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SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA

SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA

Dopo 120 giorni che non piove il fiume Po è irriconoscibile.

Il Po è il fiume delle nostre fantasie scolastiche giovanili: il più lungo d’Italia e quello del nome più breve. Una sinuosa linea azzurra orizzontale, appena al di sotto delle Alpi, che campeggiava nella parte alta della cartina geografica fisica d’Italia appesa in ogni aula scolastica. Per indicarlo dovevamo usare il righello.

Quattro Regioni

Nel suo sviluppo attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto; per gran parte del suo percorso scorre sulla estesa Pianura Padana.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 21 febbraio 2022 – foto Di Donato

Il Monviso

Il Po è delle Alpi Cozie: nasce a Pian del Re, sul Monviso, (montagna molto cara al Club Alpino italiano (link), che, con i suoi 3841 m è simbolo degli esordi di questa grande associazione nazionale).

Primati d’Italia

È un fiume dai primati con i suoi 652 km di lunghezza, il bacino idrografico più esteso e la massima portata d’acqua alla foce, che si apre con una varia ramificazione a delta sul mare Adriatico, appena a sud della Laguna di Venezia.

Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Patrimonio UNESCO

Il delta del Po per la sua complessità e grande Valenza ambientale è stato dichiarato patrimonio UNESCO dell’umanità.

Il Tevere

Per noi d’Appennino, sempre sulla stessa cartina geografica, al Po faceva da contraltare il Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo e, con 405 km, anche lui si snoda su 4 regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 21 febbraio 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Il Po e l’acqua

Il Po è un simbolo d’acqua, di portata e potenza per i grandi volumi che anima.
Quando lo si osserva si resta sempre affascinati e timorosi. Notevole la quantità d’acqua trasportata, grazie al grande tributo dei fiumi alpini. Tra le prerogative di questo importante corso d’acqua c’è la navigabilità.

giugno e luglio

Nella storia del Po, dalle misurazioni effettuate, i mesi critici per i valori di saldo idrico sono giugno e in forma ancora più accentuata luglio (dati dal Piano del Bilancio idrico per il distretto idrografico del Po – anno 2016 – link)

Dopo 120 giorni che non piove il grande fiume Po è in secca

Poca acqua e un livello basso che preoccupa e fa pensare di essere ad agosto quando il caldo attanaglia e non piove. Invece siamo a marzo 2022 e troviamo i piloni del ponte tra Boretto e Viadana scoperti. Confrontando le foto di fine febbraio (quando livello era già basso) e di fine marzo (davvero impressionante), ci si rende conto di quanto la situazione sia grave con sponde biancheggianti e dune sparse. A novembre 2021 era poi tutt’altro con l’acqua anche sulla riva e i piloni in secca della foto di marzo (lato Emilia Romagna).

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Siccità nell’Italia del Nord

Il nord Italia è tutto condizionato da questi mesi senza pioggia e il Po manifesta in pieno gli effetti della siccità. Si affaccia quindi lo spettro della crisi idrica del 2017.

Effetti della crisi climatica

I recenti documenti ONU sul cambiamento climatico – RAPPORTO IPCC 2022 – CHE COSA ACCADE AL CLIMA? Articolo Montagna e Parchi, 7 marzo 2022 (link) – riportano quanto queste zone siano sensibili alla crisi climatica con l’innalzamento della temperatura media alla quale fa riscontro la grande diminuzione percentuale delle piogge.

linea bianca livello alluvione 22 novembre 2014 – foto Di Donato

Tante criticità

Le criticità all’orizzonte sono carenza di acqua potabile crescita dell’inquinamento per via della minore portata, grandi danni all’agricoltura sia per carenza di acqua sia perché con la risalita del cuneo salino l’acqua non è utilizzabile. A maggio quando inizieranno i prelievi per irrigare i campi la criticità si accentuerà e ci saranno le contese nell’uso dell’acqua.

Prelievi in alveo

Le sponde scoperte e le dune emerse spingono ad estrarre ulteriori volumi di sabbia ma questo accentua le criticità di un fiume già troppo dragato, con l’alveo che così si abbasserà ulteriormente.

Una politica unitaria

Come per ogni complessa realtà ambientale servirebbe un’attenta politica unitaria per tutto l’esteso bacino idrico, che risolva ed armonizzi competenze e giurisdizioni diverse con il comune obiettivo di predisporre un piano di bacino attento alle norme di difesa dal consumo di suolo e di acqua.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

NO a interventi inutili

Sono da evitare interventi inutili, settoriali e non di visione.
La consapevolezza del bene comune  e della sua vulnerabilità, deve diventare l’occasione per prevenire e contrastare gli effetti dell’attuale crisi climatica evitando che fiume ed ecosistemi possano morire.

Consumo d’acqua ed emergenza…

Rischiamo una crisi idrica nel nostro paese mentre il consumo di acqua, non solo per uso alimentare, è in grande crescita.
L’acqua potabile (indispensabile alla vita), sempre più “oro blu”, bene pubblico molto appetito da privati (è invece bene ricordare che il referendum del 12 e 13 giugno 2011, sancì che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto confermando la gestione pubblica del servizio idrico), diventerà una nuova emergenza?

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BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.31 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022

GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022

Insieme per dare bellezza alla Contea

E alla fine la Giornata ecologica siamo riusciti a svolgerla. Dopo essere stata rinviata un paio di volte per cattivo tempo e necessità organizzative. Hanno partecipato diverse associazioni (e tra queste il Cai) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali.

Che giornata piena!

E’ stata una intensa giornata di impegno, partecipata e condivisa, cogliendo pienamente il senso sociale dell’appuntamento (e le foto la raccontano bene).
Video riepilogativo con montaggio di immagini sullo svolgimento delle attività – da Giancarlo Di Pietro (link)
Le Associazioni hanno indirizzato la giornata sul tema della sostenibilità nel riconoscibile ruolo culturale di Agenda 2030.
La sostenibilità attiene alla complessità e non può esserci qualità della vita senza un continuo sistema di interscambio (siamo in relazione con tutto: nel quotidiano con quello che abbiamo attorno, più in generale con il resto della Terra).

Castelli pulita

Castelli oggi appare diversa, non solo più pulita e libera dai rifiuti, ma anche più consapevole di quanto possa essere importante, sia conservare un aspetto ordinato e lindo di strade e scarpate, sia riuscire ad avere meno rifiuti con scelte oculate di consumo.

Cittadinanza attiva

Quello di oggi è un esempio di cittadinanza attiva, di educazione civica. La buona pratica svolta in compagnia ha un grande effetto educativo nei confronti dei giovani presenti, bambine e bambini con i loro genitori, che hanno potuto accompagnare e osservare tutto quanto è stato svolto.

Adulti insieme a bambine e bambini

Gli adulti hanno raccolto davvero tanto materiale, con oggetti anche di grande dimensione, recuperati con corde e a forza di braccia.
I più piccoli, costantemente controllati, hanno dato il loro appassionato contributo, muovendosi tra le gambe dei più grandi e aguzzando la vista alla ricerca di rifiuti abbandonati.

La Natura incuriosisce

La boscaglia li ha però incuriositi ed è diventato un gioco anche riconoscere il nome delle piante e degli arbusti che la primavera ha iniziato a colorare anche con le prime fioriture.

Contributo corale

Le associazioni presenti, con un partecipato impegno comune, hanno contribuito secondo capacità ed esperienza.

Video del recupero di una batteria (oggetto molto inquinante)

Tutto bene

Tutto si è svolto bene ed è quindi grande la soddisfazione. C’è tanta documentazione per il messaggio che sarà riportato a tutti gli abitanti e a turisti ed escursionisti che verranno a Castelli.

Montagna Pulita

Montagna Pulita è una campagna di sensibilizzazione del Cai che, alla corretta frequentazione turistico-escursionistica della montagna, associa la riduzione dei rifiuti, in particolare della plastica e di quelli usa e getta. Si contrasta l’inquinamento che in montagna (come purtroppo in altri ambiti naturali) è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Giornate come questa di Castelli sono una efficace opera di sensibilizzazione per abitanti locali e turisti poco attenti. 

Progetto Montagna Pulita (link)

I promotori di FamilY Cai Castelli: Maria e Vittorino

Family Cai

Dalla giornata sulla neve e nel bosco del Rifugio Enrico Faiani, di domenica scorsa a questa di boscaglia, strade e scarpate il messaggio educativo si arricchisce.

Motore di cambiamento

Verso la Transizione Ecologica. Par bambine e bambini le giornate in ambiente, insieme ad essere buone pratiche svolte in compagnia, sono vissute come momento formativo che diventa motore di cambiamento.

Invito alla lettura di Montagna

Per saperne di più di Montagna e appassionarsi, c’è la Rivista mensile del Cai Montagne 360 (pubblicazione cartacea inviata ad ogni socio Cai, compresa nella quota annuale Tesseramento). Tutte pagine da sfogliare, ricche di riflessioni, argomenti, proposte per conoscere e vivere la Montagna in tutte le stagioni, nei paesi e nei rifugi, per un turismo salutare che sappia avvicinare senza danneggiare, garantendo un’economia sostenibile e duratura .

Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura (link articolo Montagna e Parchi)

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.27 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura

Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura

Montagne 360, marzo 2022 (link al pdf)

In questo periodo di grande confusione e di eventi estremi mi consola grandemente la lettura di Montagne 360, la rivista mensile del Club Alpino italiano.

La concretezza del fare

Nelle pagine, insieme ad alpinismo ed escursionismo, i temi della sostenibilità intesa come attenzione al corretto uso delle risorse naturali, all’incontro e all’ascolto, alla salutare e inclusiva frequentazione consapevole della montagna.
La concretezza del fare si delinea dall’editoriale del Presidente Vincenzo Torti sul riconosciuto ruolo sociale del Cai, da parte del Ministro al Turismo Massimo Garavaglia, alla successione di azioni illustrate.

Frammentazione sociale

Per contro mi preoccupa la grande frammentazione sociale e geopolitica dalla guerra in Ucraina (che ha posto l’accento sulla gravità di tutte le tante guerre nel mondo) e dalla pandemia.
Le guerre sono eventi inconcepibili e inaccettabili.

Come poter pensare a un mondo migliore, equo e giusto, in presenza di popolazioni bombardate, di città devastate? Ma quanto ci vorrà per ricostruire e ricomporre, sia gli ambienti fisici, sia quelli culturali e sociali?
Se è così difficile ricostruire dopo un terremoto (e io vengo dalla triste esperienza dell’Aquila e dei tanti paesi d’Appennino) quanto lo sarà dopo una guerra?

A questo si aggiungono la pandemia e la speculativa rincorsa ai rincari per i costi dell’energia e delle materie prime, con inflazione e titoli in borsa che si alimentano delle emergenze.

Rifugio Walter Bonatti – foto archivio Di Donato

Dov’è la fine del tunnel?

Abbiamo sofferto (e anche subito) per due chiusi lunghi anni in attesa di una faticosa ripresa intravista alla fine del tunnel. Adesso la percezione è che nel Parlamento siano emerse le già presenti tensioni interne, rinviando e rallentando le scelte nel pantano delle divergenze.
Relativamente a impegno per contrastare la crisi climatica e PNRR – piano nazionale di ripresa e resilienza, non vedo grandi passi nella progettazione, realizzazione condivisa e conseguente attuazione “sostenibile”.

Progetti greenwashing

C’è il concreto rischio di ritardi che faciliteranno l’approvazione di progetti greenwashing.
Eppure il PNRR è elemento centrale nella giusta visione di futuro. Se n’è ampiamente parlato anche in questi giorni nella seconda conferenza nazionale dei sistemi INFEAS – informazione formazione educazione sostenibile (link all’articolo Montagne e Parchi) che ha posto al centro dell’attenzione l’importanza dell’educazione ambientale, della condivisione e della partecipazione orientate a costruire insieme la “possibile visione di futuro”.

Costituzione Italiana

La Rivista Montagne 360, marzo 2022, evidenzia il momento storico che ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione.
Articolo 9, comma 3 Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Aree interne e Montagna

Il Cai fa propria e sostenere Agenda 2030 con le sfide che racchiude. Prendersi cura è il tema trainante anche dell’articolo sul documento Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – AsviS, elaborato dal Gruppo di lavoro Goal 11 – città e comunità sostenibili (link al documento).

Osservatorio Ambiente, marzo 2022

Il binocolo della CCTAM (che sa guardare lontano e anticipare le situazioni) nel mese di marzo 2022 considera le sorti della neve, dono della Natura che si trasforma in preziosa acqua.
L’industria dello sci in affanno (obsoleta e non siamo solo noi ad affermarlo) evidenzia quanto sia grave la crisi climatica. Lo sforzo organizzativo per produrre neve artificiale (costosa, energivora ed inquinante) dimostra che dobbiamo pensare ad altre forme di turismo invernale in Montagna: accattivanti, diffuse sul territorio.
Sul futuro della Montagna c’è anche lo spettro delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma ha ancora senso destinare importanti risorse economiche in nuovi impianti sciistici, quando sarà difficile in futuro praticare questo sport al di sotto dei 1900/1800 metri? (crisi climatica docet e ultimi documenti ONU precisanolink articolo Montagna e Parchii – IPCC dell’ONU).
Lo svolgimento delle recenti Olimpiadi invernali di Pechino 2022 (nella loro inammissibile realizzazione con quasi il 100% di neve artificiale) sono un indicatore del livello di attenzione alla sostenibilità posto dagli organismi autorizzativi e di controllo (link articolo Newsletter Montagna e Parchi)

foto archivio Di Donato

Priorità

-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale sono esempio, buona pratica e motore di cambiamento;
-la sfida della transizione ecologica è culturale e chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità;
-il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e le altre linee di finanziamento sono irripetibile volano di opportunità per il progresso (se animate da una sana visione di futuro).

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.26 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




ACQUA DEL GRAN SASSO – incontro con il Commissario Corrado Gisonni, venerdì 25 marzo 2022 a Teramo

ACQUA DEL GRAN SASSO – incontro con il Commissario Corrado Gisonni 
Venerdì 25 marzo 2022 a Teramo

Incontro con il Commissario Corrado Gisonni

Venerdì 25 marzo alle ore 17.00 presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo si terrà un incontro pubblico organizzato dall’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso con il Prof. Corrado Gisonni, Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso.

Stato dell’arte e prospettive

Sarà l’occasione per far conoscere a tutti lo stato delle attività fin qui svolte e il piano delle prossime per arrivare alla soluzione del problema delle interferenze delle gallerie autostradali e dei Laboratori dell’INFN con l’acquifero del Gran Sasso da cui traggono acqua oltre settecentomila cittadini abruzzesi distribuiti su entrambi i versanti della montagna. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Una puntuale ricostruzione informativa

Il lavoro fin qui condotto ha permesso di avere un dettagliato quadro conoscitivo dell’acquifero, dei punti di captazione e delle problematicità: un quadro conoscitivo che – secondo quanto riportato più volte dalla struttura commissariale – non era mai stato messo a punto, nonostante siano trascorsi più di vent’anni da quando sono stati evidenziati i rischi legati alla presenza dei laboratori sotterranei e delle gallerie autostradali.

Progettazione preliminare della messa in sicurezza

E proprio partendo dalla ricostruzione informativa condotta sarà possibile avviare la progettazione preliminare della messa in sicurezza, fase che dovrebbe concludersi nella prossima primavera.

Sarà l’occasione per capire come poter andare avanti in modo efficace, funzionale e duraturo.

L’acqua unisce

La “giornata mondiale dell’acqua” del 22 marzo con il tema “acque sotterranee” ha sottolineato valore e ruolo degli ambienti carsici “vere e proprie montagne d’acqua” invitandoci a comprendere e scoprire la complessità di ambienti dei quali sappiamo davvero poco e quel poco di visibile che sappiamo lo dobbiamo agli speleologici.

Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Agenda 2030 con il Goal 6 intende garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. ASviS è impegnata su questo fronte.

Acqua e agricoltura

Importante il disinquinamento della rete irrigua e della falda freatica nella piana agricola aquilana.

Acqua ed educazione

Decisivo interessare il mondo della Scuola con esperienze in ambiente, tra sorgenti, forre e boschi, per vivere in simbiosi con la Natura.

articolo Montagne e Parchi (link): 22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.23 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale

RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’
24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale

La risposta culturale alle crisi

In questa fase di crisi climatica e di emergenze che si susseguono l’unica possibile risposta è quella culturale. In questo sentiero di scelte consapevoli e condivise, che sa di futuro possibile, l’educazione ambientale orientata alla sostenibilità diventa strategia fondamentale per l’informazione, la sensibilizzazione e la consapevolezza di tutti noi (a livello locale, nazionale e planetario) nei confronti dei territori, dell’uso equo e giusto delle risorse naturali e verso le problematiche ambientali (impellenti e ineludibili e che non possono essere condizionate da pandemie e guerre).

INFEAS Abruzzo

Va quindi riaperta una fase realmente operativa della Rete dei Centri di Educazione Ambientale orientati alla sostenibilità – CEAS.
In Abruzzo INFEA era una realtà presente, coordinata e operativa. Adesso sopravvive ma ha necessità che si ripropongano i Piani di azione triennali (sulla scia del vincente Progetto Di Scuola in Cea) e che maturi un efficace e finalizzato dialogo tra Regione Abruzzo e Parchi nazionali.

24 e 25 marzo 2022 – appuntamento in modalità on line

L’incontro nazionale ha l‘obiettivo di fare il punto sullo stato attuale dei sistemi INFEAS. nazionali e regionali e promuovere il confronto sul ruolo e significato dell’educazione alla sostenibilità per rilanciarne il ruolo a livello nazionale e regionale.
Organizzato dal Servizio sostenibilità ambientale valutazione strategica e sistemi informativi (SVASI) dell’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna.

Cosa aspettarsi?

-che si riesca a tracciare lo stato dell’arte con le opportunità, le sfide future e le linee politiche per il rilancio della Rete INFEAS
-che si riescano a definire obiettivi, elaborare proposte, piani di azione e linee di gestione e di crescita della Rete INFEAS

Priorità:

-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale che sono motore di cambiamento;
-la sfida della transizione ecologica chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità;
-funzionale radicamento della Rete INFEAS, coordinata con altre strutture di governo e studio dei territori (sistema delle Aree Protette, Rete Natura 2000, Università, ISPRA…);
– fare propria e sostenere Agenda 2030 e le sfide che racchiude;
-il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza è un volano di opportunità per l’educazione alla sostenibilità;
– il mondo della Scuola dei tanti giovani e insegnanti, è il terreno ideale dove coltivare e far crescere l’educazione alla sostenibilità.

Per iscriversi, seguire i lavori e partecipare ai tavoli di lavoro previsti
Seconda Conferenza Nazionale sull’Educazione Ambientale per il rilancio della rete INFEAS (link alla pagina per iscriversi)

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.23 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




– 21 marzo 2022 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, sul tema “ruolo delle foreste nel garantire produzione e consumo sostenibili” – 22 marzo 2022 GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, sul tema “le acque sotterranee”.

– 21 marzo 2022 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, sul tema “ruolo delle foreste nel garantire produzione e consumo sostenibili”
– 22 marzo 2022 GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, sul tema “le acque sotterranee”.

Due giornate dedicate alla qualità della vita. Date importanti per il futuro della Terra che ci ospita

IL 21 MARZO 2022 È LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – foto Marino Di Claudio

I manti forestali sono i polmoni del mondo che puliscono l’aria (contrasto all’inquinamento), riducono il riscaldamento del Pianeta (contrasto alla crisi climatica), forniscono servizi ecosistemici (determinanti per la qualità della vita), sono scrigno di biodiversità e interagiscono con il ciclo dell’acqua (preziosa e insostituibile risorsa che si celebra domani 22 marzo con la Giornata mondiale dell’acqua).
L’albero raccoglie in sé il sistema aria, acqua e suolo.

poster del grande albero

Uno dei miei simboli guida giovanili verso la tutela dell’ambiente è stato il maestoso “poster del grande albero” dell’allora Parco Nazionale d’Abruzzo, imponente e bello, con rappresentata tutta la biodiversità che gli ruota attorno.

Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise – foto Di Donato

da 100 a 1000 con le Foreste Vetuste

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il numero 100 (quello degli anni di vita) lo moltiplichiamo per 10 e diventa 1000 riferito agli ettari di Foreste Vetuste, (in Abruzzo ce ne  sono 5 riconosciute Patrimonio UNESCO nel 2017 e tutte nel PNALM).

Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise – foto Di Donato

Le Foreste Vetuste d’Abruzzo

Senza togliere nulla a tutte le estese aree boscate d’Abruzzo, che ammantano i monti e si inerpicano su ogni genere di pendio, dove l’uomo è sempre intervenuto con prelievi più o meno oculati, ecco l’elenco delle 5 Foreste Vetuste d’Abruzzo:
-la Faggeta di Val Cervara, 119 ettari nel territorio di Villavallelonga,
-la Selva Moricento, di193 ettari nel territorio di Lecce nei Marsi
-la Foresta Coppo del Morto, di 105 ettari tra i Comuni di Pescasseroli e Scanno
-la Foresta di Coppo del Principe, di 194 ettari nella Difesa del Comune di Pescasseroli
-la Foresta di Cacciagrande e la Foresta di Valle Jancino, di 325 nella Val Fondillo, tra i Comuni di Opi e Civitella Alfedena.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga foto Luigi Pomponi

Luoghi “speciali”

Questi ambienti forestali sono “speciali” conservando le caratteristiche delle foreste primordiali con secolari alberi maestosi e quelli abbattuti colonizzati da funghi e muschi. Ogni azione viene lasciata alla Natura e l’uomo osserva e studia senza intervenire, né abbattendo né recuperando la legna a terra. Abbondanza di tranquillità e di materiale organico favoriscono i processi ecologici che sono alla base della singolare biodiversità di specie vegetali e animali presenti nel Parco.

Terapia Forestale

Consiglio la lettura della pubblicazione Terapia Forestale (CAI-CNR) (link alla pubblicazione) invitando a raccoglierne le indicazioni nella salutare frequentazione dei boschi.

Le mie prime esplorazioni nel cuore del Parco

Tra i siti indicati come Foreste Vetuste, quelli che amo di più sono nella Val Fondillo, luogo delle mie prime esplorazioni, lungo i corsi d’acqua che risalgono le Foreste (sono le uniche a condividere gli spazi con corsi d’acqua), affascinato dall’orografia tormentata e dall’intricato succedersi di zone sempre più scoscese inarcate verso le rupi della Camosciara, incontrastato regno estivo dei Camosci. E’ qui che dalla vicina Rivisondoli, ho accompagnato i primi passi dei miei figli nel Parco.

Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise – foto Di Donato

100 anni del Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise

Riandando indietro nel tempo, a quelli della Federazione Pro Montibus et Silvis e dell’onorevole Erminio Sipari questi sono anche i luoghi del “piccolo nucleo storico-cuore del Parco” dal quale è iniziata (nel 1922) l’avventura del Parco d’Abruzzo, il cui respiro è addensato nei 5 Comuni di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea.

Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise – foto Di Donato

IL CAI, I BOSCHI E LE FORESTE

Documento del Club Alpino Italiano, IL CAI, I BOSCHI E LE FORESTE (link) che contribuisce alla comprensione del patrimonio naturale arboreo, alle sue funzioni e alle forme di utilizzo. Si parla di biodiversità, selvicoltura, filiera del legno e delle possibili minacce.

articolo Montagna e Parchi (link): PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE  e SAPIENS – UN SOLO PIANETA, 8 maggio 2021 – RAI 3 UN ESEMPIO VINCENTE DI RIPRESA E RESILIENZA – trasmissione televisiva di Mario Tozzi

Articolo del Cai – Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano
Foreste, produzione e consumo sostenibili Lo Scarpone on line (link)

IL 22 MARZO È LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

A Dakar si apre il 9° Forum Mondiale dell’Acqua (World Water Forum 22/27 marzo 2022). E’ importante evidenziare che per la prima volta, ilk Forum si svolgerà in un paese dell’Africa sub sahariana

INIZIATIVE CAI GIORNATA MONDIALE ACQUA e dintorni

Sull’acqua 2022 siamo già intervenuti con precedente articolo riportando alcune iniziative in Programma come Club Alpino Italiano.
articolo Montagna e Parchi (link): 22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga foto Luigi Pomponi

CRITICITA’ IN EVIDENZA

Acquifero del Gran Sasso d’Italia – incontro di venerdì 25 marzo 2022 a Teramo

Ci troviamo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel profondo delle rocce del Gran Sasso d’Italia dove è presente tanta ottima e preziosa acqua potabile che disseta circa 700.000 persone delle Province di Teramo L’Aquila e Pescara. Purtroppo l’acquifero è attraversato da due canne del tunnel autostradale lunghe ben 10 km e che comunicano con i cameroni del Laboratorio di Fisica Nucleare INFN. L’inquinamento dell’acqua è già avvenuto e non è più rinviabile la sua messa in sicurezza

incontro di venerdì 25 marzo 2022 a Teramo

L’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso (interassociativo e ne fa parte anche il Cai) incontra Corrado Gisonni Commissario per la sicurezza del Gran Sasso.
Appuntamento venerdì 25 marzo alle ore. 17:00, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo.
L’incontro interessa molto i Comuni dalla montagna al mare e arà interessante verificare partecipazione e contributo della Regione Abruzzo, dell’Acquedotto del Ruzzo e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Sarà sicuramente utile conoscere il pensiero dell’ARTA Abruzzo (struttura istituzionale di controllo) che recentemente nelle giornate di confronto su Transizione ecologica e benessere (15 e 16 marzo 2022) …parte della conferenza ambientale sarà dedicata, inoltre, alle tematiche relative alla tutela dell’acquifero del Gran Sasso e delle due infrastrutture interconnesse, traforo e laboratori.

traforo del Monte Morrone

Dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ci spostiamo nel Parco Nazionale della Maiella e troviamo un altro sistema acquifero minacciato: quello del Monte Morrone, che disseta circa 600.000 persone.
La situazione è analoga al Gran Sasso. Questa volta si progetta il traforo del Monte Morrone con un tunnel ferroviario. Una ennesima opera dal grande impatto ambientale. Sono a rischio risorsa acqua e ambiente, insieme all’uso (sperpero) di denaro pubblico. Realizzando una galleria ferroviaria sotto il Monte Morrone, si stravolgerebbe il delicato sistema idrogeologico presente, con elevati costi ambientali e sociali (tagliando completamente fuori le stazioni e i paesi di Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino e Popoli).
articolo Montagna e Parchi (link): ROMA-PESCARA / PROGETTO POTENZIAMENTO FERROVIA -CONTRARIETA’ DI “ITALIA NOSTRA” E NON SOLO

inquinamento di acqua e suolo con la discarica di Bussi (PE).

Tante ancora le terre inquinate prossime a corsi d’acqua e tra queste la discarica di Bussi sul fiume Tirino in quanto risulterebbe la discarica di veleni più grande d’Europa (della Edison Spa).  La situazione è grave e l’ambiente compromesso. Anche in questo caso servono urgenti azioni di messa in sicurezza .
articolo Montagna e Parchi con nota sulla discarica di Bussi (link): 22 marzo 2021 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Che cosa significa l’acqua per te? – verso lunedì 22 marzo 202

Articolo del Cai – Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano
L’acqua è vita: vegetale, animale e di noi uomini Lo Scarpone on line (link)

BIDECALOGO CAI

Il Bidecalogo (link al testo), storico documento del Cai approvato nel 1981 e rivisto nel 2013 resta sempre luminoso faro con le sue Regole e Autoregole.

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.21\ pubblicato nella Giornata Internazionale delle Foreste 2022

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee

22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee
Giornata mondiale dell’acqua – 22 marzo 2022 e dintorni

foto Antonietta Faiani

L’acqua questa sconosciuta…

La giornata mondiale dell’acqua ci ricorda l’importanza di una sostanza indispensabile alla vita, di una risorsa generosamente messa a disposizione dalla natura. Vulnerabile e non accessibile a tutti.
L’acqua è ovunque La possiamo trovare in natura nei tre stati di aggregazione: liquida quando ci disseta (ma è ridotta la percentuale potabile), gassosa mentre la respiriamo e solida come neve e ghiaccio che la custodiscono.

Acque sotterranee

Nel 2022 ci si concentra sulle acque sotterranee. Quelle che non sono visibili (se non per l’opera degli speleologi che ce le avvicinano o per le opere di captazione per uso potabile o idroelettrico), preziose e indispensabili, parte del meraviglioso ciclo dell’acqua.
Come Club Alpino Italiano, grazie al contributo della Commissione Centrale Speleologia, SSI e altri è stato sviluppato il progetto “L’acqua che berremo

foto Andrea Di Donato

I prossimi appuntamenti per la giornata mondiale dell’acqua

Le fonti e le fontane storiche di Teramo venerdì, 18 marzo

Il convegno dal titolo “Le fonti e le fontane storiche di Teramo” intende valorizzare il legame storico, culturale e sanitario che stringe Teramo al suo bene principale: l’acqua.
Appuntamento venerdì 18 marzo alle ore. 17:00, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo.
Organizzato dal Rotary Teramo Est in collaborazione con il WWF, il CAI Sezione di Teramo; il FAI e Italia Nostra.

comunicato fonti e fontane storiche (link)

Domenico Giordano Presidente del Rotary Teramo Est – Il Convegno si propone pertanto ricostruire il legame fra l’acqua e il suo territorio. Dal primo acquedotto a quello del Ruzzo. I luoghi storici delle sue fonti (fonte Regina e Fonte della noce) sino ad analizzare, sotto un profilo storico e architettonico alcune delle fontane storiche Teramane. Guideranno in questo affascinate percorso: Luigi Ponziani; Roberto Rotella, Gianfranco Cocciolito e Ida Quintiliani. Le foto di Franco Giuliani accompagneranno le relazioni e ci faranno tornare indietro nel tempo, ma sempre con uno sguardo al futuro e all’importanza dell’acqua come bene comune da preservare.

I Pantani di Accumolidomenica 20 Marzo 2022

Escursione con la Sezione Cai di Teramo. In una delle zone umide d’Appennino di singolare bellezza.
I Pantani di Accumoli, area SIC di Rete Natura 2000, sono luogo singolare d’Appennino, dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico. Collocati nel Lazio, al confine di Marche e Umbria, tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
In questa zona in quota, già raggiunta da una strada bianca, si vorrebbe realizzare un Rifugio in quota, con tutti i danni che ne deriverebbero. Struttura invasiva, distruttiva e inutile. Un altro detrattore ambientale lasciato alle generazioni future.

Locandina escursione i pantani di Accumoli (link)

Scheda tecnica escursione i pantani di Accumoli (link)

2021.02.02 giornata mondiale delle zone umide -50-anni- i pantani di Accumoli articolo Montagna e Parchi (link)

Acquifero del Gran Sasso d’Italia – Teramo venerdì 25 marzo

L’interassociativo Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso incontra Corrado Gisonni Commissario per la sicurezza del Gran Sasso.
Appuntamento venerdì 25 marzo alle ore. 17:00, presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo.
L’Acquifero carsico del Gran Sasso d’Italia che disseta 700.000 persone ed è a rischio inquinamento dal doppio tunnel autostradale e dagli sversamenti del laboratorio sotterraneo di Fisica INFN.. Il Gran Sasso è un potente simbolo con la montagna la più alta d’Appennino. L’acquifero è nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. i volumi rinnovabili, quindi disponibili per un loro corretto sfruttamento. I

L’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso (ne fa parte anche il Cai), segue con attenzione e piglio le fasi di messa in sicurezza del vasto acquifero sotterraneo del Gran Sasso (ricordiamo che durante i lavori di scavo autostradali sono state intercettate zone d’acqua con la pressione di 60 atmosfere – equivalenti a una colonna di 600 m d’acqua. Teniamo inoltre presente che si tratta di volumi d’acqua rinnovabili, quindi disponibili per un loro continuo corretto utilizzo).

Il ciclo dell’acqua

Il suo ciclo ci indica che in natura è “tutto attaccato” tra acqua, suolo e aria. L’acqua dalle sorgenti di montagna ne percorre i fianchi (torrenti e a volte trattenuta nei laghi), passa attraverso le fontane, i lavatoi, i mulini, gli acquedotti (nelle nostre case), per poi tornare (necessariamente non inquinata), via fiume, al mare e riprendere il viaggio questa volta nell’aria (evaporazione), come nuvole spinte dal vento per nuovamente depositarsi (condensazione/pioggia) sulle montagne (anche neve e ghiaccio), attraversarne invisibile le rocce sotterranee (ambiente ipogeo) e così riemergere come sorgente.

Crisi climatica – che fare?

In questa realtà segnata dalla crisi climatica, con il riscaldamento globale, desertificazione e siccità, le prospettive sono più che preoccupanti e l’attenzione all’acqua assume un ruolo determinante.
Obiettivo de prossimo 22 marzo 2022 è la sensibilizzazione all’importanza delle acque sotterranee, così da conoscere, apprezzare e gestire in modo sostenibile questa insostituibile unica preziosa risorsa (dell’energia possiamo avere più forme, ma l’acqua è unica nel suo genere).

Articolo precedente 2021

22 MARZO 2021 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – CHE COSA SIGNIFICA L’ACQUA PER TE?  Articolo Montagna e Parchi, 19 marzo 2021

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.16 pubblicato … verso la Giornata Mondiale dell’Acqua 2022

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO 13 marzo 2022 – Tre appuntamenti con le Sezioni Cai di Castelli e di Teramo tra natura e cultura.

GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO 13 marzo 2022.

Tre appuntamenti con le Sezioni Cai di Castelli e di Teramo tra natura e cultura.

Rifugio Enrico Faiani, accarezzato dai faggi e sorretto da neve in onde di luce, – foto Francesca Di Gabriele

In Montagna con il Cai

Domenica 13 marzo 2022 si spazia dall’ambiente ipogeo (proposta Cai Teramo dedicata alle donne, riferita alla giornata dell’8 marzo) a quello forestale innevato (con base il Rifugio Enrico Faiani del Cai Castelli, accarezzato dai faggi e sorretto da onde di luce ) per interessare anche il piccolo e invitante borgo montano di Castelli (proposta interassociativa “Montagna Pulita (link)“, attenta a decoro e qualità dell’ambiente urbano e periurbano).

Scopo della Giornata nazionale è la promozione della cultura del paesaggio declinato in tutte le sue forme per sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati.

Di riferimento l’art. 9 della Costituzione che rientra tra i nostri principi fondamentali e, attualmente (dall’8 febbraio 2022), è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela:

1.            La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica

2.            Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

3.            Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali

Come si muove il Club Alpino Italiano

E’ importante conoscere e aderire alle numerose iniziative promosse dal Club Alpino Italiano: culturali e sociali con escursioni in ambiente, incontri, presidio del territorio, mobilità sostenibile, cittadinanza attiva, informazione e sensibilizzazione ambientale. L’azione del Cai in campo ambientale è particolarmente efficace, grazie alla propria conoscenza del territorio e alla disponibilità di soci e strutture capillarmente presenti e distribuite. Nel Cai è elevata la sensibilità a raccogliere indicazioni e problematiche locali e nazionali, predisponendo documenti dedicati.
Da cittadini (e soci) si è consapevoli che una condotta ambientalmente sostenibile  (tra l’altro da volontari) può avere ricadute significative e misurabili sull’ambiente e sulla qualità della vita nei propri territori.

Giochiamo insieme con la neve, Cai Castelli – 13 marzo 2021

Riprende l’attività Family Cai con bambine e bambini e i loro genitori. La famiglia si allarga con altri giovani e meno giovani.
Il Rifugio Enrico Faiani e pronto e la località Colle Corneto, con bosco e neve, sarà teatro di questo gioioso appuntamento.
Con Vittorino e Maria sarà l’occasione per ripercorrere le giornate di incontro svolte nel 2021 e conoscere il Calendario di appuntamenti 2022, per arricchire e consolidare quanto già attuato.
Neve e acqua
I giochi sono previsti con la neve tra pupazzi, rotolamenti e sentieri nel bosco alla ricerca di tracce. Con esempi pratici si farà riferimento all’importanza dell’acqua e del regolare andamento delle stagioni (alterato dalla crisi climatica con neve in Appennino, siccità nelle Alpi e il fiume Po con poca acqua). Ci si prepara al prossimo 22 marzo Giornata mondiale dell’acqua (link al 2021 Giornata Mondiale dell’acqua) che è una risorsa insostituibile alla vita.
Benessere e Terapia Forestale
Il bosco è pronto ad accoglierci con un diverso aspetto della Terapia Forestale (link alla pubblicazione Cai CNR) che questa volta non ci vedrà calpestare tappeti erbosi, foglie e muschio, ma morbida neve che copre e imbianca tutto. (NB: Nell’ambito del Progetto Cai-CNR Foresta e Salute, il Rifugio Enrico Faiani , per localizzazione e ambiente circostante è struttura Cai idonea a diventare Stazione di Terapia Forestale, tra l’altro nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga).

Speleorosa, Cai Teramo domenica 13 marzo 2022

Le donne ovunque. Infatti con la Sezione Cai di Teramo una proposta esplorativa in grotta per condividere una particolare esperienza appagante nel Parco Nazionale della Maiella, diventato Geoparco Unesco. per le caratteristiche che uniscono geologia, biodiversità, storia dell’uomo. L’acqua circolando nella roccia ha dato forma alla Grotta delle Praje, la più grande della Provincia di Pescara. Accompagnate da Istruttori Sezionali di Speleologia del Cai (ISS) e munite dell’attrezzatura adatta, le partecipanti potranno esplorare cunicoli e gallerie di un ambiente unico, scavato dall’acqua nella roccia calcarea, che si sviluppa per lo più orizzontalmente all’interno delle viscere della Maiella, nel tratto più ampio e agevole con la presenza di concrezioni stalattitiche.

“Speleorosa” è la giornata speleologica al femminile organizzata dal Gruppo “Grotte e Forre” del Cai di Teramo, in collaborazione con GRAIM (Gruppo ricerca archeologia industriale Majella). L’evento, aperto a tutte le donne e alle ragazze di età superiore ai 16 anni (anche non socie) porterà alla scoperta della Grotta delle Praje, la più grande della provincia di Pescara, situata a circa 500 metri di distanza dal centro abitato di Lettomanoppello.

Ci dice Lia Sisino, ISS del Gruppo “Grotte e Forre” del Cai di Teramo “Per questo abbiamo scelto di proporre un percorso non particolarmente impegnativo, che richiede comunque l’assistenza di accompagnatori esperti e l’utilizzo di strumenti adeguati. Domenica mattina andremo alla scoperta di un luogo suggestivo, un piccolo scrigno carsico che la natura ha ornato in maniera fantasiosa creando colonne, stalattiti e vele tra gli strati di calcare. L’iniziativa, che si terrà non a caso qualche giorno dopo l’8 marzo, è dedicata alle donne: l’idea è quella di avvicinarle all’attività speologica, che, pur incuriosendo e affascinando molte persone, viene vista sempre con un pizzico di timore reverenziale”.

Giornata Ecologica, Cai Castelli e non solodomenica 13 marzo 2022

A Castelli, si può essere parte attiva allo svolgimento della Giornata ecologica che vede impegnate più Associazioni (e tra queste il Cai – Progetto Montagna Pulita) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali. Insieme per dare bellezza alla Contea.
Nella partecipazione delle Associazioni a Castelli c’è il senso della realtà sociale e di comunità a prevalenza giovani che lancia il sogno (da costruire tutti insieme) di creare capacità di futuro di questo territorio espressione di artigianato ceramico, ambiente montano, turismo educate, cultura diffusa.
I Comuni sono al centro delle azioni e delle responsabilità e la legislazione ambientale riserva loro un ruolo particolarmente significativo. La giornata del 13 marzo avvicina Cittadino ed Amministrazione, riducendo le distanze e generando una maggiore responsabilità reciproca.

PAESAGGIO E BELLEZZA

Codice dei beni culturali e del paesaggio

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio, precisa che per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni e disciplina la sua tutela relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell’identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali
Il Cai è interessato al Paesaggio con le sue declinazioni e incentiva azioni volte a riconoscere, salvaguardare e recuperare i valori culturali espressi e sottesi, così da poterne conservare e tutelare forme e peculiarità.

BIDECALOGO CAI (link al testoQuaderno Cai Tam n.8)
punto 2 – IL TERRITORIO, IL PAESAGGIO, IL SUOLOLA POSIZIONE DEL CAI
Il Cai sostiene la tutela del paesaggio e ritiene indispensabile limitare al minimo il consumo del suolo

ll paesaggio è la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche, così come è percepita dalle popolazioni.
I ventisette Stati della Comunità Europea hanno adottato la Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 (link) ratificata dall’Italia nel 2006. In essa è sancito che il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale; costituisce una risorsa favorevole all’attività economica, e che, se salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato, contribuisce alla creazione di posti di lavoro.

La Convenzione Europea del Paesaggio (link) è stata adottata dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000, ufficialmente sottoscritta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 20 ottobre 2000 e ratificata dall’Italia nel 2006 con la legge n.14 del 9 gennaio.

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.11 pubblicato per la Giornata nazionale del paesaggio le cui azioni, che sottolineano bellezza e vita, sono imperative contro morti e distruzioni dall’Ucraina a ogni altra guerra, contro la violenza di genere e tutte le forme di aggressione a persone e ambiente. La risposta a questa continua e inaccettabile emergenza (di guerra, sanitaria, climatica, economica, sociale…) è solo culturale, senza pregiudizi, confini locali, cerchie e ricadute nazionalistiche.

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




23 febbraio 1992 Convegno Cai “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica” – 23.02.1992-23.02.2022 L’ESCURSIONISMO IN CAMMINO

23 febbraio 1992 Convegno Cai “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica”
23.02.1992-23.02.2022 L’ESCURSIONISMO IN CAMMINO

Data simbolica per il Cai Abruzzo

Il mercoledì 23 febbraio 2022 è una data simbolica per il Cai Abruzzo che celebra quanto accaduto 30 anni fa, domenica 23 febbraio 1992 con il Convegno Cai svoltosi a Chieti “ABRUZZO: Sentiero Italia e Rete Escursionistica”, organizzato dal Cai e dalla Regione Abruzzo, Settore Urbanistica e BB.AA.

Ricordo una domenica luminosa e tersa. La Sala del Consiglio Provinciale di Chieti era gremita dai tanti soci accorsi e interessati. Ancora non c’erano gli Accompagnatori di Escursionismo, ma attenzione e partecipazione per Escursionismo e Sentieri erano già altissime. Un grazie alla Sezione Cai di Chieti che fece da ponte a questo straordinario appuntamento.

Regione Abruzzo, Urbanistica e Beni Ambientali

Dopo la nota di saluto del Ministro Remo Gaspari, significativa la vicinanza e la presenza della Regione Abruzzo con il Presidente Rocco Salini, l’Assessore Domenico Tenaglia e il funzionario Antonio Perrotti, Urbanistica e Beni Ambientali  (gli stessi del Piano Regionale Paesistico) che avevano seguito le varie fasi di predisposizione del Progetto Sentiero Italia d’Abruzzo e del Convegno di presentazione.

Ing. Bernardino Romano

Speciale il ringraziamento a Bernardino Romano, vero animatore di tutto il lavoro svolto, che, da ingegnere e profondo conoscitore del territorio, attraverso il confronto con le Sezioni Cai, seppe delineare nel migliore dei modi il Progetto Sentiero Italia d’Abruzzo con la definizione e l’organizzazione del tracciato, la individuazione dei posti-tappa, la indicazione dei tempi di percorrenza, le schede sui valori osservabili e altre informazioni utili. Riaprendo l’ampio carteggio ho rivisto in questi giorni le descrizioni e gli elaborati grafici che conservano la loro freschezza e sono, a tutt’oggi, pienamente attuali.

Teresio Valsesia e Riccardo Carnovalini

Di quella giornata ricordo ancora la grande soddisfazione di Teresio Valsesia e Riccardo Carnovalini per il grande lavoro svolto, pienamente in linea con le indicazioni nazionali della neonata Commissione Centrale per l’Escursionismo. A Luciano Del Sordo, allora Presidente della Commissione Regionale Escursionismo la delicata funzione di collegamento attuativo con le Sezioni.

Quadro Regionale di Riferimento

L’impegno nelle conclusioni fu di portare, grazie all’interessamento di Urbanistica e Beni Ambientali, l’Escursionismo e il Sentiero Italia, con la conseguente incidenza sociale, ambientale ed economica nel QRR – Quadro Regionale di Riferimento. Passaggio formale successivamente avvenuto.

Sentiero Italia Cai – in cammino nei Parchi

In Abruzzo il Sentiero Italia Cai, anni 90, con il suo abbraccio ai monti, evitando le zone sommitali e coinvolgendo i paesi “porte di accesso alla montagna, si sviluppava in 59 tappe diventando in seguito il Circuito verde dei Parchi d’Abruzzo (i 3 nazionali, che nel ’92 non erano ancora operanti e quello regionale dell’89). Attualmente, secondo le recenti indicazioni nazionali Cai, le tappe sono più che dimezzate, ma nulla vieta, su base regionale come Cai Abruzzo 2022, di tornare alla versione iniziale con le direttrici orientali di Maiella e Gran Sasso e le altre tappe per L’Aquila e nel Parco Regionale Sirente Velino attualmente escluse. Si tratta di ridefinire con Parchi e Regione la Rete Escursionistica di riferimento con tutte le direttrici del Sentiero Italia Cai d’Abruzzo, impegnandosi nella promozione, realizzazione e soprattutto nella manutenzione.

100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo

Il 2022 può rappresentare questa grande opportunità di rilancio, considerando anche la felice circostanza celebrativa del 100 anni dell’attuale Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Evento che per la sua portata coinvolge pienamente, in prima persona, tutte le Aree Protette d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Dalla nota introduttiva di Filippo Di Donato del 1992 (link all’intervento)

E’ importante evidenziare lo spessore della visione con la quale il Cai trattò il tema dell’Escursionismo e dei Sentieri ponendo una serie di obiettivi alla proposta escursionistica abruzzese del 1992.

 … Già si è detto degli obiettivi generali e di come la proposta escursionistica del Sentiero Italia abruzzese si inserisca in un sistema di riferimento nazionale.
Ma non è tutto, per l’Abruzzo la proposta qualitativa del CAI prevede numerosi ed importanti interventi quali: la definizione del “sistema sentieristico regionale“, la “riduzione dei sentieri in quota così da creare ampie zone wilderness”, “l’armonizzazione su base nazionale della segnaletica“, la “ricerca di soluzioni che evitino il grave fenomeno dell’inquinamento da rifiuti solidi nell’ambito del progetto per una montagna pulita”, “l’attuazione di iniziative sull’educazione ambientale e sulla sicurezza in montagna”, “l’adozione da parte della Regione di uno strumento legislativo conforme alle esigenze di una pratica escursionistica che sia di conservazione delle risorse naturalistiche, storiche ed umane delle aree montane”. Attenzione è posta anche all’evidenziazione dei valori floro-faunistici, come testimoniato dalla recente pubblicazione di carte tematiche sulla flora e la fauna del Gran Sasso e della Maiella…

La dimensione culturale della frequentazione

Sono tre le aree d’attenzione che evidenzio e sulle quali a mio avviso è necessario insistere:
prima: il valore d’insieme dei luoghi interessati dall’Escursionismo tra paesaggio, paesi, natura e cultura;
seconda: la consapevolezza del limite delle risorse, attenti a specificità, vulnerabilità e resilienza;
terza: la prevenzione prima di tutto adottando regole di frequentazione consapevole e rispettosa per ambienti sensibili e a rischio, dalla montagna alle zone costiere.

Sentiero Italia Cai: una continua avventura

L’avventura sul Sentiero Italia Cai c’è sempre. Il prossimo lunedì 28 febbraio dei giovani appassionati di cammini, nuovi soci Cai d’Abruzzo, attratti da questa grande intuizione escursionistica del Cai, inizieranno quella che per loro diventerà sicuramente la più grande esperienza in ambiente.
Saranno giornate condivise tra Francesco Bernabeo e Michela d’Annibale dell’Associazione sportiva dilettantistica SearchGo. Dal loro entusiasmo traspare il desiderio di vivere la Montagna in tutti gli aspetti tra natura, cultura, paesaggi, racconti e incontri. L’avvio in Sardegna, da Santa Teresa di Gallura e passo dopo passo il Sentiero Italia Cai si snoderà sotto i loro scarponi.
Il Cai, con Sezioni e Rifugi, faciliterà questa esperienza di turismo sostenibile che i due camminatori presenteranno costantemente dal blog SearchGo, raccontando con immagini e filmati  di luoghi e suggestioni.

L’obiettivo primario di Michela e Francesco è quello di far conoscere la montagna, far capire l’importanza della camminata nella natura per avere uno stile di vita più sostenibile ed ecologico.
La sostenibilità ambientale, essendo amanti dell’essere “wilderness“, può aiutare e coinvolgere maggiormente il pubblico al rispetto della natura e della montagna.

PIACERE ESCURSIONISMO – camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare

Chi ama l’ambiente è confortato dai sempre più liberi frequentatori della montagna che riconoscono il valore dell’escursionismo e delle esperienze all’aria aperta, in particolare nel ricco sistema delle Aree Protette.
A piedi nell’ambiente montano, passo dopo passo per scoprire e conoscere luoghi e storie. L’escursionismo diventa l’occasione per unire paesi e culture straordinarie per identità, ingegnosità e resilienza, con un filo continuo, bianco e rosso come il segnavia dei sentieri.

Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise  e sapiens – un solo pianeta, 8 maggio 2021 – rai 3 – trasmissione televisiva di Mario Tozzi – un esempio vincente di ripresa e resilienza Articolo Montagne e Parchi , 9 maggio 2021(link)

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.22 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




ROMA-PESCARA / PROGETTO POTENZIAMENTO FERROVIA -CONTRARIETA’ DI “ITALIA NOSTRA” E NON SOLO.

ROMA-PESCARA / PROGETTO POTENZIAMENTO FERROVIA
– CONTRARIETA’ DI “ITALIA NOSTRA”…E NON SOLO.

Risorsa acqua e ambiente sono la nostra speranza di futuro.
Peccato che in quasi due anni di emergenza e crisi sembra non sia cambiato nulla.

Traforo del Morrone

Il traforo del Monte Morrone in Abruzzo, nel Parco Nazionale della Maiella, rischia di essere l’ennesima opera dal grande impatto ambientale. Sono in gioco (ma gioco non è) risorsa acqua e ambiente, insieme all’uso (sperpero) di denaro pubblico (cioè di tutti noi). Complessivamente si prevede la spesa di 6.564 milioni di Euro.
Lo fa presente Italia Nostra.

Italia Nostra

Italia Nostra interviene con chiarezza e pone l’attenzione sui limiti di una proposta che, realizzando una galleria ferroviaria sotto il Monte Morrone, stravolgerebbe il delicato sistema idrogeologico presente, con elevati costi ambientali e sociali a fronte di una riduzione dei tempi di percorrenza di 10 minuti sulla tratta Pescara-Sulmona (tagliando completamente fuori le stazioni e i paesi di Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino e Popoli).

novembre 2020

Nel novembre 2020 il Presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara, in riferimento al progetto di potenziamento ferroviario Roma-Pescara faceva presente: “la galleria sotto il Morrone è un intervento che, in qualunque condizione, porrebbe importanti questioni di sostenibilità ambientale e che, nello specifico, appare perfino di difficile comprensione. Sicuramente non attuabile per le probabili, pesanti conseguenze di rischio idrogeologico e sismico
Si intende intervenire pesantemente sul territorio e tra l’altro il Presidente Lucio Zazzaro continuava “Abbiamo appreso solo in via informale e grazie a elaborati presentati in conferenze pubbliche dei contenuti del progetto ferroviario per il rinnovo e la velocizzazione della linea Pescara-Roma” che, nel collegamento tra la Val Pescara e la Valle Peligna, prevede «una galleria di addirittura 13 km sotto il Monte Morrone. In via preliminare, il Parco Nazionale della Maiella stigmatizza queste modalità”

PROGETTO FERROVIARIO PESCARA-ROMA (link)

Il progetto di potenziamento ferroviario Roma-Pescara (link al pdf d’insieme) è stato elaborato dal gruppo di lavoro costituito da MIT, Regione Abruzzo, Regione Lazio e RFI-Rete Ferroviaria Italiana, in base a un protocollo di intesa del marzo 2020, presentato il 26 ottobre 2020.

Commissione Regionale Tam del Cai Abruzzo

Ricordo che in quei giorni fine 2020, dei limiti e della pericolosità del Progetto se ne discusse ampiamente in seno alla Commissione Regionale Tam del Cai Abruzzo, confortati in quel caso dalla posizione del Parco Nazionale della Maiella e fiduciosi in un ripensamento di RFI e Regione Abruzzo.

febbraio 2022

Italia Nostra onlus interviene sulla realizzazione della nuova Roma-Pescara presentando un dossier in cui lancia l’allarme sulle conseguenze che l’opera avrebbe sulla più grande riserva idrica d’Abruzzo, sulle aree di natura protetta e sui danni sociali.

Giovanni Damiani, Vice Presidente Nazionale Italia Nostra

SUL NUOVO TRACCIATO DELLA FERROVIA ROMA PESCARA: A RISCHIO LA PIÙ GRANDE RISERVA IDRICA D’ABRUZZO, AREE DI NATURA PROTETTA E DANNI SOCIALI (di Giovanni Damiani, Vice Presidente Nazionale Italia Nostra) da Il Foglietto della ricerca, del 16 febbraio 2022 (link)

Ieri ho avuto con Italia Nostra onlus di cui sono Vicepresidente Nazionale, assieme ai dirigenti regionali e delle Sezioni locali dell’Associazione, una conferenza stampa. Riguarda il tracciato previsto nel progetto di pre-fattibilità della ferrovia Pescara-Roma che prevede due gallerie, lunghe rispettivamente 9,8 km e 1,4 km, da Scafa a Pratola Peligna, all’interno del  massiccio del Monte Morrone.  Sono previsti tempi di realizzazione di oltre 7 anni, e una spesa stimata in 930 milioni di euro.


Il traforo interessa, tra l’altro, completamente le sorgenti del Giardino, col rischio che in presenza di drenaggi le stesse possano addirittura seccarsi. Il nuovo tracciato , infatti,  andrebbe ad intercettare  trasversalmente il flusso della grande falda idrica del Monte Morrone, (vedi immagine tratta da una pubblicazione scientifica sul Bollettino della Società Geologica Italiana genn. 2001 ove ho aggiunto la linea colorata del nuovo tracciato ferroviario).

Quelle del Giardino, con acque oligominerali di eccezionale qualità chimico-fisica, sono captate fin dal 1958 ad uso potabile e distribuite tramite il principale acquedotto d’Abruzzo. Alimentano i rubinetti di tutti i centri abitati della Valle del Pescara, inclusi i capoluoghi Chieti e Pescara e con le interconnessioni acquedottistiche, i 64 Comuni dell’Ambito Ottimale gestito dall’ACA. Vengono immessi in rete 88.000.000 di mc. all’anno a beneficio non solo di tutti i comuni della Provincia di Pescara, ma anche di popolosi Comuni della costa (Francavilla a Mare), dell’interno (Bucchianico) e parte di quella di Teramo (Silvi e Atri). La popolazione residente, che utilizza l’acqua del Morrone, è di circa 450.000 abitanti, con punte di oltre 650.000 nei periodi estivi.
La necessità di drenare l’acqua svuotando la montagna per le gallerie, mette a rischio di scomparsa completa o parziale di gran parte delle 37 sorgenti censite alimentate dalla stessa falda, la scomparsa habitat con la loro biodiversità nelle pregevoli zone umide della Valle Peligna all’interno del Parco Nazionale della Majella-Morrone. Scontata pure  la diminuzione, a tratti drastica,  delle portate idriche fluviali dei fiumi  Sagittario, Vella, Pescara .  L’esperienza del Gran Sasso ha mostrato inoltre come neppure le acque drenate ed eventualmente “recuperate”  ad uso potabile dalle gallerie sono immuni da impatti perché soggette a episodi d’inquinamento. 
Per capire la gravità dei rischi, oltre all’esperienza del Gran Sasso, basta guardare esperienze analoghe in altre parti d’Italia. Nella tratta Firenze-Bologna a causa dei tunnel ferroviari, il Mugello è divenuto una terra devastata per lo sconvolgimento dell’intero equilibrio idrogeologico del territorio. La diminuzione dell’acqua ha comportato ricadute pesanti sull’ecosistema montano, influendo negativamente sulla flora e sulla fauna anche in aree a tutela naturalistica;  ha costretto aziende agro-zootecniche a chiudere i battenti. Le gallerie principali del Tav hanno svuotato la montagna e provocato scomparse di sorgenti, pozzi e torrenti. Diversi corsi d’acqua sono stati dichiarati biologicamente morti, a causa della perdita totale del deflusso estivo. La falda si è abbassata di almeno 200 metri (600 metri quella del Gran Sasso!) e grandissimi volumi di acqua sono andati perduti per sempre. E’ cambiato persino il percorso sotterraneo.

MA VI SONO ANCHE IMPATTI SOCIALI DA EVITARE. Il progetto di pre-fattibilità esclude dal collegamento ferroviario prossimale i comuni di Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino e di Popoli, per l’abbandono dell’attuale linea ferroviaria, coi loro centri limitrofi. Per i cittadini di quest’area è una disincentivazione all’utilizzo del treno e la preclusione futura all’utilizzo del sedime ferroviario in funzione integrativa metropolitana per contenere il trasporto privato e le emissioni clima alteranti. E’ un incentivo all’abbandono delle aree interne, per carenza di servizi… Il tracciato proposto non si motiva né sotto il profilo costi/benefici (opere faraoniche e costosissime per guadagnare circa 10 minuti di percorrenza) né sotto quello dell’impatto ambientale.  I rischi ecologici legati soprattutto all’alterazione del sistema idrogeologico, sono potenzialmente irreversibili, così come i danni economici e sociali.
ABBIAMO CHIARITO DI ESSERE DECISAMENTE SOSTENITORI DEL TRASPORTO FERROVIARIO E PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA LINEA PESCARA-ROMA datata 1880. Proprio per questo si chiede a RFI di abbandonare QUESTA l’ipotesi di nuovo tracciato e di valutare opzioni alternative meno impattanti sull’ambiente sul paesaggio e di avviare un confronto con le comunità locali e l’associazionismo. Va applicato il principio di precauzione. Aspettiamo che Regione, ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico), Comuni interessati facciano sentire la loro voce.

Considerazioni finali

Tutti siamo favorevoli alla riqualificazione della ferrovia Pescara-Roma, ma è altrettanto chiara la ferma opposizione sul tracciato previsto nel progetto presentato che prevede il traforo del massiccio del Monte Morrone. Crediamo infatti nella bontà del trasporto su ferro ed è stata dolorosa e non sanata la soppressione del meraviglioso tratto ferroviario da Sulmona a Castel di Sangro fino a Carpinone (tratta che potrebbe essere utilmente riattivata e che attualmente viene utilizzata solo per la circolazione di treni turistici con il nome “Transiberiana d’Abruzzo – Ferrovia dei Parchi”).

Per il Monte Morrone sono evidenti i rischi ecologici connessi all’incidenza sul sistema idrogeologico e ai danni economici e sociali per gli effetti collaterali.

La risorsa acqua dolce è tra le indispensabili alla vita e sempre più si caratterizzerà come emergenza. E’ pertanto necessario anticipare le criticità e quindi tutelarla gelosamente per la sua preziosità e l’incidenza sui servizi ecosistemici (è di questi giorni il dato sulla siccità nell’Italia del Nord che sempre meno potrà contare sull’apporto idrico dalla fusione dei ghiacciai).

I paesi sono le porte di accesso alla scoperta e alla conoscenza di territori e culture. E’ un grave errore escluderli dalle direttrici viarie, accentuando spopolamento e spaesamento.

Il Principio di Precauzione è essenziale e impone grande cautela e buon senso nell’assumere decisioni politiche che comportano significative ricadute ambientali, sociali ed economiche nella gestione di risorse diverse.

A RFI, Regione Abruzzo, Governo e altri Enti interessati il compito di rivedere l’ipotesi del nuovo tracciato ferroviario Pescara-Roma individuando opzioni alternative meno impattanti sull’ambiente e le sue risorse. Si tratterebbe di risparmiare anche molto!!!

È bene ricordare che l’ONU ha proclamato il 2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne (e qualcosa dovrà pur significare per tutti …).

Inoltre, considerando l’attuale situazione di emergenza climatica da contenere, gli obiettivi di Agenda 2030 da raggiungere e il recente riconosciuto ruolo di Zone Interne e Montagna (obiettivo 11) da ASviS, va garantita la partecipazione di cittadini e associazioni al processo decisionale di Transizione Ecologica, affinché le scelte rappresentino un reale momento di progresso e cambiamento.

Della tutela del Monte Morrone e delle sue insostituibili risorse ne potremo riparlare e aggiornarci tra un mese, il 22 marzo 2022 Giornata mondiale dell’acqua.

BUONA MONTAGNA a tutti!

2022.02.18 (pubblicato)

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.