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LA SFINGE ALPINA – on line 2021,  con Vincenzo Torti – lunedì 22 febbraio 2021, alle ore 20.45

LA SFINGE ALPINA – on line 2021,  con Vincenzo Torti
Continuano gli gli appuntamenti on line del Cai Valtellinese
Siamo giunti al quinto incontro di lunedì 22 febbraio 2021, alle ore 20.45
tutti possono collegarsi

Ospite d’eccezione di questa serata sarà Vincenzo Torti, Presidente Generale del Cai.

– L’appuntamento – aperto a soci e non soci, si potrà seguire sulla piattaforma Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/81977098850

Con la pandemia e i limiti imposti alla mobilità, sono importanti confronto e dialogo.

Sfinge Alpina
A partire dagli anni Ottanta con la “Sfinge Alpina” il Cai Sezione Valtellinese di Sondrio ha avviato una avvincente serie di incontri pubblici su “volti ed enigmi della Montagna”.
Filo rosso delle serate sono “mistero e curiosità” su personaggi, vicende e avventure che riconducono alla Montagna, discutendo di peculiarità da chiarire e indagare. Gli ospiti sono chiamati a riflessioni e proiezioni approfondite su temi e fatti o per chiarirli o per osservarli da altro punto di vista.

L’incontro sarà coordinato da Angelo Schena, Presidente della Fondazione “L. Bombardieri” e del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai

mistero
Sarà curioso anche per noi esserci e vedere quali questioni ci proporrà o dovrà trattare il Presidente Generale Cai. Se, nell’ascoltare di Montagna, sarà l’attuale realtà complessa da conoscere e apprezzare che, con coronavirus e crisi climatica, ha meglio “svelato” le sue qualità o scopriremo “inediti volti” di alpinismo ed escursionismo, che si intrecciano a storie di uomini e luoghi.

sfinge alpina – locandina incontro di lunedì 22 febbraio 2021

Vincenzo Torti
Avvocato, socio della Sezione Cai di Giussano dal 1952 (che ha guidato per tre mandati), dal maggio 2016 – eletto dai Delegati  riuniti in Assemblea nazionale a Saint Vincent, AO, è la massima autorità del nostro sodalizio. In precedenza, era stato componente nel Comitato Direttivo Centrale e, dal 2009 al 2015, Vicepresidente Generale.

2021.02.22 (filidido) –  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




ABRUZZO – MONTI DELLA LAGA – PIZZO DI MOSCIO in Escursione invernale – tra le più belle d’Appennino, sabato 20 febbraio 2021

ABRUZZO – MONTI DELLA LAGA
– PIZZO DI MOSCIO in Escursione invernale
(sicuri sulla neve)
– tra le più belle d’Appennino, sabato 20 febbraio 2021
(sentieri nel cuore)
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga


verso Pizzo di Moscio
La Provincia di Teramo si allunga a Nord con i Monti della Laga che si estendono nelle Regioni vicine (Marche e Lazio). La Laga è particolare. È una giovane singolarità geologica, posta tra il calcare del Gran Sasso d’Italia e quello dei Monti Sibillini. Troviamo le impermeabili arenarie, marne e argille che si stagliano con singolari pinnacoli verso il cielo. Meta della nostra escursione è Pizzo di Moscio, che ci appare con il suo pulito vertice appena usciti dal bosco, dopo averlo risalito nelle pendici, partendo dal Ceppo.


Complice la tersa e luminosa giornata, già dalla radura Lago dell’Orso il panorama, ineguagliabile, ci consente di ammirare tutta la catena della Laga e, in particolare, sulla sinistra, la vetta del Monte Gorzano. Appena iniziamo a percorrere il lungo crinale su Iacci di Verre verso La Storna, il paesaggio diventa sempre più spettacolare, aperto sulla lunga catena del Gran Sasso d’Italia. Fermandosi e guardandosi attorno ecco i Monti Gemelli e I Monti Sibillini, su un vero e spettacolare balcone affacciato sull’Appennino.

cautela in montagna 

indicazioni del CNSAS
Ci si deve muovere sempre con cautela sulla Laga: la neve può essere ghiacciata sui tanti pendii e il tempo mutare rapidamente. Gli spazi aperti diventano pericolosi, soprattutto in presenza di nebbia o nuvole basse, che possono disorientare e complicare notevolmente il rientro.


conoscere per amare
L’escursione a Pizzo di Moscio è tra quelle che amo di più, con la bellezza di Bosco della Martese, la quota, i cambi di colore, il profumato respiro del vento e l’invito a guardare lontano. Ci sono poi le tante attività svolte di Educazione Ambientale, le testimonianze belliche della Resistenza e il riuscito impegno per impedire la realizzazione degli impianti sciistici ai Iacci di Verre, che ancora porta i segni costruiti della assurda palestra di neve.


Sentiero Italia Cai
Nel 1995 ci fu la storica inaugurazione del tratto di Sentiero Italia Cai, Ceppo-Padula con l’indimenticabile presenza di Teresio Valsesia. Nel ricordo anche una, più recente, piacevole escursione invernale con Andrea, mio figlio guida alpina. Lui con gli sci e io con le ciaspole, arrancadogli dietro. Insieme fino al Lago dell’Orso e poi una silhouette che si stagliava, sempre più fine, tra il bianco della neve e il cobalto del cielo.


in montagna con il Cai
Tante le possibili escursioni nella zona. Tra le più impegnative c’è stata quella di un Corso avanzato di Escursionismo della Sezione CAI di Teramo. Partiti dal Ceppo abbiamo raggiunto la base di Pizzo di Moscio, per poi dirigerci a Sud su cresta verso il Monte Pelone e, sempre con saliscendi, guadagnare il Monte Gorzano, salito dal ripido gradonato versante Nord. Sosta sul tetto della Laga, con il panorama ancora più ampio e, in discesa, nella assolata Valle delle Cento Fonti, terminando a Cesacatina, riemersi dalla splendida faggeta, affamati e ben accolti.
Dal Ceppo la direttrice del Sentiero Italia Cai a Nord, raggiunge il piccolo abitato di Morrice, guada il torrente Castellano (confine tra Marche e Abruzzo) e prosegue fino a San Martino.

2021.02.22 (filidido) –  Giornalista – Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi




Il Club Alpino Italiano IN AUDIZIONE ALLA CAMERA: frequentazione, sicurezza e conoscenza della montagna

Il Club Alpino Italiano IN AUDIZIONE ALLA CAMERA: frequentazione, sicurezza e conoscenza della montagna

– la frequentazione deve essere consapevole e rispettosa
– la sicurezza va guadagnata attraverso competenza, esperienza, attrezzatura e buon senso
– la conoscenza della montagna è alla base di ogni scelta

L’articolo di dettaglio è su Lo Scarpone on line del 19 gennaio 2020
Il Cai sentito alla Camera sulle misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali

Che prevede il legislatore
Sono centrali le considerazioni espresse dal Presidente Generale Cai, Vincenzo Torti, su montagna, pericoli, rischi e preparazione delle libere attività in montagna.
Dell’insieme dell’intervento sottolineo gli aspetti riferiti al tema attrezzatura in quanto il decreto legislativo attuativo della legge di riforma dello sport, nella sua bozza prevede che, in presenza di attività in ambiente innevato, si debbano sempre portare con sé: artva, pala e sonda, indipendentemente dalle condizioni ambientali al contorno che descrivono l’attività.

Cosa voglio fare in montagna?
Le escursioni non sono tutte eguali, già le differenziamo per scala di difficoltà in base a dislivello, durata, pendenza. Un buon Escursionista e Accompagnatore prepara già in estate l’attività invernale, valutando esposizione, copertura, ampiezza degli spazi.
In montagna già ci si allena sul meno impegnativo, abituando l’istinto a guardarsi attorno per i punti di riferimento, usando cartina e bussola come esercizio, verificando l’attrezzatura necessaria per eventuali imprevisti, così da essere “naturalmente” pronti, accompagnandosi con chi è esperto e partecipando ai Corsi, per la successiva progressione nella scala delle difficoltà.

Il tavolino
Ogni nostra giornata in montagna inizia sempre a casa, con la “preparazione a tavolino” che consente di pianificare al meglio l’attività in ambiente anticipando, connl’esperienza e i sopralluoghi, ogni possibile e prevedibile situazione di difficoltà.

Pericolo e Rischio
Conoscendo le possibili situazioni ambientali che si andranno ad affrontare e valutando il livello di pericolo, consultando i bollettini emessi dai centri nivometeorologici, si può ridurre il livello di rischio (probabilità) e il conseguente danno. Pericolo e rischio, in ogni caso, non si potranno mai eliminare e fanno parte della scelta di andare in montagna. Il pericolo è dato dalla situazione o circostanza che può causare un danno (dato oggettivo), mentre il rischio è la probabilità che il pericolo causi un danno, con l’entità che ne consegue, riferita anche alla durata della situazione esposta (dato soggettivo).
Da questa prima basilare azione a tavolino, discende la preparazione dello zaino, con abbigliamento e attrezzatura necessari. Ed è in questa seconda fase preparatoria, dopo aver scelto l’itinerario, che si deciderà cosa mettere nello zaino e se aggiungere anche artva (ricetrasmittente), pala e sonda.

ARTVA – PALA – SONDA: prevenire è meglio che subire
Di questi utili strumenti (artva, pala e sonda) è necessario dire che, non solo bisogna portarli quando necessario, ma bisogna anche saperli usare bene (e lo stesso vale per ogni altro attrezzo tecnico da neve come ramponi e piccozza). I primi tre – che definisco inseparabili, sono infatti gli indispensabili strumenti di auto soccorso in caso di incidente dovuto a valanga di neve. Avvertire il movimento sotto i nostri piedi, con la massa nevosa che scivola e trascina, oppure osservare il distacco di chi ci precede è un evento tragico e traumatico, sia per i travolti, sia per i soccorritori. E’ una situazione che disorienta, di attimi terribili nei quali il fattore tempo è purtroppo determinante. Si devono infatti superare emozione e stordimento per agire con capacità e prontezza, in quanto la possibilità di sopravvivenza di un travolto e seppellito da valanga è massima nei primi 18 minuti, per poi crollare significativamente. Ecco perché tutto deve funzionare alla perfezione e si deve essere preparati all’uso di artva, pala e sonda e conoscere le idonee tecniche di ricerca e soccorso. Ci si deve muovere coordinati e concentrati, frutto di preventive esercitazioni ripetute tali da indurre una reazione pronta ed efficace.

– Club Alpino Italiano (link) 
Corpo Nasionale Soccorso Alpino e Speleologico (link)
La Montagna non va mai sottovalutata, ancor più d’inverno. Prevenire è meglio che subire! Per migliorare, insieme alla conoscenza dell’ambiente montano, capacità e tecniche nella progressione, il Cai e il CNSAS organizzano mirati Corsi di formazione, aggiornamento e sicurezza per Escursionisti e Alpinisti, che si avventurano nelle uscite in ambiente invernale con ciaspole, ramponi o con gli sci.

2021.01.24 (filidido) Giornalista –  Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” del Cai Abruzzo – CD Federparchi