1

Il CONGRESSO PALINDROMO DEL CAI – IL 101°

Il CONGRESSO PALINDROMO DEL CAI – IL 101°

Palindromo

Abbiamo un Congresso Cai “palindromo” e, attingendo al greco, è ben augurante per il significato “che può essere percorso in entrambi i sensi” e quindi utile come un sentiero. Inoltre la parola “percorso” rinvia al verbo camminare con tutte le positive implicazioni del sapersi orientare e dell’Escursionismo, che è una delle principali pratiche in ambiente del Club Alpino Italiano.

Appuntamento nazionale

I Congressi Cai sono straordinari appuntamenti nazionali e il Cai ne ha già inanellati 100.

In questo novembre 2023 siamo oramai vicinissimi alle giornate del 101° Congresso a Roma, 25 e 26 novembre, che si preannuncia come imperdibile evento.

La preparazione

Personalmente sono rimasto colpito dalla fase preparatoria e da quello che si è detto lo scorso 12 ottobre 2023, nel presentare e documentare quanto svolto per questo 101° Congresso, con lucide argomentazioni dai tre tavoli di lavoro su “sostenibilità ambientale”, “sostenibilità sociale” e “sostenibilità economica”. Da osservatore ho colto messaggi coerenti con la mia linea di comportamento che guarda alla responsabilità nelle scelte, alla trasparenza nell’esecuzione e ai fatti come conseguenza. Tutto bene ed è lodevole e importante il lavoro della nostra grande associazione ambientalista, del Club Alpino Italiano che si mette in discussione e guarda il futuro basando la sua azione su Costituzione e Agenda 2030.

Ma saremo ascoltati?

Il Cai ha una lungimirante capacità di visione e di previsione (e lo ha dimostrato nel tempo), ma la cosiddetta “transizione ecologica” mi sembra purtroppo un obiettivo perso sull’orizzonte, sostenuto da tante parole, così come alcuni obiettivi internazionali, europei e nazionali …

Quale Congresso?

Il senso di un Congresso è quello di riuscire a realizzare una fotografia quanto più vicina alla realtà della situazione attuale (principio di realtà su ambiente, economia, società, istituzioni e volontariato) e dettare linee guida comportamentali per il futuro. Prospettiva non semplice, volendo restare con i piedi per terra, considerando che ci si rivolge contemporaneamente sia a un consistente e diversificato corpo sociale (346.045 socie e soci tesserati nel 2023), sia a una realtà istituzionale che possiamo individuare in buona parte distratta e lontana da questi temi.

Montagna e Montanità

Noi potremmo, per gli argomenti di nostra pertinenza, concentrarci sull’attuale situazione di “policrisi” e rispondere con l’insieme dei “benefici” offerti dai “polisemi” dati da “montagna” e “montanità“. Di riferimento, tra i molti argomenti Cai, gli studi “Terre Alte“, la storia del “Sentiero Italia Cai”, la capillare presenza sul territorio di “Rifugi” e “Sezioni“, la diffusa “Rete Escursionistica Italiana“, le significative intese con i “Parchi, Federparchi e il Sistema delle Aree Protette“, il proficuo dialogo con i “Comuni“, reale presidio territoriale.

Il concreto e distribuito impegno del Cai non si esaurisce con questo primo elenco.

Biblioteca Sezione Cai L’Aquila

INVENTARIO DELLE AREE MONTANE DA PROTEGGERE e LA MONTAGNA CAMBIATA

Pubblicazione edita a cura del Club Alpino Italiano e di Italia Nostra. Consegnata nel 1974 all’allora Presidente della Repubblica, on.le Giovanni Leone dal Presidente Generale Cai, sen. Giovanni Spagnolli. Si tratta di un’opera di particolare valore tecnico e scientifico, unica nel suo genere in quanto contiene un’analisi accurata delle varie zone montane da tutelare, con un ricco corredo di dati, di indicazioni quantitative e qualitative, di parametri di diversi valori ambientali. Tutto quanto necessario per porre alle autorità competenti solidi elementi per eseguire interventi concreti.

Un elaborato del Cai da recuperare qualitativamente per la sua unicità storica e da attualizzare quantitativamente nel prendersi cura della montagna (da affiancare ai più recenti 150 casi censiti nel 2013). Diventa così un reale studio su LA MONTAGNA CAMBIATA.

Biblioteca Sezione Cai L’Aquila

DOCUMENTI CAI – dal 1974

Ci sono poi i documenti Cai, dallo Statuto agli ultimi di posizionamento. Sono tanti e può essere utile ripercorrerli iniziando dal 1974 con l’appuntamento internazionale Cai-UICN “l’avvenire delle Alpi” e il relativo piano di azione, ancora di una sconvolgente attualità (per me è stato di forte impatto, nell’anno della mia laurea in Fisica, aggiunto al successivo “I limiti dello sviluppo”, Club di Roma, Rapporto MIT, 1975… ed è nata così la passione per il Cai, tra scienza e ambiente, alimentata dal mio piccolo e arroccato paese di montagna, affacciato su luminosi altopiani).

Quella che però va considerata pietra miliare del Cai è il “Bidecalogo del 1981“. Un documento straordinario per quei tempi, da incorniciare e conservare gelosamente come monito all’attuale situazione. Documento antesignano, nato e voluto quando tante attuali associazioni ambientaliste ancora non c’erano. Un’icona che fotografa un preciso periodo storico, ambientale e culturale e testimonia un mirato, attento e propositivo impegno del Cai.

Il Bidecalogo Cai non va sminuito ritenendolo superato. Va lasciato e raccontato così com’è, con orgoglio e soddisfazione, immagine e impegno del Cai nel tempo.

NUOVE NORME

Cosa diversa sono le norme rivolte alle Sezioni, che possono essere emanate dal Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo, attualizzando temi e contenuti. Non è modificando costantemente il Bidecalogo che riusciremo a stare al passo con i tempi, ma crescendo nella presenza e nel legame con i territori, dando sempre più voce a Sezioni e Coordinamenti.

I CONGRESSI

Ci sono poi i Congressi precedenti e anche questi, a mio avviso, andrebbero considerati raccogliendo gli spunti interessanti e soprattutto i risultati che ne sono derivati. Senza andare molto lontano proviamo a guardare al 100° Congresso Cai di Firenze del 2015 e ai suoi argomenti di riflessione su volontariato e attualità delle proposte del Cai. L’interrogativo di 8 anni fa rivolgendosi ai giovani che risposta ha avuto? E che dire della “CHARTA” di VERONA (1990)”. Documento finale del 94° Congresso del Club Alpino Italiano?

La Storia del Cai, il valore dei Soci

E anche oggi, nel 2023, è fondamentale considerare come solida base la nostra ricca storia di sodalizio, con il percorso che ci ha portato a essere come siamo e come riusciamo a guardare al “possibile domani“, nell’attuale fluida realtà sociale e ambientale, nel profondo e veloce cambiamento (seppur prevedibile e previsto) al quale siamo sottoposti e che le zone montane, vivono come prima linea con gli abitanti le “terre alte” che, seppur tenaci, ne subiscono gli effetti.

Il passato è prologo

Noi del Cai abbiamo un passato invidiabile, seppur poco conosciuto (e lo sa anche Shakespeare). Nel mio zaino c’è un qualcosa raccolto e custodito da tutti i Presidenti Generali Cai. E mi limito a quelli che ho avuto modo di incontrare tutti personalmente, potendone apprezzare le diverse qualità che compongono un mosaico virtuoso. Noi possiamo ricostruire una traccia visibile e interpretabile della loro storia, che è poi la storia del Cai. Ogni Presidente è stato prima di tutto un socio, ha seguito un suo percorso formativo con una personale esperienza riportata nella sua Presidenza. Immaginiamo di mettere insieme le pillole di qualità (e non sono poche) di: Giovanni Spagnolli, Giacomo Priotto, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Gabriele Bianchi, Annibale Salsa, Umberto Martini, Vincenzo Torti, affidate ad Antonio Montani: equivale mettere in campo una ineguagliabile squadra di uomini, di personaggi di alto spessore.

Ma cosa fare di tutto questo? – libriamo l’aquila e incontriamo il Presidente

Attraverso queste nostre personalità, collegate ai documenti ed eventi prodotti nel tempo, possiamo ricostruire una traccia visibile e interpretabile della loro storia, che è poi la storia del Cai. Con questa traccia visibile e questi uomini scanditi nel tempo, a tutela della montagna e dei suoi abitanti possiamo chiedere di essere ascoltati e quale miglior possibile ascoltatore del Presidente della Repubblica, on.le Sergio Mattarella. Chiedendo un’audizione e riuscendo a presentare il Cai con la sua storia e le tesi congressuali, si chiuderebbe un anello avviato con il Presidente on.le Giovanni Leone, sempre attenti alle “aree montane da proteggere”. Così da poter presentare insieme, sia la storia del Cai (qualità culturale), sia la struttura del Cai (quantità operativa) con i quasi 350.000 Soci e le oltre 1200 tra Rifugi, altre strutture ricettive e Sezioni, con gli 80.000 km di sentieri gestiti e tanto altro ancora, come riunito nel Bilancio Sociale.

Dare voce alle “Terre Alte”

Conseguentemente si riesce a dare voce alla montagna e ai suoi abitanti, consapevoli delle migliori scelte da adottare e da far adottare per i diritti delle giovani generazioni, i diritti dell’ambiente e delle aree interne pedemontana e montane.

Studiare la mobilità

La montagna non va impoverita con la fuga di abitanti, l’abbandono e lo spopolamento. Così come c’è una fuga di cervelli dall’Italia verso l’estero, allo stesso modo c’è una fuga di persone dalla montagna verso le città. Quali concrete strategie adottare che sostengano la presenza di uomini e donne nelle “terre alte”? Approfondiamo lo studio dei flussi e dei movimenti delle persone da una regione all’altra, da un territorio all’altro, con le conseguenti motivazioni.

Benefici Ecosistemici

Con sempre maggiore frequenza nei convegni si discute di ecosistemi e dei benefici indotti. E’ per questo che utilizzo l’espressione “benefici ecosistemici” riconoscendo la generosità della natura nel dare, piuttosto che classificarla come natura servizievole. La ringrazio per le risorse messe a disposizione, per cibo, aria, acqua e suolo, per come strategicamente regola i planetari cicli vitali, per come promuove i diffusi valori culturali dell’umanità. Alla stessa stregua assegno peso alle espressioni “patrimonio culturale” e “patrimonio ambientale”, confinando ad altro momento la parola “capitale”.

Benefici ambientali e sociali che in molti casi, soprattutto in montagna e nelle aree naturali, abbondano senza essere adeguatamente riconosciuti. Dovrebbero invece diventare opportunità per nuove professionalità, con ritorni economici, a vantaggio dell’ambiente e dei paesi a rischio spopolamento e spaesamento. Servono insieme Scienza-Ambiente per studi e ricerche del Cai: dai ghiacciai, all’acqua, al dissesto, al consumo di suolo e alla perdita di biodiversità. Partire dalla consapevolezza degli impatti e dei rischi dovuti a crisi climatica e demografica.

APPENNINO

Uno dei nodi sul futuro della montagna è quello di Appennino. Una realtà varia che merita ulteriore attenzione quando ci spostiamo al Centro e al Sud Italia, alla stregua delle isole maggiori, di Sicilia e Sardegna. Il manifesto ASviS per il meridione evidenzia, in 10 punti, nodi cruciali per questi territori. Nodi nei quali il Cai può essere fondamentale per ogni scelta di progresso. Notevole il patrimonio di Parchi nazionali, i siti UNESCO, i beni archeologici e architettonici. A questi si aggiungono marchi e produzioni di qualità enogastronomica. L’Escursionismo educante ed esperienziale è volano per l’avvicinamento di turisti/escursionisti/viaggiatori che ascoltano, osservano e diventano interpreti ambientali.

Sono molte Regioni (già Convegno CMI) che, in ambito Cai, vanno considerate per territori e culture di interesse e non per numero di soci. L’incremento di tesserati va misurato in senso relativo e non assoluto.

Ripartire dai Comuni

Avviare un’azione coordinata e concreta che veda direttamente coinvolti i Comuni sostenendo i bisogni delle comunità e dei cittadini. Da questa collaborazione locale e mirata discenderanno progetti in ambito montano, con le positive implicazioni di gestione. Le possibili attività con i Comuni, in quanto realtà territoriali aggreganti, favoriranno la partecipazione di ogni portatore di interesse, di giovani e donne, dei gestori delle aree protette, del mondo accademico e scientifico, degli operatori culturali e turistici.

Si innescano percorsi virtuosi e circolari, durevoli nel tempo, con il Cai mediatore culturale di questo processo.

La montagna nell’era del cambiamento climatico (link al sito)

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.11.15 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




CASTAGNATA CON LE SEZIONI CAI DI CASTELLI E TERAMO – domenica 12 novembre 2023

CASTAGNATA CON LE SEZIONI CAI DI CASTELLI E TERAMO – domenica 12 novembre 2023

Appuntamento alle 8,30 a Castelli per la visita al Museo delle Ceramiche e poi lungo il Sentiero Italia Cai fino al Rifugio Enrico Faiani per un gustoso “pranzo intersezionale”, ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia. Domenica 12 novembre 2023.

Colori e sapori d’Autunno

Una giornata autunnale, tra colori e sapori, percorrendo un Sentiero affacciato su panorami dalle eccezionali pareti. Un territorio da scoprire e vivere, iniziando da Castelli, singolare paese abbarbicato alla montagna.

Le grandi pareti

Osserveremo il Gran Sasso d’Italia nel suo poderoso sviluppo paesaggistico e alpinistico, dal Corno Grande, lungo la dorsale montuosa percorsa dal Sentiero del Centenario con i Monti Brancastello, Prena e Camicia, fino all’ineguagliabile sagoma del Dente del Lupo.

Ceramica, roccia, acqua e legno.

Il dislivello consente anche di apprezzare direttamente il diverso cromatismo del fogliame, mentre i colori sgargianti risaltano sulla lucentezza delle pareti.

Ceramica, roccia, acqua e legno. Un insieme che svela i benefici della Montagna.

Sezioni Cai di Castelli e Teramo

L’esperienza è intersezionale per quel positivo scambio tra Sezioni che caratterizza il modo di essere e di agire del Cai. Le Sezioni Cai condividono le attività e ricordo anche la altrettanto riuscita esperienza del 15 ottobre al Rifugio D’Arcangelo della Sezione Cai di Isola del Gran Sasso.

Rifugio Enrico Faiani

Una struttura Cai di montagna che sempre più è conosciuta e apprezzata per l’accoglienza. La posizione strategica lo rende osservatorio privilegiato della Montagna, con la sua candidatura a diventare “sentinella del clima”. Inserito nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ne diventa un presidio informativo su cultura e natura. E’ anche sede del Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” che propone esperienze didattiche diverse e tra queste la  conoscenza del Rifugio e dell’ambiente circostante.

Si guarda ai giovani, al futuro del Cai

Prevista anche un’attività ricreativa per bambine e bambini con i loro genitori

Castagnata

Tra gli elementi aggreganti di questo periodo c’è il frutto dei castagneti. Ci piace andarlo a raccogliere quando maturo cade a terra. Con cautela prendiamo l’involucro spinoso che lo protegge e ne estraiamo il bruno e lucido frutto. Questo particolare e saporito frutto, castagna e marrone, attraversa e unisce le zone montane dell’Appennino e delle Alpi, con interessanti varietà riconosciute IGP e DOP. Nel Parco è presente sul Gran Sasso e, in grande quantità sulla Laga.

Recentemente come Cai siamo stati in Convegno nel Parco Regionale di Roccamonfina e Foce Garigliano, dove è ampiamente presente la Castagna di Roccamonfina registrata IGP nel 2022.

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.11.08 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




La Magia del Sentiero – inCammino per andare e diventare

La Magia del Sentiero

inCammino per andare e diventare

Mi trovo sul sentiero e fantastico sulle tante persone che lo hanno percorso.
Sono stati alpinisti, boscaioli, cacciatori, ma trovo anche studiosi, ricercatori, artisti, pittori, insegnanti, fotografi, militari e sicuramente filosofi ed esteti.

Immagino queste persone al Fondo della Salsa, ai piedi della grande Parete Nord del Monte Camicia, tutte riunite per condividere una riflessione sul futuro della Montagna.

«MENTRE IL SENTIERO CI INDICA DOVE ANDIAMO, NOI DECIDIAMO COME PERCORRERLO E CHI DIVENTARE»

Bellezza e Meraviglia
di Montagna

IL CAI SI PRENDE CURA DELLA MONTAGNA

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.11.03 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




ANCHE GLI ALBERI CADONO

ANCHE GLI ALBERI CADONO

@Di Donato

La montagna è avvolta da nuvole impressionanti che, accucciate sulla cresta, aumentano la quota delle vette. Il movimento, tra gioco e fantasia, aggiunge chiome mutevoli allungate spavalde e brillanti, cangianti tra il bianco e il grigio cenere da legna di faggio bruciata.

Il vento tutto permea e riempie a strattoni. Trasporta e scuote. Si insinua e sibila, tra ali e foglie, che ora carezza, ora agita. Si avverte la sua forza dinamica.
I crinali sono la sua palestra.

Siamo sempre in movimento

Il vento è forza della natura. Nasce da una disuguaglianza, da una differenza. Masse d’aria che si spostano da un punto all’altro dell’atmosfera, spinte dal cambio di pressione. Abbiamo in basso aria più calda che vuole salire verso l’alto e lascia spazio all’aria più fredda. Nasce così un rincorrersi giovanile di flussi d’aria, intermittenti, rutilanti, caldi e freddi, con cambio di direzione, improvvisi rallentamenti e tutto questo mentre il sole, che è all’origine di turbinio e rimescolamento, osserva dall’alto, a volte nascondendosi proprio dietro le nuvole che agita e continuamente compone e scompone.

@Di Donato

La Grande Quercia

Questa volta però il vento l’ha fatta un po’ grossa. Ha buttato giù la grande quercia che troneggiava e vegliava sull’agriturismo “il bivacco del parco”.

Era lì, pronta a salutare ogni gradito ospite di questo spettacolare luogo del Gran Sasso d’Italia, nell’accogliente casa che era nata attorno a lei. Un segno forte del paesaggio.

TANTE STORIE DA RACCONTARE

Albero e roccia

Aveva come amica lontana la Parete Nord del Monte Camicia e riuscivano a salutarsi ogni giorno, normalmente il mattino presto e poi la sera all’imbrunire. La quercia di giorno aveva tanto da fare, sia orientando le foglie verso il sole, sia prendendosi cura di tutti gli animali che venivano a visitarla, dagli uccelli, agli insetti, ai piccoli roditori. C’era spazio e attenzione per tutti.
Il grande albero c’era, protettivo e generoso. Una presenza rassicurante.

Castelli

Affacciato sull’abitato di Castelli, ne ha visto costruire le case distribuite a pettine e poi quelle risalenti il pendio. La notte era illuminata dai fuochi che brillavano dalle fornaci che poi liberavano le meravgigliose ceramiche, con decori che la grande quercia ha saputo anche ispirare, ritrovandosi così rappresentata nelle scene del particolare paesaggio castellano.

Lo Steccato

Terribile il terremoto, ma le radici erano forti Nel vedere le case venire giù e poi lo sforzo, di donne e uomini, per ricostruire il grande muro di contenimento ad archi, Lo Steccato, avrebbe voluto mettere a disposizione anche le sue grandi braccia.

Gli alpinisti

Uno dei motivi che la distraeva dalla tranquilla quotidianità, era quando, indirizzando bene le foglie come una sorta di cannocchiale, si accorgeva che piccoli punti neri si muovevano in salita lungo la parete. Non riusciva a spiegarsi chi e cosa fossero quei punti e infatti non conosceva gli alpinisti, ma la curiosità era tanta. Ebbe una sorta di intuizione e illuminazione quando, per verificare il suo stato di salute, un agile forestale risalì dalla base alla chioma.
È così scoprì che l’uomo si arrampicava su piante e pareti.

Il boato

Un’altra situazione che riusciva a richiamare la sua attenzione era quando la grande Parete Nord diventava tonante. E questo accadeva d’inverno; all’improvviso un boato sembrava quasi scuotere i rami spogli. La reazione era sempre un po’ lenta, intorpidita dalla meritata fase di riposo dei mesi freddi; quando riusciva a concentrarsi bene la nuvola bianca della valanga era già terminata, persa nell’aria.
Ma che fosse accaduto qualcosa di importante se ne accorgeva bene.

Il tempo

Adesso, dopo secoli, secoli e secoli, almeno cinque, … ultimamente non riusciva più a contare bene gli anni, la quercia è caduta a terra, lunga distesa sul suolo che era abituato a guardare dall’alto.

La forza di gravità e quella del vento hanno avuto la meglio a quella delle radici che l’hanno sempre tenuta ben ancorata al terreno, forti e insensibili al passaggio delle stagioni.

Panta rei

Tutto scorre ed evolve. Lo spostamento ha sempre una causa, sia quando a muoversi sono le masse d’aria, d’acqua, di neve, suolo e la stessa pianta, sia quando invece si muovono gruppi di persone, come nel caso dei migranti.

Siamo tutti elementi e parte dell’unico grande sistema che è Gaia, la nostra Terra.

Lascito

Cos’è che ci lascia questo grande albero?
Quanti i benefici ecosistemici?
Ci ricorda che con le sue funzioni ha assorbito CO2 dall’aria, trattenendo il carbonio e rilasciando in atmosfera ossigeno. Tanta pulizia dell’aria e tanta acqua messa in gioco. Il suo è stato un percorso simile al ciclo di vita dell’uomo.
Dall’albero impariamo a tenere salde le nostre radici.  Abbracciarlo ci fa stare bene.

Per saperne di più

LA RIVISTA n4 del Club Alpino Italiano (settembre 2023), come numero monografico è dedicato a BOSCHI E FORESTE.
Sfogliamola insieme per capire che, come ci anticipa l’editoriale … un equilibrio tra elementi naturali e presenza umana non è solo possibile, ma indispensabile.

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.10.26 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




SPAZI RITROVATI DELLA LAGA

SPAZI RITROVATI DELLA LAGA – Padula di Cortino

Camminare in libertà

La montagna l’ho sempre vissuta come un incredibile spazio di libertà, raggiungibile grazie a un mezzo che tutti abbiamo: le nostre gambe.
Gli spazi aperti sono affascinanti e invitano a fantasticare e riflettere.

Come la montagna, è anche il mare a sedurmi per estensione e colori. Meraviglia liquida che avvolge le terre emerse. Ma andare per mare è possibile solo con una imbarcazione, che sia o un piccolo guscio o una più imponente nave. Da soli, con le nostre forze e il nostro corpo non è possibile.

In montagna invece è diverso. Dipende proprio da noi, mettere le gambe in spalla, e avventurarsi alla scoperta di spazi estesi.

Oggi ci sono i sentieri che ci aiutano a realizzare questo nostro desiderio in ragionevole sicurezza e tranquillità. Rispettando norme di buon senso e di precauzione, è possibile seguire la maggior parte dei percorsi segnati e descritti dal Club Alpino Italiano.

La montagna è salute

La montagna è salute. Non è uno slogan bensì una verità, vera da sempre. Ce lo ha fortemente ricordato il covid, facendocela toccare con mano. E così per un anno in tanti a frequentare la montagna e a goderne dei benefici.
Purtroppo siamo anche molto bravi a dimenticare e farci riassorbire da una vita sedentaria. Siamo tornati pigri e abitudinari. Gli spazi aperti sono ridiventati lontani, e così rinunciamo a colori, odori e sapori. Sono tanti i linguaggi dell’ambiente per noi, sui sentieri da percorrere senza auricolari, attenti a percepirli e raccoglierli.

Cascate e Boschi

Ieri siamo partiti in escursione da Padula di Cortino, piccolo nucleo abitato, praticamente unito a Macchiatornella. Si tratta di due paesi attestati sul fondo di una singolare valle dove prende vita il fiume Tordino.  Case nate dall’arenaria che forgia i Monti della Laga. Colore su colore. Acqua e alberi circondano tutto e risalgono incise pendici montane. Uno sforzo portato fino ai prati aperti che proseguono e si uniscono alla sinuosa linea delle vette sommitali.

Un paesaggio naturale ed umano che ci svela grandi patrimoni ambientali e sociali.

Non è un caso se questo territorio è stato ricompreso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel Distretto Ambientale Turistico e Culturale “CASCATE E BOSCHI”.

Ebbene, in escursione da Padula, dopo aver raggiunto il vicino abitato di Macchiatornella, ci siamo diretti verso il Monte Bilanciere.

SPAZI RITROVATI DELLA LAGA

E’ questo è il nome dell’Associazione che, insieme al Club Alpino Italiano, Sezioni Cai di Teramo e Ascoli Piceno, ha promosso due giornate di pubblica e partecipata riflessione sullo stato di fatto e sul futuro della Montagna (ospiti del ristorante Gorzano), accompagnate da altrettanti escursioni. Temi guida dell’appuntamento: Sostenibilità, Territori e Comunità “minori” in tempi di cambiamenti socio-economici e climatici.

21 ottobre 2023

La giornata di ieri (21 ottobre) è stata intensa e proficua con un’appagante escursione ad anello, che possiamo anche provare a descrivere nelle suggestioni evocate. Ma in realtà è solo una narrazione parziale perché il tutto è soggettivo e l’esperienza in ambiente è sempre speciale. Come poter descrivere il paesaggio che si coglie salendo al Monte Bilanciere? Abbiamo raggiunto uno speciale punto di osservazione, crocevia di sentieri, che consente di osservare l’arco formato dalle vette del Parco, dai Monti Gemelli, a seguire tutta la sinuosa cresta dei Monti della Laga, continuando per le verticalità segmentate del Gran Sasso d’Italia. Ci si affaccia poi sull’Adriatico per quell’abbraccio unico tra montagna e mare che solo l’Appennino sa regalarci.

Siamo stati accompagnati da Marino (figura simbolo del luogo) e Paola (affabile socia Cai che per vivere ha scelto Padula e gestisce il b&b Pappappero, posto tappa del Sentiero Italia Cai. Eh sì Padula e anche attraversata dal SICAI). Grande lavoro sui sentieri è stato svolto da Giorgio D’Egidio della SOSEC Cai Teramo, per recuperare e descrivere il percorso ad anello dell’escursione.

Sostenibilità da interpretare

Nel pomeriggio la Tavola rotonda condotta da Annarita Di Domenico (Associazione Spazi ritrovati della Laga) densa di interessanti contributi, trasversali con Sindaci, Università, operatori locali, Cai e WWF, portatori di interesse, giovani di Friday for Future.

In una realtà di policrisi la montagna è in grado di esprimersi attraverso racchiusi polisemi.

Sono intervenuti in successione:

Paola Casati – b&b Pappappero
Filippo Di Donato – Cai-Parchi e Aree Protette
Anna Ciammariconi – Università di Teramo
Marco Tiberi – Sindaco di Cortino
Lino Di Giuseppe – Sindaco di Rocca Santa Maria
Mauro Di Matteo – Agronomo
Fratelli Amari di Genziana Casamari
Giorgio Di Matteo di Capre Teramane
Davide Peluzzi –  Guida Ambientale
Gennaro Pirocchi – Cai Teramo
Federico Di Luciano – Friday for Future
Dante Caserta – WWF
Luigi Pomponi – Presidente Cai Teramo
Marcello Nardoni – Past Presidente Cai Ascoli Piceno

Patrimonio naturale e Patrimonio culturale

Puntuali gli obiettivi ed è di conforto e di speranza che siano dei giovani a volerli raggiungere attraverso matrici diverse, mentre tutto rapidamente cambia attorno a noi:

-Come riuscire a cambiare tenendo duro, conservando la natura selvaggia di luoghi espressione di cascate boschi?

-Come riuscire a cambiare conservando l’identità e la storia di una montagna colonizzata da punteggianti nuclei sparsi dove le attività e i lavori hanno animato Ie pendici montane?

-Come maturare la capacità di proporsi con valori e attività oltre i confini del singolo paese, dei territori montani?

-Come raccontare una società che cambia, utilizzando la montagna lente di ingrandimento che ci costringe a osservare attorno a noi e dentro di noi?

La qualità del vivere in montagna assolutamente non giustifica la mancanza di servizi primari dati da mobilità, istruzione, sanità e lavoro; non giustifica la mancanza del riconoscimento dei benefici ecosistemici offerti da territori ancora presidiati da tenaci abitanti.

Chi vive in montagna è consapevole delle fatiche che dovrà affrontare, temprato dalla dura quotidianità, ma non va lasciato solo e indietro.

Per la sceda tecnica dei percorsi visitare il sito Cai Teramo

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.10.22 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Transumanza – domenica 10 settembre 2023 – Cai Castelli, 3a edizione

Transumanza – domenica 10 settembre 2023
Cai Castelli, 3a edizione

3a edizione

Siamo giunti alla 3a edizione di un riuscito coinvolgente appuntamento, aperto a tutti, ma soprattutto ai più giovani.

Paesi e genti di montagna

A Castelli c’è una Sezione Cai espressione di un piccolo paese del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Forte il legame degli operosi abitanti con il territorio. La ceramica ne è un esempio; nata dall’uso attento delle risorse naturali presenti: argilla, acqua, legname, fuoco e coloranti.

La pastorizia

A seguire tante altre attività in Montagna e tra queste la pastorizia con tutto ciò che  il Gran Sasso d’Italia, da Campo Imperatore e in ogni paese esprime sulla storia della Transumanza, con i tempi, i gesti e le azioni che l’hanno caratterizzata e trasformata in un’esperienza unica e coinvolgente.

Vicini all’ambiente

Il Cai si rivolge ai giovani e alle loro famiglie con il desiderio di riavvicinare tutti all’ambiente, alla manualità dei lavori, alla solidarietà e alla condivisione.
I mestieri in montagna sono di gruppo, servono braccia che sappiano lavorare insieme.

Giornata Transumanza

Con la 3 a edizione di domenica 10 settembre, ripercorreremo le tante fasi della pastorizia, un po’ con le pecore, un po’ con i cani pastore, un po’ mungendo, un po’ tosando, un po’ lavorando il latte da trasformare in ricotta e formaggio, un po’ scardando la lana e un po’ filandola. E poi l’assaggio di tanti prodotti delizia del palato.

Sono buoni i pascoli di Montagna

Alle pecore si continuano ad assicurare buoni pascoli, con latte per produrre dell’eccellente formaggio pecorino. Consiglio di provare quello prodotto a Farindola.

Rifugio Enrico Faiani per lo sdijun

Appuntamento per tutti al Rifugio Enrico Faiani della Sezione Cai Castelli, per la prima energetica colazione – sdijun – e l’avvio di una “gustosa” e “ricca” giornata.

La Montagna è faro di civiltà e culture

In un mondo, condizionato dall’economia e dalla globalizzazione, il valore dei luoghi è espresso dalle identità locali. Ricchezza e bellezza sono racchiuse in uno scrigno di biodiversità, genti e culture. Sono storia e vicende che consentono alla Montagna di essere ancora un luminoso faro di civiltà e futuro.

Le Comunità

Valorizziamo i piccoli paesi con le loro Green Community che utilizzano acqua, boschi e paesaggio e guardano al futuro. Non sfruttano!

Amatrice – Terre Alte – domenica 3 settembre 2023

La pastorizia nei secoli ha lasciato un’impronta importantissima nell’economia e nelle tradizioni delle genti di montagna.
Il Cai è ovunque custode dei segni dell’uomo in montagna, documentati dal progetto “terre alte”.

UNESCO

La TRANSUMANZA è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale. La transumanza è ancora praticata tra Molise, Abruzzo e Puglia, principale direttrice di questa storica attività presente anche nel Lazio e in Campania.

in Cammino

Dal Rifugio Enrico Faiani per camminare nei boschi di faggio e spazi aperti affacciati sulla valle, verso le grandi pareti, con i paesaggi che mutano passo dopo passo. E’ meraviglioso guardarsi attorno.

I sentieri sono messaggeri di bellezza e benessere

Il presidio del territorio

In questa complessa fase di cambiamenti ambientali, economici e demografici è fondamentale impegnarsi nell’educazione e nell’attenzione al mantenimento di competenze sociali e di relazione.
Determinante il coinvolgimento di comunità e territori dotandoli di efficaci strumenti operativi.

Il Rifugio Enrico Faiani, che ospita il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” è cerniera tra l’abitato e la montagna.

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.09.05 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Castelli e Padula. Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli: fine settimana del 27 e 28 maggio – 3 e 4 giugno 2023

Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli

–  Castelli e Padula, 27 e 28 maggio 2023
– Transumanza, 3 e 4 giugno 2023

Castelli e Padula, paesi di Montagna

Due paesi d’Appennino si incontrano. Ambedue nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Castelli sul Gran Sasso d’Italia e Padula sui Monti della Laga

27 e 28 maggio 2023

La Sezione Cai di Castelli propone un’esperienza di immersione naturalistica nel profondo dei Monti della Laga. Dal biancheggiante calcare del Gran Sasso d’Italia e della Parete Nord del Monte Camicia che domina l’abitato di Castelli, ci si sposta tra le più scure arenarie e marne della Laga fino a Padula, avvolto dai colori del bosco, praticamente attaccato a Macchiatornella, altro pugno di case in questa splendida vallata.

B&B Pappapero

L’ospitalità è garantita dall’accogliente “B&B Pappapero” gestito dall’ardimentosa Paola Casati, che della sua passione per la montagna ha fatto scelta di vita.

Padula e i monti

Giungere a Padula è un viaggio nel paesaggio. Consente infatti di attraversare paesi e frazioni dove è sempre piacevole fermarsi (anche per un caffè con dolci locali) e di osservare la realtà montuosa della Laga e la vicina meraviglia del Gran Sasso d’Italia (consiglio ogni tanto di fermarsi e restare stupiti in silenzio). Sono due catene montuose che comunicano valore e bellezza delle “terre alte”. Una realtà da apprezzare e tutelare.

Padula e l’acqua

Padula ci accoglie con i suoi 938 m. I luoghi attorno trasudano acqua ruscellante e cascate spettacolari. Le rocce impermeabili originano vibranti torrenti che rimbalzano sulle rocce e terminano con salti dai fantasiosi nomi.
Acqua generosa che animava i tanti mulini dell’Alto Tordino (ben 18 a testimoniare la tanta vita nelle “terre alte”) ed è possibile osservarne i resti di quello di Padula

Cascata Cantagalli e Cascata della Cavata

Non so quale delle due sceglierei, ma in questo caso c’è la possibilità di raggiungerle tutte e due.
La Cascata Cantagalli, dopo un piacevole percorso nel bosco ci stupisce e seduce con i suoi tre balzi che si rincorrono. La Cascata della Cavata e preludio di altri giochi d’acqua e risuonanti armonie.
Tutte ci avvicinano al suggestivo distretto ambientale, turistico culturale: CASCATE E BOSCHI.

…e per continuare…

Transumanza – 3 e 4 giugno 2023, 3^ edizione

Pecore, tratturo, gregge, lana, formaggio e altri prodotti. Tante iniziative come da locandina. Ci muoveremo sul sentiero guidati dal gregge e saremo accolti dal Rifugio Enrico Faiani Il Cai di Castelli svolgerà la 3^ edizione della rievocazione della transumanza in collaborazione con l’azienda Agricola Di Claudio&Leonetti, la Proloco di Castelli, con il Patrocinio del Comune di Castelli. Insieme per avvicinare i giovani e rivivere le pratiche della nostra educativa cultura popolare.

————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Castelli (link)
– Cai Teramo (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Teramo (link)
Cai Isola del Gran Sasso (link sito)
Programma 2023 Sezione Cai Isola del Gran Sasso (link)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.05.23 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




8 marzo 2023 – GIORNATA DEI DIRITTI DELLE DONNE

8 marzo 2023 – GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE DONNE

foto Vittorino Di Luca con la Parete Nord del Monte Camicia

(giornata in realtà di tutti noi, genere umano impegnato perché ovunque siano riconosciuti diritti fondamentali e rimossi gli ostacoli che impediscono di esprimersi al meglio)

8 marzo nel tempo

Gli appelli scritti negli anni precedenti su Montagna e Parchi non solo restano di estrema attualità, ma addirittura superati da quanto accade ora con la guerra e contro le donne.

in fondo all’articolo trovi i link alle pagine Montagna e Parchi 2022 e 2021

Quale giornata della donna? Tra guerre e tragedie in mare

Donna, vita, libertà (parole gridate insieme da donne e uomini)

La giornata Internazionale dei diritti della donna è occasione di incontro e impegno collettivo. Contrastiamo la crescita delle diseguaglianze, delle violenze e delle vittime innocenti con le vite strappate da guerre e naufragi (il Mediterraneo è la più grande tomba del mondo).

Nel mondo

Interroghiamoci su quali significati assume la lotta per i diritti e la sopravvivenza nelle diverse parti del mondo.

Afghanistan

In Afghanistan i Talebani impediscono l’istruzione universitaria alle donne.
Niente studentesse!
Escluse dagli atenei a tempo indeterminato.

Iran

In Iran le donne – obbligatorio indossare l’hijab e non solo – sono vittime di costrizioni, violenze, tortura, avvelenamenti a scuola.
Innumerevoli i diritti violati.

Pace e pacifismo declinati al femminile

Abbiamo bisogno del pacifismo, dell’incontro e del rispetto senza se e senza ma con opposizione alla guerra, alle imposizioni, al patriarcato, alle morti.

Parità di genere

Il percorso verso la parità di genere resta sempre in salita.

foto Di Donato

Si può essere diversi ma uguali

Le donne sono l’altra metà del cielo e l’altra metà della popolazione.

Cogliere la contemporaneità

Nella società, addensata sul maschilismo, le donne sanno cogliere la contemporaneità e a queste ci si affida.

In Montagna

Tra i temi, come ricordato da Agenda 2030, la parità di genere e il rifiuto della violenza, che è scelta sbagliata figlia di una cultura malata, del non rispetto. La libertà della donna c’è in Montagna, nel silenzio delle emozioni e così anche in quota, le donne protagoniste, “libere in vetta”, invitano a organizzare il tempo libero con iniziative in ambiente e culturali.

In alto troviamo le donne

L’altra faccia della Montagna, con la loro capacità, curiosità e sensibilità. Vivono l’empatia, si muovono con competenza e determinazione.
Sono in tante a condividere la passione per la Montagna.
Le osserviamo ammirati.

foto Di Donato

Simpatia e amore per l’Ambiente

Nel Cai le donne consolidano la sensibilità al sociale, su problematiche attuali e rilevanti.

Le mani operose

Affascinano e seducono le operose mani delle donne. Si muovono al lavoro, nel tempo libero e molto in ogni circostanza:

Le donne muovono le montagne

concorso fotografico Cai le donne muovono le montagne, scadenza 31 marzo 2023.

https://www.loscarpone.cai.it/concorso-donne-muovono-montagne-giuria/

Il tempo delle donne

Il pensiero va alle donne che usano tempo ed energie per salvare vite e a tutte quelle che con il loro fare quotidiano guardano futuro e serenità.

Giovani e donne sanno di innovazione

… e mi sento di aggiungere, di colori diversi e di immaginazione, qualità sempre più diluite dai lavaggi di cervello.
Il contributo al femminile è determinante nella scelta degli obiettivi, nelle strategie comunicative e nel conseguimento dei risultati.

Alejandra Meda e La Montagna si tinge di rosa

Riporto le sue parole:
Donna e Montagna: un binomio inscindibile che dimostra quanto sappiano dialogare, instaurare una stretta relazione fatta di forza e di rispetto, in cui, oltre ai muscoli, occorre soprattutto la testa. E le Donne, per loro natura, sono capaci di soffrire, di resistere e di lottare.

Alejandra Meda verso la Giornata internazionale delle foreste – 21 marzo 2023

domenica 18 giugno 2023

Alejandra Meda, Presidente della Commissione regionale Cai Tam Abruzzo, invita tutti alla giornata La Montagna si tinge di Rosa di domenica18 giugno 2023, evento in programma nello storico Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise

Il tema 2023 promosso dal Cai-Tam Abruzzo, tra storia e futuro, incrocia il progresso economico e sociale delle donne, delle loro famiglie e delle comunità.

————————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
– Cai Teramo (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.03.08 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




LA RIVISTA del Club Alpino Italiano… è in arrivo

LA RIVISTA
del Club Alpino Italiano n.1, marzo 2023 … è in arrivo

foto Di Donato

Non è diversa è semplicemente un’altra

Mi piace La RIVISTA del Club Alpino Italiano. O meglio, già mi piace per la prima pagina, quella di copertina. Non l’ho ancora ricevuta e non so dire delle pagine interne. Ma immagino…

La copertina

La copertina già mi parla. È sobria, l’immagine attenta alla stagione e un titolo evocativo, l’altra neve.

foto Di Donato

Immaginazione

Per ora è tutto quello che ho. E allora fantasia e immaginazione mi portano a giocare con le parole.

L’altra neve

La neve è unica nel suo genere, nella sua composizione, con i cristalli di ghiaccio che formano i fiocchi.
L’aggettivo altra non si riferisce a una neve diversa da quella bianca e soffice che conosciamo, bensì a un diverso modo di avvicinarla e fare tesoro di lei e del nostro tempo.

foto Di Donato

spazio montagna e tempo montagna

Per tutti c’è un’altra dimensione dello spazio montagna e del tempo montagna.

Oltre la monocultura dello sci da discesa

La proposta è di andare oltre la monocultura dello sci da discesa, la rigidità dei suoi impianti, le piste battute e soprattutto la neve artificiale che ha bisogno di tanta energia e tanta acqua, risorsa sempre più preziosa.

VIDEO Di Donato

Ne guadagnano la società, l’ambiente e l’economia

Pensiamo invece la montagna come luogo da esplorare con le racchette da neve, lo sci da fondo e lo sci alpinismo, fino all’alpinismo invernale. Attività sportive e culturali più economiche e che possiamo iniziare addirittura appena usciti dai piccoli paesi montani.

Vivere l’ambiente non è solo un monito, ma è una scelta consapevole e necessaria

La crisi climatica, con la siccità e le ridotte precipitazioni nevose, ci segnala le attuali emergenze. Sta quindi a noi porre attenzione al corretto uso delle limitate risorse naturali e delle risorse economiche a disposizione.
Comunicato stampa: la pista da bob è una scelta sbagliata (link).

VIDEO Di Donato

Montanità e lettura aiutano la mente

Buona Montagna a tutti e l’invito a sfogliare le pagine del bimestrale LA RIVISTA del Club Alpino Italiano, che ci accompagna alla scoperta delle Terre Alte.

foto Di Donato

Ah, dimenticavo … potete sfogliare anche Comunicare, Agire, Intervenire AttiviTàm Abruzzo 2023 del Cai

————————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
– Cai Teramo (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.03.03 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Calendario 2023 Cai Teramo, marzo

UNA FOTO SALVERA’ L’AMBIENTE

Calendario 2023 Cai Teramo, marzo

Vegetazione ripariale, Lago di Campotosto (Monti della Laga)
foto Gianluca Pisciaroli

Vegetazione ripariale, Lago di Campotosto (Monti della Laga) – foto Gianluca Pisciaroli

Suggestioni

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Continua l’avvicinamento all’acqua del Parco con un’altra foto del Lago di Campotosto.

Due giornate dedicate alla qualità della vita. Date importanti per il futuro della Terra che ci ospita.

Ci si avvicina al 22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua, unita al 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste.

L’acqua è fonte di vita (ricordo il decennio 2005-2015 dell’ONU)

L’albero raccoglie magicamente in sé il sistema aria, acqua e suolo.

Siccità

Il tema acqua è tragicamente all’attenzione di tutti per la crescente siccità.

Se ne discute a livello nazionale e internazionale

La più grave negli ultimi 20 anni

Fotografare il Parco

Mi piace evidenziare il concorso italo-francese “Fotografare il Parco“, organizzato dal nostro Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, insieme ai Parchi Nazionali Stelvio e Gran Paradiso e al Parc National de la Vanoise, con il patrocinio di Alparc (Rete delle Aree Protette Alpine) e di Federparchi.

una foto salverà l’ambiente – le prime premiate

Sopravvivenza, prima classificata di Emilio Ricci, ritrae un camoscio accovacciato e parzialmente coperto dalla neve di tormenta, mostrando una delle continue sfide per la sopravvivenza affrontate dagli animali di montagna. Velo di nuvole, seconda classificata di Luca Nasigrosso, è una lunga esposizione notturna realizzata in Valsavarenche (AO), un’immagine in cui il lento movimento delle nuvole ammanta con delicatezza i rilievi dei monti. Tra inverno e primavera, di Elisa Confortini, rappresenta una giornata invernale in cui la nebbia abbraccia un bosco spoglio, mentre le gemme in primo piano preannunciano la primavera.

Sito “Fotografare il Parco” (link)

Sopravvivenza, prima classificata di Emilio Riccci
Velo di nuvole, seconda classificata di Luca Nasigrosso
Tra inverno e primavera, terza classificata di Elisa Confortini

Camoscio d’Abruzzo

Soddisfazione per questa foto pensando al riuscito Progetto Camoscio d’Abruzzo che, anche grazie al Cai, ha riportato lo splendido e agile animale su tutte le montagne d’Abruzzo e anche sul Monte Bove

Neve e siccità

22 marzo 2023 GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Con la neve di questi giorni il pensiero va all’acqua e alla siccità che abbiamo sofferto nel caldo 2022 (la sesta siccità più grave negli ultimi 20 anni) e che si ripreannuncia drammatica nel 2023 .
ACQUA FONTE DI VITA è un monito dell’ONU (2005-2015) da tenere sempre presente, con i ghiacciai che stanno sciogliendo e così si riduce la nostra riserva di acqua dolce.

La crisi climatica è un tema difficile da affrontare e così politica e stampa evitano di considerarlo pienamente.

————————————————————————-

Montagna Pulita – NO all’inquinamento (link alla pagina)

È una scelta utile iscriversi al Club Alpino Italiano (link) ed è un esercizio di libertà.

BUONA MONTAGNA a tutti!
– Cai Castelli (link sito)
– Cai Teramo (link sito)

Filippo Di Donato (link Facebook)

2023.03.01 pubblicato 

(filidido)
 Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montanoHa promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.