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L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Rapporto ASVIS 2020 – Verso l’Agenda 2030

Rapporto ASVIS 2020 – Verso l’Agenda 2030

Nel 2015 (settembre) i governi di 193 Paesi, membri dell’ONU, hanno sottoscritto L’Agenda 2030, che definisce i 17 Obiettivi comuni per lo Sviluppo Sostenibile.

Lo stato di salute di ambiente, società, economia e cultura va monitorato. A questo proposito l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ASviS (della quale fa parte anche il Club Alpino Italiano) ha stilato il Rapporto 2020 che analizza lo stato dell’Italia nell’attuazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e presenta un insieme di proposte, evidenziando gli ambiti in cui è necessario intervenire.

La crisi sanitaria a seguito del coronavirus ha reso ancor più ripido il percorso verso l’Agenda 2030 dell’Onu.

I dati provvisori disponibili per il 2020 mostrano un arretramento per nove Obiettivi (1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 17), un miglioramento per tre (12, 13,16), mentre per i cinque rimanenti non è stato possibile valutare l’effetto della crisi. A 5 anni dalla firma dell’accordo diventa indispensabile orientarsi verso una transizione ecologica capace di generare nuova occupazione dalla quale, attraverso l’uso coerente delle risorse nazionali e dell’Unione Europea, ne derivi un progresso economico e sociale che riduca disuguaglianze, povertà, inquinamento, perdita di biodiversità e consumo di suolo. Ci si può preparare al meglio al programma europeo per la ripresa e la resilienza, migliorando le decisioni politiche.

Dobbiamo prendere consapevolezza che le crisi in atto, da pandemia e clima, hanno evidenziato limiti e vulnerabilità dell’attuale modello di sviluppo, perso nella ricerca di profitti crescenti, tale da “mettere da parte” e “colpevolmente ignorare” il legame esistente tra uso durevole delle risorse, condizioni dell’ambiente e qualità della nostra società.

Uno scenario che pone particolare attenzione al Sud e alle Aree Interne rivolto a giovani e territori,  con cambio di paradigma – modificando regole e prospettive – e azioni incrociate per potenziare gli elementi di connessione e inclusione, riducendo isolamento e spopolamento di aree del Mezzogiorno, superando criticità e bisogni.

Singolarmente, da consumatori più attenti, possiamo mutare costumi e preferenze, riconoscendo il valore di cicli produttivi basati sull’economia circolare, con produzioni a ridotto impatto ambientale.

Rapporto ASvis 2020

2020-11-03 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi