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SETTEMILA CHILOMETRI DI BELLEZZA, NATURA E CULTURA – SENTIERO ITALIA CAI, stabile infrastruttura nazionale di mobilità dolce e tanto altro ancora…

SETTEMILA CHILOMETRI DI BELLEZZA, NATURA E CULTURA
SENTIERO ITALIA CAI, stabile infrastruttura nazionale di mobilità dolce e tanto altro ancora…

il Sentiero Italia Cai
Più di 7000 chilometri (quasi tutti sulle estese dorsali montuose della nostra penisola), circa 400 tappe, 20 Regioni, 16 Parchi nazionali, 37 Parchi regionali.

camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare
Alla scoperta dell’Italia “minore”, tappa dopo tappa,  regione dopo regione, camminando ai piedi dell’Etna, del Gran Sasso e del Monte Bianco, sulle orme del grande visionario Cai, Teresio Valsesia, che, con lungimiranza e determinazione, nel 1995, ha descritto e percorso integralmente il Sentiero Italia Cai.
Camminare e arrampicare sono le pratiche più naturali del mondo ed è quello che iniziamo a fare da subito appena riusciamo a reggerci sulle gambe.

Sentiero Italia Cai: quando il camminare diventa tempo dedicato
Nel mondo ci sono diversi esempi di lunghi cammini sia quelli turistici e religiosi come il noto Cammino di Santiago de Compostela, oppure i lunghi trekking di avvicinamento alle vette himalayane. Ma esiste un particolare sentiero che unisce Alpi e Appennino, attraversa anche Sicilia e Sardegna e ha avuto il nome di Sentiero Italia Cai. Nato negli anni 90 è stato percorso integralmente nel 1995 e in questi ultimi anni il progetto è stato ripreso dal Cai celebrando nel 2019 l’anno del turismo lento, animato dal Presidente Generale Cai, Vincenzo Torti, con il messaggio raccolto operativamente dal Vice Presidente Generale Cai, Antonio Montani.

obiettivi durevoli – Agenda 2030 – CETS
Gli obiettivi sono ambiziosi volendo avvicinare a piedi, territori, paesi e popolazioni, da promuovere e conoscere nelle diverse culture e tradizioni. Ci sono poi la tutela dell’ambiente, l’attenzione al patrimonio culturale e la salvaguardia della biodiversità. Nella realizzazione del Sentiero Italia Cai sono stati utilizzati sentieri esistenti, molti dei quali recuperati dall’abbandono. Sono sati privilegiati gli itinerari di fondovalle, da paese a paese, per una frequentazione possibile in ogni stagione e aperta a tutte le fasce d’età, al turismo scolastico e alle famiglie. Si è in linea con i 17 obiettivi Agenda 2030 e gli indirizzi della Carta Europea del Turismo Sostenibile – CETS.

Sentiero dei Parchi – Cai, MATTM, Federparchi – infrastruttura stabile
Lo sviluppo del Sentiero Italia Cai è di oltre 7000 km e, in accordo con il Ministero dell’Ambiente (intesa sottoscritta il 23 maggio 2020 nell’ambito della Settimana delle Natura, 18-24 maggio), interesserà tutti i 25 parchi nazionali d’Italia (16 dei quali sono direttamente interessati, insieme a 37 Parchi Regionali e 17 tra riserve regionali e riserve statali alle quali si aggiungono i siti di Rete Natura 2000). Diventa così il Sentiero dei Parchi, con avvio da Santa Teresa di Gallura in Sardegna e arrivo a Trieste, in Friuli Venezia Giulia.
La collaborazione Cai,  Federparchi, Ministeri, Regioni, Parchi ed Enti locali trasformerà il Sentiero dei Parchi  in infrastruttura stabile associando, la percorrenza del tracciato, l’accoglienza nei paesi e nei rifugi, la tutela con le iniziative di informaz ione e sensibilizzazione ambientale e culturale.

il segnavia rosso/bianco/rosso
Compagni di viaggio in questa esperienza itinerante saranno le bandierine segnavia rosso/bianco/rosso – a conferma  del tracciato, le frecce direzionali poste ai bivi e i tabelloni informativi nelle località di partenza e arrivo. L’abaco della segnaletica del Cai è garanzia di continuità nazionale e sicurezza ed è stata adottata dal sistema delle Aree protette.

turismo educante e multidisciplinare – mobilità dolce ecosostenibile
Il Sentiero dei Parchi sarà un esempio di intervento multidisciplinare ecosostenibile, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030 e degli indirizzi della Carta Europea del Turismo Sostenibile – CETS. A sostegno di questo nuovo “turismo educante” sono attive già diverse iniziative tra le quali il progetto “ripartire dai sentieri” avviato dopo il terremoto d’Appennino del 2016, la giornata nazionale “in cammino nei parchi“, in collaborazione con Federparchi, che vedrà la nona edizione il prossimo 13 giugno 2021, la “XXII settimana nazionale dell’escursionismo“, che ha visto l’evento 2019 nel Parco Nazionale della Val Grande e vedrà il prossimo in Basilicata, dal 27 settembre al 3 ottobre 2021, nel Parco Nazionale del Pollino e a Matera (capitale della Cultura 2019) e la “settimana nazionale del Sentiero Italia CAI per la Scuola italiana”, programmata dal 4 al 9 ottobre 2021 con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, del Ministero per l’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali.

Il Patto educativo di comunità – Scuole in Rete
Ci affascina capire le possibilità di un’offerta formativa calibrata sulla popolazione giovanile che dia riscontro alle esigenze dei diversi contesti culturali, sociali ed economici delle realtà locali che il Sentiero dei Parchi attraversa. L’Escursionismo diventa volano del coordinamento  stabile di iniziative promosse da più Enti(Sistema Educativo Territoriale), realizzando un percorsi formativi integrati che dall’aula si svolgono in ambiente, diventando buone pratiche esportabili (Scuole in Rete).

patrimonio naturale – patrimonio culturale
L’Escursionismo educante, visto come strumento partecipativo di una governance integrata. Ci si avvale di questa rivisitata attività in ambiente e si guarda al futuro, a seguito della necessaria conservazione del patrimonio naturale e del patrimonio culturale, della scelta di adeguate politiche e misure per l’adattamento alla crisi climatica e nell’ottica del miglioramento socio-economico e di cittadinanza (ambito attualmente condizionato dall’emergenza sanitaria per Covid 19).

i paesi: porte di accesso alla montagna – i rifugi: presidi culturali
L’avvicinamento alla montagna sempre dal basso, iniziando dai paesi che diventano le naturali porte di accesso alla montagna, con la prima sosta di accoglienza e di incontro. Più in quota i rifugi, presidi culturali pronti ad accogliere per una rigenerante sosta informativa. Ci muoveremo sempre nel rispetto delle norme sanitarie per il contenimento nel covid e per contrastare l’emergenza climatica in atto.

guardarsi attorno e guardarsi dentro
Il 2021 speriamo possa l’anno che si lascia la pandemia alle spalle, ritrovando la gioia dell’incontro, recuperando il senso dell’aggregazione e della condivisione. Il tempo sarà dedicato con tranquillità all’escursionismo, gli spazi recuperati per la meraviglia e lo stupore, le soste, con i paesaggi che si susseguono, per il costante guardarsi attorno e guardarsi dentro.

 

 

SENTIERO ITALIA CAI E AREE PROTETTE – Dal sito https://sentieroitalia.cai.it/ al sito  http://www.parks.it/, articolo del 2020.06.14

GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI 24 maggio 2020  – CLUB ALPINO ITALIANO E MATTM: SENTIERO DEI PARCHI, articolo del 2020.05.24 (giornata europea dei parchi)

 

2021.01.28 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




LA SFIDA DI “NEXT GENERATION EU” – Le strade in montagna ci sono: servono servizi e accoglienza

LA SFIDA DI “NEXT GENERATION EU” – località Prati di Tivo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Le Associazioni ambientaliste  in Provincia di Teramo si prendono cura della Montagna

Le strade in montagna ci sono: servono servizi e accoglienza

Il CAI – Club Alpino Italiano (Sezione di Castelli, Sezione di Isola del Gran Sasso, Sottosezione di Pietracamela, Sezione di Teramo), Mountain Wilderness Abruzzo e WWF Teramo intervengono congiuntamente – comunicato del 18 gennaio 2021, sulle recenti proposte per i Prati di Tivo, località montana  nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

18 gennaio 2021
COMUNICATO STAMPA INTERASSOCIATIVO
Fondi da Next Generation EU
Dai cassetti di Comuni e Provincia escono fuori tutti i progetti più stravaganti degli ultimi 30 anni per raggiungere i Prati di Tivo
È questo che vogliamo lasciare alle prossime generazioni?

Infrastrutturazione pesante
L’attenzione è su interventi di infrastrutturazione che non direi proprio di mobilità sostenibile.
Tra i progetti un trenino a cremagliera con partenza da Forca di Valle di Isola del Gran Sasso, una strada panoramica dall’uscita autostradale di Colledara e perfino una cabinovia o funivia da Montorio al Vomano.

Quale visione? Non è ordinaria amministrazione
Si ripropongono progetti sepolti in cassetti che sembravano chiusi per sempre. Ed è questa la nota più dolente, in quanto il fatto che, dalle attuali amministrazioni, riemergono situazioni obsolete e superate denota quanto poco si conosca e si abbia a cuore non solo la montagna, ma gli ambienti in genere. In queste circostanze non si tratta di ordinaria amministrazione.

Next Generation EU – Laudato SI’
Lo strumento per la ripartenza e la resilienza dell’Unione Europea è, non a caso, denominato  Next Generation EU  e guarda al futuro con l’obiettivo di aiutare gli Stati membri ad affrontare l’impatto economico e sociale della pandemia, garantendo nel contempo che l’economia avvii le transizioni verde e digitale e diventi più sostenibile. Il tutto guardando alle future generazioni a cui dovremmo lasciare un mondo più sano perché, come ha detto Papa Francesco, è un’illusione credere di poter restare sani in un Pianeta malato.

– Eppure opzioni di mobilità dolce sono possibili
… Perché, invece di pensare a progetti fuori scala, non ci si preoccupa di sistemare strade e parcheggi esistenti che, una volta migliorati, potrebbero tranquillamente reggere gli attuali e i futuri flussi turistici?
– Superare la monocultura dello sci alpino
… Perché non si fanno investimenti sulla riconversione dei Prati di Tivo per superare il turismo legato allo sci da discesa che ha assorbito decine di milioni di euro di fondi pubblici senza che si trovasse un solo imprenditore intenzionato ad investirci?
– Centri montani minori – porte di accesso alla montagna
… Perché non si punta a rivitalizzare i piccoli centri montani, ricreandovi servizi, ormai quasi del tutto scomparsi, e anche con investimenti a sostegno all’agricoltura e della riforestazione in chiave idrogeologica e climatica?
 – La Montagna è bella in ogni stagione
… Perché non si prova a destagionalizzare l’offerta dei Prati di Tivo puntando su un turismo verde e recuperando antichi percorsi che accolgano i sempre maggiori flussi di turisti e residenti desiderosi di vivere esperienze a piedi o in bicicletta in natura senza stravolgerla?

– Da paese a paese – Ampliamo l’area di interesse –  Rete di sentieri per un’escursionismo naturalistico, culturale e gastronomico.  
… Si potrebbe, connettere la rete sentieristica del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con i centri di fondo valle, come Montorio al Vomano e lo stesso Capoluogo teramano, mediante il recupero di percorsi adatti anche ad un uso ciclo pedonale ed equituristico, conferendo a questi centri il ruolo di porte delle attività turistiche nel Parco e collegandoli sinergicamente con quelli più interni in una rete condivisa di servizi e attività turistiche sostenibili che potrebbero costituire il vero motore della ripresa economica di queste aree.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – Strategia Europea sulla Biodiversità 2030  Contrasto al cambiamento climatico – Parchi in Rete
Ci troviamo in area protetta nazionale, in un ambiente dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico, con un’importanza storica, culturale e geologica unica. Va quindi considerato prioritario quanto previsto nella Strategia Europea sulla Biodiversità 2030 che comporta anche il raggiungimento dell’obiettivo prioritario del contrasto al cambiamento climatico, attraverso la riduzione della perdita di biodiversità. Il Sistema delle Aree Protette ha esperienza su questi temi, nella redazione del Piano del Parco e dei Piani pluriennali socio-economici, interessando sia il bene naturale, sia il bene che culturale.


Il Centro, 24 dicembre 2021: intervento di Tommaso Navarra, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Scienza e Ambiente – PartecipazioneInformazione, educazione e formazione
La complessità ambientale è crescente e le problematiche, antiche e nuove, si affrontano e si risolvono con esperienza, ricerca, tecnica, studio e capacità. Indispensabile la sinergia tra attori diversi, coniugando competenze diverse, riuscendo a lavorare insieme per la salvaguardia ambientale. In questo ambito è importante l’impegno delle Associazioni e dei portatori di interesse utilizzando il dialogo culturale, tecnico scientifico e la partecipazione. Determinanti informazione, educazione e formazione orientati alla eco-sostenibilità.

Ripartenza e Resilienza – Agenda 2030  – Benessere sociale
Per attenuare le conseguenze planetarie da Covid e l’emergenza climatica sono necessari interventi  globali significativi e congiunti fissati con gli obiettivi Agenda 2030. Le scelte non possono esser più di retroguardia, ma l’asticella va alzata, con il livello della pianificazione e delle norme per superare criticità e disuguaglianze in atto. La resilienza, ovvero la capacità di resistere a sollecitazioni e stress, cresce in ambienti sani dove l’economia è parte di un’ottica verde e di neutralità climatica. La pandemia e l’indotta crisi economica, invece di avvicinare le disuguaglianze sta accentuando, in ogni nazione, la forbice  tra ricchi e poveri. Il Goal 10 dell’Agenda 2030 punta a ridurre le disuguaglianze tra i Paesi e al loro interno. In una situazione di neutralità economica migliorano qualità della vita e benessere.

LEGGE 30 dicembre 2020, n. 178. Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
La Legge nazionale prevede l’accelerazione e l’attuazione di investimenti per far fronte al problema del dissesto idrogeologico e misure per potenziare il sistema nazionale delle aree protette. Le proposte di infrastrutturazione pesante in programma . evidente maldestra forzatura dei finanziamenti NEXT GENERATION EU”, non sono in linea con le prospettive nazionali e determinerebbero un sicuro incremento del dissesto geologico con i conseguenti danni ambientali e oneri di manutenzione e ripristino.

Occasione di riscatto e riconoscimento   – Servizi ecosistemici –  Oltre l’ordinaria amministrazione
Per realizzare gli obiettivi preposti tutta l’Italia dovrebbe diventare laboratorio pratico per assi, misure e azioni. Nello specifico della montagna è l’occasione di riscatto e riconoscimento … che fa star bene le persone. La pandemia ha evidenziato l’appetibilità del territorio montano, merito delle particolari caratteristiche espresse dalla  qualità ambientale. Ci sono poi i servizi ecosistemici che garantiscono risorse primarie di qualità e incontaminate. Si tratta ora di definire governo e gestione adatti all’attuale contesto, che ne considerino forza e fragilità con un necessario quadro normativo che, in regine di economia verde, vada oltre l’ordinaria amministrazione.

2021.01.25 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




VALORE APPENNINO  – “Elogio della neve sul Gran Sasso imbiancato”, da Montagne 360 – gennaio 2021

VALORE APPENNINO  – “Elogio della neve – sul Gran Sasso imbiancato”
Montagne 360 – gennaio 2021

“Elogio della neve – itinerari nella montagna imbiancata”. Titola così il numero di gennaio di Montagne 360, la rivista del Club Alpino Italiano nata nel 1882 (giunta, con questo di gennaio 2021, al 100° numero presente in edicola, a disposizione di tutti dal 2012).

Gran Sasso d’Italia
Campeggia in copertina una invitante immagine innevata del Gran Sasso d’Italia, di Luca Mazzoleni, gestore del rifugio Carlo Franchetti, del Cai Roma (ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).

Elogio della montagna.
L’elogio della neve, di questa grande risorsa della natura che è parte del ciclo dell’acqua, diventa “Elogio della montagna” dove la bianca coltre si forma e si deposita.

Rispettiamo la fauna
Le pagine illustrate della Rivista del Cai sono un invito a vivere la montagna e a conoscerla sempre meglio.
In questa fase da pandemia, la montagna è stata frequentata, spesso eccessivamente e senza autoregole. Per il futuro va riscoperta e apprezzata per le sue qualità ambientali e i servizi ecosistemici che garantiscono salute e benessere.

L’altra neve
L’Appennino offre buone opportunità per esperienze a piedi,  di appaganti escursioni anche con le ciaspole o sci da fondo. Sono tanti i borghi in ambienti montani con itinerari che si prestano per pianori, dislivelli e pendenze. Troviamo quindi “l’altra neve”, quella lontana dagli impianti di risalita, quella che ci aiuta a riscoprire il senso del silenzio, del guardarsi attorno, del paesaggio che muta il nostro camminare, stimolando curiosità ed emozione (una riflessione sul ruolo dell’altra neve è proposta da più anni dal Parco Nazionale della Maiella, con un programma di più appuntamenti sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, Montagne 360 – febbraio 2017 pagg.19-25). In ambienti ovattati ci si muove in tranquillità, senza spaventare e stressare gli animali del bosco, che in questo periodo dell’anno risentono particolarmente delle tante difficoltà date dall’inverno: negli spostamenti meno agevoli, nel maggiore consumo di energia, nella più faticosa ricerca del cibo, nel freddo.

La Montagna c’è. Per tutti.
La si può quindi frequentare in libertà, senza particolari divieti, ma con un personale cambio di mentalità che riduca significativamente l’impatto della nostra presenza, così da non lasciare vistose e durature tracce del nostro passaggio. Per migliorare i nostri comportamenti, il Club Alpino Italiano tratterà questo argomento in un convegno organizzato dalla Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano.

In Appennino, Luca Mazzoleni
Tornando in Appennino e sul Gran Sasso d’Italia, Luca Mazzoleni (pagg. 30-34) ci descrive 2 itinerari invernali alla vetta occidentale del Corno Grande la più alta d’Appennino con i suoi 2914 metri. Si tratta chiaramente di itinerari impegnativi che evidenziano vigore e potenza del Gran Sasso d’Italia con tutte le insidie che si incontrano d’inverno per il pericolo di valanghe, le difficoltà nel superare tratti ghiacciati, le basse temperature, il possibile repentino cambio meteo. Per queste attività sono indispensabili competenza, esperienza, attenzione alle previsioni meteo e tanto buon senso.

Editoriale del Presidente Torti
Ci attende il futuro. Dall’editoriale  di Vincenzo Torti, Presidente generale Cai … il 2021 presenta pagine da scrivere insieme, raccolti attorno alla nostra Associazione che costruisce un punto fermo di umanità e progettualità, di rispetto e attenzione …
Nella Rivista altri articoli di neve: in Alta Badia, sul Grappa, sui confini del Friuli sulle Alpi Carniche e Giulie, presentati dalla sinfonia del silenzio.

Turismo educante
La Montagna ha bisogno di visitatori preparati e consapevoli, per una frequentazione eco-sostenibile, matrice di un “turismo educante” che, attraverso la cultura,diventi comunità radicata, favorisca nuova occupazione e assicuri una durevole crescita sociale ed economica.

2021-01-15 (filidido)  Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




NATURA FONTE DI VITA – da Montagne 360, gennaio 2021

 Dalla lettura l’arte di ascoltare e comprendere

NATURA FONTE DI VITA – da Montagne 360, gennaio 2021

4 libri, 4 modi diversi di percepire il territorio.

Un invito alla lettura, in questo particolare momento che ci vede costretti a casa, con spostamenti limitati.

Leggiamo di natura, fatti, esperienze e buone pratiche che ci parlano di vita reale.

Mi interessa l’ambiente, che si abbina sempre più a salute e benessere. La Montagna c’è e offre luoghi ancora ad elevata naturalità, dove poter rigenerare  corpo e mente.

E allora, appena possibile, approfittiamone. Si può andare in sicurezza, lungo sentieri ben segnati e ben descritti, nel rispetto delle regole della pandemia e delle esigenze di flora, fauna e paesaggio.

Intanto, in attesa di poterlo fare liberamente leggiamo.

LA MONTAGNA E’ …

La Montagna è … realtà complessa. Nel Congresso Cai Tam di Fermo, del 20 e 21 ottobre 2018, abbiamo considerato alcuni aspetti, cercando di evidenziare specificità e valori. Si tratta però di un territorio denso di racconti, visioni, interessi, avventure e storie che si intrecciano. Non semplice da interpretare e capire. E così ci vengono in aiuto i libri, che ci fanno incontrare esperienze e indicano la traccia da seguire.

Le pagine sfogliate “da seduti”, sono una panoramica  che, attraverso la Montagna scritta, ci riporta alla nostra casa primigenia, interiore; invita alla conoscenza/scoperta degli effettivi ritmi circadiani della natura, dei brandelli di luoghi ancora selvaggi, di wilderness.

In Appennino l’intreccio tra vita dell’uomo e attività in ambiente è forte e lo ritroviamo nei tanti insediamenti in quota, nei terreni coltivati, nei paesi sparsi, segnati spesso dall’abbandono. La natura disegna monti che si inseguono, dolci e aspri, lungo tutta una infinita dorsale, incredibilmente affacciata su mari, aperta da valli e segnata dai corsi d’acqua. Una realtà speciale, della quale prendersi cura con convinzione e capacità riscoprendo, da viandante, il vocio  nelle  nicchie di antiche arti e lo stormire di paesaggi naturali.

– In cammino, con bambine e bambini, dagli occhi sgranati, catturati da fantasia pura e libere emozioni.

– La nostra “cura” del futuro, con saperi e comportamenti, è racchiusa nella “cultura” .

Buona lettura!!!

MONTAGNE 360 –  La rivista del Club Alpino Italiano dal 1882 – gennaio 2021 (pagg.78 e 79)

2021-01-13 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE NEI PARCHI D’ITALIA ANNO 2021

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE INEI PARCHI D’ITALIA 2021 (sono 9 proposte)

Diamo senso “civile” all’anno nuovo scegliendo di trascorrerne le giornate all’aria aperta, nei Parchi d’Italia. Un’opportunità sociale solo per giovani. Infatti il Servizio Civile è riservato a cittadine e cittadine dai 18 ai 28 anni.

Due le novità 2021:
– i Parchi, visti come  “fonte di vita”, indispensabili per salute e benessere, scrigno di biodiversità e cultura da conservare
– Agenda 2030 che abbraccia ogni progetto, con i 10 anni che ci restano per cambiare usi e costumi in piena emergenza climatica, perdita di risorse naturali, inquinamento, disuguaglianze sociali, tanto altro e, in aggiunta, l’attuale emergenza sanitaria da covid.

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE  – Il Servizio Civile è rivolto a cittadine e cittadini dai 18 ai 28 anni. Fino alle ore 14.00 di lunedì 8 febbraio 2021 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2021 e il 2022. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi, attuati nella piena osservanza delle misure di contenimento della pandemia da Covid.
C’è  l’opportunità di vivere questa singolare e formativa esperienza di volontariato anche nei Parchi d’Italia,  che compongono un mosaico vario di natura e cultura.

9 PROPOSTE NEI PARCHI PER I GIOVANI– Ho riunito n.9 proposte che interessano il Sistema dei Parchi per giovani che desiderano muoversi  a contatto con la Natura e nell’impegno per la Tutela, diventando parte attiva di una generale e necessaria azione di conoscenza e conservazione. I giovani volontari sono una risorsa importante ed insostituibile del nostro Paese e molti scelgono, con grande coraggio, di non fermarsi neanche durante l’emergenza Covid.

AGENDA 2030 – Ogni progetto è parte di un più ampio programma di interventi che rinviano all’Agenda 2030, in linea con i 17 obiettivi planetari, espressi da 169 traguardi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (il tutto sottoscritto da 193 nazioni).

CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA –  Per tutti conoscenza, consapevolezza e competenza così da impegnarsi in modo efficace con tanti altri nel sociale e nell’ambiente. interessati a risolvere i problemi che riguardano la collettività, da locale dell’area Parco, all’Italia e al globale, in situazioni di emergenza climatica, inquinamento ed emergenza sanitaria.

CLUB ALPINO ITALIANO – Il Club Alpino Italiano alimenta il senso del “volontariato attivo”, con coinvolgimento e partecipazione. Nei Parchi ci si ritrova con percorsi di crescita e di formazione, attraverso esperienze in ambiente, all’aria aperta, maturando relazioni sociali attive, incontrando persone dedicate e appassionate.

MONITORARE -Sarà interessante attivare una Rete di scambi  tra Parchi, di informazioni, esperienze e buone pratiche, per il coinvolgimento di tutti nella partecipazione civile, nel tempo e oltre i confini dell’Area protetta.

Bando Servizio Civile Universale Parco Nord Milano
Uscito il bando per svolgere il servizio civile nel Parco Nord Milano
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PR Nord Milano  |  Fonte: PR Nord Milano

Bando Servizio Civile Universale Parco Foreste Casentinesi
Uscito il bando per il Servizio Civile nel parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Foreste patrimonio Unesco
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PN Foreste Casentinesi  |  Fonte: PN Foreste Casentinesi

Bando Servizio Civile Universale Parco Gesso
Uscito il bando del Comune di Cuneo per il Servizio Civile nel Parco Fluviale Gesso e Stura
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PR Gesso e Stura  |  Fonte: PR Gesso e Stura

Bando Servizio Civile Universale Parco Gran Paradiso
Uscito il bando del Comune di Torino per il Servizio Civile nel Parco Nazionale Gran Paradiso:
Parco storico d’Italia
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PN Gran Paradiso  |  Fonte: PN Gran Paradiso

Servizio Civile Universale con AREA Parchi Lombardia: un anno con i parchi, un anno per la cultura, l’educazione ambientale, la cura
Uscito il bando per il Servizio Civile che vede coinvolti l’Archivio Regionale dell’Educazione Ambientale dei Parchi lombardi (AREA Parchi), le aree protette: Parco Adamello, Parco Orobie Valtellinesi, Parco Montevecchia e Valle del Curone, Parco Groane, Parco Nord Milano, Parco Valle Lambro, Parco Valle del Ticino, Parco Lura, Riserva Torbiere del Sebino, Riserva Naturale Incisioni Rupestri Di Ceto, Cimbergo e Paspardo …
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi

Bando Servizio Civile Universale Parco d’Abruzzo Lazio e Molise
Uscito il bando per il Servizio Civile nel  Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Parco storico d’Italia – Abruzzo terra di Parchi
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PN Abruzzo, Lazio e Molise  |  Fonte: PN Abruzzo, Lazio e Molise

Bando Servizio Civile Universale Parco Maiella
Uscito il bando per il Servizio Civile nel Parco Nazionale della Maiella
Abruzzo terra di Parchi
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PN Majella  |  Fonte: PN Majella

Bando Servizio Civile Universale Parco Simbruini
Uscito il bando per il Servizio Civile nel Parco Regionale dei Monti Simbruini
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: PR Monti Simbruini  |  Fonte: PR Monti Simbruini

Bando Servizio Civile Universale Parco Alpi Marittime
Uscito il bando per il Servizio Civile nel Parco Naturale Alpi Marittime
Scadenza: 08/02/2021
Area Protetta: P Alpi Marittime     Fonte: P Alpi Marittime 

– vedi lo spot istituzionale Servizio Civile

– Lo Scarpone on line –  Notiziario del Club Alpino Italiano – 12 gennaio 2021

2021-01-11 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




EUGENIO DI DONATO – ci racconta e si racconta

 

EUGENIO DI DONATO – ci racconta e si racconta (tra libri, videoclip, lettere scritte e riflessioni)

Eugenio Di Donato, come scrittore/lettore ci fa sapereche si sente vicino ai libri e “…– direi tanti –per temperamento, emozioni, intenzioni, e circostanze in cui sono stati scritti. Ho una predilezione per le forme brevi. Per i racconti. Non è un caso che «sangue e latte» sia un romanzo di appena un centinaio di pagine.

Per lui i libri sono: …. libri utensili, libri leva con cui forzare le fessure del reale per aprire finestre sull’assurdo, violento e – circoscritto – irreale in cui viviamo.

Eugenio continua con:
….Ho inteso la scrittura come uno strumento, un oggetto afferrabile che abbia le fattezze di un utensile in grado di stendere e plasmare il pensiero, che ne ridisegni l’estensione e ne muti l’immaginario.

.Eugenio Di Donato ha scritto il romanzo – Sangue e Latte, dei racconti e due raccolte di poesie.
https://eldoctorsax.blogspot.com/2020/05/sangue-e-latte-eugenio-di-donato

BUONA LETTURA!!!

2021.01.06 e seguenti (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

PARCHI IN RETE E CLUB ALPINO ITALIANO – I 30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO 394/91

– PARCHI RISORSA DEL FUTURO
Le Aree Protette, presenti in ogni Regione d’Italia, sono una importante struttura territoriale per finalità e azioni. Il singolo territorio protetto accresce il suo valore se messo a sistema con altri territori protetti. Dopo i primi 4 Parchi nazionali storici – Gran Paradiso (1922), d’Abruzzo (1922), Circeo (1934) e Stelvio (1935), la LQ 394 del 6 dicembre 1991 ha provveduto all’istituzione di nuove aree nazionali protette (diventate complessivamente 25), al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata,  conservazione e gestione del patrimonio naturale d’Italia. Nel 1997,  Roma 25-28 settembre, a cura del Ministero dell’Ambiente, si è svolta  la 1^ Conferenza Nazionale AREE NATURALI PROTETTE Parchi ricchezza italiana. 

– PARCHI IN RETE
Con le Aree Protette in rete, il sistema PARCHI IN RETE riuscirà ad esprimere tutta la sua efficacia: – per la conservazione della natura, – per la promozione sociale ed economica delle comunità locali e  – per la migliore risposta all’attuale emergenza sanitaria e climatica.

– RETE NATURA 2000 – SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE
Integrato con RETE NATURA 2000 si riuscirebbe a realizzare il generale SISTEMA NAZIONALE DELLE AREE NATURALI PROTETTE, obiettivo e finalità della legge 394/91, della quale si celebrano i 30 anni.

– meno 55% di CO2
11 dicembre 2020 — ci sono voluti  mesi di assidua campagna per il clima, affinché i i capi di Stato e di Governo dell’UE riuniti in Consiglio,  trovassero l’Accordo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (emissioni di CO2, anidride carbonica), almeno del 55% nei prossimi dieci anni (obiettivo 2030), rispetto allo scenario di riferimento del 1990.

–  SONO TRASCORSI 5 ANNI DA PARIGI
L’Accordo UE è stato preso alla vigilia del quinto anniversario dello storico Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015.
L’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi è rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico mantenendo l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare ulteriormente l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius.

– NEXT GENERATION
Le azioni europee con i finanziamenti NEXT GENERATION, aggiunti alle linee nazionali, possono favorire la promozione di azioni coordinate tra il sistema dei parchi, ministeri, regioni, enti locali e associazioni. Scelte in grado di orientare l’uso eco-sostenibile delle risorse naturali nelle realtà montane di Alpi e Appennino. Attraverso i corridoi ecologici si costruisce il complesso di relazioni anche con gli altri territori connessi.

– NUOVA ECONOMIA e NUOVA SOCIALITA’
Nell’attuale situazione, va posta attenzione alle proposte di impiego delle risorse economiche europee, nazionali e regionali da next generation e da altre linee di finanziamento che non riconoscano centralità all’AMBIENTE. Ci si deve preparare a utilizzare mezzi, strumenti e nuovi investimenti, dall’Europa e dal Governo, per la ripresa dal Coronavirus (Covid 19), che siano in linea con gli obiettivi del “patto verde d’Europa” per contrastare anche la crisi climatica, a difesa dell’ambiente e stimolare una crescita sociale ed economica “verde”.

– VIA – VAS – VINCA
Diffidiamo dal riconoscere accettabili scorciatoie che vogliono evitare le valutazioni previste per i progetti, come VIA (valutazione impatto ambientale, VAS (valutazione ambientale strategica), VINCA (valutazione di incidenza ambientale). Le Valutazioni Ambientali sono a garanzia del corretto uso delle risorse naturali da utilizzare in modo durevole e non sfruttate in modo irreversibile. Si tratta di procedure fondamentali, da velocizzare nello svolgimento, ma non da aggirare o annullare.

– RAPPORTO ASVIS 2020 – AGENDA 2030
Attuali e centrali le indicazioni sulla eco-sostenibilità  del recente RAPPORTO ASVIS 2020, in linea con gli obiettivi AGENDA 2030. Si presentano: situazione di fatto,  evoluzione e proposte, indicando gli ambiti in cui bisogna intervenire per garantire la eco-sostenibilità economica, sociale, culturale e ambientale del nostro agire.

– AMBIENTE NATURALE E SALUTE
La Giornata Europea dei Parchi, dello scorso 24 maggio 2020 ha avuto un elevato valore simbolico e pratico, con l’attualità  del titolo  dato: “la Natura, un bene prezioso per la nostra salute”, fisica e mentale (Parchi sani, persone sane).

– SENTIERO DEI PARCHI – SENTIERO ITALIA CAI
E’ in realizzazione un itinerario escursionistico che interesserà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, e avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI che interessa anche 37 Parchi regionali e 17 Riserve. Un progetto di frequentazione consapevole così da garantire conoscenza e conservazione. Saranno determinanti manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette.

– MONTAGNA AL CENTRO – Bidecalogo Cai
La montagna al centro, riconosciuta come risorsa strategica e complessa è in grado di accomunare politiche diverse tra tutela, tradizione e innovazione, con gli abitanti, vecchi e nuovi, protagonisti del cambiamento.

2021-01-02 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica – CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA – BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO

NO ALL’INQUINAMENTO – EVVIVA LA BORRACCIA – Liberi dalla plastica
CASTELLI (TE) TRA CERAMICA E MONTAGNA

BUON NATALE e FELICE 2021 ANNO
Per un mondo più pulito, più sano e a misura di donna e uomo, bambina e bambino.

CHI VA IN MONTAGNA NON TEME IL “VUOTO” … A RENDERE!
NO ALLA PLASTICA IN MONTAGNA a questo invasivo, longevo e subdolo prodotto che, sempre più presente, si sminuzza, si frammenta, non si decompone fino a terminare anche negli alimenti.

Si avvicina l’entrata in vigore della direttiva UE 2019/904 che vieta dal 2021 le plastiche monouso, non più utilizzabili per oggetti come piatti, posate e cannucce e tanto altro. Il Cai sensibilizza al rispetto dell’ambiente e al riuso con il messaggio “EVVIVA LA BORRACCIA – liberi dalla plastica.
L’impegno Cai “Evviva la borraccia”, nasce dal “Progetto Montagna Pulita”, ed è per una Cultura dei Rifiuti che riusa l’oggetto (borraccia), riduce la quantità (no al monouso), riporta a valle quelli prodotti e li differenzia. Ancora troppe situazioni inducono a utilizzare per un tempo breve, delle volte addirittura di minuti e qualche ora, materiali che poi saranno presenti in ambiente per secoli e addirittura millenni.
L’inquinamento in montagna è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, in prossimità dei rifugi, nelle scarpate e lungo i sentieri.
Importante l’opera di sensibilizzazione rivolta ai residenti ed a turisti poco attenti.

RIFUGI E SENTIERI LIBERI DALLA PLASTICA
Per una efficace comprensione delle implicazioni economiche e sociali , delle conseguenze sull’ambiente e delle possibilità offerte da tecnologia e materiali, vanno svolte sia azioni dirette sulle strutture in quota del Cai e nelle Sezioni, sia iniziative didattico-informative con attività di comunicazione svolte in ambiente durante le escursioni organizzate e nei rifugi.

CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE.
In evidenza l’insieme delle relazioni con Enti di gestione, Sistema delle Aree Protette e Associazioni. Insieme nell’azione educativa e di sensibilizzazione ambientale orientata alla eco-sostenibilità.

 

 

CULTURA DELL’AMBIENTE CAI, DA GESTI PICCOLI, EDUCATIVI E SIGNIFICATIVI

Il CAI è utile all’ambiente ed educa anche con piccoli gesti, riconoscendo ruolo e valore a adeguati, simpatici e colorati compagni di escursione portati con noi nello zaino. La “nostra borraccia” è uno di questi, fedele compagna di esperienze ed emozioni.

 

CASTELLI – LA CERAMICA – L’ACQUA
EVVIVA LA BORRACCIA liberi dalla plastica  è messaggio eclettico che abbraccia Arte – Natura – Cultura – Tutela intrecciata con la storia dell’uomo e le attività tradizionali.
Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
Nasce così l’idea di far realizzare agli artigiani di Castelli una borraccia in ceramica simbolo dell’incontro tra terra, acqua, fuoco e aria, delicata opera cromatica, fragile oggetto da trattare con cura, simile a una goccia d’acqua.
L’inquinamento è emergenza planetaria. Dalla semplice borraccia all’intera Terra per sottolineare il limite di piccoli e grandi sistemi e la necessità di porre attenzione a valore e vulnerabilità delle risorse naturali.

RIEPILOGO

  • Il tema è quello della riduzione dei rifiuti in montagna
  • Il messaggio educativo indica il riuso
  • L’alfiere proposto è la borraccia, nostra compagna di escursione, in materiali diversi e riciclati
  • Evviva la borraccia! è il motto Cai che propone questo fedele oggetto, presente nello zaino
  • L’impegno è per liberarci dalla plastica monouso
  • Il messaggio educativo e di sensibilizzazione è nazionale e si associa a territori e popolazione
  • I contenitori d’acqua, oggetti della quotidianità, hanno un elevato valore simbolico
  • Le tradizioni artistiche diventano contenitori culturali.
  • Troviamo: arte, tradizione e natura, con argilla, legno, acqua e fuoco che comunicano tutela
  • L’acqua, insostituibile alla vita, è parte rilevante del messaggio educativo
  • L’acqua, raccolta da sorgenti, fontanili e rubinetti, è la sostanza principe della borraccia
  • L’acqua con fiumi, fontanili, abbeveratoi, mulini, magli, orologi … accompagna, segna e racconta il tempo dell’uomo
  • Acqua è igiene. Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti
  • Il 22 marzo di ogni anno è la giornata mondiale dell’acqua

ACQUA FONTE DI VITA – IL CICLO DELL’ACQUA
L’acqua non può essere sostituita da nessuna altra sostanza e svolge tante quotidiane funzioni vitali. Il ciclo dell’acqua è un complesso processo biofisico, nel quale montagna e mare sono determinanti. Il funzionamento, le risorse in gioco, gli equilibri termodinamici vanno compresi e gestiti in modo sostenibile.
Il diritto umano all’acqua autorizza tutti,  senza discriminazioni, ad avere accesso adeguato e sicuro. Dal 2005 al 2015 sono stati gli anni “Acqua fonte di vita” dell’ONU, ma quanto prefissato non si è raggiunto. Oggi il mancato “accesso all’acqua” è determinato sempre più dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici, dall’accaparramento di risorse naturali. La pandemia da coronavirus ha accentuato le criticità.

 

AGENDA 2030
Con Agenda 2030 si guarda a un mondo liberato da povertà, fame e malattie.
Il Goal 6 indicato dall’Agenda 2030 chiede acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari efficienti.
L’obiettivo è centrale per benessere e crescita socio-economica ed è in relazione con tutti gli altri obiettivi di sviluppo sostenibile. Le preziose e scarse risorse di acqua dolce sono essenziali per salute e benessere, la sicurezza alimentare e la produzione energetica. La corretta gestione dell’acqua contribuisce a contrastare povertà e disuguaglianze.

2020-12-25 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano. La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.

100 anni del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese del Club Alpino Italiano
La sfida culturale e sociale del Cai ripercorrendo  quanto accaduto 20 – 30 – 40 – 100 anni fa.
L’impegno ambientale con i Parchi, la Regione e il multiforme sistema delle Aree Protette

Ebbene sì mi sono sbagliato. In tutta sincerità avevo pensato che il 2020 potesse essere un anno dalle grandi avventure, con la possibilità di svolgere significative attività in ambiente. L’inizio era stato promettente con il passaggio delle consegne alla CCTAM 2020-22. Da subito diversi appuntamenti e tra questi la giornata nazionale per le zone umide con la manifestazione interregionale del Cai Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, a tutela dei Pantani di Accumoli (singolare area SIC d’Appennino, minacciata dalla costruzione di un improvvido e inutile Rifugio in quota). E poi il completamento funzionale della Casa della Montagna ad Amatrice. Ma ecco, inaspettato, il buio, il nulla che ci ha portato il coronavirus, diffuso ovunque a pandemia.

I potenti simboli del 2021: 20 – 30 – 40 – 100 anni fa
La forzata pausa del confinamento mi ha portato a comprendere quanto invece fosse carico di simboli il 2021.

Nel 2001 era intensa l’attività del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” del Cai Abruzzo e la sua fase di dialogo e incontro con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che, concedendo l’uso dei locali del Museo dell’Alpinismo a Pietracamela, ne consentì la costituzione, riconosciuta dalla Regione Abruzzo.

Ci sono i 30 anni della Legge Quadro 394 del 91 sulle aree protette (del 6 dicembre). Provvedimento che ha saputo dare corpo  e senso al Sistema nazionale delle Aree Protette d’Italia (attualmente sono 25 i Parchi nazionali, considerando anche il Parco del Gennargentu)

Ma prima ancora i 30 anni della Riserva  comunale Corno Grande di Pietracamela di 2200 ha (istituita il 1 marzo 1991), affidata in gestione al Cai. Grazie a questo lembo di territorio montano tutelato prese il via il riuscito progetto di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo sul Gran Sasso d’Italia (felicemente esteso alle altre montagne d’Appennino). Il paese di Pietracamela, tra borghi più belli d’Italia, arroccato in montagna come un nido d’aquile diventò la porta teramana di accesso alla riserva che contava la presenza di ben tre rifugi del Cai con il Franchetti, il Duca degli Abruzzi e lo storico rifugio Garibaldi il primo sul Gran Sasso, del 1886.

Cambiando scenario, alla scoperta escursionistica del territorio ci pensano i 30 anni del Trekking Aprutino voluto dal Cai Teramo per festeggiare la nascita del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, con territori da esplorare sulle 11 suggestive tappe proposte.

Ma, per tutti i soci CAI, ecco i 40 anni della prima approvazione del Bidecalogo Cai, voluto nel 1981, dai delegati riuniti in Assemblea a Brescia. Documento centrale in ogni occasione informativa, educativa, formativa e di progetto del Cai (riattualizzato, con nuova stesura il 2013, nel 150° di fondazione del Cai).

Il centenario appuntamento storico d’Abruzzo é il Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese
tra le Sezioni di Aquila, Chieti, Isola del Gran Sasso e Teramo, tenutosi in Caramanico e Palena , nei giorni 19 e 20 Settembre 1921, con 52 soci partecipanti. Il seggio di presidenza fu composto dal Sindaco di Caramanico e dai Presidenti delle quattro Sezioni Cai, con tanti riconoscimenti esterni giunti a ribadire il valore sociale dell’appuntamento. Le decisioni prese, lungimiranti e condivise, mostrano una stringente attualità, con le Sezioni unite in consorzio per risolvere i problemi della costruzione dei rifugi Alpini e della viabilità montana realizzando mulattiere, del miglioramento dell’accoglienza di piccoli alberghi (in via temporanea organizzando attendamenti), per rendere popolare l’avvicinamento alla montagna favorendo l’iscrizione degli operai e, infine, pubblicare una guida che illustri le montagne d’Abruzzo e i borghi più pittoreschi (già 100 anni fa era più che chiaro il legame tra territori e genti di montagna).

La montagna unisce e la Maiella lo ha confermato, con la traversata del 20 settembre 1921 che ha unito Caramanico e Palena, paesi sui due versanti del massiccio montuoso. 33 congressisti sono saliti in notturna al Monte Amaro, per poi ridiscendere dal Vallone di Taranta e visitare la Grotta del Cavallone. Il congresso, iniziato a Caramanico è terminato a Palena, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, che hanno confermato di rivedersi l’anno dopo, stabilendo come sede Teramo, Isola del Gran Sasso e Pietracamela.

Dal 1921 al 2021 con il nuovo Gruppo Cai Abruzzo
Per celebrare la caratteristica itinerante del CAI, da monte a monte, quale migliore occasione del completamento funzionale del Sentiero Italia Cai, ricordando che nel 1991, sempre 30 anni fa, fervevano i lavori dell’ingegner Bernardino Romano (Cai L’Aquila) per descrivere proprio le tappe del Sentiero Italia Cai  (illustrato pubblicamente con Convegno nel 1992) e si stampavano i primi documenti nazionali sull’armonizzazione della segnaletica dei sentieri, sulla pratica dell’escursionismo e sulla frequentazione consapevole e sicura della montagna.

In vista del rinnovo del Gruppo regionale Cai d’Abruzzo e delle prossime votazioni è importante fare tesoro delle nostre radici e ripercorrere segmenti di storia. Essere a capo del Cai Abruzzo comporta responsabilità e impegno con attenzione agli aspetti storici e culturali della nostra associazione. Le scelte future, sempre più aperte al sociale e alla qualità della vita, si costruiscono per la Montagna e in Montagna, con il concorso di soci e sezioni, così come utilmente indicato dal Primo Congresso Alpinistico Regionale del Cai, nel lontano 1921.

Mi sento di riproporre la stampa, in copia anastatica delle 21 pagg. della Relazione del Primo Congresso Cai d’Abruzzo del 1921 e il recupero digitale del complesso lavoro, svolto nel 1991 dall’ing. Bernardino Romano sul Sentiero Italia Cai su incarico del Gruppo Regionale Cai (interfacciato con il Sistema dei Parchi d’Abruzzo e che già poneva attenzione al valore della Rete Escursionistica quale indispensabile infrastruttura verde della Montagna).

Cultura, conoscenza e tutela non sono merci.
Alcuni beni hanno un prezzo, ma tanti altri, come acqua, aria e suolo hanno un valore. In Montagna ci attendono bellezza e risorse da conservare per qualità della vita e futuro.Sono irrinunciabili gli obiettivi che coniugano tutela ed ecosotenibilità nelle voci:ambiente, società, economia e cultura.

È necessario guardare ai giovani e alle nuove generazioni.
Abbiamo come riferimento il Bidecalogo e gli altri documenti statutari contenenti le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente, tutela del paesaggio e frequentazione della Montagna. Tutto questo conferma la persistente sfida culturale e sociale del Cai, condotta con orgoglio, sia all’interno, che all’esterno del Sodalizio

2020-06-15 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




RINVIATA la 8^ Edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2020”

8^ Edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2020”

Giornata nazionale   – domenica  14 giugno 2020

 

LE ATTIVITA’ COLLETTIVE SONO STATE RINVIATE  …
Una scelta sofferta, ma necessaria.

Domenica 14 giugno saremo ancora presi dagli effetti della pandemia, con la necessità di osservare le indicazioni indispensabili di sicurezza sanitaria e di distanziamento fisico tra le persone.
Il senso vincente della giornata nazionale è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato.
Tutto questo al momento non è possibile e allora ci si prepara per i tempi migliori che verranno presto.
I gioiosi incontri in montagna, con abbracci, vicinanza e dialoghi guancia a guancia sono temporaneamente rinviati. #lemontagnesannoattendere e anche noi.
Il 2020 oramai andrà così e il riavvio delle attività estive in montagna avverrà con cautela e prudenza, a piccoli gruppi che si conoscono bene,  procedendo distanziati, scegliendo zone meno note e ampliando l’area di interesse dell’escursionista visitatore.

IL CAI NON SI FERMA E PENSA AI GIOVANI
… NEL FRATTEMPO CI ORGANIZZIAMO PER DESCRIVERE I SENTIERI CHE CI AIUTERANNO A  CONOSCERE LA MONTAGNA IN TUTTI I SUOI ASPETTI.
E C’E’ TANTO DA SCOPRIRE. VE LO ASSICURO!

SENTIERI PER CONOSCERE
L’Italia si scopre dall’alto, dalle montagne e non solo, con l’Etna, il Gran Sasso
e il Monte Bianco che svettano e si osservano, unendo territori e popolazioni,
mentre noi proviamo a disegnare il futuro possibile.

Lo slogan della giornata è SENTIERI PER CONOSCERE e così avvicinare il Sistema delle Aree Protette e Rete Natura 2000, scrigni di Natura e Cultura (l’evento “in cammino nei Parchi” si relaziona alla Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909).

SENTIERI PER CONOSCERE attiva il circuito virtuoso di “camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare”.
Il taglio comunicativo del Cai è quello di evidenziare la storia dell’alpinismo e dell’escursionismo, del presidio del territorio, della frequentazione responsabile, della conoscenza e della tutela. Si è consapevoli del coronavirus, ma non se ne vuole essere condizionati in modo assoluto, ponendo sempre al centro la Montagna. Le Sezioni Cai punteggiano paesi e città in ogni Regione e accompagnano soci e non soci in attività diverse e con la “Giornata Nazionale dei Sentieri Cai” si promuove l’Escursionismo naturalistico e culturale per tutti, attento alla manutenzione dei sentieri e alla sicurezza fisica e sanitaria. Ci accompagnano i punti del Bidecalogo e gli obiettivi dei Agenda 2030.

SENTIERO ITALIA CAI e MATTM – Ministero dell’Ambiente Tutela del Territorio e del Mare
CAI  e  MATTM  hanno sottoscritto (proprio in questi giorni) la positiva intesa sul “Sentiero dei Parchi”.
Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese, che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI – spiega il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa -. I parchi nazionali – continua il ministro – sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la frequentazione”. Un particolare riconoscimento ci sarà per gli escursionisti che riusciranno a percorrere sentieri negli attuali 25 Parchi Nazionali  (inseriamo nell’elenco anche il territorio del Parco Nazionale del Gennargentu) completando un prezioso “Passaporto” (mi viene di pensare che “ad honorem”, un simile riconoscimento lo meritano Teresio Valsesia e il ristretto manipolo di coraggiosi che nel ’95 dettero vita al Sentiero Italia Cai, percorrendolo interamente).

E così la “spina dorsale”del “Sentiero dei Parchi” diventa proprio il “Sentiero Italia Cai” che nasce a S.Teresa di Gallura in Sardegna, attraversa Sicilia, Appennino, Alpi per terminare a Trieste,   interessando direttamente ben 16 Parchi Nazionali, tanti Regionali e locali, siti di Rete Natura 2000 e riconoscimenti UNESCO.

Muovendo dal Sentiero Italia CAI, che già abbraccia tutte le nostre regioni, dichiara il presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Tortiraccorderemo, questa volta in un progetto che diverrà sicuramente realtà nel più breve tempo possibile, anche tutti i 25 parchi nazionali. Un’occasione in più da offrire a chi vuole vivere l’esperienza della natura in un modo guidato attraverso i sentieri che il Cai descrive e mantiene, e conseguentemente per promuovere ancora di più il nostro Paese.

 Il “Sentiero Italia Cai” si collega con i restanti 5 Parchi Nazionali di Terra (anche attraverso altri sentieri tematici, come quelli della transumanza, della fede e della guerra) e induce positive contaminazioni, con segnaletica ed escursionismo di scoperta, nei 4 Parchi nazionali di mare.

NATURA E CULTURA
Ecco per tutti l’Escursionismo naturalistico e culturale che è il modo migliore per avvicinare luoghi,  montagne, rifugi,  paesi e le genti che vi abitano.

A passo lento invitiamo a scoprire e osservare la stupenda realtà del “bel paese” che ci racconta di territori e popolazioni. Ambienti e Parchi si incontrano per far conoscere paesi – tra i borghi più belli d’Italia – vallate, accoglienti rifugi, zone pedemontane e montane e tanta preziosa biodiversità.

Con il Cai il tempo è dedicato con tranquillità all’escursionismo e gli spazi recuperati per la meraviglia e lo stupore. Le soste, con i paesaggi che si susseguono, sono un costante guardarsi attorno e guardarsi dentro.

Natura e Cultura li ritroviamo nello zaino, compagni di escursione insieme a prodotti enogastronomici di qualità. In ogni escursione siamo accolti e accompagnati sempre con simpatia e cordialità. L’ambiente ci è amico e noi lo sentiamo tale.

FASI DI LAVORO
– 14 giugno 2020  – Ci sarà un primo  – soggettivo – momento di riflessione su contenuti, valori e potenzialità della   giornata nazionale  “in cammino nei parchi –
– Un successivo approfondimento lo porremo nel Festival dello Sviluppo Sostenibile dal 22 settembre all’8 ottobre.
Presenteremo così segmenti di bellezza d’Italia che potranno essere oggetto di escursioni in tempi migliori, appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.
Ci conducono i punti del Bidecalogo e gli obiettivi di Agenda 2030.

SEGNALETICA CAI
La segnaletica del Cai, con bandierine segnavia, frecce direzionali e tabelloni informativi è garanzia di continuità e sicurezza ed è stata adottata dal sistema delle Aree protette, capitanato da Federparchi.

– Bandierina segnavia “rosso / bianco / rosso” in ogni sentiero. Si promuove l’armonizzazione della segnaletica su base nazionale, secondo i riconoscibili criteri standard del Cai, per facilitare la sicura percorrenza dei sentieri.

Rispetto e tutela dell’ambiente ci accompagnano in questa esperienza viva e gioiosa che conserva la genuinità della pratica più antica del mondo: camminare.

Come afferma il nostro Presidente Generale Vincenzo Torti … cerchiamo insieme di costruire una montagna del futuro che sia ancora più bella di prima.

Per info e contatti
–  8^ edizione “in CAMMINO nei PARCHI“, 20^ “Giornata Nazionale dei Sentieri Cai”
Club Alpino Italiano – Filippo Di Donato  –  f.didonato@caiabruzzo.it  –  3397459870
Club Alpino Italiano – Antonio Di Grottole . antoniodigrottole@gmail.com  – 3473459355
Federparchi – Paolo Pigliacelli  –  paolo.pigliacelli@parks.it – 06.51604940

2020-06-10 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi