enrico Faiani Il Cai di Castelli svolgerà la 3^ edizione della rievocazione della transumanza in collaborazione con l’azienda Agricola Di Claudio&Leonetti, la Proloco di Castelli, con il Patrocinio del Comune di Castelli. Insieme per avvicinare i giovani e rivivere le pratiche della nostra educativa cultura popolare.

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Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

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2023.05.23 pubblicato 

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 Giornalista
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Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
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