IN MONTAGNA CON IL CAI TERAMO – sabato 25 giugno 2022
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IN MONTAGNA CON IL CAI TERAMO – sabato 25 giugno 2022 – Monte Camicia da Fonte Vetica, insieme al Cai Sottosezione Roccarainola
Escursione intersezionale
Sarà un grande piacere accompagnare socie e soci della Sottosezione Cai Roccarainola (Sezione Cai Napoli). Abruzzo e Campania insieme per condividere una delle più belle e panoramiche escursioni che ha come meta il Monte Camicia e le sue incomparabili balconate che si affacciano sull’abitato di Castelli. Scheda Escursione (link)
Parco Regionale del Partenio e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
L’attenzione alla tutela e il “prendersi cura della montagna” accomunano le due Sezioni Cai che promuovono l’avvicinamento alle “terre alte” evidenziando il valore naturalistico e culturale dei luoghi interessati e dei siti di Rete Natura 2000.
L’Escursionismo resta il modo migliore per frequentare e conoscere gli ambienti montani. Condividendo l’esperienza con accompagnatori “uomini del territorio” diventa tutto più interessante e sicuro. La circolazione delle idee e delle esperienze aiuta a esserci come cittadini attivi, attenti a contenere l’impatto della nostra presenza, evitando di produrre rifiuti (progetto Montagna pulita – evviva la borraccia, liberi dalla plastica).
Progetto Camoscio d’Abruzzo
Salendo al Monte Tremoggia è frequente poter osservare i Camosci d’Abruzzo liberi di correre sulle ripide balze erbose. Si tratta di animali reintrodotti sul Gran Sasso d’Italia grazie a un progetto sostenuto dal Club Alpino Italiano (con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise dal quale vennero i primi esemplari) che prese il via negli anni ’90 e portò all’istituzione della Riserva Corno Grande di Pietracamela con i primi 2200 ha di territorio tutelato. Oggi i Camosci d’Abruzzo sul Gran Sasso sono diventati oltre 1000 e da veri “acrobati delle rocce” è affascinante vedere le loro rapide e leggere evoluzioni.
Monte Camicia
E’ una montagna simbolo del Gran Sasso. L’escursione proposta svela il meglio dell’ambiente con i paesaggi dal mare Adriatico alla distesa di Campo Imperatore, passando per il Dente del Lupo, la Cresta del Centenario e il Corno Grande. Ma il Monte Camicia offre anche uno spettacolare versante con la Parete Nord che sprofonda nella verticalità fino al Fondo della Salsa e che vide cimentarsi nelle prime salite gli storici “aquilotti del gran sasso”, forte gruppo di alpinisti formatisi nel paese di Pietracamela.
Salendo al Monte Camicia si perde il senso dello spazio e del tempo, ma lasciamo assaporare alle amiche e agli amici campani queste emozioni
Nell’altro senso di marcia ho percorso questo meraviglioso itinerario con mio figlio Lorenzo, riportando quella bella esperienza con brevi note.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
IN MONTAGNA CON IL CAI TERAMO – domenica 19 giugno 2022 – doppio appuntamento con la giornata dei due Laghi: Campotosto e Pilato
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IN MONTAGNA CON IL CAI TERAMO – domenica 19 giugno 2022 – Doppio appuntamento con la giornata dei due Laghi: Campotosto e Pilato
-“Cai Family & Trek Day Decathlon” al Lago di Campotostoe Monte Mascioni nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
– escursione al “Monte Vettore”da Forca di Presta nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Parchi d’Appennino – APE
Importante attività di avvicinamento alla montagna e di sensibilizzazione ambientale del Club Alpino Italiano con attività nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo scenario di APE – Appennino Parco d’Europa
Acqua fonte di vita
La sostenibilità è tema condiviso, declinata attraverso la bellezza dei luoghi attraversati, l’importanza delle risorse naturali, il ruolo svolto dai sistemi montuosi per mitigare la crisi climatica. Filo conduttore è l’acqua: preziosa e insostituibile risorsa alla vita. L’attuale siccità (che attanaglia e strozza il “grande” fiume Po) è un grande indicatore di crisi che anticipa il rischio di razionamenti (in autunno stiamo preparando anche una giornata nazionale di studio e approfondimento sull’acquifero del Gran Sasso d’Italia a rischio inquinamento)
Mascioni e il Lago di Campotosto
Iniziamo dai più piccoli, bambine e bambini che sanno sempre stupirci e per i quali la Sezione Cai di Teramo propone un’avventura esplorativa in un particolare luogo d’Appennino: il Lago di Campotosto. Giornata svolta in collaborazione con Decathlon Teramo.
La Valle del Vomano
E’ già un’avventura conoscitiva raggiungerlo risalendo la Valle del Vomano, spettacolare per paesaggio mentre ci incuneiamo nello spettacolare ambiente roccioso tra il Gran Sasso d’Italia e i Monti della Laga.
L’acqua: preziosa risorsa insostituibile alla vita
C’è poi l’incontro con l’acqua e gli invasi artificiali che si susseguono fino a Campotosto che è il più grande lago artificiale d’Abruzzo, che prende il nome dall’omonimo Comune affacciato sul lago (dove inizia la nota traversata Campotosto- Frattoli, diventata un imperdibile appuntamento invernale con le ciaspole).
Una scoperta continua
Il lago è una grande Y e con Mascioni ci troviamo nel ramo meridionale del lago. Per i giovani e le loro famiglie un’esperienza unica alla scoperta di un prezioso ambiente riconosciuto tra più importanti laghi artificiali d’Europa. Inoltre l’acqua racchiusa produce energia idroelettrica con le centrali distribuite lungo i diversi salti d’acqua da Campotosto fino a Montorio al Vomano
Monte Mascioni
La salita a Monte Mascioni, un vero e proprio promontorio all’interno del lago consente di osservare con meraviglia i paesaggi incredibilmente suggestivi dei monti che si srotolano tutt’attorno. La natura dispiega la sua potenza e ci rendiamo consapevoli di quanto sia necessario tutelarla.
Cambiamo scenario e ci spostiamo sui vicini Monti Sibillini.
Monte Vettore
L’escursione proposta da Forca di Presta ci porta sul Monte Vettore che domina tutte le altre del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Panorami dalla montagna al mare
L’eccezionale panorama si apre sui Monti della Laga, sul Gran Sasso d’Italia e sui Monti Gemelli con quella continuità ambientale di monti e Parchi nazionali che caratterizza questa zona d’Appennino. C’è, racchiuso, il Lago Pilato. Salendo in vetta tutto si apre a 360° con gli altri monti d’Appennino e la linea del Mare Adriatico.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA MONTAGNA SI TINGE DI ROSA – domenica 19 giugno 2022 con il Cai
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LA MONTAGNA SI TINGE DI ROSA
– domenica 19 giugno 2022 In Montagna con il Cai, Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano Abruzzo alla scoperta del rapporto storico Donna – Montagna Abruzzese
in Montagna con il Cai
La CRTAM del Cai Abruzzo propone una particolare giornata di avvicinamento alla montagna. Ci troveremo nel Parco Nazionale della Maiella, nel cuore dell’Abruzzo, nella Valle Giumentina, località simbolo dell’Italia centrale. L’escursione in programma consente di apprezzare la presenza di singolarità storiche, naturalistiche e culturali.
Il rapporto Donna-Montagna Abruzzese
Luoghi che si colorano di rosa con le storie dell’antico e del nuovo rapporto Donna-Montagna Abruzzese. La preparazione dell’evento è stata articolata, curando le diverse soste con i mirati incontri lungo l’itinerario. Nel corso della giornata conosceremo le figure femminili protagoniste e custodi della cultura agro-pastorale del nostro territorio montano. I nostri passi saranno accompagnati dalle sonorità musicali della tradizione orale eseguite da Silvia Santoleri.
Il Cai ha delineato questo racconto in rosa e lo offre ai partecipanti.
Oltre 100 partecipanti
Il numero 100 porta bene al Cai e, dopo l’esperienza della settimana scorsa con le 100 donne sul Matese in occasione della giornata “in Cammino nei Parchi”, anche sulla Maiella la Tam vede pienamente riconosciuto il proprio impegno. Saranno infatti presenti soci delle Sezioni Cai di Pescara, Lanciano, Castel di Sangro, Guardiagrele, Ortona, L’Aquila, Vasto, Coppo dell’Orso e Atessa (e qualche altra Sezione potrebbe aggiungersi))
La Valle Giumentina
Percorreremo la Valle Giumentina, sui prati della Maiella che raccontano la fatica dei contadini e dei pastori della montagna.
Sapori di Montagna
A conclusione dell’escursione le produttrici locali accoglieranno i partecipanti per la presentazione e le degustazione di piatti e prodotti tipici dai sapori locali.
La capacità tutta femminile di esserci e reinventarsi
Quest’anno, oltre ad analizzare il rapporto storico, l’attenzione sarà focalizzata sulla capacità che hanno le donne di sapersi reinventare, adattarsi a lavori da sempre appannaggio degli uomini e trovare ancora la forza di trasformare paesaggi bellissimi ma difficili in vecchie/nuove economie per poter tornare a lavorare, e quindi a vivere, sulla selvaggia Maiella.
Il paesaggio
Il percorso ad anello si svolge in ambiente panoramico, affacciati sul massiccio della Majella e sulla montagna del Morrone. Spingendo oltre lo sguardo si staglia, ben riconoscibile il Massiccio del Gran Sasso d’Italia.
L’itinerario
L’itinerario è accessibile a tutti, su sterrate e piste forestali. Sapientemente accompagnati ascolteremo il linguaggio dell’ambiente con le aree agricole, le colture, i pascoli e il bosco in continuo dialogo .
Aggiornamento Tam
Per gli Operatori Tam del Cai è anche un incontro di Aggiornamento.
Programma
– Ritrovo ore 8:00 a Decontra di Caramanico (PE) presso la Chiesa di S. Antonio – Partenza ore 8:30 – Percorso ad anello: Decontra (820 m) visita del borgo antico – località il Pozzo – Quercia secolare – Fonte Roberto – Contrada Valli – Valle Giumentina – Decontra. – Dislivello 200 m – Distanza 7 km – Durata 2 ore e 30 minuti (escluso soste) – Difficoltà E (escursionistica) – Pranzo individuale al sacco
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SAPORI E SAPERI DEL SENTIERO ITALIA CAI
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SAPORI E SAPERI DEL SENTIERO ITALIA CAI
L’Italia delle Regioni racchiude una ricca e convincente varietà agroalimentare. Prodotti della terra che abili mani, con antica sapienza, riescono a lavorare e trasformare in piatti dal sapore unico.
Sul sentiero del gusto
Sono sempre più numerosi i turisti-escursionisti-visitatori che, alle bellezze naturali e culturali associano il piacere della sosta e dell’accoglienza salutare e gustosa.
Mentre cammino mi cattura l’interesse naturalistico, artistico e del paesaggio. Pensando all’arrivo, le papille gustative animano l’acquolina e accendono l’interesse enogastronomico della genuinità.
Escursionismo educante
L’Escursionismo regala queste opportunità. Il Club Alpino Italiano invita a Camminare sui Sentieri promuovendo mobilità lenta e ridotto impatto ambientale, senza lasciare traccia del passaggio, guardandosi attorno, restando sul tracciato e riportando i rifiuti per differenziarli appena possibile.
Sentieri per Conoscere è uno degli slogan del Cai che ci accompagna.
Atlante dei prodotti tipici
Dal Cammino all’Accoglienza nei posti tappa il passo è breve. Ed è qui che entra in gioco il cibo con i prodotti tipici. Il cibo è senza dubbio un ulteriore scrigno d’Italia che svela tesori da valorizzare.
Sentiero Italia Cai
Il Sentiero Italia Cai (che nel suo sviluppo di oltre 7000 km attraversaogni Regione) serve anche a questo: diventa una vetrina delle eccellenze alimentari d’Italia. Si tratta di raccogliere e coordinare quanto già c’è e presentarlo identificativo della località scelta tra gli oltre 400 punti sosta.
Paesi e Rifugi
L’incontro rigenerante con paesi e rifugi diventa narrazione di prodotti, frutti del sapere locale che, passo dopo passo, mostrano frammenti d’Italia dai sapori unici.
Anno europeo dei giovani 2022
Le esperienze Family Cai aperte a bambine e bambini con i loro genitori, aiutano i giovani a conoscere l’ambiente e a diventare cittadini attivi e impegnati. Montagna e parchi – link articolo 1 giugno 2022
Le Aree Protette
Durante la mia esperienza di lavoro nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga presso il Centro di Documentazione delle Aree Protette (Presidente Walter Mazzitti) grande fu l’impulso dato alla nascita di nuove imprese agroalimentari, anche legate all’agriturismo, all’agricoltura biologica e alla salvaguardia di germoplasma a rischio di estinzione.
Consumo sostenibile
In questo periodo di grandi incertezze mi confortano attività “nuove” che si integrano e migliorano quelle tradizionali ancora (r)esistenti. Da conoscitore d’Italia affermo che sono ancora tantissime, con nicchie che più si cammina, più riservano sorprese.
Sono scelte di produzione e consumo “pro clima”, investendo su attività economiche sostenibili. Un altro patrimonio straordinario d’Italia da conoscere e saper gustare fino in fondo.
PNRR
L’occasione per utilizzare anche i fondi del PNRR con interventi basati su analisi di mercato da ricerca e scienza. Un patrimonio straordinario da conoscere e gustare fino in fondo.
Si tesse un legame profondo e duraturo con il territorio favorendo partecipazione e condivisione tra e montagna e mare, campagna e città.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
In CAMMINO nei PARCHI – Convegni sabato 11 e domenica 12 giugno 2022
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In CAMMINO nei PARCHI – Convegni sabato 11 e domenica 12 giugno 2022
L’avventura in CAMMINO nei PARCHI non è solo escursionistica.
sabato 11 e domenica 12 giugno 2022 sono previsti 2 diversi Convegni di approfondimento sull’Appennino e le sue prospettive di possibile futuro.
VALORE APPENNINO – spina dorsale d’Italia
L’Appennino con luoghi e specificità offre mirate occasioni per esperienze escursionistiche e alpinistiche. In ogni stagione è possibile star bene, rigenerandosi in ambienti sani e salutari. Tanti i percorsi della storia, della transumanza, dei commerci e degli incontri. A piedi, con la Rete dei Sentieri, alla scoperta di natura e cultura.
Convegno in Emilia Romagna – 12 giugno 2022
Per la giornata “in Cammino nei Parchi” a Canevare di Fanano (MO) l’importante appuntamento su “Turismo, Appennino e Parchi, tra sostenibilità e nuove infrastrutture”. Utile confronto di riflessione, approfondimento e decisione.
Forum in Lombardia – 11 giugno 2022
“Ri-PensiAmo l’Appennino”, il forum al Broletto di Pavia, il sabato che anticipa la giornata “in Cammino nei Parchi”. Connettere i pilastri della sostenibilità con il sociale, la cultura, l’ambiente e l’economia governati in chiave di progresso dalle istituzioni. E’ la sfida degli organizzatori del forum che guarda a valori e peculiarità d’Appennino.
L’Appennino e le aree naturali protette – APE
Il colore del verde tutelato è diffuso in Appennino tra Parchi nazionali e regionali, riserve di terra e di mare e i siti di Rete Natura 2000. Tutto questo rinvia al Progetto APE – Appennino Parco d’Europa.
Sarà interessante prendere spunti dalle proposte conclusive dei due incontri che vedono la partecipazione del Club Alpino Italiano con Raffaele Marini Presidente Commissione Centrale Tam e Annibale Salsa già Presidente Generale Cai.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
8 appuntamenti d’Abruzzo “in CAMMINO nei PARCHI” – domenica 12 giugno 2022
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8 appuntamenti d’Abruzzo “in CAMMINO nei PARCHI” – domenica 12 giugno 2022 – 10a edizione
Giornata nazionale – “IN MONTAGNA CON IL CAI” PER UNA GRANDE ESPERIENZA CONDIVISA nel Sistema dei Parchi d’Abruzzo e di Rete Natura 2000
8 gli appuntamenti in programma delle Sezioni Cai d’Abruzzo. 8 opportunità per avvicinare e scoprire segmenti di bellezza d’Abruzzo tra montagne, paesi, paesaggi e sentieri.
Conoscenza, tutela e sostenibilità sono le parole guida di queste esperienze in ambiente.
In Montagna con il Cai: sicurezza, simpatia e amore per la natura.
Lo slogan della giornata è: SENTIERI PER CONOSCERE
Il Cai Avezzano ci accompagna sui Monte Siella e Monte Coppe del Gran Sasso d’Italia nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Cai Castel di Sangro ci conduce nelle antiche faggete riconosciute Patrimonio Unesco del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise
Il Cai Farindola ci invita a percorrere l’anello escursionistico di Rigopiano nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Cai Guardiagrele ci accompagna sui Monte Gorzano e Cima della Laghetta dei Monti della Laga nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Cai Lanciano ci accompagna sul Monte Pizzalto, dalla Riserva Bosco Sant’Antonio, sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo nel Parco Nazionale della Maiella
Il Cai Teramo ci accompagna lungo il Sentiero italia Cai da Nerito a Campotosto nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Il Cai Vallelonga Coppo Orso ci accompagna da Gioia dei Marsi al Monte Serrone nel Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise
L’intersezionale Cai Vasto, Ortona, Pescara, Popoli ci propone l’Anello di Campo Pericoli con avvio dal piazzale di Campo Imperatore nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
sabato 11 giugno: dalla montagna al mare
il Cai Teramo ci propone un’escursione sulla spiaggia della Riserva Borsacchio
Presidente generale del Cai Antonio Montani
«La frequentazione lenta di un’Area protetta è il modo migliore per conoscere il capitale naturale e culturale che custodisce, diventando consapevoli del suo valore senza intaccarlo». «Valorizzare questo capitale puntando su una forma di turismo sostenibile è il pilastro per promuovere un’economia diffusa che permetta il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni che vivono nelle Terre alte, contrastando così lo spopolamento».
un ambiente migliore di quello ricevuto
Nel considerare l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di consegnare alle generazioni future un ambiente migliore di quello ricevuto in dono da chi le ha precedute interviene ilPresidente della Commissione centrale Cai tutela ambiente montano Raffaele Marini «Si tratta di un impegno complesso al quale il Cai, per la sua parte, non si sottrae, anzi, ne inizia a declinare alcuni aspetti in maniera coerente e concreta»«L’approvazione del documento di posizionamento “Il Cai e il sistema delle Aree Protette” rappresenta il punto di concreto inizio di questo percorso.»
100 anni Parco Nazionale Abruzzo,Lazio e Molise – 100 anni Parco Nazionale Gran Paradiso
Nel 2022 si celebrano il centenario della costituzione di due Parchi nazionali: il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. Questa ricorrenza racchiude al proprio interno altre due tappe fondamentali che compiono trent’anni: l’approvazione della Legge Quadro sulle Aree protette (uno strumento legislativo che ha dato impulso, fra l’altro, alla nascita dei Parchi regionali) e la costituzione della Rete Natura 2000, un sistema di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell’Unione Europea e, in particolare, alla tutela di una serie di habitat di specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello continentale.
Le adesioni in Italia alla giornata “in Cammino nei Parchi”
Clicca qui per scaricare le locandine delle singole escursioni organizzate, divise per Regione.
DI RIFERIMENTO:
IL “SENTIERO ITALIA CAI”
Alfiere di questi messaggi è il “Sentiero Italia Cai” con lo scopo di interessare direttamente e indirettamente i Parchi Nazionali (ne sono 25: 16 direttamente attraversati, 4 raggiunti con bretelle e 5 di mare con la diffusione dei messaggi educanti del SI Cai), tanti Regionali e locali (37). Ci sono poi le aree individuate da Rete Natura 2000 e altri siti di interesse.
11 e 12 giugno 2022: due appuntamenti culturali di approfondimento
Convegno in Emilia Romagna – 12 giugno 2022
Per la giornata “in Cammino nei Parchi” a Canevare di Fanano (MO) l’importante appuntamento su “Turismo, Appennino e Parchi, tra sostenibilità e nuove infrastrutture”. Utile confronto di riflessione, approfondimento e decisione.
Forum in Lombardia – 11 giugno 2022
“Ri-PensiAmo l’Appennino”, il forum al Broletto di Pavia, il sabato che anticipa la giornata “in Cammino nei Parchi”. Connettere i pilastri della sostenibilità con il sociale, la cultura, l’ambiente e l’economia governati in chiave di progresso dalle istituzioni. E’ la sfida degli organizzatori del forum che guarda a valori e peculiarità d’Appennino.
IMPEGNI dal documento Cai sulle AREE PROTETTE
Il Club Alpino Italiano:
•Assume come valore intrinseco il Sistema delle Aree Protette (Parchi nazionali, regionali, Riserve Naturali, Rete Natura 2000, ecc.);
• Difende l’integrità delle singole Aree Protette e gli obbiettivi di conservazione per cui esse sono state istituite, qualora consideri che siano minacciate;
• Ne riconosce la funzione di protezione, conservazione, gestione del Capitale Naturale e dei servizi ecosistemici da questo generati;
• Ne promuove la diffusione e la conoscenza all’interno del proprio corpo sociale quale elemento di formazione e arricchimento culturale;
• Ne riconosce il valore di promozione di una economia diffusa a primario sostegno delle popolazioni residenti;
• Si impegna a fare rispettare sia la legislazione nazionale sia le direttive europee in materia di protezione della natura e di aree protette;
• Individua nelle popolazioni residenti il perno sociale di custode della cultura e delle tradizioni della Montagna (valori identitari);
• Ritiene utile partecipare al processo di revisione ed aggiornamento della legge quadro sulle Aree protette, 6 dicembre 1991 n° 394, a trent’anni dalla sua emanazione;
• Ritiene indispensabile incardinare questo processo di revisione all’interno delle normative europee espresse dal Next generation EU;
• Ritiene necessario individuare e proporre un piano nazionale di ampliamento del Sistema delle Aree Protette al 30% del territorio nazionale ed alla protezione in maniera rigorosa del 10% del territorio, così come richiesto dalle strategie europee;
• Si impegna per il raggiungimento di tali obbiettivi ricorrendo in particolare alle dettagliate conoscenze geografiche, ambientali e socioeconomiche dei propri iscritti;
• Si impegna a realizzare progetti, in sinergia, con gli Enti di gestione delle Aree protette, in particolare di educazione ambientale, osservazione e rilievo della biodiversità e del territorio, citizen science, ecc.;
• Impegna i propri rappresentanti nominati negli Organi direttivi dei vari Enti Parco a promuovere questi principi durante lo svolgimento del loro mandato.
Conoscere, capire, approfondire il significato di un’Area protetta, di un Parco, rappresenta uno dei punti di forza del percorrere sentieri all’interno di territori di particolare pregio non solo naturalistico, ma anche storico, culturale e di aggregazione.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
5 giugno 2022 – Giornata Mondiale dell’Ambiente – 50a edizione – UNA SOLA TERRA
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5 giugno 2022 – Giornata Mondiale dell’Ambiente – 50a edizione UNA SOLA TERRA
Only One Earth
50 anni fa, nel 1972 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì l’annuale Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il lungimirante slogan scelto ci ricorda che abbiamo a disposizione Only One Earth (una sola ed unica Terra) Il 5 giugno si ripete quindi l’appuntamento che invita tutti noi a “prenderci cura dell’unica casa che abbiamo” e con la quale, seppur inconsapevoli, viaggiamo nello spazio.
prenderci cura della Terra
In questa sorta di navicella, così grande e altrettanto piccola e finita, siamo in tanti a consumare, inquinare e distruggere. La biodiversità è a rischio come la qualità di aria, acqua e suolo. La crisi climatica è in atto e sta a noi promuovere uno stile di vita sostenibile e a ridotto impatto ambientale, così da contrastare ogni crisi e preservare le risorse
Agenda 2030
Sempre più accentuati sono i richiami sulla necessità di vivere in modo sostenibile, in armonia con la natura, in una società che sia equa e inclusiva, così come indicato dagli obiettivi dell’Agenda 2030 (dalla quale ci separano solo 8 anni)
1972-2022: 50 anni a disposizione
L’inizio in Svezia con la 1a Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente, svolta a Stoccolma dal 5 al 16 giugno 1972. Nacque allora la Giornata Mondiale dell’Ambiente e fu adottata una dichiarazione basata su 26 principi cardine.
Tutto era stato già indicato per transizione ecologica e sostenibilità.
Rileggiamo con attenzione i principi del 1972 sui diritti dell’ambiente e sulle responsabilità dell’uomo per la sua salvaguardia. Tutto era stato già indicato per transizione ecologica e sostenibilità.
Sono trascorsi 50 anni dagli impegni assunti ed è certo che se fossero stati collettivamente rispettati non ci troveremmo nell’attuale situazione di crisi climatica, energetica, ambientale, sociale e di guerra.
Adesso siamo a rincorrere la sostenibilità e ci affidiamo all’Agenda 2030 con gli obiettivi dell’ONU.
5 giugno 2022 – nella Giornata dell’Ambiente: Family Cai tra speleologia e transumanza
Dichiarazione di Stoccolma del 1972 nella 1a Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente
lucida, di visione e spessore, significativa, attuale e potente
I 26 PRINCIPI
1. L’uomo ha un diritto fondamentale alla libertà, all’eguaglianza e a condizioni di vita soddisfacenti, in un ambiente che gli consenta di vivere nella dignità e nel benessere, ed è altamente responsabile della protezione e del miglioramento dell’ambiente davanti alle generazioni future. Per questo le politiche che promuovono e perpetuano l’apartheid, la segregazione razziale, la discriminazione, il colonialismo ed altre forme di oppressione e di dominanza straniera, vanno condannate ed eliminate.
2. Le risorse naturali della Terra, ivi incluse l’aria, l’acqua, la flora, la fauna e particolarmente il sistema ecologico naturale, devono essere salvaguardate a beneficio delle generazioni presenti e future, mediante una programmazione accurata o una appropriata amministrazione.
3. La capacità della Terra di produrre risorse naturali rinnovabili deve essere mantenuta e, ove ciò sia possibile, ripristinata e migliorata.
4. L’uomo ha la responsabilità specifica di salvaguardare e amministrare saggiamente la vita selvaggia e il suo habitat, messi ora in pericolo dalla combinazione di fattori avversi. La conservazione della natura, ivi compresa la vita selvaggia, deve perciò avere particolare considerazione nella pianificazione dello sviluppo economico.
5. Le risorse non rinnovabili della Terra devono essere utilizzate in modo da evitarne l’esaurimento futuro e da assicurare che i benefici del loro sfruttamento siano condivisi da tutta l’umanità.
6. Gli scarichi di sostanze tossiche o di altre sostanze in quantità e in concentrazioni di cui la natura non possa neutralizzare gli effetti, devono essere arrestati per evitare che gli ecosistemi ne ritraggano danni gravi o irreparabili. La giusta lotta di tutti i Paesi contro l’inquinamento deve essere appoggiata.
7. Gli Stati devono prendere tutte le misure possibili per prevenire l’inquinamento dei mari con sostanze che possano mettere a repentaglio la salute umana, danneggiare le risorse organiche marine, distruggere valori estetici o disturbare altri usi legittimi dei mari.
8. Lo sviluppo economico e sociale è il solo modo per assicurare all’uomo un ambiente di vita e di lavoro favorevole e per creare sulla Terra le conduzioni necessarie al miglioramento del tenore di vita.
9. Le deficienze ambientali dovute alle condizioni di sottosviluppo ed ai disastri naturali pongono gravi problemi e possono essere colmate, accelerando lo sviluppo mediante il trasferimento di congrue risorse finanziarie e l’assistenza tecnica, quando richiesta, in aggiunta agli sforzi compiuti da Paesi in via di sviluppo stessi.
10. Per i Paesi in via di sviluppo, la stabilità dei prezzi, adeguati guadagni per i beni di prima necessità e materie prime, sono essenziali ai fini della tutela dell’ambiente, poiché i fattori economici devono essere presi in considerazione, così come i processi ecologici.
11. Le politiche ecologiche di tutti gli Stati devono tendere ad elevare il potenziale attuale e futuro di progresso dei Paesi in via di dì sviluppo, invece di compromettere o impedire il raggiungimento di un tenore di vita migliore per tutti. Gli Stati e le organizzazioni internazionali dovranno accordarsi nel modo più adeguato per far fronte alle eventuali conseguenze economiche e internazionali delle misure ecologiche.
12. Si dovranno mettere a disposizione risorse atte a conservare e migliorare l’ambiente, tenendo particolarmente conto dei bisogni specifici dei Paesi in via di sviluppo, dei costi che essi incontreranno introducendo la tutela dell’ambiente nel proprio programma di sviluppo e della necessità di fornire loro, se ne fanno richiesta, aiuti internazionale di ordine tecnico e finanziario a tale scopo.
13. Per una più razionale amministrazione delle risorse e migliorare così l’ambiente, gli Stati dovranno adottare nel pianificare lo sviluppo misure integrate e coordinate, tali da assicurare che detto sviluppo sia compatibile con la necessità di proteggere e migliorare l’ambiente umano a beneficio delle loro popolazioni.
14. La pianificazione razionale è uno strumento essenziale per conciliare gli imperativi dello sviluppo con quelli della partecipazione e del miglioramento dell’ambiente.
15. Nella pianificazione edile e urbana occorre evitare gli effetti negativi sull’ambiente, ricavandone i massimi vantaggi sociali, economici ed ecologici per tutti. In considerazione di ciò, i progetti destinati a favorire il colonialismo e la dominazione razziale devono essere abbandonati.
16. Nelle regioni in cui il tasso di crescita della popolazione o la sua concentrazione eccessiva rischia di avere un’influenza dannosa sull’ambiente o sullo sviluppo, ed in quelle in cui la scarsa densità di popolazione impedisca il miglioramento dell’ambiente e freni lo sviluppo, si dovranno adottare misure di politica demografica che, rispettando i diritti fondamentali dell’uomo, siano giudicati appropriati dai governi interessati.
17. Appropriate istituzioni nazionali devono assumersi il compito di pianificare, amministrare e controllare le risorse ambientali dei rispettivi Paesi, al fine di migliorare l’ambiente.
18. Allo scopo di incoraggiare lo sviluppo economico e sociale, la scienza e la tecnologia devono essere impiegate per identificare, evitare e controllare i pericoli ecologici e per risolvere i problemi ambientali ai fini del bene comune dell’umanità.
19. L’educazione sui problemi ambientali, svolta sia fra le giovani generazioni sia fra gli adulti, dando la dovuta considerazione ai meno abbienti, è essenziale per ampliare la base di un’opinione informativa e per inculcare negli individui, nelle società e nelle collettività il senso di responsabilità per la protezione e il miglioramento dell’ambiente nella sua piena dimensione umana. E’ altresì essenziale che i mezzi di comunicazione di massa evitino di contribuire al deterioramento dell’ambiente. Al contrario, essi devono diffondere informazioni educative sulla necessità di proteggere e migliorare l’ambiente, in modo da mettere in grado l’uomo di evolversi e progredire sotto ogni aspetto.
20. La ricerca scientifica e lo sviluppo, visti nel contesto dei problemi ecologici nazionali o multinazionali, devono essere incoraggiati in tutti i Paesi, specialmente in quelli in via di sviluppo. A questo riguardo, deve essere appoggiato e incoraggiato il libero scambio delle informazioni scientifiche e delle esperienze, per facilitare la soluzione dei problemi ecologici. Inoltre, occorre che le tecnologie ambientali siano rese disponibili per i Paesi in via di sviluppo in termini tali da incoraggiare la loro larga diffusione, senza costituire per detti Paesi un onere economico.
21. La Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale riconoscono agli Stati il diritto sovrano di sfruttare le risorse in loro possesso, secondo le loro politiche ambientali, ed il dovere di impedire che le attività svolte entro la propria giurisdizione o sotto il proprio controllo non arrechino danni all’ambiente di altri Stati o a zone situate al di fuori dei limiti della loro giurisdizione nazionale.
22. Gli Stati devono collaborare al perfezionamento del codice di diritto internazionale per quanto concerne la responsabilità e la riparazione dei danni causati all’ambiente in zone al di fuori delle rispettive giurisdizioni a causa di attività svolte entro la giurisdizione dei singoli Stati o sotto il loro controllo.
23. Senza trascurare i principi generali concordati dalle organizzazioni internazionali o le disposizioni e i livelli minimi stabiliti con norme nazionali, sarà essenziale considerare in ogni caso i sistemi di valutazione prevalenti in ciascuno Stato, ad evitare l’applicazione di norme valide per i Paesi più avanzati, ma che possono essere inadatte o comportare notevoli disagi sociali per i Paesi in via di sviluppo.
24. La cooperazione per mezzo di accordi internazionali o in altra forma è importante per impedire, eliminare o ridurre e controllare efficacemente gli effetti nocivi arrecati all’ambiente da attività svolte in ogni campo, tenendo particolarmente conto della sovranità e degli interessi di tutti gli Stati.
25. Gli Stati devono garantire alle organizzazioni internazionali una funzione coordinatrice, efficace e dinamica per la protezione e il miglioramento dell’ambiente.
26. L’uomo e il suo ambiente devono essere preservati dagli effetti delle armi nucleari e di tutti gli altri mezzi di distruzione di massa. Gli Stati devono sforzarsi di giungere sollecitamente ad un accordo, nei relativi organismi internazionali, sulla eliminazione e la completa distruzione di tali armi.
Carta per l’educazione alla Biodiversità
Sottoscritta da Ministero dell’Istruzione e Ministero della Transizione Ecologica e presentata lo scorso 19 maggio 2022. (Carta biodiversità link al pdf)
Linee guida e impegni contenuti nella Carta per l’educazione alla Biodiversità:
1. Promuovere percorsi trasformativi che favoriscano conoscenza, competenza e comportamenti responsabili e virtuosi per costruire una società attenta alle esigenze dell’ambiente e della biodiversità
2. Diffondere una cultura della biodiversità che promuova i diritti ecologici di tutti gli esseri viventi, in stretto legame con i principi di sostenibilità, equità, accessibilità, inclusione, prosperità e pace
3. Diffondere le conoscenze degli equilibri complessi del pianeta Terra, della biosfera e dei suoi ecosistemi, dei servizi eco sistemici e del capitale naturale come elementi essenziali per lo sviluppo sostenibile
4. Trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza che le risorse del pianeta sono limitate, abbandonando la cultura dello scarto e dello spreco a vantaggio della cultura del risparmio, del riuso e del riciclo
5. Perseguire comportamenti e consumi eco-sostenibili in grado di soddisfare le esigenze della collettività senza alterare gli equilibri della natura, ad esempio riducendo il consumo dei prodotti di plastica monouso
6. Costruire il senso di legalità maturando la consapevolezza del legame imprescindibile fra le persone e la cura del Pianeta
7. Continuare a sensibilizzare gli alunni e gli studenti sui temi della relazione tra crisi climatica e perdita della biodiversità, partendo dai temi della raccolta differenziata, dell’inquinamento nelle città, dell’uso di energie rinnovabili, della mobilità sostenibile, nel quadro dei relativi Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e di quelli della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
8. Diffondere sempre più il valore della biodiversità, della tutela e conservazione del territorio, del mare e del patrimonio naturale e culturale, anche attraverso le significative esperienze di rete tra le aree protette nazionali, europee ed internazionali
9. Agire in modo sistemico sui temi dell’educazione ambientale, attivando collaborazioni per coinvolgere le istituzioni, gli enti locali, le aree protette e tutti i soggetti della comunità educativa e sociale nei progetti scolastici
10. Facilitare e accrescere l’accesso ai dati e alle informazioni sui temi ambientali al fine di assicurare che la conoscenza di alunni e studenti sia basata su solide evidenze tecniche e scientifiche, anche con l’uso delle nuove tecnologie
11. Far conoscere la bioeconomia (agricoltura, silvicoltura, pesca, produzione alimentare, bioenergia e bioprodotti) e il sistema dell’economia circolare, insegnando a costruire i mestieri, i servizi e le imprese del futuro a zero emissioni, circolari e rigenerative, nel rispetto del valore delle tradizioni identitarie.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SETTIMANA DELLA NATURA: 18-24 maggio 2022
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SETTIMANA DELLA NATURA: 18-24 maggio 2002
Si svolge la Settimana della Natura che vede la nostra biodiversità e il nostro ambiente protagonisti.
Lo rileva il Ministero della Transizione ecologica in una nota spiegando che è “una Settimana ancora più importante, quest’anno, dopo l’inserimento della tutela dell’ambiente nella nostra Costituzione e che il ministero della Transizione ecologica vuole ricordare per accendere i riflettori sul nostro inestimabile patrimonio, da tutelare e valorizzare”.
L’invito a riscoprire la bellezza e la ricchezza dei Parchi italiani, rilanciare un turismo sostenibile, capace di spaziare dai beni culturali ai cibi locali, alla tutela del patrimonio di biodiversità che rende l’Italia un Paese unico al mondo.
Nella comunicazione serve un linguaggio chiaro su ambiente e società. Gli esempi di vita in montagna si basano su conoscenza ed esperienza. Con la correzione di eventuali errori si giunge alla progressiva adozione di comportamenti corretti e consapevoli, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.
La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano dei Cai mette a disposizione alcune considerazioni per «sensibilizzare al meglio le coscienze di tutti i fruitori della montagna». In particolare, il punto critico per quanto riguarda il Club alpino italiano è proprio il tasso globale di perdita di biodiversità senza precedenti nella storia dell’umanità, che rappresenta una minaccia diretta ed esistenziale per la vita e il benessere umano(link al documento originario Cai-CCTAM)
Venerdì 20 maggio si inizia con la Giornata mondiale delle api, “con l’obiettivo di portare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l’importanza in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat“.
Sabato 21 maggio, prosegue il Mite, “ricorre la Giornata europea della Rete Natura 2000, la più grande rete di aree protette al mondo, costituita da circa 27.000 siti terrestri e marini, che coprono oltre il 18% delle aree terrestri dell’Unione Europea e circa il 9% dei mari. Un sistema che svolge un ruolo essenziale nell’arrestare la perdita di biodiversità e che quest’anno compie trent’anni“.
Domenica 22 maggio la Giornata mondiale della biodiversità compie trent’anni ed è una data “particolarmente importante per l’Italia che, oltre a essere tra i Paesi europei con maggior ricchezza floristica e faunistica”, ha “elevatissimi tassi di endemismo, cioè dalla presenza di specie che vivono solo all’interno dei nostri confini italiani. Il che comporta una grande responsabilità“.
Lunedì 23 maggio è la Giornata mondiale delle tartarughe, che l’Italia tutela con decine di centri per il recupero e la riabilitazione dislocati nelle aree marine protette e i centri dei Carabinieri del Cufa e Biodiversità.
Martedì 24 maggio ricorre la Giornata europea dei parchi, (che prende il via dalla Svezia) “scrigni di biodiversità da riscoprire, anche in termini di turismo ed economia sostenibili: i 24 parchi nazionali italiani e le 29 Aree marine protette su tutto il territorio nazionale, ricoprono circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa”. I Parchi sono scrigni di biodiversità rappresentando un ‘modello integrato di sviluppo che, seppure ancora implementabile, costituisce già l’esempio tangibile di ‘buone pratiche’, agente primario per il conseguimento di benessere sociale e di opportunità di sviluppo locale durevole e sostenibile”.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Giornata Mondiale delle Api, venerdì 20 maggio 2022
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Giornata Mondiale delle Api, venerdì 20 maggio 2022
Conoscerle aiuta a responsabilizzare le giovani generazioni. Avvicinare e osservare un alveare stimola la partecipazione attiva.
ISPRA
In occasione della quinta Giornata Mondiale delle Api, ISPRA organizza una tavola rotonda per conoscerle meglio. Si parlerà di come salvare le api per salvare noi stessi. Tante le qualità di questi preziosi impollinatori e produttori di miele di qualità.
ASviS tratta il tema della sostenibilità. Tra i 17 obiettivi (tutti collegati tra loro) vi propongo un essenziale e accattivante video di presentazione dell’obiettivo n.15 “vita sulla Terra”. Ci si rivolge alle scuole primarie, ma nella sua chiarezza il video è di efficace riferimento per tutti noi. Le immagini si avvalgono del meraviglioso mondo delle api.
-proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, -gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, -arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica
I parchi sono al centro di queste attività di conoscenza e salvaguardia delle api. Il Parco Nazionale Sibillini organizza per il 19 un webinar sul tema ma io ricordo anche tutte le attività svolte negli anni precedenti dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La montagna d’altronde è luogo d’eccellenza per quanto concerne la vita delle api con ambienti ricchi di biodiversità e liberi da pesticidi, per cui il miele prodotto risulta di alta qualità.
Ricordo il mio apiario di Castelli e le cassette rivolte al sole nascente, poste in alto appena oltre la casa di campagna. Con l’avvio della primavera per le api era tutto un volare verso il basso, sui campi coltivati che cominciavano a colorarsi, tuffandosi golose un po’ ovunque per raccogliere i primi nettari anche posandosi sugli esili fiorellini della veronica (occhi della Madonna). Si formava così un ben identificato tratto di territorio dove il volo era accompagnato dal tipico intenso ronzio. Api rapide e dirette nello scendere verso il basso, un po’ appesantite al rientro, gonfie e dorate di polline nelle tasche delle zampe, con una sosta forzata appoggiandosi affaticate sul predellino, prima di entrare finalmente nell’arnia, dove depositare il prezioso bottino.
Il volo radente lambiva la strada di accesso alla casa ed era opportuno abbassare la testa percorrendola. Una giovane e riccioluta testa bionda di bambino si sporgeva invece verso l’alto affascinata dal ronzio e dal rapido movimento. Testa tante volte richiamata e allontanata dal fratello e altrettante volte sfuggita e tornata sul ronzante corridoio, accompagnata dalla fedele Zara, mai distante.
Queste non erano le delicate api della culla che allietavano il sonno con le mani protese e così alla fine accadde. Un’ape più stanca e più in basso delle altre restò impigliata nell’inestricabile grumo biondo dei capelli e il grido fu subito lancinante, con una rapida e risolutrice fuga. L’esperienza fu utile!
Nei mesi successivi il corridoio si liberava e le api volavano verso l’alto, seguendo la fioritura alla ricerca dei prati più in quota. Le vedevi arrivare dalla montagna superando la cortina degli alberi del bosco, sempre cariche e attente al ritorno, mentre le consorelle, nelle ore calde della giornata, sventolavano le ali per immettere aria fresca nell’alveare.
Adesso riccioli d’oro era sempre vicino a me, seduto nell’erba a lato dell’alveare, fuori dal tracciato di rientro e osservava rapito, agitando le paffute manine, il rapido e vibrante volo di questi infaticabili e insostituibili insetti. Zara accucciata, il muso ai piedi di Andrea, la coda mai ferma.
benefici e servizi ecologici
… con l’impollinazione le Api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della Biodiversità. Il valore economico del servizio di impollinazione, offerto dalle Api, risulta fino a dieci volte maggiore rispetto al valore del miele prodotto. Nel contempo il valore del miele, in particolare quello prodotto in Montagna con metodi artigianali, esprime un valore aggiunto di qualità ed economia che può e deve ricadere sulle popolazioni locali che questo miele producono…
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO”
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(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo– relazione conclusiva – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO” Teramo – 2A Liceo Scientifico – 2A Liceo Coreutico – giovedì 5, martedì 10 e venerdì 13 maggio
Le lezioni a Scuola e la successiva uscita in ambiente, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno consentito di conoscere meglio l’ambiente naturale e sociale montano con le sue problematiche. Le esperienze dirette, con lettura e interpretazione dell’ambiente portano ad adottare comportamenti consapevoli e responsabili, durevoli nel tempo.
Strada Maestra del Parco
Iniziando l’avvicinamento da Teramo, attraverso Montorio al Vomano e l’omonima vallata il territorio si svela agli studenti nella sua complessità. Colline, paesi montani, le diverse rocce tra calcare e arenarie, il corso d’acqua con gli invasi idroelettrici, tutto diventa visibile comprensibile nello sviluppo della Strada Maestra del Parco che unisce Teramo e L’Aquila. Seduce il rapido arroccamento della sinuosa strada che si innalza sul Vomano, scoprendo dapprima la frazione di Intermesoli e, subito dopo, il borgo di Pietracamela, vero “nido d’aquile”, appollaiato tra spettacolari monti.
Il sentiero giusto
La saga paesaggistica continua raggiunta Prati di Tivo e l’occhio spazia, tocca e abbraccia, cercando possibili sentieri per andare oltre l’incomparabile scenario. Sembrerebbe tutto compatto e lo sguardo si appanna. Per fortuna la cartina dei sentieri, orientata correttamente, aiuta a trovare spiragli e il percorso giusto del Sentiero Italia Cai racchiuso da questi monti a prima vista insormontabili. Non è semplice orientarsi, ma con un po’ di pratica nell’uso di cartina e bussola molto diventa possibile.
Sentiero Terre Alte
Si intercetta il Sentiero Terre Alte da Pietracamela, studiato e recuperato dal Cai nella “via dei carfagni” per la salvaguardia della rete storica dei sentieri, definita nel passato dagli scambi commerciali e dalla tradizione.
Per continuare
L’Educazione Ambientale promuove la diffusione dell’escursionismo come attività ideale del tempo libero che armonizza ecologia ed economia (hanno ôikos, la casa, come radice comune), avviando un turismo che non alteri il patrimonio naturale e antropico ancora esistente.
Consapevolezza
Cai e Scuola insieme per diffondere tra studenti, famiglie e insegnati (e così raggiungere ogni cittadino), cultura e consapevolezzasulle sfide ambientali presenti e da affrontare e sui cambiamenti e gli stili di vita più sostenibili da adottare. La consapevolezza è un concetto guida che accompagna le nostre scelte.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.