SALVARE IL TERMINILLO SI PUO’ – PETIZIONE PER FERMARE INSIEME UN PROGETTO DANNOSO E SUPERATO,#NOTSM!
SALVARE IL TERMINILLO SI PUO’
FERMIAMO INSIEME UN PROGETTO DANNOSO E SUPERATO,#NOTSM!
PETIZIONE PER FAR CONOSCERE E FERMARE IL PROGETTO
Con il Terminillo ci troviamo nell’Italia centrale, nel Lazio. E’ una montagna d’Appennino del gruppo dei Monti Reatini. La posizione è particolare, abbastanza distaccato dagli altri gruppi montuosi: confina a nord con l’altopiano di Leonessa, a sud con la valle del fiume Velino, a est con le gole del Velino, e a ovest con la estesa Piana Reatina.
Su questa montagna dagli anni ’30 prese il via la realizzazione di una stazione sciistica che progressivamente ha perso di interesse. Oggi è realmente improponibile ogni intervento di potenziamento dello sci, sia per la crisi climatica, sia per la crescente sensibilità ambientale. Va riconosciuto all’area il valore naturalistico e paesaggistico d’insieme (l’ambiente è eccezionale con diverse cime e ampie vallate), in grado di rappresentare un volano per nuova frequentazione e gestione ecosostenibile delle risorse. A partire dal 2009 la Regione Lazio avvia il progetto di rilancio, T.S.M. (Terminillo Stazione Montana). Il progetto è stato già bocciato due volte, per la valutazione di impatto ambientale e, come riporta la nota interassociativa (tra le quali il Cai), diventata questo 7 giugno 2020 petizione popolare, sono tante le motivazioni che oggettivamente che negano la prevista manomissione ambientale e lo sperpero di denaro pubblico.
E’ bene sapere che si parla di nuovi impianti previsti a quote inferiori i 1.900 m (siamo in Appennino dove le stazioni sciistiche (come quelle sulle Alpi) sono in difficoltà per la crisi climatica. Insieme a questa emergenza ambientale, per cui nevica meno e le temperature che crescono ovunque, addirittura sono più alte in montagna (vedi il progressivo scioglimento dei ghiacciai) mi piace far presente anche i contenuti della Legge Galasso, voluta con lungimiranza a tutela dei beni paesaggistici e ambientali, con un limite altimetrico, come valore soglia agli interventi da non fare nelle aree alpine al di sopra dei 1600 metri e nelle aree appenniniche al di sopra dei 1200 metri).
La RICHIESTA è semplice e puntuale. Da cittadini attenti e consapevoli si guarda a futuro, ecosotenibilità ed economia
- Di garantire il rispetto delle norme vigenti, confermando il parere negativo alla Valutazione di Impatto Ambientale del TSM, scongiurando lo spreco di denaro pubblico e un danno ambientale certo.
- Di riassegnare i fondi a disposizione per pianificare e sviluppare una nuova visione della Montagna “Terminillo”, valorizzando tutti i settori che puntano alla valorizzazione delle risorse naturali in maniera compatibile con la loro conservazione.
Non è una presa di posizione estemporanea, ma viene da lontano. Infatti il Cai Sezione di Leonessa, il GR Lazio e la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, dal 14 al 19 settembre 2010 (quindi praticamente 10 anni fa) fecero il punto sullo sviluppo dello sci al Terminillo, ritenendolo già allora problematico e senza futuro. Pensate che la LAN (Linea di Affidabilità della Neve) nel 2000 si aggirava attorno ai 1500 m ed è salita di 150 m ad ogni °C in più di temperatura. E ogni nuovo anno, come è stato per il 2019, diventa da record per il caldo.
CONSIDERAZIONI FINALI
L’AMBIENTE È UN BENE COLLETTIVO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ E RESPONSABILITÀ DI TUTTI
Nel Club Alpino Italiano il GR Lazio è capofila per un’azione di tutela d’Appennino che ha il sostegno del Cai Marche, Umbria e Abruzzo e si rivolge a ogni altro socio e cittadino d’Italia.
Con il Progetto TMS si vorrebbe lo sfascio programmato degli ambienti naturali per consentire “lo scavalco” tra le valli, in piena crisi climatica e scarsità di neve sciabile negli ultimi anni, a quote per lo più basse. Il progetto TSM è una questione che riguarda tutti, è l’idea che si possa sfruttare la montagna senza pensare al futuro. Il TSM è infatti un’operazione fortemente impattante sul Terminillo, diventato il simbolo dell’Appennino Centrale. Il TSM non garantisce lo sviluppo economico promesso e pubblicizzato, inoltre viola la normativa ambientale nazionale ed europea esponendo l’Italia e la Regione Lazio a pesanti sanzioni economiche.
L’invito a ogni cittadino è quindi duplice:
– di dare alla Montagna e ai suoi abitanti la centralità che merita, riconoscendo ruolo, valori e prospettive sociali e ambientali
– di firmare la petizione che esprime contrarietà a impatto e sperpero e chiede una progettazione altra lungimirante e duratura.
Lo chiedono: PAESAGGIO NATURALE E CULTURALE – FAGGETE SECOLARI – ORSO BRUNO MARSICAN0 – RISORSE IDRICHE
Petizione sostenuta da: CLUB ALPINO ITALIANO – GR LAZIO, WWF LAZIO, FEDERTREK – ESCURSIONISMO E AMBIENTE, G.U.F.I. GRUPPO UNITARIO PER LE FORESTE ITALIANE, ITALIA NOSTRA – SABINA E REATINO, MOUNTAIN WILDERNESS LAZIO, SALVIAMO IL PAESAGGIO RIETI E PROVINCIA, POSTRIBÙ, INACHIS, ALTURA LAZIO, SALVIAMO L’ORSO.
PER SAPERNE DI PIU’
2020.03.12 Osservazioni al progetto presentate in fase di Valutazione di Impatto Ambientale.pdf
2020.06.07 Per ulteriori approfondimenti.pdf
2020-06-09 (filidido) Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi