Cai Castelli – Sentiero della Pace, 10 anni del Centro Avalokita
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Cai Castelli – Sentiero della Pace 10 anni del Centro Avalokita
Centro di meditazione e vita consapevole
Avalokita è un Centro di meditazione e vita consapevole di cui tutti abbiamo particolarmente bisogno in questo critico periodo della nostra vita. Il Centro, che compie 10 anni di vita si trova a Villa Rossi, Frazione di Castelli.
Sentiero della Pace La Sezione di Castelli del Club Alpino Italiano, propone esperienze di Escursionismo educante, rivolte a tutti per conoscere e apprezzare territorio e culture. In questo vivace e permanente laboratorio (tra gli eventi dedicati al 45° anno di fondazione) nasce l’idea del Sentiero della Pace con lo scopo di collegare le frazioni del Comune di Castelli. A piedi, su percorsi accessibili, da località a località, nella fascia pedemontana confortati dalla meraviglia delle vette montane del Gran Sasso d’Italia, affacciati sul mare Adriatico, attenti agli incontri con gli abitanti delle piccole frazioni sparse a punteggiare ambienti dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico dove è proverbiale l’accoglienza rivolta al turista escursionista visitatore.
Thich Nhat Hanh
Monaco zen, scrittore, poeta e costruttore di pace, Thich Nhat Hanh è oggi insieme al Dalai Lama una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo. Venne qui 14 anni fa, nel mese di marzo, a vedere dove sarebbe sorto il centro, e rimase affascinato dalle montagne innevate, il verde e i prati fioriti (diremmo noi un angolo di paradiso sulla terra). Il Sentiero della Pace sarà intitolato al monaco Thich Nhat Hanh, che recentemente ha lasciato il corpo. Pace come percorrenza, come spirito del camminare, come unione dei popoli e avvicinamento rispettoso delle genti che ci vivono.
Il Progetto
L’incontro del 24 aprile, nel festeggiare i 10 anni del Centro Avalokita, vede la presentazione del Progetto di sentieri a bassa quota percorribili tutto l’anno (condiviso con il Comune e nella linea di finanziamento da PNRR). I responsabili del Centro, commossi dal Progetto Cai e dalle sue finalità sono stati lieti di presentarlo nell’ambito delle manifestazioni per il decennale della fondazione del Centro Avalokita.
Ripartire dai sentieri
Possiamo anche affermare che il Progetto prende linfa dall’iniziativa Ripartire dai sentieri voluta dal Cai nazionale per la valorizzazione delle emergenze storiche e ambientali delle zone colpite dal sisma. Il Cai di Castelli, facendo proprio questo messaggio, propone itinerari che ricollegano le frazioni attraverso un’antica rete di viabilità lenta e così presenta una proposta di turismo sostenibile, (non mordi e fuggi, ma completa e appagante) un’esperienza di cammino culturale e solidale, con la possibilità di sostare nei numerosi punti di accoglienza lungo il cammino.
Enrico Faiani e Francesco Carta – 30 aprile 2022
Il prossimo 30 aprile 2022 la Sezione Cai di Castelli ricorderà i nostri indimenticabili soci Enrico Faiani e Francesco Cartatragicamente chiamati alla montagna il 30 aprile 2017. Il Rifugio Enrico Faiani è punto di aggregazione con sempre nuove e diverse iniziative. Sabato 30 aprile ci sarà anche la Festa dell’albero, che questa volta potrà essere svolta in forma completa rispetto al precedente incontro ancora avvolto dalla neve.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
100 +100 anni di conservazione della natura, Roma 22-24 aprile 2022; Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
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100 +100 anni di conservazione della natura, Roma 22-24 aprile 2022 ParcoNazionale del Gran Paradiso e ParcoNazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Una storia iniziata nel 1922, dalle alterne vicende. Tutela e conservazione sempre sul sentiero del progresso.
Grande evento alla presenza del Presidente della Repubblica
I Parchi Nazionali compiono cento anni, nel 1922 nacquero il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello d’Abruzzo, oggi Abruzzo, Lazio e Molise. Dal 22 al 24 aprile, a Roma, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si svolgono le celebrazioni del Centenario con la presenza, alla inaugurazione, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una tre giorni in cui saranno raccontate le attività e i valori di chi opera per la tutela della biodiversità. 100 anni del Gran Paradiso e 100 d’Abruzzo sommano 200 anni di impegno civile per ambiente e società.
Villaggio dei Parchi. Meraviglie d’Italia
Questo particolare e storico appuntamento a Roma consentirà di visitare il Villaggio dei Parchi che riunisce il complesso e vario Sistema delle Aree Protette anticipando la possibilità di scoprire fisicamente, in cammino da Regione a Regione, le meraviglie dei territori d’Italia Una realtà data da Parchi nazionali e regionali, Riserve statali, regionali e comunali, Rete Natura 2000 e gli obiettivi di Agenda 2030.
Venerdì 22 aprile: i valori della conservazione
La giornata inaugurale di venerdì 22, sarà aperta dal Presidente della Federparchi Giampiero Sammurie dagli interventi di Roberto Cingolani Ministro della Transizione Ecologica e dai Presidenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Giovanni Cannata e del Parco Nazionale del Gran Paradiso Italo Cerise.
Sabato 23 aprile: buone pratiche e criticità
Continua il racconto sulle Aree Protette con le tematiche che guidano le azioni di tutela. Si interviene sulla gestione dei parchi, la conservazione degli ecosistemi e le buone pratiche per la sostenibilità. Centrale il tema della comunicazione dell’educazione ambientale quale strumento che ci unisce al mondo che ci circonda e alle sue vicende. Conoscere e comprendere il valore degli ambienti ci aiuta a migliorarli e sostenerli e come cittadini abbraccia l’educazione civica e culturale. Avremo il contributo di esperti, responsabili e l’esperienza dei Direttori Bruno Bassano del Parco Nazionale del Gran Paradiso e di Luciano Sammarone del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
In serata prende spazio la musica con il concerto dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani organizzato d’intesa con il Ministero dell’Università e della Ricerca.
Domenica 24 aprile:simboli e immagini
Prendono spazio simboli e immagini. Orso bruno marsicano e Stambecco ci invitano alla scoperta di luoghi e ambienti raccontati dalle immagini del concorso internazionale “Fotografare il Parco” giunto alla 15^ edizione. Dal racconto allo studio il passo è breve e tutto sottolinea l’importanza della gestione scientifica delle aree protette. Stambecco e Orso, guardano dalla stessa parte, verso un futuro possibile
Park to park
In programma anche l’iniziativa Park to park (in cammino tra i Parchi) che (per far conoscere meglio i Parchi) prevede una pubblicazione destinata a illustrare la biodiversità presente nell’area protetta. Inoltre ci sarà organizzazione di un evento (liberamente proposto da ogni Parco) come attività di educazione ambientale/escursionistica o artistica nel periodo compreso tra questa primavera 2022 e l’autunno 2023. Il Calendario di eventi così previsti diventerà occasione di ulteriore conoscenza e approfondimento di territori e culture.
Come Club Alpino Italiano, tra le diverse iniziative per la montagna, c’è la proposta Sentiero dei Parchi, costola del Sentiero Italia Cai che, con i suoi oltre 7000 km di sviluppo, attraversa direttamente 16 Parchi nazionali, 34 Parchi regionali, Riserve e Aree di Rete Natura 2000. Il messaggio dell’Escursionismo educante favorisce il riconoscimento della CETS, Carta europea turismo sostenibile.
Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
Ricordo anche i fondamentali Documenti Cai che si aggiungono al Bidecalogo, tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai. 1. Cambiamenti climatici, neve, industria dello sci. Analisi del contesto, prospettive e proposte; 2. Biodiversità, servizi ecosistemici, aree protette, economia montana; 3. Il CAI, i boschi e le foreste; 4. Transizione ecologica, energie rinnovabili, eolico; 5. il CAI e il sistema delle aree protette.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
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Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
Oltre il Bidecalogo Cai
Il Club Alpino Italiano (in poco più di un anno) ha elaborato e approvato 5 documenti tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione e pianificazione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai sono chiaro riferimento all’interno dell’Associazione. La loro funzione non si limita ai soci e diventano particolarmente utili nella comunicazione esterna e nello svolgimento di ruoli assegnati al Cai presso Enti di gestione, come nei Parchi, nelle Regioni, nei Comuni e in ogni possibile tavolo di concertazione.
Cai e sistema delle aree protette
L’ultimo approvato, (marzo 2022, indicato con il n.5) è il CAI e il sistema delle aree protette
Cultura e Natura
Oggi, nel 2022 l’azione del Bidecalogo Cai (norme a tutela dell’ambiente del 1991 e riviste nel 2013) è innervata dalla recente stesura e approvazione di questi mirati cinque documenti Cai, calibrati sui nostri tempi, dai chiari riferimenti culturali, fondamentali al possibile futuro sostenibile e di progresso per ambiente e società.
Educazione e sostenibilità
L’educazione allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete INFEAS, è un obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile per l’oggi e le future generazioni.
Accesso agli atti
Inoltre è stato predisposto un utile documento guida di accesso agli atti e alle informazioni ambientali.
I documenti Cai educano allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete dei Centri INFEAS (link articolo Montagna e Parchi), in quanto obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile, soprattutto alla luce delle sempre più ricorrenti emergenze planetarie.
Il Cai vede uomo e tutela della montagna, insieme nel progresso e benessere, per contrastare spopolamento, spaesamento, crisi climatica, consumo di suolo, perdita di biodiversità e delle identità locali. Lo stare bene precede il concetto di sostenibilità come scelta.
Studio e osservazione della Natura si traducono in esperienze dai molti risvolti. La frequentazione condivisa dell’ambiente consente di approfondire temi etici, antropologici, psicologici, di relazione e confronto che predispongono alla sostenibilità, attraverso la quale si guarda e si interpreta il mondo.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE? Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
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LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE?Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
In questo periodo sembra esserci molto attenzione nei confronti della Montagna. Nell’arco di alcuni mesi ci sono stati più documenti e impegni a favore delle terre alte.
Costituzione, Disegno di Legge sulla Montagna, finanziamenti da PNRR, ASviS e le Strategie Nazionali SNAI e SNAMI, i Villaggi degli alpinisti … Può essere sicuramente un dato positivo ma va capito bene e accompagnato, affinché non siano interventi di facciata, spalmati di verde.
La Montagna è vulnerabile
La Montagna è realtà vulnerabile. In piena crisi climatica, insieme alle difficoltà di chi vive in montagna e alla carenza dei servizi, vanno considerati i limiti delle risorse e dell’ambiente. Per le Terre Alte si coniugano insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Pandemia, crisi climatica, spopolamento, diseguaglianze sociali impongono un processo evolutivo che riconosca il nuovo nella relazione tra la comunità territoriale e l’ambiente che la circonda (identificate ultimamente come green communities).
Tre temi portanti
Dalla frequentazione nei Gruppi di lavoro ASvis mi concentro su tre temi portanti del cambiamento. La riduzione del consumo di suolo in quanto risorsa naturale non rinnovabile essenziale ai fini dell’equilibrio ambientale, per i servizi ecosistemici che coinvolgono interessi plurimi in più ambiti sociali e collettivi, estesi e intergenerazionali. La tutela paesistico ambientale considerata su tutto il territorio nazionale, con la cura del paesaggio che interessa anche gli ambiti degradati da recuperare rimuovendo detrattori ambientali. Di riferimento la Convenzione europea del paesaggio (espressione di qualità della vita) che combina la gestione del territorio all’apporto delle popolazioni introducendo il concetto di ecosistema. L’educazione ambientale orientata alla sostenibilità che. attraverso informazione, educazione e formazione, superi la visione meramente antropocentrica e intervenga qualitativamente negli ambienti dove l’uomo ha deciso di vivere e conservi la Natura nel rispetto della biodiversità, degli ecosistemi e dei cicli bio-geochimici della materia che sono alla base della vita.
1. Disegno di Legge sulla Montagna
I nostri legislatori discutono del Disegno di Legge sulla Montagna tra analisi e prospettive future. Si tratta di “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” con misure per favorire ripresa di territori in grado di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Il documento è articolato e ha spunti interessanti. Importante vigilare affinchè ci sia un’attenzione diffusa, evitando che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina.
2. green communities: stanziate le prime risorse PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza
La Montagna è presente nel PNRR con il finanziamento delle green communities che assolvono a due diverse funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni comuni di generale fruibilità, dall’altra innescare un virtuoso rapporto sussidiario di scambio con le realtà urbane”
Quanti fondi? Dei fondi del PNRR ne sono stati destinati 135 milioni. Somma che servirà a finanziare 33 “Green Communities” che intendono usare in modo equilibrato ed ecosostenibile le risorse principali di cui dispongono.
Le prime 3 Comunità
La Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna)
La Green Community “Terre del Monviso” (Piemonte)
La Green Community “Parco Regionale Sirente Velino” (Abruzzo).
PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO
Il progetto Green community “Parco Regionale Sirente Velino” PREVEDE: – il miglioramento nella governance dei processi di gestione delle risorse naturali, finalizzata a modelli di sostenibilità competitiva per lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di un distretto turistico; – il sostegno all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio; – la creazione di una rete di mobilità sostenibile con snodi, aree di scambio – sistemi di gestione del patrimonio agro-forestale, con modelli di implementazione della cattura del carbonio e gestione dei relativi crediti ambientali.
Ci troviamo in un Parco E’ chiaro il riferimento del legislatore all’Area Protetta e sarà necessario combinare tutela e biodiversità con le attività economiche compatibili: agro-zootecniche-forestali e artigianato con produzioni tipiche e di qualità, accoglienza e turismo lento e multimodale. Non potranno essere risorse per bacini sciistici e impianti di risalita. L’occasione che ci si presenta è unica per il progresso sociale di paesi, cittadine e cittadini in armonia con economia e natura. Il nuovo indica forme di produzione e consumo nelle quali le comunità locali sono protagoniste, consapevoli del valore di un’area protetta e delle proprie specificità territoriali da conservare.
3. Documento AsVIS Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile gennaio 2022
In Italia, e in Europa, non si può affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e montagna, poiché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro continente.
4. La Strategia Nazionale per le Aree Interne – SNAI
… La Strategia per le Aree Interne 2014-2020, dotata di 279 milioni di euro, è parte delle politiche di coesione europee, introdotta per ridurre i crescenti divari tra territori, interessa il 60% del territorio e un quarto della popolazione. Essa identifica i Comuni interessati in base alla lontananza dai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e include le aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche, in gran parte montane e collinari.
… La Strategia nazionale ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
5. La Strategia nazionale per la montagna italiana – SNAMI
Il Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Misure
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti: – sanità di montagna; – scuole di montagna; – servizi di telefonia mobile e accesso a internet; – incentivi agli imprenditori agricoli e forestali; – misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”; – misura “Io resto in montagna”;
6. Dal Villaggio degli alpinisti ai Paesi d’Appennino
Il paese di Paularo in Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto Villaggio degli alpinisti. E così entrato nella rete dei luoghi (il sesto in Italia) dove uomo e natura si incontrano in armonia. Sono forti il rispetto della biodiversità e della cultura, dove la tradizione è la base dell’innovazione per il risparmio, la conservazione, il contenimento della crisi climatica. Ci si prende cura dell’ambiente e si guarda alla qualità della vita.
Adesso sarà la volta dei Paesi d’Appennino L’essere montanari si identifica nello stile di vita che segue il ritmo delle stagioni, l’abile gesto di operose mani nei tanti mestieri, i sapori nelle luci di montagne che si incontrano con il mare, offrendo autenticità che invita e promuove un turismo consapevole e responsabile.
7. Costituzione d’Italia
Ultima considerazione (non la meno importante) è quella della Costituzione con i suoi articoli e le recenti integrazioni dell’8 febbraio 2022 in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute, economia:
Articolo 9 che rientra tra i principi fondamentali ed è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela. 1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. 3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
Articolo 41 1. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. 2. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Articolo 44, comma 2 – La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Calendario fotografico Cai Teramo, aprile 2022 – Una foto salverà l’ambiente?
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Calendario fotografico Cai Teramo 2022 Una foto salverà l’ambiente? – aprile 2022 diPaolo Iacovoni
Gran Sasso d’Italia – Valle del Vasto
Capolavoro della Natura
– La Natura è sempre lì, pronta a stupirci. In ogni stagione.
– Il mese di aprile si apre con la foto Paolo Iacovoni nella quale mi perdo con il suo segno di speranza e luce. Sul Gran Sasso d’Italia, nella Valle del Vasto.
– Mi è necessaria la Montagna! In questo periodo dai grandi turbamenti, con le guerre che oscurano il cielo, la pandemia che muta e colpisce invisibile, l’inflazione governata da chi specula su tutto.
– Mi sento stretto! Le emergenze continue attanagliano e riducono gli spazi di libertà.
– Grande arretramento delle politiche ambientali. Le lancette dell’impegno sono rallentate.
La ricerca del racconto
– La fotografia è uno straordinario mezzo che documenta e racconta la Montagna.
– Le foto anticipano quello che si svelerà ai nostri occhi.
– Le escursioni in montagna sono un efficace strumento di avvicinamento, lettura e comprensione di ambiente e paesaggio.
– Abbiamo bisogno di racconti che sappiano risvegliare attenzione per un luogo, una storia, un episodio, alimentando interesse,e voglia di esserci.
La Sezione Cai di Teramo
– Il Cai di Teramo con il Calendario Fotografico presenta suggestivi luoghi di Montagna e offre a tutti l’attimo, riportato a noi secondo la sensibilità dell’autore.
– La Montagna è un caleidoscopio e molte altre immagini si aggiungeranno con le attività di aprile, sia del Cai Teramo (link al Programma 2022 Cai Teramo), sia del Cai Castelli e delle consorelle Sezioni.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022 Rinviata causa neve
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FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022 Rinviata causa neve
Era tutto pronto per festeggiare l’appuntamento con il bosco.
Il Rifugio Enrico Faiani, con la sua posizione privilegiata da sentinella della montagna, è luogo ideale per queste attività. Sempre lì per accogliere e, appena fuori dalla porta, ecco il bosco che si protende e ci incoraggia a percorrerlo tra foglie fruscianti e muschio vivace.
Fare festa con l’albero
La festa dell’albero ci ricorda l’importanza del bosco per la qualità della vita, con tutti i servizi che generosamente ci offre. La vita di montagna è simbiotica con il bosco. Ne sanno qualcosa a Castelli dove, quando per la produzione della ceramica i forni di cottura erano alimentati con la legna di faggio, il bosco era fonte di vita e il prelievo di legna sempre controllato affinché questa materia prima potesse rigenerarsi senza mai mancare.
Festa rinviata
Adesso la festa è rinviata causa neve e per il brusco abbassamento della temperatura.
Una festa pensata e organizzata per i più piccoli, bambine e bambini con i loro genitori, tra quelle del Family Cai.
Una breve escursione dal Rifugio Enrico Faiani nel bosco per il riconoscimento di piante, fiori ed essenze profumate. Accompagnati da Vittorino e Maria i piccoli esploratori, come giovani elfi, toccando e annusando, avrebbero apprezzato le meraviglie di una natura in costante divenire.
Al rientro l’accoglienza del Rifugio Enrico Faiani e poi un’ulteriore occasione per fare e sporcarsi le mani, con la messa a dimora di alcune piante aromatiche.
Solo rinviato…
Tutto questo è solo rinviato. Rifugio Enrico Faiani e Bosco sono lì ai piedi della grande Parete Nord del Monte Camicia.
Appena questa neve primaverile sarà sciolta da un sole più caldo, e tutto sarà smagliante, la Sezione CAI di Castelli riproporrà questo coinvolgente appuntamento.
Piccoli semi…
Le iniziative educative del Cai per i più giovani sono come piccoli semi pronti a germogliare e dare frutti. Prendendo esempio dall’albero si impara che il bosco non è solo meraviglia e dono della Natura, ma è anche strumento che interviene e mitiga la crisi climatici, migliora la qualità della salute e della vita. Infatti gli alberi assorbono anidride carbonica e producono ossigeno; con le loro radici consolidano il terreno e prevengono il dissesto idrogeologico; nel bosco ci sono solo le voci che migliorano ikl nostro umore.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA
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SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA
Dopo 120 giorni che non piove il fiume Po è irriconoscibile.
Il Po è il fiume delle nostre fantasie scolastiche giovanili: il più lungo d’Italia e quello del nome più breve. Una sinuosa linea azzurra orizzontale, appena al di sotto delle Alpi, che campeggiava nella parte alta della cartina geografica fisica d’Italia appesa in ogni aula scolastica. Per indicarlo dovevamo usare il righello.
Quattro Regioni
Nel suo sviluppo attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto; per gran parte del suo percorso scorre sulla estesa Pianura Padana.
Il Monviso
Il Po è delle Alpi Cozie: nasce a Pian del Re, sul Monviso, (montagna molto cara al Club Alpino italiano (link), che, con i suoi 3841 m è simbolo degli esordi di questa grande associazione nazionale).
Primati d’Italia
È un fiume dai primati con i suoi 652 km di lunghezza, il bacino idrografico più esteso e la massima portata d’acqua alla foce, che si apre con una varia ramificazione a delta sul mare Adriatico, appena a sud della Laguna di Venezia.
Patrimonio UNESCO
Il delta del Po per la sua complessità e grande Valenza ambientale è stato dichiarato patrimonio UNESCO dell’umanità.
Il Tevere
Per noi d’Appennino, sempre sulla stessa cartina geografica, al Po faceva da contraltare il Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo e, con 405 km, anche lui si snoda su 4 regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.
Il Po e l’acqua
Il Po è un simbolo d’acqua, di portata e potenza per i grandi volumi che anima. Quando lo si osserva si resta sempre affascinati e timorosi. Notevole la quantità d’acqua trasportata, grazie al grande tributo dei fiumi alpini. Tra le prerogative di questo importante corso d’acqua c’è la navigabilità.
Dopo 120 giorni che non piove il grande fiume Po è in secca
Poca acqua e un livello basso che preoccupa e fa pensare di essere ad agosto quando il caldo attanaglia e non piove. Invece siamo a marzo 2022 e troviamo i piloni del ponte tra Boretto e Viadana scoperti. Confrontando le foto di fine febbraio (quando livello era già basso) e di fine marzo (davvero impressionante), ci si rende conto di quanto la situazione sia grave con sponde biancheggianti e dune sparse. A novembre 2021 era poi tutt’altro con l’acqua anche sulla riva e i piloni in secca della foto di marzo (lato Emilia Romagna).
Siccità nell’Italia del Nord
Il nord Italia è tutto condizionato da questi mesi senza pioggia e il Po manifesta in pieno gli effetti della siccità. Si affaccia quindi lo spettro della crisi idrica del 2017.
Le criticità all’orizzonte sono carenza di acqua potabile crescita dell’inquinamento per via della minore portata, grandi danni all’agricoltura sia per carenza di acqua sia perché con la risalita del cuneo salino l’acqua non è utilizzabile. A maggio quando inizieranno i prelievi per irrigare i campi la criticità si accentuerà e ci saranno le contese nell’uso dell’acqua.
Prelievi in alveo
Le sponde scoperte e le dune emerse spingono ad estrarre ulteriori volumi di sabbia ma questo accentua le criticità di un fiume già troppo dragato, con l’alveo che così si abbasserà ulteriormente.
Una politica unitaria
Come per ogni complessa realtà ambientale servirebbe un’attenta politica unitaria per tutto l’esteso bacino idrico, che risolva ed armonizzi competenze e giurisdizioni diverse con il comune obiettivo di predisporre un piano di bacino attento alle norme di difesa dal consumo di suolo e di acqua.
NO a interventi inutili
Sono da evitare interventi inutili, settoriali e non di visione. La consapevolezza del bene comune e della sua vulnerabilità, deve diventare l’occasione per prevenire e contrastare gli effetti dell’attuale crisi climatica evitando che fiume ed ecosistemi possano morire.
Consumo d’acqua ed emergenza…
Rischiamo una crisi idrica nel nostro paese mentre il consumo di acqua, non solo per uso alimentare, è in grande crescita. L’acqua potabile (indispensabile alla vita), sempre più “oro blu”, bene pubblico molto appetito da privati(è invece bene ricordare che il referendum del 12 e 13 giugno 2011, sancì che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto confermando la gestione pubblica del servizio idrico), diventerà una nuova emergenza?
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
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GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
Insieme per dare bellezza alla Contea
E alla fine la Giornata ecologica siamo riusciti a svolgerla. Dopo essere stata rinviata un paio di volte per cattivo tempo e necessità organizzative. Hanno partecipato diverse associazioni (e tra queste il Cai) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali.
Che giornata piena!
E’ stata una intensa giornata di impegno, partecipata e condivisa, cogliendo pienamente il senso sociale dell’appuntamento (e le foto la raccontano bene). Video riepilogativo con montaggio di immagini sullo svolgimento delle attività – da Giancarlo Di Pietro (link) Le Associazioni hanno indirizzato la giornata sul tema della sostenibilità nel riconoscibile ruolo culturale di Agenda 2030. La sostenibilità attiene alla complessità e non può esserci qualità della vita senza un continuo sistema di interscambio (siamo in relazione con tutto: nel quotidiano con quello che abbiamo attorno, più in generale con il resto della Terra).
Castelli pulita
Castelli oggi appare diversa, non solo più pulita e libera dai rifiuti, ma anche più consapevole di quanto possa essere importante, sia conservare un aspetto ordinato e lindo di strade e scarpate, sia riuscire ad avere meno rifiuti con scelte oculate di consumo.
Cittadinanza attiva
Quello di oggi è un esempio di cittadinanza attiva, di educazione civica. La buona pratica svolta in compagnia ha un grande effetto educativo nei confronti dei giovani presenti, bambine e bambini con i loro genitori, che hanno potuto accompagnare e osservare tutto quanto è stato svolto.
Adulti insieme a bambine e bambini
Gli adulti hanno raccolto davvero tanto materiale, con oggetti anche di grande dimensione, recuperati con corde e a forza di braccia. I più piccoli, costantemente controllati, hanno dato il loro appassionato contributo, muovendosi tra le gambe dei più grandi e aguzzando la vista alla ricerca di rifiuti abbandonati.
La Natura incuriosisce
La boscaglia li ha però incuriositi ed è diventato un gioco anche riconoscere il nome delle piante e degli arbusti che la primavera ha iniziato a colorare anche con le prime fioriture.
Contributo corale
Le associazioni presenti, con un partecipato impegno comune, hanno contribuito secondo capacità ed esperienza.
Tutto si è svolto bene ed è quindi grande la soddisfazione. C’è tanta documentazione per il messaggio che sarà riportato a tutti gli abitanti e a turisti ed escursionisti che verranno a Castelli.
Montagna Pulita
Montagna Pulita è una campagna di sensibilizzazione del Cai che, alla corretta frequentazione turistico-escursionistica della montagna, associa la riduzione dei rifiuti, in particolare della plastica e di quelli usa e getta. Si contrasta l’inquinamento che in montagna (come purtroppo in altri ambiti naturali) è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Giornate come questa di Castelli sono una efficace opera di sensibilizzazione per abitanti locali e turisti poco attenti.
Dalla giornata sulla neve e nel bosco del Rifugio Enrico Faiani, di domenica scorsa a questa di boscaglia, strade e scarpate il messaggio educativo si arricchisce.
Motore di cambiamento
Verso la Transizione Ecologica. Par bambine e bambini le giornate in ambiente, insieme ad essere buone pratiche svolte in compagnia, sono vissute come momento formativo che diventa motore di cambiamento.
Invito alla lettura di Montagna
Per saperne di più di Montagna e appassionarsi, c’è la Rivista mensile del Cai Montagne 360 (pubblicazione cartacea inviata ad ogni socio Cai, compresa nella quota annuale Tesseramento). Tutte pagine da sfogliare, ricche di riflessioni, argomenti, proposte per conoscere e vivere la Montagna in tutte le stagioni, nei paesi e nei rifugi, per un turismo salutare che sappia avvicinare senza danneggiare, garantendo un’economia sostenibile e duratura .
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
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RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
La risposta culturale alle crisi
In questa fase di crisi climatica e di emergenze che si susseguono l’unica possibile risposta è quella culturale. In questo sentiero di scelte consapevoli e condivise, che sa di futuro possibile, l’educazione ambientale orientata alla sostenibilità diventa strategia fondamentale per l’informazione, la sensibilizzazione e la consapevolezza di tutti noi (a livello locale, nazionale e planetario) nei confronti dei territori, dell’uso equo e giusto delle risorse naturali e verso le problematiche ambientali (impellenti e ineludibili e che non possono essere condizionate da pandemie e guerre).
INFEAS Abruzzo
Va quindi riaperta una fase realmente operativa della Rete dei Centri di Educazione Ambientale orientati alla sostenibilità – CEAS. In Abruzzo INFEA era una realtà presente, coordinata e operativa. Adesso sopravvive ma ha necessità che si ripropongano i Piani di azione triennali (sulla scia del vincente Progetto Di Scuola in Cea) e che maturi un efficace e finalizzato dialogo tra Regione Abruzzo e Parchi nazionali.
24 e 25 marzo 2022 – appuntamento in modalità on line
L’incontro nazionale ha l‘obiettivo di fare il punto sullo stato attuale dei sistemi INFEAS. nazionali e regionali e promuovere il confronto sul ruolo e significato dell’educazione alla sostenibilità per rilanciarne il ruolo a livello nazionale e regionale. Organizzato dal Servizio sostenibilità ambientale valutazione strategica e sistemi informativi (SVASI) dell’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna.
Cosa aspettarsi?
-che si riesca a tracciare lo stato dell’arte con le opportunità, le sfide future e le linee politiche per il rilancio della Rete INFEAS -che si riescano a definire obiettivi, elaborare proposte, piani di azione e linee di gestione e di crescita della Rete INFEAS
Priorità:
-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale che sono motore di cambiamento; -la sfida della transizione ecologica chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità; -funzionale radicamento della Rete INFEAS, coordinata con altre strutture di governo e studio dei territori (sistema delle Aree Protette, Rete Natura 2000, Università, ISPRA…); – fare propria e sostenere Agenda 2030 e le sfide che racchiude; -il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza è un volano di opportunità per l’educazione alla sostenibilità; – il mondo della Scuola dei tanti giovani e insegnanti, è il terreno ideale dove coltivare e far crescere l’educazione alla sostenibilità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SICCITA’ NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2022. La storia dell’acqua è storia dei luoghi e della civiltà umana.
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SICCITA’ NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2022. La storia dell’acqua è storia dei luoghi e della civiltà umana.
Crisi climatica
L’acqua è diventata inquieta a causa del riscaldamento climatico che ne modifica la regolarità del ciclo. A tratti presente e aggressiva (troppa acqua e alluvioni) a tratti sempre più lunghi elusiva e nascosta (poca acqua e siccità).
Invasi artificiali
Per utilizzarla in modi diversi l’acqua dei fiumi e stata imbrigliata è trattenuta da invasi artificiali, (costruiti per garantire presenza di acqua anche quando non piove e i torrenti di montagna sono in secca). La crisi climatica sta alterando le condizioni di stabilità alle quali (cultura occidentale) eravamo abituati tanto da arrivare a considerare come dato certo che l’acqua dei rubinetti fosse inesauribile.
Acqua di montagna
Nei piccoli paesi montani l’acqua c’è sempre stata abbondante, fresca e saporosa, generosamente offerta da sorgenti diffuse. Da meno giovane ricordo anche l’arrivo dell’acqua nelle abitazioni del mio paese, (anche se prima dei rubinetti in casa l’acqua era abbondante nelle fontane che ornavano, gorgoglianti, strade e piazze).
Siccità
In questo periodo dell’anno la siccità è palpabile nel nord dell’Italia con il livello dei fiumi al minimo (critica ed emblematica la situazione del Po lungo tutta l’asta fluviale, nella pianura padana e nella foce dove la risalita del cuneo salino avviene per circa 10-15 km con tutte le incidenze negative sull’agricolturae non solo).
Lago del Corlo
Per capire e vedere direttamente la situazione dell’acqua ho raggiunto un piccolo lago artificiale del Bellunese, vicino Feltre (sede del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi) e devo dire che la situazione rilevata è veramente impressionante con le ripide rive scoperte e i pedalò appesi sulle sponde. Il Lago di Arsiè, detto anche Lago del Corlo è formato da uno sbarramento del Torrente Cismon ed è percorribile una piacevole escursione lungolago di circa 3 h.
Fontane compagne di escursione
Dopo il lago la riflessione sull’acqua continua e questa volta (prendendo spunto dalla conferenza di Teramo su fonti e fontane) riporto una serie di foto di fontane diverse (che arricchiscono la storia dei luoghi, insieme a lavatoi e abbeveratoi) poste su bivi, crocevia, piazzette e piazze. Alcune presenti solo come silenti testimoni.
Rapporto IPCC
Ci attendono: carenza di piogge, livelli dei fiumi al minimo, campagne assetate ed eventi meteorologici estremi. Temi affrontati anche dal Rapporto appena pubblicato dal Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), in relazione a impatti, adattamento e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici. Uno dei temi chiave del Rapporto è la siccità in crescita, che sui territori condiziona società, economia, ambiente, gestione, infrastrutture, produzione e popolazione.
L’acqua diminuisce e con essa diminuisce la naturale capacità autodepurativa. Gli inquinanti invece non diminuiscono, giungono lo stesso e sarà importante capire cosa accade alla qualità dell’acqua di falda in presenza di contaminanti come pesticidi e batteri.
L’acqua al centro
Il dibattito sull’acqua e sulla gestione delle risorse idriche è crescente, ma non centrale. Eppure siamo in piena Transizione Ecologica. Le politiche nazionali e internazionali intervengono con obiettivi significati ma il traguardo resta sempre lontano. Confido in Agenda 2030, ma ricordo l’impegno planetario “Acqua fonte di vita” che, nel decennio internazionale d’azione 2005-2015, si proponeva di dimezzare nel mondo il numero di persone prive di accesso all’acqua. Agenda 2030 e l’obiettivo 6: la riflessione sull’acqua contribuirsce al raggiungimento dell’obiettivo ACQUA PULITA E SERVIZI IGIENICO-SANITARI (link ad ASviS)che mira a garantire acqua potabile e servizi igienici sicuri per tutti. Con visione d’insieme si considerano la gestione sostenibile delle risorse idriche, delle acque reflue e degli ecosistemi, con funzioni e valori e amplificati riconoscendo l’importanza di un ambiente sano e vivibile.
2022.03.22 pubblicato nella Giornata Mondiale dell’Acqua 2022
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.