Si svolge la Settimana della Natura che vede la nostra biodiversità e il nostro ambiente protagonisti.
Lo rileva il Ministero della Transizione ecologica in una nota spiegando che è “una Settimana ancora più importante, quest’anno, dopo l’inserimento della tutela dell’ambiente nella nostra Costituzione e che il ministero della Transizione ecologica vuole ricordare per accendere i riflettori sul nostro inestimabile patrimonio, da tutelare e valorizzare”.
L’invito a riscoprire la bellezza e la ricchezza dei Parchi italiani, rilanciare un turismo sostenibile, capace di spaziare dai beni culturali ai cibi locali, alla tutela del patrimonio di biodiversità che rende l’Italia un Paese unico al mondo.
Nella comunicazione serve un linguaggio chiaro su ambiente e società. Gli esempi di vita in montagna si basano su conoscenza ed esperienza. Con la correzione di eventuali errori si giunge alla progressiva adozione di comportamenti corretti e consapevoli, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.
La Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano dei Cai mette a disposizione alcune considerazioni per «sensibilizzare al meglio le coscienze di tutti i fruitori della montagna». In particolare, il punto critico per quanto riguarda il Club alpino italiano è proprio il tasso globale di perdita di biodiversità senza precedenti nella storia dell’umanità, che rappresenta una minaccia diretta ed esistenziale per la vita e il benessere umano(link al documento originario Cai-CCTAM)
Venerdì 20 maggio si inizia con la Giornata mondiale delle api, “con l’obiettivo di portare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l’importanza in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat“.
Sabato 21 maggio, prosegue il Mite, “ricorre la Giornata europea della Rete Natura 2000, la più grande rete di aree protette al mondo, costituita da circa 27.000 siti terrestri e marini, che coprono oltre il 18% delle aree terrestri dell’Unione Europea e circa il 9% dei mari. Un sistema che svolge un ruolo essenziale nell’arrestare la perdita di biodiversità e che quest’anno compie trent’anni“.
Domenica 22 maggio la Giornata mondiale della biodiversità compie trent’anni ed è una data “particolarmente importante per l’Italia che, oltre a essere tra i Paesi europei con maggior ricchezza floristica e faunistica”, ha “elevatissimi tassi di endemismo, cioè dalla presenza di specie che vivono solo all’interno dei nostri confini italiani. Il che comporta una grande responsabilità“.
Lunedì 23 maggio è la Giornata mondiale delle tartarughe, che l’Italia tutela con decine di centri per il recupero e la riabilitazione dislocati nelle aree marine protette e i centri dei Carabinieri del Cufa e Biodiversità.
Martedì 24 maggio ricorre la Giornata europea dei parchi, (che prende il via dalla Svezia) “scrigni di biodiversità da riscoprire, anche in termini di turismo ed economia sostenibili: i 24 parchi nazionali italiani e le 29 Aree marine protette su tutto il territorio nazionale, ricoprono circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa”. I Parchi sono scrigni di biodiversità rappresentando un ‘modello integrato di sviluppo che, seppure ancora implementabile, costituisce già l’esempio tangibile di ‘buone pratiche’, agente primario per il conseguimento di benessere sociale e di opportunità di sviluppo locale durevole e sostenibile”.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Giornata Mondiale delle Api, venerdì 20 maggio 2022
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Giornata Mondiale delle Api, venerdì 20 maggio 2022
Conoscerle aiuta a responsabilizzare le giovani generazioni. Avvicinare e osservare un alveare stimola la partecipazione attiva.
ISPRA
In occasione della quinta Giornata Mondiale delle Api, ISPRA organizza una tavola rotonda per conoscerle meglio. Si parlerà di come salvare le api per salvare noi stessi. Tante le qualità di questi preziosi impollinatori e produttori di miele di qualità.
ASviS tratta il tema della sostenibilità. Tra i 17 obiettivi (tutti collegati tra loro) vi propongo un essenziale e accattivante video di presentazione dell’obiettivo n.15 “vita sulla Terra”. Ci si rivolge alle scuole primarie, ma nella sua chiarezza il video è di efficace riferimento per tutti noi. Le immagini si avvalgono del meraviglioso mondo delle api.
-proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, -gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, -arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica
I parchi sono al centro di queste attività di conoscenza e salvaguardia delle api. Il Parco Nazionale Sibillini organizza per il 19 un webinar sul tema ma io ricordo anche tutte le attività svolte negli anni precedenti dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La montagna d’altronde è luogo d’eccellenza per quanto concerne la vita delle api con ambienti ricchi di biodiversità e liberi da pesticidi, per cui il miele prodotto risulta di alta qualità.
Ricordo il mio apiario di Castelli e le cassette rivolte al sole nascente, poste in alto appena oltre la casa di campagna. Con l’avvio della primavera per le api era tutto un volare verso il basso, sui campi coltivati che cominciavano a colorarsi, tuffandosi golose un po’ ovunque per raccogliere i primi nettari anche posandosi sugli esili fiorellini della veronica (occhi della Madonna). Si formava così un ben identificato tratto di territorio dove il volo era accompagnato dal tipico intenso ronzio. Api rapide e dirette nello scendere verso il basso, un po’ appesantite al rientro, gonfie e dorate di polline nelle tasche delle zampe, con una sosta forzata appoggiandosi affaticate sul predellino, prima di entrare finalmente nell’arnia, dove depositare il prezioso bottino.
Il volo radente lambiva la strada di accesso alla casa ed era opportuno abbassare la testa percorrendola. Una giovane e riccioluta testa bionda di bambino si sporgeva invece verso l’alto affascinata dal ronzio e dal rapido movimento. Testa tante volte richiamata e allontanata dal fratello e altrettante volte sfuggita e tornata sul ronzante corridoio, accompagnata dalla fedele Zara, mai distante.
Queste non erano le delicate api della culla che allietavano il sonno con le mani protese e così alla fine accadde. Un’ape più stanca e più in basso delle altre restò impigliata nell’inestricabile grumo biondo dei capelli e il grido fu subito lancinante, con una rapida e risolutrice fuga. L’esperienza fu utile!
Nei mesi successivi il corridoio si liberava e le api volavano verso l’alto, seguendo la fioritura alla ricerca dei prati più in quota. Le vedevi arrivare dalla montagna superando la cortina degli alberi del bosco, sempre cariche e attente al ritorno, mentre le consorelle, nelle ore calde della giornata, sventolavano le ali per immettere aria fresca nell’alveare.
Adesso riccioli d’oro era sempre vicino a me, seduto nell’erba a lato dell’alveare, fuori dal tracciato di rientro e osservava rapito, agitando le paffute manine, il rapido e vibrante volo di questi infaticabili e insostituibili insetti. Zara accucciata, il muso ai piedi di Andrea, la coda mai ferma.
benefici e servizi ecologici
… con l’impollinazione le Api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della Biodiversità. Il valore economico del servizio di impollinazione, offerto dalle Api, risulta fino a dieci volte maggiore rispetto al valore del miele prodotto. Nel contempo il valore del miele, in particolare quello prodotto in Montagna con metodi artigianali, esprime un valore aggiunto di qualità ed economia che può e deve ricadere sulle popolazioni locali che questo miele producono…
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO”
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(2) Relazione conclusiva del progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo– relazione conclusiva – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO” Teramo – 2A Liceo Scientifico – 2A Liceo Coreutico – giovedì 5, martedì 10 e venerdì 13 maggio
Le lezioni a Scuola e la successiva uscita in ambiente, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno consentito di conoscere meglio l’ambiente naturale e sociale montano con le sue problematiche. Le esperienze dirette, con lettura e interpretazione dell’ambiente portano ad adottare comportamenti consapevoli e responsabili, durevoli nel tempo.
Strada Maestra del Parco
Iniziando l’avvicinamento da Teramo, attraverso Montorio al Vomano e l’omonima vallata il territorio si svela agli studenti nella sua complessità. Colline, paesi montani, le diverse rocce tra calcare e arenarie, il corso d’acqua con gli invasi idroelettrici, tutto diventa visibile comprensibile nello sviluppo della Strada Maestra del Parco che unisce Teramo e L’Aquila. Seduce il rapido arroccamento della sinuosa strada che si innalza sul Vomano, scoprendo dapprima la frazione di Intermesoli e, subito dopo, il borgo di Pietracamela, vero “nido d’aquile”, appollaiato tra spettacolari monti.
Il sentiero giusto
La saga paesaggistica continua raggiunta Prati di Tivo e l’occhio spazia, tocca e abbraccia, cercando possibili sentieri per andare oltre l’incomparabile scenario. Sembrerebbe tutto compatto e lo sguardo si appanna. Per fortuna la cartina dei sentieri, orientata correttamente, aiuta a trovare spiragli e il percorso giusto del Sentiero Italia Cai racchiuso da questi monti a prima vista insormontabili. Non è semplice orientarsi, ma con un po’ di pratica nell’uso di cartina e bussola molto diventa possibile.
Sentiero Terre Alte
Si intercetta il Sentiero Terre Alte da Pietracamela, studiato e recuperato dal Cai nella “via dei carfagni” per la salvaguardia della rete storica dei sentieri, definita nel passato dagli scambi commerciali e dalla tradizione.
Per continuare
L’Educazione Ambientale promuove la diffusione dell’escursionismo come attività ideale del tempo libero che armonizza ecologia ed economia (hanno ôikos, la casa, come radice comune), avviando un turismo che non alteri il patrimonio naturale e antropico ancora esistente.
Consapevolezza
Cai e Scuola insieme per diffondere tra studenti, famiglie e insegnati (e così raggiungere ogni cittadino), cultura e consapevolezzasulle sfide ambientali presenti e da affrontare e sui cambiamenti e gli stili di vita più sostenibili da adottare. La consapevolezza è un concetto guida che accompagna le nostre scelte.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
in CAMMINO nei PARCHI – domenica 12 giugno 2022 – 10a edizione
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in CAMMINO nei PARCHI – domenica 12 giugno 2022 – 10a edizione
Giornata nazionale – “IN MONTAGNA” (e non solo) PER UNA GRANDE ESPERIENZA CONDIVISA da svolgere nel Sistema delle Aree Protette d’Italia.
Club Alpino Italiano e Federparchi promuovono “in CAMMINO nei PARCHI” per il piacere di camminare ed esprimersi in libertà proponendo segmenti di bellezza d’Italia, con l’invito a visitarli in ogni stagione.
Tutti noi abbiamo conservata intatta la gioia dell’incontro. Potremo vivere e raccontare un’esperienza salutare e appagante. Speriamo grandemente di essere oltre la fase limitante della pandemia, almeno negli spostamenti e nelle attività all’aria aperta, pur continuando a osservare le indicazioni indispensabili di sicurezza sanitaria tra le persone.
Lo slogan della giornata resta sempre: SENTIERI PER CONOSCERE”
Si attiva così il circuito virtuoso di camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare. Il senso vincente della giornata nazionale “in CAMMINO nei PARCHI” è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato, nella conoscenza di luoghi e persone. Prepariamoci a partecipare da protagonisti a una rinnovata e indimenticabile esperienza all’aria aperta, in Montagna, nei Parchi e in ogni altra realtà protetta
IL CAI NON SI FERMA E PENSA AI GIOVANI E ALLE FAMIGLIE…
ORGANIZZIAMOCI PER DESCRIVERE ITINERARI CHE AIUTERANNO A CONOSCERE I VOLTI DELLA MONTAGNA E IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE
GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI
L’evento “in cammino nei Parchi” segue la Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909.
2022 Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne
20 anni dopo il 2002, Anno Internazionale delle Montagne l’ONU ha nuovamente indirizzato l’attenzione planetaria sulle Terre Alte del Pianeta, per contrastare crisi climatica e degrado.
DI RIFERIMENTO:
IL “SENTIERO ITALIA CAI” E LE TANTE AREE PROTETTE CHE ATTRAVERSA
Centralità assegniamo alla descrizione delle tappe del “Sentiero Italia Cai” con lo scopo di interessare direttamente e indirettamente tutti i Parchi Nazionali (ne sono 25: 16 direttamente attraversati, 4 raggiunti con bretelle e 5 di mare con la diffusione dei messaggi educanti del SI Cai), tanti Regionali e locali (37). Scopri il Sentiero Italia Cai(link al sito)
IL CLUB ALPINO ITALIANO E IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE documento guida approvato dal Consiglio Centrale Cai (26 marzo 2022)
Il documento sviluppa l’argomento ripercorrendo la storia delle Aree Protette, i temi basilari e quelli attuali, i servizi ecosistemici, il capitale naturale, coniugando l’ambiente con società, economia e istituzioni. Per questo tratta di legislazione e gestione, ponendo attenzione alle logiche europee e allo specifico ruolo di Rete Natura 2000.
Emerge la complessità del Sistema e la necessità di tutelarlo dalle crescenti minacce
Il taglio comunicativo del Cai evidenzia la storia dell’alpinismo e dell’escursionismo, della conoscenza naturalistica e culturale, del presidio del territorio, della frequentazione consapevole, dell’insediamento e della tutela.
Alla luce di quanto espresso nel documento sulle AREE PROTETTE il Club Alpino Italiano:
•Assume come valore intrinseco il Sistema delle Aree Protette (Parchi nazionali, regionali, Riserve Naturali, Rete Natura 2000, ecc.);
• Difende l’integrità delle singole Aree Protette e gli obbiettivi di conservazione per cui esse sono state istituite, qualora consideri che siano minacciate;
• Ne riconosce la funzione di protezione, conservazione, gestione del Capitale Naturale e dei servizi ecosistemici da questo generati;
• Ne promuove la diffusione e la conoscenza all’interno del proprio corpo sociale quale elemento di formazione e arricchimento culturale;
• Ne riconosce il valore di promozione di una economia diffusa a primario sostegno delle popolazioni residenti;
• Si impegna a fare rispettare sia la legislazione nazionale sia le direttive europee in materia di protezione della natura e di aree protette;
• Individua nelle popolazioni residenti il perno sociale di custode della cultura e delle tradizioni della Montagna (valori identitari);
• Ritiene utile partecipare al processo di revisione ed aggiornamento della legge quadro sulle Aree protette, 6 dicembre 1991 n° 394, a trent’anni dalla sua emanazione;
• Ritiene indispensabile incardinare questo processo di revisione all’interno delle normative europee espresse dal Next generation EU;
• Ritiene necessario individuare e proporre un piano nazionale di ampliamento del Sistema delle Aree Protette al 30% del territorio nazionale ed alla protezione in maniera rigorosa del 10% del territorio, così come richiesto dalle strategie europee;
• Si impegna per il raggiungimento di tali obbiettivi ricorrendo in particolare alle dettagliate conoscenze geografiche, ambientali e socioeconomiche dei propri iscritti;
• Si impegna a realizzare progetti, in sinergia, con gli Enti di gestione delle Aree protette, in particolare di educazione ambientale, osservazione e rilievo della biodiversità e del territorio, citizen science, ecc.;
• Impegna i propri rappresentanti nominati negli Organi direttivi dei vari Enti Parco a promuovere questi principi durante lo svolgimento del loro mandato.
ANCHE DUE GIORNI DI ATTIVITA’11 e 12 giugno 2022
Le iniziative potranno essere svolte anche su due giorni: sabato 11 e domenica 12 giugno 2022, prevedendo quindi un’esperienza di pernottamento in rifugio o in un paese montano. L’obiettivo è di raccogliere quante più schede descrittive delle escursioni proposte per avvicinare e conoscere il Sistema delle Aree Protette con Parchi Nazionali e Parchi Regionali, Rete Natura 2000 , le aree Unesco e altre zone tutelate.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
(1) Progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il Convitto Nazionale “MELCHIORRE DELFICO”
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(1) Progetto di educazione ambientale alla sostenibilità del Cai Teramo – A SCUOLA IN MONTAGNA con il CONVITTO NAZIONALE “MELCHIORRE DELFICO” Teramo – 2A Liceo Scientifico – 2A Liceo Coreutico – giovedì 5, martedì 10 e venerdì 13 maggio
Studiare a Teramo
Nel salire i gradini di entrata dell’Istituto scolastico del Convitto guardo attorno e osservo le montagne a cornice. Teramo è città cerniera, tra il mare Adriatico e il territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le vette scorrono come in un film. Un arco che si stacca nel cielo con il bianco dell’ultima neve. Lo scenario affascina.
Chiudo gli occhi e mi ritrovo sul Monte Bilanciere. Quanto di meglio ci può essere per spaziare lontano a 360°, un balcone panoramico su tutto. Lo sguardo scorre e assapora. Si posa sul nucleo centrale di Corno Piccolo e Corno Grande che cattura e seduce inseguendo la lunga cresta del Centenario. Sull’altro verso dell’allineamento svettano Pizzo d’Intermesoli e Monte Corvo e, superato Monte San Franco, si scivola sull’ondulante cavalcata dei Monti della Laga, appoggiata ad arco sugli ammiccanti e pungenti Monti Gemelli. Paesi e valli rotolano nella luce verso la costa, al limite dell’intenso cremisi del mare.
Comunicare l’Ambiente
Torno in me con un grande respiro e supero agile gli ultimi gradini di ingresso. Comunicare l’Ambiente è possibile con immediatezza e realismo, quando tutto questo è a disposizione degli occhi, di piedi e mani, per l’escursionismo e l’alpinismo praticato in ogni stagione. A Teramo ci sono spazi verdi dove camminare, lungo i fiumi che la delimitano, nel Parco fluviale e oltre. A piedi risalendo il fiume Tordino, dalla città al piccolo paese di Padula, per mulini, vallecole e case sparse. Nelle terre della Laga, arenarie, marne e argille.
A Scuola in Montagna
Tra Cai e Convitto (insegnanti referenti Anna Rita Giuliani e Gabriele Scopolino) il progetto ha preso corpo prevedendo incontri preparatori e l’escursione nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le lezioni sono state pensate per ragazzi nuovi alle attività escursionistiche, facilitando la successiva lettura e interpretazione dell’ambiente montano, con le fondamentali informazioni su attrezzatura, abbigliamento e comportamento in escursione. Ci attende una bella esperienza condivisa, da raccontare anche agli altri studenti del Convitto.
IL SENSO DELL’EDUCAZIONE
Recuperare un rapporto…
Ragazze e ragazzi attendono tra curiosità e bisogno di nuovo. – Si può recuperare un virtuoso rapporto con l’ambiente – inteso come valore e spazio di vita – consapevoli di risorse e diversità, sia naturali sia socio-culturali dei territori? – Possono queste diventare elementi di progresso e benessere in presenza delle attuali emergenze e crisi? – Quanto è utile che il 2022 sia stato indicato dall’ONU Anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne?
Verso l’estinzione?
Turbati da quanto accade in questi giorni è fondamentale comprendere la complessità e l’interdipendenza delle sfide globali di questa turbolenta epoca che, nell’antropocene mostra lo scenario della 6^ estinzione di massa. Noi possiamo agire consapevoli con gesti quotidiani e impegno comune, ma è indispensabile che i decisori locali e mondiali adottino gli obiettivi planetari di Agenda 2030 e promuovano la transizione verso una società sostenibile.
Un fiume in piena…
La Scuola è un serbatoio di emozioni dove mi sono sempre trovato bene ed è stata la mia scelta di vita, affascinato dal flusso costante di gioventù che irrompe nei corridoi e nelle aule ogni mattina. Un fiume in piena dal quale ho sempre raccolto incoraggiamenti e suggerimenti. Alunni e insegnanti riescono a intrecciare materi e, trovare collegamenti. Con il Progetto Di Scuola in Cea della Regione Abruzzo (purtroppo incredibilmente non rifinanziato) molti di questi ragazzi hanno potuto scoprire meraviglie di natura, luoghi e genti d’Abruzzo.
Scuola e Aree Protette
L’Abruzzo è terra di Parchi e di biodiversità. Mondo della Scuola e Sistema delle Aree Protette riescono a stimolare l’attenzione a scelte nella vita quotidiana: alimentazione, letture, mobilità, turismo, uso dell’energia, dell’acqua, del tempo libero…. Informati dello stretto legame tra fattori ambientali e cambiamenti sociali si comprende quanto i comportamenti incidono sugli aspetti della sostenibilità (ecologica, sociale, economicae delle istituzioni).
Club Alpino Italiano
Con la Sezione Cai di Teramo che ospita il Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” c’è una proficua intesa con il mondo della Scuola. Il Cai non è nuovo a queste attività e svolge attività per insegnanti e studenti in quanto riconosciuto tra le Associazioni di Protezione Ambientale ed Ente di Formazione nella Scuola. Proprio in questi giorni Il Cai ha terminato un Corso di Aggiornamento per docenti in Sicilia e per fine anno si svolgerà quello nel Parco Nazionale d’Abruzzo, anche per celebrarne i 100 anni di storia.
In Montagna con il Cai, Sentieri per conoscere, Ripartire dai sentieri, Sentiero Italia Cai, Sicuri sui sentieri, Montagna pulita… sono alcuni degli slogan che accompagnano le attività da svolgere consapevolmente e in sicurezza. Nella tessera del socio Cai campeggia la scritta dell’alpinista valtellinese Luigi Bombardieri «La Montagna… scuola di carattere, onestà, solidarietà umana e amore per la natura”. Parole che pesano e indicano il sentiero giusto da percorrere, definito dai punti del Bidecalogo e dagli altri recenti documenti approvati dal Consiglio Centrale Cai.
Sapere, saper fare, saper essere e riscoprire il senso del limite. In Montagna questo accade, confrontandosi con competenza ed esperienza sui sentieri e sulle vie di arrampicata. Messo quanto appreso nello zaino, dalla Montagna lo applichiamo nei luoghi dove viviamo affinché limiti e i vincoli diventino risorse per far fiorire e crescere le proposte di cambiamento, creative, innovative e non convenzionali: nuovi bisogni e nuovi strumenti di partecipazione, nuove modalità di consumo, nuove tecnologie, nuove modalità di impresa e di mercato.
NO alla disinformazione
Informazione, educazione e formazione per riuscire a valutare criticamente notizie e comportamenti, difendendoci dalle fake news per sapere e apprezzare le esperienze virtuose provenienti da nazioni, regioni, associazioni, istituzioni, imprese, cittadini.
Scenario mondiale mutato – documento ASviS 2022
PNRR, Legge di bilancio per il 2023, Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS) dovranno tener conto della situazione mutata a causa della guerra che (con inqualificabili morti e distruzioni) indurrà crisi, ritardi, disuguaglianze e quindi il fallimento dei principi di Agenda 2030. Gli esperti di geopolitica ci dicono che in questo momento l’umanità è divisa da almeno 59 conflitti irrisolti, tutti armati, seppur con diversi livelli di violenza.
Rispetto alla guerra, poiché il Pnrr e la Legge di Bilancio sono stati generati prima dell’invasione dell’Ucraina, il rapporto non affronta direttamente la questione ma offre chiavi di lettura utili per realizzare la transizione ecologica in una fase di grandi sconvolgimenti per l’umanità, costretta a confrontarsi con il futuro da inedite prospettive di instabilità.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
IN ESCURSIONE NEGLI “ALTOPIANI MAGGIORI D’ABRUZZO”
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IN ESCURSIONE NEGLI ALTOPIANI MAGGIORI D’ABRUZZO
Esiste un singolare territorio in quota, tutto da scoprire, ricompreso tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella.
Altopiani Maggiori d’Abruzzo
Una sorta di ampio luogo cuscinetto che garantisce la continuità ambientale tra due importanti aree protette. Si tratta degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo raggiungibili con diverse strade di accesso. La loro particolarità è che da qualunque parte vengano raggiunti sanno stupire per l’elevato valore paesaggistico e naturalistico che offrono. Dopo le strade di arroccamento, più o meno tortuose, lo sguardo spazia libero e meravigliato su queste ampie distese, ne accarezza i colori che variano di stagione in stagione (in questo periodo dell’anno le praterie assumono sfumature di un verde sempre più brillante).
I paesi montani
Gli Altopiani con i paesi di Rivisondoli, Pescocostanzo e Roccaraso, insieme alla frazione di Pietransieri e appena più in basso Rocca Pia, compongono un importante comprensorio turistico estivo e invernale. Per morfologia si prestano molto all’escursionismo che può essere praticato, da paese a paese e nelle diverse località. La possibile rete dei Sentieri consente di camminare tutto l’anno e di esplorare moltissimo i luoghi. In assenza di neve i sentieri sono percorribili da tutti; nel periodo invernale il livello tecnico richiesto si innalza, con attrezzatura e abbigliamento adeguati e quindi gli itinerari di cresta e su pendii richiedono competenza ed esperienza, ma restano sempre il pianure innevate, da percorrere con le racchette da neve, per valide e appaganti esperienze.
Pianori e vette
Gli Altopiani sono estesi e in quota, dai 1200 m del Piano delle Cinquemiglia fino agli oltre 1400 m del Piano dell’Aremogna. Tutto attorno una cornice di vette tra i 1700 (come le Pietre Cernaie, Monte Croce, Monte Rotella, Toppe del Tesoro, Toppe Vurgo, Serra Sparvera, Monte Porrara), fino ai 2285 m di Monte Greco; tutte raggiungibili e dal grande respiro panoramico.
Sentiero Italia Cai
La zona è attraversata dal Sentiero Italia Cai con le tappe Barrea-Rivisondoli e Rivisondoli-Campo di Giove, quale ulteriore elemento di raccordo tra i due Parchi nazionali. Ci sono poi gli appuntamenti culturali, religiosi (anche con eremi e sacrari), dell’artigianato, delle tradizioni e quelli gastronomici con i tanti sapori della montagna.
Escursionismo e Rete Escursionistica
L’escursionismo, con una efficace Rete Escursionistica e la corrispondente Carta dei Sentieri, può essere quindi lo strumento per conoscere meglio questi luoghi, migliorare l’offerta ricettiva distribuita nei mesi, diversificare la frequentazione della montagna, potenziare l’attrattiva di territori con salutari esperienze all’aria aperta, particolarmente consigliate a famiglie.
Club Alpino Italiano
Il Club Alpino italiano può essere alfiere di questi messaggi, in luoghi nei quali anche la grande fauna d’Abruzzo ha iniziato a ritrovare habitat idonei. Di riferimento il Gruppo regionale Cai Abruzzo, le Sezioni Cai di Castel di Sangro e di Sulmona, Cartografia e Sentieri e le Commissioni tecniche Escursionismo, Tutela Ambiente Montano e Scientifico.
Carta dei Sentieri e Sindaci
La proposta per un Escursionismo educantee di scoperta è lanciata. Adesso tocca agli amministratori locali, ai Sindaci dell’Altopiano (e non solo), di impegnarsi affinché si riesca a realizzare una rispondente Carta dei Sentieri degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, con tracciati ben descritti e segnati, utili anche come prevenzione incendi e per operazioni di soccorso.
Educazione Ambientale
L’educazione ambientale attenta alla sostenibilità, è parte di ogni iniziativa e comportamento dal progetto Montagna Pulita a Ricominciamo dai Sentieri, Borghi d’Appennino,ABC: Ambiente-Bussola-Cartina, Camoscio per amico. Ci sono poi gli obiettivi Agenda 2030 e quelli della CETS Cartra Europea Turismo Sostenibile.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
100 anni del primo Parco storico d’Appennino: il Parco Nazionale d’Abruzzo
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100 anni del primo Parco storico d’Appennino: il Parco Nazionale d’Abruzzo
Nato nel 1922
Nel 1922 nacque il Parco Nazionale d’Abruzzo, oggi Abruzzo Lazio e Molise. La grandezza non quantificabile e non monetizzabile di questo straordinario Ente è nella storia che lo ha attraversato. Lo so bene per averlo studiato e aver condiviso alcuni momenti della vita di questo Parco, sia per vicinanza geografica del mio paese natale, sia per le iniziative svolte come Club Alpino Italiano.
Fontana di S. Rocco
La Fontana di S. Rocco a Pescasseroli è un luogo storico, dove resta una lapide corrosa dal tempo a ricordo del famoso evento, con la seguente iscrizione: “Il Parco nazionale d’Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX Sett. MCMXXII“.
Conservazione e tutela
La storia di questo importante lembo d’Appennino è data dagli anni di conservazione e tutela, dalle difficoltà superate, dalle persone che lo hanno voluto e da chi lo ha gestito nel tempo, riuscendo a mantenere visione e lungimiranza.
Simboli del Parco
A rappresentarlo ci sono gli animali simbolo che convivono con l’uomo: orso bruno marsicano, camoscio d’Abruzzo e lupo appenninico e gli ambienti straordinari delle foreste vetuste. Insieme ad animali e foreste il Parco è rappresentato da abitanti e paesi, iniziando da quelli che hanno avviato la storica avventura con il nucleo centrale dato da Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia de’ Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga.
Il Parco si amplia
Un’azione culturale che ha saputo contaminare positivamente ed è cresciuta dall’Abruzzo nel Lazio e nel Molise superando logiche locali con territori abbracciati da montagne e obiettivi condivisi.
Indicatori di qualità
Oggi è centrale il tema che unisce ambiente, salute e benessere, con una gestione attenta di risorse e valori. Ma il vero patrimonio di questi 100 anni è dato da indicatori che troviamo nella tradizione di gesti consolidati, nella capacità di attrarre e convincere, nella cultura che irradia da ogni luogo visitato, nella natura che emerge ad ogni passo, nella gestione che ha saputo sempre conservare il giusto verso.
Parco faro di civiltà e culture
In un mondo condizionato dall’economia e dalla globalizzazione la grandezza non si acquista con il denaro. La vera ricchezza, racchiusa in uno scrigno di biodiversità, di genti e culture, è nella storia e nelle vicende che hanno reso il Parco faro di civiltà e futuro.
La personalità del Parco
Ogni area protetta ha la sua personalità e il Parco d’Abruzzo ha sviluppato le sue strategie d’Appennino, tra conservazione, ricerca e sostenibilità, per assolvere pienamente alle finalità istitutive, proiettate oltre l’Area protetta, riconosciute internazionali.
100+100 anni
Il valore aggiunto al Sistema delle Aree Protette è dato dal gemellaggio con il Parco Nazionale Gran Paradiso che unisce Alpi e Appennino, sublima la sfida di un’Italia unita e guarda a qualità della vita, all’incontro nel Mediterraneo e alle scelte di futuro possibile, dando senso alla transizione ecologica.
Lo stretto legame tra uomo e natura evolve in un contesto sempre più attento alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Crescono reciprocità negli scambi e la diffusione di buone pratiche di convivenza e progresso.
Lavorare insieme
L’Abruzzo deve aspirare ad una realtà di aree protette dialoganti. In Abruzzo ci sono tre parchi nazionali, un parco regionale e una diffusa presenza di riserve che compongono un altro grande parco. Lavorare insieme rappresenterà il futuro della nostra società nel patto per l’ambiente Green Deal, Biodiversità 2030, Farm to Fork, PAC e Politiche di coesione sociale, Next generation EU, il PNRR e le Green Community. Certamente, alla luce del centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sarebbe utile/necessaria una Conferenza regionale delle Aree protette d’Abruzzo.
Camoscio d’Abruzzo: vessillo di montagne e Parchi
Il Camoscio d’Abruzzo è il reale simbolo della resilienza e dell’adattamento nelle montagne d’Abruzzo. Specie a rischio di estinzione, rintanata eroicamente nella Camosciara, salvata dal Parco d’Abruzzo, è stata reintrodotta sulle montagne ed oggi è nuovamente presente in Abruzzo sui monti della Maiella, sul Gran Sasso d’Italia e sul Sirente. Tutte realtà montane gestite da Parchi a sottolineare il delicato e vincente ruolo svolto da Enti, dei quali il Camoscio può essere riconoscibile vessillo.
il tempo è galantuomo – il Camoscio d’Abruzzo è resiliente? Si riuscì a salvare il cuore del Gran Sasso d’Italia e, una delle riposte in ambiente, Cai-Comune di Pietracamela-Parco Nazionale d’Abruzzo, fu nel 1991, dar vita al Progetto Camoscio d’Abruzzo, con le tante positive implicazioni. Scelte giuste e il tempo, da galantuomo, ci ha dato ragione. Oggi (febbraio 2021) in Abruzzo ci sono oltre 3200 camosci, diversamente distribuiti nelle Aree Protette, tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (lo storico Parco che riuscì a evitare l’estinzione del camoscio), Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Regionale Sirente Velino. A questi in Abruzzo, si aggiungono i 200 camosci del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per una specie che ha rischiato di scomparire, i numeri iniziano a essere importanti, ma la guardia va tenuta sempre alta e il camoscio, diventato mascotte nei giochi della gioventù e in alcune pubblicazioni per ragazzi (Camoscio Carlino, il vagamondo), va conosciuto e ammirato per la sua capacità di resistere e adattarsi, tornando a ripopolare ambienti montani abitati nel passato (oggi si usa dire resilienza) e per la sua agilità da “acrobata delle rocce“.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Cai Castelli – Sentiero della Pace, 10 anni del Centro Avalokita
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Cai Castelli – Sentiero della Pace 10 anni del Centro Avalokita
Centro di meditazione e vita consapevole
Avalokita è un Centro di meditazione e vita consapevole di cui tutti abbiamo particolarmente bisogno in questo critico periodo della nostra vita. Il Centro, che compie 10 anni di vita si trova a Villa Rossi, Frazione di Castelli.
Sentiero della Pace La Sezione di Castelli del Club Alpino Italiano, propone esperienze di Escursionismo educante, rivolte a tutti per conoscere e apprezzare territorio e culture. In questo vivace e permanente laboratorio (tra gli eventi dedicati al 45° anno di fondazione) nasce l’idea del Sentiero della Pace con lo scopo di collegare le frazioni del Comune di Castelli. A piedi, su percorsi accessibili, da località a località, nella fascia pedemontana confortati dalla meraviglia delle vette montane del Gran Sasso d’Italia, affacciati sul mare Adriatico, attenti agli incontri con gli abitanti delle piccole frazioni sparse a punteggiare ambienti dall’elevato valore naturalistico e paesaggistico dove è proverbiale l’accoglienza rivolta al turista escursionista visitatore.
Thich Nhat Hanh
Monaco zen, scrittore, poeta e costruttore di pace, Thich Nhat Hanh è oggi insieme al Dalai Lama una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo. Venne qui 14 anni fa, nel mese di marzo, a vedere dove sarebbe sorto il centro, e rimase affascinato dalle montagne innevate, il verde e i prati fioriti (diremmo noi un angolo di paradiso sulla terra). Il Sentiero della Pace sarà intitolato al monaco Thich Nhat Hanh, che recentemente ha lasciato il corpo. Pace come percorrenza, come spirito del camminare, come unione dei popoli e avvicinamento rispettoso delle genti che ci vivono.
Il Progetto
L’incontro del 24 aprile, nel festeggiare i 10 anni del Centro Avalokita, vede la presentazione del Progetto di sentieri a bassa quota percorribili tutto l’anno (condiviso con il Comune e nella linea di finanziamento da PNRR). I responsabili del Centro, commossi dal Progetto Cai e dalle sue finalità sono stati lieti di presentarlo nell’ambito delle manifestazioni per il decennale della fondazione del Centro Avalokita.
Ripartire dai sentieri
Possiamo anche affermare che il Progetto prende linfa dall’iniziativa Ripartire dai sentieri voluta dal Cai nazionale per la valorizzazione delle emergenze storiche e ambientali delle zone colpite dal sisma. Il Cai di Castelli, facendo proprio questo messaggio, propone itinerari che ricollegano le frazioni attraverso un’antica rete di viabilità lenta e così presenta una proposta di turismo sostenibile, (non mordi e fuggi, ma completa e appagante) un’esperienza di cammino culturale e solidale, con la possibilità di sostare nei numerosi punti di accoglienza lungo il cammino.
Enrico Faiani e Francesco Carta – 30 aprile 2022
Il prossimo 30 aprile 2022 la Sezione Cai di Castelli ricorderà i nostri indimenticabili soci Enrico Faiani e Francesco Cartatragicamente chiamati alla montagna il 30 aprile 2017. Il Rifugio Enrico Faiani è punto di aggregazione con sempre nuove e diverse iniziative. Sabato 30 aprile ci sarà anche la Festa dell’albero, che questa volta potrà essere svolta in forma completa rispetto al precedente incontro ancora avvolto dalla neve.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
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Documenti del Club Alpino Italiano tra tutela, biodiversità e progresso
Oltre il Bidecalogo Cai
Il Club Alpino Italiano (in poco più di un anno) ha elaborato e approvato 5 documenti tematici nei settori: informazione, educazione, formazione, conservazione, tutela, studio, gestione e pianificazione. Approvati dal Consiglio Centrale di Indirizzo e Coordinamento e dal Comitato Direttivo Centrale Cai sono chiaro riferimento all’interno dell’Associazione. La loro funzione non si limita ai soci e diventano particolarmente utili nella comunicazione esterna e nello svolgimento di ruoli assegnati al Cai presso Enti di gestione, come nei Parchi, nelle Regioni, nei Comuni e in ogni possibile tavolo di concertazione.
Cai e sistema delle aree protette
L’ultimo approvato, (marzo 2022, indicato con il n.5) è il CAI e il sistema delle aree protette
Cultura e Natura
Oggi, nel 2022 l’azione del Bidecalogo Cai (norme a tutela dell’ambiente del 1991 e riviste nel 2013) è innervata dalla recente stesura e approvazione di questi mirati cinque documenti Cai, calibrati sui nostri tempi, dai chiari riferimenti culturali, fondamentali al possibile futuro sostenibile e di progresso per ambiente e società.
Educazione e sostenibilità
L’educazione allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete INFEAS, è un obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile per l’oggi e le future generazioni.
Accesso agli atti
Inoltre è stato predisposto un utile documento guida di accesso agli atti e alle informazioni ambientali.
I documenti Cai educano allo sviluppo sostenibile, promosso anche attraverso la Rete dei Centri INFEAS (link articolo Montagna e Parchi), in quanto obiettivo strategico per il presente e per il futuro. Conservare le risorse del nostro Pianeta, consentendone la riproducibilità è la sfida ambientale non più eludibile, soprattutto alla luce delle sempre più ricorrenti emergenze planetarie.
Il Cai vede uomo e tutela della montagna, insieme nel progresso e benessere, per contrastare spopolamento, spaesamento, crisi climatica, consumo di suolo, perdita di biodiversità e delle identità locali. Lo stare bene precede il concetto di sostenibilità come scelta.
Studio e osservazione della Natura si traducono in esperienze dai molti risvolti. La frequentazione condivisa dell’ambiente consente di approfondire temi etici, antropologici, psicologici, di relazione e confronto che predispongono alla sostenibilità, attraverso la quale si guarda e si interpreta il mondo.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.
LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE? Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
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LA MONTAGNA AL CENTRO DI ATTENZIONE?Costituzione, disegno di legge, green communities, ASviS, SNAI, SNAMI, Villaggi degli alpinisti …
In questo periodo sembra esserci molto attenzione nei confronti della Montagna. Nell’arco di alcuni mesi ci sono stati più documenti e impegni a favore delle terre alte.
Costituzione, Disegno di Legge sulla Montagna, finanziamenti da PNRR, ASviS e le Strategie Nazionali SNAI e SNAMI, i Villaggi degli alpinisti … Può essere sicuramente un dato positivo ma va capito bene e accompagnato, affinché non siano interventi di facciata, spalmati di verde.
La Montagna è vulnerabile
La Montagna è realtà vulnerabile. In piena crisi climatica, insieme alle difficoltà di chi vive in montagna e alla carenza dei servizi, vanno considerati i limiti delle risorse e dell’ambiente. Per le Terre Alte si coniugano insieme le necessità quotidiane e la visione di futuro.
Pandemia, crisi climatica, spopolamento, diseguaglianze sociali impongono un processo evolutivo che riconosca il nuovo nella relazione tra la comunità territoriale e l’ambiente che la circonda (identificate ultimamente come green communities).
Tre temi portanti
Dalla frequentazione nei Gruppi di lavoro ASvis mi concentro su tre temi portanti del cambiamento. La riduzione del consumo di suolo in quanto risorsa naturale non rinnovabile essenziale ai fini dell’equilibrio ambientale, per i servizi ecosistemici che coinvolgono interessi plurimi in più ambiti sociali e collettivi, estesi e intergenerazionali. La tutela paesistico ambientale considerata su tutto il territorio nazionale, con la cura del paesaggio che interessa anche gli ambiti degradati da recuperare rimuovendo detrattori ambientali. Di riferimento la Convenzione europea del paesaggio (espressione di qualità della vita) che combina la gestione del territorio all’apporto delle popolazioni introducendo il concetto di ecosistema. L’educazione ambientale orientata alla sostenibilità che. attraverso informazione, educazione e formazione, superi la visione meramente antropocentrica e intervenga qualitativamente negli ambienti dove l’uomo ha deciso di vivere e conservi la Natura nel rispetto della biodiversità, degli ecosistemi e dei cicli bio-geochimici della materia che sono alla base della vita.
1. Disegno di Legge sulla Montagna
I nostri legislatori discutono del Disegno di Legge sulla Montagna tra analisi e prospettive future. Si tratta di “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” con misure per favorire ripresa di territori in grado di diventare sempre più una risorsa per il Paese. Il documento è articolato e ha spunti interessanti. Importante vigilare affinchè ci sia un’attenzione diffusa, evitando che, dietro le indicate finalità d’insieme di rilancio della montagna, trovino spazio finanziamenti a progetti come le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina.
2. green communities: stanziate le prime risorse PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza
La Montagna è presente nel PNRR con il finanziamento delle green communities che assolvono a due diverse funzioni: da una parte rinforzare i rapporti tra aree montane e rurali in vista della maggiore tutela e valorizzazione di beni comuni di generale fruibilità, dall’altra innescare un virtuoso rapporto sussidiario di scambio con le realtà urbane”
Quanti fondi? Dei fondi del PNRR ne sono stati destinati 135 milioni. Somma che servirà a finanziare 33 “Green Communities” che intendono usare in modo equilibrato ed ecosostenibile le risorse principali di cui dispongono.
Le prime 3 Comunità
La Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna)
La Green Community “Terre del Monviso” (Piemonte)
La Green Community “Parco Regionale Sirente Velino” (Abruzzo).
PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO
Il progetto Green community “Parco Regionale Sirente Velino” PREVEDE: – il miglioramento nella governance dei processi di gestione delle risorse naturali, finalizzata a modelli di sostenibilità competitiva per lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di un distretto turistico; – il sostegno all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio; – la creazione di una rete di mobilità sostenibile con snodi, aree di scambio – sistemi di gestione del patrimonio agro-forestale, con modelli di implementazione della cattura del carbonio e gestione dei relativi crediti ambientali.
Ci troviamo in un Parco E’ chiaro il riferimento del legislatore all’Area Protetta e sarà necessario combinare tutela e biodiversità con le attività economiche compatibili: agro-zootecniche-forestali e artigianato con produzioni tipiche e di qualità, accoglienza e turismo lento e multimodale. Non potranno essere risorse per bacini sciistici e impianti di risalita. L’occasione che ci si presenta è unica per il progresso sociale di paesi, cittadine e cittadini in armonia con economia e natura. Il nuovo indica forme di produzione e consumo nelle quali le comunità locali sono protagoniste, consapevoli del valore di un’area protetta e delle proprie specificità territoriali da conservare.
3. Documento AsVIS Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile gennaio 2022
In Italia, e in Europa, non si può affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e montagna, poiché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro continente.
4. La Strategia Nazionale per le Aree Interne – SNAI
… La Strategia per le Aree Interne 2014-2020, dotata di 279 milioni di euro, è parte delle politiche di coesione europee, introdotta per ridurre i crescenti divari tra territori, interessa il 60% del territorio e un quarto della popolazione. Essa identifica i Comuni interessati in base alla lontananza dai servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e include le aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche, in gran parte montane e collinari.
… La Strategia nazionale ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
5. La Strategia nazionale per la montagna italiana – SNAMI
Il Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) – in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani – per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Misure
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti: – sanità di montagna; – scuole di montagna; – servizi di telefonia mobile e accesso a internet; – incentivi agli imprenditori agricoli e forestali; – misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”; – misura “Io resto in montagna”;
6. Dal Villaggio degli alpinisti ai Paesi d’Appennino
Il paese di Paularo in Friuli Venezia Giulia è stato riconosciuto Villaggio degli alpinisti. E così entrato nella rete dei luoghi (il sesto in Italia) dove uomo e natura si incontrano in armonia. Sono forti il rispetto della biodiversità e della cultura, dove la tradizione è la base dell’innovazione per il risparmio, la conservazione, il contenimento della crisi climatica. Ci si prende cura dell’ambiente e si guarda alla qualità della vita.
Adesso sarà la volta dei Paesi d’Appennino L’essere montanari si identifica nello stile di vita che segue il ritmo delle stagioni, l’abile gesto di operose mani nei tanti mestieri, i sapori nelle luci di montagne che si incontrano con il mare, offrendo autenticità che invita e promuove un turismo consapevole e responsabile.
7. Costituzione d’Italia
Ultima considerazione (non la meno importante) è quella della Costituzione con i suoi articoli e le recenti integrazioni dell’8 febbraio 2022 in materia di pianificazione, ambiente, tutela, salute, economia:
Articolo 9 che rientra tra i principi fondamentali ed è diventato di tre commi, con particolare attenzione al concetto di tutela. 1. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 2. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. 3. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
Articolo 41 1. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. 2. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Articolo 44, comma 2 – La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
(filidido) –Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo – CD Federparchi
Filippo Di Donato nasce negli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, a Rivisondoli (AQ). Si laurea in Fisica. In parallelo alla docenza si occupa di ambiente, montagna e aree protette. Riveste diversi ruoli nel CAI: socio fondatore della Sezione di Castelli (TE), presidente delegazione Abruzzo, consigliere centrale, presidente nazionale Escursionismo e TAM. Accompagnatore nazionale escursionismo. Operatore nazionale tutela ambiente montano. Ha promosso la costituzione di 3 Centri di Educazione Ambientale riconosciuti dalla Regione Abruzzo. Già nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è ancora nel Consiglio Direttivo Federparchi. È giornalista ambientale.