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RAPPORTO IPCC 2022 DELL’ONU – CHE COSA ACCADE AL CLIMA?

RAPPORTO IPCC 2022 – CHE COSA ACCADE AL CLIMA?

il peso delle parole

La parola “rapporto” ha un peso notevole per la molteplicità di significati e valori che essa stessa racchiude.
Nel caso dell’ultimo “rapporto IPCC 2022” i diversi significati si amalgamano, risuonano e compongono una risposta chiara e amplificata che è impossibile non ascoltare in quanto si tratta di ciò che accadrà alla Terra e, conseguentemente, a tutti noi che ci viviamo sopra.

L’ULTIMO RAPPORTO IPCC SUL CLIMA (link al sito in italiano)

Conoscenza, studio e confronto costruttivo sono alla base di ogni decisione che voglia essere efficace e duratura. E’ determinante sapere del cambiamento climatico e dei conseguenti impatti, delle vulnerabilità presenti e delle indispensabili azioni di adattamento. Altrettanto determinate è la risposta internazionale all’appello della natura e del pianeta.

art.9 Costituzione italiana

LA FORMAZIONE DEI DECISORI
Il rapporto chiama anche a rapporto.

Non è semplicemente un gioco di parole, ma rinvia alla necessità che i decisori sappiano e si informino (anzi dovrebbero già assumere ruoli da preparati). Il rapporto IPCC è importante come strumento informativo e formativo per riuscire a dare risposte giuste al superamento delle difficoltà attuali riuscendo così a prevenire quelle future. Come si interverrà con il PNRR e le altre forme di finanziamento, sempre nel rispetto delle norme della Costituzione?

foto Luigi Pomponi

LA TERRA BRUCIA

E’ questa l’espressione associata al riscaldamento globale e alla crisi climatica. Oggi la nostra Terra brucia anche per la guerra in Ucraina (le guerre nel mondo) ed è inaccettabile. E’ inconcepibile non rendersi conto delle terribili conseguenze da azioni contro umanità e ambiente.

LE NAZIONI UNITE DICONO CHE…

Il “rapporto” è stato elaborato da 270 climatologi provenienti da 67 nazioni diverse e quindi da una notevole differenziata base scientifica e territoriale. Le affermazioni finali sono il frutto di confronti tra diverse culture e visioni basate su una condivisa risposta scientifica e sociale. L’andamento del riscaldamento è allarmante, è in accelerazione e incide significativamente sugli ecosistemi, sulle attività e sulla qualità della vita nostra e di ogni altra specie vivente

IL MEDITERRANEO

Il cambiamento climatico si presenta più rapido del previsto e i rischi si accentuano più in fretta diventando più gravi (crisi climatica). L’Europa meridionale risente di questo cambio climatico e il Mediterraneo è tra le aree più vulnerabili. L’Italia è esposta con ricadute sulla produzione agricola colpita da caldo e siccità, con le risorse idriche sempre più scarse e la probabilità che aumentino le inondazioni. Ci sarà un depauperamento degli ecosistemi con perdita di biodiversità e produzioni. Le coste saranno minacciate dall’innalzamento del mare. Con la crisi climatica (e si aggiunge una non risolta situazione sanitaria) ne risentirà anche il turismo, volano economico d’Italia. Potrà forse salvarci Agenda 2030?

Cascata della Morricana, foto Luigi Pomponi

ATTUALIZZIAMO QUANTO FINORA SCRITTO

IN ITALIA 2021-2022

Stagione particolare con un inverno per le Alpi più che altro primaverile. In questi giorni anche neve ma in Appennino, con abbondanti quantità in provincia di Teramo, come dalle immagini dai Presidenti delle Sezioni Cai di Teramo e Castelli.

Rifugio Enrico Faiani – Cai Castelli, foto Antonio Simonetti

CHE EFFETTI?

Le previsioni indicano che al Nord la siccità rimarrà (problema grave). La portata del Po e la risorsa idrica nevosa sulle Alpi occidentali sono ai minimi (dato Arpa Piemonte). La ridotta spinta del Po comporta la risalita del cuneo salino (acqua salata di mare dannosa per le coltivazioni, che si mischia all’acqua dolce fino a 10-15 km dalla costa adriatica).

BIODIVERSITA’ IN ITALIA – RAPPORTO 2011-2020 (link)
Prendersi cura della biodiversità (ricchezza di vita nel nostro unico limitato pianeta) è una valida priorità.

L’Europa vede nella Biodiversità uno dei pilastri del Green Deal (Patto Verde d’Europa per raggiungere la neutralità climatica il 2050, quindi con attività che non abbiano impatto sul clima).
L’Italia si è dotata di una Strategia Nazionale per la Biodiversità già dal 2010.
12 maggio 2021, La Conferenza Stato Regioni fa proprio il Rapporto 2011-2020 con la strategia 2030.

CONCLUDO CON L’ACCORDO DI PARIGI del 2015
auspicato, voluto, da sostenere, da confermare e da raggiungere

Le Nazioni del mondo hanno preso l’impegno (conferenza di Parigi sul clima – COP21, nel dicembre 2015link al testo in italiano) di limitare il riscaldamento globale. La temperatura della Terra non deve superare 1,5°C per ridurre in misura significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici.

Sito ufficiale del rapporto IPCC (in inglese)

IPCC Italia – 6° rapporto di valutazione

Climate Change 2022: Impatti, adattamento e vulnerabilità

BUONA MONTAGNA a tutti! Cai Castelli (link)Cai Teramo (link)

2022.03.07

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




MICHELA E FRANCESCO IN CAMMINO – Il Sentiero Italia CAI è un luogo di continua scoperta, conoscenza e avventura.

MICHELA E FRANCESCO IN CAMMINO
Il Sentiero Italia CAI è un luogo di continua scoperta, conoscenza e avventura.

Oggi, 28 febbraio 2022 è iniziata la grande escursione di Michela e Francesco.
L’avvio da Santa Teresa di Gallura, in Sardegna.

I due soci Cai d’Abruzzo vivranno insieme questa esperienza lunga (li attendono oltre 6000 km di sentiero), con difficoltà da affrontare e sicuramente ricca di incontri ed esperienza che cambieranno anche la loro vita.

Sarà un’esperienza irripetibile e indimenticabile.

Francesco Bernabeo e Michela d’Annibale sono dell’Associazione sportiva dilettantistica SearchGo e dedicheranno a questa esperienza escursionistica i molti mesi necessari per attraversare a piedi Sardegna, Sicilia, la dorsale appenninica e quella alpina, per giungere a Trieste.

Sentiero Italia Cai

Il Sentiero Italia Cai si snoderà sotto i loro scarponi con il crogiuolo di paesaggi, culture, boschi, vallatre, animali,paesi, storie e aspettative.

Il Cai, con Sezioni e Rifugi, per quanto possibile faciliterà questa esperienza di turismo sostenibile che i due camminatori presenteranno costantemente dal blog SearchGo, raccontando con immagini e filmati di luoghi e suggestioni.

8 mesi di cammino

Un mese per attraversare la Sardegna e poi altri sette mesi circa per giungere, massimo ad ottobre, in ogni caso prima dell’inverno, alla tappa finale vicino Trieste. Sarà gran festa concludere l’ultimo breve tratto da Muggia a S. Bartolomeo dove si trova un cippo, vicino al confine con la Slovenia.

Gran parte dei pernottamenti saranno in tenda, per quella immersione totale nella natura dei luoghi.

Insieme alle montagne

Le montagne vigileranno, silenti testimoni del loro passaggio. In Abruzzo le Sezioni Cai sono pronte ad accompagnarli nelle tappe dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, sugli Altopiani Maggiori, al Parco Nazionale della Maiella e quello del Gran Sasso e Monti della Laga. Una suggestiva successione di monti e paesi con le Aree Protette attente a celebrare i 100 anni dalla istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Vivere la Montagna in tutti gli aspetti

Dal loro entusiasmo traspare il desiderio di vivere la Montagna in tutti gli aspetti tra natura, cultura, paesaggi, racconti e incontri. Quanto ci diranno e mostreranno servirà ad apprezzare  meglio il Capitale Naturale e il Capitale Culturale espresso dalla nostra “bell’Italia” con tutto lo straordinario espresso dalla nostra penisola.

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.28 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




23 febbraio 1992 Convegno Cai “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica” – 23.02.1992-23.02.2022 L’ESCURSIONISMO IN CAMMINO

23 febbraio 1992 Convegno Cai “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica”
23.02.1992-23.02.2022 L’ESCURSIONISMO IN CAMMINO

Data simbolica per il Cai Abruzzo

Il mercoledì 23 febbraio 2022 è una data simbolica per il Cai Abruzzo che celebra quanto accaduto 30 anni fa, domenica 23 febbraio 1992 con il Convegno Cai svoltosi a Chieti “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica”, organizzato dal Cai e dalla Regione Abruzzo, Settore Urbanistica e BB.AA.

Ricordo una domenica luminosa e tersa. La Sala del Consiglio Provinciale di Chieti era gremita dai tanti soci accorsi e interessati. Ancora non c’erano gli Accompagnatori di Escursionismo, ma attenzione e partecipazione per Escursionismo e Sentieri erano già altissime. Un grazie alla Sezione Cai di Chieti che fece da ponte a questo straordinario appuntamento.

Regione Abruzzo, Urbanistica e Beni Ambientali

Dopo la nota di saluto del Ministro Remo Gaspari, significativa la vicinanza e la presenza della Regione Abruzzo con il Presidente Rocco Salini, l’Assessore Domenico Tenaglia e il funzionario Antonio Perrotti, Urbanistica e Beni Ambientali  (gli stessi del Piano Regionale Paesistico) che avevano seguito le varie fasi di predisposizione del Progetto Sentiero Italia d’Abruzzo e del Convegno di presentazione.

Ing. Bernardino Romano

Speciale il ringraziamento a Bernardino Romano, vero animatore di tutto il lavoro svolto, che, da ingegnere e profondo conoscitore del territorio, attraverso il confronto con le Sezioni Cai, seppe delineare nel migliore dei modi il Progetto Sentiero Italia d’Abruzzo con la definizione e l’organizzazione del tracciato, la individuazione dei posti-tappa, la indicazione dei tempi di percorrenza, le schede sui valori osservabili e altre informazioni utili. Riaprendo l’ampio carteggio ho rivisto in questi giorni le descrizioni e gli elaborati grafici che conservano la loro freschezza e sono, a tutt’oggi, pienamente attuali.

Teresio Valsesia e Riccardo Carnovalini

Di quella giornata ricordo ancora la grande soddisfazione di Teresio Valsesia e Riccardo Carnovalini per il grande lavoro svolto, pienamente in linea con le indicazioni nazionali della neonata Commissione Centrale per l’Escursionismo. A Luciano Del Sordo, allora Presidente della Commissione Regionale Escursionismo la delicata funzione di collegamento attuativo con le Sezioni.

Quadro Regionale di Riferimento

L’impegno nelle conclusioni fu di portare, grazie all’interessamento di Urbanistica e Beni Ambientali, l’Escursionismo e il Sentiero Italia, con la conseguente incidenza sociale, ambientale ed economica nel QRR – Quadro Regionale di Riferimento. Passaggio formale successivamente avvenuto.

Sentiero Italia Cai – in cammino nei Parchi

In Abruzzo il Sentiero Italia Cai, anni 90, con il suo abbraccio ai monti, evitando le zone sommitali e coinvolgendo i paesi “porte di accesso alla montagna, si sviluppava in 59 tappe diventando in seguito il Circuito verde dei Parchi d’Abruzzo (i 3 nazionali, che nel ’92 non erano ancora operanti e quello regionale dell’89). Attualmente, secondo le recenti indicazioni nazionali Cai, le tappe sono più che dimezzate, ma nulla vieta, su base regionale come Cai Abruzzo 2022, di tornare alla versione iniziale con le direttrici orientali di Maiella e Gran Sasso e le altre tappe per L’Aquila e nel Parco Regionale Sirente Velino attualmente escluse. Si tratta di ridefinire con Parchi e Regione la Rete Escursionistica di riferimento con tutte le direttrici del Sentiero Italia Cai d’Abruzzo, impegnandosi nella promozione, realizzazione e soprattutto nella manutenzione.

100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo

Il 2022 può rappresentare questa grande opportunità di rilancio, considerando anche la felice circostanza celebrativa del 100 anni dell’attuale Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Evento che per la sua portata coinvolge pienamente, in prima persona, tutte le Aree Protette d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Dalla nota introduttiva di Filippo Di Donato del 1992 (link all’intervento)

E’ importante evidenziare lo spessore della visione con la quale il Cai trattò il tema dell’Escursionismo e dei Sentieri ponendo una serie di obiettivi alla proposta escursionistica abruzzese del 1992.

 … Già si è detto degli obiettivi generali e di come la proposta escursionistica del Sentiero Italia abruzzese si inserisca in un sistema di riferimento nazionale.
Ma non è tutto, per l’Abruzzo la proposta qualitativa del CAI prevede numerosi ed importanti interventi quali: la definizione del “sistema sentieristico regionale“, la “riduzione dei sentieri in quota così da creare ampie zone wilderness”, “l’armonizzazione su base nazionale della segnaletica“, la “ricerca di soluzioni che evitino il grave fenomeno dell’inquinamento da rifiuti solidi nell’ambito del progetto per una montagna pulita”, “l’attuazione di iniziative sull’educazione ambientale e sulla sicurezza in montagna”, “l’adozione da parte della Regione di uno strumento legislativo conforme alle esigenze di una pratica escursionistica che sia di conservazione delle risorse naturalistiche, storiche ed umane delle aree montane”. Attenzione è posta anche all’evidenziazione dei valori floro-faunistici, come testimoniato dalla recente pubblicazione di carte tematiche sulla flora e la fauna del Gran Sasso e della Maiella…

La dimensione culturale della frequentazione

Sono tre le aree d’attenzione che evidenzio e sulle quali a mio avviso è necessario insistere:
prima: il valore d’insieme dei luoghi interessati dall’Escursionismo tra paesaggio, paesi, natura e cultura;
seconda: la consapevolezza del limite delle risorse, attenti a specificità, vulnerabilità e resilienza;
terza: la prevenzione prima di tutto adottando regole di frequentazione consapevole e rispettosa per ambienti sensibili e a rischio, dalla montagna alle zone costiere.

Sentiero Italia Cai: una continua avventura

L’avventura sul Sentiero Italia Cai c’è sempre. Il prossimo lunedì 28 febbraio dei giovani appassionati di cammini, nuovi soci Cai d’Abruzzo, attratti da questa grande intuizione escursionistica del Cai, inizieranno quella che per loro diventerà sicuramente la più grande esperienza in ambiente.
Saranno giornate condivise tra Francesco Bernabeo e Michela d’Annibale dell’Associazione sportiva dilettantistica SearchGo. Dal loro entusiasmo traspare il desiderio di vivere la Montagna in tutti gli aspetti tra natura, cultura, paesaggi, racconti e incontri. L’avvio in Sardegna, da Santa Teresa di Gallura e passo dopo passo il Sentiero Italia Cai si snoderà sotto i loro scarponi.
Il Cai, con Sezioni e Rifugi, faciliterà questa esperienza di turismo sostenibile che i due camminatori presenteranno costantemente dal blog SearchGo, raccontando con immagini e filmati  di luoghi e suggestioni.

L’obiettivo primario di Michela e Francesco è quello di far conoscere la montagna, far capire l’importanza della camminata nella natura per avere uno stile di vita più sostenibile ed ecologico.
La sostenibilità ambientale, essendo amanti dell’essere “wilderness“, può aiutare e coinvolgere maggiormente il pubblico al rispetto della natura e della montagna.

PIACERE ESCURSIONISMO – camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare

Chi ama l’ambiente è confortato dai sempre più liberi frequentatori della montagna che riconoscono il valore dell’escursionismo e delle esperienze all’aria aperta, in particolare nel ricco sistema delle Aree Protette.
A piedi nell’ambiente montano, passo dopo passo per scoprire e conoscere luoghi e storie. L’escursionismo diventa l’occasione per unire paesi e culture straordinarie per identità, ingegnosità e resilienza, con un filo continuo, bianco e rosso come il segnavia dei sentieri.

Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise  e sapiens – un solo pianeta, 8 maggio 2021 – rai 3 – trasmissione televisiva di Mario Tozzi – un esempio vincente di ripresa e resilienza Articolo Montagne e Parchi , 9 maggio 2021(link)

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.22 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




ROMA-PESCARA / PROGETTO POTENZIAMENTO FERROVIA -CONTRARIETA’ DI “ITALIA NOSTRA” E NON SOLO.

ROMA-PESCARA / PROGETTO POTENZIAMENTO FERROVIA
– CONTRARIETA’ DI “ITALIA NOSTRA”…E NON SOLO.

Risorsa acqua e ambiente sono la nostra speranza di futuro.
Peccato che in quasi due anni di emergenza e crisi sembra non sia cambiato nulla.

Traforo del Morrone

Il traforo del Monte Morrone in Abruzzo, nel Parco Nazionale della Maiella, rischia di essere l’ennesima opera dal grande impatto ambientale. Sono in gioco (ma gioco non è) risorsa acqua e ambiente, insieme all’uso (sperpero) di denaro pubblico (cioè di tutti noi). Complessivamente si prevede la spesa di 6.564 milioni di Euro.
Lo fa presente Italia Nostra.

Italia Nostra

Italia Nostra interviene con chiarezza e pone l’attenzione sui limiti di una proposta che, realizzando una galleria ferroviaria sotto il Monte Morrone, stravolgerebbe il delicato sistema idrogeologico presente, con elevati costi ambientali e sociali a fronte di una riduzione dei tempi di percorrenza di 10 minuti sulla tratta Pescara-Sulmona (tagliando completamente fuori le stazioni e i paesi di Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino e Popoli).

novembre 2020

Nel novembre 2020 il Presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara, in riferimento al progetto di potenziamento ferroviario Roma-Pescara faceva presente: “la galleria sotto il Morrone è un intervento che, in qualunque condizione, porrebbe importanti questioni di sostenibilità ambientale e che, nello specifico, appare perfino di difficile comprensione. Sicuramente non attuabile per le probabili, pesanti conseguenze di rischio idrogeologico e sismico
Si intende intervenire pesantemente sul territorio e tra l’altro il Presidente Lucio Zazzaro continuava “Abbiamo appreso solo in via informale e grazie a elaborati presentati in conferenze pubbliche dei contenuti del progetto ferroviario per il rinnovo e la velocizzazione della linea Pescara-Roma” che, nel collegamento tra la Val Pescara e la Valle Peligna, prevede «una galleria di addirittura 13 km sotto il Monte Morrone. In via preliminare, il Parco Nazionale della Maiella stigmatizza queste modalità”

PROGETTO FERROVIARIO PESCARA-ROMA (link)

Il progetto di potenziamento ferroviario Roma-Pescara (link al pdf d’insieme) è stato elaborato dal gruppo di lavoro costituito da MIT, Regione Abruzzo, Regione Lazio e RFI-Rete Ferroviaria Italiana, in base a un protocollo di intesa del marzo 2020, presentato il 26 ottobre 2020.

Commissione Regionale Tam del Cai Abruzzo

Ricordo che in quei giorni fine 2020, dei limiti e della pericolosità del Progetto se ne discusse ampiamente in seno alla Commissione Regionale Tam del Cai Abruzzo, confortati in quel caso dalla posizione del Parco Nazionale della Maiella e fiduciosi in un ripensamento di RFI e Regione Abruzzo.

febbraio 2022

Italia Nostra onlus interviene sulla realizzazione della nuova Roma-Pescara presentando un dossier in cui lancia l’allarme sulle conseguenze che l’opera avrebbe sulla più grande riserva idrica d’Abruzzo, sulle aree di natura protetta e sui danni sociali.

Giovanni Damiani, Vice Presidente Nazionale Italia Nostra

SUL NUOVO TRACCIATO DELLA FERROVIA ROMA PESCARA: A RISCHIO LA PIÙ GRANDE RISERVA IDRICA D’ABRUZZO, AREE DI NATURA PROTETTA E DANNI SOCIALI (di Giovanni Damiani, Vice Presidente Nazionale Italia Nostra) da Il Foglietto della ricerca, del 16 febbraio 2022 (link)

Ieri ho avuto con Italia Nostra onlus di cui sono Vicepresidente Nazionale, assieme ai dirigenti regionali e delle Sezioni locali dell’Associazione, una conferenza stampa. Riguarda il tracciato previsto nel progetto di pre-fattibilità della ferrovia Pescara-Roma che prevede due gallerie, lunghe rispettivamente 9,8 km e 1,4 km, da Scafa a Pratola Peligna, all’interno del  massiccio del Monte Morrone.  Sono previsti tempi di realizzazione di oltre 7 anni, e una spesa stimata in 930 milioni di euro.


Il traforo interessa, tra l’altro, completamente le sorgenti del Giardino, col rischio che in presenza di drenaggi le stesse possano addirittura seccarsi. Il nuovo tracciato , infatti,  andrebbe ad intercettare  trasversalmente il flusso della grande falda idrica del Monte Morrone, (vedi immagine tratta da una pubblicazione scientifica sul Bollettino della Società Geologica Italiana genn. 2001 ove ho aggiunto la linea colorata del nuovo tracciato ferroviario).

Quelle del Giardino, con acque oligominerali di eccezionale qualità chimico-fisica, sono captate fin dal 1958 ad uso potabile e distribuite tramite il principale acquedotto d’Abruzzo. Alimentano i rubinetti di tutti i centri abitati della Valle del Pescara, inclusi i capoluoghi Chieti e Pescara e con le interconnessioni acquedottistiche, i 64 Comuni dell’Ambito Ottimale gestito dall’ACA. Vengono immessi in rete 88.000.000 di mc. all’anno a beneficio non solo di tutti i comuni della Provincia di Pescara, ma anche di popolosi Comuni della costa (Francavilla a Mare), dell’interno (Bucchianico) e parte di quella di Teramo (Silvi e Atri). La popolazione residente, che utilizza l’acqua del Morrone, è di circa 450.000 abitanti, con punte di oltre 650.000 nei periodi estivi.
La necessità di drenare l’acqua svuotando la montagna per le gallerie, mette a rischio di scomparsa completa o parziale di gran parte delle 37 sorgenti censite alimentate dalla stessa falda, la scomparsa habitat con la loro biodiversità nelle pregevoli zone umide della Valle Peligna all’interno del Parco Nazionale della Majella-Morrone. Scontata pure  la diminuzione, a tratti drastica,  delle portate idriche fluviali dei fiumi  Sagittario, Vella, Pescara .  L’esperienza del Gran Sasso ha mostrato inoltre come neppure le acque drenate ed eventualmente “recuperate”  ad uso potabile dalle gallerie sono immuni da impatti perché soggette a episodi d’inquinamento. 
Per capire la gravità dei rischi, oltre all’esperienza del Gran Sasso, basta guardare esperienze analoghe in altre parti d’Italia. Nella tratta Firenze-Bologna a causa dei tunnel ferroviari, il Mugello è divenuto una terra devastata per lo sconvolgimento dell’intero equilibrio idrogeologico del territorio. La diminuzione dell’acqua ha comportato ricadute pesanti sull’ecosistema montano, influendo negativamente sulla flora e sulla fauna anche in aree a tutela naturalistica;  ha costretto aziende agro-zootecniche a chiudere i battenti. Le gallerie principali del Tav hanno svuotato la montagna e provocato scomparse di sorgenti, pozzi e torrenti. Diversi corsi d’acqua sono stati dichiarati biologicamente morti, a causa della perdita totale del deflusso estivo. La falda si è abbassata di almeno 200 metri (600 metri quella del Gran Sasso!) e grandissimi volumi di acqua sono andati perduti per sempre. E’ cambiato persino il percorso sotterraneo.

MA VI SONO ANCHE IMPATTI SOCIALI DA EVITARE. Il progetto di pre-fattibilità esclude dal collegamento ferroviario prossimale i comuni di Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino e di Popoli, per l’abbandono dell’attuale linea ferroviaria, coi loro centri limitrofi. Per i cittadini di quest’area è una disincentivazione all’utilizzo del treno e la preclusione futura all’utilizzo del sedime ferroviario in funzione integrativa metropolitana per contenere il trasporto privato e le emissioni clima alteranti. E’ un incentivo all’abbandono delle aree interne, per carenza di servizi… Il tracciato proposto non si motiva né sotto il profilo costi/benefici (opere faraoniche e costosissime per guadagnare circa 10 minuti di percorrenza) né sotto quello dell’impatto ambientale.  I rischi ecologici legati soprattutto all’alterazione del sistema idrogeologico, sono potenzialmente irreversibili, così come i danni economici e sociali.
ABBIAMO CHIARITO DI ESSERE DECISAMENTE SOSTENITORI DEL TRASPORTO FERROVIARIO E PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA LINEA PESCARA-ROMA datata 1880. Proprio per questo si chiede a RFI di abbandonare QUESTA l’ipotesi di nuovo tracciato e di valutare opzioni alternative meno impattanti sull’ambiente sul paesaggio e di avviare un confronto con le comunità locali e l’associazionismo. Va applicato il principio di precauzione. Aspettiamo che Regione, ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico), Comuni interessati facciano sentire la loro voce.

Considerazioni finali

Tutti siamo favorevoli alla riqualificazione della ferrovia Pescara-Roma, ma è altrettanto chiara la ferma opposizione sul tracciato previsto nel progetto presentato che prevede il traforo del massiccio del Monte Morrone. Crediamo infatti nella bontà del trasporto su ferro ed è stata dolorosa e non sanata la soppressione del meraviglioso tratto ferroviario da Sulmona a Castel di Sangro fino a Carpinone (tratta che potrebbe essere utilmente riattivata e che attualmente viene utilizzata solo per la circolazione di treni turistici con il nome “Transiberiana d’Abruzzo – Ferrovia dei Parchi”).

Per il Monte Morrone sono evidenti i rischi ecologici connessi all’incidenza sul sistema idrogeologico e ai danni economici e sociali per gli effetti collaterali.

La risorsa acqua dolce è tra le indispensabili alla vita e sempre più si caratterizzerà come emergenza. E’ pertanto necessario anticipare le criticità e quindi tutelarla gelosamente per la sua preziosità e l’incidenza sui servizi ecosistemici (è di questi giorni il dato sulla siccità nell’Italia del Nord che sempre meno potrà contare sull’apporto idrico dalla fusione dei ghiacciai).

I paesi sono le porte di accesso alla scoperta e alla conoscenza di territori e culture. E’ un grave errore escluderli dalle direttrici viarie, accentuando spopolamento e spaesamento.

Il Principio di Precauzione è essenziale e impone grande cautela e buon senso nell’assumere decisioni politiche che comportano significative ricadute ambientali, sociali ed economiche nella gestione di risorse diverse.

A RFI, Regione Abruzzo, Governo e altri Enti interessati il compito di rivedere l’ipotesi del nuovo tracciato ferroviario Pescara-Roma individuando opzioni alternative meno impattanti sull’ambiente e le sue risorse. Si tratterebbe di risparmiare anche molto!!!

È bene ricordare che l’ONU ha proclamato il 2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne (e qualcosa dovrà pur significare per tutti …).

Inoltre, considerando l’attuale situazione di emergenza climatica da contenere, gli obiettivi di Agenda 2030 da raggiungere e il recente riconosciuto ruolo di Zone Interne e Montagna (obiettivo 11) da ASviS, va garantita la partecipazione di cittadini e associazioni al processo decisionale di Transizione Ecologica, affinché le scelte rappresentino un reale momento di progresso e cambiamento.

Della tutela del Monte Morrone e delle sue insostituibili risorse ne potremo riparlare e aggiornarci tra un mese, il 22 marzo 2022 Giornata mondiale dell’acqua.

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.18 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




MINISTRO GARAVAGLIA E CLUB ALPINO ITALIANO-  IL RUOLO DEL TURISMO SOSTENIBILE PER LA MONTAGNA

MINISTRO GARAVAGLIA E CLUB ALPINO ITALIANO-  IL RUOLO DEL TURISMO SOSTENIBILE PER LA MONTAGNA

Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha visitato la sede del Club Alpino Italiano a Milano. Le sue parole e quelle del Presidente Generale Cai Vincenzo Torti delineano il futuro possibile per la Montagna, i tanti diffusi paesi e i suoi abitanti. Il Ministro ritiene “strategica l’attività del Cai per il rilancio del turismo montano, sia escursionistico che alpinistico”.

LA MONTAGNA A 360°

SICUREZZA IN MONTAGNA

La montagna vista a 360° dal Club Alpino Italiano, iniziando dalla Sicurezza nella frequentazione con la possibilità di avvalersi di Georesq, che è un sistema di efficace allerta in caso di incidente e che si affianca a tutte le preliminari azioni di prevenzione  date da informazione, educazione e formazione a disposizione per chi voglia sperimentare esperienze esplorative di montagna.

RIFUGI PER IL CLIMA

I Rifugi sono le sentinelle del clima, laboratori in quota per vivere appaganti ed educative esperienze. Luoghi da raggiungere dopo aver sostato negli accoglienti paesi pedemontani. L’attenzione al contenimento dell’inquinamento, con il progetto Montagna Pulita, porta alla riduzione dei rifiuti e al trattamento fitodepurativo dei reflui nei Rifugi.

OPPOSIZIONE A NUOVI IMPIANTI DA SCI

L’uso delle risorse economiche destinate alla montagna va ben distribuito ed è ormai inaccettabile lo sperpero di denaro pubblico per nuovi impianti sciistici e per l’innevamento artificiale che comporta impatti per le opere annesse e inquinamenti ambientali dati dagli additivi aggiunti.

L’ALTRA NEVE

Crisi climatica, carenza di neve, stagioni sempre meno definite portano a diversificare le occasioni di frequenza turistica in montagna attingendo ai coinvolgenti temi della cultura e della natura. In montagna prende sempre più piede l’altra neve quella delle escursioni invernali con le ciaspole, dello sci di fondo escursionistico e dello sci alpinismo. Attività a basso impatto ambientale che si possono svolgere uscendo a piedi dai paesi che ci ospitano.

SENTIERI PER CONOSCERE

L’escursionismo è la pratica per eccellenza in Montagna, con percorsi da paese a paese da valle a valle. Mirabile alfiere di questo grande è unificante progetto è il Sentiero Italia Cai con i suoi 7200 km e tutte le Regioni interessate; insieme al sistema delle aree protette diventa il Sentiero dei Parchi.

MONTAGNA PER TUTTI

Da ultimo e forse il più importante, c’è il tema dell’inclusione, della Montagna per tutti con le proposte di frequentazione sostenibile per diversamente abili, quelle di montagnaterapia e terapia forestale, la montagna aperta ai giovanissimi e ai loro genitori con le giornate Family Cai.

SOSTENIBILITÀ

Uno scenario in linea con gli obiettivi Agenda 2030, le indicazioni della Carta Europea del turismo sostenibile, gli ultimi studi su valorizzazione e futuro delle zone interne montane e le recentissime integrazioni della Costituzione italiana per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

DALLE PAROLE AI FATTI

Gli ultimi quattro documenti del Club Alpino italiano in materia di tutela, pianificazione e gestione (link) che hanno preso linfa dal Bidecalogo Cai (link), (antesignano impegno ambientalista Cai del lontano 1991 e rivisto nel 2013) sono attuali e racchiudono buone pratiche di riferimento per ogni amministratore e decisore politico.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

Diffusi in ogni Regione gli interventi del Cai nell’educazione all’ambiente e alla sostenibilità in escursione, nelle sezioni, nei rifugi e nelle scuole, con i corsi di formazione per gli insegnanti, guardando alle nuove generazioni di giovani da avvicinare alla montagna.

LE SEZIONI

La capillarità del Cai con i Gruppi regionali, Sezioni, Sottosezioni, Rifugi e gli oltre 300.000 soci sono garanzia di impegno, responsabilità e risultati efficaci.

L’APPENNINO

L’Appennino con luoghi e specificità offre mirate occasioni per esperienze escursionistiche e alpinistiche. In ogni stagione è possibile star bene, rigenerandosi in ambienti sani e salutari. Tanti i percorsi della storia, della transumanza, dei commerci e degli incontri. A piedi, con la Rete dei Sentieri, alla scoperta di natura e cultura.

Il ministro del Turismo Garavaglia: “L’attività del Cai è strategica per il rilancio del turismo montano” Lo Scarpone on line del 14 febbraio 2022 (link)

RAI Radio 1 di Camilla Francisi : MONTAGNE, NOSTRE PREZIOSE SENTINELLE. I PROGETTI DEL CAI (video)

TG2 di Silvia Zerilli: MINISTRO GARAVAGLIA NELLE SEDE CAI A MILANO (video)

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.16 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




SCOPRI LA MONTAGNA CON LE RACCHETTE DA NEVE: giovedì 17 e domenica 20 febbraio 2022: in Montagna con il Club Alpino Italiano: Sezioni Cai di Castelli e di Teramo

SCOPRI LA MONTAGNA CON LE RACCHETTE DA NEVE: giovedì 17 e domenica 20 febbraio 2022

In Montagna con il Club Alpino Italiano: Sezioni Cai di Castelli e di Teramo

IN CAMMINO NEI PARCHI

Escursioni in ambiente innevato alla scoperta di luoghi e paesaggi nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

IN MONTAGNA CON IL CAI: doppio appuntamento con la Sezione di Teramo
giovedì 17 febbraio: LA CASCATA DI BISELLI organizzata dai seniores
domenica 20 febbraio: TRAVERSATA DA CAMPOTOSTO A FRATTOLI

IN MONTAGNA CON IL CAI: Sezione di Castelli
domenica 20 febbraio: PIETRACAMELA-MADONNINA

I paesi porte di accesso alla montagna
La Montagna si avvicina partendo dai paesi (porte di accesso alla montagna). In escursione il primo abbraccio è con i piccoli borghi che punteggiano le pendici montane. In questa settimana sono interessati i paesi di Cerchiara, Casale San Nicola, Fano a Corno, Pietracamela, Campotosto e Frattoli. Con il Cai è vincente il binomio uomo-ambiente nel rispetto degli obiettivi Agenda 2030 e per il contenimento della crisi climatica.
Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La Montagna da scoprire – gioverdì 17 febbraio, Cai Teramo Cascata Biselli  (il Pisciarellone)

locandina escursione Cascata Biselli (link)
scheda escursione Cascata Biselli (link)
La cascata Biselli, se si è attenti, la si osserva dall’alto di uno dei terribili e impattanti viadotti autostradali che segnano la Valle Siciliana. Tutt’altra cosa è raggiungere a piedi l’anfiteatro che l’accoglie e apprezzare storia e bellezza dei luoghi. La cascata diventa particolarmente suggestiva per vigore con lo scioglimento delle nevi invernali. La si può risalire e scoprire quanto l’uomo fosse presente in questi territori (come da scheda descrittiva). L’itinerario proposto interessa i paesi montani di Cerchiara, Casale San Nicola e Fano a Corno.

La Montagna unisce le genti – domenica 20 febbraio, Cai Castelli Pietracamela Madonnina

scheda escursione Pietracamela-Madonnina (link)
Escursione interregionale Cai Abruzzo Cai Lazio, con le Sezioni Cai Castelli, Cai L’Aquila, Cai Antrodoco, Cai Rieti.
Percorso vario e interessante con i suoi 1000 m di dislivello.
Da Pietracamela, nido d’aquile dove nel 1925 prese vita lo storico gruppo di alpinisti “gli aquilotti del gran sasso” si sale a Prati di Tivo lungo l’antica via delle traie, (che consiglio di ripercorrere senza neve osservando la parte selciata . Si prosegue sempre con il paesaggio che rapisce sguardo e mente, tra faggi che addolciscono ogni pensiero inducendo a meditare, per poi affacciarsi stupiti, sulle creste del Sentiero del Centenario e la Valle Siciliana. Dalla Madonnina tutto si espande sul Pizzo d’Intermesoli, Corno Piccolo e Corno Grande. Più in alto ci invita anche il Rifugio Franchetti (ma sarà prer una prossima volta) e …osservando bene ci sono piccoli branchi di camosci nella valle.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Pietracamela è tra i borghi più belli d’Italia. Andrebbe ripristinato il Museo dell’Alpinismo con il racconto di ciò che hanno saputo fare ardimentosi montanari capitanati dal medico Ernesto Sivitilli, pionieri dell’alpinismo d’Appennino, accademici del Cai. Lo stesso dicasi a Prati di Tivo con la necessità di ripristinare la Foresteria degli Aquilotti, speciale sede informativa sul Gran sasso e le tante opportunità di avvicinamento escursionistico (posto tappa del Sentiero Italia Cai).

La Montagna unisce i versantidomenica , 20 febbraio Cai TeramoTraversata Campotosto Frattoli

E’ diventato un imperdibile appuntamento annuale. Si attraversano i Monti della Laga, dall’abitato di Campotosto (Aq) a quello di Frattoli (Te). Tra natura e cultura, si percorre un tratto del Sentiero Italia sulle pendici montane di Monte di Mezzo. Il percorso unisce paesi di montagna e ne fa conoscere storia e vicissitudini. Il valore paesaggistico è notevole spaziando sul Lago di Campotosto, la Valle del Vomano e la catena del Gran Sasso d’Italia.

L’esperienza del viaggio
Il viaggio di avvicinamento a Campotosto, in pullman da Teramo, rappresenta inoltre occasione di lettura e interpretazione della diversa realtà geologica del Gran Sasso e della Laga, monti così vicini e tanto diversi, separati dalla significativa Valle del Vomano dove sono presenti gli invasi degli impianti idroelettrici del Vomano.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga paesaggi e delizie gastronomiche
Dalla provincia dell’Aquila a quella di Teramo si attraversa una singolare e stupenda realtà montana del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (da ripercorrere in ogni stagione) e, a fine escursione la calorosa accoglienza al Ristoro da Valentina e Arnaldo, dove ci attende un pranzo preparato con specialità e prelibatezze della nostra montagna (vedi ghiottoso menù).

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.15 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




“No Strada Panoramica, Sì Sviluppo Sostenibile” – Gran Sasso d’Italia

MONTAGNA SOSTENIBILE
No Strada Panoramica, Sì Sviluppo Sostenibile
Il Comitato interassociativo si oppone alla proposta di una nuova strada tra il casello dell’A24 e Prati di Tivo.
La Montagna ha bisogno di altro.

  • Le associazioni ambientaliste chiedono un sano confronto sullo sviluppo sostenibile delle aree interne.
  • Aggiornamento e Formazione per amministratori e decisori politici nel confronto con le nuove sfide climatiche e di sostenibilità.

Ancora strade

La Provincia di Teramo propone un nuovo progetto di collegamento dal casello dell’autostrada dell’A24 di Colledara fino a Pietracamela e Prati di Tivo, attraversando incontaminati territori di alta montagna, per 20 chilometri di cui 11 di nuovo tracciato, per un costo stimato di 20 milioni di euro.

L’opera non piace

L’opera non piace e per contrastarla si è costituito il Comitato “No Strada Panoramica, sì Sviluppo Sostenibile”, promosso da Comitato Locale Sant’Andrea Verde, Club AIpino Italiano, Italia Nostra, Mountain Wilderness e WWF.

Il Gran Sasso d’Italia

Il Gran Sasso teramano si affaccia sulle colline verso il mare. Una situazione paesaggistica e ambientale di grande valore. Una cornice di piccoli paesi punteggia questi luoghi. Guardando al futuro è necessario che questo particolare territorio montano sia studiato e interpretato nelle tante specificità e varietà attenti a crisi climatica ed emergenza sanitaria. Va poi considerata la diretta interazione con i territori di pianura e le città di Montorio al Vomano e di Teramo.

Aggiornamento e Formazione

Gli amministratori e i decisori politici non vanno lasciati soli. Servono aggiornamento e formazione per essere pronti a utilizzare efficacemente le economie messe a disposizione nella gestione dei territori montani. Buone pratiche e strategie efficaci sono utili per rimuovere proposte superate dai fatti. Determinante il coinvolgendo mirato di giovani e famiglie. Si tratta di rimuovere fattori negativi dovuti a carenza di servizi e spopolamento che ostacolano un duraturo progresso sociale ed economico. Il capitale naturale è trainante per recuperare competitività rispetto ad altri territori. strategie efficaci per contrastare il radicamento di atteggiamenti prevaricatori

Il peso delle parole

L’ipotesi di tracciato stradale viene eufemisticamente chiamata “Strada Panoramica del Gran Sasso”.
Si è cercato un nome volutamente accattivante per questa proposta di infrastrutturazione pesante della montagna teramana a scapito dell’integrità del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Purtroppo l’Abruzzo non è nuovo a questi giochi di parole e l’esempio peggiore è l’aver consentito che i tratti autostradali A24 e A25 assumessero il nome di “Strada dei Parchi”.

Luoghi ancora integri

Si intende progettare una strada che dovrebbe attraversare territori oggi integri dove al più sono presenti vecchi sentieri di collegamento ben diversi da una strada provinciale destinata al traffico automobilistico. Il Comitato si oppone a un progetto che porterà asfalto, terrapieni, sbancamenti e ponti in zone oggi naturali, stravolgendo il patrimonio culturale, naturale e storico ed eliminando le possibilità di migliorare economicamente e socialmente territori che al contrario, se giustamente gestiti, esprimerebbero una grande vocazione turistica, agrosilvopastorale e imprenditoriale sostenibile.

Tanti piccoli paesi

Nel comprensorio ci sono: Forca di Valle, Varano, Cerchiara, Fano a Corno, Casale San Nicola, Ornano, Tossicia, Tozzanella, Flamignano, Aquilano, Azzinano, Cusciano, Cerqueto e Pietracamela fino a Prati di Tivo. Ognuno ha le sue particolarità ed eccellenze. Il Comitato fa presente che “tutti insieme”, come “accoglienti porte di accesso alla montagna” diventano parte dell’offerta di un turismo più stabile, diversificato, destagionalizzato e duraturo.

Montagnone, la montagna che unisce

Il Comitato propone un programma di progetti dal nome “Montagnone, la montagna che unisce” che si basa su interventi diversi, indicati dalla CETS, Carta Europea Turismo Sostenibile, finalizzati a mettere a punto un’offerta di livello nazionale e internazionale. Interventi d’insieme in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.

Comunicato Stampa del 28 dicembre 2021 (link)

Presentazione ppt, conferenza stampa del 28 dicembre 2021 (link)

2022.02.06 (pubblicato)

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.01 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




SCOPRI LA MONTAGNA CON LE RACCHETTE DA NEVE… domenica 23 gennaio 2022 – In Montagna con il Club Alpino Italiano: Sezioni Cai di Castelli e di Teramo

SCOPRI LA MONTAGNA CON LE RACCHETTE DA NEVE… domenica 23 gennaio 2022

In Montagna con il Club Alpino Italiano: Sezioni Cai di Castelli e di Teramo

Escursioni in ambiente innevato con buoni camminatori alla scoperta di luoghi e rifugi.

IN MONTAGNA CON IL CAI Sezione di Castelli
Ciaspolata al Rifugio Sebastiani da Campo Felice
Escursione nel Parco Regionale Sirente Velino

IN MONTAGNA CON IL CAI Sezione di Teramo
Ciaspolata dal Piano di Rascino (Fiamignano, prov. di Rieti)
Escursione lungo il Sentiero Naturale dei Parchi

La Montagna protetta e da proteggere offre irripetibili occasioni di conoscenza e incontro

Troviamo paesi, rifugi, riserve, parchi, fiumi incontaminati, boschi, pianori e vette, luoghi percorribili con sentieri della bellezza, dello spirito, del gusto e anche della salute.

In questo periodo di pandemia

In questo momento della pandemia ed estrema facilità nella trasmissione del virus la soluzione migliore è quella di restare all’aperto, sparpagliarsi sul territorio in piccoli gruppi. Con il Club Alpino Italiano questo è possibile.

Scoprire la Montagna d’inverno

Scoprire la Montagna d’inverno, per poi tornarci nelle altre stagioni. Se si parte presto le luci dell’alba sanno anticipare il profilo delle montagne e, attardandosi al tramonto tutto diventa suggestivo e irreale. Eppure è vero. Ambienti limpidi e integri. Ci attendono ambienti limpidi e integri che sono in grado di promuovere l’economia diffusa e sicura interstagionale che è la risposta vincente alla superata, settoriale ed energivora realtà dei bacini sciistici.

Documento Cai del 2020.11.21: Cambiamento climatico neve sci e montagna (link)

BUONA MONTAGNA a tutti sempre frequentata con le dovute attenzioni dalla presente emergenza sanitaria

2022.01.21 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




domenica 26 dicembre 2021 – Cai Castelli – FONDO DELLA SALSA: ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA – 39a edizione

domenica 26 dicembre 2021 – CAI CASTELLI

www.caicastelli.it

CLUB ALPINO ITALIANO- appuntamento a Castelli in ESCURSIONE INVERNALE NOTTURNA AL FONDO DELLA SALSA , 39a edizionedomenica 26 dicembre 2021

foto Francesca Di Gabriele

CAI CASTELLI -BUON NATALE

Nell’augurare BUON NATALE, la Sezione Cai di Castelli, intitolata all’alpinista Piergiorgio De Paulis” invita a partecipare all’appuntamento escursionistico e celebrativo di domenica 26 dicembre 2021 – ore 14.00 ritrovo a Castelli.

Castelli e la Parete Nord del Monte Camicia

IN MONTAGNA CON IL CAI

Insieme ci sposteremo ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia, per ricordare i nostri caduti in Montagna, avvolti dalla suggestione dello splendido, ampio e innevato anfiteatro naturale. Il pensiero ai nostri cari amici Piergiorgio De Paulis, Enrico Faiani, Francesco Carta e tutti gli Alpinisti, che la Montagna ha chiamato.

TUTTO E’ PRONTO

Nei giorni scorsi i sopralluoghi e la preparazione di quanto necessario per il migliore svolgimento della giornata. In attesa della Santa Messa e del fuoco beneaugurante.

39a EDIZIONE 2021

L’appuntamento annuale diventa occasione di incontro e di riflessione. Tema di questo educante appuntamento insieme al “ricordo” è la “cultura della sicurezza” che nel 2019 (37a edizione) ha visto svolgere il dedicato Convegno “ricordo e sicurezza in montagna“.

26 dicembre 2019 – Convegno a Castelli “Ricordo e Sicurezza in Montagna”

SICUREZZA, SIMPATIA E AMORE PER LA NATURA

Uno slogan che ci accompagna in escursione è sicurezza, simpatia e amore per la natura. La libera frequentazione della montagna avviene attraverso la conoscenza dell’ambiente montano da percorrere in ogni stagione, inoltre con la consapevolezza del proprio agire frutto di competenza tecnica ed esperienza acquisite, di attrezzatura e abbigliamento adeguati. Il rispetto e la volontà di prendersi cura della Montagna sono sempre nel nostro zaino, fedeli compagni di viaggio. Messaggi che il Cai rivolge con particolare attenzione a giovani e famiglie.

foto Francesca Di Gabriele

ESSERCI, SENTIRE, CAPIRE, PREVENIRE

Per ogni attività in Montagna, in ogni stagione, si tratta di limitare, per quanto possibile, rischio e danno. Il ricordo di chi è caduto ci aiuta ulteriormente ad avvicinarci alla montagna con consapevolezza e sentimento, per esserci, sentire, capire, prevenire. La bellezza ci aiuta a capire quanto sia importante tutelare gli ambienti naturali.

26 dicembre 20219 – senza neve

STELE AI CADUTI

La meta dell’escursione è la sporgenza rocciosa con la stele ai caduti in montagna, dove, ogni 26 dicembre, con escursione notturna, si celebra la Messa ricordo, a volte con soffusi boati di accompagnamento dalla parete.

foto Francesca Di Gabriele

IMPERDIBILE

Per chi ama la Montagna e viene in Abruzzo è imperdibile poter osservare da vicino la Parete Nord del Monte Camicia. Lo spettacolo invernale è unico. Eccezionale poter avvicinare con un’escursione e osservare lo slancio della parete.
Ci troviamo nello splendido e ampio scenario del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con il sottogruppo Monte Camicia e Monte Prena.

38a EDIZIONE 2020

L’anno scorso è mancato l’appuntamento collettivo. Il confinamento ha impedito il regolare svolgimento dell’escursione. E’ stato un diverso 26 dicembre senza salita notturna e fuoco acceso. La giornata è stata vissuta con la Messa nella Chiesa di San Salvatore a Castelli, officiata da Don Franco e trasmessa via Facebook.
A ricordo e testimonianza in Montagna i fiori sono stati posti con leggerezza e discrezione.

foto Francesca Di Gabriele

RIFUGIO CAI ENRICO FAIANI

Immancabile la sosta al Rifugio Cai ENRICO FAIANI, CASA DELLA MONTAGNA e SEDE SEZIONALE Cai Castelli. Presidio della Montagna e luogo privilegiato per accoglienza, informazione ed educazione ambientale.

MONTAGNA PULITA

L’invito MONTAGNA PULITA. Sui sentieri, nei paesi e nei rifugi senza lasciare traccia del proprio passaggio

26 dicembre 2019 – al Fondo della Salsa senza neve

SI PARTECIPA NEL RISPETTO DELL’EMERGENZA SANITARIA

Siete invitati a partecipare in escursione con attrezzatura e abbigliamento adeguati e nel rispetto di distanziamento e misure anticovid.

Buona Montagna a tutti!

2021.12.23 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Lunedì 6 dicembre 2021 per celebrare i 30 anni della Legge Quadro delle Aree Protette d’Italia. Sabato 11 dicembre 2021, per tutti è la Giornata internazionale della Montagna

Lunedì 6 dicembre 2021 per celebrare i 30 anni della Legge Quadro delle Aree Protette d’Italia
Sabato 11 dicembre 2021, per tutti è la Giornata internazionale della Montagna

DUE IMPORTANTI DATE DA RICORDARE

CUSTODI DI RISORSE E CULTURE

Conoscere il territorio montano e le genti che vi abitano riconoscendo la loro funzione di custodi di risorse e culture.
Con questa filosofia come Club Alpino italiano ho partecipato alla grande sfida della nascita dei nuovi Parchi Nazionali frutto della Lege Quadro 394 del 6 dicembre 1991.

UOMO E AMBIENTE
Il binomio uomo e ambiente al centro di ogni riflessione.
Ancor prima della Legge Quadro del 1991, con la stesura dei primi documenti di attenzione e tutela della Commissione Regionale Cai Tam Abruzzo, nel definire l’area di riferimento delle specie floristiche e faunistiche di montagna, i paesi erano sempre parte di quest’area considerata importante.
E così è stato quando la Legge dello Stato ha istituito i Parchi Nazionali, con i loro perimetri che hanno ricompreso numerosi paesi montani.

LE BUONE PRATICHE DI MONTAGNA

Il senso migliore per raccogliere il momento celebrativo dei 30 anni di una Legge è quello di avvalersi delle buone pratiche maturate in questi primi 30 anni. Ma non fermiamoci a questo … abbiamo di più! Facciamo tesoro del Centenario istitutivo del Parco Nazionale d’Abruzzo e del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Sono 100 + 100 anni di attività svolta nelle Alpi e in Appennino.

PATRIMONIO NATURALE – PATRIMONIO CULTURALE

200 anni rappresentano un patrimonio ineguagliabile e inestimabile di storie e vicende per la conservazione e il progresso. Capitale Naturale e Capitale Culturale indispensabili per l’attuale  fase di Transizione Ecologica. Le nostre secolari robuste radici, presenti nei tanti piccoli paesi montani, ci aiutano a contrastare crisi climatica ed emergenza sanitaria.

SENTIERO DEI PARCHI

Un lungo itinerario escursionistico che, attraverso il Sentiero Italia Cai, unisce il Sistema delle Aree Protette tra Parchi Nazionali, Regionali, Riserve Statali e della Biosfera, Rete Natura 2000, siti Unesco. Un mosaico di meraviglie ed emozioni, vissute e raccontate passo dopo passo grazie all’Escursionismo educante.

INSIEME PER…

Insieme possiamo evitare spopolamento dei paesi, perdita d’identità e di biodiversità, consumo del suolo e il crescente diffuso spaesamento generazionale.
Ridiamo linfa a quell’evento storico di conservazione e progresso, al Sistema delle Aree Protette e alla normativa organica che rappresenta, raccogliendo l’accresciuta attenzione sociale per ambiente e clima, indirizzando l’attuale inspiegabile tiepida attenzione dei decisori politici.

OGGI IN ITALIA

Il Sistema delle Aree Protette d’Italia può contare oggi su 25 Parchi nazionali, 32 Aree marine protette, 146 Parchi regionali, 147 Riserve naturali Statali, 420 Riserve regionali, 2624 Siti Rete Natura 2000, 20 Riserve della Biosfera MAB, 685 altre Aree Protette.

30 ANNI DELLA LEGGE QUADRO DELLE AREE PROTETTE D’ITALIA
lunedì 6 dicembre
2021 appuntamento a Civitella Alfedena
domenica 5 dicembre 2021 appuntamento a Pettorano sul Gizio

2021.12.0(pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora in Federparchi. È giornalista ambientale.