La Magia del Sentiero – inCammino per andare e diventare
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La Magia del Sentiero
inCammino per andare e diventare
Mi trovo sul sentiero e fantastico sulle tante persone che lo hanno percorso. Sono stati alpinisti, boscaioli, cacciatori, ma trovo anche studiosi, ricercatori, artisti, pittori, insegnanti, fotografi, militari e sicuramente filosofi ed esteti.
Immagino queste persone al Fondo della Salsa, ai piedi della grandeParete Nord del Monte Camicia, tutteriunite per condividere una riflessione sulfuturo della Montagna.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
ANCHE GLI ALBERI CADONO
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ANCHE GLI ALBERI CADONO
@Di Donato
La montagna è avvolta da nuvole impressionanti che, accucciate sulla cresta, aumentano la quota delle vette. Il movimento, tra gioco e fantasia, aggiunge chiome mutevoli allungate spavalde e brillanti, cangianti tra il bianco e il grigio cenere da legna di faggio bruciata.
Il vento tutto permea e riempie a strattoni. Trasporta e scuote. Si insinua e sibila, tra ali e foglie, che ora carezza, ora agita. Si avverte la sua forza dinamica. I crinali sono la sua palestra.
Siamo sempre in movimento
Il vento è forza della natura. Nasce da una disuguaglianza, da una differenza. Masse d’aria che si spostano da un punto all’altro dell’atmosfera, spinte dal cambio di pressione. Abbiamo in basso aria più calda che vuole salire verso l’alto e lascia spazio all’aria più fredda. Nasce così un rincorrersi giovanile di flussi d’aria, intermittenti, rutilanti, caldi e freddi, con cambio di direzione, improvvisi rallentamenti e tutto questo mentre il sole, che è all’origine di turbinio e rimescolamento, osserva dall’alto, a volte nascondendosi proprio dietro le nuvole che agita e continuamente compone e scompone.
@Di Donato
La Grande Quercia
Questa volta però il vento l’ha fatta un po’ grossa. Ha buttato giù la grande quercia che troneggiava e vegliava sull’agriturismo “il bivacco del parco”.
Era lì, pronta a salutare ogni gradito ospite di questo spettacolare luogo del Gran Sasso d’Italia, nell’accogliente casa che era nata attorno a lei. Un segno forte del paesaggio.
TANTE STORIE DA RACCONTARE
Albero e roccia
Aveva come amica lontana la Parete Nord del Monte Camicia e riuscivano a salutarsi ogni giorno, normalmente il mattino presto e poi la sera all’imbrunire. La quercia di giorno aveva tanto da fare, sia orientando le foglie verso il sole, sia prendendosi cura di tutti gli animali che venivano a visitarla, dagli uccelli, agli insetti, ai piccoli roditori. C’era spazio e attenzione per tutti. Il grande albero c’era, protettivo e generoso.Una presenza rassicurante.
Castelli
Affacciato sull’abitato di Castelli, ne ha visto costruire le case distribuite a pettine e poi quelle risalenti il pendio. La notte era illuminata dai fuochi che brillavano dalle fornaci che poi liberavano le meravgigliose ceramiche, con decori che la grande quercia ha saputo anche ispirare, ritrovandosi così rappresentata nelle scene del particolare paesaggio castellano.
Lo Steccato
Terribile il terremoto, ma le radici erano forti Nel vedere le case venire giù e poi lo sforzo, di donne e uomini, per ricostruire il grande muro di contenimento ad archi, Lo Steccato, avrebbe voluto mettere a disposizione anche le sue grandi braccia.
Gli alpinisti
Uno dei motivi che la distraeva dalla tranquilla quotidianità, era quando, indirizzando bene le foglie come una sorta di cannocchiale, si accorgeva che piccoli punti neri si muovevano in salita lungo la parete. Non riusciva a spiegarsi chi e cosa fossero quei punti e infatti non conosceva gli alpinisti, ma la curiosità era tanta. Ebbe una sorta di intuizione e illuminazione quando, per verificare il suo stato di salute, un agile forestale risalì dalla base alla chioma. È così scoprì che l’uomo si arrampicava su piante e pareti.
Il boato
Un’altra situazione che riusciva a richiamare la sua attenzione era quando la grande Parete Nord diventava tonante. E questo accadeva d’inverno; all’improvviso un boato sembrava quasi scuotere i rami spogli. La reazione era sempre un po’ lenta, intorpidita dalla meritata fase di riposo dei mesi freddi; quando riusciva a concentrarsi bene la nuvola bianca della valanga era già terminata, persa nell’aria. Ma che fosse accaduto qualcosa di importante se ne accorgeva bene.
Il tempo
Adesso, dopo secoli, secoli e secoli, almeno cinque, … ultimamente non riusciva più a contare bene gli anni, la quercia è caduta a terra, lunga distesa sul suolo che era abituato a guardare dall’alto.
La forza di gravità e quella del vento hanno avuto la meglio a quella delle radici che l’hanno sempre tenuta ben ancorata al terreno, forti e insensibili al passaggio delle stagioni.
Panta rei
Tutto scorre ed evolve. Lo spostamento ha sempre una causa, sia quando a muoversi sono le masse d’aria, d’acqua, di neve, suolo e la stessa pianta, sia quando invece si muovono gruppi di persone, come nel caso dei migranti.
Siamo tutti elementi e parte dell’unico grande sistema che è Gaia, la nostra Terra.
Lascito
Cos’è che ci lascia questo grande albero? Quanti i benefici ecosistemici? Ci ricorda che con le sue funzioni ha assorbito CO2 dall’aria, trattenendo il carbonio e rilasciando in atmosfera ossigeno. Tanta pulizia dell’aria e tanta acqua messa in gioco. Il suo è stato un percorso simile al ciclo di vita dell’uomo. Dall’albero impariamo a tenere salde le nostre radici. Abbracciarlo ci fa stare bene.
Per saperne di più
LA RIVISTA n4 del Club Alpino Italiano (settembre 2023), come numero monografico è dedicato a BOSCHI E FORESTE. Sfogliamola insieme per capire che, come ci anticipa l’editoriale … un equilibrio tra elementi naturali e presenza umana non è solo possibile, ma indispensabile.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
SPAZI RITROVATI DELLA LAGA
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SPAZI RITROVATI DELLA LAGA – Padula di Cortino
Camminare in libertà
La montagna l’ho sempre vissuta come un incredibile spazio di libertà, raggiungibile grazie a un mezzo che tutti abbiamo: le nostre gambe. Gli spazi aperti sono affascinanti e invitano a fantasticare e riflettere.
Come la montagna, è anche il mare a sedurmi per estensione e colori. Meraviglia liquida che avvolge le terre emerse. Ma andare per mare è possibile solo con una imbarcazione, che sia o un piccolo guscio o una più imponente nave. Da soli, con le nostre forze e il nostro corpo non è possibile.
In montagna invece è diverso. Dipende proprio da noi, mettere le gambe in spalla, e avventurarsi alla scoperta di spazi estesi.
Oggi ci sono i sentieri che ci aiutano a realizzare questo nostro desiderio in ragionevole sicurezza e tranquillità. Rispettando norme di buon senso e di precauzione, è possibile seguire la maggior parte dei percorsi segnati e descritti dal Club Alpino Italiano.
La montagna è salute
La montagna è salute. Non è uno slogan bensì una verità, vera da sempre. Ce lo ha fortemente ricordato il covid, facendocela toccare con mano. E così per un anno in tanti a frequentare la montagna e a goderne dei benefici. Purtroppo siamo anche molto bravi a dimenticare e farci riassorbire da una vita sedentaria. Siamo tornati pigri e abitudinari. Gli spazi aperti sono ridiventati lontani, e così rinunciamo a colori, odori e sapori. Sono tanti i linguaggi dell’ambiente per noi, sui sentieri da percorrere senza auricolari, attenti a percepirli e raccoglierli.
Cascate e Boschi
Ieri siamo partiti in escursione da Padula di Cortino, piccolo nucleo abitato, praticamente unito a Macchiatornella. Si tratta di due paesi attestati sul fondo di una singolare valle dove prende vita il fiume Tordino. Case nate dall’arenaria che forgia i Monti della Laga. Colore su colore. Acqua e alberi circondano tutto e risalgono incise pendici montane. Uno sforzo portato fino ai prati aperti che proseguono e si uniscono alla sinuosa linea delle vette sommitali.
Un paesaggio naturale ed umano che ci svela grandi patrimoni ambientali e sociali.
Non è un caso se questo territorio è stato ricompreso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel Distretto Ambientale Turistico e Culturale “CASCATE E BOSCHI”.
Ebbene, in escursione da Padula, dopo aver raggiunto il vicino abitato di Macchiatornella, ci siamo diretti verso il Monte Bilanciere.
SPAZI RITROVATI DELLA LAGA
E’ questo è il nome dell’Associazione che, insieme al Club Alpino Italiano, Sezioni Cai di Teramo e Ascoli Piceno, ha promosso due giornate di pubblica e partecipata riflessione sullo stato di fatto e sul futuro della Montagna (ospiti del ristorante Gorzano), accompagnate da altrettanti escursioni. Temi guida dell’appuntamento: Sostenibilità, Territori e Comunità “minori” in tempi di cambiamenti socio-economici e climatici.
21 ottobre 2023
La giornata di ieri (21 ottobre) è stata intensa e proficua con un’appagante escursione ad anello, che possiamo anche provare a descrivere nelle suggestioni evocate. Ma in realtà è solo una narrazione parziale perché il tutto è soggettivo e l’esperienza in ambiente è sempre speciale. Come poter descrivere il paesaggio che si coglie salendo al Monte Bilanciere? Abbiamo raggiunto uno speciale punto di osservazione, crocevia di sentieri, che consente di osservare l’arco formato dalle vette del Parco, dai Monti Gemelli, a seguire tutta la sinuosa cresta dei Monti della Laga, continuando per le verticalità segmentate del Gran Sasso d’Italia. Ci si affaccia poi sull’Adriatico per quell’abbraccio unico tra montagna e mare che solo l’Appennino sa regalarci.
Siamo stati accompagnati da Marino (figura simbolo del luogo) e Paola (affabile socia Cai che per vivere ha scelto Padula e gestisce il b&b Pappappero, posto tappa del Sentiero Italia Cai. Eh sì Padula e anche attraversata dal SICAI). Grande lavoro sui sentieri è stato svolto da Giorgio D’Egidio della SOSEC Cai Teramo, per recuperare e descrivere il percorso ad anello dell’escursione.
Sostenibilità da interpretare
Nel pomeriggio la Tavola rotonda condotta da Annarita Di Domenico (Associazione Spazi ritrovati della Laga) densa di interessanti contributi, trasversali con Sindaci, Università, operatori locali, Cai e WWF, portatori di interesse, giovani di Friday for Future.
In una realtà di policrisi la montagna è in grado di esprimersi attraverso racchiusi polisemi.
Sono intervenuti in successione:
Paola Casati – b&b Pappappero Filippo Di Donato – Cai-Parchi e Aree Protette Anna Ciammariconi – Università di Teramo Marco Tiberi – Sindaco di Cortino Lino Di Giuseppe – Sindaco di Rocca Santa Maria Mauro Di Matteo – Agronomo Fratelli Amari di Genziana Casamari Giorgio Di Matteo di Capre Teramane Davide Peluzzi – Guida Ambientale Gennaro Pirocchi – Cai Teramo Federico Di Luciano – Friday for Future Dante Caserta – WWF Luigi Pomponi – Presidente Cai Teramo Marcello Nardoni – Past Presidente Cai Ascoli Piceno
Patrimonio naturale e Patrimonio culturale
Puntuali gli obiettivi ed è di conforto e di speranza che siano dei giovani a volerli raggiungere attraverso matrici diverse, mentre tutto rapidamente cambia attorno a noi:
-Come riuscire a cambiare tenendo duro, conservando la natura selvaggia di luoghi espressione di cascate boschi?
-Come riuscire a cambiare conservando l’identità e la storia di una montagna colonizzata da punteggianti nuclei sparsi dove le attività e i lavori hanno animato Ie pendici montane?
-Come maturare la capacità di proporsi con valori e attività oltre i confini del singolo paese, dei territori montani?
-Come raccontare una società che cambia, utilizzando la montagna lente di ingrandimento che ci costringe a osservare attorno a noi e dentro di noi?
La qualità del vivere in montagna assolutamente non giustifica la mancanza di servizi primari dati da mobilità, istruzione, sanità e lavoro; non giustifica la mancanza del riconoscimento dei benefici ecosistemici offerti da territori ancora presidiati da tenaci abitanti.
Chi vive in montagna è consapevole delle fatiche che dovrà affrontare, temprato dalla dura quotidianità, ma non va lasciato solo e indietro.
Per la sceda tecnica dei percorsi visitare il sito Cai Teramo
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Castelli e Padula. Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli: fine settimana del 27 e 28 maggio – 3 e 4 giugno 2023
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Giornate nei paesi e in Montagna del Cai Castelli
– Castelli e Padula, 27 e 28 maggio 2023 – Transumanza, 3 e 4 giugno 2023
Castelli e Padula, paesi di Montagna
Due paesi d’Appennino si incontrano. Ambedue nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Castelli sul Gran Sasso d’Italia e Padula sui Monti della Laga
27 e 28 maggio 2023
La Sezione Cai di Castelli propone un’esperienza di immersione naturalistica nel profondo dei Monti della Laga. Dal biancheggiante calcare del Gran Sasso d’Italia e della Parete Nord del Monte Camicia che domina l’abitato di Castelli, ci si sposta tra le più scure arenarie e marne della Laga fino a Padula, avvolto dai colori del bosco, praticamente attaccato a Macchiatornella, altro pugno di case in questa splendida vallata.
B&B Pappapero
L’ospitalità è garantita dall’accogliente “B&B Pappapero” gestito dall’ardimentosa Paola Casati, che della sua passione per la montagna ha fatto scelta di vita.
Padula e i monti
Giungere a Padula è un viaggio nel paesaggio. Consente infatti di attraversare paesi e frazioni dove è sempre piacevole fermarsi (anche per un caffè con dolci locali) e di osservare la realtà montuosa della Laga e la vicina meraviglia del Gran Sasso d’Italia (consiglio ogni tanto di fermarsi e restare stupiti in silenzio). Sono due catene montuose che comunicano valore e bellezza delle “terre alte”. Una realtà da apprezzare e tutelare.
Padula e l’acqua
Padula ci accoglie con i suoi 938 m. I luoghi attorno trasudano acqua ruscellante e cascate spettacolari. Le rocce impermeabili originano vibranti torrenti che rimbalzano sulle rocce e terminano con salti dai fantasiosi nomi. Acqua generosa che animava i tanti mulini dell’Alto Tordino (ben 18 a testimoniare la tanta vita nelle “terre alte”) ed è possibile osservarne i resti di quello di Padula
Cascata Cantagalli e Cascata della Cavata
Non so quale delle due sceglierei, ma in questo caso c’è la possibilità di raggiungerle tutte e due. La Cascata Cantagalli, dopo un piacevole percorso nel bosco ci stupisce e seduce con i suoi tre balzi che si rincorrono. La Cascata della Cavata e preludio di altri giochi d’acqua e risuonanti armonie. Tutte ci avvicinano al suggestivo distretto ambientale, turistico culturale: CASCATE E BOSCHI.
…e per continuare…
Transumanza – 3 e 4 giugno 2023, 3^ edizione
Pecore, tratturo, gregge, lana, formaggio e altri prodotti. Tante iniziative come da locandina. Ci muoveremo sul sentiero guidati dal gregge e saremo accolti dal Rifugio Enrico Faiani Il Cai di Castelli svolgerà la 3^ edizione della rievocazione della transumanza in collaborazione con l’azienda Agricola Di Claudio&Leonetti, la Proloco di Castelli, con il Patrocinio del Comune di Castelli. Insieme per avvicinare i giovani e rivivere le pratiche della nostra educativa cultura popolare.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
8 marzo 2023 – GIORNATA DEI DIRITTI DELLE DONNE
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8 marzo 2023 – GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE DONNE
foto Vittorino Di Luca con la Parete Nord del Monte Camicia
(giornata in realtà di tutti noi, genere umano impegnato perché ovunque siano riconosciuti diritti fondamentali e rimossi gli ostacoli che impediscono di esprimersi al meglio)
8 marzo nel tempo
Gli appelli scritti negli anni precedenti su Montagna e Parchi non solo restano di estrema attualità, ma addirittura superati da quanto accade ora con la guerra e contro le donne.
in fondo all’articolo trovi i link alle pagine Montagna e Parchi 2022 e 2021
Quale giornata della donna? Tra guerre e tragedie in mare
Donna, vita, libertà (parole gridate insieme da donne e uomini)
La giornata Internazionale dei diritti della donna è occasione di incontro e impegno collettivo. Contrastiamo la crescita delle diseguaglianze, delle violenze e delle vittime innocenti con le vite strappate da guerre e naufragi (il Mediterraneo è la più grande tomba del mondo).
Nel mondo
Interroghiamoci su quali significati assume la lotta per i diritti e la sopravvivenza nelle diverse parti del mondo.
Afghanistan
In Afghanistan i Talebani impediscono l’istruzione universitaria alle donne. Niente studentesse! Escluse dagli atenei a tempo indeterminato.
Iran
In Iran le donne – obbligatorio indossare l’hijabe non solo – sono vittime di costrizioni, violenze, tortura, avvelenamenti a scuola. Innumerevoli i diritti violati.
Pace e pacifismo declinati al femminile
Abbiamo bisogno del pacifismo, dell’incontro e del rispetto senza se e senza ma con opposizione alla guerra, alle imposizioni, al patriarcato, alle morti.
Parità di genere
Il percorso verso la parità di genere resta sempre in salita.
foto Di Donato
Si può essere diversi ma uguali
Le donne sono l’altra metà del cielo e l’altra metà della popolazione.
Cogliere la contemporaneità
Nella società, addensata sul maschilismo, le donne sanno cogliere la contemporaneità e a queste ci si affida.
In Montagna
Tra i temi, come ricordato da Agenda 2030, la parità di genere e il rifiuto della violenza, che è scelta sbagliata figlia di una cultura malata, del non rispetto. La libertà della donna c’è in Montagna, nel silenzio delle emozioni e così anche in quota, le donne protagoniste, “libere in vetta”, invitano a organizzare il tempo libero con iniziative in ambiente e culturali.
In alto troviamo le donne
L’altra faccia della Montagna, con la loro capacità, curiosità e sensibilità. Vivono l’empatia, si muovono con competenza e determinazione. Sono in tante a condividere la passione per la Montagna. Le osserviamo ammirati.
foto Di Donato
Simpatia e amore per l’Ambiente
Nel Cai le donne consolidano la sensibilità al sociale, su problematiche attuali e rilevanti.
Le mani operose
Affascinano e seducono le operose mani delle donne. Si muovono al lavoro, nel tempo libero e molto in ogni circostanza:
Le donne muovono le montagne
concorso fotografico Cai le donne muovono le montagne, scadenza 31 marzo 2023.
Il pensiero va alle donne che usano tempo ed energie per salvare vite e a tutte quelle che con il loro fare quotidiano guardano futuro e serenità.
Giovani e donne sanno di innovazione
… e mi sento di aggiungere, di colori diversi e di immaginazione, qualità sempre più diluite dai lavaggi di cervello. Il contributo al femminile è determinante nella scelta degli obiettivi, nelle strategie comunicative e nel conseguimento dei risultati.
Alejandra Meda e La Montagna si tinge di rosa
Riporto le sue parole: … Donna e Montagna: un binomio inscindibile che dimostra quanto sappiano dialogare, instaurare una stretta relazione fatta di forza e di rispetto, in cui, oltre ai muscoli, occorre soprattutto la testa. E le Donne, per loro natura, sono capaci di soffrire, di resistere e di lottare.
Alejandra Meda verso la Giornata internazionale delle foreste – 21 marzo 2023
domenica 18 giugno 2023
Alejandra Meda, Presidente della Commissione regionale Cai Tam Abruzzo, invita tutti alla giornata La Montagna si tinge di Rosa di domenica18 giugno 2023, evento in programma nello storico Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise
Il tema 2023 promosso dal Cai-Tam Abruzzo, tra storia e futuro, incrocia il progresso economico e sociale delle donne, delle loro famiglie e delle comunità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA RIVISTA del Club Alpino Italiano… è in arrivo
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LA RIVISTA del Club Alpino Italiano n.1, marzo 2023 … è in arrivo
foto Di Donato
Non è diversa è semplicemente un’altra…
Mi piace La RIVISTA del Club Alpino Italiano. O meglio, già mi piace per la prima pagina, quella di copertina. Non l’ho ancora ricevuta e non so dire delle pagine interne. Ma immagino…
La copertina
La copertina già mi parla. È sobria, l’immagine attenta alla stagione e un titolo evocativo, l’altra neve.
foto Di Donato
Immaginazione
Per ora è tutto quello che ho. E allora fantasia e immaginazione mi portano a giocare con le parole.
L’altra neve
La neve è unica nel suo genere, nella sua composizione, con i cristalli di ghiaccio che formano i fiocchi. L’aggettivo altra non si riferisce a una neve diversa da quella bianca e soffice che conosciamo, bensì a un diverso modo di avvicinarla e fare tesoro di lei e del nostro tempo.
foto Di Donato
spazio montagna e tempo montagna
Per tutti c’è un’altra dimensione dello spazio montagna e del tempo montagna.
Oltre la monocultura dello sci da discesa
La proposta è di andare oltre la monocultura dello sci da discesa, la rigidità dei suoi impianti, le piste battute e soprattutto la neve artificiale che ha bisogno di tanta energia e tanta acqua, risorsa sempre più preziosa.
VIDEO Di Donato
Ne guadagnano la società, l’ambiente e l’economia
Pensiamo invece la montagna come luogo da esplorare con le racchette da neve, lo sci da fondo e lo sci alpinismo, fino all’alpinismo invernale. Attività sportive e culturali più economiche e che possiamo iniziare addirittura appena usciti dai piccoli paesi montani.
Vivere l’ambiente non è solo un monito, ma è una scelta consapevole e necessaria
La crisi climatica, con la siccità e le ridotte precipitazioni nevose, ci segnala le attuali emergenze. Sta quindi a noi porre attenzione al corretto uso delle limitate risorse naturali e delle risorse economiche a disposizione. Comunicato stampa: la pista da bob è una scelta sbagliata (link).
VIDEO Di Donato
Montanità e lettura aiutano la mente
Buona Montagna a tutti e l’invito a sfogliare le pagine del bimestrale LA RIVISTA del Club Alpino Italiano, che ci accompagna alla scoperta delle Terre Alte.
foto Di Donato
Ah, dimenticavo … potete sfogliare anche Comunicare, Agire, Intervenire …AttiviTàm Abruzzo 2023 del Cai
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Calendario 2023 Cai Teramo, marzo
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UNA FOTO SALVERA’ L’AMBIENTE
Calendario 2023 Cai Teramo, marzo
Vegetazione ripariale, Lago di Campotosto (Monti della Laga) foto Gianluca Pisciaroli
Vegetazione ripariale, Lago di Campotosto (Monti della Laga) – foto Gianluca Pisciaroli
Suggestioni
Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Continua l’avvicinamento all’acqua del Parco con un’altra foto del Lago di Campotosto.
Due giornate dedicate alla qualità della vita. Date importanti per il futuro della Terra che ci ospita.
Ci si avvicina al 22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua, unita al 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste.
L’acqua è fonte di vita (ricordo il decennio 2005-2015 dell’ONU)
L’albero raccoglie magicamente in sé il sistema aria, acqua e suolo.
Siccità
Il tema acqua è tragicamente all’attenzione di tutti per la crescente siccità.
Se ne discute a livello nazionale e internazionale
Mi piace evidenziare il concorso italo-francese “Fotografare il Parco“, organizzato dal nostro Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, insieme ai Parchi Nazionali Stelvio e Gran Paradiso e al Parc National de la Vanoise, con il patrocinio di Alparc (Rete delle Aree Protette Alpine) e di Federparchi.
una foto salverà l’ambiente – le prime premiate
Sopravvivenza, prima classificata di Emilio Ricci, ritrae un camoscio accovacciato e parzialmente coperto dalla neve di tormenta, mostrando una delle continue sfide per la sopravvivenza affrontate dagli animali di montagna. Velo di nuvole, seconda classificata di Luca Nasigrosso, è una lunga esposizione notturna realizzata in Valsavarenche (AO), un’immagine in cui il lento movimento delle nuvole ammanta con delicatezza i rilievi dei monti. Tra inverno e primavera, di Elisa Confortini, rappresenta una giornata invernale in cui la nebbia abbraccia un bosco spoglio, mentre le gemme in primo piano preannunciano la primavera.
Sopravvivenza, prima classificata di Emilio RiccciVelo di nuvole, seconda classificata di Luca NasigrossoTra inverno e primavera, terza classificata di Elisa Confortini
Camoscio d’Abruzzo
Soddisfazione per questa foto pensando al riuscito Progetto Camoscio d’Abruzzo che, anche grazie al Cai, ha riportato lo splendido e agile animale su tutte le montagne d’Abruzzo e anche sul Monte Bove
Con la neve di questi giorni il pensiero va all’acqua e alla siccità che abbiamo sofferto nel caldo 2022 (la sesta siccità più grave negli ultimi 20 anni) e che si ripreannuncia drammatica nel 2023 . ACQUA FONTE DI VITA è un monito dell’ONU (2005-2015) da tenere sempre presente, con i ghiacciai che stanno sciogliendo e così si riduce la nostra riserva di acqua dolce.
La crisi climatica è un tema difficile da affrontare e così politica e stampa evitano di considerarlo pienamente.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Family Cai sulla neve del Rifugio Enrico Faiani
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Family Cai sulla neve del Rifugio Enrico Faiani – del 5 febbraio 2023
In Famiglia con il Cai: la seconda escursione del Cai Castelli vede la Montagna innevata.
Dopo la giornata sul Sentiero della Pace, dello scorso 1 gennaio ci si è ritrovati domenica 5 febbraio con il gruppo Family Cai sulla neve.
In escursione sulla neve
Per tutti una breve escursione sulla neve, accompagnati dai referenti Vittorino e Maria insieme al Presidente e altri componenti il Direttivo della Sezione. E’ stata un pò una festa per tutti.
Bambine e bambini si sono proprio divertiti, a proprio agio nella neve. Attorno al Rifugio Enrico Faiani tutti a rincorrersi e giocare in questa salutare giornata all’aria aperta.
Grande il desiderio di Montagna, vissuta in sicurezza tranquillità, sotto l’occhio di adulti attenti a ogni eventualità.
Si impara giocando
Il bosco ha affascinato e incuriosito, osservando ambienti ampiamente frequentati in estate e cogliendo le diversità presenti, negli spogli alberi e nelle evidenti tracce di animali nella neve. Il mondo attorno a noi è sempre vivo e in movimento.
Rifugio Enrico Faiani
Dopo le attività la piacevole accoglienza nel Rifugio, sicuro riferimento per ogni necessità.
Programma 2023
Ancora non è ufficialmente pronto il Programma attività 2023, ma escursioni e iniziative varie sono già definite per conoscere, apprezzare e vivere una montagna che può essere per tutti.
Con la neve che ci abbraccia il pensiero va all’acqua e alla siccità che abbiamo sofferto nel caldo 2022. ACQUA FONTE DI VITA è un monito dell’ONU da tenere sempre presente, con i ghiacciai che stanno sciogliendo e così si riduce la nostra riserva di acqua dolce.
La crisi climatica è un tema difficile da affrontare e così politica e stampa evitano di considerarlo pienamente.
Questa giornata sulla neve con il Cai Castelli si svolge in ambiente sicuro. Appena si superano alcuni confini in ambiente pericoloso, allora diventano indispensabili precauzione, conoscenza, competenza e attrezzatura adeguata. Ci sono per questo le giornate e i materiali “Sicuri con la neve” per sensibilizzare e informare gli escursionisti e gli scialpinisti sui pericoli insiti nella frequentazione della montagna invernale (legati soprattutto alle valanghe, alle scivolate su terreno ghiacciato e all’ipotermia).
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
FEDERPARCHI e AGENDA 2030
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FEDERPARCHI e AGENDA 2030
Agenda 2030
Dalla politica planetaria agli obiettivi del 2030.
Ho salutato con immenso piacere la scelta fatta da Federparchi che si è rivolta agli obiettivi dell’Agenda 2030 e li ha posti come riferimento guida ai lavori del X Congresso.
Tutti attorno alle cinque parole chiave: Pianeta, Persone, Pace, Prosperità e Partnership quali indicatori della stretta relazione tra tutela della biodiversità e progresso di comunità,
Luoghi e persone
E’ stato un importante impegno interessato a tracciare gli obiettivi di sostenibilità e tutela della biodiversità, tali da abbracciare unitariamente luoghi di eccellenza e persone che vi abitano. E’ questa infatti la realtà delle Aree Protette d’Italia che associano alla grande e vulnerabile qualità di ambienti, la presenza di tenaci abitanti gelosi custodi.
Antonio Montani Presidente Generale Cai
I lavori del Congresso hanno visto la presenza del, Antonio Montani che ha posto l’accento su Parchi e Società. Sono anche intervenuti il Presidente Nazionale WWF, Luciano Di Tizio e il Presidente Nazionale Legambiente, Stefano Cifani.
Antonio Montani Presidente Generale Cai
Documento Congressuale
Rafforzare, con il contributo di Federparchi, pensiero e pratica ecologica. Un impegno con noi stessi e la società, è un percorso per il futuro.
Si delinea un efficace percorso scandito in quattro fasi di azione e riflessione tra il letterario e l’antropologico, animati da una possibile visione di futuro…
Invitiamo tutti a vivere esperienze in Montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. È sempre più importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a valle e differenziarli. Facciamo nostro il Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Congresso Federparchi a Roma, 25 e 26 gennaio 2023
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Congresso Federparchi a Roma, 25 e 26 gennaio 2023
Eletto il nuovo Consiglio Direttivo e approvato il documento politico di indirizzo.
Parchi e Agenda 2030
Le aree naturali protette protagoniste dell’Agenda 2030 per la sostenibilità e la tutela degli ecosistemi, questo il fulcro di lavori.
Ampio e articolato il confronto sulle analisi dell’attuale fase e sulla strategia per i prossimi quattro anni per la Federazione delle aree naturali protette.
Le due giornate Federparchi
Sono state due intense giornate di confronto che hanno ripercorso le Cinque parole chiave: Pianeta, Persone, Pace, Prosperità e Partnership quali indicatori della stretta relazione tra tutela della biodiversità e progresso di comunità, con le aree protette modelli di riferimento per scelte sostenibili che salvaguardino gli habitat, offrano benessere e contribuiscano al superamento dell’attuale crisi climatica.
Quale futuro per Federparchi?
I lavori sono terminati con gli interventi dei consiglieri nella discussione generale sui temi posti dal documento congressuale.
All’unanimità è stato approvato il documento politico. Con cinque astenuti è stato eletto il nuovo Consiglio direttivo il cui primo impegno sarà l’elezione del nuovo presidente e degli organismi esecutivi.
CONSIGLIO DIRETTIVO Federparchi
Il Consiglio Direttivo Federparchi è composto da: n.23 eletti dalla X Assemblea Federparchi (26 gennaio 2023), 1 rappresentante UNCEM e 1 rappresentante ANCI e 15 Coordinatori territoriali in rappresentanza delle 20 Regioni d’Italia (al momento ne risultano nominati solamente 7, in rappresentanza di 8 Regioni).
Agostino Agostinelli, esperto in gestione delle Aree protette,
Lidia Bai, Presidente Parco Colline Metallifere,
Giuseppe Barra, Presidente Parco regionale Campo dei Fiori,
Donatella Bianchi, Presidente Parco nazionale Area marina protetta Cinque Terre,
Daniele Buschiazzo, Presidente Parco regionale Beigua,
Cristina Chiappa, Presidente Parco del Ticino Lombardo,
Francesco D’Amore, Presidente Parco regionale Sirente Velino,
Annalisa Di Lenardo, Presidente Parco regionale Prealpi Giulie,
Walter Ferrazza, Presidente Parco regionale Adamello Brenta,
Salvatore Gabriele, Presidente Parco nazionale Pantelleria,
Moreno Gasparini, Presidente Parco regionale Delta Po Veneto,
Rocky Malatesta, Presidente Area marina protetta Torre Guaceto,
Aida Morelli, Presidente Delta Po Emilia Romagna,
Domenico Pappaterra, Presidente Parco nazionale Pollino,
Simone Rusci, Presidente Parco regionale Maremma,
Luca Santini, Presidente Parco nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna,
Luigi Spadone, Presidente Parco nazionale Val Grande,
Andrea Spaterna, Presidente Parco nazionale Sibillini,
Francesco Tarantini, Presidente Parco nazionale Alta Murgia,
Marco Katzemberger, Esperto in Gestione delle Aree protette,
Carmela Vaccaro, Associazione ambientalista CAI
Gaetano Benedetto, Associazione ambientalista WWF
Antonio Nicoletti, Associazione ambientalista Legambiente UNCEM e ANCI
Ennio Vigne, Rappresentante UNCEM
Antonio Di Santo, Rappresentante ANCI Coordinatori Territoriali (15)
Roberto Costa, Coordinamento Territoriale Liguria – Parco Naturale Regionale dell’Antola
Marzio Marzorati, Coordinamento Territoriale Lombardia – Parco Nord Milano
Santina Grande, Coordinamento Territoriale Veneto – Parco Regionale del Fiume Sile
Sandro Ceccoli, Coordinamento Territoriale Emilia-Romagna – Ente di gestione per Parchi e Biodiversità Emilia Orientale
Daniele Silvetti, Coordinamento Territoriale Marche-Umbria – Parco Naturale Regionale del Conero
Antonio Briscione, Coordinamento Territoriale Campania – Riserve Naturali Foce Sele–Tanagro e Monti Eremita-Marzano
Piemonte – Valle d’Aosta: Coordinatore da nominare
Friuli Venezia Giulia – Trentino Altro Adige: Coordinatore da nominare
Toscana: Coordinatore da nominare
Abruzzo – Molise: Coordinatore da nominare
Puglia: Coordinatore da nominare
Calabria – Basilicata: Coordinatore da nominare
Sicilia: Coordinatore da nominare
Sardegna: Coordinatore da nominare
L’importante Consiglio Direttivo Federparchi è al momento incompleto in quanto all’appello mancano 8 Coordinatori territoriali relativi a 12 Regioni. Tra le priorità quella di completare il quadro d’insieme per raccogliere nel migliore dei modi le istanze locali.
Altre nomine Federparchi
ORGANO DI CONTROLLO Federparchi Giuseppe Signoriello
COLLEGIO DEI PROBIVIRI Federparchi
Andrea Beltrame, Parco Naturale delle Prealpi Giulie
Alessandro Bignotti, Parco Regionale Oglio Sud
Italo Cerise, Parco Nazionale Gran Paradiso
Passaggio di consegne
A Roma il passaggio di consegne CAI-Federparchi da Filippo Di Donato a Carmela Vaccaro.
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Montagna Pulita – NO all’inquinamento
Invitiamo tutti a vivere esperienze in Montagna senza lasciare traccia del proprio passaggio. È sempre più importante produrre meno rifiuti possibile e in ogni caso riportarli sempre a valle e differenziarli. Facciamo nostro il Progetto Cai: Evviva la borraccia-liberi dalla plastica.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.