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100 +100 anni di conservazione della natura, Roma 22-24 aprile 2022; Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

100 +100 anni di conservazione della natura, Roma 22-24 aprile 2022
Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Una storia iniziata nel 1922, dalle alterne vicende. Tutela e conservazione sempre sul sentiero del progresso.

Grande evento alla presenza del Presidente della Repubblica

I Parchi Nazionali compiono cento anni, nel 1922 nacquero il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello d’Abruzzo, oggi Abruzzo, Lazio e Molise. Dal 22 al 24 aprile, a Roma, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si svolgono le celebrazioni del Centenario con la presenza, alla inaugurazione, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una tre giorni in cui saranno raccontate le attività e i valori di chi opera per la tutela della biodiversità. 100 anni del Gran Paradiso e 100 d’Abruzzo sommano 200 anni di impegno civile per ambiente e società.

ROMA: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

Villaggio dei Parchi. Meraviglie d’Italia

Questo particolare e storico appuntamento a Roma consentirà di visitare il Villaggio dei Parchi che riunisce il complesso e vario Sistema delle Aree Protette anticipando la possibilità di scoprire fisicamente, in cammino da Regione a Regione, le meraviglie dei territori d’Italia Una realtà data da Parchi nazionali e regionali, Riserve statali, regionali e comunali, Rete Natura 2000 e gli obiettivi di Agenda 2030.

Venerdì 22 aprile: i valori della conservazione

La giornata inaugurale di venerdì 22, sarà aperta dal Presidente della Federparchi Giampiero Sammuri e dagli interventi di Roberto Cingolani Ministro della Transizione Ecologica e dai Presidenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Giovanni Cannata e del Parco Nazionale del Gran Paradiso Italo Cerise.

Sabato 23 aprile: buone pratiche e criticità

Continua il racconto sulle Aree Protette con le tematiche che guidano le azioni di tutela.
Si interviene sulla gestione dei parchi, la conservazione degli ecosistemi e le buone pratiche per la sostenibilità. Centrale il tema della comunicazione dell’educazione ambientale quale strumento che ci unisce al mondo che ci circonda e alle sue vicende. Conoscere e comprendere il valore degli ambienti ci aiuta a migliorarli e sostenerli e come cittadini abbraccia l’educazione civica e culturale. Avremo il contributo di esperti, responsabili e l’esperienza dei Direttori Bruno Bassano del Parco Nazionale del Gran Paradiso e di Luciano Sammarone del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

In serata prende spazio la musica con il concerto dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani organizzato d’intesa con il Ministero dell’Università e della Ricerca.

Domenica 24 aprile: simboli e immagini

Prendono spazio simboli e immagini. Orso bruno marsicano e Stambecco ci invitano alla scoperta di luoghi e ambienti raccontati dalle immagini del concorso internazionale “Fotografare il Parco” giunto alla 15^ edizione. Dal racconto allo studio il passo è breve e tutto sottolinea l’importanza della gestione scientifica delle aree protette. Stambecco e Orso, guardano dalla stessa parte, verso un futuro possibile

Park to park

In programma anche l’iniziativa Park to park (in cammino tra i Parchi) che (per far conoscere meglio i Parchi) prevede una pubblicazione destinata a illustrare la biodiversità presente nell’area protetta. Inoltre ci sarà organizzazione di un evento (liberamente proposto da ogni Parco) come attività di educazione ambientale/escursionistica o artistica nel periodo compreso tra questa primavera 2022 e l’autunno 2023. Il Calendario di eventi così previsti diventerà occasione di ulteriore conoscenza e approfondimento di territori e culture.

il sito dell’evento a Roma, 22-24 aprile 2022 (link)

Sentiero dei Parchi – Sentiero Italia Cai

Come Club Alpino Italiano, tra le diverse iniziative per la montagna, c’è la proposta Sentiero dei Parchi, costola del Sentiero Italia Cai che, con i suoi oltre 7000 km di sviluppo, attraversa direttamente 16 Parchi nazionali, 34 Parchi regionali, Riserve e Aree di Rete Natura 2000. Il messaggio dell’Escursionismo educante favorisce il riconoscimento della CETS, Carta europea turismo sostenibile.

Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso

Ricordo anche i fondamentali Documenti Cai che si aggiungono al Bidecalogo, tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai.
1. Cambiamenti climatici, neve, industria dello sci. Analisi del contesto, prospettive e proposte;
2. Biodiversità, servizi ecosistemici, aree protette, economia montana;
3. Il CAI, i boschi e le foreste;
4. Transizione ecologica, energie rinnovabili, eolico;
5. il CAI e il sistema delle aree protette.

Documenti Cai: articolo Montagna e Parchi del 13 aprile 2022 (link)

Una finestra di tre giorni,
affacciata su 100 + 100 anni
di storia dei Parchi

Un’occasione da non perdere.
Un’esperienza da condividere.

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.19 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso

Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso

Oltre il Bidecalogo Cai

Il Club Alpino Italiano (in poco più di un anno) ha elaborato e approvato 5 documenti tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione e pianificazione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai sono chiaro riferimento all’interno dell’Associazione. La loro funzione non si limita ai soci e diventano particolarmente utili nella comunicazione esterna e nello svolgimento di ruoli assegnati al Cai presso Enti di gestione, come nei Parchi, nelle Regioni, nei Comuni e in ogni possibile tavolo di concertazione.

foto Di Donato

Cai e sistema delle aree protette

L’ultimo approvato, (marzo 2022, indicato con il n.5) è il CAI e il sistema delle aree protette

Cultura e Natura

Oggi, nel 2022 l’azione del Bidecalogo Cai (norme a tutela dell’ambiente del 1991 e riviste nel 2013) è innervata dalla recente stesura e approvazione di questi mirati cinque documenti Cai, calibrati sui nostri tempi, dai chiari riferimenti culturali, fondamentali al possibile futuro sostenibile e di progresso per ambiente e società.

Educazione e sostenibilità

L’educazione allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete INFEAS, è un obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile per l’oggi e  le future generazioni.

Accesso agli atti

Inoltre è stato predisposto un utile documento guida di accesso agli atti e alle informazioni ambientali.

Bidecalogo e 5+1 documenti

Bidecalogo Cai (link al documento);

1. Cambiamenti climatici, neve, industria dello sci. Analisi del contesto, prospettive e proposte (link al documento);

2. Biodiversità, servizi ecosistemici, aree protette, economia montana (link al documento);

3. Il CAI, i boschi e le foreste (link al documento);

4. Transizione ecologica, energie rinnovabili, eolico (link al documento);

5. il CAI e il sistema delle aree protette (link al documento);

5+1. Guida di accesso agli atti e alle informazioni ambientali (link al documento).

Educazione e sostenibilità

I documenti Cai educano allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete dei Centri INFEAS (link articolo Montagna e Parchi), in quanto obiettivo strategico per il presente e per il futuro.
Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile, soprattutto alla luce delle sempre più ricorrenti emergenze planetarie.

Il Cai vede uomo e tutela della montagna, insieme nel progresso e benessere, per contrastare spopolamento, spaesamento, crisi climatica, consumo di suolo, perdita di biodiversità e delle identità locali. Lo stare bene precede il concetto di sostenibilità come scelta.

Studio e osservazione della Natura si traducono in esperienze dai molti risvolti.
La frequentazione condivisa dell’ambiente consente di approfondire temi etici, antropologici, psicologici, di relazione e confronto che predispongono alla sostenibilità, attraverso la quale si guarda e si interpreta il mondo.

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.13 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




ASSEMBLEE REGIONALI DEL CLUB ALPINO ITALIANO – sabato 9 e domenica 10 aprile 2022

ASSEMBLEE REGIONALI DEL CLUB ALPINO ITALIANO – sabato 9 e domenica 10 aprile 2022

Il Cai in cammino – Di nuovo in presenza

Con un’azione coordinata il Cai si è tutto messo in cammino.
Da nord a sud, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, sabato 9 e domenica10 aprile, in tutta Italia si sono svolte le Assemblee Regionali Cai

Il valore dell’Assemblea

Il momento assembleare è un momento particolare della vita associativa. Ci si incontra sempre con un duplice scopo: per fare il consuntivo di quanto svolto in questo periodo e programmare le iniziative future. Ci si prende cura della montagna e di chi vi abita per contribuire a mitigare crisi e difficoltà, valorizzando servizi e funzioni.

In rinnovamento

Le assemblee servono anche all’affidamento e al rinnovo di incarichi nella gestione del Gruppo regionale Cai che ha il delicato è importante compito di coordinare e armonizzare il lavoro delle Sezioni e delle Commissioni tecniche.

Le emergenze continue

Era tanto, troppo tempo, che non ci si ritrovava di persona.
Anche il Cai risente grandemente della problematicità di questo periodo e partecipa al superamento con regole condivise sui sentieri, nei Rifugi e nelle Sezioni.
In Assemblea per tutti l’uso delle mascherine così da limitare i possibili danni da covid e riportare nello zaino il solo piacere dell’incontro.

Pace e cambiamento

Tra i molti argomenti trattati l’unanime condanna per quanto sta accadendo in Ucraina e la necessaria ricerca di pace. Cambiare si può.
È stata poi ribadita la fragilità della montagna per la crisi climatica in atto e lo spopolamento presente in molti paesi montani.

La risposta è culturale

La risposta a queste difficili e addirittura impensabili situazioni, è culturale.
Conoscenza, studio, frequentazione responsabile e sicurezza sono gli strumenti a disposizione per le scelte sostenibili che ci attendono. Nei programmi a venire centralità per alpinismo, escursionismo, rifugi, sentieri e per progetti nazionali trasversali in grado di coinvolgere il mondo della Scuola, giovani e famiglie.

2022 Anno internazionale dello Sviluppo sostenibile della Montagna

Dopo il 2002 Anno Internazionale della Montagne, a vent’anni di distanza, su proposta del Kirghizistan, dall’ONU viene riportata l’attenzione sulle Terre Alte del Pianeta.

…le montagne sono l’habitat di specie uniche di flora e fauna e i paesi di montagna costituiscono tipi unici di ecosistemi e i problemi che devono affrontare a causa del cambiamento climatico sono specifici…

Oltre 300.000 soci

Il Club Alpino Italiano, con i suoi oltre 300.000 soci e strutture in ogni Regione, è la più numerosa Associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica. Una massa critica determinante per scelte di gestione e frequentazione consapevole dell’ambiente.

Politica di coesione

Il Cai c’è per tutti: ha sottoscritto intese e collaborazioni con Ministeri, Parchi, Università, Associazioni, Regioni ed Enti diversi.
Gli oltre 300.000 soci sono in grado di intervenire ovunque e in tutte le situazioni, nell’auspicata normalità e nell’emergenza.

Galleria fotografica

Assemblea Sezioni Cai Abruzzo
Assemblea Sezioni Cai Basilicata
Assemblea Sezioni Cai Calabria
Assemblea Sezioni Cai Campania
Assemblea Sezioni Cai Emilia Romagna
Assemblea Sezioni Cai Friuli Venezia Giulia
Assemblea Sezioni Cai Lazio
Assemblea Sezioni Cai Liguria
Assemblea Sezioni Cai Lombardia – domenica10 aprile
Assemblea Sezioni Cai Marche
Assemblea Sezioni Cai Molise
Assemblea Sezioni Cai Piemonte – domenica10 aprile
Assemblea Sezioni Cai Sardegna
Assemblea Sezioni Cai Sicilia
Assemblea Sezioni Cai Toscana
Assemblea Sezioni Cai Veneto

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.09 pubblicato; aggiornato 2022.04.10

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




6 aprile 2009 – 6 aprile 2022, 13 anni per L’Aquila con le sue vittime

6 aprile 2009 – 6 aprile 2022,
13 anni per L’Aquila con le sue vittime

La memoria del terremoto, 6 aprile 2009 alle 3.32

Una data che resta scolpita nella memoria, così come sono scolpite le pietre dei grandi monumenti dell’Aquila.
Il terremoto è d’Appennino con il cratere dei tanti Comuni ancora inagibili.
Fiaccolata come luce di speranza e rintocchi a scandire il numero delle 309 vittime.
La ricostruzione lenta, lo spopolamento e lo spaesamento come effetti.
Il Comitato dei familiari delle vittime della Casa dello Studente e il Parco della Memoria.

Sicurezza, qualità della vita, futuro della montagna e non solo…

In questo 2022 partecipare alla commemorazione delle vittime del sisma, con il peso della distruzione di tanti edifici, mi porta a pensare alla distruzione volontaria di intere città con la guerra in atto in Ucraina.
Il terremoto è una forza della natura, che si può provare a imbrigliare costruendo nei luoghi meno sensibili e in modo opportuno.
La guerra è invece scelta dell’uomo; morti e distruzioni inconcepibili con l’attuale livello di conoscenza e possibilità nella gestione di risorse e relazioni.

Inaccettabile

Quanto sta accadendo con la guerra non sarebbe dovuto accadere. La responsabilità è di tanti, complici interessi di settore, ricerca di potere e indifferenza alla possibile visione di futuro. Eppure gli strumenti ci sono. Alle troppo fluide situazioni sociali planetarie, la risposta univoca è data dai limiti della nostra unica Terra e dal valore espresso da ogni singolo individuo.

Imperdonabile

La morte è comune a tutti.
Le cause hanno origini diverse.
Imperdonabili quelle dovute all’irrazionalità dell’uomo.

La Costituzione italiana

Risollevarsi dalle macerie deve essere un monito. L’auspicio di credibilità per chi verrà dopo di noi. Il rispetto di regole scritte e non scritte. Tra quelli scritti riferibili alla guerra c’è anche questo!
L’Articolo 41 della nostra Costituzione è ancora più chiaro con le recenti integrazioni:
L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.

13 anni di ricostruzione?

Sulla sofferta ricostruzione della città (ma siamo consapevoli che sono trascorsi 13 anni?) corriamo il reale rischio che si abbattano anche i rincari dei costi (ma quanto sono reali o piuttosto da speculazione) dei materiali per l’edilizia e dei prezzi dell’energia.
E’ ora che termini la situazione emergenziale per trasformare tutto in grande risorsa per gli aquilani:

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L’Aquila è nel mio cure. Per gli studi universitari con la Laurea in Fisica e i primi passi nel Cai regionale e del CMI, accompagnato da Nestore Nanni e Dario Torpedine.

Riporto un estratto di quanto scritto sul valore della memoria nel 2021
Importanza della memoria – Emozione nel ricordoarticolo di Montagne e Parchi, 7 aprile 2021 (link)

la memoria del terremoto
La memoria mi riporta al terremoto dell‘Aquila. Anche in questo caso la data è certa, come l’ora, come il numero delle vittime, appena ieri celebrate dai rintocchi della campana. Le macerie una massa terribile come i feriti e i senza tetto nel freddo della notte. A seguire lo spaesamento e, per tanti, l’abbandono. I numeri pesano come macigni e la realtà orribile per una  città di Montagna, tenacemente abbarbicata alla sua identità, nata dal senso positivo di aggregazione e inclusione.
In questo caso evento e numeri sono una inaccettabile realtà.
Il 6 aprile di ogni anno diventa una data della memoria per donne e uomini, affinché, adottando ogni genere di intervento preventivo, quella tragedia non abbia a ripetersi.
La storia ci dice da dove siamo partiti, quanto gravemente abbiamo ignorato i precedenti terremoti, dove ci troviamo e ci indica anche come continuare.
In questo caso la memoria è tale che la storia narrata attraverso il terremoto, evento naturale nella dorsale appenninica, ricorrente tra qualche generazione, non determini la perdita di altre vite umane.

il ricordo del terremoto
Anche in questo caso  il ricordo è personale. Strappato all’improvviso dal sonno nel cuore della notte, preso dall’innaturale movimento di mura, infissi, mobili e suppellettili. La preoccupazione per la famiglia, le braccia come rifugio per mio figlio Lorenzo tredicenne, incredulo per quel non ancora identificato e codificato terribile evento. I sensi all’erta per un avversario noto, del quale provi a intuire prima possibile effetto e percepirne la durata per decidere cosa meglio fare. La pelle sollevata dalla voce del terremoto che è forte, può cambiare nei toni ma è sempre lei, presente e mai sopita, per chi l’ha provata. La riconosci immediatamente mentre recuperi tutto l’avvenuto nel tempo. L’evento di Teramo si somma a quelli di Ancona, Castelli e Rivisondoli. Una ininterrotta catena di boati e sensi di vuoto. La resilienza messa a dura prova dal ripetersi, da intensità e incertezza indotte.

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.06 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE? Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …

LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE?Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …

Gran Sasso d’Italia – foto Francesca Di Gabriele

In questo periodo sembra esserci molto attenzione nei confronti della Montagna.
Nell’arco di alcuni mesi ci sono stati più documenti e impegni a favore delle terre alte.

Costituzione, Disegno di Legge sulla Montagna, finanziamenti da PNRR, ASviS e le Strategie Nazionali SNAI e SNAMI, i Villaggi degli alpinisti
Può essere sicuramente un dato positivo ma va capito bene e accompagnato, affinché non siano interventi di facciata, spalmati di verde.

Maiella – foto Pierluigi Valerio

La Montagna è vulnerabile

La Montagna è realtà vulnerabile. In piena crisi climatica, insieme alle difficoltà di chi vive in montagna e alla carenza dei servizi, vanno considerati i limiti delle risorse e dell’ambiente. Per le Terre Alte si coniugano insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.

Pandemia, crisi climatica, spopolamento, diseguaglianze sociali impongono un processo evolutivo che riconosca il nuovo nella relazione tra la comunità territoriale e l’ambiente che la circonda (identificate ultimamente come green communities).

Tre temi portanti

Dalla frequentazione nei Gruppi di lavoro ASvis mi concentro su tre temi portanti del cambiamento.
La riduzione del consumo di suolo in quanto risorsa naturale non rinnovabile essenziale ai fini dell’equilibrio ambientale, per i servizi ecosistemici che coinvolgono interessi plurimi in più ambiti sociali e collettivi, estesi e intergenerazionali.
La tutela paesistico ambientale considerata su tutto il territorio nazionale, con la cura del paesaggio che interessa anche gli ambiti degradati da recuperare rimuovendo detrattori ambientali. Di riferimento la Convenzione europea del paesaggio (espressione di qualità della vita) che combina la gestione del territorio all’apporto delle popolazioni introducendo il concetto di ecosistema.
L’educazione ambientale orientata alla sostenibilità che. attraverso informazione, educazione e formazione, superi la visione meramente antropocentrica e intervenga qualitativamente negli ambienti dove l’uomo ha deciso di vivere e conservi la Natura nel rispetto della biodiversità, degli ecosistemi e dei cicli bio-geochimici della materia che sono alla base della vita.

Altopiani Maggiori – foto Di Donato

1. Disegno di Legge sulla Montagna

I nostri legislatori discutono del Disegno di Legge sulla Montagna tra analisi e prospettive future.
Si tratta di “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” con misure per favorire ripresa di territori in grado di diventare sempre più una risorsa per il Paese.
Il documento è articolato e ha spunti interessanti. Importante vigilare affinchè ci sia un’attenzione diffusa, evitando che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina.

Castelli – foto Francesca Di Gabriele

2. green communities: stanziate le prime risorse PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza

La Montagna è presente nel PNRR con il finanziamento delle green communities che assolvono a due diverse funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni comuni di generale fruibilità, dall’altra innescare un virtuoso rapporto sussidiario di scambio con le realtà urbane”

Quanti fondi?
Dei fondi del PNRR ne sono stati destinati 135 milioni. Somma che servirà a finanziare 33 “Green Communities” che intendono usare in modo equilibrato ed ecosostenibile le risorse principali di cui dispongono.

Le prime 3 Comunità

  • La Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna)
  • La Green Community “Terre del Monviso” (Piemonte)
  • La Green Community Parco Regionale Sirente Velino” (Abruzzo).
Aggiornamento Cai – foto Marco Siano

PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO

Il progetto Green community “Parco Regionale Sirente Velino” PREVEDE:
– il miglioramento nella governance dei processi di gestione delle risorse naturali, finalizzata a modelli di sostenibilità competitiva per lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di un distretto turistico;
– il sostegno all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio;
– la creazione di una rete di mobilità sostenibile con snodi, aree di scambio
– sistemi di gestione del patrimonio agro-forestale, con modelli di implementazione della cattura del carbonio e gestione dei relativi crediti ambientali.

Camosci d’Abruzzo

Ci troviamo in un Parco
E’ chiaro il riferimento del legislatore all’Area Protetta e sarà necessario combinare tutela e biodiversità con le attività economiche compatibili: agro-zootecniche-forestali e artigianato con produzioni tipiche e di qualità, accoglienza e turismo lento e multimodale. Non potranno essere risorse per bacini sciistici e impianti di risalita.
L’occasione che ci si presenta è unica per il progresso sociale di paesi, cittadine e cittadini in armonia con economia e natura. Il nuovo indica forme di produzione e consumo nelle quali le comunità locali sono protagoniste, consapevoli del valore di un’area protetta e delle proprie specificità territoriali da conservare.

Barrea – foto Di Donato

3. Documento AsVIS
Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile   gennaio 2022

Aree interne e Montagna

In Italia, e in Europa, non si può affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e montagna, poiché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro continente.

foto Pierluigi Valerio

4. La Strategia Nazionale per le Aree Interne – SNAI

Ministero per il sud e la coesione territoriale (link)

… La Strategia per le Aree Interne 2014-2020, dotata di 279 milioni di euro, è parte delle politiche di coesione europee, introdotta per ridurre i crescenti divari tra territori, interessa il 60% del territorio e un quarto della popolazione. Essa identifica i Comuni interessati in base alla lontananza dai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e include le aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche, in gran parte montane e collinari.

… La Strategia nazionale ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).

Rivisondoli – foto Di Donato

5. La Strategia nazionale per la montagna italiana – SNAMI

Il Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.

La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.

Misure

Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
– sanità di montagna;
– scuole di montagna;
– servizi di telefonia mobile e accesso a internet;
– incentivi agli imprenditori agricoli e forestali;
– misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”;
– misura “Io resto in montagna”;

Altopiani Maggiori d’Abruzzo – foto Di Donato

6. Dal Villaggio degli alpinisti ai Paesi d’Appennino

Il paese di Paularo in Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto Villaggio degli alpinisti. E così entrato nella rete dei luoghi (il sesto in Italia) dove uomo e natura si incontrano in armonia. Sono forti il rispetto della biodiversità e della cultura, dove la tradizione è la base dell’innovazione per il risparmio, la conservazione, il contenimento della crisi climatica. Ci si prende cura dell’ambiente e si guarda alla qualità della vita.

Adesso sarà la volta dei Paesi d’Appennino
L’essere montanari si identifica nello stile di vita che segue il ritmo delle stagioni, l’abile gesto di operose mani nei tanti mestieri, i sapori nelle luci di montagne che si incontrano con il mare, offrendo autenticità che invita e promuove un turismo consapevole e responsabile.

Orso Bruno Marsicano

7. Costituzione d’Italia

Ultima considerazione (non la meno importante) è quella della Costituzione con i suoi articoli e le recenti integrazioni dell’8 febbraio 2022 in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute, economia:

Articolo 9 che rientra tra i principi fondamentali ed è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela.
1.            La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
2.            Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
3.            Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali

Articolo 41
1.            L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.
2.            La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

Articolo 44, comma 2 – La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.

Gran Sasso d’Italia – foto Pierluigi Valerio

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.05 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Calendario fotografico Cai Teramo, aprile 2022 – Una foto salverà l’ambiente?

Calendario fotografico Cai Teramo 2022
Una foto salverà l’ambiente? – aprile 2022 di Paolo Iacovoni

Gran Sasso d’Italia – Valle del Vasto

Capolavoro della Natura

– La Natura è sempre lì, pronta a stupirci. In ogni stagione.

– Il mese di aprile si apre con la foto Paolo Iacovoni nella quale mi perdo con il suo segno di speranza e luce. Sul Gran Sasso d’Italia, nella Valle del Vasto.

– Mi è necessaria la Montagna! In questo periodo dai grandi turbamenti, con le guerre che oscurano il cielo, la pandemia che muta e colpisce invisibile, l’inflazione governata da chi specula su tutto.

– Mi sento stretto! Le emergenze continue attanagliano e riducono gli spazi di libertà.

– Grande arretramento delle politiche ambientali. Le lancette dell’impegno sono rallentate.

La ricerca del racconto

– La fotografia è uno straordinario mezzo che documenta e racconta la Montagna.

– Le foto anticipano quello che si svelerà ai nostri occhi.

– Le escursioni in montagna sono un efficace strumento di avvicinamento, lettura e comprensione di ambiente e paesaggio.

– Abbiamo bisogno di racconti che sappiano risvegliare attenzione per un luogo, una storia, un episodio, alimentando interesse, e voglia di esserci.

in omaggio con l’iscrizione al Cai

La Sezione Cai di Teramo

– Il Cai di Teramo con il Calendario Fotografico presenta suggestivi luoghi di Montagna e offre a tutti l’attimo, riportato a noi secondo la sensibilità dell’autore.

– La Montagna è un caleidoscopio e molte altre immagini si aggiungeranno con le attività di aprile, sia del Cai Teramo (link al Programma 2022 Cai Teramo), sia del Cai Castelli e delle consorelle Sezioni.

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BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.04.04 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022 Rinviata causa neve

FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022
Rinviata causa neve

Era tutto pronto per festeggiare l’appuntamento con il bosco.

Il Rifugio Enrico Faiani, con la sua posizione privilegiata da sentinella della montagna, è luogo ideale per queste attività. Sempre lì per accogliere e, appena fuori dalla porta, ecco il bosco che si protende e ci incoraggia a percorrerlo tra foglie fruscianti e muschio vivace.

Fare festa con l’albero

La festa dell’albero ci ricorda l’importanza del bosco per la qualità della vita, con tutti i servizi che generosamente ci offre.
La vita di montagna è simbiotica con il bosco. Ne sanno qualcosa a Castelli dove, quando per la produzione della ceramica i forni di cottura erano alimentati con la legna di faggio, il bosco era fonte di vita e il prelievo di legna sempre controllato affinché questa materia prima potesse rigenerarsi senza mai mancare.

(Neve al Rifugio Enrico Faiani – foto Marino Di Claudio)

Festa rinviata

Adesso la festa è rinviata causa neve e per il brusco abbassamento della temperatura.

Una festa pensata e organizzata per i più piccoli, bambine e bambini con i loro genitori, tra quelle del Family Cai.

Una breve escursione dal Rifugio Enrico Faiani nel bosco per il riconoscimento di piante, fiori ed essenze profumate. Accompagnati da Vittorino e Maria i piccoli esploratori, come giovani elfi, toccando e annusando, avrebbero apprezzato le meraviglie di una natura in costante divenire.

Al rientro l’accoglienza del Rifugio Enrico Faiani e poi un’ulteriore occasione per fare e sporcarsi le mani, con la messa a dimora di alcune piante aromatiche.

Solo rinviato…

Tutto questo è solo rinviato. Rifugio Enrico Faiani e Bosco sono lì ai piedi della grande Parete Nord del Monte Camicia.

Appena questa neve primaverile sarà sciolta da un sole più caldo, e tutto sarà smagliante, la Sezione CAI di Castelli riproporrà questo coinvolgente appuntamento.

Piccoli semi…

Le iniziative educative del Cai per i più giovani sono come piccoli semi pronti a germogliare e dare frutti. Prendendo esempio dall’albero si impara che il bosco non è solo meraviglia e dono della Natura, ma è anche strumento che interviene e mitiga la crisi climatici, migliora la qualità della salute e della vita. Infatti gli alberi assorbono anidride carbonica e producono ossigeno; con le loro radici consolidano il terreno e prevengono il dissesto idrogeologico; nel bosco ci sono solo le voci che migliorano ikl nostro umore.

Terapia Forestale

CAI e CNR hanno scritto il libro Terapia Forestale (link al pdf della pubblicazione) che ci racconta di Ambiente e Salute.

2022.04.02 pubblicato

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.31 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA

SE MUORE IL PO MUORE UN PO’ DELLA NOSTRA FANTASIA

Dopo 120 giorni che non piove il fiume Po è irriconoscibile.

Il Po è il fiume delle nostre fantasie scolastiche giovanili: il più lungo d’Italia e quello del nome più breve. Una sinuosa linea azzurra orizzontale, appena al di sotto delle Alpi, che campeggiava nella parte alta della cartina geografica fisica d’Italia appesa in ogni aula scolastica. Per indicarlo dovevamo usare il righello.

Quattro Regioni

Nel suo sviluppo attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto; per gran parte del suo percorso scorre sulla estesa Pianura Padana.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 21 febbraio 2022 – foto Di Donato

Il Monviso

Il Po è delle Alpi Cozie: nasce a Pian del Re, sul Monviso, (montagna molto cara al Club Alpino italiano (link), che, con i suoi 3841 m è simbolo degli esordi di questa grande associazione nazionale).

Primati d’Italia

È un fiume dai primati con i suoi 652 km di lunghezza, il bacino idrografico più esteso e la massima portata d’acqua alla foce, che si apre con una varia ramificazione a delta sul mare Adriatico, appena a sud della Laguna di Venezia.

Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Patrimonio UNESCO

Il delta del Po per la sua complessità e grande Valenza ambientale è stato dichiarato patrimonio UNESCO dell’umanità.

Il Tevere

Per noi d’Appennino, sempre sulla stessa cartina geografica, al Po faceva da contraltare il Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo e, con 405 km, anche lui si snoda su 4 regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 21 febbraio 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Il Po e l’acqua

Il Po è un simbolo d’acqua, di portata e potenza per i grandi volumi che anima.
Quando lo si osserva si resta sempre affascinati e timorosi. Notevole la quantità d’acqua trasportata, grazie al grande tributo dei fiumi alpini. Tra le prerogative di questo importante corso d’acqua c’è la navigabilità.

giugno e luglio

Nella storia del Po, dalle misurazioni effettuate, i mesi critici per i valori di saldo idrico sono giugno e in forma ancora più accentuata luglio (dati dal Piano del Bilancio idrico per il distretto idrografico del Po – anno 2016 – link)

Dopo 120 giorni che non piove il grande fiume Po è in secca

Poca acqua e un livello basso che preoccupa e fa pensare di essere ad agosto quando il caldo attanaglia e non piove. Invece siamo a marzo 2022 e troviamo i piloni del ponte tra Boretto e Viadana scoperti. Confrontando le foto di fine febbraio (quando livello era già basso) e di fine marzo (davvero impressionante), ci si rende conto di quanto la situazione sia grave con sponde biancheggianti e dune sparse. A novembre 2021 era poi tutt’altro con l’acqua anche sulla riva e i piloni in secca della foto di marzo (lato Emilia Romagna).

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

Siccità nell’Italia del Nord

Il nord Italia è tutto condizionato da questi mesi senza pioggia e il Po manifesta in pieno gli effetti della siccità. Si affaccia quindi lo spettro della crisi idrica del 2017.

Effetti della crisi climatica

I recenti documenti ONU sul cambiamento climatico – RAPPORTO IPCC 2022 – CHE COSA ACCADE AL CLIMA? Articolo Montagna e Parchi, 7 marzo 2022 (link) – riportano quanto queste zone siano sensibili alla crisi climatica con l’innalzamento della temperatura media alla quale fa riscontro la grande diminuzione percentuale delle piogge.

linea bianca livello alluvione 22 novembre 2014 – foto Di Donato

Tante criticità

Le criticità all’orizzonte sono carenza di acqua potabile crescita dell’inquinamento per via della minore portata, grandi danni all’agricoltura sia per carenza di acqua sia perché con la risalita del cuneo salino l’acqua non è utilizzabile. A maggio quando inizieranno i prelievi per irrigare i campi la criticità si accentuerà e ci saranno le contese nell’uso dell’acqua.

Prelievi in alveo

Le sponde scoperte e le dune emerse spingono ad estrarre ulteriori volumi di sabbia ma questo accentua le criticità di un fiume già troppo dragato, con l’alveo che così si abbasserà ulteriormente.

Una politica unitaria

Come per ogni complessa realtà ambientale servirebbe un’attenta politica unitaria per tutto l’esteso bacino idrico, che risolva ed armonizzi competenze e giurisdizioni diverse con il comune obiettivo di predisporre un piano di bacino attento alle norme di difesa dal consumo di suolo e di acqua.

Viadana 30 marzo 2022 – foto Di Donato
Viadana 11 novembre 2021 – foto Di Donato

NO a interventi inutili

Sono da evitare interventi inutili, settoriali e non di visione.
La consapevolezza del bene comune  e della sua vulnerabilità, deve diventare l’occasione per prevenire e contrastare gli effetti dell’attuale crisi climatica evitando che fiume ed ecosistemi possano morire.

Consumo d’acqua ed emergenza…

Rischiamo una crisi idrica nel nostro paese mentre il consumo di acqua, non solo per uso alimentare, è in grande crescita.
L’acqua potabile (indispensabile alla vita), sempre più “oro blu”, bene pubblico molto appetito da privati (è invece bene ricordare che il referendum del 12 e 13 giugno 2011, sancì che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto confermando la gestione pubblica del servizio idrico), diventerà una nuova emergenza?

Articoli correlati

SICCITA’ NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 marzo 2022. La storia dell’acqua è storia dei luoghi e della civiltà umana. Articolo Montagna e Parchi, 22 marzo 2022 (link)

22 marzo 2022 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – Le acque sotterranee. Articolo Montagna e Parchi, 16 marzo 2022 (link)

ACQUA DEL GRAN SASSO – incontro con il Commissario Corrado Gisonni, venerdì 25 marzo 2022 a Teramo. Articolo Montagna e Parchi, 23 marzo 2022 (link)

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.31 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022

GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022

Insieme per dare bellezza alla Contea

E alla fine la Giornata ecologica siamo riusciti a svolgerla. Dopo essere stata rinviata un paio di volte per cattivo tempo e necessità organizzative. Hanno partecipato diverse associazioni (e tra queste il Cai) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali.

Che giornata piena!

E’ stata una intensa giornata di impegno, partecipata e condivisa, cogliendo pienamente il senso sociale dell’appuntamento (e le foto la raccontano bene).
Video riepilogativo con montaggio di immagini sullo svolgimento delle attività – da Giancarlo Di Pietro (link)
Le Associazioni hanno indirizzato la giornata sul tema della sostenibilità nel riconoscibile ruolo culturale di Agenda 2030.
La sostenibilità attiene alla complessità e non può esserci qualità della vita senza un continuo sistema di interscambio (siamo in relazione con tutto: nel quotidiano con quello che abbiamo attorno, più in generale con il resto della Terra).

Castelli pulita

Castelli oggi appare diversa, non solo più pulita e libera dai rifiuti, ma anche più consapevole di quanto possa essere importante, sia conservare un aspetto ordinato e lindo di strade e scarpate, sia riuscire ad avere meno rifiuti con scelte oculate di consumo.

Cittadinanza attiva

Quello di oggi è un esempio di cittadinanza attiva, di educazione civica. La buona pratica svolta in compagnia ha un grande effetto educativo nei confronti dei giovani presenti, bambine e bambini con i loro genitori, che hanno potuto accompagnare e osservare tutto quanto è stato svolto.

Adulti insieme a bambine e bambini

Gli adulti hanno raccolto davvero tanto materiale, con oggetti anche di grande dimensione, recuperati con corde e a forza di braccia.
I più piccoli, costantemente controllati, hanno dato il loro appassionato contributo, muovendosi tra le gambe dei più grandi e aguzzando la vista alla ricerca di rifiuti abbandonati.

La Natura incuriosisce

La boscaglia li ha però incuriositi ed è diventato un gioco anche riconoscere il nome delle piante e degli arbusti che la primavera ha iniziato a colorare anche con le prime fioriture.

Contributo corale

Le associazioni presenti, con un partecipato impegno comune, hanno contribuito secondo capacità ed esperienza.

Video del recupero di una batteria (oggetto molto inquinante)

Tutto bene

Tutto si è svolto bene ed è quindi grande la soddisfazione. C’è tanta documentazione per il messaggio che sarà riportato a tutti gli abitanti e a turisti ed escursionisti che verranno a Castelli.

Montagna Pulita

Montagna Pulita è una campagna di sensibilizzazione del Cai che, alla corretta frequentazione turistico-escursionistica della montagna, associa la riduzione dei rifiuti, in particolare della plastica e di quelli usa e getta. Si contrasta l’inquinamento che in montagna (come purtroppo in altri ambiti naturali) è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Giornate come questa di Castelli sono una efficace opera di sensibilizzazione per abitanti locali e turisti poco attenti. 

Progetto Montagna Pulita (link)

I promotori di FamilY Cai Castelli: Maria e Vittorino

Family Cai

Dalla giornata sulla neve e nel bosco del Rifugio Enrico Faiani, di domenica scorsa a questa di boscaglia, strade e scarpate il messaggio educativo si arricchisce.

Motore di cambiamento

Verso la Transizione Ecologica. Par bambine e bambini le giornate in ambiente, insieme ad essere buone pratiche svolte in compagnia, sono vissute come momento formativo che diventa motore di cambiamento.

Invito alla lettura di Montagna

Per saperne di più di Montagna e appassionarsi, c’è la Rivista mensile del Cai Montagne 360 (pubblicazione cartacea inviata ad ogni socio Cai, compresa nella quota annuale Tesseramento). Tutte pagine da sfogliare, ricche di riflessioni, argomenti, proposte per conoscere e vivere la Montagna in tutte le stagioni, nei paesi e nei rifugi, per un turismo salutare che sappia avvicinare senza danneggiare, garantendo un’economia sostenibile e duratura .

Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura (link articolo Montagna e Parchi)

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.27 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.




Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura

Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura

Montagne 360, marzo 2022 (link al pdf)

In questo periodo di grande confusione e di eventi estremi mi consola grandemente la lettura di Montagne 360, la rivista mensile del Club Alpino italiano.

La concretezza del fare

Nelle pagine, insieme ad alpinismo ed escursionismo, i temi della sostenibilità intesa come attenzione al corretto uso delle risorse naturali, all’incontro e all’ascolto, alla salutare e inclusiva frequentazione consapevole della montagna.
La concretezza del fare si delinea dall’editoriale del Presidente Vincenzo Torti sul riconosciuto ruolo sociale del Cai, da parte del Ministro al Turismo Massimo Garavaglia, alla successione di azioni illustrate.

Frammentazione sociale

Per contro mi preoccupa la grande frammentazione sociale e geopolitica dalla guerra in Ucraina (che ha posto l’accento sulla gravità di tutte le tante guerre nel mondo) e dalla pandemia.
Le guerre sono eventi inconcepibili e inaccettabili.

Come poter pensare a un mondo migliore, equo e giusto, in presenza di popolazioni bombardate, di città devastate? Ma quanto ci vorrà per ricostruire e ricomporre, sia gli ambienti fisici, sia quelli culturali e sociali?
Se è così difficile ricostruire dopo un terremoto (e io vengo dalla triste esperienza dell’Aquila e dei tanti paesi d’Appennino) quanto lo sarà dopo una guerra?

A questo si aggiungono la pandemia e la speculativa rincorsa ai rincari per i costi dell’energia e delle materie prime, con inflazione e titoli in borsa che si alimentano delle emergenze.

Rifugio Walter Bonatti – foto archivio Di Donato

Dov’è la fine del tunnel?

Abbiamo sofferto (e anche subito) per due chiusi lunghi anni in attesa di una faticosa ripresa intravista alla fine del tunnel. Adesso la percezione è che nel Parlamento siano emerse le già presenti tensioni interne, rinviando e rallentando le scelte nel pantano delle divergenze.
Relativamente a impegno per contrastare la crisi climatica e PNRR – piano nazionale di ripresa e resilienza, non vedo grandi passi nella progettazione, realizzazione condivisa e conseguente attuazione “sostenibile”.

Progetti greenwashing

C’è il concreto rischio di ritardi che faciliteranno l’approvazione di progetti greenwashing.
Eppure il PNRR è elemento centrale nella giusta visione di futuro. Se n’è ampiamente parlato anche in questi giorni nella seconda conferenza nazionale dei sistemi INFEAS – informazione formazione educazione sostenibile (link all’articolo Montagne e Parchi) che ha posto al centro dell’attenzione l’importanza dell’educazione ambientale, della condivisione e della partecipazione orientate a costruire insieme la “possibile visione di futuro”.

Costituzione Italiana

La Rivista Montagne 360, marzo 2022, evidenzia il momento storico che ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione.
Articolo 9, comma 3 Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Aree interne e Montagna

Il Cai fa propria e sostenere Agenda 2030 con le sfide che racchiude. Prendersi cura è il tema trainante anche dell’articolo sul documento Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – AsviS, elaborato dal Gruppo di lavoro Goal 11 – città e comunità sostenibili (link al documento).

Osservatorio Ambiente, marzo 2022

Il binocolo della CCTAM (che sa guardare lontano e anticipare le situazioni) nel mese di marzo 2022 considera le sorti della neve, dono della Natura che si trasforma in preziosa acqua.
L’industria dello sci in affanno (obsoleta e non siamo solo noi ad affermarlo) evidenzia quanto sia grave la crisi climatica. Lo sforzo organizzativo per produrre neve artificiale (costosa, energivora ed inquinante) dimostra che dobbiamo pensare ad altre forme di turismo invernale in Montagna: accattivanti, diffuse sul territorio.
Sul futuro della Montagna c’è anche lo spettro delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma ha ancora senso destinare importanti risorse economiche in nuovi impianti sciistici, quando sarà difficile in futuro praticare questo sport al di sotto dei 1900/1800 metri? (crisi climatica docet e ultimi documenti ONU precisanolink articolo Montagna e Parchii – IPCC dell’ONU).
Lo svolgimento delle recenti Olimpiadi invernali di Pechino 2022 (nella loro inammissibile realizzazione con quasi il 100% di neve artificiale) sono un indicatore del livello di attenzione alla sostenibilità posto dagli organismi autorizzativi e di controllo (link articolo Newsletter Montagna e Parchi)

foto archivio Di Donato

Priorità

-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale sono esempio, buona pratica e motore di cambiamento;
-la sfida della transizione ecologica è culturale e chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità;
-il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e le altre linee di finanziamento sono irripetibile volano di opportunità per il progresso (se animate da una sana visione di futuro).

BUONA MONTAGNA a tutti!
Cai Castelli (link)
Cai Teramo (link)

2022.03.26 pubblicato

(filidido)
Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo
– CD Federparchi

Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi.
È giornalista ambientale.