TRANSUMANZA e SPELEOLOGIA – IN MONTAGNA CON IL CAI – 5 settembre 2021
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TRANSUMANZA e SPELEOLOGIA IN MONTAGNA CON IL CAI – 5 settembre 2021
Transumanza (Cai Castelli) e Speleologia (Cai Teramo).
Per domenica 5 settembre sono queste le proposte di avvicinamento alla Montagna del Club Alpino italiano Sezione di Castelli e Sezione di Teramo.
Conoscere e praticare per capire
Ambiente e storia dell’Uomo, con le tante relazioni, sono due pilastri della vita sulla terra.
Transumanza
Ripercorrere la storia della Transumanza, con i i tempi, i gesti e le azioni che l’hanno caratterizzata è un’esperienza unica e coinvolgente.
Speleologia
Altrettanto appassionante è scoprire il mondo sotterraneo, che abbiamo modo di osservare solo grazie all’esperienza degli speleologi.
La Transumanza è stata inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale
La Speleologia, con il meraviglioso mondo sotterraneo, è mistero dell’acqua
2021.09.02(pubblicato)
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
SICUREZZA PER L’ACQUIFERO DEL GRAN SASSO D’ITALIA. Conferenza Stampa 9 agosto 2021 – Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso – 20 anni
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SICUREZZA PER L’ACQUIFERO DEL GRAN SASSO D’ITALIA. Conferenza Stampa 9 agosto 2021 – Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso – 20 anni
Magnifici … Magnifici impegno e perseveranza dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso. Dalla Conferenza Stampa del 9 agosto una grande iniezione di fiducia e speranza grazie alle associazioni riunite nell’Osservatorio*.
20 anni … 20 anni di attività dell’Osservatorio e non li dimostra. C’è sempre la stessa vitalità e la stessa energia che il tempo non scalfisce.
documento/appello 9 agosto 2021(link)… È però ora che le cose cambino nella gestione della sicurezza dell’acqua del Gran Sasso. I prossimi passi saranno quelli decisivi. Dalle Associazioni il documento/appello del 9 agosto, condiviso da Comune di Teramo, Provincia di Teramo e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si ribadisce l’importanza dell’acqua che merita attenzione attraverso una visione regionale/internazionale del ruolo del Gran Sasso d’Italia.
PUNTI SALIENTI DEL DOCUMENTO/APPELLO 1. qualsiasi intervento programmato dovrà avere al centro la tutela dei beni primari dell’acqua, dell’ambiente e della salute dei cittadini: le pur giuste esigenze della ricerca scientifica e del traffico veicolare non possono in alcun modo condizionare la distribuzione di acqua potabile di qualità e il rispetto degli straordinari valori naturalistici del luogo in cui si deve operare; 2. non è ammissibile alcun intervento infrastrutturale che possa anche solo lontanamente determinare un pericolo alla falda acquifera del Gran Sasso che dalla costruzione delle gallerie autostradali e dei Laboratori ha già subito un gravissimo abbassamento con conseguenze negative sulle sorgenti della montagna, oggi aggravate dai cambiamenti climatici ormai in atto; 3. nessuna decisione sull’acqua può esser imposta dall’alto: il territorio non deve solo essere “informato” di quanto si intende fare, ma deve essere reso partecipe del processo decisionale e devono essere garantite forme di partecipazione non solo delle Istituzioni, ma anche della società civile che peraltro ha da sempre rappresentato un elemento fondamentale di controllo e stimolo.
Parti civili
Cinque Associazioni tra quelle che compongono l’Osservatorio (WWF, Legambiente, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT e Club Alpino Italiano) sono state ammesse come parti civili nel procedimento penale davanti al Tribunale di Teramo a carico dei vertici di Strada dei Parchi SpA, INFN e Ruzzo Reti SpA a seguito dell’incidente dell’8 e 9 maggio 2017, che comportò il divieto di consumare acqua in quasi tutta la Provincia di Teramo.
L’ACQUA E’ DI TUTTI. Una storia che si sfila nel tempo…
2002 Anno Internazionale della Montagna 450 congressisti delegati provenienti da 20 paesi, si sono riuniti a Megève, in Alta Savoia dal 4 al 6 settembre 2002, trattando il tema dell’Acqua nell’ambito dell’Anno Internazionale della Montagna”
2003 Carta per la tutela Il 21 giugno 2003 si è svolto all’Aquila un Convegno Nazionale organizzato dalla Federparchi, nel complesso del Castello Cinquecentesco, per diffondere una “cultura dell’acqua”. In quella circostanza il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, d’intesa con la FederParchi, ha adottato la “Carta per la tutela e la valorizzazione delle acque dolci nelle aree protette” (link). Un documento redatto nel pieno convincimento del ruolo principale che le montagne e le foreste rivestono nel ciclo naturale dell’acqua. L’importante dichiarazione è stata successivamente presentata a Durban, in Sudafrica, in occasione del Congresso Mondiale dei Parchi.
2003 ecomuseo dedicato all’acqua A conclusione dell’anno internazionale, nel mese di dicembre, il Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha realizzato, il Centro per le Acque del Gran Sasso e Monti della Laga, una struttura museale interamente dedicata non solo per conoscere la preziosa risorsa, ma anche un centro di discussione, di riflessione, di monitoraggio della qualità e della gestione dell’acqua lungo l’intera catena degli Appennini. Come sede è stata scelta la ex scuola nell’abitato di San Pietro, nel Comune di Isola del Gran Sasso (TE), in uno dei luoghi più emozionanti e speciali del Parco, dove l’acqua sgorga abbondante e sotto la catena montuosa del Gran Sasso d’Italia. Ed è indispensabile che resti pura,
2004 Gran Sasso e Monte Bianco Il 22 marzo 2004, per celebrare nel migliore dei modi la Giornata Mondiale dell’Acqua, c’è stato il gemellaggio tra il Monte Bianco, la vetta più elevata delle Alpi ed il nostro Gran Sasso d’Italia, la vetta più elevata degli Appennini. Due montagne simbolo dell’Europa, veri e proprio “castelli d’acqua”, che nel segreto delle loro profondità conservano enormi quantità della insostituibile risorsa liquida. E’ stato sottoscritto un Protocollo di accordo(link) per la salvaguardia della insostituibile risorsa acqua. Grazie al Parco i rappresentanti del versante francese del Monte Bianco, con il supporto tecnico della Rete Internazionale degli Organismi di Bacino Idrografico (RIOB), dell’Osservatorio Internazionale sull’Acqua (OIEAU di Parigi) e dell’Osservatorio Europeo delle foreste montane di Chambery, si sono incontrati con gli esperti del Gran Sasso d’Italia.
Passano gli anni … dal 2001, ma … Gli anni passano, si ripetono le Giornate Mondiali dell’Acqua, cambiano le istituzioni, cambiano governatori, presidenti e decisori politici mentre cresce il numero dei Commissari straordinari. La parola cambiamento è sulla bocca di tutti, – insieme alla più attuale “transizione”, ma riscontro che la “messa in sicurezza dell’acquifero” resta sempre “problema aperto”.
*WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Club Alpino Italiano, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB e Italia Nostra
2021.08.12 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
PERSI IN MONTAGNA TRA PAESAGGI E PROSPETTIVE. Traversata da Vado di Sole a Fonte Vetica. Le ultime cime della catena orientale del Gran Sasso: Monte Guardiola, Monte San Vito e Monte Siella!!! domenica 25 luglio 2021 – “in Montagna” con il Cai Teramo
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Persi in Montagna tra paesaggi e prospettive. Traversata da Vado di Sole a Fonte Vetica.Le ultime cime della catena orientale del Gran Sasso:Monte Guardiola, Monte San Vito e Monte Siella!!! domenica 25 luglio 2021 – “in Montagna” con ilCai Teramo
Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per una bella escursione nella catena orientale del Gran Sasso. Per noi tre cime (dai 1800 ai 2000 m), da valorizzare tra le proposte escursionistiche, decisamente interessanti dal punto di vista della percorrenza e del panorama su Campo Imperatore e verso le colline degradanti sull’Adriatico. Questa escursione è preparatoria a esperienze su terreni più impegnativi.
Vado di Sole La traversata prende il via a Vado di Sole (1.615 m) da dove merita un affaccio il taglio netto del Vallone d’Angora. Dal Vado il sentiero sale su ampio pendio alla prima vetta, quella del Monte Guardiola (1.808 m).
Sentiero dei Quattro Vadi Il tratto da Vado di Siella a Vado di Sole è parte del Sentiero dei Quattro Vadi(Prati di Tivo- Vado Siella) ideato dalla Sezione Cai di Castelli.
La traversata con tonici saliscendi Si prosegue in discesa e in breve si è alla sella che separa i monti Guardiola e S. Vito. Si risale per la cresta verso la cima del San Vito (1.892 m).
Vado di Siella nella storia della ceramica Si discende ripidamente al Vado di Siella (1.725 m), importante snodo commerciale di un passato recente. E’ infatti il punto più in quota del Sentiero Terre Alte, Castelli-Castel del Monte. Itinerario utilizzato dai maiolicari di Castelli per gli scambi con Castel del Monte, con la ceramica trasportata a dorso di mulo.
Alpinismo? Dal Vado di Siella si continua con la salita al Monte Siella (2.027 m). Prima della vetta c’è un passaggio di roccette (2° grado), esposto che rappresenta l’unico tratto un po’ impegnativo dell’intero percorso!!
Panorami Dalla vetta del Siella si gode uno spettacolare panorama: sul versante teramano con il mare all’orizzonte; dall’altro lato, sull’aquilano, il Parco Regionale Sirente-Velino e in basso la conca estesa dell’Altopiano di Campo Imperatore. Continuando sulla cresta: il Tremoggia, il Camicia, il Prena (lungo il Sentiero del Centenario della Sezione Cai dell’Aquila) e leggermente spostato il Corno Grande.
Fonte Vetica In discesa, sempre proseguendo per la cresta si raggiunge l’ultimo valico, la Sella di Fonte Fredda (1.994 m) che separa il Siella dal Tremoggia, e quindi in discesa fino a Fonte Vetica (1.610 m), dove, in prossimità dell’omonimo Rifugio, ci attende fresca acqua.
Tutela Ambiente Montano L’occasione per riflettere sull’importanza di questa risorsa insostituibile alla vita (problematica acquifero del Gran Sasso) e sull’incidenza della “crisi climatica” negli ambienti sommitali con il riscaldamento globale e i possibili eventi estremi. La necessità di promuovere Agenda 2030 e la CETS – Carta Europea Turismo Sostenibile.
30 anni di segnaletica Segnaletica apposta 30 anni fa (ancora leggibile, nonostante l’esposizione e il tempo trascorso), con scritto Club Alpino Italiano nella freccia direzionale e Sentiero Italia (direttrice meridionale del Parco). Segnaletica realizzata sulla base del Progetto Cai: Abruzzo, Sentiero Italia e Rete Escursionistica, inserito (sempre negli anni ’90) nel QRR della Regione Abruzzo.
Accompagnatori dell’escursione del 25 luglio: Paolo Iacovoni e Paolo Melasecchi Partenza: ore 7:00 dalla sede della Sezione Cai di Teramo. Escursione gratuita per i soci (quota assicurativa €. 10,00 per i non soci)
Dati tecnici: Difficoltà: E (tratto EE da Vado di Siella a Monte Siella); Dislivello: 700 metri circa; Sviluppo: lunghezza: 8,5 Km
Equipaggiamento necessario Scarponi da trekking, pile, 1 litro d’acqua (anche 2), bastoncini da trekking (consigliati), giacca impermeabile, cappello, guanti, crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco, dispositivi di protezione individuale anticovid (mascherina, guanti e gel). Ricambio completo
Puoi prenotare fino a... info e prenotazioni: entro venerdì 23 luglio. Ci si rivolge direttamente agli accompagnatori Telefoni: Paolo Iacovoni cell. 333 581008 – Paolo Melasecchi 340 6121701 Mail: segreteria@caiteramo.it Presso la Sezione: venerdì 23 luglio, dalle 20,00 alle 21,00 NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
Norme di sicurezza anticovid… Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche: 1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 metri; 2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante; 3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che potete scaricare) compilata e firmata; 4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
La Sezione Cai di Teramo augura “Buona Montagna a tutti!”
2021.07.21 (filidido) Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo– CD Federparchi
INSIEME IN MONTAGNA: GENITORI E FIGLI, domenica 27 giugno 2021 – Family Cai con le Sezioni di Castelli e Teramo
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INSIEME IN MONTAGNA: GENITORI E FIGLI, domenica 27 giugno 2021 Family Cai con le Sezioni di Castelli e Teramo
RITORNO ALLA NATURA per conoscerla, amarla e rispettarla Doppio appuntamento del Cai per giovanissimi e genitori. Due località del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in Provincia di Teramo. Sono tra loro vicine … ci si può salutare e condividere l’esperienza in Montagna.
Cai Teramo – RITORNO ALLA NATURA per conoscerla, amarla e rispettarla
Dalla sede della Sezione Cai di Teramo si raggiunge San Pietro di Isola del Gran Sasso per una prima breve escursione conoscitiva del paese e degli ambienti circostanti. In alto la catena del Gran Sasso con il Monte Prena che occhieggia sornione. Accompagnati dalla Scuola Verde ci attende l’appassionante visita del Museo delle Acque voluto dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nelle sale la possibilità di interagire come laboratorio e conoscere come l’acqua è presente nel Gran Sasso con la storia dell’uomo e l’utilizzo nel tempo.
SUL CUSCINO DEL GIGANTE CHE DORME Cai Castelli -Escursione SUL CUSCINO DEL GIGANTE CHE DORME.
Su uno dei luoghi più paesaggistici della Provincia di Teramo, il costone dell’Arapietra. Lo sguardo è inarrestabile: spazia verso le dominanti Pareti del Corno Grande che si allungano sul Sentiero del Centenario; torna sul Corno Piccolo, affacciato su Prati di Tivo, con la catena che continua sul Pizzo d’Intermesoli e si perde su Monte Corvo. Da Prati di Tivo l’avvicinamento è tra i più interessanti, nella faggeta che avvolge le pendici montuose, con esemplari secolari e poi i pianori e lo sguardo che scivola verso la Piana del Fiume, dove si è svolta l’uscita BAMBINE E BAMBINI NEL BOSCO di domenica 20 giugno (link) . Appena oltre, la Parete Nord del Monte Camicia e l’abitato di Castelli, da dove iniziano sempre le attività. Per le bambine e i bambini si tratta di un’esperienza in ambiente grandioso e in quota, che richiede una certa fatica. Un’esperienza che educa e fa crescere con la possibilità di riuscire a osservare anche l’agile Camoscio d’Abruzzo – acrobata delle rocce, che spesso scende sulla parte rocciosa del Vallone che conduce al Rifugio Franchetti.
Montagna aperta
La Montagna è aperta alle bambine a ai bambini, che, seppur ancora piccoli, insieme ai genitori possono condividere una esperienza gioiosa, senza alcun tipo di esclusione. Il Club Alpino Italiano è attento ai giovani e pensa le giornate all’aria aperta con programmi a misura di famiglie. La proposta circola e le adesioni non si fanno attendere. Dopo le prime uscite il circuito diventa sempre più virtuoso e la richiesta si rinnova spontaneamente.
giovani e famiglie
Ci si incontra come giovani e famiglie, con occasioni di dialogo e scambio di esperienze. Bambine e bambini sono poi subito pronti a socializzare e a confrontarsi nei tanti giochi proposti, dall’orientamento sul sentiero cercando il Nord, al riconoscimento delle piante, a rubabandiera, alla caccia del segnavia, alla scoperta degli oggetti nello zaino… L’uscita in ambiente si trasforma in “esperienza educativa” da raccontare e ripetere. la Montagna accoglie e diventa luogo colorato e ampio, adatto per trasmettere ai nostri figli importanti valori nella vita.
particolare esperienza motoria
L’esperienza motoria di avvicinamento alla Montagna assume sfumature diverse che, come accompagnatori è un piacere cogliere. Dalla leggerezza delle piccole bambine che con le esili manine cercano appoggio tra le roccette, all’irruenza cavalcante dei maschietti più grandicelli in competizione tra loro. Ci sono poi quelli che si guardano attorno e seguono con curiosità gesti e parole guida. I genitori curano le relazioni e accompagnano sereni le dinamiche del gruppo.
coltivare i piccoli
Queste giornate dimostrano che l’amore e il ritorno alla natura va coltivato da piccoli e l’energia dei bambini e delle bambine trasforma le giornate vissute all’aria aperta in un arricchente diversivo dove, camminando, chiacchierando e giocando ci si relaziona, si apprende e la stanchezza non si avverte.
2022.03.16 pubblicato … verso la Giornata Mondiale dell’Acqua 2022
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.