Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
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Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
Oltre il Bidecalogo Cai
Il Club Alpino Italiano (in poco più di un anno) ha elaborato e approvato 5 documenti tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione e pianificazione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai sono chiaro riferimento all’interno dell’Associazione. La loro funzione non si limita ai soci e diventano particolarmente utili nella comunicazione esterna e nello svolgimento di ruoli assegnati al Cai presso Enti di gestione, come nei Parchi, nelle Regioni, nei Comuni e in ogni possibile tavolo di concertazione.
Cai e sistema delle aree protette
L’ultimo approvato, (marzo 2022, indicato con il n.5) è il CAI e il sistema delle aree protette
Cultura e Natura
Oggi, nel 2022 l’azione del Bidecalogo Cai (norme a tutela dell’ambiente del 1991 e riviste nel 2013) è innervata dalla recente stesura e approvazione di questi mirati cinque documenti Cai, calibrati sui nostri tempi, dai chiari riferimenti culturali, fondamentali al possibile futuro sostenibile e di progresso per ambiente e società.
Educazione e sostenibilità
L’educazione allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete INFEAS, è un obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile per l’oggi e le future generazioni.
Accesso agli atti
Inoltre è stato predisposto un utile documento guida di accesso agli atti e alle informazioni ambientali.
I documenti Cai educano allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete dei Centri INFEAS (link articolo Montagna e Parchi), in quanto obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile, soprattutto alla luce delle sempre più ricorrenti emergenze planetarie.
Il Cai vede uomo e tutela della montagna, insieme nel progresso e benessere, per contrastare spopolamento, spaesamento, crisi climatica, consumo di suolo, perdita di biodiversità e delle identità locali. Lo stare bene precede il concetto di sostenibilità come scelta.
Studio e osservazione della Natura si traducono in esperienze dai molti risvolti. La frequentazione condivisa dell’ambiente consente di approfondire temi etici, antropologici, psicologici, di relazione e confronto che predispongono alla sostenibilità, attraverso la quale si guarda e si interpreta il mondo.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
ASSEMBLEE REGIONALI DEL CLUB ALPINO ITALIANO – sabato 9 e domenica 10 aprile 2022
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ASSEMBLEE REGIONALI DEL CLUB ALPINO ITALIANO – sabato 9 e domenica 10 aprile 2022
Il Cai in cammino – Di nuovo in presenza
Con un’azione coordinata il Cai si è tutto messo in cammino. Da nord a sud, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, sabato 9 e domenica10 aprile, in tutta Italia si sono svolte le Assemblee Regionali Cai
Il valore dell’Assemblea
Il momento assembleare è un momento particolare della vita associativa. Ci si incontra sempre con un duplice scopo: per fare il consuntivo di quanto svolto in questo periodo e programmare le iniziative future. Ci si prende cura della montagna e di chi vi abita per contribuire a mitigare crisi e difficoltà, valorizzando servizi e funzioni.
In rinnovamento
Le assemblee servono anche all’affidamento e al rinnovo di incarichi nella gestione del Gruppo regionale Cai che ha il delicato è importante compito di coordinare e armonizzare il lavoro delle Sezioni e delle Commissioni tecniche.
Le emergenze continue
Era tanto, troppo tempo, che non ci si ritrovava di persona. Anche il Cai risente grandemente della problematicità di questo periodo e partecipa al superamento con regole condivise sui sentieri, nei Rifugi e nelle Sezioni. In Assemblea per tutti l’uso delle mascherine così da limitare i possibili danni da covid e riportare nello zaino il solo piacere dell’incontro.
Pace e cambiamento
Tra i molti argomenti trattati l’unanime condanna per quanto sta accadendo in Ucraina e la necessaria ricerca di pace. Cambiare si può. È stata poi ribadita la fragilità della montagna per la crisi climatica in atto e lo spopolamento presente in molti paesi montani.
La risposta è culturale
La risposta a queste difficili e addirittura impensabili situazioni, è culturale. Conoscenza, studio, frequentazione responsabile e sicurezza sono gli strumenti a disposizione per le scelte sostenibili che ci attendono. Nei programmi a venire centralità per alpinismo, escursionismo, rifugi, sentieri e per progetti nazionali trasversali in grado di coinvolgere il mondo della Scuola, giovani e famiglie.
2022 Anno internazionale dello Sviluppo sostenibile della Montagna
Dopo il 2002 Anno Internazionale della Montagne, a vent’anni di distanza, su proposta del Kirghizistan, dall’ONU viene riportata l’attenzione sulle Terre Alte del Pianeta.
…le montagne sono l’habitat di specie uniche di flora e fauna e i paesi di montagna costituiscono tipi unici di ecosistemi e i problemi che devono affrontare a causa del cambiamento climatico sono specifici…
Oltre 300.000 soci
Il Club Alpino Italiano, con i suoi oltre 300.000 soci e strutture in ogni Regione, è la più numerosa Associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica. Una massa critica determinante per scelte di gestione e frequentazione consapevole dell’ambiente.
Politica di coesione
Il Cai c’è per tutti: ha sottoscritto intese e collaborazioni con Ministeri, Parchi, Università, Associazioni, Regioni ed Enti diversi. Gli oltre 300.000 soci sono in grado di intervenire ovunque e in tutte le situazioni, nell’auspicata normalità e nell’emergenza.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
6 aprile 2009 – 6 aprile 2022, 13 anni per L’Aquila con le sue vittime
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6 aprile 2009 – 6 aprile 2022, 13 anniper L’Aquila con le sue vittime
La memoria del terremoto, 6 aprile 2009alle 3.32
Una data che resta scolpita nella memoria, così come sono scolpite le pietre dei grandi monumenti dell’Aquila. Il terremoto è d’Appennino con il cratere dei tanti Comuni ancora inagibili. Fiaccolata come luce di speranza e rintocchi a scandire il numero delle 309 vittime. La ricostruzione lenta, lo spopolamento e lo spaesamento come effetti. Il Comitato dei familiari delle vittime della Casa dello Studente e il Parco della Memoria.
Sicurezza, qualità della vita, futuro della montagna e non solo…
In questo 2022 partecipare alla commemorazione delle vittime del sisma, con il peso della distruzione di tanti edifici, mi porta a pensare alla distruzione volontaria di intere città con la guerra in atto in Ucraina. Il terremoto è una forza della natura, che si può provare a imbrigliare costruendo nei luoghi meno sensibili e in modo opportuno. La guerra è invece scelta dell’uomo; morti e distruzioni inconcepibili con l’attuale livello di conoscenza e possibilità nella gestione di risorse e relazioni.
Inaccettabile
Quanto sta accadendo con la guerra non sarebbe dovuto accadere. La responsabilità è di tanti, complici interessi di settore, ricerca di potere e indifferenza alla possibile visione di futuro. Eppure gli strumenti ci sono. Alle troppo fluide situazioni sociali planetarie, la risposta univoca è data dai limiti della nostra unica Terra e dal valore espresso da ogni singolo individuo.
Imperdonabile
La morte è comune a tutti. Le cause hanno origini diverse. Imperdonabili quelle dovute all’irrazionalità dell’uomo.
La Costituzione italiana
Risollevarsi dalle macerie deve essere un monito. L’auspicio di credibilità per chi verrà dopo di noi. Il rispetto di regole scritte e non scritte. Tra quelli scritti riferibili alla guerra c’è anche questo! L’Articolo 41 della nostra Costituzione è ancora più chiaro con le recenti integrazioni: L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.
13 anni di ricostruzione?
Sulla sofferta ricostruzione della città (ma siamo consapevoli che sono trascorsi 13 anni?) corriamo il reale rischio che si abbattano anche i rincari dei costi (ma quanto sono reali o piuttosto da speculazione) dei materiali per l’edilizia e dei prezzi dell’energia. E’ ora che termini la situazione emergenziale per trasformare tutto in grande risorsa per gli aquilani:
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L’Aquila è nel mio cure. Per gli studi universitari con la Laurea in Fisica e i primi passi nel Cai regionale e del CMI, accompagnato da Nestore Nanni e Dario Torpedine.
la memoria del terremoto La memoria mi riporta al terremoto dell‘Aquila. Anche in questo caso la data è certa, come l’ora, come il numero delle vittime, appena ieri celebrate dai rintocchi della campana. Le macerie una massa terribile come i feriti e i senza tetto nel freddo della notte. A seguire lo spaesamento e, per tanti, l’abbandono. I numeri pesano come macigni e la realtà orribile per una città di Montagna, tenacemente abbarbicata alla sua identità, nata dal senso positivo di aggregazione e inclusione. In questo caso evento e numeri sono una inaccettabile realtà. Il 6 aprile di ogni anno diventa una data della memoria per donne e uomini, affinché, adottando ogni genere di intervento preventivo, quella tragedia non abbia a ripetersi. La storia ci dice da dove siamo partiti, quanto gravemente abbiamo ignorato i precedenti terremoti, dove ci troviamo e ci indica anche come continuare. In questo caso la memoria è tale che la storia narrata attraverso il terremoto, evento naturale nella dorsale appenninica, ricorrente tra qualche generazione, non determini la perdita di altre vite umane.
il ricordo del terremoto Anche in questo caso il ricordo è personale. Strappato all’improvviso dal sonno nel cuore della notte, preso dall’innaturale movimento di mura, infissi, mobili e suppellettili. La preoccupazione per la famiglia, le braccia come rifugio per mio figlio Lorenzo tredicenne, incredulo per quel non ancora identificato e codificato terribile evento. I sensi all’erta per un avversario noto, del quale provi a intuire prima possibile effetto e percepirne la durata per decidere cosa meglio fare. La pelle sollevata dalla voce del terremoto che è forte, può cambiare nei toni ma è sempre lei, presente e mai sopita, per chi l’ha provata. La riconosci immediatamente mentre recuperi tutto l’avvenuto nel tempo. L’evento di Teramo si somma a quelli di Ancona, Castelli e Rivisondoli. Una ininterrotta catena di boati e sensi di vuoto. La resilienza messa a dura prova dal ripetersi, da intensità e incertezza indotte.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE? Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
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LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE?Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
In questo periodo sembra esserci molto attenzione nei confronti della Montagna. Nell’arco di alcuni mesi ci sono stati più documenti e impegni a favore delle terre alte.
Costituzione, Disegno di Legge sulla Montagna, finanziamenti da PNRR, ASviS e le Strategie Nazionali SNAI e SNAMI, i Villaggi degli alpinisti … Può essere sicuramente un dato positivo ma va capito bene e accompagnato, affinché non siano interventi di facciata, spalmati di verde.
La Montagna è vulnerabile
La Montagna è realtà vulnerabile. In piena crisi climatica, insieme alle difficoltà di chi vive in montagna e alla carenza dei servizi, vanno considerati i limiti delle risorse e dell’ambiente. Per le Terre Alte si coniugano insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Pandemia, crisi climatica, spopolamento, diseguaglianze sociali impongono un processo evolutivo che riconosca il nuovo nella relazione tra la comunità territoriale e l’ambiente che la circonda (identificate ultimamente come green communities).
Tre temi portanti
Dalla frequentazione nei Gruppi di lavoro ASvis mi concentro su tre temi portanti del cambiamento. La riduzione del consumo di suolo in quanto risorsa naturale non rinnovabile essenziale ai fini dell’equilibrio ambientale, per i servizi ecosistemici che coinvolgono interessi plurimi in più ambiti sociali e collettivi, estesi e intergenerazionali. La tutela paesistico ambientale considerata su tutto il territorio nazionale, con la cura del paesaggio che interessa anche gli ambiti degradati da recuperare rimuovendo detrattori ambientali. Di riferimento la Convenzione europea del paesaggio (espressione di qualità della vita) che combina la gestione del territorio all’apporto delle popolazioni introducendo il concetto di ecosistema. L’educazione ambientale orientata alla sostenibilità che. attraverso informazione, educazione e formazione, superi la visione meramente antropocentrica e intervenga qualitativamente negli ambienti dove l’uomo ha deciso di vivere e conservi la Natura nel rispetto della biodiversità, degli ecosistemi e dei cicli bio-geochimici della materia che sono alla base della vita.
1. Disegno di Legge sulla Montagna
I nostri legislatori discutono del Disegno di Legge sulla Montagna tra analisi e prospettive future. Si tratta di “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” con misure per favorire ripresa di territori in grado di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Il documento è articolato e ha spunti interessanti. Importante vigilare affinchè ci sia un’attenzione diffusa, evitando che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina.
2. green communities: stanziate le prime risorse PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza
La Montagna è presente nel PNRR con il finanziamento delle green communities che assolvono a due diverse funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni comuni di generale fruibilità, dall’altra innescare un virtuoso rapporto sussidiario di scambio con le realtà urbane”
Quanti fondi? Dei fondi del PNRR ne sono stati destinati 135 milioni. Somma che servirà a finanziare 33 “Green Communities” che intendono usare in modo equilibrato ed ecosostenibile le risorse principali di cui dispongono.
Le prime 3 Comunità
La Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna)
La Green Community “Terre del Monviso” (Piemonte)
La Green Community “Parco Regionale Sirente Velino” (Abruzzo).
PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO
Il progetto Green community “Parco Regionale Sirente Velino” PREVEDE: – il miglioramento nella governance dei processi di gestione delle risorse naturali, finalizzata a modelli di sostenibilità competitiva per lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di un distretto turistico; – il sostegno all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio; – la creazione di una rete di mobilità sostenibile con snodi, aree di scambio – sistemi di gestione del patrimonio agro-forestale, con modelli di implementazione della cattura del carbonio e gestione dei relativi crediti ambientali.
Ci troviamo in un Parco E’ chiaro il riferimento del legislatore all’Area Protetta e sarà necessario combinare tutela e biodiversità con le attività economiche compatibili: agro-zootecniche-forestali e artigianato con produzioni tipiche e di qualità, accoglienza e turismo lento e multimodale. Non potranno essere risorse per bacini sciistici e impianti di risalita. L’occasione che ci si presenta è unica per il progresso sociale di paesi, cittadine e cittadini in armonia con economia e natura. Il nuovo indica forme di produzione e consumo nelle quali le comunità locali sono protagoniste, consapevoli del valore di un’area protetta e delle proprie specificità territoriali da conservare.
3. Documento AsVIS Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile gennaio 2022
In Italia, e in Europa, non si può affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e montagna, poiché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro continente.
4. La Strategia Nazionale per le Aree Interne – SNAI
… La Strategia per le Aree Interne 2014-2020, dotata di 279 milioni di euro, è parte delle politiche di coesione europee, introdotta per ridurre i crescenti divari tra territori, interessa il 60% del territorio e un quarto della popolazione. Essa identifica i Comuni interessati in base alla lontananza dai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e include le aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche, in gran parte montane e collinari.
… La Strategia nazionale ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
5. La Strategia nazionale per la montagna italiana – SNAMI
Il Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Misure
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti: – sanità di montagna; – scuole di montagna; – servizi di telefonia mobile e accesso a internet; – incentivi agli imprenditori agricoli e forestali; – misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”; – misura “Io resto in montagna”;
6. Dal Villaggio degli alpinisti ai Paesi d’Appennino
Il paese di Paularo in Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto Villaggio degli alpinisti. E così entrato nella rete dei luoghi (il sesto in Italia) dove uomo e natura si incontrano in armonia. Sono forti il rispetto della biodiversità e della cultura, dove la tradizione è la base dell’innovazione per il risparmio, la conservazione, il contenimento della crisi climatica. Ci si prende cura dell’ambiente e si guarda alla qualità della vita.
Adesso sarà la volta dei Paesi d’Appennino L’essere montanari si identifica nello stile di vita che segue il ritmo delle stagioni, l’abile gesto di operose mani nei tanti mestieri, i sapori nelle luci di montagne che si incontrano con il mare, offrendo autenticità che invita e promuove un turismo consapevole e responsabile.
7. Costituzione d’Italia
Ultima considerazione (non la meno importante) è quella della Costituzione con i suoi articoli e le recenti integrazioni dell’8 febbraio 2022 in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute, economia:
Articolo 9 che rientra tra i principi fondamentali ed è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela. 1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. 3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
Articolo 41 1. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. 2. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Articolo 44, comma 2 – La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Calendario fotografico Cai Teramo, aprile 2022 – Una foto salverà l’ambiente?
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Calendario fotografico Cai Teramo 2022 Una foto salverà l’ambiente? – aprile 2022 diPaolo Iacovoni
Gran Sasso d’Italia – Valle del Vasto
Capolavoro della Natura
– La Natura è sempre lì, pronta a stupirci. In ogni stagione.
– Il mese di aprile si apre con la foto Paolo Iacovoni nella quale mi perdo con il suo segno di speranza e luce. Sul Gran Sasso d’Italia, nella Valle del Vasto.
– Mi è necessaria la Montagna! In questo periodo dai grandi turbamenti, con le guerre che oscurano il cielo, la pandemia che muta e colpisce invisibile, l’inflazione governata da chi specula su tutto.
– Mi sento stretto! Le emergenze continue attanagliano e riducono gli spazi di libertà.
– Grande arretramento delle politiche ambientali. Le lancette dell’impegno sono rallentate.
La ricerca del racconto
– La fotografia è uno straordinario mezzo che documenta e racconta la Montagna.
– Le foto anticipano quello che si svelerà ai nostri occhi.
– Le escursioni in montagna sono un efficace strumento di avvicinamento, lettura e comprensione di ambiente e paesaggio.
– Abbiamo bisogno di racconti che sappiano risvegliare attenzione per un luogo, una storia, un episodio, alimentando interesse,e voglia di esserci.
La Sezione Cai di Teramo
– Il Cai di Teramo con il Calendario Fotografico presenta suggestivi luoghi di Montagna e offre a tutti l’attimo, riportato a noi secondo la sensibilità dell’autore.
– La Montagna è un caleidoscopio e molte altre immagini si aggiungeranno con le attività di aprile, sia del Cai Teramo (link al Programma 2022 Cai Teramo), sia del Cai Castelli e delle consorelle Sezioni.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022 Rinviata causa neve
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FESTA DELL’ALBERO A CASTELLI – domenica 3 aprile 2022 Rinviata causa neve
Era tutto pronto per festeggiare l’appuntamento con il bosco.
Il Rifugio Enrico Faiani, con la sua posizione privilegiata da sentinella della montagna, è luogo ideale per queste attività. Sempre lì per accogliere e, appena fuori dalla porta, ecco il bosco che si protende e ci incoraggia a percorrerlo tra foglie fruscianti e muschio vivace.
Fare festa con l’albero
La festa dell’albero ci ricorda l’importanza del bosco per la qualità della vita, con tutti i servizi che generosamente ci offre. La vita di montagna è simbiotica con il bosco. Ne sanno qualcosa a Castelli dove, quando per la produzione della ceramica i forni di cottura erano alimentati con la legna di faggio, il bosco era fonte di vita e il prelievo di legna sempre controllato affinché questa materia prima potesse rigenerarsi senza mai mancare.
Festa rinviata
Adesso la festa è rinviata causa neve e per il brusco abbassamento della temperatura.
Una festa pensata e organizzata per i più piccoli, bambine e bambini con i loro genitori, tra quelle del Family Cai.
Una breve escursione dal Rifugio Enrico Faiani nel bosco per il riconoscimento di piante, fiori ed essenze profumate. Accompagnati da Vittorino e Maria i piccoli esploratori, come giovani elfi, toccando e annusando, avrebbero apprezzato le meraviglie di una natura in costante divenire.
Al rientro l’accoglienza del Rifugio Enrico Faiani e poi un’ulteriore occasione per fare e sporcarsi le mani, con la messa a dimora di alcune piante aromatiche.
Solo rinviato…
Tutto questo è solo rinviato. Rifugio Enrico Faiani e Bosco sono lì ai piedi della grande Parete Nord del Monte Camicia.
Appena questa neve primaverile sarà sciolta da un sole più caldo, e tutto sarà smagliante, la Sezione CAI di Castelli riproporrà questo coinvolgente appuntamento.
Piccoli semi…
Le iniziative educative del Cai per i più giovani sono come piccoli semi pronti a germogliare e dare frutti. Prendendo esempio dall’albero si impara che il bosco non è solo meraviglia e dono della Natura, ma è anche strumento che interviene e mitiga la crisi climatici, migliora la qualità della salute e della vita. Infatti gli alberi assorbono anidride carbonica e producono ossigeno; con le loro radici consolidano il terreno e prevengono il dissesto idrogeologico; nel bosco ci sono solo le voci che migliorano ikl nostro umore.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
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GIORNATA ECOLOGICA a Castelli, 27 marzo 2022
Insieme per dare bellezza alla Contea
E alla fine la Giornata ecologica siamo riusciti a svolgerla. Dopo essere stata rinviata un paio di volte per cattivo tempo e necessità organizzative. Hanno partecipato diverse associazioni (e tra queste il Cai) capitanate dal Comune di Castelli e dai Carabinieri Forestali.
Che giornata piena!
E’ stata una intensa giornata di impegno, partecipata e condivisa, cogliendo pienamente il senso sociale dell’appuntamento (e le foto la raccontano bene). Video riepilogativo con montaggio di immagini sullo svolgimento delle attività – da Giancarlo Di Pietro (link) Le Associazioni hanno indirizzato la giornata sul tema della sostenibilità nel riconoscibile ruolo culturale di Agenda 2030. La sostenibilità attiene alla complessità e non può esserci qualità della vita senza un continuo sistema di interscambio (siamo in relazione con tutto: nel quotidiano con quello che abbiamo attorno, più in generale con il resto della Terra).
Castelli pulita
Castelli oggi appare diversa, non solo più pulita e libera dai rifiuti, ma anche più consapevole di quanto possa essere importante, sia conservare un aspetto ordinato e lindo di strade e scarpate, sia riuscire ad avere meno rifiuti con scelte oculate di consumo.
Cittadinanza attiva
Quello di oggi è un esempio di cittadinanza attiva, di educazione civica. La buona pratica svolta in compagnia ha un grande effetto educativo nei confronti dei giovani presenti, bambine e bambini con i loro genitori, che hanno potuto accompagnare e osservare tutto quanto è stato svolto.
Adulti insieme a bambine e bambini
Gli adulti hanno raccolto davvero tanto materiale, con oggetti anche di grande dimensione, recuperati con corde e a forza di braccia. I più piccoli, costantemente controllati, hanno dato il loro appassionato contributo, muovendosi tra le gambe dei più grandi e aguzzando la vista alla ricerca di rifiuti abbandonati.
La Natura incuriosisce
La boscaglia li ha però incuriositi ed è diventato un gioco anche riconoscere il nome delle piante e degli arbusti che la primavera ha iniziato a colorare anche con le prime fioriture.
Contributo corale
Le associazioni presenti, con un partecipato impegno comune, hanno contribuito secondo capacità ed esperienza.
Tutto si è svolto bene ed è quindi grande la soddisfazione. C’è tanta documentazione per il messaggio che sarà riportato a tutti gli abitanti e a turisti ed escursionisti che verranno a Castelli.
Montagna Pulita
Montagna Pulita è una campagna di sensibilizzazione del Cai che, alla corretta frequentazione turistico-escursionistica della montagna, associa la riduzione dei rifiuti, in particolare della plastica e di quelli usa e getta. Si contrasta l’inquinamento che in montagna (come purtroppo in altri ambiti naturali) è un problema spesso sottovalutato e i rifiuti vengono abbandonati nelle aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Giornate come questa di Castelli sono una efficace opera di sensibilizzazione per abitanti locali e turisti poco attenti.
Dalla giornata sulla neve e nel bosco del Rifugio Enrico Faiani, di domenica scorsa a questa di boscaglia, strade e scarpate il messaggio educativo si arricchisce.
Motore di cambiamento
Verso la Transizione Ecologica. Par bambine e bambini le giornate in ambiente, insieme ad essere buone pratiche svolte in compagnia, sono vissute come momento formativo che diventa motore di cambiamento.
Invito alla lettura di Montagna
Per saperne di più di Montagna e appassionarsi, c’è la Rivista mensile del Cai Montagne 360 (pubblicazione cartacea inviata ad ogni socio Cai, compresa nella quota annuale Tesseramento). Tutte pagine da sfogliare, ricche di riflessioni, argomenti, proposte per conoscere e vivere la Montagna in tutte le stagioni, nei paesi e nei rifugi, per un turismo salutare che sappia avvicinare senza danneggiare, garantendo un’economia sostenibile e duratura .
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura
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Montagne 360, marzo 2022 – Rivista del Club Alpino Italiano – un invito alla lettura
In questo periodo di grande confusione e di eventi estremi mi consola grandemente la lettura di Montagne 360, la rivista mensile del Club Alpino italiano.
La concretezza del fare
Nelle pagine, insieme ad alpinismo ed escursionismo, i temi della sostenibilità intesa come attenzione al corretto uso delle risorse naturali, all’incontro e all’ascolto, alla salutare e inclusiva frequentazione consapevole della montagna. La concretezza del fare si delinea dall’editoriale del Presidente Vincenzo Torti sul riconosciuto ruolo sociale del Cai, da parte del Ministro al Turismo Massimo Garavaglia, alla successione di azioni illustrate.
Frammentazione sociale
Per contro mi preoccupa la grande frammentazione sociale e geopolitica dalla guerra in Ucraina (che ha posto l’accento sulla gravità di tutte le tante guerre nel mondo) e dalla pandemia. Le guerre sono eventi inconcepibili e inaccettabili.
Come poter pensare a un mondo migliore, equo e giusto, in presenza di popolazioni bombardate, di città devastate? Ma quanto ci vorrà per ricostruire e ricomporre, sia gli ambienti fisici, sia quelli culturali e sociali? Se è così difficile ricostruire dopo un terremoto (e io vengo dalla triste esperienza dell’Aquila e dei tanti paesi d’Appennino) quanto lo sarà dopo una guerra?
A questo si aggiungono la pandemia e la speculativa rincorsa ai rincari per i costi dell’energia e delle materie prime, con inflazione e titoli in borsa che si alimentano delle emergenze.
Dov’è la fine del tunnel?
Abbiamo sofferto (e anche subito) per due chiusi lunghi anni in attesa di una faticosa ripresa intravista alla fine del tunnel. Adesso la percezione è che nel Parlamento siano emerse le già presenti tensioni interne, rinviando e rallentando le scelte nel pantano delle divergenze. Relativamente a impegno per contrastare la crisi climatica e PNRR – piano nazionale di ripresa e resilienza, non vedo grandi passi nella progettazione, realizzazione condivisa e conseguente attuazione “sostenibile”.
Progetti greenwashing
C’è il concreto rischio di ritardi che faciliteranno l’approvazione di progetti greenwashing. Eppure il PNRR è elemento centrale nella giusta visione di futuro. Se n’è ampiamente parlato anche in questi giorni nella seconda conferenza nazionale dei sistemi INFEAS – informazione formazione educazione sostenibile (link all’articolo Montagne e Parchi) che ha posto al centro dell’attenzione l’importanza dell’educazione ambientale, della condivisione e della partecipazione orientate a costruire insieme la “possibile visione di futuro”.
Costituzione Italiana
La Rivista Montagne 360, marzo 2022, evidenzia il momento storico che ha visto l’inserimento della tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione. Articolo 9, comma 3 Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Il binocolo della CCTAM (che sa guardare lontano e anticipare le situazioni) nel mese di marzo 2022 considera le sorti della neve, dono della Natura che si trasforma in preziosa acqua. L’industria dello sci in affanno (obsoleta e non siamo solo noi ad affermarlo) evidenzia quanto sia grave la crisi climatica. Lo sforzo organizzativo per produrre neve artificiale (costosa, energivora ed inquinante) dimostra che dobbiamo pensare ad altre forme di turismo invernale in Montagna: accattivanti, diffuse sul territorio. Sul futuro della Montagna c’è anche lo spettro delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma ha ancora senso destinare importanti risorse economiche in nuovi impianti sciistici, quando sarà difficile in futuro praticare questo sport al di sotto dei 1900/1800 metri? (crisi climatica docet e ultimi documenti ONU precisano – link articolo Montagna e Parchii – IPCC dell’ONU). Lo svolgimento delle recenti Olimpiadi invernali di Pechino 2022 (nella loro inammissibile realizzazione con quasi il 100% di neve artificiale) sono un indicatore del livello di attenzione alla sostenibilità posto dagli organismi autorizzativi e di controllo (link articolo Newsletter Montagna e Parchi)
Priorità
-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale sono esempio, buona pratica e motore di cambiamento; -la sfida della transizione ecologica è culturale e chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità; -il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e le altre linee di finanziamento sono irripetibile volano di opportunità per il progresso (se animate da una sana visione di futuro).
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
ACQUA DEL GRAN SASSO – incontro con il Commissario Corrado Gisonni, venerdì 25 marzo 2022 a Teramo
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ACQUA DEL GRAN SASSO – incontro con il Commissario Corrado Gisonni Venerdì 25 marzo 2022 a Teramo
Incontro con il Commissario Corrado Gisonni
Venerdì 25 marzo alle ore 17.00 presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo si terrà un incontro pubblico organizzato dall’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso con il Prof. Corrado Gisonni, Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso.
Stato dell’arte e prospettive
Sarà l’occasione per far conoscere a tutti lo stato delle attività fin qui svolte e il piano delle prossime per arrivare alla soluzione del problema delle interferenze delle gallerie autostradali e dei Laboratori dell’INFN con l’acquifero del Gran Sasso da cui traggono acqua oltre settecentomila cittadini abruzzesi distribuiti su entrambi i versanti della montagna. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Una puntuale ricostruzione informativa
Il lavoro fin qui condotto ha permesso di avere un dettagliato quadro conoscitivo dell’acquifero, dei punti di captazione e delle problematicità: un quadro conoscitivo che – secondo quanto riportato più volte dalla struttura commissariale – non era mai stato messo a punto, nonostante siano trascorsi più di vent’anni da quando sono stati evidenziati i rischi legati alla presenza dei laboratori sotterranei e delle gallerie autostradali.
Progettazione preliminare della messa in sicurezza
E proprio partendo dalla ricostruzione informativa condotta sarà possibile avviare la progettazione preliminare della messa in sicurezza, fase che dovrebbe concludersi nella prossima primavera.
Sarà l’occasione per capire come poter andare avanti in modo efficace, funzionale e duraturo.
L’acqua unisce
La “giornata mondiale dell’acqua” del 22 marzo con il tema “acque sotterranee” ha sottolineato valore e ruolo degli ambienti carsici “vere e proprie montagne d’acqua” invitandoci a comprendere e scoprire la complessità di ambienti dei quali sappiamo davvero poco e quel poco di visibile che sappiamo lo dobbiamo agli speleologici.
Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
Agenda 2030 con il Goal 6 intende garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. ASviS è impegnata su questo fronte.
Acqua e agricoltura
Importante il disinquinamento della rete irrigua e della falda freatica nella piana agricola aquilana.
Acqua ed educazione
Decisivo interessare il mondo della Scuola con esperienze in ambiente, tra sorgenti, forre e boschi, per vivere in simbiosi con la Natura.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
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RETE INFEAS: nata come INFEA – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE è diventata INFEAS – INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – 24 e 25 marzo 2022 – incontro nazionale
La risposta culturale alle crisi
In questa fase di crisi climatica e di emergenze che si susseguono l’unica possibile risposta è quella culturale. In questo sentiero di scelte consapevoli e condivise, che sa di futuro possibile, l’educazione ambientale orientata alla sostenibilità diventa strategia fondamentale per l’informazione, la sensibilizzazione e la consapevolezza di tutti noi (a livello locale, nazionale e planetario) nei confronti dei territori, dell’uso equo e giusto delle risorse naturali e verso le problematiche ambientali (impellenti e ineludibili e che non possono essere condizionate da pandemie e guerre).
INFEAS Abruzzo
Va quindi riaperta una fase realmente operativa della Rete dei Centri di Educazione Ambientale orientati alla sostenibilità – CEAS. In Abruzzo INFEA era una realtà presente, coordinata e operativa. Adesso sopravvive ma ha necessità che si ripropongano i Piani di azione triennali (sulla scia del vincente Progetto Di Scuola in Cea) e che maturi un efficace e finalizzato dialogo tra Regione Abruzzo e Parchi nazionali.
24 e 25 marzo 2022 – appuntamento in modalità on line
L’incontro nazionale ha l‘obiettivo di fare il punto sullo stato attuale dei sistemi INFEAS. nazionali e regionali e promuovere il confronto sul ruolo e significato dell’educazione alla sostenibilità per rilanciarne il ruolo a livello nazionale e regionale. Organizzato dal Servizio sostenibilità ambientale valutazione strategica e sistemi informativi (SVASI) dell’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna.
Cosa aspettarsi?
-che si riesca a tracciare lo stato dell’arte con le opportunità, le sfide future e le linee politiche per il rilancio della Rete INFEAS -che si riescano a definire obiettivi, elaborare proposte, piani di azione e linee di gestione e di crescita della Rete INFEAS
Priorità:
-l’informazione, l’educazione e la formazione ambientale che sono motore di cambiamento; -la sfida della transizione ecologica chiede una qualificata e finalizzata gestione dell’educazione alla sostenibilità; -funzionale radicamento della Rete INFEAS, coordinata con altre strutture di governo e studio dei territori (sistema delle Aree Protette, Rete Natura 2000, Università, ISPRA…); – fare propria e sostenere Agenda 2030 e le sfide che racchiude; -il PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza è un volano di opportunità per l’educazione alla sostenibilità; – il mondo della Scuola dei tanti giovani e insegnanti, è il terreno ideale dove coltivare e far crescere l’educazione alla sostenibilità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.