GIORNATA MONDIALE dell’AMBIENTE – 5 giugno 2020 – “È il momento per la Natura”
GIORNATA MONDIALE dell’AMBIENTE – legame imprescindibile tra natura e vita – va ripensato il rapporto con l’ambiente e il problema è culturale
– interagire con l’ambiente
– imparare dall’ambiente
– guardare al nuovo
– scegliere da consapevoli
5 giugno 2020 – “È il momento per la Natura”, per ricordarci, in presenza della pandemia da coronavirus, che la perdita di biodiversità, dovuta alla degradazione degli habitat, è strettamente legata alla vita dell’uomo sulla Terra. Ci sono poi inquinamento e crisi climatica che, a loro volta, incidono negativamente sulla salvaguardia dell’ambiente Le risposte alle crisi nascono dal confronto tra scienza, tecnologia, cultura, educazione ed economia. I Parchi e le altre Aree Protette sono alfieri di questo processo.
L’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una specifica vicinanza e partecipazione alla giornata nazionale, dà risalto ai temi ambientali, sociali, culturali e del diritto guardando al futuro dell’umanità per scelte durature ed ecosostenibili.
Raccogliamo quindi il senso compiuto di questa sfida globale nella quale informazione e consapevolezza sono determinanti! Con noi gli obiettivi di Agenda 2030 e le linee programmatiche del Bidecalogo Cai.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale dell’ Ambiente:
«La Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è un’occasione preziosa per pensare insieme il futuro dell’umanità, per realizzare i cambiamenti necessari a ridurre gli squilibri e promuovere un approccio rispettoso della natura, per riflettere sulla sostenibilità dello sviluppo.
Abbiamo una comune responsabilità di fronte all’umanità: garantire il diritto alla vita. Questo comporta che lo sfruttamento delle risorse non oltrepassi la loro capacità di riproduzione e che la distribuzione dei beni sia ordinata nel segno della giustizia, senza costringere i più deboli alla marginalità e senza depredare di opportunità le generazioni che verranno.
È un compito difficile, ma assolutamente necessario. La portata globale della sfida non deve diventare un alibi per l’inerzia o per il rinvio. Stati, istituzioni internazionali, società civili, opinioni pubbliche: ciascuno è chiamato a fare la sua parte per contrastare i cambiamenti climatici, per evitare la desertificazione di aree vaste del pianeta, per combattere lo spreco di acqua e di cibo, per difendere la biodiversità, per rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti e il riuso dei materiali, per produrre energia da fonti rinnovabili e non inquinanti.
Riconciliare l’umanità con la natura è peraltro un obiettivo che richiama il desiderio di pace, di bellezza, di coesione sociale, di cooperazione tra i popoli. Le vicende del nostro tempo continuano a dimostrare che la qualità e l’equilibrio dell’ambiente hanno una relazione strettissima con il rispetto della legalità, con la riduzione delle diseguaglianze sociali, con il rifiuto della guerra e della violenza, con la sicurezza e la salute delle popolazioni, con una crescita economica sostenibile nel tempo.
Il tema scelto quest’anno per la Giornata mondiale sottolinea la connessione tra le persone e la natura, e sollecita una sensibilizzazione sempre maggiore, un impegno di educazione che renda responsabili e protagonisti ciascuno di noi. Da una spinta popolare, da una crescita di consapevolezza diffusa può venire un contributo decisivo anche all’azione degli stati. L’Agenda di Parigi sui cambiamenti climatici mantiene una sua importante validità e i contenuti di quell’accordo vanno implementati. Non sarà una strada facile, ma può e deve essere percorsa. L’impegno per avversare i mutamenti del clima è parte integrante degli obiettivi inseriti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite».
Roma, 5 giugno 2017
2020-06-05 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi
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2020.06.03 comunicato ispra.pdf
2019 annuario dei dati ambientali da ISPRA. link al sito
2020.06.05 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai – CD Federparchi
Una risposta.
Salviamo il Terminillo è in approvazione alla Regione Lazio uno dei peggiori ed inutili progetti di espansione sciistica. Le forze politiche di destra e di sinistra si sono accordate per loro inciuci politici che nulla hanno a che vedere con la riuscita del progetto stesso. Hanno condizionato tutte le principali rappresentanza sociali reatine ad esprimersi favorevolmente anche senza conoscerlo nei dettagli. A breve uscirà una petizione su change.org vi invito a firmarla e leggere gli estremi del progetto chiamato TSM2