In Natura la tavolozza cromatica è infinita. Ci fermiamo per ora all’alba e al tramonto, momenti dalle segnanti vibranti pennellate. I blocchi scuri e chiari attenuano i contorni e danno corpo ai volumi con proporzioni che evocano la forza della Natura. Ogni giorno appare una scrittura nuova, per tutti noi curiosi spettatori della “tavolozza montagna”. Tocchi di pennello solare frugano tra i particolari, li distinguono mentre i colori complementari avvolgono il tutto. Nella visione a distanza le immagini si ricompongono conservando vibrazioni e forze proprie. Alla luce sembra quasi che le figure assumano forme bloccate. In realtà non è così. I toni si scompongono e la rappresentazione si arricchisce con più restituzioni. Emerge il colore della singola parte, dell’elemento incastonato, l’intensità della luce si articola nelle nicchie della roccia, si moltiplicano i riflessi proiettati tra corpi vicini, cresce il pieno dei colori complementari tra blu, giallo, rosso e viola screziato. Il bello che vediamo divenire, lento e rapido non c’è modo di sintetizzarlo in immagine. Possiamo provare a bloccare l’attimo e restituirlo come fotogramma, ma perdiamo la dinamica e l’effetto cascata, che possono essere colti solo in presenza. La montagna si vive senza fretta: serve attenzione dedicata per cogliere il lavoro della Natura, eseguito sotto i nostri occhi, come in un grande atelier. Ci meravigliamo della qualità e della chiarezza dei colori e degli effetti che producono, stupendoci sia della bianchezza della neve, sia della gradazione, dei contrasti, delle forme, delle linee che emergono e del senso delle strutture. Senza che ce ne accorgiamo l’osservazione sensoriale diventa racconto, dove l’insieme ambientale acquista ruolo, con lo sguardo che dalla roccia si espande al bosco e ai paesi vicini. Allora la luce diventa un pretesto, la composizione cromatica una realtà sospesa, i soggetti non hanno più importanza in quanto tali, assumono valore la complessità e la compenetrazione. Ci si sente parte di un tutt’uno, si è piccoli ma importanti, granelli nella molteplicità. Anche noi diventiamo narrazione e colore nella vivida luce. Ne sanno qualcosa gli abili artisti, cultori del bello, che sono riusciti a rappresentare sulla ceramica il famoso paesaggio castellano. NON SERVONO LUCI ARTIFICIALI PER COGLIERE LA BELLEZZA DEI COLORI IN MONTAGNA! (filidido)
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
GHIACCIAI E NEVI PERENNI – a rischio per il cambiamento climatico
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GHIACCIAI E NEVI PERENNI
A rischio per il cambiamento climatico
I ghiacciai e le nevi perenni sono icona dell’alta montagna. Ambienti severi che affascinano, preludio a cicli dinamici e alla vita. Da sempre luoghi di studio e di scoperte scientifiche, frequentati con cautela, oggi frontiera della crisi climatica.
La magia H2O
È rapida la loro mutazione, con il cambio di stato di aggregazione da solido a liquido. La molecola è sempre la stessa H2O, ma gli effetti su paesaggio ed equilibri completamente diversi.
Lo scioglimento dei ghiacciai, con la loro progressiva e accelerata riduzione, è tra più i rilevanti indicatori del riscaldamento globale e segno dell’attuale crisi climatica.
Serve equilibrio
Si scombinano così importanti equilibri e dalle alte vette si avvertono le ripercussioni in fondovalle e nei fiumi, con pesanti effetti su condizioni meteorologiche, siccità, produzioni e qualità della vita.
La Voce dei Ghiacciai
Oggi, sabato 17 febbraio, a Edolo l’anteprima del documentario “La voce del ghiacciai”, scritto e diretto da Giacomo Andalò in collaborazione con il Servizio Glaciologico Lombardo, con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Europea e il patrocinio del Comune di Edolo, di Unimont e del Parco Regionale dell’Adamello.
…attenti ad ascoltare…mentre scompaiono, in fratture, blocchi e ruscelli. Purtroppo si tratta di una criticità che si associa a desertificazione e perdita di biodiversità.
YouTube “Jackanda
Edolo è lontana, ma Il documentario uscirà domenica 25 febbraio sul canale YouTube “Jackanda”. E così potremo visionarlo.
I Rifugi
Il Cai è preoccupato da tutto questo rapido cambiamento e segue con attenzione quanto accade in montagna. I rifugi, tra le molte funzioni hanno assunto anche quella di “sentinelle del clima”. Ospitano stazioni meteo sulle Alpi e in Appennino che monitorano i locali parametri ambientali per concorrere a descrivere il carattere evolutivo dei processi meteorologici.
Nasce così una rete di Rifugi Cai e di Osservatori climatici CNR che percorre tutta la penisola, dalle Alpi al Mediterraneo.
Un’unica Terra
La crisi climatica riguarda tutti, nessuno escluso e così i rifugi, ospitali strutture nate per l’alpinismo, l’escursionismo e l’informazione ambientale, alle funzioni sociali e culturali hanno aggiunto quelle scientifiche a presidio della montagna.
Sentinelle del Clima
Prossimi incontri Cai in Appennino, 9 marzo e sulle Alpi, 23 marzo sono dedicati a presentare questo nuovo impegno con raccolta dati per la successiva descrezione statistica.
Ghiacciaio del Calderone
Tornando all’altra montagna il pensiero sorvola il tenace Ghiacciaio del Calderone (link articolo)e quello che ne resta, considerando la sua meridionale posizione, incastonato e protetto tra le tre vette del Corno Grande.
Rifugio Enrico Faiani
Tra i Rifugi Cai che vedo come possibile nuova “sentinella del clima” c’è quello intitolato a “Enrico Faiani“, della Sezione Cai di Castelli.
Posto a 1000 m di quota, nel bosco e affacciato sulla valle verso l’Adriatico, ha alle spalle la Parete Nord del Monte Camicia. Una posizione ideale per misurare flussi tra mare e montagna e cogliere la variabilità di questo microclima, condizionato dal manto arboreo e dalla rapida verticalità delle pendici montane.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che promuove iniziative di Educazione Ambientale con il progetto Parco in Aula.
L’Educazione Ambientale
Il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai di Castelli e Teramo propone percorsi di avvicinamento all’ambiente e nell’anno scolastico 2023/24 dalle Scuole è stato scelto quello relativo al “Rifugio Enrico Faiani“, insieme a “Acqua Fonte di Vita” e “Sapori e Saperi della Montagna“.
Con alunne ed alunni si delineano paesaggi di interesse ambientale, storico e rurale con il clima che, insieme alle caratteristiche fisiche del territorio, determina il tipo di vita animale e vegetale, gli insediamenti e le attività dell’uomo.
Tutto è attaccato
Gli argomenti sono collegati e utilizzeranno anche i dati raccolti dai rifugi “Sentinella del Clima”
Con gli alunni e le alunne dalle storie raccontate alle storie vissute. In un mondo che cambia troppo rapidamente
Parchi e Ghiacciai
Parchi e Ghiacciai convivono ed è quindi importante che il Sistema delle Aree Protette si prenda cura di questi potenti e vitali testimoni del paesaggio montano, in riduzione e a rischio scomparsa.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE – artt. 9 e 41
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2 ANNI DI COSTITUZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE
Artt. 9 e 41
8 febbraio 2022
Ricordo ancora l’emozione di allora. Con il Parlamento e le modifiche costituzionali che hanno arricchito il panorama di attenzione in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute ed economia.
Sono passati due anni da quella storica giornata, da martedì 8 febbraio 2022.
Montagna e Montanità
Sullo slancio di quella approvazione mi avventurai in un articolo su Montagna e Montanità.
Montagna e Parchi: il blog
Con ottimismo ho messo insieme più elementi concorrenti sulle “terre alte”.
Da montanaro so quanto la Montagna sia vulnerabile e in prima linea a subire le ferree leggi del cambiamento climatico. Fortuna che resistono tenaci abitanti pronti a coniugare insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Comuni e Comunità
Dai Comuni e dalle Comunità la risposta per contrastare spopolamento e spaesamento.
Lo spopolamento è la minaccia sociale più grave: macigno che pesa sui territori della montagna e altre aree interne.
Partendo dalla Costituzione ho snocciolato utili strumenti da utilizzare come il PNRR, le strategie nazionali SNAI e SNAMI. La necessità di seguire con attenzione iter e contenuti del disegno di Legge sulla Montagna. Un occhio alle Alpi con i Villaggi degli alpinisti da adattare sui Paesi montani d’Appennino. E poi le aspettative dalle Green Communities.
Ministero del Sud?
Il dedicato Ministero del Sud non esiste più (sparito anche il link articolo del 2022), l’Agenzia per la coesione soppressa e non ho traccia delle iniziative economiche in materia di Mezzogiorno.
Adesso abbiamo il Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR. Un ventaglio di competenze dal generale al particolare, dall’Europa al Meridione a tutt’Italia e io non mi ci raccapezzo.
Aree Protette
Vedo positivamente il ruolo dei Parchi e del sistema delle Aree Protette con Rete Natura 2000 nel percorso di manutenzione e rigenerazione della varietà di biodiversità e indotto miglioramento della qualità della vita. Tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2023 c’è di arrestare e ridurre la frammentazione degli habitat e di raggiungere il 30% di territorio tutelato.
Chi mi aggiorna?
Trascorsi due anni mi piacerebbe avere, da chi di dovere e ne sa più di me, un quadro di riferimento aggiornato sulle voci toccate: PNRR, SNAI e SNAMI, Green Communities e altre iniziative.
Ai territori montani è sempre più richiesta la capacità di essere attrattivi e vanno messi in condizione d’esserlo.
Il timore è su ritardi e disattenzioni
Se considero la Montagna come insieme complesso e i servizi necessari agli abitanti, le risorse mi sembrano insufficienti rispetto alle esigenze. Ma, oltre questo, ciò che più mi preoccupa è l’uso distorto elle risorse economiche a disposizione.
Cortina 2026 e la pista da bob
Come è possibile che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina? Dove nasce l’arroganza nel realizzare a ogni costo una inutile pista da bob, anche se non sarà utilizzata per le Olimpiadi? Un “capriccio politico” che, a tutti noi, costa oltre 100 milioni di euro e lascia una pesante eredità di gestione.
Dopo tanti anni di impegno per la frequentazione escursionistica consapevole e la tutela dell’ambiente montano mi interessa approfondire il riferimento all’interesse delle future generazioni. Ciò comporta dettate coerenze obbligate con scelte politiche che siano di mitigazione delle emissioni clima-alteranti, di ripristino degli ecosistemi e a cascata di modelli sostenibili su ambiente, società ed economia.
Docent
Le aree interne e montane rappresentano un esempio di vera sostenibilità ambientale da tener presente con maggiore decisione ed efficacia, a vantaggio di tutti (benefici ecosistemici epandemia docent).
Amo la Montagna
Viviamo particolari momenti di policrisi e il tempo è prezioso, così come le risorse naturali.
La meta è il progresso sociale degli abitanti con le comunità locali protagoniste.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi. Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura
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24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE (2) – Imparare per una pace duratura
Ambiente, Educazione e Istruzione sono compagni di viaggio: insieme “in cammino”
Purtroppo per molti nel mondo l’EDUCAZIONE resta miraggio e chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE e alla consapevolezza dell’attuale situazione di policrisi. Oggi su questo tema è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ponendo la “sfida urgente” di “un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti“. L’istruzione, “è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali“.
Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile (link)
In questa giornata mi piace fare riferimento al 2016, ai lavori della seconda conferenza nazionale sull’Educazione ambientale, che dette corpo alla “Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile” condivisa e validata da quelli che oggi sono MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito e MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Parole guida: riconnettersi con la Natura e la Cultura
L’EDUCAZIONE HA LO SCOPO DI:
– Recuperare il rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita- e con le risorse e le diversità, naturali e socio-culturali del territorio, quali elementi di prosperità e benessere;
– Comprendere la complessità e interdipendenza delle sfide globali che caratterizzano la nostra epoca, acquisendo la consapevolezza che attraverso l’azione, anche quotidiana, e l’impegno comune si può promuovere la transizione verso una società più sostenibile;
– Stimolare scelte consapevoli nella vita quotidiana (dall’alimentazione al turismo, dall’uso dell’energia a quello dell’acqua…), che tengano conto delle ripercussioni delle scelte responsabili sui diversi aspetti della sostenibilità, dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali;
– Riscoprire il “senso del limite”, e affrontare i limiti e i vincoli come ‘risorse’ intorno alle quali far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato, nuovi strumenti di partecipazione;
– Imparare a valutare criticamente le informazioni e i comportamenti, e dunque ad apprezzare le esperienze virtuose provenienti da istituzioni, imprese, cittadini.
Ai giovani vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo
Strategie educative
Club Alpino Italiano e Scuola possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso diverse azioni.
-Educazione ambientale: prevedere lezioni e laboratori da integrare nel curriculum scolastico avvicinando gli studenti ai principi fondamentali della sostenibilità – attraverso escursioni e esperienze di più giorni, riflettendo sulle sfide ambientali globali e le possibili soluzioni,
-Corsi di Aggiornamento per docenti organizzare Corsi di Aggiornamento nazionali, riconosciuti dal MIM, rivolti al personale insegnante, con esperienze interdisciplinari in Natura, per lo più nel Sistema delle Aree Protette
-Cura e rispetto dell’ambiente: promuovere una cultura di cura e rispetto per l’ambiente attraverso attività di sensibilizzazione e eventi, a Scuola e in Natura, che evidenzino l’importanza della tutela attiva.
L’attività in presenza
Quanto è importante che gli studenti si guardino e si cerchino mentre studiano? Tantissimo! Ancor più in ambiente, sui sentieri, dove a ogni passo può esserci una scoperta da condividere, da osservare bene. La ricerca è reale e non svolta in un mondo parallelo.
Con il Cai si riuniscono istruzione ed educazione, ambiente e scienza, con le ore nelle quali bambine e bambini, ragazze e ragazzi diventano protagonisti del loro percorso di apprendimento.
Frammentazione
La Natura è realtà complessa (non complicata). Il libro, che ha sempre accompagnato le fasi di studio, è messo da parte. L’uso del digitale tende a frammentare i discorsi, rendendo granulari i contenuti. Le informazioni diventano orizzontali, perdendo di vista verticalità e rapporto con la complessità, limitandosi a contenuti parziali.
Ricomporre e formare cittadini del domani
Le esperienze in ambiente sono trasversali e verticali, tali da consentire un buon rapporto tra le discipline scientifiche e le discipline umanistiche. In Natura i contenuti sono innovativi, riuscendo a nutrire trasversalmente interessi e passioni. In ambiente è più semplice (in quanto anche più divertente) lavorare e interpretare situazioni di complessità.
Insieme per unire
Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.
A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
24 gennaio 2024- GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE
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24 gennaio 2024 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE
Tra i significati dell’educazione c’è di promuovere attenzione a cultura, sostenibilità e pace.
EDUCAZIONE suona come parola magica in grado di aprire più porte.
Ambiente, scienza e società
Per proteggere territori e persone, insieme alla capacità di riuscire a destreggiarsi negli iter amministrativi e burocratici, sono determinanti la consapevolezza del fine ambientale, per la migliore qualità di vita futura e del fine sociale con ricerca, incontro, pace e armonia, individuale e collettiva.
La GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE del prossimo 24 gennaio affida il ruolo chiave proprio all’educazione alla pace e al progresso sostenibile.
ONU
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite guarda con attenzione all’istruzione riconoscendola quale valida opportunità per “educare ai valori”, costruire una efficace e duratura visione di mondo e di futuro.
Per molti nel mondo l’EDUCAZIONE è una chimera, non avendo accesso all’ISTRUZIONE.
Policrisi
Termine terribile che descrive la presenza contemporanea di più crisi: da quella climatica alla perdita della biodiversità, alla guerra in Ucraina e alla strage senza fine, di civili nella Striscia di Gaza, alle disuguaglianze crescenti, al controllo e sfruttamento delle risorse.
Cittadinanza globale
Tra gli obiettivi del CEA “gli aquilotti” riuscire a dialogare con le giovani generazioni, ascoltandole e condividendo gli strumenti per comprendere gli attuali fenomeni complessi che segnano il nostro tempo. Educhiamo alla lettura.
Insieme per unire
Localmente in Abruzzo si può iniziare dal capire quanto sia “inopportuna” la scelta di “cancellare” la Riserva Regionale del Borsacchio e quanto sia invece “fondamentale” la scelta di “unire” Parchi Nazionali e Parchi Regionali.
A livello nazionale i temi sono tanti. Tra i più assurdi quello di insistere nella realizzazione di una pista da bob a Cortina (sconsigliata per motivi più che concreti), utilizzando risorse statali (quindi nostre, malamente spese).
Il 24 gennaio l’UNESCO organizzerà una formazione online per migliaia di insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio questi episodi.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO in ABRUZZO – venerdì 12 gennaio 2024
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RISERVA REGIONALE DEL BORSACCHIO IN ABRUZZO – venerdì 12 gennaio 2024
La Riserva Regionale del Borsacchio è diventata un simbolo di riscatto delle aree protette, della natura, della biodiversità e della sostenibilità.
OGGI: venerdì 12 gennaio 2024 (tutti insieme a Roseto degli Abruzzi)
LA TUTELA È UNA SCELTA SERIA FRUTTO DI RESPONSABILITÀ, CONSAPEVOLEZZA, COERENZA E TRASPARENZA.
LA COSTITUZIONE, GLI OBIETTIVI AGENDA 2030 E L’IMPEGNO PER IL CLIMA SONO LA NOSTRA GUIDA.
Valore del bene
Non è accettabile che ci sia chi all’improvviso pretende di azzerare valore e finalità di un bene, imponendo che 1100 ettari di territorio tutelato diventino 24 ettari. Tutto questo deciso in Consiglio regionale, con il buio delle tenebre, come dei cospiratori.
Da cittadini consapevoli ci opponiamo a questo modo di fare e di essere.
L’Abruzzo
L’Abruzzo racchiude ambienti eccezionali dalle sabbiose zone costiere, alle sommitali zone montane. Orgoglio e vanto di cittadini attenti alle basilari regole democratiche e che guardano al futuro nel rispetto della Costituzione, della tutela del bene e della qualità della vita.
Aree Protette Nazionali e Regionali
Il particolare Patrimonio Naturale insieme all’altrettanto Patrimonio Culturale d’Abruzzo ha portato all’istituzione di un singolare sistema di Aree Protette Nazionali e Regionali, con benefici ecosistemici per tutti, unici e irripetibili.
È questo il punto di partenza per creare un valore riconosciuto e riconoscibile, di qualità nella tutela, nelle produzioni e nell’offerta.
Club Alpino Italiano – Abruzzo
Il Cai Abruzzo con le Sezioni Cai, insieme alle altre Associazione Ambientaliste, sostiene valore e ruolo delle Aree Protette.
QUELLO AMBIENTALE È INNANZITUTTO UN IMPEGNO PER UNIRE LE FORZE, CONDIVIDERE ESPERIENZE E CONOSCENZE, SCEGLIERE IL MEGLIO SECONDO SCIENZA E COSCIENZA, ABITARE IL NOSTRO UNICO PIANETA, NEL SEGNO DI UNA RITROVATA CONVIVENZA PACIFICA.
Segnalo l’intervento dell’Università dell’Aquila sulla questione Riserva del Borsacchio, come esempio di incontro tra scienza, ambiente e coscienza.
“Come docenti, ricercatrici e ricercatori di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila esprimiamo profonda preoccupazione per la recente decisione del Consiglio Regionale abruzzese di riperimetrare, attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità regionale presentato da 5 consiglieri di maggioranza ed approvato nella seduta del 29 dicembre scorso, la Riserva Naturale del Borsacchio, ricadente nel Comune di Roseto degli Abruzzi nel teramano”.
Lo si legge in una nota dei docenti e ricercatori di scienze ambientali dell’Ateneo aquilano all’assessore regionale Emanuele Imprudente e al comune di Roseto. “La preoccupazione deriva dal fatto che il drastico taglio dell’area inclusa nella suddetta Riserva, che passa da oltre 1100 ettari ad appena 24.7, è stato effettuato senza alcuna preventiva valutazione di natura tecnico-scientifica che ne corroborasse la necessità e l’opportunità, anche in relazione agli impatti sugli obiettivi di tutela della biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda 2030 dell’ONU”.
“La nuova perimetrazione esclude dalla Riserva tutta la fascia collinare retrostante la fascia costiera. La fascia collinare, pur essendo in buona parte utilizzata a fini agricoli (seminativi, oliveti e vigneti), include anche habitat di elevato valore ecologico e di interesse comunitario, come riportato nella Carta della Natura redatta dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA), tra cui i boschi ripariali a pioppi (codice habitat 44.61) e roveti (codice habitat 31.8A). Notevolmente diversificata è inoltre la fauna che caratterizza tale fascia collinare, anche in questo caso con la presenza di specie tutelate a livello nazionale o comunitario tra le quali, a mero titolo esemplificativo, si possono citare il rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e l’istrice (Hystrix cristata) tra i Mammiferi, la natrice tassellata (Natrix tessellata) e il colubro liscio (Coronella austriaca) tra i Rettili, il tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e il Rospo smeraldino (Bufotes viridis balearicus) tra gli Anfibi, il falco pellegrino (Falco peregrinus) tra gli Uccelli, il coleottero scarabeide Protaetia speciosissima tra gli Insetti (inserito nella Lista rossa del Comitato italiano dell’International Union for Conservation of Nature)”.
“La nuova perimetrazione include esclusivamente la fascia litoranea compresa tra gli urbanizzati di Roseto degli Abruzzi e Cologna Spiaggia, che rappresenta un’importante area di nidificazione del fratino (Charadrius alexandrinus), specie ornitica riportata come ‘Minacciata’ (EN) nella rossa dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN), e ospita numerose piante caratteristiche degli habitat dunali e retrodunali come il giglio di mare (Pancratium maritimum), l’euforbia marittima (Euphorbia paralias) e la gramigna delle spiagge (Thinopyrum junceum). Non da ultimo, sono da ricordare le recenti frequentazioni da parte di esemplari della tartaruga marina Caretta caretta, che hanno portato anche a fenomeni di nidificazione sulle spiagge della Riserva”.
“Tuttavia, la riperimetrazione, sebbene mantenga i vincoli di tutela in questa fascia costiera, potrebbe compromettere gravemente la funzionalità ecologica di questi ecosistemi costieri privandoli di un’importante area buffer e di connettività ecologica rappresentata dalla fascia collinare retrostante. Un ulteriore punto, che è importante rilevare, riguarda gli aspetti geologici: buona parte della fascia collinare, inclusa nella Riserva fino allo scorso dicembre, presenta aree argillose ad accelerata erosione; i vincoli alle tipologie di attività agricole e manifatturiere che ivi si possono svolgere, legati proprio alla presenza della Riserva, hanno la funzione di contribuire, verosimilmente, ad evitare un’erosione ancor più marcata, quale potrebbe derivare da un uso del suolo legato ad un’agricoltura intensiva o all’espansione edilizia”.
“La comunità scientifica internazionale ha dimostrato che le aree protette attuali non sono sufficienti ad arrestare il drammatico declino della biodiversità e dei relativi servizi ecosistemici di cui l’umanità beneficia (ad es. suolo fertile, depurazione di acqua ed aria, riciclo dei nutrienti). In particolare, la quindicesima Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (COP XV) delle Nazioni Unite tenutasi a Montreal nel dicembre 2022 ha elaborato un “Quadro globale per la biodiversità post-2020” , tra i cui capisaldi troviamo la necessità di garantire la sussistenza di una rete internazionale ed integrata di aree protette che, coprendo almeno il 30% della superficie globale, riesca a preservare efficacemente la biodiversità. In questo contesto, qualsiasi decisione in merito a riperimetrazioni di aree protette esistenti dovrebbe a maggior ragione essere preceduta da un’appropriata analisi scientifica dei costi e dei benefici dell’operazione stessa, non solo in termini locali ma anche in termini di rete integrata, nazionale e internazionale, di aree protette finalizzata alla conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici”.
“Le Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila rimangono a disposizione per adoperare le proprie competenze tecnico-scientifiche multi-settoriali (zoologia, botanica, micologia, ecologia, geologia, microbiologia agraria ed ambientale) nell’assistere l’amministrazione regionale e le amministrazioni locali abruzzesi, nella pianificazione e gestione del sistema di aree protette regionali mediante scelte corroborate da solide evidenze scientifiche, che permettano uno sviluppo economico in equilibrio con i delicati ecosistemi che la nostra Regione ospita. Nel caso specifico del recente taglio alla Riserva del Borsacchio, ci auguriamo che il Consiglio regionale torni sui suoi passi e avvii una fase di consultazione con tutti i portatori di interesse per valutare attentamente se, e in quale misura, sia realmente opportuno ridimensionare quest’area protetta”.
I firmatari: Paola D’Alessandro (docente di Zoologia) Anna Rita Frattaroli (docente di Botanica) Maurizio Biondi (docente di Zoologia) Enrico Lunghi (ricercatore in Zoologia) Mattia Iannella (ricercatore in Zoologia) Daniele Salvi (docente di Zoologia) Francesco Cerasoli (ricercatore in Ecologia) Michele Di Musciano (ricercatore in Botanica) Diana Maria Paola Galassi (docente di Zoologia) Maria Maddalena Del Gallo (docente di Microbiologia Agraria e Ambientale) Mirco Iotti (docente di Botanica) Gianluca Ferrini (docente di Geologia) Marika Pellegrini (ricercatrice in Microbiologia Agraria) Antonio Di Sabatino (ricercatore in Ecologia) Simone Fattorini (docente di Ecologia) Marco Leonardi (ricercatore in Botanica) Loretta Giuseppina Pace (ricercatrice in Botanica) Antonio Moretti (docente di Geologia) Marco Patacci (ricercatore in Geologia).
In atto un appello con raccolta firme ed è possibile aderire anche online
𝗥𝗔𝗖𝗖𝗢𝗟𝗧𝗔 𝗙𝗜𝗥𝗠𝗘 𝗢𝗡𝗟𝗜𝗡𝗘!
E’ possibile firmare online la petizione contro il taglio della Riserva Borsacchio compilando il modulo presente in fondo alla pagina web: https://www.guidedellariservaborsacchio.it/no-al-taglio-della-riserva-borsacchio/
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA
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AUGURI CON I MAGNIFICI 7 PARCHI D’ITALIA
A TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTÀ AUGURO DI “COSTRUIRE SULLE RADICI” UN MONDO DI PACE.
Scienza e Ambiente
Credo fermamente che scienza e ambiente riescano a indirizzare il progresso sulla via verso la pace. Conoscenza e libertà come leve su montagne fulcro di questo indirizzo di amore e riconoscenza.
350 ANNI di Tutela Attiva
100 ANNI – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
100 ANNI – Parco Nazionale del Gran Paradiso
30 ANNI – Parco Nazionale della Val Grande
30 ANNI – Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
30 ANNI – Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna
30 ANNI – Parco Nazionale dei Monti Sibillini
30 ANNI – Parco Nazionale del Pollino
LE BUONE PRATICHE DI MONTAGNA
Il senso migliore per raccogliere il momento celebrativo dei 350 anni di tutela della montagna e dei suoi abitanti è quello di apprendere dalle buone pratiche di equilibrio e rispetto, nelle Alpi e in Appennino.
Le Aree Protette sono laboratori che ci aiutano a sperimentare il futuro
Le attività nei Parchi sono dedicate ai giovani, pensate per educare alla frequentazione dei sentieri, alla sosta nei paesi e nei rifugi, per promuovere tematiche legate alla reale sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e alla cittadinanza attiva.
PATRIMONIO NATURALE – PATRIMONIO CULTURALE
Il totale di 350 anni rappresenta un patrimonio ineguagliabile e inestimabile di storie e vicende d’Italia per la conservazione e il progresso. Patrimonio Naturale e Patrimonio Culturale indispensabili per l’attuale fase di Transizione Ecologica e degli obiettivi Agenda 2030. Le nostre secolari robuste radici, presenti nei tanti piccoli paesi montani, ci aiutano a contrastare crisi climatica ed emergenza sanitaria.
POSSIAMO INSIEME PER…
Insieme possiamo evitare spopolamento dei paesi, perdita d’identità e di biodiversità, consumo del suolo e il crescente diffuso spaesamento generazionale.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio direttivo Federparchi.Responsabile di Progetti. È giornalista ambientale.
11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna, subito dopo, 16 dicembre a Carrara …
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11 dicembre 2023 – Giornata Internazionale della Montagna
Per il futuro delle montagne abbiamo un appuntamento imperdibile.
Tutti insieme l’11 dicembre per celebrare la “Giornata Internazionale della Montagna”.
Il 2002 è stato l’Anno Internazionale della Montagna e l’anno dopo, nel 2003 è stata istituita la Giornata Internazionale della Montagna dell’11 dicembre.
La Montagna è…
La Montagna è importante per la salute del pianeta, per i benefici ecosistemici, per il benessere delle persone, per la molteplicità delle culture
La giornata dell’11 dicembre evidenzia valori ambientali e invita a conoscere meglio le “terre alte”.
101° Congresso del Cai a Roma
Sono ancora intriso dai messaggi del 101° Congresso del Cai a Roma, dello scorso 25 e 26 novembre che ha trattato temi diversi legati alla Montagna e ai suoi abitanti, indicando una prospettiva di possibile futuro. Le attività escursionistiche e alpinistiche, il consumo di suolo, la perdita di biodiversità, la crisi climatica, la tenace vita nei piccoli paesi montani, le implicazioni sociali ed economiche, la politica delle alleanze e di leggi dedicate, sono stati alcuni dei temi trattati e ripresi nelle tesi e negli interventi
Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi a Torino
E’ un luogo simbolo del Cai e della Montagna. I materiali presenti documentano e ci raccontano l’alpinismo nelle sue varie manifestazioni, gli aspetti naturalistico-ambientali della montagna, quelli culturali e delle tradizioni. Voluto dal Cai nel 1874 presso i locali dell’ex convento dei Cappuccini. Con il Museo troviamo un Centro di documentazione, una Cineteca storica e sempre delle Mostre. Insomma tutto ciò che ci serve per avvicinare la Montagna e scoprirne i suoi segreti
FERMIAMO LA DEVASTAZIONE
Ripristinare gli ecosistemi montani
Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare l’11 dicembre 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli ecosistemi 2021-2030.
Diverse sono le iniziative sul territorio italiano organizzate per celebrare questo memorabile lunedì 11 dicembre 2023.
sabato 16 dicembre 2023
A Carrara, il 16 dicembre, un convegno e una manifestazione nazionale per salvare le Alpi Apuane: LE MONTAGNE NON RICRESCONO.
Dal confronto di decine di associazioni, comitati e movimenti del territorio apuano nasce un appello alla mobilitazione per contrastare l’assalto alle Alpi Apuane e a tutte le montagne.
ALPI APUANE – IL SENSO DELL’ECCESSO
Quello che purtroppo osservo quando sono al cospetto delle Alpi Apuane è il senso dell’eccesso.
Eppure all’inizio c’è la meraviglia per quel chiarore lontano luminescente che appare e fa pensare alla neve, anche in piena estate.
Dalla meraviglia alla incredulità il passaggio è di quelli che ti si legge subito sul viso. Come quando passi dallo stupore allo spavento
NO! NON È NEVE!
Più ti avvicini e più scopri strane geometrie. I fianchi delle montagne, da morbidi e tondeggianti, sono diventati alti gradoni spigolosi. Dove c’era roccia ora ci sono innaturali vuoti.
Il bianco è quello della roccia messa a nudo.
Estrarre, tagliare e trasportare. Sempre più e sempre più velocemente e non per finalità artistiche, di pregio, di arredo o piastrelle. Il materiale si preleva in quanto carbonato di calcio utilizzato per molteplici altri scopi.
L’eccesso diventa irreversibile danno ambientale
La risposta a questo crescente scempio è solo culturale per scegliere di cavare il giusto, a vantaggio della collettività e non chi si arricchisce.
ALPI APUANE: MERAVIGLIA D’ITALIA
Le Alpi Apuane sono tra i luoghi più belli d’Italia. Inserite nell’Appennino si distinguono per l’aspra morfologia dai versanti alti ed inclinati, le valli incise, i profondi abissi e le cavità. Clima e posizione geografica determinano ambienti vari ricchi per flora e fauna. Ci troviamo nel regno del marmo che ha reso famosi questi luoghi nelle testimonianze storiche e culturali. Oggi però le cave segnano irreversibilmente questi territori e sono il problema ambientale più rilevante.
LE CRITICITA’ – IL FUTURO è nelle mani dei GIOVANI
Difficile gestire la compatibilità delle attività estrattive con i fini di tutela e salvaguardia dell’area protetta. Le cave sono la causa di deturpazione paesaggistica e degrado ambientale, ci sono cave sopra i 1.200 metri che è il limite altitudinale per gli interventi in Appennino e inoltre molte si sviluppano in galleria. E’ ingente la quantità di materiali estratti con l’inquinamento delle falde acquifere e quello dato dal traffico di mezzi pesanti.
TOSCANA, AREE PROTETTE, PAESAGGIO
La Toscana è Regione di Aree Protette con 3 Parchi Nazionali e la presenza di Parchi Regionali a sottolineare il valore d’insieme di luoghi e popolazioni tra natura e cultura. A sostegno di questi territori si fa appello alla Costituzione e alla Repubblica che tutela il paesaggio. Ed ecco che il paesaggio assume un valore inteso nella sua accezione più ampia, come paesaggio emozionale, culturale tale da definire il senso identitario non limitato alla sola percezione panoramica.
PIZZONE II
L’impegno Cai c’è per contrastare l’assalto a tutte le montagne. Come altro esempio simbolo evidenzio quelle del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, minacciate dal Progetto enel “PIZZONE II”, posto opportunamente all’attenzione del 101° Congresso Cai dalla Sezione Cai di Castel di Sangro.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi, 2023
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COP 28 – vertice mondiale negli Emirati Arabi 30 novembre – 12 dicembre 2023
Cos’è la COP?
Si riunisce la COP 28 (link) il cui acronimo sta per Conferenza delle Parti, ovvero i Paesi firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) link. Nel 1992 i paesi hanno aderito a un trattato internazionale sul Clima entrato in vigore nel 1994, composto da 197 “parti” (196 paesi e Unione Europea). Questa del 2023 è la 28esima edizione che raggrupperà le “parti” a Dubai.
Accordi insufficienti
Le COP precedenti hanno visto “accordi insufficienti”, che non hanno accelerato l’azione verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (link) (COP21 del 2015) e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.
Le attuali evidenti contraddizioni
Vorrei sbagliarmi, ma purtroppo è facile rilevare evidenti contraddizioni. Se l’obiettivo è la decarbonizzazione non so cosa possiamo aspettarci se gli Emirati Arabi, che ospitano la COP 28, fondano la loro economia proprio sui combustibili fossili.
Il termometro sale
Gli indicatori scientifici indicano scenari futuri con temperature ben più elevate oltre le soglie di sicurezza e persistono (si accentuano) fake news di disinformazione sul cambiamento climatico. Si tratta invece di convincere e alimentare una tensione globale verso la neutralità climatica.
Anno più caldo
I dati misurati indicano il 2023 come l’anno più caldo mai registrato. Ci sono quindi ragioni specifiche per cui la COP 28, rispetto alle precedenti, è di particolare importanza. Gli scienziati richiamano all’indispensabile attenzione e alla verifica dei percorsi per raggiungere gli obiettivi.
Si sciolgono i ghiacci
L’emergenza climatica causa lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento dei mari, un pianeta più caldo e un clima più estremo. Le lacune ci sono e dovrebbero essere definite strategie da mettere in pratica, tali da garantire maggiori risultati.
Poteri e interessi forti
Ci sono poteri e interessi forti che condizionano le scelte e la democrazia non trova qui terreno fertile e neppure si pone attenzione alle generazioni future.
La conseguenza è che sono incredibilmente rallentati i progressi verso efficaci politiche climatiche.
Restare fermi, mentre i cambiamenti climatici incalzano, sarà causa di sofferenze e vittime.
Sono trascorsi 30 anni
Sono trascorsi 30 anni dai primi appelli, ma le politiche climatiche non sono riconosciute democratiche e di diritto e il tentativo di giungere ad accordo tra le “parti” per la mitigazione e l’adattamento mostra evidenti ombre.
Così sicuramente non andrà bene! Come riusciremo a dimezzare le emissioni globali di gas serra entro il 2030, raggiungendo così l’obiettivo fissato dallo storico Accordo di Parigi?
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
La Magia del Sentiero – inCammino per andare e diventare
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La Magia del Sentiero
inCammino per andare e diventare
Mi trovo sul sentiero e fantastico sulle tante persone che lo hanno percorso. Sono stati alpinisti, boscaioli, cacciatori, ma trovo anche studiosi, ricercatori, artisti, pittori, insegnanti, fotografi, militari e sicuramente filosofi ed esteti.
Immagino queste persone al Fondo della Salsa, ai piedi della grandeParete Nord del Monte Camicia, tutteriunite per condividere una riflessione sulfuturo della Montagna.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo –Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette“
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.